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SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDERA Pontedera - Provincia di Pisa COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA Delibera Numero 38 del 13.11.09 OGGETTO : REGOLAMENTO ATTIVITA FISICA ADATTATA - APPROVAZIONE All appello risultano presenti: Simone Millozzi Sindaco del comune di Pontedera Alessandro Cicarelli Sindaco del comune di Ponsacco Gabriele Giubbolini Assessore alle Politiche Sociali del comune di Terricciola Alessandra Marianell Assessore alle Politiche Sociali del comune di Capannoli Monica Stacchini Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Peccioli Ciampi Lucia Sindaco del comune di Calcinaia Barghini Iselda Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Crespina Falleri Cristina Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Santa Maria a Monte Francesca Mancini Sindaco del comune di Chianni Pierina Cetta Assessore del comune di Bientina Flora Coscetti Assessore alle Politiche Sociali del comune di Lari Fabio Tedeschi Sindaco del comune di Lajatico Monica Tremolanti Assessore alle Politiche Sociali del comune di Buti Maria Teresa De Lauretis Direttrice generale Azienda Asl 5 Risultano invece assenti i rappresentanti dei seguenti enti: comune di Casciana Terme Risultano altresì presenti il Direttore della SdS Valdera Dott.Patrizia Salvadori, la Responsabile del Servizio Sociale di Zona Valdera dell Azienda USL 5 Ombretta Bacci, il Direttore dell Unione Valdera Dott. Giovanni Forte. Presiede la seduta Simone Millozzi, Presidente del Consorzio SdS Valdera.

LA GIUNTA DELLA SOCIETA DELLA SALUTE Premesso che con Delibera della Giunta Regionale 595/05 e successiva DGR 1081/05 è stata prevista l attivazione di percorsi per l Attività fisica adattata (AFA) e l Attività fisica adattata speciale (AFAS) con le seguenti caratteristiche: - l AFA è una modalità di presa in carico per sindromi algiche da ipomobilità in prevalenza su base osteoarticolare che prevede, quale intervento riabilitativo per persone affette da tali patologie l attivazione di un percorso di attività motoria adattata; - l AFAS è rivolta a soggetti con particolari esiti di disabilità stabilizzata e riduzione delle capacità motorie non suscettibili di ulteriore livello di recupero dopo l effettuazione di un programma riabilitativo sanitario; Visto che sul territorio della Valdera è stato attivato, in rispondenza delle previsioni regionali, un percorso di attività fisica adattata e al fine di regolamentare le modalità di svolgimento di quest ultima, si è proceduto ad approvare ed adottare, con Deliberazione della Giunta della SdS Valdera n. 12 del 18.04.07, il regolamento per lo svolgimento dell attività fisica adattata nella zona valdera ; Visto che la Regione Toscana con delibera n. 459 del 03.06.2009, al fine della promozione, incentivazione e omogeneizzazione dei programmi AFA su tutto il territorio nazionale, ha approvato un documento di indirizzo linee di indirizzo alle Aziende USL per il percorso AFA e uno schema di accordo tra Regione Toscana, Organizzazioni sindacali confederali, sindacato dei pensionati del lavoro autonomo ed enti di promozione sportiva ; Ritenuto necessario pertanto procedere alla redazione di un nuovo regolamento per l attività fisica adattata che recepisca i citati indirizzi regionali; Visto che le Società della Salute presenti nel territorio della Azienda USL 5 hanno elaborato un regolamento sull attività fisica adattata (allegato 1) redatto ai sensi della predetta delibera regionale e ritenutolo meritevole di approvazione; Visto l art. 31 del D.Lgs. 18.08.2000, n.267; Riconosciuta la competenza della Giunta ai sensi dell art. 21 dello Statuto; Visto il seguente parere in ordine alla regolarità tecnica espresso, ai sensi del comma 1 dell art. 49 del Decreto Legislativo 18/08/2000 n. 267, in data 10 novembre 2009, dal Direttore del Consorzio, cui è demandata la competenza del servizio proponente: Parere favorevole in linea tecnica; il provvedimento non richiede il parere di regolarità contabile non comportando impegno di spesa o diminuzione di entrata a carico del Consorzio ; Con votazione favorevole unanime espressa in forma palese;

