Dl Dirigenza pubblica: confermata l esclusione della dirigenza sanitaria del SSN

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Dl Dirigenza pubblica: confermata l esclusione della dirigenza sanitaria del SSN - 30-08-2016 scritto da insalutenews - insalutenews.it - http://www.insalutenews.it/in-salute Il decreto legislativo approvato dal Governo il 26 agosto non risparmia però norme pesanti e preoccupanti per le altre categorie di Dirigenti. La Cosmed ritiene indispensabili profonde modifiche per impedire la totale precarizzazione della Dirigenza Roma, 30 agosto 2016 Il decreto delegato della riforma della P.A. sulla dirigenza pubblica ha confermato che il provvedimento non riguarda la Dirigenza sanitaria del Ssn e la dirigenza scolastica (art.1 comma 2: Il presente decreto non si applica ai dirigenti scolastici, né ai dirigenti medici, veterinari e sanitari del Servizio sanitario nazionale, per i quali rimane ferma la vigente disciplina). Visti i contenuti fortemente punitivi del decreto i dirigenti medici e sanitari del Ssn hanno buoni motivi per rallegrarsi del pericolo scampato, almeno per il momento. Evidente lo scopo finanziario del provvedimento che mira esplicitamente alla graduale riduzione del numero complessivo dei dirigenti. Si ipotizza di risparmiare 1 miliardo di euro da questo provvedimento una cifra enorme se rapportata ad una consistenza della dirigenza interessata (5.000 dirigenti dello Stato e 20.000 dirigenti degli enti locali fra cui i dirigenti tecnico/amministrativi della Sanità). In realtà non si persegue alcun efficientamento della macchina pubblica e si avvia ad un inevitabile contenzioso di notevoli dimensioni. Più che una riforma si tratta di una finanziaria supplementare con tanto di tagli aggiuntivi. Le nuove assunzioni sono sottoposte ad un macchinoso iter autorizzativo: determinazione del fabbisogno triennale, ricognizione e autorizzazione annuale da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Sono previsti corsi-concorsi anche in quei settori che non lo prevedevano (Regioni ed Enti locali e dirigenza PTA del SSN) andando ad ingrossare le fila di vincitori di concorso e di dirigenti potenziali precari o non utilizzati, mentre non viene fatto cenno del destino delle graduatorie esistenti che scadono il prossimo 31 dicembre. Si assiste ad una sistematica precarizzazione di questa Dirigenza assunta con con-tratto a tempo determinato per quattro anni in attesa di stabilizzazione successiva. Non solo i nuovi assunti ma anche i dirigenti di ruolo vengono di fatto precarizzati perché devono guadagnarsi un incarico quadriennale. Pesanti penalizzazioni per i dirigenti senza incarico che dopo soltanto un anno perdono un terzo della retribuzione. Se si considera che dopo oltre venti anni dalla riforma Bassanini i dirigenti senza incarico sono ancora una percentuale molto elevata (perché di fatto, seppur fino ad oggi illegittimamente da domani sarà invece legittimo la politica ha usato l incarico in funzione di spoils system) la dirigenza va incontro a inopinate decurtazioni stipendiali. Lo scandalo dei dirigenti senza incarico evidente esempio di spreco di risorse umane, di professionalità e di denaro pubblico nonché di inefficienza delle Amministrazioni viene usato per fare cassetta. Anziché obbligare le Amministrazioni a conferire gli incarichi evitando incarichi vacanti o incarichi cumulati in capo alle medesime persone, e riservare la revoca degli incarichi esclusivamente alle valutazioni negative e alle ristrutturazioni (quelle però effettivamente necessarie e non fatte, come spesso accade, anch esse per spoils system) si usa l incarico dirigenziale per riduzioni stipendiali anticamera del licenziamento o 1 / 3

