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Transcript:

Alexandra Ortiz Susanna Di Leo Francesco Stucchi Dafny Rossi

1) sistema di trasporto e distribuzione 2) il cuore pompa il sangue nei vasi 3) il sistema vascolare 4) negli altri animali

L organismo umano introduce sostanze che lo nutrono e gli danno energia. L incaricato di distribuire queste sostanze alle cellule è il sangue, che scorre nell apparato cardiocircolatorio. Il centro di questo apparato è il cuore che fa circolare il sangue nei vasi sanguigni.

Alexandra Ortiz

Il sangue è una varietà di tessuto connettivo. È formato da due parti: la parte liquida e la parte corpuscolata. La parte liquida si chiama plasma. La parte corpuscolata è formata da cellule, i globuli rossi e i globuli bianchi, e frammenti di cellule, le piastrine. Cellule 45% Plasma 55%

I globuli rossi sono cellule prodotte dal midollo osseo. Distribuiscono l ossigeno a tutti i tessuti del corpo: possono farlo perché contengono l emoglobina, una proteina che ha la capacità di legarsi alle molecole d ossigeno. Hanno la forma di dischetti e vivono circa 120 giorni; poi vengono sostituiti da quelli nuovi. I globuli bianchi fanno parte del nostro sistema immunitario. La loro funzione principale è di difenderci dai microrganismi.

La coagulazione permette di arrestare le emorragie, perdite di sangue dovute a ferite. Alla coagulazione partecipano le piastrine e altre sostanze dette fattori della coagulazione. Le piastrine aiutano ad arrestare l emorragia aggregandosi a formare un vero e proprio tappo che chiude la lesione del vaso sanguigno.

Dafny Rossi

Il cuore è un organo a forma di cono rovesciato, che si trova all interno della gabbia toracica, dietro lo sterno. Le sue pareti sono formate da un tessuto muscolare, il miocardio. Il cuore è avvolto da una membrana protettiva, il pericardio.

Il cuore è diviso in due metà, che a loro volta sono divise in due cavità: una superiore, atrio, e una inferiore, ventricolo. Le due metà del cuore sono separate da una parete: il setto interventricolare. Tra ciascun atrio e ciascun ventricolo si trova una valvola che permette al sangue di scorrere solo dall atrio verso il ventricolo e non viceversa. Tra atrio e ventricolo destri si trova la valvola tricuspide. Tra l atrio e il ventricolo sinistro la valvola bicuspide o mitrale. All imbocco dei vasi sanguigni che partono dai ventricoli, si trovano altre valvole dette semilunari.

Il cuore spinge il sangue nelle arterie e lo riceve dalle vene. Gli atri premono il sangue nei ventricoli. Sistole: il ventricolo sinistro si contrae ed espelle il sangue ricco di ossigeno verso i tessuti del corpo. Diastole: il sangue ritorna agli atri e il miocardio si rilassa: all atrio destro giunge povero di ossigeno dai tessuti del corpo. All atrio sinistro giunge sangue ricco di ossigeno dai polmoni. Il ciclo così può riprendere.

Il cuore è un organo muscolare. In una persona adulta a riposo, pulsa 70 volte al minuto. Il sistema di conduzione del cuore è formato: Dal nodo senoatriale, dove sono presenti le cellule segnapassi o pacemaker, che generano impulsi di natura elettrica che permettono la contrazione del cuore. Dal nodo atrioventricolare. Dal tessuto di conduzione che si distribuisce ai due ventricoli.

1) le cellule segnapassi del nodo senoatriale trasmettono il segnale elettrico da loro stesse generato alle pareti degli atri che si contraggono. 2) il segnale elettrico raggiunge il nodo atrioventricolare. 3) nel giro di qualche millisecondo gli atri completano la contrazione espellendo il sangue nei ventricoli. 4) attraverso il tessuto di conduzione il segnale risale nelle pareti dei ventricoli, determinandone la contrazione. L insieme delle fasi descritte avviene in un tempo di circa 300 millisecondi.

Francesco Stucchi

Il sistema vascolare è l insieme dei vasi in cui circola il sangue: arterie, vene e capillari. I vasi sono condutture elastiche, costruite da tessuti diversi disposti a strati concentrici: il più interno a contatto con il sangue è un tessuto epiteliale chiamato endotelio.

Sono i vasi che portano il sangue dal cuore ai tessuti. Si trovano generalmente in profondità, vicino alle ossa.

Portano il sangue dai tessuti al cuore. Hanno pareti più sottili delle arterie. Sono molto più superficiali e si possono intravedere, soprattutto sul dorso delle mani.

Sono piccoli ma numerosissimi, uniscono il sistema arterioso a quello venoso. In essi avviene il passaggio dei nutrienti e dell ossigeno dal sangue ai tessuti e quello dei materiali di rifiuto del metabolismo cellulare dai tessuti al sangue. Hanno delle pareti sottilissime, formate da un solo strato di cellule epiteliali.

Nell uomo l apparato cardiovascolare è formato da due circolazioni: polmonare e sistemica (o piccola e grande circolazione).

Il sangue proviene da tutti gli organi del corpo; esso raggiunge la parte destra del cuore attraverso la vena cava, poi scorre verso i polmoni attraverso l arteria polmonare.

Il sangue proveniente dai polmoni è ossigenato e deve essere distribuito a tutto il corpo. Entrato nell atrio sinistro, il sangue viene spremuto nel ventricolo sinistro. Da qui parte l aorta: è l arteria più grande. Le ramificazioni dell arteria vanno a irrorare lo stesso tessuto miocardico: si chiamano coronarie. Il loro compito è di rifornire il muscolo cardiaco di ossigeno. Dai capillari venosi passa poi in due grosse vene: la vena cava inferiore e la vena cava superiore, le quali chiudono il circolo raggiungendo l atrio destro del cuore.