D E L I B E R A 1. di approvare il regolamento sull attività fisica adattata (allegato 1) redatto ai sensi della delibera della Regione Toscana n. 459 del 03.06.2009. 2. di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i pareri previsti dal comma 1 dall art. 49 comma del Decreto Legislativo 18.08.2000 n. 267; 3. di dare atto che il presente provvedimento sarà reso pubblico mediante affissione all albo pretorio del comune di Pontedera, comune in cui ha sede il consorzio, per 15 giorni consecutivi, secondo quanto disposto dall art. 124, comma 2, del D.Lgs. 18.08.2000, n.267; Il presente atto è immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 22, comma 8, dello Statuto e secondo le previsioni dell art.134, comma 4 del Decreto Legislativo 18/08/2000 n.267, al fine di rendere più incisiva l economicità e l efficacia dell azione amministrativa a mezzo di una accelerazione del procedimento. Letto e sottoscritto IL PRESIDENTE F.to Simone Millozzi IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE F.to Patrizia Salvadori

Allegato 1 REGOLAMENTO GENERALE AZIENDALE PER L ATTIVITÀ FISICA ADATTATA Art. 1 Definizione Per Attività Fisica Adattata (d ora in avanti AFA) si intendono programmi di esercizi non sanitari, svolti in gruppo, appositamente predisposti per cittadini, residenti nei Comuni delle Società della Salute presenti nel territorio della Azienda USL5, con patologie croniche, finalizzati alla modificazione dello stile di vita per la prevenzione secondaria e terziaria della disabilità, in base a quanto previsto dalle Delibere della Giunta Regionale 595/05, 1081/05, 1082/05 e 459/09. In particolare, l AFA: - non è attività sanitaria e pertanto non rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria e non è a carico del Servizio Sanitario Regionale; - è un attività motoria e ricreativa svolta per esclusivi fini igienici e ricreativi e di mantenimento di patologie cronicizzate; - è un attività per il cui accesso non è richiesta certificazione medica di alcun tipo (LR 35/03-Tutela sanitaria dello sport- art.1 comma 4); - prevede una contribuzione ai costi del programma AFA da parte del cittadino specificata all Art.9 del presente regolamento. - è rivolta alla popolazione in condizioni di salute stabili per assenza di malattia acuta o con riduzione delle capacità funzionali da condizioni cliniche pregresse con esiti funzionali stabilizzati; - è svolta sotto forma di attività di gruppo in luoghi deputati ad attività di socializzazione, fitness o in palestre da personale adeguatamente formato. Art. 2 Categorie di programmi AFA I programmi A.F.A. si distinguono in due categorie: a. programmi per persone con bassa disabilità (AFA di tipo A): programmi di esercizi disegnati per le sindromi croniche che non limitano le capacità motorie di base o della cura del sé (sindromi algiche da ipomobilità e/o con rischio di fratture da fragilità ossea ed osteoporosi); b. programmi per persone con alta disabilità (AFA di tipo B): programmi di esercizi disegnati per le sindromi croniche stabilizzate con limitazione della capacità motoria e disabilità stabilizzata. Per ciascuna di queste due categorie la UO RRF dell Azienda USL 5 e le Società della Salute possono promuovere programmi AFA disegnati in maniera specifica e differenziata in base alla patologia e ai livelli di disabilità stabilizzata secondaria. L organizzazione dei percorsi e accessi dei vari programmi AFA è prevista agli Artt.7 e 8 del presente regolamento. Per gli esercizi specifici di ogni programma AFA il presente regolamento rinvia ad appositi protocolli di cui al successivo Art.6. Art. 3 Attori del servizio AFA e loro compiti Sono definiti attori del servizio AFA, con compiti e ruoli individuati dalla DGR 459/09: l Azienda USL, le Società della Salute, i soggetti erogatori del servizio medesimo. In particolare:

