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Composizione quali-quantitativa ottimale dell Organo amministrativo Comunicazione ai Soci in vista del rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione Modena, 11 febbraio 2016

Sommario 1 PREMESSA... 3 2 LA COMPOSIZIONE OTTIMALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE... 3 2.1 CARATTERISTICHE DELLA BANCA... 3 2.2 NUMERO COMPLESSIVO DEI CONSIGLIERI... 3 2.3 I RUOLI ALL INTERNO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE... 4 2.3.1 Presidente... 5 2.3.2 Amministratori esecutivi... 5 2.3.3 Amministratori non esecutivi... 5 2.3.4 Amministratori indipendenti... 5 2.4 LE COMPETENZE PROFESSIONALI DEI CONSIGLIERI... 6 2.5 DIFFUSIONE E DIVERSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE... 7 2.6 DISPONIBILITÀ DEI CONSIGLIERI... 7 2.7 INCOMPATIBILITÀ DI CARICHE... 8 2.8 RAPPRESENTATIVITÀ TERRITORIALE... 9 3 PROFILI PROFESSIONALI E RINNOVO PARZIALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE... 9 2

1 Premessa Al fine di assicurare un idoneo governo e presidio del business e dei rischi ad esso correlati, i componenti del Consiglio devono essere dotati di professionalità adeguate al ruolo da ricoprire e calibrate in relazione alle caratteristiche operative e dimensionali della Banca. Tali professionalità devono essere inoltre opportunamente diffuse e diversificate affinché ciascun componente possa contribuire, tra l altro, ad individuare e perseguire idonee strategie e ad assicurare un governo efficace dei rischi in tutte le aree di operatività della Banca e, nel caso, del Gruppo. È necessario infine che i consiglieri dedichino tempo e risorse adeguate alla complessità dell incarico assegnato. Le Disposizioni di Vigilanza di Banca d Italia in materia di governo societario 1 pongono particolare attenzione all adeguatezza della composizione degli organi di supervisione strategica e di gestione delle banche e, a tal fine, richiedono, tra l altro, che essi individuino la propria composizione quali-quantitativa ottimale, anche alla luce della dimensione e complessità delle società e dei gruppi di appartenenza, e che, in occasione di nomine, mettano a disposizione dei Soci il risultato di tale analisi in tempo utile affinché i medesimi possano tenerne conto nella scelta dei candidati. In occasione del prossimo rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione di BPER, la sua composizione quali-quantitativa ottimale è quindi portata a conoscenza dei Soci della Banca affinché la scelta dei candidati da presentare possa tenere conto delle professionalità richieste. 2 La composizione ottimale del Consiglio di Amministrazione 2.1 Caratteristiche della Banca La Banca popolare dell Emilia Romagna è considerata banca di maggiori dimensioni o complessità operativa poiché è una banca quotata e, inoltre, è considerata significativa ai sensi dell art. 6, par. 4 del Regolamento (UE) n. 1024/2013 che attribuisce alla Banca Centrale Europea compiti specifici in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi. 2.2 Numero complessivo dei Consiglieri Le Disposizioni di Vigilanza di Banca d Italia in materia di governo societario dispongono, per le banche di maggiori dimensioni e complessità operativa quale è BPER, che il numero complessivo di consiglieri non ecceda, salvo motivati casi eccezionali, le quindici unità. 1 Disposizioni di vigilanza per le banche, Banca d Italia, Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, Parte Prima, Titolo IV. 3

