Terza Spalla avancorpo sud

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Transcript:

Terza Spalla avancorpo sud INDICE DELLE VIE gcai gledda gvsud g 43i g 43j g 43k (: relazione in questo iornamento) (g: relazione nella guida CAI-TCI segue il numero della salita) (gl: guida di Piero Ledda segue il numero di pagina) (gv: guida Versante Sud segue il numero di pagina) Mezza corda Caro prezzo ha la libertà [dedicata a JJ1 l'orso Bruno] Erbalife Morandi - Consiglio - De Ritis Sivitilli - Trinetti via delle placche anno svi diff mx AGG Mezza corda Fabio Lattavo - Luana Villani 2000 350 TD- VI AGG Caro prezzo ha la libertà; dedicata a JJ1 l'orso Bruno Bruno Moretti - Fabio Ciotti - Roberto Buzzati 2006 330 V+ AGG Erbalife Bruno Moretti - Paolo Bongianni - Bruno Vitale - Marco Zitti 2006 VIg 43i Morandi - Consiglio - De Ritis Paolo Consiglio - Bruno Morandi - Franco De Ritis 1956 100 AD- IV g 43j Sivitilli - Trinetti Ernesto Sivitilli - Osvaldo Trinetti 1929 PD III g 43k via delle placche Fabrizio Antonioli - Francesca Colesanti 1985 D- Mezza corda Caro prezzo ha la libertà; dedicata a JJ1 l'orso Bruno Erbalife Morandi - Consiglio - De Ritis Sivitilli - Trinetti via delle placche anno PRIMA RIPETIZIONE

Terza Spalla parete sud-ovest (Mezza corda) Fabio Lattavo e Luana Villani, 10 agosto 2000. Questa via sale dalle parti della via storica (it. 43i). Le soste sono da attrezzare. Utili 5 ch., friends, cordoni lunghi per i massi e cordini in kevlar per le cless., nonché rinvii lunghi per lo scorrimento delle corde sul tiro chiave. Sviluppo: 350 m. Difficoltà: TD-, con passi fino a VI. Scendere nel Canale del tesoro nascosto (it. 44c) fin dove sfocia in un prato, da qui a destra (faccia a valle) si nota una rampa erbosa, sotto una zona strapiombante della parete che forma in alto e a destra un grottone; irato un isolotto roccioso risalire la rampa, salire per ginepri riungendo la base di una bella placca grigia, poco a sinistra di una rientranza della parete; l attacco si trova 20 m più in basso e 40 m più a destra dell attacco della via Morandi-Consiglio-De Ritis (it. 43i), da Prati di Tivo c. ore 2.30. Attaccare la placca grigia poco a sinistra (cordone visibile a 4 m da terra), salire su placca appoggiata in leggero obliquo verso destra per 20 m (cless.), quindi spostarsi a sinistra riungendo una zona strapiombante, traversare un pò a sinistra (4 m) fino a un terrazzino, quindi a destra e dritti superando lo strapiombo (V-), proseguire per lame e blocchi ricongiungendosi dopo 10 m alla cresta, dove si sosta un pò a sinistra su un comodo terrazzino (50 m). Traversare a destra 20 m, salendo appena, portandosi così sotto una bella placca grigia solcata da rivoli, risalirla (in leggero obliquo verso destra, IV+) fino a uscire su placca appoggiata 3-4 m sotto il filo di cresta, dove si sosta su masso (50 m, sosta da attrezzare). Traversare a destra irando uno spigolo, ancora a destra per 6 m, sfruttando una stretta cengia orizzontale formata da blocchi (III+), superare uno stretto intaglio per continuare dritti, uscendo in una zona di rocce inclinate, ancora dritti per 25 m sostando su un blocco all apice della cresta (50 m, tratto forse in comune con la Morandi). Scendere qualche metro fino a un insellatura, continuare per cresta, riungendo a sinistra l uscita del canale Mallucci (it. 43h), ora verso destra per c. 30 m fin dove il terrazzo erboso si esaurisce, sostare sul punto più alto della sella, poco a destra di uno spigolone tondeggiante che limita a destra tale porzione di parete (60 m, II-; scendendo qualche metro si entrerebbe nel canale della Morandi). Salire per gradini a sinistra dello spigolo (10 m, cless.), poi a sinistra superando uno spigolo verticale (IV+), ancora in obliquo verso sinistra fino a una fessura orizzontale, quindi dritti per placca appigliata (IV+) fino a una sella con lame, dove si sosta (50 m). Dritti per la placca sovrastante (V, ch., esile fessura), dal ch. dritti e poco a destra (passo chiave, VI) fino a una fessura orizzontale, seguirla verso destra fino al termine (V+), ancora poco a destra per una fessura diagonale (cless.), quindi in obliquo verso sinistra (attenzione allo scorrimento delle corde) uscendo su placca appoggiata, segue un muro a buchi (V-, grossa cless. dopo 2 m) e continuando su placca appoggiata si giunge poco a destra su un terrazzino su spigolo dove si sosta tra parete e un blocco (50 m). Alzarsi 2 m, quindi verso destra ad uno spigoletto tondeggiante (IV-), proseguire fino a un intaglio, superarlo, poi per placca appoggiata in leggero obliquo verso destra (III+, cless.) fino alla cresta sommitale della Terza Spalla (40 m). 2