Dl Dirigenza pubblica: confermata l esclusione della dirigenza sanitaria del SSN - 30-08-2016 scritto da insalutenews - insalutenews.it - http://www.insalutenews.it/in-salute della retrocessione a funzionario. Assurda poi la norma della rotazione degli incarichi resa indipendentemente da effettivi eventi corruttivi obbligatoria ogni quattro anni che non tiene conto delle effettive dotazioni organiche degli uffici dirigenziali e quindi delle elevate competenze, delle necessarie specializzazioni e del valore dell esperienza. Da ultimo il dirigente pubblico è privato delle previsioni dell art. 2103 del codice civile (garanzia di impiego nelle mansioni per cui è stato assunto e sul trasferimento per mobilità). A fronte di tante penalizzazioni in caso di valutazione negativa, nessun incentivo è corrisposto in caso di valutazione positiva. Neppure la conferma senza rotazione nelle funzioni svolte. Su valutazioni, programmazione e affidamento degli incarichi, opera una commissione nazionale fatta di autorità in maggioranza di nomina politica centrale (anche per regioni ed enti locali) che propone all organo politico terne per la scelta degli incarichi di direzione generale decidendo per i rimanenti. Questo fatto costituisce un evidente pericolo per l autonomia e l indipendenza della pubblica amministrazione e facilita operazioni di spoils system. Una dirigenza itinerante e precaria sempre sotto ricatto. Pesanti ipoteche inoltre sono poste sul prossimo contratto di lavoro, la retribuzione variabile dovrà arrivare almeno al 50% e quella di risultato ad almeno il 30% (60 e 40% per gli incarichi di direzione generale) assorbendo tutti gli aumenti stipendiali futuri, fermo restando il mantenimento del trattamento fondamentale in godimento (anche perché le risorse sono estremamente scarse e quindi non si potrà di fatto raggiungere le percentuali di cui sopra per molti anni). Si svuota la contrattazione collettiva e si enfatizza quel salario variabile tagliato sistematica-mente nelle leggi di stabilità compresa quella per l anno corrente. Davvero difficili saranno i rinnovi contrattuali con questi macigni messi a premessa. È un decreto in evidente continuità con lo spirito, l ideologia e le iniziative del precedente Ministro Brunetta. Adesso il provvedimento passa all esame del Consiglio di Stato, della Conferenza Stato Regioni e Stato città, nonché delle Commissioni parlamentari per essere varato definitivamente entro il 27 novembre 2016. In quelle sedi sarà necessario apportare significative modifiche auspicando che Regioni ed autonomie locali, totalmente espropriate di ogni funzione di governo del sistema, si adoperino per correggere le principali storture (art.2 comma 6: il Ruolo dei dirigenti regionali e il Ruolo dei dirigenti locali sono istituiti previa intesa, rispettivamente, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, e in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali). Resta da definire il ruolo e le funzioni di oltre duemila dirigenti sanitari che operano alle dipendenza di Enti statali (Ministero della salute, Aifa, Inps e Inail e altri Enti) che devono essere equiparati ai dirigenti sanitari del SSN sia per quanto riguarda il reclutamento che per le modalità di conferimento degli incarichi, sviluppando le previsioni troppo vaghe del decreto stesso (art.2 comma 5: in ciascuno dei ruoli della dirigenza possono essere costituite sezioni speciali, per le categorie dirigenziali professionali e 2 / 3

Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Dl Dirigenza pubblica: confermata l esclusione della dirigenza sanitaria del SSN - 30-08-2016 scritto da insalutenews - insalutenews.it - http://www.insalutenews.it/in-salute tecniche individuate dal Regolamento di cui all articolo 28-sexies). Questa riforma rischia di consegnarci una dirigenza intimidita e demotivata, alla quale nessuna delle riforme succedutesi negli ultimi 25 anni ha voluto effettivamente dare poteri autonomi di gestione di risorse umane e finanziarie ed usata invece come capro espiatorio della crisi del Paese. Inevitabili le ripercussioni negative sul servizio pubblico. fonte: ufficio stampa 3 / 3

