visto il D.lgs 28 agosto 2015 n. 142 che definisce il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale;

Documenti analoghi
oltre agli immigrati stanziali sul nostro territorio, le persone richiedenti asilo a gennaio 2018 erano ;

A relazione dell'assessore Cerutti:

A relazione dell'assessore Ferrari: Premesso che:

A relazione dell'assessore Ferrari e del Vicepresidente RESCHIGNA:

Approvazione Protocollo di Intesa triennale tra Regione Piemonte e Fio.PSD - Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora ONLUS.

A relazione dell'assessore Cerutti: Premesso che:

A relazione dell'assessore Ferrari:

A relazione dell'assessore Ferrari:

A relazione dell'assessore Ferrari:

A relazione dell'assessore Ferrari:

Vista la Deliberazione n del 19/12/2016 con la quale la Giunta Regionale ha, fra l altro,

A relazione degli Assessori Cerutti, Pentenero, Ferrari:

REGIONE PIEMONTE BU42S1 19/10/2017

In fase di candidatura sono stati individuati i seguenti partner pubblici di progetto:

A relazione dell'assessore Cerutti: Premesso che:

ricordato che: La Direzione regionale competente in materia è la Direzione Coesione Sociale cui sono demandati tutti gli atti relativi al Progetto.

A relazione del Presidente Chiamparino:

A relazione dell'assessore Ferrari:

REGIONE PIEMONTE BU42 22/10/2015

con successive determinazioni dirigenziali sono stati approvati i bandi di concorso per ciascuna misura d intervento ed i modelli di domanda;

REGIONE PIEMONTE BU46 15/11/2018

A relazione dell'assessore Saitta:

A relazione dell'assessore Ferrari: Premesso che:

A relazione dell'assessore Ferrari:

riconosciuta l esigenza di evitare l interruzione di questi servizi complementari alle azioni di sostegno alle fasce familiari più fragili;

A relazione dell'assessore Ferrari:

CONSIDERATO che le attività svolte nell ambito del Progetto CPT prevedono l utilizzo dei dati per analisi e a sostegno della policy regionale;

A relazione dell'assessore Cavallera:

A relazione degli Assessori Ferrari, Saitta: Premesso che:

REGIONE PIEMONTE BU29 19/07/2018

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 DELIBERAZIONE 8 febbraio 2010, n. 107

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER

Premesso che. - la Città di Torino; - il Consorzio Monviso Solidale (CN); - ASL AL, Servizio Socio-assistenziale- Distretto di Casale Monferrato;

REGIONE PIEMONTE BU47 23/11/2017

A relazione dell'assessore Saitta:

REGIONE PIEMONTE BU3 17/01/2019 Deliberazione della Giunta Regionale 14 dicembre 2018, n Recepimento, in sostituzione dell art. 27 dell Accor

FAMI OS1 -ON1

REGIONE PIEMONTE BU28 13/07/2017

vista la D.G.R. n del 29/12/2014 con la quale è stata ratificata la presa d atto della predetta Decisione C( 2014) 9914 del 12/12/2014;

A relazione dell'assessore Balocco:

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Legge 231/2005 art.1-ter, comma 2, lettera a) approvazione elenco di pagamento n. 1 del 01/06/2016 per contributi flavescenza dorata anno 2009.

che non sono previsti oneri aggiuntivi in capo ai soggetti sottoscrittori del Protocollo d intesa.

vista la bozza di Protocollo di intesa, allegata alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

REGIONE PIEMONTE BU1 04/01/2018

la Raccomandazione dell 8 luglio 2014 sul Programma Nazionale di Riforma 2014 dell Italia (2014/C 247/11);

REGIONE PIEMONTE BU48S2 01/12/2016

l art. 1, comma 1252, della legge 27/12/2006, n. 296, concernente la disciplina del Fondo per le politiche della famiglia;

REGIONE PIEMONTE BU1 08/01/2016

A relazione dell'assessore Cirio: Premesso che:

A relazione degli Assessori Ferrari, Saitta:

A relazione dell'assessore Cerutti:

A relazione degli Assessori Cerutti, Ferrari: Premesso che:

Tutto ciò premesso, IL DIRIGENTE

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 47 del 27 luglio Atti della Regione PARTE I

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 19/11/2012

A relazione dell'assessore Giordano: Premesso che:

Delibera G.C. del 10/03/2009 n. 49

LA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA dell Assessore al Lavoro e Formazione

AFF. ISTITUZIONALI, PERSONALE E SIST. INFORMATIVI POL. PER SICUREZZA INTEGRATA E LOTTA ALL'USURA DETERMINAZIONE. Estensore FAGIANI ANNA MARIA

