Gli effetti delle lesioni cerebrali Dato che il cervello è coinvolto in tutto ciò che facciamo, le lesioni cerebrali possono provocare una vasta serie di effetti. Questi effetti variano da una persona ad un altra e dipendono dalla specifica natura della lesione cerebrale e dalla sua gravità. È utile distinguere fra gli effetti iniziali che la persona avverte immediatamente dopo aver subìto una lesione e gli effetti a lungo termine. Effetti iniziali Recupero ed effetti a lungo termine Effetti fisici ad esempio movimento, vista, tatto o gusto Effetti cognitivi ad esempio processi legati al pensiero quali memoria e concentrazione Comportamento ad esempio autocontrollo, motivazione ecc. Como appare tutto questo agli occhi degli altri? Effetti iniziali Nella grande maggioranza dei casi una lesione cerebrale provoca in un primo momento alcuni cambiamenti nel livello di coscienza della persona. C è sempre un periodo durante il quale la persona è completamente incosciente (o in coma). Il livello di coscienza viene misurato attraverso la Glasgow Coma Scale che va da 3 (la persona non risponde affatto) a 15 (la persona è in grado di camminare, di parlare ed è pienamente consapevole delle circostanze). Meno la persona è in grado di rispondere agli stimoli, più è profondo il suo stato di incoscienza. La lunghezza del periodo di non coscienza varia da pochi secondi a diversi mesi. Più lungo è il periodo di incoscienza, più la lesione cerebrale risulterà grave. Quando la persona esce dallo stato di incoscienza attraversa spesso una fase in cui può sembrare consapevole di ció che le accade intorno, ma è invece incapace di memorizzare nuove informazioni. Spesso l induividuo non è in grado di dire dove si trova e persino di ricordare la data. Durante questa fase la persona attraversa momenti di confusione e può spesso dire cose strane: ad esempio, a volte penserà di avere 10 anni, 20 anni o di essere molto più giovane di quanto sia realmente. Questo periodo di incoscienza permette che avvengano i naturali processi di guarigione. Ciononostante, é importante che quando la persona esce dallo stato di incoscienza venga stimolata delicatamente edesposta a voci familiari. Il sentirsi confuso, il non sapere dove ci si trova e il non comprendere appieno la situazione possono spesso allarmare la persona in questione. La famiglia può dunque avere un ruolo importante nel rassicurare il malato e nel stimolarlo
adeguatamente In questa fase è verosimile che la persona si stanchi facilmente e che la troppa stimolazione possa risultare demoralizzante. La persona potrebbe reagire con irritazione Recupero ed effetti a lungo termine Quando la persona supera la fase di incoscienza o di coscienza alterata, gli effetti a lungo termine cominciano a diventare evidenti. Questo non significa che tali effetti non scompaiano più avanti. Sicuramente avverrà un ulteriore recupero, ma è spesso difficile prevederne esattamente la velocità e l entità. Questi effetti a lungo termine possono essere classificati in problemi fisici (problemi motori e con le abilità sensoriali come la vista, il tatto e il gusto), problemi cognitivi (che riguardano i processi del pensiero come la memoria, la concentrazione, ecc.) e comportamentali (autocontrollo, motivazione ecc.). Problemi fisici Il cervello si occupadi innescare il movimento in tutte le parti del corpo ed ė anche responsabile della coordinazione dei movimenti e dell integrazione dei movimenti all interno di schemi motori. L emisfero destro del cervello è deputato al movimento della parte sinistra del corpo e viceversa. Questo comporta che, spesso, il movimento di una parte del corpo possa essere maggiormente compromesso del movimento dell altra parte del corpo, dato che un emisfero del cervello può essere stato danneggiato più gravemente. Per alcune persone la perdita di controllo del movimento può essere così grave da costringerle ad utilizzare la sedia a rotelle. Per altri può significare la perdita di controllo di un arto o l insorgeredi un andatura strana. I movimenti possono apparire scoordinati, come se la persona coinvolta fosse sotto l effetto di alcol. Questa mancanza di controllo sui muscoli può anche ripercuotersi sui muscoli facciali e della gola: in tal modo la persona in questione potrebbe anche avere difficoltà a mangiare e a deglutire. Alcune persone presentano tremore: le loro mani tremano quando cercano di raggiungere qualcosa. Tuttavia per molti di loro questi problemi fisici si risolvono abbastanza velocemente durante la fase iniziale del recupero. Problemi cognitivi I problemi cognitivi sono legati alle funzioni associate al cervello come pensare, ricordare, parlare, contare, concentrarsi ecc. I problemi cognitivi più comuni dovuti a una lesione cerebrale sono problemi di memoria, difficoltà di concentrazione e difficoltà nel processare nuove informazioni.