Decreto sulla Dirigenza pubblica, confermata l'esclusione della dirigenza sanitaria d... http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2016-08-30/decreto-dirigenza-p... Pagina 1 di 5 30 ago 2016 SEGNALIBRO FACEBOOK TWITTER DAL GOVERNO Decreto sulla Dirigenza pubblica, confermata l'esclusione della dirigenza sanitaria del Ssn di Cosmed Il decreto delegato della riforma della Pa sulla dirigenza pubblica ha confermato che il provvedimento non riguarda la Dirigenza sanitaria del Ssn e la dirigenza scolastica (art.1 comma 2: Il presente decreto non si applica ai dirigenti scolastici, né ai dirigenti medici, veterinari e sanitari del Servizio sanitario nazionale, per i quali rimane ferma la vigente disciplina). Visti i contenuti fortemente punitivi del decreto i dirigenti medici e sanitari del Ssn hanno buoni motivi per rallegrarsi del pericolo scampato, almeno per il momento. Evidente lo scopo finanziario del provvedimento che mira esplicitamente alla graduale riduzione del numero complessivo dei dirigenti. Si ipotizza di risparmiare 1 miliardo di euro da questo provvedimento una cifra enorme se rapportata ad una consistenza della dirigenza interessata (5000 dirigenti dello Stato e 20.000

Decreto sulla Dirigenza pubblica, confermata l'esclusione della dirigenza sanitaria d... http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2016-08-30/decreto-dirigenza-p... Pagina 2 di 5 dirigenti degli enti locali fra cui i dirigenti tecnico/amministrativi della Sanità). In realtà non si persegue alcun efficientamento della macchina pubblica e si avvia ad un inevitabile contenzioso di notevoli dimensioni. Più che una riforma si tratta di una finanziaria supplementare con tanto di tagli aggiuntivi. Le nuove assunzioni sono sottoposte ad un macchinoso iter autorizzativo: determinazione del fabbisogno triennale, ricognizione e autorizzazione annuale da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Sono previsti corsi-concorsi anche in quei settori che non lo prevedevano (Regioni ed Enti locali e dirigenza PTA del SSN) andando a ingrossare le fila di vincitori di concorso e di dirigenti potenziali precari o non utilizzati, mentre non viene fatto cenno del destino delle graduatorie esistenti che scadono il prossimo 31 dicembre. Si assiste ad una sistematica precarizzazione di questa Dirigenza assunta con contratto a tempo determinato per quattro anni in attesa di stabilizzazione successiva. Non solo i nuovi assunti ma anche i dirigenti di ruolo vengono di fatto precarizzati perché devono guadagnarsi un incarico quadriennale. Pesanti penalizzazioni per i dirigenti senza incarico che dopo soltanto un anno perdono un terzo della retribuzione. Se si considera che dopo oltre venti anni dalla riforma Bassanini i dirigenti senza incarico sono ancora una percentuale molto elevata (perché di fatto, seppur fino ad oggi illegittimamente da domani sarà invece legittimo - la politica ha usato l'incarico in funzione di spoils system) la dirigenza va incontro a inopinate decurtazioni stipendiali. Lo scandalo dei dirigenti senza incarico evidente esempio di spreco di risorse umane, di professionalità e di denaro pubblico nonché di inefficienza delle Amministrazioni viene usato per fare cassetta. Anziché obbligare le Amministrazioni a conferire gli incarichi evitando incarichi vacanti o incarichi cumulati in capo alle medesime persone, e riservare la revoca degli incarichi esclusivamente alle valutazioni negative e alle ristrutturazioni (quelle però effettivamente necessarie e non fatte, come spesso accade, anch'esse per spoils system) si usa l'incarico dirigenziale per