Attualmente il Consiglio di Amministrazione di BPER è composto da diciotto Consiglieri ed è prevista apposita disposizione transitoria (art. 57 dello Statuto) volta ad assicurare un adeguamento al richiamato limite entro il termine del 30 giugno 2017. Si richiama, peraltro, il progetto di modifiche statutarie, approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 gennaio scorso (cfr. comunicato stampa diffuso in pari data), che sarà sottoposto alla prossima Assemblea dei Soci (da tenersi tra l 8 e il 16 aprile 2016 2 ), a cui il presente documento fa riferimento. Tale progetto risponde, tra le altre, all esigenza di rendere la governance societaria di BPER maggiormente in linea con le best practice di mercato nell ambito del piano di trasformazione della forma giuridica da società cooperativa a società per azioni. Quanto sopra premesso, dal processo di autovalutazione del Consiglio condotto in conformità alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d Italia è emersa una valutazione di adeguatezza della suddetta graduale riduzione e del dimensionamento quantitativo previsto statutariamente (nonché dal citato progetto di modifiche statutarie). Sulla base delle discussioni svoltesi anche in seno ai pertinenti Comitati consiliari in merito all entità della riduzione ed alla composizione quantitativa ritenuta ideale, il Consiglio ha infatti ritenuto che, nella valutazione della composizione quantitativa si debba tenere conto di diversi criteri e di differenti esigenze derivanti dalle peculiari caratteristiche di BPER, cercando di realizzarne un equilibrato contemperamento. I principali criteri individuati sono: la copertura nazionale del Gruppo BPER e il contestuale forte radicamento territoriale nelle diverse realtà locali, attraverso la cui integrazione si è pervenuti all attuale configurazione del Gruppo, suggerisce di tenere in adeguata considerazione l opportunità di mantenere la presenza di esponenti delle principali Regioni in cui il Gruppo opera; il ruolo di Capogruppo dell omonimo Gruppo richiede la presenza in BPER di un adeguato numero di esponenti del mondo imprenditoriale e professionale in grado di dare un apporto significativo alle strategie da adottare nella gestione delle attività che si svolgono su tutto il territorio nazionale; la necessità di disporre di un numero di componenti tale da garantire l efficiente funzionamento dei comitati in cui si articola l attività del Consiglio, anche tenendo in considerazione l esigenza di assicurare un efficiente bilanciamento delle competenze presenti nei Comitati consiliari; l opportunità di mantenere una dimensione che favorisca la dialettica e un efficace ed efficiente funzionamento collegiale. 2.3 I ruoli all interno del Consiglio di Amministrazione All interno dell Organo amministrativo è possibile identificare diversi ruoli: Presidente, Amministratore Delegato, Amministratori esecutivi, Amministratori non esecutivi e Amministratori indipendenti. 2 Vedasi il Calendario eventi societari 2016 pubblicato sul sito internet della Banca nella Sezione Governance-Documenti. 4

2.3.1 Presidente Il Presidente del Consiglio di Amministrazione svolge un importante funzione finalizzata a favorire la dialettica interna ed assicurare il bilanciamento dei poteri, in coerenza con i compiti in tema di organizzazione dei lavori del Consiglio e di circolazione delle informazioni che gli vengono attribuiti dalla normativa; a tal fine, come previsto dalle predette Disposizioni di Vigilanza, ha un ruolo non esecutivo e non svolge, neppure di fatto, funzioni gestionali. 2.3.2 Amministratori esecutivi Per Amministratori esecutivi si intendono gli amministratori che: a) sono membri del Comitato Esecutivo o sono destinatari di deleghe esecutive (Amministratore Delegato) o svolgono, anche in via di mero fatto, funzioni attinenti alla gestione dell impresa; b) rivestono incarichi direttivi, ovverosia hanno l incarico di sovraintendere ad aree determinate della gestione aziendale. Gli altri Amministratori esecutivi agiscono nell ambito del Comitato Esecutivo, mentre l Amministratore Delegato agisce anche individualmente sulla base dei poteri attribuitigli dal Consiglio. 2.3.3 Amministratori non esecutivi Gli Amministratori non esecutivi sono compartecipi delle decisioni assunte dall intero Consiglio e sono chiamati a svolgere una funzione dialettica e di monitoraggio sulle scelte compiute dagli esponenti esecutivi e dal management della Banca, anche all interno dei Comitati consiliari a cui sono chiamati a partecipare. 2.3.4 Amministratori indipendenti Nell ambito del Consiglio e dei Comitati consiliari, gli Amministratori indipendenti costituiscono un presidio al rischio di conflitti di interessi, al fine di evitare possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse. A tal fine, essi devono possedere professionalità e autorevolezza tali da assicurare un elevato livello di dialettica interna all organo di appartenenza e da apportare un contributo di rilievo alla formazione della volontà del medesimo. Il numero minimo di Amministratori che devono possedere il requisito dell indipendenza è determinato dallo Statuto in conformità alla normativa applicabile e alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d Italia. Il Consiglio di Amministrazione verifica il possesso del requisito dell indipendenza in capo agli Amministratori che si qualificano indipendenti e assicura nel tempo il rispetto della quota minima di Amministratori indipendenti prevista dallo Statuto e dalle predette Disposizioni di Vigilanza. La verifica del possesso del requisito dell indipendenza viene svolta dopo la nomina degli Amministratori, nei termini previsti dalla normativa applicabile, e viene ripetuta, successivamente, al ricorrere di circostanze modificative che incidano sull indipendenza e comunque almeno una volta all anno. 5