Susanna Di Leo

Il primo a descrivere la circolazione del sangue fu William Harvey, che descrisse in modo compiuto il percorso della circolazione del sangue e il suo funzionamento. Fino ad allora il maggior contributo alla comprensione era stato dato da Galeno, medico greco, che non poteva osservare dal vero le strutture del corpo, ma solo dedurle dalla dissezione dei cadaveri di animali. Il suo insegnante fu Girolamo Fabrizi di Acquapendente. Egli scoprì che negli uccelli esiste un organo a forma di sacchettino che chiamò bursa. Inoltre aveva scoperto le valvole nelle vene e ne aveva descritto il funzionamento in modo corretto.

William Harvey studiò la facoltà di medicina nell università di Padova. Egli intuì la funzione del cuore e lo paragonò a una pompa. Per capirlo si servì di rettili che essendo animali a sangue freddo, hanno una circolazione più lenta. Raffreddandoli ulteriormente e utilizzando la vivisezione capì che il sangue viene di nuovo pompato in circolo dal cuore attraverso le arterie. Egli non aveva il microscopio perciò non riuscì a identificare nei capillari la zona di passaggio tra circolazione arteriosa e circolazione venosa, ma intuendolo ne diede una descrizione generale.

Il secondo a occuparsi dell apparato circolatorio fu Malpighi Marcello. Egli riuscì a descrivere la struttura fine dei polmoni e degli alveoli polmonari.

Il sangue è un tessuto liquido caratteristico dei vertebrati. Negli organismi unicellulari la circolazione avviene in modo semplice, cioè con il movimento del citoplasma della cellula. Nei polpi e nelle meduse c è un unica cavità che fa sia da stomaco che da apparato circolatorio. Il liquido circola per diffusione. Negli insetti la circolazione è aperta. C è una serie di vasi che portano il sangue in uscita dai cuori a spazi tra gli organi. Avvengono scambi di sostanze con le cellule, dopodiché i vasi di raccolta lo riportano al cuore. Negli anellidi la circolazione è chiusa. Ci sono due vasi uno dorsale e uno ventrale, che percorrono tutto il corpo e che sono collegati da vasi circolari. Il sangue è spinto da cuori che funzionano da pompa.

Nei pesci e nelle larve degli anfibi il cuore ha un solo atrio e un solo ventricolo. Negli anfibi adulti e nei rettili il cuore è diviso in due atri e un ventricolo; il sangue passa due volte per il cuore. I due tipi di sangue vengono a contatto. Questa circolazione è doppia e incompleta. Negli uccelli e nei mammiferi il cuore è diviso in due metà e 4 cavità. Il sangue passa due volte per il cuore e i due tipi non si incrociano. La circolazione è doppia e completa.

L esame del sangue si fa per sapere quali sostanze ci sono e la loro quantità. Consiste nel prelevare il sangue dalla vena del braccio di primo mattino e a digiuno (per evitare che le sostanze contenute nel cibo ingerito possano alterare la composizione del sangue e quindi sfalsare i risultati). Il campione viene prelevato con un ago direttamente collegato a una provetta e viene aggiunta una sostanza che ne impedisce la coagulazione. I test riguardano sia la parte liquida (plasma), sia i globuli rossi e bianchi e le piastrine (parte corpuscolata). Poi la parte liquida viene sottoposta ad analisi che determinano le sostanze e le loro quantità presenti.

Il cuore è il nostro motore, una malattia del cuore o dei vasi, compromette le prestazioni del nostro organismo. Le conseguenze possono essere drammatiche. Le malattie più da temere sono l ipertensione arteriosa, l arteriosclerosi e la malattia coronarica: quest ultima può dare come conseguenza l infarto del miocardio.

La pressione arteriosa non può crescere oltre certi limiti, altrimenti reca danno al cuore e ai vasi MA IN CHE MODO? Se la pressione del sangue aumenta, cioè si sviluppa una ipertensione arteriosa, anche il lavoro che il cuore deve compiere aumenta. Il cuore si affatica e per compensare tale sforzo si ispessiscono le fibre muscolari e in pratica tende a dilatarsi il ventricolo sinistro che è quello che pompa il sangue nelle arterie. Se non si interviene l efficienza della pompa cardiaca diminuirà fino allo scompenso cardiaco: il cuore non è più in grado di pompare a ogni sistole la quantità di sangue necessaria ai bisogni metabolici dei vari organi del corpo. L ipertensione crea delle turbolenze, il colesterolo tende ad accumularsi nei punti in cui tale atrio è maggiore, formando la così detta placca aterosclerotica. Alla fine si può ostruire l arteria. La malattia è chiamata killer silenzioso, perché non causa quasi mai sintomi evidenti. Se si tratta di un arteria importante il danno è quasi sempre molto grave e a volte può essere anche fatale. La mancanza di esercizio fisico sono tutti fattori di rischio altrettanto importanti.

Le coronarie sono i vasi che nutrono il cuore; sono anche delle arterie quindi suscettibili di ammalarsi come tutte le altre. La conseguenza è un mancato apporto di ossigeno al miocardio a valle dell ostruzione (infarto miocardio). Il tessuto privo di ossigeno muore e quindi anche in caso di infarti di minore entità rimane comunque nel miocardio una cicatrice e in quella zona il cuore perde la capacità di contrarsi. Questa malattia si sviluppa in età adulta, ma è fin da giovani che bisogna combattere i fattori di rischio che abbiamo prima citato, che potrebbero, da adulti, prodursi in malattia.