Decreto sulla Dirigenza pubblica, confermata l'esclusione della dirigenza sanitaria d... http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2016-08-30/decreto-dirigenza-p... Pagina 3 di 5 riduzioni stipendiali anticamera del licenziamento o della retrocessione a funzionario. Assurda poi la norma della rotazione degli incarichi resa indipendentemente da effettivi eventi corruttivi - obbligatoria ogni quattro anni che non tiene conto delle effettive dotazioni organiche degli uffici dirigenziali e quindi delle elevate competenze, delle necessarie specializzazioni e del valore dell'esperienza. Da ultimo il dirigente pubblico è privato delle previsioni dell'art. 2103 del codice civile (garanzia di impiego nelle mansioni per cui è stato assunto e sul trasferimento per mobilità). A fronte di tante penalizzazioni in caso di valutazione negativa, nessun incentivo è corrisposto in caso di valutazione positiva. Neppure la conferma senza rotazione nelle funzioni svolte. Su valutazioni, programmazione e affidamento degli incarichi, opera una commissione nazionale fatta di autorità in maggioranza di nomina politica centrale (anche per regioni ed enti locali) che propone all'organo politico terne per la scelta degli incarichi di direzione generale decidendo per i rimanenti. Questo fatto costituisce un evidente pericolo per l'autonomia e l'indipendenza della pubblica amministrazione e facilita operazioni di spoils system. Una dirigenza itinerante e precaria sempre sotto ricatto Pesanti ipoteche inoltre sono poste sul prossimo contratto di lavoro, la retribuzione variabile dovrà arrivare almeno al 50% e quella di risultato ad almeno il 30% (60 e 40% per gli incarichi di direzione generale) assorbendo tutti gli aumenti stipendiali futuri, fermo restando il mantenimento del trattamento fondamentale in godimento (anche perché le risorse sono estremamente scarse e quindi non si potrà di fatto raggiungere le percentuali di cui sopra per molti anni). Si svuota la contrattazione collettiva e si enfatizza quel salario variabile tagliato sistematicamente nelle leggi di stabilità compresa quella per l'anno corrente. Davvero difficili saranno i rinnovi contrattuali con questi macigni messi a premessa. E' un decreto in evidente continuità con lo spirito, l'ideologia e le iniziative del precedente Ministro Brunetta. Adesso il provvedimento passa all'esame del Consiglio di Stato, della Conferenza Stato Regioni e Stato città, nonché delle Commissioni parlamentari per essere varato definitivamente entro il 27

Decreto sulla Dirigenza pubblica, confermata l'esclusione della dirigenza sanitaria d... http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2016-08-30/decreto-dirigenza-p... Pagina 4 di 5 novembre 2016. In quelle sedi sarà necessario apportare significative modifiche auspicando che Regioni ed autonomie locali, totalmente espropriate di ogni funzione di governo del sistema, si adoperino per correggere le principali storture (art.2 comma 6: il Ruolo dei dirigenti regionali e il Ruolo dei dirigenti locali sono istituiti previa intesa, rispettivamente, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, e in sede di Conferenza Statocittà ed autonomie locali). Resta da definire il ruolo e le funzioni di oltre duemila dirigenti sanitari che operano alle dipendenza di Enti statali (Ministero della salute, Aifa, Inps e Inail e altri Enti) che devono essere equiparati ai dirigenti sanitari del SSN sia per quanto riguarda il reclutamento che per le modalità di conferimento degli incarichi, sviluppando le previsioni troppo vaghe del decreto stesso (art.2 comma 5: in ciascuno dei ruoli della dirigenza possono essere costituite sezioni speciali, per le categorie dirigenziali professionali e tecniche individuate dal Regolamento di cui all'articolo 28-sexies). Questa riforma rischia di consegnarci una dirigenza intimidita e demotivata, alla quale nessuna delle riforme succedutesi negli ultimi 25 anni ha voluto effettivamente dare poteri autonomi di gestione di risorse umane e finanziarie ed usata invece come capro espiatorio della crisi del Paese. Inevitabili le ripercussioni negative sul servizio pubblico. RIPRODUZIONE RISERVATA CORRELATI IN PARLAMENTO 15 Aprile 2015 Delega Madia, copertura a rischio per dirigenti esterni e segretari comunali DAL GOVERNO 09 Giugno 2016 Il 50% dei medici sfugge alla formazione obbligatoria Ecm. Lorenzin: «Presto un indagine interna»

