Famiglie dall A alla Z

Documenti analoghi
L Italia degli stati regionali

Litania di suffragio

Repertorio dei beni Storico-Architettonici e Ambientali 1

GENEALOGIA SPINOLA STEFANO (+post 1629) 1) Bianca Spinola di G., 2) Eugenia Spinola di Carlo

A cura di Massimo Cogliati

Volano e il suo simbolo

FESTA PATRONALE A SANTA MARIA ASSUNTA

NOTARILE Elenco dei notai i cui atti sono risultati parzialmente o totalmente mancanti al riscontro seguito al versamento del

ELENCO ALFABETICO DEI NOTAI (REDATTO NEL 1824) VOL. I A-CAROZZI

Pievi di Locate, San Giuliano, Somma, Olgiate Olona A cura di Francesca Zara

Scienza in Museo: studi scientifici applicati ai beni culturali

"Subrogatio tituli" di ordinazione: don Giovanni Battista Baronio

Sizzano. Serie 1: Titoli di ordinazione. Titoli di ordinazione: don Giacomo Bianchi. Busta 838. Titoli di ordinazione: don Carlo Luca De Zoppis

Omelia S. Messa nel 24 anniversario della morte di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano Cattedrale di Lamezia Terme, 4 gennaio 2016

Conflitti e ridefinizione del quadro geopolitico fra XVII e XVIII secolo

La Milano delle Bandiere

Albero genealogico della famiglia De Magistris Tavola I

NOVARA - San Pietro al Rosario

Diocesi di Milano QUATTRO GIORNI CATECHISTI 2007 EDUCARE ALL AMORE. La famiglia e l educazione all amore come trasmissione della fede

BENEDIZIONI NATALIZIE 2015

Domenica 18 dicembre - IV domenica di AVVENTO

Parrocchia S. Eustorgio. CALENDARIO DELLE ATTIVITA' Piazza St. Eustorgio MILANO -

REPUBBLICA DI SAN MARINO

La Chiesa Madre e la Cappella del Crocifisso

Sacerdoti: Casa Canonica ; don Artemio don Flavio

S. Maria delle Grazie una del- essa sono presenti nell apprezzo di le chiesette campestri che costellano l agro di Cerignola sorge lungo la

Catasto TERESIANO. Secoli XVIII e XIX (buste e registri )

INDICE GIUGNO-LUGLIO 2012 ATTI DEL PAPA. Nomine 401 ATTI DELLA SANTA SEDE ATTI DEL SINODO DEI VESCOVI ATTI DELLA CEI ATTI DELL ARCIVESCOVO

ALBERO GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA MURATORI

I volanesi e la Grande guerra

N VITA PARROCCHIALE

in via Roma 149/C - Rivoli - tel per bambini e ragazzi del catechismo

ALCUNE DEFINIZIONI PRELIMINARI

PARROCCHIA SAN BERNARDO

Carlo Magno, il Sacro romano impero e il feudalesimo

settembre 2016 Lun Mar Mer Gio 6) 7) 8) Natività Beata Vergine Maria

PARROCCHIA SAN BERNARDO CALENDARIO settimana dal 9 al 16 Ottobre 2016

PROGRAMMA FILATELICO 2002 EMISSIONE N. VALORI DATA FACCIALI DI EMISSIONE (7) (1) (6) 1,00 1,24 1,55 2,17 2,58 3,62 (6) 0,62 0,77 1,00 1,24 1,86 4,13

Santa Maria dei Bisognosi (Pereto Rocca di Botte) 19 marzo 2004

«Va' nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te».

