Principali innovazioni: 1. Definizioni SOGGETTI INTERESSATI: Soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso CONTROINTERESSATI: Tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza; 1 Principali innovazioni: 1. Definizioni DOCUMENTO AMMINISTRATIVO: ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale; a PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario. 2 1
Principali innovazioni: 2. Principi 2. L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza, ed attiene ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Resta ferma la potestà delle regioni e degli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, di garantire livelli ulteriori di tutela. 3 SONO ESCLUSI: 1. i documenti coperti da segreto di Stato 2. Quelli attinenti ai procedimenti tributari 3. Quelli concernenti l'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione 4. nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi. Le singole pubbliche amministrazioni individuano le categorie di documenti da esse formati o comunque rientranti nella loro disponibilità sottratti all'accesso ai sensi del comma 1. Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni. L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. 4 2
Principali innovazioni: la tutela Decorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende respinta. In caso di diniegoi dell'accesso, espresso o tacito, o di differimentoi dll dello stesso ai sensi dell'articolo 24, comma 4, il richiedente può presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale ai sensi del comma 5, ovvero chiedere, nello stesso termine e nei confronti degli atti delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, al difensore civico competente per ambito territoriale, ove costituito, che sia riesaminata la suddetta determinazione. Qualora tale organo non sia stato istituito, la competenza è attribuita al difensore civico competente per l'ambito territoriale immediatamente superiore. Nei confronti degli atti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato tale richiesta è inoltrata presso la Commissione per l'accesso di cui all'articolo 27. 5 Principali innovazioni: la tutela Il difensore civico o la Commissione per l'accesso si pronunciano entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza. Scaduto infuttuosamente tale termine, il ricorso si intende respinto. Se il difensore civico o la Commissione per l'accesso ritengono illegittimo il diniego o il differimento, ne informano il richiedente e lo comunicano all'autorità disponente. Se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico o della Commissione, l'accesso è consentito. Qualora il richiedente l'accesso si sia rivolto al difensore civico o alla Commissione, il termine di cui al comma 5 decorre dalla data di ricevimento, da parte del richiedente, dell'esito della sua istanza al difensore civico o alla Commissione stessa. Se l'accesso è negato o differito per motivi inerenti ai dati personali che si riferiscono a soggetti terzi, la Commissione provvede, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di dieci giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il parere si intende reso. 6 3
Principali innovazioni: la tutela art. 25 co. 5. Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso e nei casi previsti dal comma 4 è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al tribunale amministrativo regionale, il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta. In pendenza di un ricorso presentato ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e successive modificazioni, il ricorso può essere proposto con istanza presentata al presidente e depositata presso la segreteria della sezione cui è assegnato il ricorso, previa notifica all'amministrazione o ai controinteressati, e viene deciso con ordinanzaistruttoriaadottataincameradiconsiglio. La decisione del tribunale è appellabile, entro trenta giorni dalla notifica della stessa, al Consiglio di Stato, il quale decide con le medesime modalità e negli stessi termini. Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. 7 Principali innovazioni: la tutela Nei giudizi in materia di accesso, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. L'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. Si conferma quanto già previsto dalla L. 205/2000 8 4