Riforma PA. Cosmed: Confermata esclusione dirigenza sanitaria Ssn. Ma resta il ri... http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=42529 Pagina 1 di 2 quotidianosanità.it Martedì 30 AGOSTO 2016 Riforma PA. Cosmed: Confermata esclusione dirigenza sanitaria Ssn. Ma resta il rischio di una totale precarizzazione Il provvedimento non riguarderà la Dirigenza sanitaria del Ssn e la dirigenza scolastica. Per la Cosmed lo scopo del provvedimento è di tipo finanziario: "Con la graduale riduzione del numero complessivo di dirigenti si ipotizza di risparmiare 1 mld. Più che una riforma si tratta di una finanziaria supplementare con tanto di tagli aggiuntivi". "Il decreto legislativo approvato dal Governo il 26 agosto non risparmia però norme pesanti e preoccupanti per le altre categorie di Dirigenti. Indispensabili profonde modifiche per impedire la totale precarizzazione della Dirigenza". Questo il commento della Cosmed al via libera arrivato da Palazzo Chigi negli scorsi giorni al Dlgs sulla riforma della PA. "Visti i contenuti fortemente punitivi del decreto i dirigenti medici e sanitari del Ssn hanno buoni motivi per rallegrarsi del pericolo scampato, almeno per il momento. Evidente lo scopo finanziario del provvedimento che mira esplicitamente alla 'graduale riduzione del numero complessivo dei dirigenti'. Si ipotizza di 'risparmiare' 1 miliardo di euro da questo provvedimento una cifra enorme se rapportata ad una consistenza della dirigenza interessata (5000 dirigenti dello Stato e 20.000 dirigenti degli enti locali fra cui i dirigenti tecnico/amministrativi della Sanità). In realtà non si persegue alcun efficientamento della macchina pubblica e si avvia ad un inevitabile contenzioso di notevoli dimensioni. Più che una riforma si tratta di una finanziaria supplementare con tanto di tagli aggiuntivi", spiega la Cosmed in una nota. "Le nuove assunzioni sono sottoposte ad un macchinoso iter autorizzativo: determinazione del fabbisogno triennale, ricognizione e autorizzazione annuale da parte del Dipartimento della funzione pubblica.sono previsti corsi-concorsi anche in quei settori che non lo prevedevano (Regioni ed Enti locali e dirigenza PTA del SSN) andando ad ingrossare le fila di vincitori di concorso e di dirigenti potenziali precari o non utilizzati, mentre non viene fatto cenno del destino delle graduatorie esistenti che scadono il prossimo 31 dicembre. Si assiste ad una sistematica precarizzazione di questa Dirigenza assunta con contratto a tempo determinato per quattro anni in attesa di stabilizzazione successiva", prosegue la nota. "Non solo i nuovi assunti ma anche i dirigenti di ruolo vengono di fatto precarizzati perché devono guadagnarsi un incarico quadriennale. Pesanti penalizzazioni per i dirigenti senza incarico che dopo soltanto un anno perdono un terzo della retribuzione. Se si considera che dopo oltre venti anni dalla riforma Bassanini i dirigenti senza incarico sono ancora una percentuale molto elevata (perché di fatto, seppur fino ad oggi illegittimamente da domani sarà invece legittimo - la politica ha usato l incarico in funzione di spoils system) la dirigenza va incontro a inopinate decurtazioni stipendiali. Lo scandalo dei dirigenti senza incarico - aggiunge la Confederazione - evidente esempio di spreco di risorse umane, di professionalità e di denaro pubblico nonché di inefficienza delle Amministrazioni viene usato per fare cassetta. Anziché obbligare le Amministrazioni a conferire gli incarichi evitando incarichi vacanti o incarichi cumulati in capo alle medesime persone, e riservare la revoca degli incarichi esclusivamente alle valutazioni negative e alle ristrutturazioni (quelle però effettivamente

