OGGETTO: INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE IN MERITO ALLA DIFFICILE SITUAZIONE DI VIA DELL AREO E DI PIAZZA DELL AREO.

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Transcript:

Gruppo Consiliare PD Cittadini per l Alternativa AL SINDACO DEL COMUNE DI VICOVARO Ing. Giovanni Sirini E p.c. AL CAPOGRUPPO DELLA MAGGIORANZA Antonio Orfei AL RESPONSABILE DELL AREA TECNICA Geom. Antonino Puglisi AL SEGRETARIO COMUNALE Dott.ssa Alessandra Giovinazzo OGGETTO: INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE IN MERITO ALLA DIFFICILE SITUAZIONE DI VIA DELL AREO E DI PIAZZA DELL AREO. 1

IL GRUPPO CONSILIARE PD CITTADINI PER L ALTERNATIVA VISTO l articolo 15, comma 1, dello Statuto Comunale e l'articolo 18 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. PREMESSO CHE: Con ordinanza sindacale del 1 Marzo 1996, numero 08, protocollo 1421, veniva ingiunto ai proprietari del fabbricato pericolante sito in Piazza dell Areo immediata esecuzione dei lavori necessari all eliminazione dello stato di pericolo, da eseguirsi sotto la direzione di un tecnico abilitato, con opportune opere di puntellamento e di rimozione delle parti pericolanti previa, comunque, delimitazione dell area circostante l edificio, in modo da inibire in tale area, la sosta e la circolazione delle persone e cose ; In conseguenza della mancata ottemperanza da parte dei proprietari della già richiamata ordinanza sindacale n. 08/1996, il locale comando dei Vigili Urbani, in data 3 Agosto 1996, elevava, a carico degli stessi, verbale di contravvenzione ai sensi dell articolo 560 del Codice Penale regolarmente trasmesso, per quanto di competenza, con nota protocollo 5468 del 3 Agosto 1996, alla Procura della Repubblica c/o Pretura Circondariale di Roma. ATTESO CHE: Con un fonogramma del 12 Ottobre 2006, numero testo 2956, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma comunicava al Comune di Vicovaro di essere intervenuto in Piazza dell Areo numero 9 dove constatava la presenza di un rudere fatisciente, in muratura a secco, da tre piani fuori terra; Il manufatto presentava lesioni importanti sui muri perimetrali e spanciamento degli stessi al secondo piano, lato Piazza e Via dell Areo, e che, stando così le cose, anche a causa di possibili, avversi agenti atmosferici, avrebbe potuto verificarsi nel tempo la caduta di porzione della struttura, già disabitata, rendendo necessario, sotto la guida di un tecnico qualificato e responsabile, una accurata verifica, nonché tutti i lavori di assicurazione, ripristino e consolidamento che il caso richiede; Sempre in riferimento al fonogramma del 12 Ottobre 2006, numero testo 2956, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma, nelle more dei provvedimenti richiesti, prescriveva di provvedere al transennamento rigido di Via e Piazza dell Areo per tutto il tratto prospiciente il rudere, proteggendo gli accessi ai fabbricati con opportune opere al fine di consentire il transito delle persone in condizione di sicurezza, a salvaguardia dell incolumità delle persone e per la preservazione dei beni. CONSIDERATO CHE, successivamente all intervento del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma, a seguito di apposito sopralluogo, con una ordinanza assai dettagliata del 8 Novembre 2006, numero 32, protocollo 5543, il Responsabile dell Area Tecnica, Geom. Antonino Puglisi, stabiliva quanto segue: 2