Terza Spalla sperone ovest (Caro prezzo ha la libertà: dedicata a JJ1, l Orso Bruno e alla stupidità umana) Bruno Moretti, Fabio Ciotti e Roberto Buzzati, 25 giugno 2006. 1^ ripetizione: Fabio Sacchini e Luca Trucchia, 4 luglio 2006. Via discontinua ma bella, in ambiente selvio. Sviluppo: 330 m. Dalla Val Maone, superate le sorgenti del Rio Arno, giunti all inizio della grande piana erbosa sovrastata dalla Grotta dell Oro, lasciare il sentiero appena prima del sassone (quota 1600 ca.) e salire a sinistra (est) per balze erbose con pendenza crescente, verso una zona di grandi massi, risalendo prati e sfasciumi su terreno libero, in direzione dell avancorpo ovest della Seconda spalla. Giunti c. a 1850 m, traversare a sinistra (nord) in direzione del Canale del Tesoro Nascosto, che scende tra la Terza Spalla e l avancorpo ovest della Seconda. Riunto lo sbocco del canale (60 m sotto il risalto più basso dell Avancorpo ovest della Seconda Spalla), traversare in breve verso la Terza Spalla, fermandosi alla base di una rampa erbosa che sale da destra verso sinistra (sotto la rampa erbosa precipita, verso la Val Maone, con un ultimo salto verticale di roccia grigia e compatta alto c. 40-50 m.). L attacco della via è alla base della rampa erbosa, appena a sinistra della verticale di un evidente macchia bianca di frana, ben visibile a pochi metri da terra (1890 m c.; ore 1,30 da Prati di Tivo). Dal Sentiero Ventricini (dalla Madonnina), percorrere il sentiero Ventricini fino alla Forcella del Canale del Tesoro Nascosto. Scendere nel canale, lasciare sulla sinistra (scendendo) le scalette e i cavi del Sentiero Ventricini, che conduce alla Forcella del Belvedere e proseguire nel fondo detritico, fino a dove termina la parete di sinistra (avancorpo ovest della Seconda Spalla). Traversare brevemente sulla destra, fermandosi alla base di una rampa erbosa con andamento destra-sinistra (guardando la Terza Spalla), appena sotto una evidente macchia bianca di frana ben visibile a pochi metri dallo sbocco del canale (1890 m c.). L attacco è al centro di una placca grigia compatta situata fra due evidenti nicchie strapiombanti, appena a sinistra della verticale di un evidente macchia bianca di frana, a pochi metri da terra. La placca è sormontata da tre brevi fessure parallele, oblique verso destra. Salire dritti su placca (V+, micronut tolto) fino a prendere la fessura di destra delle tre che salgono vicine e parallele con direzione sinistra-destra (IV+); proseguire leggermente verso destra su terreno più facile fino a una placca compatta e appoggiata che si risale interamente (III); terminata la placca, obliquare decisamente a sinistra, traversando un breve tratto erboso e facendo sosta alla base di un pilastro compatto, appena a sinistra di lisci bombè grigi strapiombanti (45 m, ch. lasciato in sosta, da integrare con spuntoni e friends). Risalire la rampa che va verso destra (IV+) di ottimo calcare sovrastante i bombè strampiombanti e percorsa a sinistra da una fessura evidente; proseguire sempre leggermente a destra su splendida roccia fessurata e a lame (IV-, cless. con cordone) percorrendo una placca percorsa a destra da un canale erboso; a c 20 m dalla sosta, lasciare la placca e traversare il canale erboso, prendendo una linea di fessure evidenti, quasi orizzontali, con andamento obliquo a destra; percorrerle per c. 30 m (III-) e poi salire su un terrazzo mugoso risalendolo 10 m e facendo sosta alla base di una paretina compatta, sosta su ottima clessidra con fettuccione giallo (60 m). Dalla sosta fra i mughi, denominata Albertagort, salire su dritti e poi leggermente a destra, lungo brevi placche alternate a zolle erbose (II/III-, cordini) puntando ad un evidente scivolo bianco e compatto, caratterizzato da profonde rigole parallele; sosta alla base dello scivolo, da attrezzare, visibile un cordone su cless. 