Buona parte della giurisprudenza riteneva trattarsi di diritto soggettivo (Ad. Pl. C.di Stato 1679/03 e 2938/03) per tali ragioni: 1. il carattere vincolato dei poteri della pa, che non ha nessun tipo di discrezionalità, ma al contrario deve solo accertare l esistenza dei requisiti; 2. l art 22, co. 2, L. 241/90 come modificato dalla 15/05, considera il diritto di accesso attinente ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e politici, ai sensi dell art. 117 Cost, riferendosi così a quelle norme che non possono essere sottoposte t a revisione se non ampliandone l ambito di operatività. 3. l art 25, co. 5 fa riferimento alla giurisdizione esclusiva del ga, con ciò presupponendo l esistenza di qualche situazione di diritto - altrimenti sarebbe stato sufficiente richiamare la giurisdizione del g.a. 9 Il problema si poneva, prima della L. 15/05, sotto due profili. Un primo profilo era quello della posizione del controinteressato: la situazione di interesse legittimo determina l applicazione delle norme processuali amministrative, in particolare il principio di decadenza e la regola secondo la quale il ricorso non sarà ammissibile se non è notificato alla PA e ad almeno un controinteressato. La mancata notifica ad almeno un controinteressato rende il ricorso inammissibile. 10 5
Al contrario, se noi lo riteniamo diritto soggettivo si applica la disciplina processual-civilistica e se il controinteressato non è evocato in giudizio il ricorso è sempre ammissibile e si farà ricorso all integrazione del contraddittorio. Tale questione si è risolta con la 15/05 che ha previsto espressamente la figura controinteressato all interno del procedimento amministrativo, introducendo nel nostro sistema la figura del controinteressato procedimentale 11 Altro profilo problematico era quello della decadenza: se si tratta di una posizione di diritto soggettivo non si applica il principio di decadenza, secondo il quale se provvedimento amministrativo non viene impugnato entro 60 gg. si determina la decadenza del soggetto dall impugnazione. Il principio della decadenza è un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico poiché da la certezza dei rapporti giuridici per l amministrazione. Se si tratta invece di interesse legittimo il principio di decadenza si applica. 12 6
L art 25 L. 241 prevede che il diniego espresso o tacito se l amministrazione non si pronuncia entro 30 gg. - sulla domanda di accesso deve essere impugnato entro 30 gg. Cosa accade? Se è interesse legittimo si decade dall azione e non potrà ripresentare una nuova domanda per fare decorrere nuovamente i termini, sull eventuale nuova domanda l amministrazione non avrebbe alcun onere di pronunciarsi, e comunque, anche se si ripronunciasse con un nuovo provvedimento conformativo, questo non riaprirebbe i i termini; i si deve trattarett di un altra lt domandad fondata su nuovi elementi per aversi la riapertura dei termini. Se invece si tratta di diritto soggettivo, il termine non è perentorio e la domanda può essere riproposta per fare ridecorrere il termine. 13 L Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 7 del 20.4.2006 ha affermato che il problema sulla natura del diritto di accesso è un falso problema. Il diritto di accesso è una situazione soggettiva che più che fornire al suo titolare utilità finali, così come di norma avviene con i diritti soggettivi o interessi legittimi, tende invece ad offrire al titolare poteri di natura procedimentale che tendono alla tutela di un altra situazione giuridicamente rilevante che può essere o dirittoitt soggettivo o interesse legittimo. Si tratta dunque di un potere strumentale, che non da al titolare un utilità finale. 14 7
Il carattere strumentale si riflette anche sull azione volta alla tutela di questa posizione strumentale. L ordinamento giuridico ha determinato, attraverso la tutela del diritto di accesso, situazioni in cui vengono in rilievo interessi differenti quali: del soggetto all accesso, del controinteressatto alla riservatezza, della PA a non dare il documento amministrativo. Il carattere di strumentalità concentra l attenzione del legislatore su una azione che tende ad assicurare la tutela di tutti questi interessi e soprattutto della certezza dei rapporti amministrativi. 15 L art 25 fissa in 30 gg. il termine per l azione giudiziaria. L esigenza di certezza dei rapporti giuridici hanno indotto il legislatore a prevedere un termine breve che ha chiaramente natura decadenziale. A prescindere dunque dalla natura di diritto o di interesse del diritto di accesso, il termine si deve ritenere decadenziale. Ciò non significa che non potrà reiterarsi la domanda: la reiterazione della domanda si può avere solo per fatti nuovi o diversa prospettazione dell interesse giuridicamente rilevante. Altrimenti la reiterazione dell istanza non determina obbligo per la PA di rispondere né di riaprire i termini processuali. 16 8