Dato che il cervello regola tutti i processi del pensiero, ognuna di queste abilità puó essere danneggiate da una lesione cerebrale. Di solito un individuo continuerà ad avere un chiaro ricordo di eventi passati, ma avrà meno ricordi degli eventi accaduti dopo la lesione cerebrale. Un altro problema cognitivo comune che insorge in seguitoad una lesione cerebrale è conosciuto come problema esecutivo. Viene usata l espressione funzione esecutiva perché questa funzione è simile a quella di un direttore esecutivo di una compagnia che pianifica ed organizza le attività di tutte le parti della compagnia stessa. Allo stesso modo alcune parti del cervello (soprattutto del lobo frontale) hanno la funzione di pianificare, integrare e organizzare le attività di atre parti del cervello. Questi problemi non sono istantaneamente individuati e sono difficili da descrivere. Ad ogni modo diventano presto evidenti a coloro che vivono con la persona che ha subìto una lesione cerebrale o alla stessa persona coinvolta. Comportamento I familiari sono spesso colpiti dai cambiamenti del comportamento di chi ha subito una lesione cerebrale. Inizialmente il problema più evidente è La confusione, successivamenteperò difficoltà quali stimolare, monitorare e regolare il comportamento possono diventare più visibili.. La persona può diventare molto più impulsiva di quanto fosse prima, non riflettendo prima di parlare o di agire; oppure diventare irascibile e aggressiva o, al contrario, molto calma. In alcuni casi c é chi diventa disinibito, il che significa che non sa più controllare più gli impulsi che prima, invece, avrebbe inibito. Ad esempio, è possibile che dica cose maleducate o non diplomatiche o che faccia osservazioni sessuali o che mostri un comportamento sessuale disinibito. Anche i cambiamenti improvvisi d umore sono così comuni che la persona può passare molto velocemente dalle risate alle lacrime o da uno stato di calma ad uno stato di ira. Alcuni soggetti hanno grandi difficoltà nello sperimentare e nell esprimere emozioni. Ancora una volta questi problemi possono risolversi spontaneamente, dopo la fase del recupero. Ad ogni modo, questi disturbi possono protrarsi nel tempo nei casi in cui la lesione cerebrale è grave e la persona coinvolta deve imparare a controllare e superare questi cambiamenti. Come appare tutto questo agli occhi degli altri? I cambiamenti sopra menzionati possono portare i familiari a vedere la persona
coinvolta come se fosse diversa dalla persona che conoscevano prima. È importante ricordare che la stessa cosa può non accadere per la persona che ha subìto la lesione cerebrale. Spesso, infatti, l individuo non è consapevole o lo è solo vagamente di tutte le difficoltà descritte sopra, soprattutto nei casi in cui la lesione è grave (di solito chi subisce lesioni più leggere è estremamente consapevole delle sue difficoltà). L induviduo coinvolto puó non vedersi cambiato o puó non accorgersi di tutti i problemi descritti. Questo puó spesso portare a consoderevoli difficolta nelle relazioni fra la persona coinvolta e i suoi familiari, dato che la persona puó non capire il motivo per cui i familiari non riprendano la normale routine. Alcune volte la persona coinvolta puo essere vista come pigra a causa delle difficolta di motivazione, come conseguenza della lesione cerebrale.