PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXXX contro Clouditalia Communications XX

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PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. DELIBERAZIONE N. 9 del 24 febbraio 2014 OGGETTO N. 4

Il giorno 13 febbraio 2017 è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia- Romagna con la partecipazione dei componenti:

Il giorno 18 ottobre 2016 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia- Romagna con la partecipazione dei componenti:

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI

OGGETTO: Definizione della controversia XXXXXXXXX - SKY ITALIA XXX

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXX contro Sky Italia XX

Il giorno 10/01/2017 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti:

Membro: Margherita Vagaggini

Protocollo: vedi segnatura.xml

Il giorno 24 febbraio 2017 è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia- Romagna con la partecipazione dei componenti:

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXX contro Telecom Italia XX

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI

Tit Del 20/7/2016. La Responsabile del Servizio

DELIBERA n. 83/12/CIR. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA LODO / TISCALI ITALIA S.P.A. (GU14 n. 548/12) L AUTORITA

Il giorno 27/02/2015 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti: Presidente

Il giorno 1 dicembre si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia- Romagna con la partecipazione dei componenti:

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXXX contro Telecom Italia XX

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PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXX contro H3G XX

Delibera n. 338/11/CONS

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Oggetto: definizione della controversia XXX ZUPPANELLI / WIND TELECOMUNICAZIONI S.p.A.

Il giorno 01/12/2016 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti:

DELIBERAZIONE n. 41 del 28 ottobre 2013

DETERMINAZIONE n. 2/2016 DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA XXX AMBROSI / WIND TELECOMUNICAZIONI X IL DIRIGENTE

Il giorno 15/11/2016 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti:

Tit del 18/03/2015. La Responsabile del Servizio Corecom

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Comitato Regionale per le Comunicazioni

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. DELIBERAZIONE N. 7 del 5 febbraio 2014

IL DIRIGENTE. VISTO il D. Lgs. 1 agosto 2003, n. 259, Codice delle comunicazioni elettroniche, in particolare l art. 84;

Tit del 29/04/2016

OGGETTO: DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA CIVIELLO XXXXXXX C/ TELECOM ITALIA SPA

Il giorno 02/11/2016 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti:

Membro: Giuseppe Bolognini

Tit del 24/09/2014

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXXX contro H3G XX

Tit Del 08/06/2016. La Responsabile del Servizio

DELIBERAZIONE n. 9 del 10 febbraio 2014

DELIBERA n. 42/12/CIR DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA TERMOIDRAULICA VENEZIANA / BT ITALIA S.P.A. L AUTORITA

DETERMINAZIONE n. 15 del 20 aprile Oggetto: Definizione della controversia XXXXXXXX XXXXXXXXX /Vodafone Omnitel XX IL DIRIGENTE

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXX contro H3G XX

Il giorno 22 giugno 2016 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti:

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Tit del 10/03/2016 OGGETTO: DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA XXX / WIND TELECOMUNICAZIONI X. La Responsabile del Servizio

DELIBERA n.129/12/cir. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA UMMARINO / WIND TELECOMUNICAZIONI S.P.A. (GU14 n.710/12) L AUTORITA

DELIBERA n. 12/14/CIR. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA PANNUNZIO/ H3G S.P.A. (GU14 n. 1279/13) L AUTORITÀ

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

DELIBERA n. 731/13/CONS. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA D ORAZIO / VODAFONE OMNITEL N.V. (GU14 n. 665/13) L AUTORITA

DELIBERAZIONE n. 24 del 5 maggio 2014

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXXX contro Poste Mobile XX

Definizione della controversia XXXXXXX XXXXXXX contro WIND TELECOMUNICAZIONI XXXX

DETERMINAZIONE n. 13 del 20 aprile Oggetto: Definizione della controversia XXXXXXXX XXXXX /Sky Italia XXX IL DIRIGENTE

DELIBERAZIONE n. 19 del 12 aprile 2013

Delibera n VISTA la deliberazione di Comitato n. 4 del 13 aprile 2012, Approvazione Regolamento interno e Codice etico del Corecom Piemonte;