10 m più su, sulla destra delle rigole (40 m). Salire la splendida placca a rigole (III, cordone su cless. sulla destra), dal cordone proseguire verticalmente prima seguendo due rigole profonde in sequenza, poi su rocce più articolate (IV-), fino ad un caratteristico forcellino che domina il profondo e tetro Canale Mallucci, con splendida vista sulla parete sud-ovest della Terza Spalla (si può sostare a sinistra del forcellino - cless. con cordone) oppure proseguire traversando su crestina e risalendo (I) verso destra su una terrazza erbosa, fin sotto una fascia strapiombante, con sosta comoda (2 chiodi, integrabili con friend) alla base di uno strapiombino (35 m al forcellino, 60 m alla sosta). Salire appena a sinistra della sosta su dritti per alcuni metri (passo IV iniziale) quindi obliquare lungamente verso destra, su placca appoggiata e fessurata (III-) fino a riungere (appena dopo una cless. con cordino verde lasciato) un risalto verticale e articolato, sulla sinistra di una placconata liscia e compatta; su dritti per il risalto (IV), su roccia fessurata e lavorata, fino a uscire su un ampia cengia erbosa sovrastata da un evidente diedro-camino, sostare alla sua base (da attrezzare) oppure 10 m a destra su grossi spuntoni (55 m). Dalla sosta, denominata per grazia ricevuta, salire il diedro-camino con arrampicata tecnica, attacco di V+, poi V con difficoltà decrescenti (camalot 3.5 all attacco e cordino su scaglia dopo 6-7 m, entrambi tolti), proseguire nel camino (cless. con fettuccia lasciata), infine su placca appoggiata sino a un comodo terrazzo sotto un gendarme, sosta da attrezzare con spuntoni e cless. (40 m). Traversare brevemente sulla destra del gendarme, scendere 2 m (I) e risalire sulla sinistra la placca a rigole (II+) che conduce in vetta (30 m). Percorrendo dapprima la cresta in direzione est, e poi digradando leggermente sulla sinistra, traversare a mezza costa sui ripidi prati sovrastanti il Vallone dell Inferno di Rio Arno, restando appena al di sotto della linea di cresta e riungendo, con difficoltà minime (attenzione ai sassi mobili), il sentiero Ventricini poco sotto la parete nord della Seconda Spalla. NOTA IMPORTANTE : dal forcellino del Canale Mallucci, la via sembra seguire (a partire dalla L5), dalla descrizione della guida TCI-CAI, il percorso della via Morandi-Consiglio-De Ritiis (it. 43i), sebbene non sia stato trovato alcunchè lungo l intero percorso, ad eccezione di 2 chiodi (peraltro su una placca situata 15 m a destra del camino- diedro della L6). L'itinerario della via è preciso su L1 e L2 poi necessariamente, data la conformazione della parete, perde di definizione. E' utile comunque come indicazione di massima. 3

Terza Spalla parete sud-sud ovest (Erbalife) Bruno Moretti e Paolo Bongianni, Bruno Vitale? e Marco Zitti, 1 luglio 2006. Via discontinua ma bella, in ambiente selvio. Sviluppo: 280 m. Difficoltà: IV+, con un passo di V+ o VI- al 6 tiro secondo dove si passa. Accesso: dalla Val Maone: superate le sorgenti del Rio Arno, giunti all inizio della grande piana erbosa sovrastata dalla Grotta dell Oro, lasciare il sentiero appena prima del sassone (quota 1600 ca.) e salire a sinistra (E) per balze erbose con pendenza crescente, verso una zona di grandi massi, risalendo prati e sfasciumi su terreno libero, in direzione dell avancorpo O della seconda spalla. Giunti a q.1850 ca., traversare a sinistra (N) in direzione del Canale del Tesoro Nascosto, che scende tra la Terza Spalla e l avancorpo O della Seconda. Riunto lo sbocco inferiore del canale, farvi accesso lasciando sulla propria sx un risalto roccioso con un evidente macchia bianca di frana ben visibile a pochi metri da terra (appena al di sopra dell attacco della via Caro prezzo ha la libertà ). Giunti all altezza della macchia bianca, si risalgono circa 40m contornando le rocce della III Spalla, sino all attacco della via, posto su un catino erboso, sotto una rampa grigia