LEGGE REGIONALE N. 7 DEL REGIONE LIGURIA

A relazione dell'assessore Ferrari:

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015

l Accordo di partenariato Italia , del 29 ottobre 2014 (di cui alla decisione della Commissione europea C(2014) 8021);

preso atto che tra le suddette tematiche, quella della promozione dell educazione alla salute, risulta attualmente di particolare interesse;

CITTÀ DI CARMAGNOLA PROVINCIA DI TORINO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 254

REGIONE PIEMONTE BU30 27/07/2017

vista la L.R. n. 34 del 22 dicembre 2008 Norme per la promozione dell occupazione della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro ;

Le candidature ammesse sono state regolarmente trasmesse al Presidente della Giunta regionale.

REGIONE PIEMONTE BU11S1 17/03/2016

Allegato alla DGR n. 784 in data 07/06/2019

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 gennaio 2011, n. 58

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 67 del

REGIONE PIEMONTE BU7 19/02/2015

(omissis) IL DIRETTORE (omissis) determina

attestata la regolarità amministrativa del presente provvedimento, ai sensi della D.G.R. n del 17 ottobre 2016; delibera

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1347

A relazione dell'assessore Valmaggia: Premesso che:

A relazione dell'assessore Parigi:

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 23/12/2009

Deliberazione Giunta Regionale 1 febbraio 2016 n

A relazione del Presidente Chiamparino:

REGIONE PIEMONTE BU39 28/09/2017

A relazione dell'assessore Ferrari:

A relazione dell'assessore Balocco: Premesso che:

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 883 SEDUTA DEL 02/08/2018

PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITA DI VOLONTARIATO SVOLTA DA MIGRANTI TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, LA COOPERATIVA

(CUP J66D ).

REGIONE PIEMONTE BU34S1 24/08/2017

A relazione dell'assessore Ferrero: Premesso che:

Adesione di Regione Piemonte all' "Accordo per il credito 2019" sottoscritto dall'abi e dalle associazioni imprenditoriali in data 15 novembre 2018.

b) associazioni ed organizzazioni operanti nel settore del sostegno ed aiuto alle donne vittime violenza;

(CUP J66D ).

A relazione degli Assessori Valmaggia, Ferraris: Premesso che:

vista la l.r. 19 marzo 2019, n. 9 Bilancio di previsione finanziario ;

vista la legge regionale 6 aprile 2016, n. 6 Bilancio di previsione finanziario ;

REGIONE PIEMONTE BU45 07/11/2013

P2L2 (CUP J66D ).

A relazione dell'assessore Ferraris:

Transcript:

REGIONE PIEMONTE BU4 26/01/2017 Deliberazione della Giunta Regionale 19 dicembre 2016, n. 71-4436 Approvazione schema di protocollo Regione Piemonte - Soggetti gestori dei Centri Servizi per il Volontariato piemontesi. A relazione dell'assessore Cerutti: Visto il D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e s.m.i., Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero ; visto il D.lgs 28 agosto 2015 n. 142 che definisce il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale; vista la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n. 266; visto il Decreto Ministeriale 8 ottobre 1997, Modalità per la costituzione dei fondi speciali per il volontariato presso le regioni ; vista la L.R. 29 agosto 1994. n. 38, Valorizzazione e promozione del volontariato ; considerato che i cittadini stranieri regolarmente residenti in Piemonte, sono attualmente 422.027 di cui 283.392 non comunitari (dati ISTAT) e rappresentano, pertanto, circa il 10% della popolazione piemontese; rilevate le statistiche sull immigrazione che dimostrano che in Piemonte molte persone straniere sono stabili sul territorio a dimostrazione che la nostra regione è meta definitiva del progetto migratorio; preso atto che, oltre agli immigrati stanziali sul nostro territorio, i richiedenti asilo sono attualmente oltre 14.000; valutato che, al fine di favorire la coesione sociale, risultano centrali i processi di partecipazione attiva alla vita sociale e civile degli stranieri anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di migranti; considerato che il volontariato da sempre rappresenta un opportunità di partecipazione, di incontro e scambio, di dialogo e confronto, ed è espressione di solidarietà e di tutela dei diritti dei cittadini e delle cittadine; considerato, inoltre che, negli ultimi tempi, attraverso la collaborazione tra Centri di Accoglienza, Prefetture, Comuni e Associazioni, si sono strutturati progetti di volontariato che vedono protagonisti i richiedenti asilo al fine di facilitare la conoscenza del contesto sociale nonché la costruzione di dialogo e accettazione reciproca fra il migrante e la cittadinanza; preso atto che in Piemonte i Centri Servizio per il Volontariato (CSV) sono cinque, ognuno facente capo a un soggetto gestore: Centro Servizi per il Volontariato VOL.TO che afferisce al territorio di Torino e provincia, Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale di Cuneo e provincia, Centro Servizi Volontariato Asti Alessandria CSVAA di Alessandria - Asti e provincia, Centro Servizi per il Territorio Solidarietà e Sussidiarietà CST di Novara - V.C.O. e provincia, Centro Territoriale per il Volontariato CTV di Biella e Vercelli e provincia e hanno un ruolo di coordinamento e stimolo per favorire l associazionismo; visti i compiti dei CSV, definiti all art. 4 del Decreto Ministeriale 8 ottobre 1997;