Edoardo Ostinelli. Inventario dell'archivio ( ) a cura di Nicola Fontana

La chiesa di San Giovanni Battista in Pereto (L Aquila): la storia. Massimo Basilici Pereto, 29 dicembre 2009

CARLO V D ASBURGO ( )

CRIVELLI GIULINI POSSEDIMENTI FAMILIARI - CASE MILANO

Festa del Ringraziamento

Fondo Verni SCHEDA FONDO. Numero identificativo: 21. Collocazione: VER-21. Provenienza: Teramo. Autore: sig. Verni. Donazione o deposito: deposito

Museo Civico Casa Cavassa

Domenica 7 giugno 2015 SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

Settembre 27 domenica 6 domenica 13 domenica 20 domenica

Provincia di Monza e della Brianza

21 aprile del 753 fu fondata Roma (Romolo) XXXVI c.a XXI XX XIX XVIII XVII XVI XV XIV XIII XII XI X IX VIII VII VI V VI III II I. a. C.

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Archivio storico regionale Elenco categorie del Fondo Filippa di Martiniana. Elenco delle categorie del fondo Filippa di Martiniana

I Medici, una dinastia al potere

Parrocchie Mercoledì 09 Luglio :24 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 09 Luglio :18

COMUNITA PASTORALE MADONNA DELLA SELVA FAGNANO CALENDARIO PASTORALE SETTEMBRE 2015

.1 Inquadramento a vasta scala: Comune di Castiglione Olona

RASSEGNA STAMPA V ANNIVERSARIO MORTE DON MARIO PICCHI. A cura di. Agenzia Comunicatio

70 ANNIVERSARIO DELL INIZIO DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE LA RESISTENZA IN ITALIA IL CASO DELLA FAMIGLIA PUECHER

MUSEO DELLA CERAMICA MUSA Museo d Arte di Palazzo Gavotti

59 Fondazione Parrocchia 18: Rosario 18.30: Concelebrazione

L Impero Universale di Carlo V pp. 78; Tiziano, L Imperatore Carlo V a cavallo, 1548, Museo del Prado, Madrid

Conventi e monasteri di Asti in età moderna - Tabelle

Domenica 14 dicembre III di AVVENTO

COMUNE DI OSSIMO - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Elenco delle emergenze puntuali del territorio comunale EMERGENZE STORICO ARCHITETTONICHE

ELENCO CONCESSIONI GARANZIA DI STATO ANNO 2012

Il gotico a Firenze. 1. Architettura gotica a Firenze

MARINA CAFFIERO. Anno di fondazione Titolo Ordine

STEMMI CAVALLI. Storia e documenti delle Famiglie Cavalli

Parrocchie nella città San Bartolomeo, San Bernardo San Martino, Santa Maria della Stella

in viaggio verso ANTA LA TERRA LA BASILICA ANTO TEFANO in Bologna DI BEATRICE BORGHI MINERVA EDIZIONI

Veduta del Musaeum gioviano Pittore lombardo

L Italia nei secoli XIV e XV

Santa Maria dei Bisognosi: le immagini

Parrocchie nella città

Esso si chiama così perché l incrocio delle due strade principali che si trovano di fianco, formano una T. Federico II Gonzaga, signore di Mantova,

INDICE DEL VOLUME. 1. La fuga «Cum statum suum nostrum reputemus»... 1 La rivolta di Roma Da Pisa a Firenze... 19

Una favola. realmente accaduta

Novena e festa di san Pio

CALENDARIO ACCADEMICO A. A. 2015/2016

INDICE INTRODUZIONE. PARTE PRIMA: Evoluzione storica della parrocchia dalle origini ad oggi pag. 1

Programma dei festeggiamenti in onore di Maria SS. della Bruna

Belluno. Belluno. ore NELLE CHIESE DEL BELLUNESE PRESENTAZIONE DEL VOLUME. Chiesa di Santo Stefano 6 luglio Provincia di Belluno

FRANCESCO II (III) DI LORENA (II periodo: )

Curiosando per Porta Romana Passeggiata (virtuale) alla scoperta del nostro sestiere. con Adriana Rosas, milanese