obliqua da sx verso dx (q.1910 ca. - 1 h 30'/1h 45 circa da Prati di Tivo). dal Sentiero Ventricini: dalla Madonnina, percorrere il sentiero Ventricini fino alla Forcella del Canale del Tesoro Nascosto. Scendere nel Canale, lasciare sulla sx (scendendo) le scalette e i cavi del Sentiero Ventricini, che conduce alla Forcella del Belvedere e proseguire nel fondo detritico, oppure sui ripidi pendii sulla dx (orografica), scendendo l intero canale fino a dove termina la parete di sinistra (avancorpo O della Seconda Spalla). Traversare brevemente sulla destra, fermandosi alla base di un catino erboso da cui sale una rampa grigia con andamento sx-dx (guardando la terza spalla), 50/60m al di sopra dello sbocco del Canale del Tesoro Nascosto. L attacco è 40/50m al di sopra dello sbocco inferiore del canale, alla base di un risalto roccioso caratterizzato, sulla sinistra, da una placconata di roccia compatta e slavata, e sulla destra, da rocce più articolate e appoggiate. Su queste ultime rocce, la via attacca lungo una rampa grigia obliqua da sinistra verso destra. Seguire la rampa con andamento verso destra per 20 m, superare un risalto verticale e poi traversare ancora a destra orizzontalmente per 20 m sino alla sosta, a destra di una fascia strapiombante (45 m, III, passi IV+). Salire il risalto strapiombante dapprima traversando dalla sosta a sinistra per 2-3 m, poi salendo direttamente su roccia articolata, proseguendo un po in obliquo a sinistra e poi verticalmente su placche (ch. lasciato), sino a sinistra di una bella placconata bianca soprastante un canale erboso (40 m, IV+). Dalla sosta traversare 1 m a destra e attaccare la liscia placca compatta, proseguendo in obliquo verso destra lungo una placca, evitando le zolle erbose che la contornano, giunti a un terrazzo erboso soprastante la placconata, obliquare verso destra e poi attraversarlo in verticale dove è più breve, per proseguire verticalmente su altre placche appoggiate, contornate a destra (salendo) da un canale erboso; giunti all altezza di un caratteristico gendarme squadrato e strapiombante di 30 m c., traversare alla base di esso e sostare (40 m, IV+). Traversare orizzontalmente ancora a destra, ai piedi del gendarme, sino a riungere un bel muro verticale e articolato sulla destra (ch. lasciato); dal chiodo, salire dritti su roccia verticale, ma appigliata e fessurata, sino in cima al gendarme, e fare sosta dopo pochi metri (35 m, IV+). Proseguire dritti su salti rocciosi e su placche di ottimo calcare a lame, giungendo sul sommo di un pilastro staccato dalla parete, appena sotto la liscia placconata terminale, superare la sella e proseguire ancora 10 m, sino a un terrazzino alla base della placca liscia terminale, in sosta clessidre con cordone nero lasciato (55 m, III). Da qui (per un tiro) due alternative; la prima percorsa dalla cordata Moretti-Zitti: dalla sosta, attaccare direttamente la placca compatta e improteggibile (VI-) giungendo, dopo 6 m a una netta fessura orizzontale (camalot da 2 a 3,5), superarla verticalmente e proseguire su roccia splendida sempre più appoggiata, seguendo la destra dello spigolo, sino a un terrazzo poco sotto la destra (salendo) di un gendarme (40 m, passo VI-, poi IV+); la seconda alternativa percorsa dalla cordata Vitale-Bongianni): spostarsi e risostare circa 6-7 m più in basso, nel canale erboso che scende sulla destra (guardando la parete), da lì attaccare la placca che presenta una caratteristica fessura a virgola, seguendola e proseguendo poi tenendosi sempre 5-6 m sulla destra del percorso seguito da Moretti-Zitti. Salire sul gendarme e proseguire per la placca appoggiata a rigole che conduce in vetta (30 m, II+). Discesa: percorrendo dapprima la cresta in direzione est, irando un primo gendarme sulla destra, poi digradando leggermente sulla sinistra, traversare a mezza costa sui ripidi prati sovrastanti il Vallone dell Inferno di Rio Arno, restando appena al di sotto della linea di cresta e riungendo, con difficoltà minime (attenzione ai sassi mobili), il sentiero Ventricini poco sotto la parete nord della Seconda Spalla. 4

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