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REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 141 del 09/06/2015 - Determinazione nr. 1401 del 09/06/2015 OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: GRUPPO VINICOLO FANTINEL S.P.A. Sede impianto: Via Tesis, 8 Spilimbergo (PN) Codice pratica: 00486360308-07112014-0931 PREMESSA I L D I R I G E N T E 1. Fatto L impresa GRUPPO VINICOLO FANTINEL S.P.A., con sede legale ed operativa in Via Tesis, 8 in comune di Spilimbergo (PN), nella persona del Gestore pro tempore dell impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica. L istanza comprende i seguenti titoli abilitativi: o o o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di acque industriali e/o meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza provinciale; autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate alle domestiche, di competenza comunale; comunicazione o nulla osta di cui all articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. In merito si precisa che: - l istanza è pervenuta allo Sportello del comune di Spilimbergo in data 07/11/2014 acquisita al protocollo provinciale n. 2014/74908; - tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico 2014/9.2/140; - sono stati assolti i diritti di bollo; - è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell art. 4, comma 1 del D.P.R. 59/2013. Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha: - comunicato, con nota prot n. 2014/83303, l avvio del procedimento; - acquisito nuova documentazione il 18/02/2015 con prot. prov. n. 2015/10122; - riavviato il procedimento ai sensi ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/1990, il 18/02/2015 momento in cui è stata completata l istanza di AUA;

- indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR 59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013. La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti: - ha richiesto integrazioni documentali, inoltrate dallo SUAP il 29/04/2015 e il 26/05/2015 registrate rispettivamente ai prot. n. 2015/28474 e n. 2015/35101; - si è conclusa con parere favorevole in data 28/05/2015. 2. Enti coinvolti Ai fini del rilascio dell'aua, tutta la documentazione prodotta dall impresa e trasmessa dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall art. 3 del DPR 59/2013, da: - Provincia di PN (autorità competente); - Comune di Spilimbergo Ufficio Ambiente; - ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone. La documentazione presentata e le integrazioni trasmesse successivamente sono state ritenute adeguate per l espressione del parere. 3. Istruttoria DESCRIZIONE ATTIVITA La Società GRUPPO VINICOLO FANTINEL S.P.A. produce vini di qualità e presso il sito si svolgono tutte le lavorazioni dell'uva finalizzate alla produzione di vini all'imbottigliamento e alla commercializzazione. Con la domanda di AUA la ditta chiede: 1. il rinnovo (ai sensi dell'art. 124, c. 8 del D. Lgs. 152/06) dell'autorizzazione agli scarichi non in fognatura (scarico su suolo) di acque industriali anche commiste alle acque reflue assimilate alle domestiche, rilasciata dalla Provincia di Pordenone con determina dirigenziale n. 2057 del 29/08/2011; 2. l'autorizzazione di 3 scarichi di acque reflue assimilate alle domestiche che servono i servizi igienici, gli spogliatoi e la cucina dello stabilimento, di competenza comunale; 3. la presa d atto della comunicazione e dichiarazione di rispetto dei limiti di rumore di cui all articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. 4. Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale"; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo"; - Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i.. Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ; - L.R. n. 2/2000, L.R. 7/2001, L.R. 13/2002, L.R. 16/2002 e L.R. 16/2008; - Delibera del Comitato interministeriale del 04 febbraio 1977; - Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17 dicembre 2009; D.P.R. 227/2011;

- Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 5. Motivazione La decisione al rilascio dell AUA si fonda sul parere favorevole della Conferenza di Servizi che ha recepito i pareri espressi dai soggetti competenti in particolare: 6. Responsabilità procedimentale - dei pareri favorevoli espressi dal Dipartimento provinciale di ARPA con nota PEC n. 17197 assunta al prot. prov. n. 35612 del 27/05/2014, in merito alla matrice rumore e scarichi di tipo industriale e domestici; - del parere favorevole rilasciato dal Servizio Tutela e uso risorse idriche integrate della Provincia di Pordenone agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue industriali commiste ad acque reflue assimilate alle domestiche; - del parere favorevole, espresso dal Comune di Spilimbergo con nota prot. n 2015/3710 (acquisito agli atti con prot. prov. n. 2015/31959 del 12/05/2015) per il rilascio dell autorizzazione allo scarico di acque reflue assimilate alle domestiche non in fognatura; - della presa d atto, rilasciata dal Comune di Spilimbergo con nota prot. n. 3710 del 12/05/2015 (acquisita al prot. prov. n. 2015/31959), della comunicazione e contestuale dichiarazione di rispetto dei limiti di emissione di rumore. Il Comune precisa che quando verrà approvato il Piano di Zonizzazione Acustica l attività dovrà rispettare i limiti in esso previsti, qualora diversi da quelli dichiarati. Si richiama l art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Spilimbergo p.i. Pietro De Nardo. Tutto ciò premesso DETERMINA 1. Decisione Di adottare, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, l'autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell impresa GRUPPO VINICOLO FANTINEL S.P.A., con sede legale ed operativa in Via Tesis, 8 in comune di Spilimbergo (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi: o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue industriali, di competenza provinciale. I limiti e le prescrizioni (comprese quelle indicate da ARPA) sono riportati nell Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate alle domestiche, di competenza comunale. I limiti e le prescrizioni sono riportati nell Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