CALENDARIO LITURGICO Aprile 2009

OPERA FRANCESCANA DELLA

Linea 1 (Scuole Prealpi)

PARROCCHIA SAN BERNARDO CALENDARIO settimana dal 22 al 29 gennaio Domenica 22 gennaio 2017 III del TEMPO ORDINARIO

Servizio Urbano Città di Saronno. Linea 1 (Scuole Prealpi) Corsa

IUAV-VENEZIA BIBLIOTECA CENTRALE "-~'~ i H i111

Quattro secoli di coniazioni dal 1720 al 2008 La Collezione Giuseppe Ruzzante al Museo di Monselice

Preti precedenti. - Prevosti e Parroci. - Vicari Parrocchiali. Prevosti e Parroci. Mons. Gian Paolo Citterio (Prevosto dal 1996 al 2011)

FUORI E DENTRO LA MOSTRA Un itinerario ala scoperta del territorio al tempo dei Vivarini

Prot.18 /2011 Ai Cappellani, ai Cavalieri, ai Postulanti. Sede

Calascibetta. Storia di Calascibetta

GENEALOGIA DELLA FAMIGLIA CAFFARELLI SECOLI XIV-XVIII Roberto Vergara Caffarelli

Redentoristi in festa per San Clemente Maria Hofbauer

Calendario Parrocchiale

Transcript:

Baldironi Antica nobile famiglia di probabile origine romana, trasferita a Milano e in Monza, proprietaria di un grande patrimonio fondiario e villa di campagna nel Borgo di Lissone. Di nobile condizione, sempre riconfermata come tale dai vari governi succedutisi, ha avuto tra i propri membri notai, imprenditori, capitani, colonnelli, medici; iscritti negli antichi stemmari ducali antichi e nei registri delle famiglie nobili milanesi. Il cognome dovrebbe essere un accrescitivo da un nome di origine germanico quale «balderic» attraverso «balder» con significato di «ardito, possente». Le più antiche informazioni sulla presenza dei Baldironi sono relative al ramo abitante in Monza. Infatti in un documento dell anno 1243 compaiono come affittuari di un terreno in Monza un Giacomo e suo figlio Vinciguerra Baldironi e come fideiussore un Johannes Baldironus de burgo modoetia.

- dominus Abondio Baldironi nel 1291 è consigliere nel Comune del borgo di Monza e nel 1311 viene eletto il fratello Armano alla medesima carica. - Franzio Baldirone di Milano, ghibellino, fu un fautore del duca di Milano Galeazzo Visconti. - Giovanni Baldironi di Monza: nel 1345 il Capitolo della chiesa di San Giovanni Battista di Monza (il Duomo) elegge quale «sindico e procuratore... il discreto uomo Giovanni Baldirono» al fine di incaricarlo di riportare in Monza da Avignone (sede papale), previo consenso dell arcivescovo di Milano e del Papa, il tesoro della chiesa di San Giovanni Battista di Monza. - nobile Gerardo Baldironi vissuto nel XIV secolo, di Monza, è stato considerato dalla famiglia il loro capostipite; sembra avesse già beni in Lissone. - Herecosio Baldirone, notaio in Monza nell anno 1367. - Beltrame e Antonio fratelli, fu Gerardo, di Monza viventi nella metà del XIV secolo. Nel 1326 si trovano iscritti nei registri della Comunità dei mercanti di lana di Monza un Mafiolo et Johannolus fratres de Baldironibus di Monza. - Martino Baldironi figlio di Antonio, di Monza; nel 1404 riceve da Donato Confalonieri di Gerno la dote di sua figlia Marina, andata sposa a Martino, consistente in 46 fiorini, una «pellanda» (sopravveste femminile) di drappo celeste del valore di 4 fiorini, 6 «mantilla» cioè asciugatoi per la testa, un bacile, 2 serie di anfore e brocche per uso lavamani, 4 cuscini, una reticella di perle per capelli del peso di 1 oncia (circa 30 grammi).