si ritiene opportuno procedere alla stipula di un Protocollo di collaborazione tra la Regione Piemonte ed i soggetti gestori dei suddetti cinque Centri Servizi per il volontariato piemontesi, il cui schema è posto in allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale, al fine di intraprendere un percorso condiviso che mira a favorire i processi di partecipazione attiva alla vita sociale e civile degli stranieri, in un ottica di inclusione sociale. Il suddetto protocollo sarà finanziato con risorse regionali pari a Euro 66.500,00 (cap. 189561/16, Missione 12, Programma 04) che saranno impegnate, ripartite e liquidate con successivo provvedimento amministrativo tra i soggetti Gestori dei cinque Centri Servizi per il volontariato piemontesi, sulla base dei seguenti criteri: -assegnazione di una identica quota base pari a Euro 3.000,00 ciascuno -riparto ed assegnazione della quota residua, utilizzando il criterio percentuale sul totale della popolazione straniera regolarmente soggiornante sul territorio piemontese. Attestata la regolarità amministrativa del presente provvedimento ai sensi della DGR n. 1-4046 del 17/10/2016. Tutto ciò premesso e considerato; visto il D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e s.m.i., Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero ; visto il D.lgs 28 agosto 2015 n. 142 che definisce il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale; vista la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n. 266; visto il Decreto Ministeriale 8 ottobre 1997, Modalità per la costituzione dei fondi speciali per il volontariato presso le regioni ; vista la L.R. 29 agosto 1994. n. 38, Valorizzazione e promozione del volontariato ; visto il D.Lgs n. 165/2001 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ; vista la L.R. n. 7/2001 Ordinamento contabile della Regione Piemonte ; vista la L.R. n. 23/2008 e s.m.i. - Disciplina dell organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale ; visto il D.Lgs. n. 118/2011 - Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ; vista la L.R. n. 14/2014 Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione ; vista la L.R. n. 6/2016 Bilancio di previsione finanziario 2016-2018 ; vista la D.G.R. 1-3185 del 26/04/2016 Legge regionale 6 aprile 2016, n. 6 Bilancio di previsione finanziario 2016-2018. Disposizioni di natura autorizzatoria sugli stanziamenti di bilancio ai sensi dell articolo 10, comma 2, del D.Lgs. 118/2011 s.m.i. ;

vista la D.G.R. n. 3 2013 del 05 agosto 2015 "Piano regionale per l accoglienza dei flussi non programmati di cittadini extracomunitari 2014 2020"; vista la L.R. n. 24/2016 "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2016-2018 e disposizioni finanziarie"; la Giunta regionale con voti unanimi espressi nelle forme di legge, delibera - di approvare lo schema di protocollo, posto in allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale, tra la Regione Piemonte e i soggetti gestori dei seguenti cinque Centri Servizi per il Volontariato piemontesi: - Centro Servizi per il Volontariato VOL.TO di Torino e provincia, Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale di Cuneo e provincia, Centro Servizi Volontariato Asti Alessandria CSVAA di Alessandria - Asti e provincia, Centro Servizi per il Territorio Solidarietà e Sussidiarietà CST di Novara - V.C.O. e provincia, Centro Territoriale per il Volontariato CTV di Biella e Vercelli e provincia; - di rinviare a successivo provvedimento amministrativo l impegno e l assegnazione delle risorse regionali, pari a Euro 66.500,00 (capitolo 189561/16, Missione 12, Programma 04), da destinare ai soggetti gestori dei seguenti cinque Centri servizi per il Volontariato piemontesi: Centro Servizi per il Volontariato VOL.TO di Torino e provincia, Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale di Cuneo e provincia, Centro Servizi Volontariato Asti Alessandria CSVAA di Alessandria - Asti e provincia, Centro Servizi per il Territorio Solidarietà e Sussidiarietà di CST Novara - V.C.O. e provincia, Centro Territoriale per il Volontariato CTV di Biella e Vercelli e provincia; - di approvare l assegnazione a ogni soggetto gestore di una quota complessiva, da determinare sulla base dei seguenti criteri: - assegnazione di una identica quota base pari a Euro 3.000,00 ciascuno - riparto ed assegnazione della quota residua, utilizzando il criterio percentuale sul totale della popolazione straniera regolarmente soggiornante sul territorio piemontese; - di ripartire e liquidare le somme con successivo provvedimento amministrativo. Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla notificazione o dall intervenuta piena conoscenza, ovvero l azione innanzi al Giudice Ordinario, per tutelare un diritto soggettivo, entro il termine di prescrizione previsto dal Codice Civile. La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte, ai sensi dell art. 61 dello Statuto e dell art. 5 della L.R. 22/2010, nonché ai sensi dell art. 23 lett. d) del D.lgs. 33/2013 nel sito istituzionale dell ente, nella sezione Amministrazione Trasparente. (omissis) Allegato