1. Veniva rilevato che l edificio presentava gravi lesioni strutturali tali da far temere un possibile, imminente crollo dello stesso nonché il distacco di porzioni di muratura perimetrale e che l eventuale crollo dell immobile, situato nelle immediate adiacenze della Via e della Piazza dell Areo avrebbe potuto comportare gravissimi conseguenze, tali da far ritenere sussistente una situazione di assoluto rischio per l incolumità delle persone e la sicurezza del transito pedonale; 2. Veniva dato atto che la demolizione dell immobile si presentava quale unica soluzione tecnicamente possibile perché eventuali diverse soluzioni non apparivano adeguate ad assicurare una definitiva messa in sicurezza dell edificio; 3. Veniva accertato che il fabbricato era in quel momento disabitato e non utilizzato e che non vi erano beni al suo interno che richiedevano l adozione di particolari cautele nell esecuzione di un eventuale provvedimento di demolizione; 4. Veniva rilevato che l esecuzione della demolizione avrebbe richiesto un periodo di tempo di circa 45 (quarantacinque) giorni, tenendo in debito conto della necessità di predisporre un progetto di demolizione e di effettuare gli interventi; 5. Veniva ravvisata la necessità di indicare alcune opere provvisionali da doversi fare con estrema urgenza al fine di isolare la zona interessata dal crollo, in modo da impedire l accesso alla stessa e di collocare sostegni provvisori al fine di ridurre il pericolo di crollo in attesa dell effettuazione della demolizione; 6. Veniva dato atto che, nelle more dell adozione dell ordinanza, il Responsabile dell Area Tecnica del Comune, come intimato dal fonogramma del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma del 12 Ottobre 2006, numero testo 2956, riteneva opportuno di affidare, con spese a carico dei proprietari, alla Ditta Sante De Santis, con sede in Castel Madama, Via Aldo Moro n. 27/A, gli interventi provvisionali relativi al transennamento rigido della Via e della Piazza dell Areo per tutto il tratto prospiciente il rudere, proteggendo gli accessi ai fabbricati con opportune opere al fine di consentire il transito delle persone in condizione di sicurezza; 7. Riteneva sussistenti i presupposti per l adozione di un ordinanza di carattere contingibile ed urgente al fine di prevenire pericoli all incolumità pubblica; 8. Riteneva sussistenti, in particolare, i presupposti per derogare al contenuto del diritto di proprietà (art. 832 del codice civile) essendo necessario procedere quanto prima all effettuazione di interventi di carattere provvisorio e di definitiva demolizione di una costruzione di proprietà privata; 9. Riteneva inoltre sussistente l interesse pubblico alla messa in sicurezza dell immobile mediante demolizione, da considerarsi prevalente rispetto all interesse del privato (che peraltro non avrebbe potuto utilizzare l immobile neppure eseguendo interventi di consolidamento stante l assoluta precarietà strutturale del manufatto) e all interesse pubblico alla conservazione degli aspetti estetici della costruzione (ritenuto ormai privo di reale consistenza per il degrado dell immobile e per la sua impossibilità di assicurarne comunque la conservazione); 10. Riteneva di dover prescrivere, quali misure definitive, la demolizione dell edificio sulla base di uno schema progettuale che sarebbe dovuto essere depositato, unitamente agli elaborati richiesti ai fini della sicurezza sul luogo di lavoro, a cura dei proprietari entro 15 (quindici) giorni dalla notifica dell ordinanza del Responsabile dell Area Tecnica del Comune e da eseguirsi materialmente nei 30 (trenta) giorni successivi a cura dei proprietari ovvero, in mancanza, a cura 3