Lo Statuto 3 definisce la nozione di indipendenza degli Amministratori di BPER rinviando alle previsioni che, a norma del combinato disposto degli articoli 147-ter e 148, comma 3, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, stabiliscono le cause di ineleggibilità e di decadenza dei sindaci nelle società con azioni quotate in mercati regolamentati. Il Consiglio di Amministrazione definisce i parametri sulla cui base vengono declinate, nella pratica, tali previsioni al fine di individuare l idoneità dei rapporti intrattenuti dai Consiglieri a comprometterne l indipendenza. 2.4 Le competenze professionali dei Consiglieri Al fine di determinare la composizione qualitativa dell Organo amministrativo è stato definito un insieme di competenze ritenute necessarie al Consiglio nel suo complesso per il corretto ed efficace svolgimento dei propri compiti. Tali competenze sono state determinate tenendo conto: di quanto previsto dalla normativa di riferimento; delle indicazioni della European Banking Authority (EBA) 4 ; delle best practice diffuse nel comparto. Le aree di competenze individuate sono le seguenti: 1. conoscenza del business bancario (e.g. credito, finanza, sistemi di pagamento, intermediazione mobiliare, servizi alla clientela, bancassurance), acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale presso istituti di credito o finanziari o l esercizio di attività professionale o l insegnamento universitario in materie economiche; 2. conoscenza delle dinamiche del sistema economico-finanziario (e.g. mercati nazionali e internazionali, modelli previsionali di sistema), acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale presso imprese o l esercizio di attività imprenditoriale o professionale o l insegnamento universitario in materie economiche ovvero l esercizio di ruoli di responsabilità presso enti, istituzioni, fondazioni o associazioni; 3. conoscenza dei territori presidiati (della Banca e del Gruppo) e delle relative caratteristiche socioeconomiche e di mercato, acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale presso aziende o l esercizio di attività imprenditoriale o professionale o l esercizio di ruoli di responsabilità presso enti, istituzioni, fondazioni o associazioni nei territori di interesse; 4. conoscenza della regolamentazione di settore (e.g. bancaria, finanziaria, fiscale) acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale o di responsabile di specifiche funzioni (e.g. audit, compliance, risk management, legale) presso istituti di credito o finanziari, ovvero attraverso l esercizio di attività imprenditoriale o professionale o l insegnamento universitario in materie economiche giuridiche o l esercizio di ruoli di responsabilità presso enti, istituzioni, fondazioni o 3 Vedasi art. 31, comma 2, lettera c) e art. 34 dello Statuto BPER. 4 EBA Guidelines on internal governance (GL44) settembre 2011. 6