L Azienda USL 5 di Pisa, tramite la propria UO RRF, 1. Disciplina con il presente regolamento le linee essenziali dei programmi AFA in accordo con le Società della Salute 2. Concorre con proprie professionalità alla composizione ed operatività del Coordinamento Operativo (di cui all Art.5) 3. Concorre con proprie professionalità alla composizione ed operatività del Coordinamento Strategico (di cui all Art.4) 4. Disciplina con appositi protocolli i vari programmi AFA attivati, in collaborazione con gli istruttori dei soggetti erogatori del servizio, sulla base della letteratura scientifica 5. Informa ed indirizza, in raccordo con le Società della Salute, gli utenti interessati 6. Forma e informa gli operatori sanitari 7. Promuove l aggiornamento continuo degli istruttori dei soggetti erogatori sui problemi relativi ai programmi AFA, anche tramite propri operatori 8. Istituisce audit e revisioni dei programmi AFA con la partecipazione degli istruttori e dei sanitari interessati 9. Monitora la corretta attuazione dei programmi AFA attraverso il personale della UORRF presente nel Coordinamento Operativo. le Società della Salute 1. Concorrono con proprie professionalità alla composizione ed operatività del Coordinamento Operativo (di cui all Art.5) 2. Concorrono con proprie professionalità alla composizione ed operatività del Coordinamento Strategico (di cui all Art.4) 3. Informano ed indirizzano, in raccordo con la UORRF dell Azienda USL 5, gli utenti interessati 4. Promuovono l AFA all interno dei Piani Integrati di Salute, coinvolgendo istituzioni, volontariato e altre risorse private operanti nel settore 5. Promuovono l AFA verso la propria popolazione di riferimento 6. Concorrono all informativa verso i medici di medicina generale e i medici specialisti. 7. Monitorano il corretto funzionamento dei percorsi organizzativi tramite il Coordinamento Operativo 8. Elaborano i dati derivanti dal servizio tramite il Coordinamento Operativo. Sono definiti soggetti erogatori del presente servizio i soggetti profit e no-profit vocati all attività motoria, fisica ed allo sport che abbiano esplicitato in un documento di adesione firmato (allegato A) dal legale rappresentante, predisposto e conservato dalla UO RRF dell Azienda USL 5 e dalla Società della Salute, di conoscere e osservare quanto stabilito dal presente regolamento e dai relativi protocolli per gli esercizi. I soggetti erogatori del servizio. 1. Si fanno garanti dei requisiti e dell adesione dei propri istruttori ai programmi di esercizio concordati; 2. Si fanno garanti della sicurezza, della pulizia e dell igiene delle palestre, piscine o altre strutture; 3. Inviano un report trimestrale al Coordinamento Operativo di cui all Art.5 secondo il fac-simile allegato (allegato B) 4. Partecipano alla revisione periodica dei programmi di esercizio grazie alla collaborazione dei propri istruttori