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

DETERMINAZIONE n. 1/2016 DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA XXX ZUCCARINI / FASTWEB XXX IL DIRIGENTE

Definizione della controversia XXX XXXX XXXX contro TELECOM

IL DIRIGENTE. VISTO il D. Lgs. 1 agosto 2003, n. 259, Codice delle comunicazioni elettroniche, in particolare l art. 84;

Determinazione n. 10/2015 DEFC Tit Del 12/06/2015 OGGETTO: DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA TRA X E WIND TELECOMUNICAZIONI X

DELIBERAZIONE n. 12 del 7 marzo 2013

DELIBERA n. 2/14/CIR. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA GIORDANO / BT ITALIA S.P.A. (GU14 n. 1450/13) L AUTORITA

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

DELIBERA n. 101/12/CIR. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA GUARINONI FRIULAN / TELETU S.P.A. (GU14 n.416/12) L AUTORITA

Tit del 04/09/2015. La Responsabile del Servizio Corecom

Oggetto: definizione della controversia XXX LUBELLO / TELECOM ITALIA S.p.A.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Delibera n Oggetto: Definizione della Controversia GU14 392/2015 XXX SRL /TELECOM ITALIA SPA

Definizione della controversia: BISSI xxxx contro SKY ITALIA xxx

La Responsabile del Servizio

DELIBERA n. 49/13/CIR. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA KOINEMA / BT ITALIA S.P.A. (GU14 n. 769/13) L AUTORITA

Tit del 02/10/2015 OGGETTO: DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA TRA X E VODAFONE OMNITEL X. La Responsabile del Servizio Corecom

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Il giorno 24 aprile 2015 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia-romagna con la partecipazione dei componenti:

DELIBERA N. 115/13/CSP

Delibera n Oggetto: Definizione della Controversia GU14 64/2015 XXX ONLUS / TELECOM ITALIA SPA

Definizione della controversia XXX XXX contro VODAFONE

DELIBERA N. 321/13/CONS

DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA: XXXXXX Mariotti /Telecom Italia XXXX

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

DETERMINAZIONE n. 1 del 20 gennaio Oggetto: Definizione della controversia Costanza Tommasi / Sky Italia S.r.l. IL DIRIGENTE

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA: XXXXX XXXXXXX / Sky Italia XXX

DELIBERA DL/055/15/CRL/UD DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA E. MERCURI/TELETU VODAFONE OMNITEL

DELIBERA N. 134/13/CSP

DELIBERA n. 610/13/CONS. DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA DEIDDA / TISCALI ITALIA S.P.A. (GU14 n. 968/13) L AUTORITA

DELIBERA N. 95/16/CIR DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA (GU14/11503/2015) L'AUTORITÀ

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXX contro Optima Italia XX

Il giorno 29 gennaio 2016 si è riunito nella sede di Viale Aldo Moro n. 44 il Corecom dell'emilia- Romagna con la partecipazione dei componenti:

Determinazione 20/2015 Definizione della controversia Musacchio XXX/Vodafone Omnitel B.V. + Telecom Italia s.p.a. IL DIRIGENTE

Transcript:

PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI DELIBERAZIONE N. 9 del 16 febbraio 2017 OGGETTO N. 3 Definizione della controversia XXXXX contro Clouditalia Communications XX Pres. Ass. Presidente: Marco Mazzoni X Membro: Maria Mazzoli X Membro: Stefania Severi X Presidente: Marco Mazzoni Estensore: Beatrice Cairoli Il Verbalizzante: Monica Cappelli