- nobile Ambrogio Baldironi di Milano: Deputato della Veneranda Fabbrica del Duomo nel 1406. - Johanninus Baldironi figlio di Beltrame di Monza. - Bernardo Baldironi di Milano, «habens certa bona in loco Monte Brianzie» nel 1455. - fra Giovanni Baldironi, Ordinis fratris minoris (francescano), nel 1468 persuade il Duca di Milano ad accordarsi con il Papa onde togliere al re d Aragona il Regno di Napoli al fine di annetterlo agli Stati pontifici. - Romanino Baldironi, figlio di Gerardo fu uno fra «li Magnifici, Nobili, Spettabili, Egregi e Prudenti Cittadini» (di Milano) che nel 1470, prestarono giuramento di fedeltà al primogenito Galeazzo Maria, Duca e Decurione di Milano nel 1474. Suo fratello Martino ebbe due figli maschi - Cesare Baldironi si stabilì a Trento, dove i suoi discendenti si protrassero fino al XIX secolo. - Bartolino e Maffeo, fradelli di Baldiron quali hanno servito XXX anni e più la bona memoria del duca Francesco (Sforza), da un documento dell anno 1466. Del 1473 sono le prime informazioni documentarie della presenza in Lissone della famiglia quale proprietaria di beni con un dominum Giovanni Pietro figlio del fu Gerardo di Monza. A lui seguono sempre come proprietari nel 1491: - prete Giovanni Battista Baldironi e fratelli figli del fu Antonio di Monza

- e nel 1492 un dominum Romano Baldironi fu Gerardo di Monza, abitante a Milano. Nel Teatro Genealogico delle Famiglie Nobili Milanesi, custodito nella Biblioteca Nacional de Madrid, di anonimo e redatto a Milano alla metà del XVIII secolo, si trova registrata la famiglia Baldironi il cui albero genealogico viene fatto iniziare da un Giovanni Giacomo, con una descrizione assai poco benevola: Giovanni Giacomo di Giovanni Pietro, 1494, «di vile stirpe, uomo mercenario in Milano senza alcuna cognizione di Lettere». Altre fonti lo definiscono negoziante. Nel 1502 il signor Giovanni Giacomo di Giovanni Pietro affitta dal Terzo Ordine degli Umiliati di Monza una casa con forno da prestinaio situata nel borgo di Lissone. E il fondatore dell omonima cascina oggi chiamata cascina S. Mauro, sita dove si dice «in Gambarino» ovvero «alli dosseli alla Baldirona». Suo figlio Giovanni Antonio fu «Impresario delle Catene del Naviglio, Affare Regio ma mecanico chi lo esercita e di puoca Caratura, sposa Ippolita Carazzola». Abitante in Milano con i cugini Girolamo e Battista è possessore dei beni in Lissone. Nella descrizione sull Imbottato del 1546 Johan Antonio Baldiron fa lavorare a suo nome 80 pertiche di terra da un suo massaro e altre pertiche 200 da altro suo dipendente. I suoi beni cerealicoli sono custoditi nella casa di un dipendente e non nella casa di famiglia, cioè la Villa. - Girolamo Baldironi figlio di Gio. Antonio «Carissimo al Duca di Milano Francesco II Sforza» il quale concesse a lui e ai suoi discendenti immunità fiscali sui beni di Lissone. Commissario Generale del Sale e dal 1513 Decurione di Milano, possessore di beni in Lissone, nel suo testamento tra l altro dispone che nel giorno della commemorazione della sua morte venga distribuito un moggio di frumento da convertirsi in pane da distribuire ai poveri di Lissone. Istituisce erede di parte dei suoi beni lissonesi l Ospedale dei vecchi di Milano. Nella descrizione sull Imbottato del 1546 fa