5. Stipulano un assicurazione contro eventuali infortuni il cui premio annuale è a carico del partecipante Art. 4 Coordinamento Strategico Ha il compito di elaborare il progetto di governo dell attività. È unico aziendale. È ordinariamente composto da: - Direttore dell UO RRF USL5 - I Direttori delle Società della Salute - I referenti delle Società della Salute presenti nel Coordinamento Operativo - Un referente della Medicina Generale - Un referente dell A.U.O.P. - Un referente del Dipartimento Prevenzione della Azienda USL5 Possono essere invitati anche altri soggetti ritenuti necessari per l attività del Coordinamento. È convocato dal Direttore della UO RRF. Possono essere previste riunioni specifiche di Società della Salute con referenti di livello zonale su richiesta del Direttore della Società della Salute. Art. 5 Coordinamento Operativo Ha il compito di garantire la funzionalità del servizio e monitorare la correttezza del percorso e l attuazione dei protocolli degli esercizi dei singoli programmi AFA. È unico aziendale. Può avere articolazioni zonali. In specifico deve: - Raccogliere ed elaborare i dati anagrafici e demografici dei partecipanti - Verificare i livelli di capacità motoria minimi per la partecipazione al programma - Analizzare la domanda e la distribuzione delle strutture, ricercando nuovi erogatori - Ricercare e verificare segnalazioni di eventi avversi eventualmente attivando le autorità sanitarie preposte - Ricevere e verificare segnalazioni da parte dei cittadini di modalità di erogazione non conformi con quanto esplicitato nel documento aziendale - Per i Programmi AFA di tipo B ha anche il compito di verificare ad intervalli prestabiliti lo stato funzionale, la partecipazione e la soddisfazione dei partecipanti. È ordinariamente composto da: - Direttore UO RRF o suo referente delegato - Un referente per ogni Società della Salute - Un referente per ogni centrale telefonica operativa - Un operatore individuato dalla UO RRF dell Azienda USL 5 con compiti di verifica e controllo I compiti sono ripartiti in base alle specifiche competenze e a quanto riportato all Art.3, 8 e 13. Il Coordinamento Operativo si può avvalere delle altre professionalità dell Azienda USL 5 (dipartimento di prevenzione, qualità, ufficio tecnico ecc..) per le visite presso le sedi di erogazione. Sono previste un minimo di 3 riunioni annuali convocate dal Direttore dell UO RRF dell Azienda USL 5. Possono essere previste ulteriori riunioni delle articolazioni zonali per verifiche più specifiche convocate dal Direttore della Società della Salute o dal Direttore dell UO RRF dell Azienda USL 5.

Art. 6 Protocolli degli esercizi dei Programmi AFA Prevedono: - indicazioni e controindicazioni allo specifico programma di esercizio fisico - livelli di funzionalità motoria minimi necessari per partecipare al programma di esercizio di gruppo. Sono elaborati dal personale della UO RRF dell Azienda USL 5, per ogni programma AFA attivato, in collaborazione con gli istruttori dei soggetti erogatori del servizio, sulla base della letteratura scientifica. Art. 7 Accessi, utenti e prestampati L accesso ai programmi di Attività Fisica Adattata avviene con modalità diverse in funzione della tipologia di programma: - A.F.A. di tipo A - l accesso avviene su indicazione del Medico di Medicina Generale e del Medico Specialista, anche attraverso la compilazione di un prestampato appositamente predisposto - A.F.A. di tipo B - l accesso avviene su valutazione della équipes di riabilitazione Sono esclusi da tutti i programmi AFA i soggetti con instabilità clinica nonché con sintomatologia acuta o post-acuta aggredibili con programmi di cura e riabilitazione per i quali la risposta è esclusivamente sanitaria. I Medici di Medicina Generale, i Medici Specialisti o le U.V.M. zonali possono segnalare all équipes di riabilitazione, anche tramite i prestampati citati, i soggetti che necessitano, a loro avviso, di Programmi AFA di tipo B attivati nella zona di riferimento. Nei prestampati debbono essere chiaramente e sinteticamente riportate le indicazioni contenute nel presente articolo e negli Artt. 8 e 9 e in linea generale tutto ciò che può facilitare la conoscenza del servizio da parte dei cittadini. Nel prestampato deve essere riportato il numero telefonico della centrale telefonica operativa. Per specifiche sulle modalità di invio da parte dei medici si rinvia a quanto previsto dalla DGRT n.459/09. Art.8 Percorsi e centrale telefonica L utente con il prestampato debitamente compilato dal medico si rivolge alla centrale telefonica operativa la quale saprà indicare l erogatore in base alla vicinanza o alla specializzazione, nel caso dei partecipanti ad AFA di tipo B. La centrale telefonica fornirà all utente anche informazioni relative a orari e frequenza dei corsi, eventuali tempi di attesa e lo metterà in contatto con il referente dell erogatore individuato. La centrale telefonica operativa ha anche il compito di raccogliere i dati demografici dell utenza, eventuali rimostranze e aggiornare periodicamente l elenco dei soggetti erogatori e riportare il tutto al Coordinamento Operativo. Nel percorso sono previsti anche eventuali momenti rivalutativi, in specie dei casi frequentanti Programmi AfA di tipo B, da parte dell UO RRF dell Azienda USL 5. Possono essere previste informative ai medici specialisti, ai medici di medicina generale e alle U.V.M. che hanno segnalato l utente.

