: VARAZZE-BEATO GIACOMO-MAD.DELLA GUARDIA EREMO DEL DESERTO SCIARBORASCA 2-3-12 : 09-12-2010 : da Genova-Brignole con treno delle 8.04 (feriale) e arrivo a Varazze alle 8.59 prezzo biglietto chilometrico da 40Km, 2,80 : da Sciarborasca con autobus ATP delle 15.15 e arrivo a Cogoleto FS alle 15.30 Prezzo del biglietto 1,20 Da Cogoleto treno per Genova-Brignole alle 15.30 e arrivo alle a16.15. Prezzo del biglietto chilometrico da 30Km, 2,40 edizioni SCI Multigraphic. : 1)carta del Parco Naturale Regionale del Beigua, scala 1:30000 2) Carta dei sentieri e rifugi dell Appennino Ligure fogli 3 e 4, scala 1:25000 edizioni 1) LUNGHEZZA DEL PERCORSO : Km. 15,200 2) DISLIVELLO IN SALITA : m. 614 3) KM SFORZO : Kmsf. 21,340 4) DURATA DELLA GITA : ore 6 min 05 5) DURATA DELLA MARCIA : ore 5 min 30 6) VELOCITA DELLA GITA : Kmsf/ora 3,508 7) VELOCITA DELLA MARCIA : Kmsf/ora 3,880 8) PENDENZA MEDIA IN SALITA : 614/ 8700 = 7,06 % 9) INCIDENZA SALITA SU TOTALE : 57 % 2-3-12 P01 (Dalla stazione di Varazzeattacco del sentiero) Marcia 25 minuti Usciti dalla stazione di Varazze s imbocca una strada asfaltata in discesa verso mare, piegando poi a sinistra, quando si arriva sul piano. Si continua seguendo un lungo vicolo che attraversa da ovest ad est tutta la cittadina, sul quale si affacciano innumerevoli negozi e dal quale è facile e breve passare sulla passeggiata a mare o sull Aurelia. Arrivati su un vasto piazzale ricavato sopra la copertura del Torrente Teiro, si piega a sinistra seguendo un marciapiede sul lato idrografico destro. Poco avanti si attraversa il corso d acqua su un ponte di cemento riservato ai pedoni, continuando il cammino sul lato opposto. Dopo circa trecento metri, un po più avanti dello scheletrito pilone del ponte autostradale e dell edificio adibito al culto dei Testimoni di Geova, s incontra a destra una salita segnata con una crocetta e un tratto e punto rossi. 2-3-12 P02 (Dall inizio del sentiero segnato Beato Giacomo) Marcia 60 minuti Si sale una lunga scalinata di cemento, costruita con bassi e larghi ripiani, rettilinea e ripida, che inizialmente corre tra le case e un boschetto. Il percorso è segnato con due segnavia: una croce e un tratto e punto, ambedue rossi. Dopo il lungo tratto diritto, si descrivono cinque brevi tornanti, sempre su gradini, confluendo alla fine su una stradina asfaltata e deviando a sinistra. Ad un bivio si piega a destra, seguendo una stretta strada asfaltata rettilinea, racchiusa tra alti muri e con buona pendenza in salita. Ai lati, oltre i muri, si estende un fitto e oscuro bosco di lecci, che si dirada in prossimità di una casa isolata a destra. Si cammina per un po quasi in piano su un crinale alberato, affrontando in seguito un ripido tratto
successivo a un altra casa isolata. In pendenza notevolmente diminuita, la stradina passa accanto ad un edicola sacra e sotto i tralicci dell alta tensione, in ambiente aperto e panoramico. Ci s immette su una carrozzabile asfaltata più larga, piegando a destra in salita tra le case di una frazione e incontrando in un crocevia al centro dell abitato, una graziosa chiesetta. Si prosegue imboccando la stradina asfaltata di destra, montante in ripida salita fino ad una piazzetta sterrata tra due ville moderne, sulla quale termina la carrozzabile. Da lì si continua su una ripida mulattiera selciata, affiancata da bassi muretti a secco e confinante con un bosco. Si ritorna su una stradina asfaltata, incontrando un edicola sacra e un tornante. Arrivati davanti ad una casa isolata, si taglia a destra su una mulattiera ripida e selciata, ritornando ancora una volta sulla carrozzabile asfaltata per rimanervi fino al termine. S imbocca a sinistra una mulattiera con fondo in acciottolato, risalente con leggera pendenza un vasto versante popolato da giovani pini e altre piante della macchia mediterranea, ricresciuti dopo le devastazioni causate dagli incendi. Più avanti la mulattiera diventa una larga sterrata, avanzante su un crinale panoramico e arriva alla Cappelletta del Beato Jacopo, quota 325 metri, dopo un ora e 25 minuti di marcia dalla stazione di Varazze. Figura 1: Varazze, inizio sentiero + Figura 2: Edicola lungo il percorso Figura 3: Chiesetta presso crocevia Figura 4: Chiesa del Beato Giacomo 2-3-12 P03 (Dal Beato Giacomobivio tratto punto con sterrata sulla sella) Marcia 15 minuti Pochi metri dopo la chiesetta del Beato Giacomo, quota 325 metri, su uno slargo giallo e polveroso del crinale, si trova il bivio dei sentieri: a sinistra la croce va verso il Monte Beigua (segnalato a tre ore di marcia), mentre a destra sul tratto e punto si va all Eremo del Deserto. Si prosegue imboccando il sentiero di destra, avanzante quasi in piano su un versante disabitato e aspro, popolato da bassi cespugli della macchia, ricresciuti dopo il passaggio del fuoco. Si tratta di un pessimo sentiero, di solito incassato e ingombro di sassi che rendono incerto l equilibrio e pericolosa la marcia. Fortunatamente si arriva presto su una sella di un crinale, confluendo su una sterrata attraversata dal sentiero segnato tratto e punto che prosegue sul pendio opposto. Siamo a quota 345 metri, dopo un ora e 40 minuti di marcia da Varazze FS.