Definizione della controversia XXXXX contro Clouditalia Communications XX (GU14 N. XX/2016) IL CORECOM DELLA REGIONE UMBRIA nella riunione del 16 febbraio 2017, VISTA la legge 14 novembre 1995, n. 481 Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità ; VISTA la legge 31 luglio 1997, n. 249 Istituzione dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle Telecomunicazioni e radiotelevisivo e, in particolare, l'art. 1, comma 6, lett. a), n. 14 e il comma 13 dello stesso art. 1; VISTO il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante Codice delle comunicazioni elettroniche ; VISTE la legge regionale 11 gennaio 2000 n. 3 recante Norme in materia di comunicazione e di emittenza radiotelevisiva locale e istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni e la legge regionale 29 dicembre 2014, n. 28, recante Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.). Ulteriori modificazioni alla legge regionale 11 gennaio 2000 n.3 ; VISTA la deliberazione del Co.Re.Com. Dell'Umbria n. 7 dell'11 giugno 2015, concernente l'approvazione del Regolamento interno e codice etico del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.), di cui all'articolo 9 della l.r. n. 28/2015; VISTO l'accordo quadro sottoscritto il 4 dicembre 2008 tra l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome; VISTA la Convenzione per l'esercizio delle funzioni delegate in tema di comunicazioni di cui all'articolo 3 dell'accordo quadro tra l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e il Comitato regionale per le comunicazioni Umbria, sottoscritta il 16 dicembre 2009; VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 173/07/CONS e successive modificazioni e integrazioni recante Regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra operatori di comunicazioni elettroniche ed utenti (di seguito Regolamento); VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n.276/13/cons recante Approvazione delle linee guida relative all'attribuzione delle deleghe ai Co.Re.Com in materia di risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche ;

VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 179/03/CSP recante Approvazione della direttiva generale in materia di qualità e carte dei servizi di telecomunicazioni ai sensi dell'art. 1, comma 6, lettera b), numero 2, della L. 31 luglio 1997, n. 249 ; VISTA la Delibera n. 73/11/CONS recante Approvazione del regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti e operatori ed individuazione delle fattispecie di indennizzo automatico ai sensi dell'articolo 2, comma 12, lett. g) della legge 14 novembre 1995 n.481 (di seguito Regolamento Indennizzi); VISTA l'istanza e la documentazione alla medesima allegata del 26 luglio 2016 (prot. n. XXX2016) con la quale la società XXXXX, con sede in XXXXX, ha chiesto l'intervento del Comitato regionale per le comunicazioni dell'umbria (di seguito CORECOM) per la definizione della controversia in essere con l'operatore Clouditalia Communications XX; VISTI gli atti del procedimento inerente l'espletato tentativo obbligatorio di conciliazione; VISTI gli atti del presente procedimento; VISTA la relazione del responsabile del procedimento; VISTA la proposta del Dirigente; UDITA la relazione del Consigliere Delegato; CONSIDERATO quanto segue: 1. La posizione dell istante L istante, in relazione all'utenza affari riferita al cod. cliente n. XXXXXX, nei propri scritti rappresenta, in sintesi, quanto segue: a) nel marzo 2014 concludeva un contratto per la telefonia fissa (voce e adsl), aderendo alla promozione Startimpresa; b) nel febbraio 2016, all'atto della formalizzazione del recesso, contattava il gestore, il quale forniva rassicurazioni circa l'assenza di costi aggiuntivi; c) tuttavia, formalizzato il recesso, si vedeva addebitata la somma di 540 euro, oltre IVA, a titolo di costi di disattivazione StartImpresa Promo ; d) a fronte di contestazione, il gestore confermava la correttezza degli addebiti. In base a tali premesse, l'istante chiede lo storno della somma sopra indicata di 540 euro, oltre IVA 2. La posizione dell operatore L operatore, nei propri scritti difensivi, rappresenta, in sintesi, quanto segue: a) in data 18.3.2014 l'istante ha sottoscritto un contratto denominato StartImpresaPromo24,