Art. 9 Costi, frequenza e numero massimo di partecipanti La quota per la partecipazione a ciascuna tipologia di programma è definita nell ambito del Protocollo di Intesa con la Regione Toscana ed è stabilita indicativamente in 2 ad accesso e 2,50 per i programmi svolti in piscina, con modalità di pagamento mensile, non comprensiva degli oneri assicurativi da porsi a carico dell utente. I programmi di esercizio A.F.A., sia di tipo A che di tipo B, sono definiti come all art. 6. Le sedute di esercizio, della durata di un ora con frequenza di 2 o 3 volte la settimana, sono svolte in gruppo la cui numerosità dipende dalla gravità della disabilità motoria e dalle dimensioni della struttura dedicata. Non deve comunque superare il numero massimo di 20 partecipanti. Art. 10 - Sedi di erogazione Le sedi di erogazione possono essere palestre, piscine o altre strutture, non sanitarie, di proprietà di privati, di istituzioni o di associazioni. La struttura erogatrice deve possedere i requisiti igienico-sanitari, di sicurezza e di accessibilità previsti dalle normative vigenti per gli ambienti frequentati dal pubblico, con particolare attenzione, per le AFA di tipo B, alla accessibilità da parte dei disabili. Per una maggiore distribuzione sul territorio, è possibile l utilizzo di ambienti primariamente deputati ad attività di socializzazione se conformi alla normativa vigente in materia di igiene e sicurezza. In nessun caso i programmi A.F.A. possono essere condotti all interno delle sedi dei distretti sociosanitari delle Aziende USL o all interno di strutture ospedaliere. Art. 11 Istruttori Possono essere istruttori A.F.A. i professionisti laureati in Scienze Motorie e Diplomati ISEF o in Fisioterapia. Possono svolgere attività di istruttori anche i laureandi in Scienze Motorie o in Fisioterapia nell ambito del tirocinio previsto nel piano di studio, sotto la responsabilità del proprio tutor indicato alla UO RRF dall ente erogatore. Per tutti i corsi attivati, resta possibile, ad esaurimento del programma AFA, la conduzione dei corsi AFA da parte di istruttori già impegnati nella conduzione degli stessi da almeno 6 mesi. Gli istruttori possono essere titolari della struttura e quindi erogatori AFA. Gli istruttori partecipano alla definizione dei programmi di esercizio insieme alla UORRF che li coordina; partecipano inoltre alla formazione periodica. Ogni istruttore dovrà dichiarare di aderire strettamente ai programmi di esercizio previsti dai Protocolli dei singoli programmi di AFA. Art.12 Trasporti I costi per eventuali trasporti non sono a carico, anche solo parziale, dell Azienda USL 5 e delle Società della Salute; possono essere altresì ricercate forme di sostegno da parte degli erogatori, dalle associazioni di volontariato, dagli Enti Locali. Art. 13 Verifiche e controlli Spetta alla UORRF dell Azienda USL 5, eventualmente tramite i propri operatori nel Coordinamento Operativo:

- Verificare l adesione degli istruttori ai protocolli degli esercizi dei programmi AFA. - Visitare le palestre per verificare che non vi siano forme di erogazione non conformi a quanto previsto da protocolli e regolamenti. - Visitare le palestre, in caso di segnalazioni di eventi avversi avvenuti durante le sessioni di esercizio. Spetta alla Società della Salute tramite il Coordinamento Operativo: - Visitare la palestra a seguito della richiesta di adesione dell erogatore e prima dell inizio del corso di AFA - Verificare funzionalità e pulizia dei locali preposti all AFA I risultati delle visite ed eventuali correttivi, se necessari, saranno riportati su apposito modulo e comunicati agli erogatori, alla UORRF dell Azienda USL 5 e alla Società della Salute. Nel caso in cui l ente erogatore non attuasse in tempo congruo i correttivi richiesti si avrà l annullamento dell atto di adesione. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si rimanda ai contenuti della DGR n. 459/09.

Allegato A DOCUMENTO DI ADESIONE DELL ENTE/ASSOCIAZIONE AL PROGETTO DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA DELLA VALDERA l Ente/Associazione.. (cod. fisc...), in seguito denominato anche Ente/Associazione, con sede legale in.., nella persona del legale rappresentante, Sig.., nato a il domiciliato per la carica in ; l Ente/Associazione.. (cod. fisc...), in seguito denominato anche Ente/Associazione, con sede legale in.., nella persona del legale rappresentante, Sig.., nato a il domiciliato per la carica in ; visto il Regolamento Aziendale per l Attività Fisica Adattata; preso altresì atto di tutte le disposizioni normative emesse dalla Regione Toscana in materia; Gli Enti/Associazioni (l Ente/Associazione).. si impegnano (si impegna) a: promuovere, potenziare e incentivare i programmi A.F.A., allo scopo di garantire un offerta quanto più possibile omogenea e diffusa sul territorio di riferimento; osservare quanto stabilito nel Regolamento aziendale per l Attività Fisica Adattata approvato con delibera della Società della Salute Valdera del ; verificare il possesso, da parte degli operatori, dei titoli e dei requisiti professionali previsti per la conduzione di corsi A.F.A.; garantire, attraverso attestazione da parte degli istruttori, l adesione degli stessi ai programmi di esercizio, concordati con la UORRF, la partecipazione degli istruttori alla definizione e alla revisione periodica dei programmi di esercizio e alle eventuali iniziative formative/informative che potranno essere promosse dalla Società della Salute e/o dalla Azienda USL 5; in particolare l attestazione dovrà essere prodotta dall Ente/Associazione per ogni istruttore e avere la seguente formulazione: L istruttore dichiara di aderire strettamente ai programmi di esercizio concordati, come previsto nel regolamento Generale Aziendale per l Attività Fisica Adattata, adottato con atto n. della Società della Salute della, e di concorrere alla pratiche informative previste ; garantire che le strutture presso le quali verrà effettuata l attività rispettano i requisiti igienico-sanitari, di sicurezza e di accessibilità previsti dalle normative vigenti; garantire l igiene e la pulizia delle strutture presso le quali vengono organizzati corsi A.F.A.

garantire che le strutture presso le quali verrà effettuata l A.F.A. di tipo B sono accessibili da parte dei disabili; attenersi, per la quota di compartecipazione dell utenza all attività, alla tariffa (non comprensiva di oneri assicurativi) di 2,00 ( 2,50 per i programmi in piscina) ad accesso, con modalità di pagamento mensile; fornire alla centrale telefonica operativa, prima dell avvio dell attività, informazioni sull organizzazione del servizio (data di inizio e conclusione della sessione annuale, numero di corsi, indirizzo delle sedi dei corsi, orari e frequenza settimanale, nominativo del referente per l A.F.A. e suoi contatti), impegnandosi a comunicare tempestivamente eventuali variazioni; inviare, via e-mail o fax, il report trimestrale al coordinamento operativo di cui al Regolamento aziendale A.F.A. secondo lo schema allegato al Regolamento stesso; operare nell ambito del presente Accordo secondo gli indirizzi forniti dalla normativa regionale in materia, dalla U.O.R.R.F. dell Azienda U.S.L. 5 e dal Regolamento Aziendale per l Attività Fisica Adattata. L Ente/Associazione..potrà avvalersi con la sottoscrizione del presente documento di adesione dell appartenenza al circuito ufficiale dell AFA In Valdera. Il presente accordo avrà la durata di a decorrere dalla data di sottoscrizione. Luogo e data Per l Ente/Associazione. (firma leggibile) Per l Ente/Associazione. (firma leggibile)