Allegato 1 SCHEMA PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA LA REGIONE PIEMONTE E I CENTRI SERVIZIO PIEMONTESI TRA Regione Piemonte, con sede in Torino, piazza Castello 165, codice fiscale 80087670016, partita IVA 02843860012, rappresentata dalla Sig.ra Cerutti dott.ssa Monica nata a Torino il 22/12/1964, (omissis), in qualità di Assessora alle Politiche giovanili, Diritto allo studio universitario, Cooperazione decentrata internazionale, Pari opportunità, Diritti civili, Immigrazione della Regione Piemonte, residente per la sua carica in Torino, piazza Castello 165 E Associazione Volontariato Torino VOL.TO C.F. 97573530017 con sede legale a Torino, via Giolitti 21 rappresentato da Silvio Magliano nato a Torino il 30/08/1980, (omissis), domiciliato, ai fini del presente protocollo, presso la sede di Via Giolitti n. 21 - Torino; Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale C.F 96063990046 con sede legale a Cuneo, via Mazzini n.3 rappresentato dal sig. Giorgio Groppo nato a Sommaria del Bosco (Cn) il 15/03/1964, (omissis), domiciliato, ai fini del presente protocollo, presso la sede di Via Mazzini n. 3 - Cuneo; Associazione Centro Servizi Volontariato Asti Alessandria CSVAA - C.F. 92023830067 con sede legale a Alessandria, Via Verona 1 Ang. Via Vochieri, rappresentato da Mario Bianchi nato a Alessandria il 01/03/1956, (omissis), domiciliato, ai fini del presente protocollo, presso la sede di Via Verona 1 Ang. Via Vochieri - Alessandria; Centro Servizi per il Territorio Solidarietà e Sussidiarietà CST - C.F. 01863200034 con sede legale a Domodossola, Vicolo Facini rappresentato da Daniele Giaime nato a Pinerolo l 11/08/1977, (omissis), domiciliato, ai fini del presente protocollo, presso la sede di Vicolo Facini - Domodossola; Centro Territoriale per il Volontariato CTV - C.F. 90037610020 con sede legale a Biella via Orfanotrofio 16 rappresentato da Andrea Pistono nato a Schio (VI) il 02/04/1953, (omissis), domiciliato, ai fini del presente protocollo, presso la sede di Via Orfanotrofio n. 16 - Biella; nel seguito denominate: le parti/i sottoscrittori PREMESSO CHE I cittadini stranieri regolarmente residenti in Piemonte sono attualmente 422.027, di cui 283.392 non comunitari (dati Istat). L incidenza sulla popolazione piemontese è di circa il 10% e gli studi e le statistiche sull immigrazione in Piemonte dimostrano che molte persone straniere sono stabili sul territorio a dimostrazione che la nostra regione è meta definitiva del progetto migratorio. I richiedenti asilo giunti in Piemonte a seguito dei flussi migratori non programmati sono attualmente oltre 14.000, con un aumento sensibile dei minori stranieri non accompagnati. 1