comprensivo di servizi fonia ed internet; b) dopo circa due anni di utilizzo, il 5 gennaio 2016 il cliente faceva pervenire disdetta; c) la somma di 540 euro più IVA comprende 420 euro a titolo di recupero scontistica, oltre a 120 euro quale costo di disattivazione, oltre IVA; d) la documentazione contrattuale, sottoscritta con triplice firma dal cliente, prevedeva l'accettazione delle condizioni generali di contratto e dei documenti contrattuali aggiuntivi; e) in particolare, il foglio promozionale prevedeva che il recesso prima dei 24 mesi dalla stipula comportava il riaddebito degli sconti applicati, pari a 20 euro mensili; f) ugualmente legittimi sono i costi di disattivazione, pari a 120 euro, espressamente indicati nelle condizioni generali di contratto accettate dal cliente; g) l'istante non prova che il gestore avrebbe assicurato l'uscita dal contratto in esenzione costi. In base a tali premesse, l'operatore chiede il rigetto dell'istanza. Nelle proprie memorie, le parti hanno rispettivamente rappresentato, in sintesi, quanto segue: A) l'istante: la posizione del gestore elude quanto disposto dal c.d. Decreto Bersani in tema di illegittimità di costi di recesso; i costi di recesso non sono proporzionati alla durata di permanenza nel vincolo contrattuale, trovandosi paradossalmente penalizzato il cliente che receda all'approssimarsi della scadenza del vincolo rispetto a chi esercita il recesso poco tempo dopo la stipula del contratto; le linee guida della Direzione Tutela Consumatori dell'agcom escludono penali per il recesso; l'operatore non ha fornito alcuna giustificazione dei costi di disattivazione, che comunque sono frutto di una libera scelta del gestore di avvalersi, per la gestione del servizio, di società terze; la L. 27/2012 ha esteso anche alle c.d. microimprese la tutela prevista per il consumatore dal Codice del Consumo. B) l'operatore: la previsione di costi legati al recesso non è in contrasto con le previsioni del Decreto Bersani, trattandosi non di penali ma di recupero della scontistica applicata e rimborso di costi sostenuti dall'operatore. 3. Risultanze istruttorie e motivi della decisione La domanda dell'istante non può essere accolta, per i motivi di seguito riportati. Dalla documentazione versata in atti risulta che l'istante, in data 18 marzo 2014, sottoscriveva una proposta di contratto in relazione alla numerazione fissa XXXXX denominata Proposta di contratto Open StartImpresa Promo 24. Tale soluzione contrattuale prevedeva, come risulta dalla documentazione prodotta dall'operatore, lo sconto di 20 euro sul canone base, oltre alla rateizzazione dei costi di attivazione. Detta documentazione chiariva, poi, sia l'ammontare dello sconto applicato, sia il prezzo dei profili oggetto della promozione al netto della scontistica applicata, e specificava

inequivocabilmente anche che, in caso di recesso prima della scadenza di 24 mesi, oltre al contributo di disattivazione, verranno fatturati gli sconti riconosciuti e addebitate in un'unica soluzione le rate mancanti alla chiusura del pagamento dell'attivazione. Dalla documentazione contrattuale si evince, infine, che il contratto prevedeva espressamente e chiaramente il versamento della somma di euro 120 + IVA a titolo di costo di disattivazione (art. 4.4 delle specifiche tecniche ed economiche), previsione che ricalca quanto determinato nell'articolo 10 (Durata del contratto) delle condizioni generali di contratto, specificamente approvate per iscritto dall'istante. La documentazione contrattuale, pertanto, presentava in maniera trasparente sia il piano tariffario applicato sia, più in generale, le condizioni economiche dell'offerta sottoscritta, elementi questi conosciuti ed accettati dall'istante, ivi compresa la previsione dell'esborso oggi contestato e connesso al recesso dal contratto. Da quanto precede, risulta pertanto che l'istante conosceva ed accettava gli esborsi oggi contestati, qualora avesse esercitato il proprio diritto di recedere dal contratto prima della scadenza del termine minimo pattuito. A questo proposito, in materia di costi per recesso anticipato, va fatto un distinguo tra i contratti a prezzo pieno e quelli in cui sia stata sottoscritta un'offerta promozionale, per la cui fruizione le parti accettano un periodo minimo di vigenza del contratto: in tal caso, fermo il diritto del cliente di recedere in qualunque momento dal contratto, si ritiene legittimo un vincolo economico nel caso di recesso antecedente il decorso del pattuito periodo minimo, a garanzia del mantenimento dell'equilibrio contrattuale tra le parti. In questo senso, si è espresso il Consiglio di Stato il quale ha sostenuto, in un caso analogo, che il contratto oggetto dalla contestata pratica commerciale non viola il divieto contenuto nella norma (n.d.r.: articolo 1, comma 3 del decreto Bersani). Il contratto, in esame, infatti, non consente ( ), in violazione o elusione del citato art. 1, comma 3, di pretendere il pagamento a carico dell utente di pese non giustificate da costi dell operatore, ma si limita semplicemente a subordinare il diritto allo sconto che il cliente acquisisce sottoscrivendo l offerta promozionale alla condizione del mancato esercizio del recesso entro un certo termine (anch esso espressamente accettato dall utente) ; nel prosieguo, il giudicante precisa che l operatore mette a disposizione dell utente due diverse offerte tra le quali egli è libero di scegliere: una a prezzo pieno, dalla quale può in ogni momento recedere salvo preavviso, senza essere sottoposto a rimborsi per spese diverse da quelle sostenute dall operatore per la disattivazione dell impianto, come previsto dall art. 1, comma 3, ed un altra promozionale a prezzo ridotto, per la quale le parti accettano una durata minima, che non preclude all utente il recesso anticipato, ma che consente all operatore, che ha fatto affidamento su un arco temporale di vigenza del rapporto

