Verbale Giuria Al Ard Doc Film Festival 2013 Premio Al Ard (Migliore opera sulla Palestina) Miglior regista emergente Miglior documentario Giuria: Felice Tiragallo; Monica Maurer, Ibrahim Nasrallah, Giuseppe Pusceddu, Wasim Dahmash, Antonello Zanda La Giuria si è riunita sabato 23/11/2013 per decidere sull assegnazione dei premi relativi all Undicesima Edizione di Al Ard Doc Film Festival 2013. 1 / 5
Ciascun membro della giuria ha inizialmente scelto 5 dei film più meritevoli. Da questa prima scrematura i film sui quali si è deciso di discutere ulteriormente sono stati:.infiltrators di Khaled Jarrar.The Shebabs of Yarmouk di Axel Salvatori-Sinz.Shooting Mohammad di Francesco Cannito Luca Cusani.In my Mother s Arms di Atia & Mohamed Al-Daradji.The Kingdom of Women di Dahna Abourahme Dopo un attenta valutazione si è deciso di assegnare il Premio per il Miglior Documentario al film Infiltrators, non solo grazie all utilizzo di tecniche di regia molto particolari e un po fuori dagli schemi soprattutto considerando i mezzi con cui è stato girato. In maniera positiva è stato valutato anche l impatto emotivo del film, data la presenza di un fattore rischio e infine l editing, molto professionale e tecnicamente curata. 2 / 5
Per contro, nel film Shebabs of Yarmouk, che risulta più curato, più raffinato, il regista ha prestato più attenzione agli aspetti cinematografici e tecnici, per questo si è deciso di assegnare al regista il Premio per il Miglior Regista Emergente. Shooting Mohammad e The Kingdom of Women sono i due film candidati per il Premio per la Palestina. The Kigndom of Women presenta subito un punto a favore: le protagoniste sono le donne e risulta eccellente e molto ben fatto dal punto di vista della qualità. Le animazioni risultano efficaci. È stata valutata in maniera positiva la mescolanza tra la narrazione e le animazioni. Non c è stato nessun dubbio riguardo la tecnica eccellente. Inoltre la trama e la storia in sé sono di grande impatto emotivo e significativo. Emerge dalla discussione il fatto che sia uno dei primi film in cui le donne non solo ricostruiscono un campo, ma ricostruiscono la Palestina e che questa capacità di ricostruire e non arrendersi è un tipico simbolo della resistenza palestinese. L analisi dei due film trova, infine, d accordo la giuria sull assegnare al film The Kingdom of Women il Premio Premio Al Ard (Migliore opera sulla Palestina). La giuria ha sottolineato più volte che il livello qualitativo dei film è molto alto e ha rimarcato più volte l enorme difficoltà della scelta. Per questo ha scelto di assegnare delle menzioni speciali ad alcuni film che hanno una certa rilevanza e in quanto l assegnazione di premi a soli tre film sarebbe stato enormemente riduttivo. Menzioni Speciali In my Mother s Arms Palestina per principianti 3 / 5
Motivazioni Miglior documentario a Infiltrators di Khaled Jarrar, Palestina, 2012 Per una perfetta corrispondenza nel film fra la scelta di raccontare l aspetto materiale, emotivo e fisico dello sforzo di superare il muro dell Apartheid in Palestina da parte dei palestinesi e con quello di uno stile di ripresa e montaggio, apparentemente sporco e casuale, ma che restituisce con pienezza e rara efficacia il dramma del confinamento fisico e politico. Premio Al Ard (Migliore opera sulla Palestina) a The Kingdom of Women: Ein el Hilweh di Dahna Abourahme, Libano, 2010 Un film di qualità che per la prima volta presenta le donne palestinesi come protagoniste della ricostruzione del tessuto familiare nonostante la durezza dell esilio e nell assenza degli uomini perché uccisi o fatti prigionieri. Il film dà inoltre un immagine della donna palestinese prigioniera, con una tecnica raffinata che utilizza varie forme artistiche tra cui si distingue l animazione. Miglior regista emergente a The Shebabs of Yarmouk di Axel Salvatori-Sinz, Francia, 2012 4 / 5
Il regista restituisce nelle immagini la sete di libertà e di assoluto che muove un gruppo di shebabs, cioè giovani ragazzi e ragazze, che si trova a fare scelte di vita difficili rispetto alle prospettive di un rifugiato palestinese che vive oggi nel campo di Yarmouk, a pochi chilometri da Damasco, in Siria. "Il campo è un pezzo di Palestina" è un commento che segna la struttura di un film che mostra con grande realismo fotografico la vita e il respiro quotidiano di un campo profughi, dove vivono sradicati dal 1948 i palestinesi di ieri e di oggi, quelli che devono fare i conti tutti i giorni con la capacità di determinare il proprio destino. Due menzioni speciali per i film: In my Mother s Arms di Atia & Mohamed Al-Daradji, Iraq, 2011 Perché il regista ancora una volta riesce a coinvolgerci col suo linguaggio cinematografico forte e sensibile nella lotta contro la devastazione del suo paese dalla Guerra e dall occupazione americana, descrivendoci il dramma e i traumi delle migliaia di orfani di guerra. Palestina per principianti di Francesco Merini, Italia, 2012 Per l alto livello tecnico evidenziato da un montaggio estremamente curato, nonostante le limitate risorse a disposizione; per un approccio innovativo al tema reso evidente da un linguaggio semplice, conciso e preciso, che veicola un messaggio che è al centro della causa di liberazione palestinese e cioè l inalienabile diritto al ritorno 5 / 5