2-3-12 P04 (Dal bivio tratto punto e sterratamadonna della Guardia) Marcia 30 minuti Dalla sella sul crinale di quota 345 metri, si piega a destra seguendo la larga sterrata, priva di marcatura. Si sale con lieve pendenza, restando prevalentemente su un crinale arrotondato e panoramico, osservando con sgomento i numerosi tronchi di pino morti e carbonizzati dagli incendi. Si arriva su un poggio a quota 380 metri, dopo il quale si scende incontrando dopo duecento metri una sella a quota 359 metri. Da uno spiazzo a destra parte un ripido sentiero per MTB, che si butta a rompicollo nella ripida macchia. Poco più avanti, ai piedi della salita finale per la chiesetta, una seconda deviazione a destra costituisce la strada che scende a Varazze Santa Caterina. Si risale seguendo la larga sterrata, diventata alquanto dissestata, tagliando poi a destra su tracce in salita tra la bassa vegetazione. Dopo 2 ore e 10 minuti di marcia da Varazze FS, si arriva sul colle della Madonna della Guardia di Varazze, o Monte Grosso, quota 415 metri. Da quassù il panorama è veramente mozzafiato: siamo a circa 1500 metri in linea d aria dal mare e 400 metri più in alto e si ha l impressione di scivolare da un momento all altro fino sulla spiaggia. Alle spalle della chiesa il gruppo del Beigua, quasi mille metri più in alto, forma una poderosa, mirabile barriera che sembra il confine tra civiltà e territori inesplorati. Figura 5&6: Chiesa della Madonna della Guardia di Varazze Figura 7: Vista dalla Madonna della Guardia Figura 8: Cappella dietrola Madonna della Guardia 2-3-12 P05 (Dalla Madonna della Guardiabivio tratto punto con sterrata) Marcia 35 minuti Si scende dal piazzale dove sorge la chiesetta della Madonna della Guardia (quota 415 metri), seguendo la sterrata transitante a lato di una cappella a quota un po più bassa del Santuario. Si tratta di una snella e piacevole costruzione, immersa tra pini giovani e verdeggianti, probabilmente dedicata all Apparizione. Si continua scendendo lungo la sterrata con il fondo piuttosto sconnesso, arrivando rapidamente alla sella in fondo alla discesa (quota 359 metri). Da questo punto si sale leggermente raggiungendo il poggio a quota 380 metri, per poi scendere a lungo fino alla sella di quota 345 metri ritornando sul sentiero segnato con tratto punto rossi, dopo 2 ore e 45 minuti di marcia da Varazze FS.