Riforma PA. Cosmed: Confermata esclusione dirigenza sanitaria Ssn. Ma resta il ri... http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=42529 Pagina 2 di 2 necessarie e non fatte, come spesso accade, anch esse per spoils system) si usa l incarico dirigenziale per riduzioni stipendiali anticamera del licenziamento o della retrocessione a funzionario". "Assurda poi la norma della rotazione degli incarichi resa indipendentemente da effettivi eventi corruttivi - obbligatoria ogni quattro anni che non tiene conto delle effettive dotazioni organiche degli uffici dirigenziali e quindi delle elevate competenze, delle necessarie specializzazioni e del valore dell esperienza. Da ultimo il dirigente pubblico è privato delle previsioni dell art. 2103 del codice civile (garanzia di impiego nelle mansioni per cui è stato assunto e sul trasferimento per mobilità). A fronte di tante penalizzazioni in caso di valutazione negativa, nessun incentivo è corrisposto in caso di valutazione positiva. Neppure la conferma senza rotazione nelle funzioni svolte. Su valutazioni, programmazione e affidamento degli incarichi, opera una commissione nazionale fatta di autorità in maggioranza di nomina politica centrale (anche per regioni ed enti locali) che propone all organo politico terne per la scelta degli incarichi di direzione generale decidendo per i rimanenti. Questo fatto costituisce un evidente pericolo per l autonomia e l indipendenza della pubblica amministrazione e facilita operazioni di spoils system. Una dirigenza itinerante e precaria sempre sotto ricatto" evidenzia Cosmed. "Pesanti ipoteche inoltre sono poste sul prossimo contratto di lavoro, la retribuzione variabile dovrà arrivare almeno al 50% e quella di risultato ad almeno il 30% (60 e 40% per gli incarichi di direzione generale) assorbendo tutti gli aumenti stipendiali futuri, fermo restando il mantenimento del trattamento fondamentale in godimento (anche perché le risorse sono estremamente scarse e quindi non si potrà di fatto raggiungere le percentuali di cui sopra per molti anni). Si svuota la contrattazione collettiva e si enfatizza quel salario variabile tagliato sistematicamente nelle leggi di stabilità compresa quella per l anno corrente. Davvero difficili saranno i rinnovi contrattuali con questi macigni messi a premessa. E un decreto in evidente continuità con lo spirito, l ideologia e le iniziative del precedente Ministro Brunetta. Adesso il provvedimento passa all esame del Consiglio di Stato, della Conferenza Stato Regioni e Stato città, nonché delle Commissioni parlamentari per essere varato definitivamente entro il 27 novembre 2016. In quelle sedi sarà necessario apportare significative modifiche auspicando che Regioni ed autonomie locali, totalmente espropriate di ogni funzione di governo del sistema, si adoperino per correggere le principali storture (art.2 comma 6: il Ruolo dei dirigenti regionali e il Ruolo dei dirigenti locali sono istituiti previa intesa, rispettivamente, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, e in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali)", prosegue ancora la nota. "Resta da definire il ruolo e le funzioni di oltre duemila dirigenti sanitari che operano alle dipendenza di Enti statali (Ministero della salute, Aifa, Inps e Inail e altri Enti) che devono essere equiparati ai dirigenti sanitari del SSN sia per quanto riguarda il reclutamento che per le modalità di conferimento degli incarichi, sviluppando le previsioni troppo vaghe del decreto stesso (art.2 comma 5: in ciascuno dei ruoli della dirigenza possono essere costituite sezioni speciali, per le categorie dirigenziali professionali e tecniche individuate dal Regolamento di cui all articolo 28-sexies). Questa riforma - conclude Cosmed - rischia di consegnarci una dirigenza intimidita e demotivata, alla quale nessuna delle riforme succedutesi negli ultimi 25 anni ha voluto effettivamente dare poteri autonomi di gestione di risorse umane e finanziarie ed usata invece come capro espiatorio della crisi del Paese. Inevitabili le ripercussioni negative sul servizio pubblico".