associazioni; 5. conoscenza dei sistemi di controllo interno e delle metodologie di gestione e controllo dei rischi (e.g. funzioni di controllo, rischio di credito, rischio di mercato) acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale o di responsabile di specifiche funzioni (e.g. audit, compliance, risk management) presso aziende, ovvero con l esercizio di attività imprenditoriale o professionale, o l insegnamento universitario in materie economiche giuridiche; 6. conoscenza degli aspetti di corporate governance e dei processi di gestione aziendale (e.g. bilancio, legale, direzione e coordinamento di gruppo, controllo di gestione, conflitti di interesse, relazioni con stakeholders, gestione risorse chiave, remunerazioni, responsabilità sociale d impresa) acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale o di responsabile di specifiche funzioni (e.g. segreteria generale, bilancio, relazioni esterne) presso aziende, ovvero con l esercizio di attività imprenditoriale o professionale, o l insegnamento universitario in materie economiche giuridiche; 7. conoscenza della struttura organizzativa e dei sistemi informativi (e.g. organizzazione, ICT, politiche di esternalizzazione, business continuity) acquisita mediante l esperienza pluriennale in qualità di esponente aziendale o di responsabile di specifiche funzioni (e.g. organizzazione, ICT) presso aziende, ovvero attraverso l esercizio di attività imprenditoriale o l insegnamento universitario in materie tecniche economiche; 8. conoscenza della struttura, della governance e dell'organizzazione del Gruppo Banca popolare dell Emilia Romagna. 2.5 Diffusione e diversificazione delle competenze La gestione dell elevato livello di complessità della Banca e del Gruppo comporta la necessità della presenza nel Consiglio di profili professionali coerenti; è quindi opportuno che ciascuna area di competenza sia presidiata con professionalità specialistiche specifiche in grado di assicurare una gestione efficace e consapevole. Al fine di assicurare un adeguato confronto all interno dell Organo, di assumere decisioni con sempre maggiore consapevolezza e di attribuire ai Consiglieri incarichi diversi nell ambito del Consiglio e nei Comitati consiliari, si ritiene opportuno che, per ciascuno degli ambiti identificati, in Consiglio siano presenti più soggetti con comprovate competenze, che possano contribuire ad una maggiore efficacia ed efficienza nell attività del Consiglio. 2.6 Disponibilità dei Consiglieri Al fine di assicurare il corretto assolvimento dei propri compiti e garantire l effettività del ruolo, i Consiglieri 7

devono dedicare tempo e risorse adeguate allo svolgimento del loro incarico. Tale disponibilità deve essere maggiore per i Consiglieri a cui sono attribuiti specifici incarichi esecutivi o coinvolti nei Comitati consiliari. Si fa presente a titolo informativo - che nell esercizio 2015 si sono tenute 25 riunioni del Consiglio di Amministrazione, 12 riunioni del Comitato Esecutivo, 9 riunioni del Comitato per le Strategie, 25 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, 12 riunioni del Comitato Remunerazioni, 10 riunioni del Comitato Nomine (oltre a 7 riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni, prima della sua sostituzione da parte dei due predetti Comitati specialistici) e 16 riunioni del Comitato Amministratori Indipendenti; con una durata media di circa 4 ore delle riunioni del Consiglio e da circa 1 ora a 5 ore per i Comitati consiliari. In considerazione di quanto precede, il Consiglio raccomanda che i candidati accettino di candidarsi alla carica quando ritengano di potervi dedicare il tempo necessario, tenendo conto di quello destinato ad altre attività, lavorative o professionali, nonché allo svolgimento di incarichi ricoperti in altre società. Il Consiglio, nel ricordare che da tempo ha definito limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli Amministratori di BPER, ritiene opportuno richiamare al riguardo le previsioni dell art.91 della CRD IV 5, benché peraltro allo stato non ancora recepite dalla regolamentazione nazionale. In particolare, tra l altro, si intende richiamare la proposta, contenuta nel citato progetto di modifiche statutarie, di eliminazione dell attuale sistema di nomina a scadenza differenziata degli amministratori (c.d. staggered board ), con conseguente adozione di un sistema di elezione unitaria dell organo amministrativo, e l adozione di un sistema transitorio che prevede una durata solo annuale dei mandati degli amministratori eletti alle prossime due tornate (Assemblee di rinnovo parziale del Consiglio da tenersi nel 2016 e nel 2017) al fine di implementare con gradualità detta eliminazione dello staggered board. Conseguentemente, in caso di approvazione del progetto di modifiche statutarie da parte dell Assemblea dei Soci, gli Amministratori - contestualmente eletti dalla medesima - avranno mandato di durata annuale anziché triennale. Si rammenta, inoltre, un altra proposta di modifica che concerne l introduzione della c.d. clausola simul stabunt, simul cadent ossia la disposizione della decadenza dell intero Consiglio in caso di cessazione della maggioranza degli amministratori di nomina assembleare. 2.7 Incompatibilità di cariche In conformità all art. 36 della Legge 214/11, recante disposizioni in merito alle partecipazioni personali incrociate nei mercati del credito e finanziari e al prescritto divieto ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti, il Consiglio di Amministrazione raccomanda ai Soci che nelle liste da presentarsi per la nomina del nuovo organo amministrativo vengano indicati candidati per i quali sia stata preventivamente valutata l insussistenza attuale e prospettica di cause di incompatibilità prescritte dalla citata norma. 5 Direttiva 2013/36/UE del 26 giugno 2013. 8