o presa d atto della comunicazione e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 di rispetto dei limiti di emissione rumore - di competenza comunale. L AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati eventualmente possedute dall impresa. 2. Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/2013. 3. Avvertenze 1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell impresa come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all attività dell impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. 2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione. 3. L Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: o le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; o nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono; o vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente; o ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 4. In caso di modifica dell attività o dell impianto, si applicano le disposizioni di cui all art. 6 del D.P.R. 59/2013. 5. Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell impresa o modifiche dell assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L eventuale subentro nella gestione dell impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. 6. La cessazione dell attività deve essere tempestivamente comunicata all Autorità competente. 7. L Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. 8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla

specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorrere Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

ALLEGATO A Autorizzazione agli scarichi non in fognatura di acque reflue industriali commiste a reflui assimilati ai domestici. Soggetto competente: Servizio tutela e uso risorse idriche integrate Provincia Pordenone Documentazione pervenuta con istanza del 07.11.2014: scheda rilevamento scarico 001 CTR 007; schede sicurezza 006; schede sicurezza 008; schede sicurezza 009; pervenuta con integrazioni del 18.02.2015: Dichiarazione; Flussi PRODUZIONE; Planimetria depuratore fantinel Rev2; Planimetria scarichi fantinel rev2; RELAZIONE IDROGEOLOGICA-STRATIGRAFIA; Relazione per lo scarico su suolo rev.2; Relazione tecnica depurazione fantinel rev.2; pervenuta con integrazioni del 25.03.2015: Relazione tecnica depurazione fantinel rev.2.pdf - datata 09/03/2015; pervenuta con integrazioni del 28/04/2015: Nota integrazioni datata 28/04/2015 Descrizione scarico le acque reflue da cui si genera lo scarico di reflui industriali sono date dalla commistione di: acque reflue assimilate alle domestiche (2 gruppi di servizi igienici della parte est dell impianto); acque reflue industriali dalla cantina, prodotte nelle fasi di lavaggio con acqua delle cisterne, di sterilizzazione delle bottiglie e di lavaggio dei pavimenti della cantina; i reflui dopo trattamento transitano nel pozzetto di ispezione per i controlli indicato, nella planimetria denominata allegato 2c e anche nella planimetria depuratore, con la dicitura pozzetto di campionamento ed è posto a monte del pozzo perdente; lo scarico avviene su suolo, tramite pozzo perdente; nell area aziendale vi sono immissioni nell ambiente di acque meteoriche di dilavamento (derivanti da piazzali in cui non avvengono attività produttive) non oggetto del presente parere. Prescrizioni: a. deve essere rispettata la disciplina attualmente vigente per lo scarico su suolo in base al D.Lgs. 152/06 art. 101, in particolare la tabella 4 dell'allegato 5 e quanto previsto dall art. 103 c. 3 per le sostanze di cui al punto 2.1 dell allegato 5 alla Parte Terza; b. lo scarico deve essere reso accessibile per il campionamento da parte dell autorità competente per il controllo, con le modalità attualmente previste dal D.Lgs. 152/06 (paragrafo 1.2 dell allegato 5 alla parte terza); c. vengano effettuati, dalla data di esecutività dell Autorizzazione Unica Ambientale, i seguenti autocontrolli sui reflui all uscita dal depuratore, con frequenza trimestrale di cui almeno un controllo nel periodo di vinificazione (settembre/ottobre), su: COD, BOD 5, azoto totale, rame, tensioattivi totali, fosforo totale, solidi sospesi totali, solfiti e ph; d. i rapporti di prova di cui sopra devono essere sottoscritti da professionista abilitato e messi a disposizione dell Autorità di controllo presso la ditta; e. il rispetto dei valori limite di emissione non può essere conseguito mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo;

