Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 0 Giovanni Liotta Ordinario di Entomologia agraria nell Università degli Studi di Palermo Basilica di S. Ambrogio PORTA MAGGIORE Milano Relazione preliminare sullo stato fitosanitario Palermo, Maggio 2007
Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 1 Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio PORTA MAGGIORE Milano Relazione preliminare sullo stato fitosanitario 1 Primi risultati Dalle osservazioni finora fatte è emerso che: 1.1 - Nei pannelli si trovano dei fori di sfarfallamento di insetti xilofagi attribuibili a Coleotteri della Famiglia Anobiidae. I fori, come è noto sono le terminazioni di gallerie praticate dagli insetti durante la loro fase larvale per alimentarsi. Quando l'insetto si trasforma in adulto (=sfarfallamento), esce fuori attraverso questi fori di forma generalmente circolare e di diametro variabile a seconda della specie, del sesso e del legno in cui si è sviluppato. Gli attacchi sono pregressi, cioè le infestazioni non sono attualmente attive (figg. 1 e 2). Fig. 1 Fori di sfarfallamento di Coleotteri Anobidi sui bassorilievi della Porta Maggiore
Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 2 Fig. 2 Particolare della precedente 1.2 Nelle cornici dei pannelli intagliati la situazione fitosanitaria appare generalmente migliore. 1.3 Nella fascia di base dell'anta sinistra del portone gli attacchi entomatici sono relativamente diffusi. Appaiono essere stati provocati in epoca successiva a quelli dei pannelli intagliati (fig. 3). Anche qui non si registrano infestazioni in atto. Fig. 3 Fori di sfarfallamento nella fascia inferiore dell'anta sinistra
Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 3 1.4 La parte più bassa dell'anta sinistra è mancate (fig. 4) in quanto il supporto ligneo su cui era poggiata ha subito un grave biodeterioramento, come sarà illustrato più avanti. Fig. 4 Parte bassa dell'anta sinistra mancante 1.5 Tra la facciata intagliata esterna e la facciata liscia interna si trova un'intercapedine che è occupata da un legno meno nobile che funge da collegamento tra le due facciate (figg. 5 e 6). Questo strato intermedio di legno, nella parte visibile, appare in gran parte gravemente deteriorato a causa di attacchi di Coleotteri Anobidi, che con le gallerie praticate dalle larve hanno reso il legno spugnoso e privo di capacità meccanica. Gli attacchi entomatici in questa parte appaiono recenti. Fig. 5 Intercapedine tra la facciata interna e l'esterna Fig. 6 Grave stato di degrado del legno interno 1.6 Nella parte bassa del battente dell'anta sinistra del portone si trovano attacchi recenti sia di Coleotteri della famiglia Anobiidae che della famiglia Cerambycidae che hanno praticato nel legno numerose gallerie rendendolo non idoneo, in quel punto, ad assolvere al suo ruolo
Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 4 da un punto di vista meccanico (figg. 7, 8 e 9). Fig. 7 Degradazione nella parte bassa del battente del battente dell'anta sinistra del portone Fig. 8 Parte bassa del battente sinistro con attacchi recenti di Coleotteri Anobidi Fig. 9 Oltre agli attacchi di Coleotteri Anobidi, si notano fori di sfarfallamento di Coleotteri Cerambicidi 1.7 Le facciate interne delle due ante sono coperte da lastre di rame che coprono tutta la superficie (fig. 8). La presenza delle lastre metalliche, in considerazione del differente coefficiente termico
Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 5 dei due materiali a contatto (legno e metallo), determina le condizioni favorevoli alla condensa, che può verificarsi con le continue escursioni termiche dell'ambiente circostante. 1.8 Il lato esterno dei battenti nonché i montanti che fungono da stipiti sono coperti da una lastra di metallo (figg. 10 e 11) che potrebbe creare seri pericoli alla sanità del legno per i motivi illustrati nel paragrafo precedente. Fig. 10 Battente coperto da metallo nella metà inferiore Fig. 11 Stipite coperto da metallo nella metà inferiore 2 Suggerimenti In considerazione di quanto preliminarmente osservato, possono darsi i primi suggerimenti: 2.1 È necessario eliminare le lastre metalliche (di rame) che coprono le facce interne delle due ante del portone. La loro presenza crea un microambiente nell intercapedine tra le lastre e il legno del portone che è sfavorevole alla conservazione del manufatto. 2.2 - È opportuno liberare gli stipiti e i battenti dal metallo (ferro) che per una buona parte li copre: Il metallo con il passare del tempo gioca un ruolo negativo nella conservazione del materiale legno per via della condensa che viene a formarsi (la condensa può essere occulta) e che favorisce l'insediamento e lo sviluppo di agenti biotici di degrado (batteri, funghi, insetti). 2.3 - È necessario provvedere ad eliminare le parti lignee molto degradate che si trovano nell'intercapedine tra le facciate interna ed esterna del portone. La presenza di residui organici potrebbe essere fonte di richiamo per ulteriori infestazioni. 2.4 Bisogna provvedere a riempire il vuoto che si trova nella parte bassa del portone con legno stagionato e preventivamente trattato con prodotti a base di permetrina e Cloruro di benzalconio (quest'ultimo diluito in acqua allo 0,5 2%). 2.5 Le parti con segni di attacchi entomatici vanno trattate con prodotti a base di permetrina distribuiti a mezzo di siringature nei punti in cui si trovano i fori di sfarfallamento.
Giovanni Liotta Basilica di S. Ambrogio, Milano Porta Maggiore: stato fitosanitario 6 2.6 Le superfici lignee interne del portone vanno trattate con prodotti a base di Crhlorpyriphos. Tale trattamento potrà essere effettuato alla fine delle operazioni di restauro e conservazione. 2.7 Il vetro che coprirà esternamente le facce esterne del portone dovrà essere distanziato di circa cm 5 dal punto più rilevato degli intagli. 2.8 Dovranno crearsi dei comparti di aerazione: pertanto, lateralmente i vetri porteranno delle lastre, anch'esse di vetro che poggeranno sul legno del portone a mezzo di materiali adattabili alle variazioni delle superfici. In questa maniera la ventilazione necessaria alla conservazione del legno sarà assicurata. 2.9 Nella fase esecutiva sarà necessario un continuo confronto tra le diverse competenze coinvolte nelle operazioni di restauro e conservazione. (Prof. Giovanni Liotta)