Allegato B SCHEDA di MONITORAGGIO Attività Fisica Adattata Da compilare e inviare alla Segreteria Tecnica della Società della Salute con cadenza trimestrale 1. Organizzazione: a. Tipologia di programma attivato: b. n gruppi attivati ( di norma max 20 persone) per programma: c. durata della programmazione dei gruppi: 4 mesi 6 mesi anno con interruzione estiva 2. Adesione: a. N partecipanti e % popolazione per fasce d età: 45 54 anni 55 64 anni 65 74 anni 75 80 anni > 80 anni 3. Continuità: % persone che hanno partecipato a meno del 50% degli incontri % persone che hanno partecipato a più del 50% degli incontri % persone che hanno partecipato a più del 75% degli incontri

% persone che hanno partecipato a più del 90% degli incontri 4. N eventi clinici avversi in corso di partecipazione relativi a: a. Apparato muscoloscheletrico; b. Apparato cardiovascolare c. Apparato respiratorio 5. N persone rinviate dalla struttura al MMG proponente perché non idonee alle attività motoria adattata: 6. Autovalutazione sull esito da parte dei partecipanti con scala motoria e scala del dolore: A.F.A. di tipo A % di persone che dichiara di essere: peggiorato % di persone che dichiara di essere: invariato % di persone che dichiara di essere: leggermente migliorato % di persone che dichiara di essere: migliorato % di persone che dichiara di essere: molo migliorato Medico che ha effettuato l invio N utenti inviati per patologia Problematiche artrosiche al rachide agli arti inferiori agli arti superiori Problematiche di fragilità ossea A.F.A. di tipo B Medico che ha effettuato l invio N utenti inviati Patologia

COMMENTI E SUGGERIMENTI DEGLI UTENTI RICHIESTA REVISIONE DEI PROGRAMMI

Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Lajatico, Lari, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, S. Maria a Monte, Terricciola e Azienda USL n.5 CONSORZIO PUBBLICO DI FUNZIONI ZONA VALDERA Provincia di Pisa OGGETTO DELLA DELIBERAZIONE: REGOLAMENTO ATTIVITA FISICA ADATTATA - APPROVAZIONE Si esprime parere favorevole in linea tecnica sul provvedimento in oggetto specificato, ai sensi del comma 1 dell art. 49 del D.Lgs. 267/00. Si attesta altresì che il provvedimento non necessita di parere di regolarità contabile, non comportando impegno di spesa o diminuzione di entrata a carico del Consorzio. Pontedera, 10 novembre 2009 IL DIRETTORE F.to Patrizia Salvadori

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE (Art. 124 D. Lgs. 18.08.2000, n. 267) Il sottoscritto CERTIFICA che, giusta relazione del Messo Comunale, la suestesa deliberazione è stata affissa in copia all Albo Pretorio del Comune il 25 novembre 2009. IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE F.to Patrizia Salvadori La presente copia è conforme all originale depositato presso la Società della Salute della Valdera Pontedera, Via Fantozzi 14 -, in carta libera per uso amministrativo. Pontedera, lì 25 novembre 2009 IL DIRETTORE DELLA SDS VALDERA Patrizia Salvadori