f. le apparecchiature ed i dispositivi per i trattamenti delle acque reflue industriali e quelle per il controllo dei parametri di funzionamento devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e manutenzione, garantendo fra l altro la periodica asportazione dei fanghi che devono essere gestiti nel rispetto della normativa in materia; g. le acque meteoriche di dilavamento delle aree scoperte aziendali, confluenti in sbocchi non oggetto del presente parere autorizzativo, non devono immettere nell ambiente materiali grossolani ed inquinanti derivanti da lavorazioni e/o stoccaggi di materiali. Osservazioni a. annotare in apposito quaderno, o con altra modalità, tutte le operazioni di manutenzione, di verifica e di controllo effettuate da personale interno ed esterno all azienda sui dispositivi per la depurazione delle acque; la documentazione attestante interventi di assistenza tecnica da parte di ditte esterne potrà essere tenuta a disposizione dell autorità di controllo presso l azienda; b. predisporre, per il personale addetto all impianto di depurazione, specifiche liste di controllo periodico delle apparecchiature e dei parametri di funzionamento; c. prendere, anche mediante informazione e formazione al personale dipendente, misure operative per la protezione e prevenzione dei rischi inerenti sversamenti accidentali di sostanze inquinanti o situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali o altre immissioni di reflui diversi da quelli per i quali l autorizzazione è stata rilasciata e dotarsi del materiale a tal fine necessario; d. dotare il sistema di collettamento e depurazione di dispositivi idonei all intercettamento, prima dello scarico, del flusso inquinante di cui al precedente punto; e. proporre ulteriori misure atte a ridurre i consumi e ad incrementare il riciclo ed il riutilizzo dell acqua come previsto dall art. 98 del D. Lgs 152/06.

ALLEGATO B Autorizzazione allo scarico non in fognatura di acque reflue assimilate alle domestiche Soggetto competente: Comune di Spilimbergo Preso atto delle integrazioni prodotte dalla Società richiedente e nello specifico: - la ripresentazione della Relazione Tecnica di produzione e depurazione datata 09.03.2015 ed in particolare del punto 1 premessa del Ciclo di trattamento delle acque dove si indica che le acque domestiche assimilate sono scaricate attraverso 3 pozzi perdenti come meglio specificato nella Relazione SCARICO ACQUE DOMESTICHE che richiama la planimetria Allegato 2C datata 01/06/2011 con l ubicazione degli stessi, che sostituisce la Relazione datata 06.11.2014; - la nota datata 27.04.2015 nella quale si specificano le caratteristiche dimensionali delle vasche Imhoff e dei bacini condensagrassi anche sulla base del numero degli abitanti equivalenti e si dichiara che le vasche Imhoff dove confluiscono le acque trattate dai bacini condensagrassi garantiscono il rispetto della qualità dei reflui convogliati nei pozzi perdenti; Atteso che la zona di insediamento della ditta in oggetto non è servita da fognatura e che non insistono nella zona corpi idrici superficiali e ritenuto conforme il sistema di smaltimento delle seguenti acque reflue domestiche: 1. gruppo: spogliatoi uomini e donne, bagno e cucina al 1 piano 2. gruppo: servizi igienici 1 piano ufficio 1 ufficio 2 3. gruppo: servizi igienici ingresso. tramite pretrattamento con vasca Imhoff per le acque nere, bacino condensa grassi per le acque saponate e recapito in pozzi perdenti; Ritenuto che nulla osta al rilascio dell autorizzazione allo scarico delle acque reflue civili nel suolo e sottosuolo provenienti dall insediamento produttivo di cui sopra; Prescrizioni - gli scarichi dovranno raggiungere un livello di depurazione non inferiore a quello conseguibile attraverso trattamenti di tipo primario; - dovranno essere svolte con la necessaria cura e periodicità le azioni di manutenzione ai fini del mantenimento del corretto funzionamento degli impianti di pretrattamento e/o di trattamento delle acque di scarico in modo da garantire il rispetto della normativa vigente in materia di tutela delle acque dall inquinamento. - Si dovrà provvedere periodicamente alla estrazione del fango e della crosta dei manufatti, in genere da 1 a 4 volta l anno e smaltire i rifiuti tramite ditta specializzata in impianti autorizzati. Pordenone, lì 09/06/2015 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 09/06/2015 17:46:36 IMPRONTA: 5A118DBB389AD54EEAC730885628F80F1D78713A565D8157FC0D0887647181F7 1D78713A565D8157FC0D0887647181F75507C3A427DAAD021BFC1268C3BF0802 5507C3A427DAAD021BFC1268C3BF08027090D91E5BF0606B3A9C20D2378D2E99 7090D91E5BF0606B3A9C20D2378D2E99631050E6FF606A9698695A4F471CFC59 Atto n. 1401 del 09/06/2015