2-3-12 P06 (Dall intersez. tratto punto con sterrataponte sut. Arrestra-Sant Anna) Marcia 70 m Dalla sella di quota 345 metri, si piega a destra scendendo sul sentiero segnato con tratto e punto rossi, che attraversa un pendio non ripido ma desolato, erboso e ventoso. Andando avanti la strada diventa incassata profondamente nel terreno roccioso, molto infida e a volte resa ancor più sgradevole da pozze d acqua. Si descrivono due tornanti in discesa, sopportando con pazienza le difficoltà della marcia. Il guado del Torrente Arenon (quota 210 metri), avviene in un ambiente completamente e schifosamente inquinato dalla presenza della sovrastante discarica d immondizia. Milioni di pezzi di plastica e di carta multicolori sono mescolati alla sabbia del corso d acqua o si muovono instancabili, avvinghiati ai rami dei cespugli come stelle filanti. Sono ovunque e destinate a restare qui immutabili per molte decine d anni, più della durata di una vita umana. E nel frattempo n arriveranno altre. Sul versante opposto si sale su una stradina ancora segnata con tratto e punto, superando un fosso franoso e una trincea tra le rocce. Si monta su un poggio erboso, quota 275 metri, continuando in leggera discesa su un vasto pianoro a volte acquitrinoso seguendo un sentiero incassato. In lontananza, sul versante opposto della valle, si scorge vagamente l Eremo del Deserto, quasi un rifugio sicuro e inatteso in queste plaghe selvagge e inospitali. Su una sella ampia ed aperta (quota 275 metri), si confluisce su una larga sterrata proveniente da San Giacomo sopra Cogoleto. Qui si devia a sinistra in discesa, su un ramo abbandonato completamente dissestato e diventato il greto di un torrente. Si descrivono due tornanti in discesa, saltando innumerevoli fossi e canali, arrivando infine con fatica, in fondo alla valle e confluendo su una stradina asfaltata in prossimità di una fattoria circondata da campi coltivati (C. Isola). Poco più avanti la stradina secondaria si unisce alla rotabile per Sciarborasca, sulla quale si svolta a sinistra, attraversando il Torrente Arrestra su un antico e stretto ponte in località S. Anna, a quota 197 metri, dopo tre ore e 55 minuti di marcia da Varazze FS. Figura 9: L Eremo del Deserto in lontananza Figura 10: Il ponte di Sant Anna 2-3-12 P07 (Dal ponte sul Torrente Arrestra (S.Anna) Eremo del Deserto) Marcia 25 minuti A Sant Anna, quota 197 metri, oltre il ponte sull Arrestra, si piega bruscamente a sinistra sulla strettissima carrozzabile, sorpassando il Rio della Malanotte su un secondo ponte. Si risale per poche decine di metri la rotabile, trovando i segni tratto e punto rossi e deviando a destra sulla prima diramazione incontrata. Si segue in salita nel fitto bosco, una larga mulattiera erbosa attrezzata con ringhiere di legno, indicata come sentiero botanico e segnata anche con tratto e punto. Si sale con buona pendenza in una valle fredda e umida, restando paralleli al rumoroso corso del Rio della Malanotte, incontrando lungo il percorso alcune tabelle, descriventi le caratteristiche di specie arboree che si trovano nel bosco, fitto e ricco di specie. Il paesaggio attorno è cupo, quasi orrido, mentre la mulattiera sale pietrosa disagevole e dimenticata. A destra s incrociano almeno due larghe deviazioni, che sembrano scendere verso il rio. Dopo circa 20 minuti di salita, si confluisce su una larga sterrata, segnata sui due lati col segnavia tratto punto e si svolta a sinistra, lasciando a destra il ramo che si dirige al Monte Sciguelo, arrivando in breve sul piazzale antistante l Eremo del Deserto, quota 278 metri, a 4 ore e 20 minuti di marcia da Varazze.
Figura 11: L Eremo del Deserto in lontananza Figura 12: L Eremo del Deserto sul retro 2-3-12 P08 (Dall eremo del Deserto Ponte sul Torrente Arrestra (S. Anna)) Marcia 15 minuti Dal piazzale dell Eremo, quota 278 metri, s imbocca la carrozzabile seguendola a sinistra in discesa e senza segnavia. Subito si scopre a destra della rotabile una gran vasca, vuota e piena d erbacce e di rifiuti, seguita poco più avanti da una casetta. Si descrive un tornante, continuando a scendere e incontrando a sinistra una casa più grande, eretta al bordo di un prato. Dopo un rettilineo in discesa, si ritorna ai 197 metri del ponte sull Arrestra(S. Anna), dopo 4 ore e 35 minuti di marcia da Varazze. Figura 13: Sant Anna Caratteristica casetta Figura 14: Passaggio stradale sull Arrestra 2-3-12 P09 (Dal ponte sul Torrente Arrestra (S. Anna) Sciarborasca) Marcia 55 minuti Dal ponte sul Torrente Arrestra, quota 197 metri, si continua la marcia seguendo la stretta carrozzabile asfaltata in direzione est, inizialmente in lieve discesa. I punti salienti dei tre chilometri di monotono cammino, fortunatamente su una strada quasi senza passaggio di veicoli, sono, in ordine d incontro : -un guado stradale sul Torrente Arrestra, poco affidabile in caso di piena -una lieve salita che conduce ad un punto panoramico sul corso tortuoso dell Arrestra -il robusto ponte stradale in via d ammodernamento sull affluente di sinistra T. Acquabona Complessivamente il percorso è un susseguirsi di saliscendi, con prevalenza delle salite, tanto è vero che l arrivo è 16 metri più in alto della partenza. Inoltre la strada rimane sempre a poca distanza dal Torrente Arrestra, generalmente ricco d acque e dal corso tortuoso in ambiente aspro e desolato. Alla fine, dopo un ultima breve salita tra le case sparse, si arriva su un complicato snodo stradale, nella parte bassa di Sciarborasca, dove si trova anche la fermata dell autobus ATP. Siamo a quota 213 metri, dopo 5 ore e 30 minuti di marcia da Varazze FS
Figura 15: Medio corso dell Arrestra Figura 16: Casa nei pressi di Sciarborasca
SVILUPPO DELLA GITA
. ALTIMETRIA DELLA GITA