A fronte di una società piemontese sempre più multietnica, le politiche di inclusione sociale mirano alla promozione di azioni di coesione sociale volte a un accoglienza che da un lato favorisca processi di partecipazione attiva degli stranieri alla vita sociale e civile e dall altro stimoli processi di conoscenza e accettazione reciproche con le diverse realtà territoriali. In questo contesto diventa peculiare procedere attraverso una programmazione multilivello e azioni intersettoriali che coinvolgano sinergicamente tutti i soggetti istituzionali e della società civile. Il volontariato da sempre rappresenta un opportunità di partecipazione, di incontro e scambio, di dialogo e confronto, ed è espressione di solidarietà e di tutela dei diritti dei cittadini e delle cittadine. La Regione Piemonte è da sempre impegnata nel perseguire politiche di inclusione, antidiscriminazione, pari opportunità a favore dei cittadini stranieri attraverso il ruolo di governance e regia oltre che di messa in connessione delle diverse competenze regionali al fine di costruire interventi organici e appropriati. SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 - (Premesse) Le premesse costituiscono parte integrante del presente Protocollo Art. 2 - (Oggetto e finalità) Le parti concordano sulla necessità di attivare una reciproca collaborazione che da un lato mira ad approfondire la conoscenza del livello di partecipazione attiva alla vita sociale e civile degli stranieri e dall altro lato ad attivare processi di inclusione attraverso lo svolgimento di attività di volontariato che consentano allo straniero di acquisire e svolgere un ruolo attivo e partecipe. Art. 3 - (Azioni) Al fine di favorire processi di partecipazione attiva alla vita sociale e civile degli stranieri è necessario mettere in atto le seguenti attività: - realizzazione di un indagine sulle buone pratiche nell ambito del volontariato di persone migranti sul territorio regionale, ponendo anche l attenzione sulle forme e la dimensione dell associazionismo migrante; - promozione dell associazionismo di persone migranti attraverso percorsi di accompagnamento e formazione volti a fornire le informazioni e gli strumenti necessari per dare vita a un associazione di volontariato anche con particolare riferimento agli adempimenti relativi alla copertura assicurativa; - monitoraggio degli adempimenti assicurativi, a cui le associazioni ospitanti sono tenute in base alla normativa vigente, anche al fine di delineare interventi correttivi, i cui risultati saranno inseriti nei report periodici di cui al seguente art. 5; 2

- coinvolgimento di persone migranti in attività di volontariato tenendo conto del contesto territoriale colmando eventuali lacune o difficoltà secondo quanto emerso dall indagine conoscitiva; - sperimentazione di percorsi di riconoscimento delle competenze acquisite attraverso attività di volontariato in collaborazione con il settore regionale interessato; - raccordo tra le attività di orientamento e promozione del volontariato di persone migranti con altre iniziative messe in atto a livello regionale, nazionale e comunitario nell ambito dell inclusione dei nuovi cittadini. Art. 4 - (Impegni della Regione Piemonte) La Regione si impegna a sostenere il presente Protocollo presso soggetti istituzionali e non territorialmente coinvolti sulle tematiche migratorie in un ottica di approccio intersettoriale e multilivello. Si impegna altresì a mettere in rete le diverse progettualità regionali con le azioni del presente Protocollo al fine di creare sinergie virtuose in un ottica di messa a sistema degli interventi, delle opportunità e delle conoscenze. Art. 5 - (Impegni del Centro Servizi per il Volontariato) Ogni singolo Soggetto Gestore, nella rispettiva area territoriale di competenza, si impegna ad attivarsi per lo svolgimento delle attività previste all art.3. Nello specifico, ogni singolo Soggetto, tenuto conto del contesto territoriale in termini di eccellenze, opportunità o criticità, dovrà: - predisporre un progetto dettagliato da condividere con la Regione Piemonte; - predisporre report periodici delle attività da trasmettere alla Regione Piemonte Art. 6 - (Oneri economici/impegni finanziari) Le risorse finanziarie previste dalla Regione Piemonte per l attuazione delle attività di volontariato oggetto del presente Protocollo constano nell'importo di Euro 66.500,00, il quale sarà suddiviso tra i soggetti gestori secondo i seguenti criteri: - assegnazione di una identica quota base pari a Euro 3.000,00 a ciascun soggetto - assegnazione della quota residua, utilizzando il criterio percentuale sul totale della popolazione straniera regolarmente soggiornante sul territorio piemontese. Art. 7 - (Durata del Protocollo) La durata del presente Protocollo decorre dalla data di sottoscrizione sino al 31/12/2017 Art. 8 - (Modifiche ed integrazioni) Le eventuali modifiche del presente protocollo dovranno essere concordate tra la Regione Piemonte e le parti firmatarie tramite approvazione e sottoscrizione di un successivo atto integrativo. Letto, confermato, sottoscritto 3

Torino lì Per REGIONE PIEMONTE L Assessora Monica CERUTTI Per ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO TORINO VOL.TO Per CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Per ASSOCIAZIONE CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO ASTI ALESSANDRIA CSVAA Per CENTRO SERVIZI PER IL TERRITORIO SOLIDARIETÀ E SUSSIDIARIETÀ CST Per CENTRO TERRITORIALE PER IL VOLONTARIATO CTV 4