Ospedalieri: bozza su dirigenza Pa non tocca medici Ssn ma getta ombre su nuovi co... http://www.doctor33.it/ospedalieri-bozza-su-dirigenza-pa-non-tocca-medici-ssn-ma-g... Pagina 1 di 1 31/08/2016 Mercoledì, 31 Agosto 2016, 08.43 POLITICA E SANITÀ ago 30 2016 Home / Politica e Sanità / Ospedalieri: bozza su dirigenza Pa non tocca medici Ssn ma getta ombre su nuovi contratti Ospedalieri: bozza su dirigenza Pa non tocca medici Ssn ma getta ombre su nuovi contratti TAGS: DIRIGENTI MEDICI, CONTRATTI, MEDICI OSPEDALIERI «Più che una riforma si tratta di una finanziaria supplementare» che rischia di consegnare all'italia «una dirigenza intimidita e demotivata»: la Cosmed, confederazione medici dirigenti ospedalieri che raggruppa tra le varie sigle i sindacati Anaao, Aaroi, Fvm, Fedir, boccia il testo di riforma della dirigenza della pubblica amministrazione che, licenziato giorni fa dal consiglio dei ministri, aspetta l'esame del consiglio di stato e della conferenza stato regioni. La bozza rende licenziabili i dirigenti pubblici, impone un corso-concorso anche per figure tecniche ed amministrative di enti locali e Ssn per cui non si tenevano concorsi, vara un apprendistato virtuale per i primi tre anni alla fine del quale c'è una valutazione. Se positiva, si entra in un ruolo unico della dirigenza, dove però gli stipendi arriveranno da contratti a termine, quadriennali, rinnovabili per non più di due. La Confederazione ribadisce innanzi tutto che i contenuti della bozza non si applicano né ai dirigenti scolastici né a medici, veterinari e sanitari del Ssn. Per queste figure resta vigente l'eccezione prevista nel decreto delegato di riforma della Pubblica amministrazione articolo 1 comma 2. C'è da rallegrarsi nell'essere scampati a un decreto che mira a risparmiare 1 miliardo di euro, cifra "spropositata" a fronte dell'obiettivo di ridurre gradualmente i 5 mila dirigenti dello stato e 20 mila degli enti locali. Ma le ripercussioni ci saranno. Incarichi - Sempre meno le nuove assunzioni, ("sottoposte ad un macchinoso iter autorizzativo: determinazione del fabbisogno triennale, ricognizione e autorizzazione annuale del Dipartimento della funzione pubblica"), si attiva una «precarizzazione della Dirigenza, assunta con contratto a tempo determinato per quattro anni in attesa di stabilizzazione successiva». Sia i nuovi assunti sia i dirigenti di ruolo «saranno di fatto precarizzati dovendosi guadagnare un incarico quadriennale». I dirigenti senza incarico -già tanti - dopo solo un anno perderanno un terzo della retribuzione. «Anziché obbligare le Amministrazioni a evitare incarichi vacanti o cumulati in capo alle medesime persone, e riservare la revoca alle sole valutazioni negative e alle ristrutturazioni-scrive Cosmed- si usa l'incarico dirigenziale per riduzioni stipendiali anticamera del licenziamento o della retrocessione a funzionario». Il sindacato definisce poi «assurda la norma della rotazione degli incarichi resa obbligatoria ogni 4 anni - indipendentemente da effettivi eventi corruttivi - senza tener conto delle effettive dotazioni organiche degli uffici dirigenziali». Il dirigente pubblico è privato delle previsioni dell'articolo 2103 del codice civile (garanzia di impiego nelle mansioni per cui è stato assunto e sul trasferimento per mobilità): basterà una valutazione negativa a penalizzarlo, ma nessun incentivo è corrisposto in caso di valutazione positiva, "neppure la conferma senza rotazione nelle funzioni svolte». Critiche pure alla istituenda commissione nazionale volta a valutare, programmare e affidare incarichi: "fatta di autorità in maggioranza di nomina politica centrale, costituisce un evidente pericolo per l'autonomia e l'indipendenza della pubblica amministrazione e facilita operazioni di spoil system». Contratto - Le "ombre" riguardano però specialmente la struttura del contratto: la retribuzione variabile dovrà arrivare almeno al 50% e quella di risultato ad almeno il 30% (60 e 40% per gli incarichi di direzione generale). "Si svuota la contrattazione collettiva e si enfatizza un salario variabile tagliato sistematicamente nelle leggi di stabilità compresa quella per l'anno corrente - scrive Cosmed - davvero difficili saranno i rinnovi contrattuali con questi macigni messi a premessa". La bozza dovrà essere legge entro il 27 novembre 2016. In parlamento e in conferenza stato regioni la confederazione vede necessario apportare forti modifiche: restano «da definire il ruolo e le funzioni di oltre 2000 dirigenti sanitari oggi alle dipendenze di enti statali come Ministero della salute, Aifa, Inps e Inail, da equiparare ai dirigenti sanitari Ssn sia nel reclutamento sia nelle modalità di conferimento degli incarichi». In questi casi, il testo all'articolo 2 comma 5 prevede nascano sezioni speciali in ciascun ruolo della dirigenza. Mauro Miserendino RIPRODUZIONE RISERVATA Non è presente ancora una discussione su questo articolo. Vuoi inviare un commento? Invia