contrattuale per coprire i costi sostenuti e realizzare il corrispettivo che gli è dovuto in ragione della controprestazione offerta, di recuperare, al momento del recesso anticipato, quanto il ripensamento legittimo dell utente non gli ha consentito di ottenere; in altri termini, che ii contratto (...) ha una sua intrinseca e sostanziale natura sinallagmatica, nel senso che l'impegno di non recedere prima di una certa data è il "prezzo" che, di fatto, l'utente paga al fine di godere del vantaggio rappresentato dallo sconto sui servizi acquistati (Cons. St., sent. 1442/2010, che conferma la sent. Tar Lazio, sez. terza ter, n. 5361/2009; in senso conforme, del. Agcom n. 63/12/CIR, n. 54/15/CIR; nonché Corecom Lombardia, del. n. 25 del 2014; Corecom Liguria, del. n. 2 del 2015; Corecom Emilia Romagna, dell. n. 51 del 2014 e n. 61 del 2015; Corecom Toscana, del. n. 147 del 2 ottobre 2015). Conseguentemente, la domanda relativa allo storno della somma corrispondente al recupero della scontistica applicata non può essere accolta. Circa il contributo per la disattivazione, l'articolo 1, comma 3 del Decreto Bersani ha legittimato l'addebito di tali somme solo in quanto giustificate da costi dell'operatore. Le correlate Linee Guida della direzione tutela dei consumatori, prevedono, a questo proposito, che la legittimità di detti costi deve poggiare sulla dimostrabilità di un pertinente e connesso costo sopportato, tenuto conto che la pertinenza va interpretata in senso oggettivo ed imparziale, valido per tutti gli operatori e secondo criteri di causalità/strumentalità costi/ricavi. Ciò premesso, il gestore ha pubblicato nel proprio sito internet l'ammontare dei costi di disattivazione, i quali, tra l'altro, risultano superiori a quelli applicati nel caso di specie; tali costi appaiono congrui, tenuto conto del fatto che l'operatore ha dimostrato che, oltre ai costi connessi alla disattivazione del servizio, deve sostenere anche costi di cessazione riferiti ai propri rapporti con Telecom e con la società Valtellina SpA. Oltre a ciò, sta poi la considerazione che anche detti costi erano espressamente contemplati nella documentazione contrattuale (articolo 4, comma 4 del Piano tariffario ed articolo 10, comma 2 delle Condizioni generali di contratto), accettata dall'istante in sede di stipula del contratto. La domanda, pertanto, non può essere accolta. Nulla può essere disposto in ordine alle spese di procedura, non essendo stata accertata la responsabilità dell'operatore. Udita la relazione DELIBERA il rigetto dell'istanza presentata dalla società XXXXXX, con sede in XXXXXXX, nei confronti dell'operatore Clouditalia Communications XX per i motivi sopra indicati. Spese di procedura compensate.

Il presente atto può essere impugnato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in sede di giurisdizione esclusiva, entro sessanta giorni dalla notifica dello medesimo. La presente delibera è notificata alle parti e pubblicata sui siti web del CO.RE.COM e dell Autorità (www.agcom.it). IL PRESIDENTE IL RELATORE per attestazione di conformità a quanto deliberato Il Dirigente (Avv. Rosalba Iannucci)