2.8 Rappresentatività territoriale Data la vocazione territoriale della Banca, si ritiene importante che all interno del Consiglio di Amministrazione siano presenti soggetti rappresentativi delle principali aree di insediamento dei Soci in cui la Banca e il Gruppo operano. 3 Profili professionali e rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione L elezione delle cariche sociali è riservata all Assemblea ordinaria dei Soci che procede al rinnovo del Consiglio a norma di Statuto. Tenuto conto della composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione ritenuta ottimale, così come definita nel presente documento, e avute altresì presenti le professionalità possedute dagli Amministratori in carica e da quelli in scadenza di mandato, si indicano di seguito, in forma sintetica, le aree di competenza professionale, come meglio identificate al par. 2.4, nelle quali, ad avviso del Consiglio, i nominandi Amministratori potrebbero utilmente apportare ulteriori contributi qualificati, in vista del perseguimento di una sempre più efficace azione dell Organo amministrativo: regolamentazione di settore, sistemi di controllo interno e metodologie di gestione e controllo dei rischi, business bancario. Fermo restando il rispetto dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, nonché gli ulteriori prescritti dalla normativa vigente, il Consiglio ritiene, inoltre, auspicabile che l Organo amministrativo risulti quanto più possibile rappresentativo della base sociale, anche a livello territoriale. Si ricorda, infine, che, in applicazione di quanto previsto da Banca d Italia nelle Disposizioni di Vigilanza 6, è opportuno che l informativa sulle caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato alla carica di Consigliere di Amministrazione, da depositarsi in ottemperanza alle previsioni statutarie contestualmente alla presentazione delle candidature, comprenda un curriculum volto a identificare per quale profilo teorico ciascuno dei candidati risulti adeguato, avuto riguardo alle indicazioni circa la composizione quali-quantitativa ottimale fornite dal Consiglio di Amministrazione con il presente documento. Resta salva la possibilità per i Soci di svolgere proprie valutazioni sulla composizione ottimale degli organi e di presentare candidature coerenti con queste, motivando eventuali differenze rispetto alle analisi svolte dal Consiglio. Infine si richiama il Piano di Trasformazione da società cooperativa a società per azioni approvato dal Consiglio di Amministrazione, in data 6 ottobre 2015, ai sensi di quanto previsto dal 9 aggiornamento della 6 Disposizioni di vigilanza per le banche Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 1, Sezione IV, Par. 2.1. 9

Circolare n.285 Disposizioni di Vigilanza per le Banche del 9 giugno 2015, in attuazione del Decreto Legge n. 3 del 24 gennaio 2015, convertito con la Legge n. 33 del 24 marzo 2015. La tempistica prevista dal Piano prevede di tenere l Assemblea straordinaria, che dovrà deliberare in merito alla trasformazione e quindi approvare le relative modifiche statutarie, indicativamente nell ultimo quadrimestre del 2016, ferma restando la facoltà di anticiparne la convocazione qualora altre ragioni, anche di opportunità, lo suggeriscano. 10