dell ufficio tecnico comunale avvalendosi della Ditta Sante De Santis, con spese a carico dei proprietari; 11. Ordinava nei confronti dei proprietari nonché della Ditta Sante De Santis, ciascuno per quanto di propria competenza, che nelle more dell adozione dei provvedimenti provvisionali e definitivi contenuti nell ordinanza del Responsabile dell Area Tecnica del Comune, l assoluto divieto di transito nei tratti di strada adiacenti all immobile di Piazza dell Areo e l assoluto divieto di accesso all area di sedime e all area perimetrale dell edificio, salvo l accesso per l effettuazione degli interventi valutati come essenziali; 12. Ordinava di confermare, quali misure provvisionali atte ad evitare possibili rischi per l incolumità pubblica, data la contingibilità e l urgenza, l esecuzione, a cura della Ditta Sante De Santis, con sede in Castel Madama, Via Aldo Moro n. 27/A e con spese addebitate ai proprietari, il transennamento rigido dell area interessata nonché la posa di ponteggi metallici tubolari atti a sostenere le pareti dell edificio secondo le prescrizioni impartite dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma con fonogramma del 12 Ottobre 2006, numero 42736; 13. Ordinava infine di prescrivere, quali misure definitive, la demolizione dell edificio da effettuarsi sulla base di uno schema progettuale che sarebbe dovuto essere depositato, unitamente agli elaborati richiesti ai fini della sicurezza sul luogo di lavoro, a cura dei proprietari entro 15 (quindici) giorni dalla notifica dell ordinanza del Responsabile dell Area Tecnica del Comune e da eseguirsi materialmente nei 30 (trenta) giorni successivi a cura dei proprietari ovvero, in mancanza, a cura dell ufficio tecnico comunale avvalendosi della Ditta Sante De Santis, con spese a carico dei proprietari; TENUTO CONTO CHE: Con una delibera del 21 Febbraio 2008, numero 19, dato atto che gli oneri di natura economica sostenuti e da sostenere dal Comune di Vicovaro, a causa della negligente e reiterata inadempienza dei proprietari dell immobile pericolante, sarebbero dovuti essere restituiti allo stesso dai proprietari del fabbricato di Piazza dell Areo, come previsto dall ordinanza del Responsabile dell Area Tecnica del 8 Novembre 2006, numero 32, la Giunta Comunale decideva di procedere al recupero delle somme liquidate e da liquidarsi alla Ditta Sante De Santis, con sede in Castel Madama, Via Aldo Moro n. 27/A, nei confronti dei proprietari dell immobile oggetto della messa in sicurezza, affidando l incarico all Avv. Silvio Crapolicchio, conferendogli il più ampio mandato a rappresentare e difendere il Comune di Vicovaro in tale circostanza; Con una determinazione del 22 Maggio 2009, numero 46, il Responsabile del Servizio, Geom. Antonino Puglisi, liquidava una prima fattura di 24.000,00 euro alla Ditta De Santis Sante per la realizzazione di misure di messa in sicurezza dell edificio pericolante sito in Via e Piazza dell Areo. Tutto ciò premesso e considerato, non avendo ravvisato fino ad oggi nessuna novità rilevante in merito alla difficile situazione di Via e di Piazza dell Areo 4

CHIEDE Al Sindaco e all Amministrazione Comunale DI CONOSCERE: 1. L esistenza di eventuali più recenti provvedimenti emanati dal Comune o da altri enti interessati al fine di mantenere in sicurezza l edificio e di evitare nuovi possibili rischi per l incolumità pubblica; 2. Le scelte compiute dalla nuova Amministrazione Comunale per alleviare le condizioni di grave disagio in cui versano i cittadini residenti in Via e in Piazza dell Areo 3. L esistenza di eventuali altre somme maturate dalla Ditta Sante De Santis nel corso di questi anni; 4. L esistenza di eventuali ed imprevisti costi aggiuntivi derivati dalla messa in sicurezza dell edificio pericolante, dalla protezione degli accessi ai fabbricati con opportune opere in grado di consentire il transito delle persone in condizione di sicurezza, dalla necessità di salvaguardare l incolumità pubblica e la preservazione dei beni; 5. L esito del contenzioso con i proprietari dello stabile, ovvero l esito dell incarico affidato all Avv. Silvio Crapolicchio in merito al recupero delle spese sostenute e da sostenere dal Comune di Vicovaro per la esecuzione e il mantenimento delle necessarie opere di messa in sicurezza del fabbricato. DI SAPERE SE: 1. Coerentemente con quanto sostenuto in passato, la nuova Amministrazione Comunale, dopo aver meglio approfondito l intera vicenda, ha ritenuto di dover contestare, anche formalmente, le procedure che sono state applicate dalla precedente Amministrazione guidata dal Sindaco Thomas con il supporto costante dei legali e dei competenti uffici comunali, tuttora rimasti invariati; 2. Davanti alle pesanti condizioni di disagio che ancora adesso angosciano i cittadini residenti in Via e in Piazza dell Areo, il Sindaco Sirini e la Maggioranza che lo sostiene ritengono ancora valide le singolari considerazioni affidate all indimenticabile Libro Nero sui dieci anni di Amministrazione Comunale Thomas De Simone Fabri e C., sapientemente confezionato e diffuso dalla Lista Sviluppo Futuro Vicovaro Sirini Sindaco durante la campagna elettorale del 2009. 5

DI RIFERIRE in Assemblea sull attuale stato della situazione e sulle iniziative che la nuova Amministrazione Comunale intende o ritiene necessario intraprendere per una rapida, positiva e definitiva soluzione del problema. Con preghiera al Sindaco, nella Sua funzione di Presidente del Consiglio Comunale, di inserimento della presente interrogazione all ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale. Vicovaro, Martedì 18 Gennaio 2011 Il Consigliere Comunale Fiorenzo De Simone (Gruppo PD Cittadini per l Alternativa) 6