lavorare a suo nome 600 pertiche distribuite a tre diversi dipendenti. - sacerdote Battista Baldironi figlio di Gio. Antonio fratello di Girolamo, Prevosto di Trento. Consigliere, Archiatra e amico dell Imperatore Carlo V, il quale concesso l uso del capo dell Impero (aquila nera coronata d oro in campo d oro) allo stemma della famiglia (arma nuova). Fu senatore e caro amico del Duca di Milano Francesco II Sforza il quale concesse anche a Battista e confermò le immunità sui beni situati a Lissone. Nella descrizione sull Imbottato del 1546 si legge che «in casa di messer Batista Baldiron si trovano cereali custoditi nei magazzini». La casa in questione è la Villa Baldironi (oggi Reati). - Carlo Filippo di Gio. Antonio successo con i suoi discendenti nei possedimenti lissonesi e nel giuspatronato della cappella e cappellania di Sant Ilario nella parrocchiale di Lissone. Carlo Baldironi figlio di Gio. Antonio alla morte di suo Padre ritrovò Scudi 4.000 in Contanti, così che li impiegò in Negozio di Mercante d Oro e Seta nel 1596. Gerolamo e Romano fratelli Baldironi figli di Carlo «vissero delle loro entrate». Nel 1577 compaiono gli eredi del fu messer Paolo Baldironi la cui figlia la nobile Ludovica Baldironi vedova, abitante a Sulbiate Olona pieve di Gallarate, vende nel 1623 ai Visconti di Monza pertiche 8 di terra situate a Lissone. Da segnalare ancora nella nobile genealogia: Isabella maritata Bellasio, Antonio canonico in Santa Maria della Scala a Milano, Luigi «capitano al Servizio Spagnolo», che partecipò alla Guerra della Valtellina alla metà del XVI secolo al servizio del Re di Spagna (di questa impresa potrebbero essere il racconto gli affreschi conservati nella Sala delle Battaglie della villa Baldironi-Reati a Lissone). Un Carlo Baldirone venne «confiscato e bandito» per aver ucciso la propria

moglie Vittoria del Sole verso la metà del XVII secolo. Nel 1659 don Giuseppe Baldironi è Pubblico Notaio Imperiale e Apostolico di Milano. Figura rilevante per la storia della famiglia e di Lissone è il nobile Ottaviano Baldironi, figlio di Martino abitante a Milano: fonda una cappellania con messa quotidiana presso la cappella di Sant Ilario nella parrocchia dei SS Pietro e Paolo di Lissone, altare tuttora esistente: «D.O.M. antiquo Nobilis familiae Baldirone monumento anno M.D.CC.XXX.VI instaurato», come dice l iscrizione della lapide sepolcrale di famiglia nella cappella di loro patronato. Nel 1698 gli Illustri Signori don Ottaviano e suo cugino don Francesco Baldironi pongono mano ai rinnovamenti alla loro villa in Lissone. Vengono aggiunti alcuni locali, fanno affrescare tutte le sale del piano terreno ed edificano ex novo sul lato nord un oratorio dedicato alla Vergine Immacolata che faranno benedire nel 1702. All interno del complesso della villa un paio di locali erano destinati al cappellano privato, che la famiglia teneva presso di sé per la celebrazione liturgica. Nel Catasto teresiano dell anno 1722 compaiono i nobili signori: - don Carlo Maria (n. 1660) e Francesco fratelli Baldironi figli di Carlo Filippo e il loro cugino il citato nobile don Ottaviano. - Romano Baldironi (n.1710) figlio di Francesco, «Alfiere nell Inclito reggimento Clerici», abitante in Milano e possessore dei beni in Lissone. A don Romano nacquero i figli don Francesco (1751) e don Giuseppe che sposerà Anna Frisiani e rivestirà la carica di Vicario di Giustizia, Consigliere d Appello e Commissario del Potere Esecutivo del Dipartimento dell Olona. Un documento del 1828 ricorda la sua volontà di essere sepolto a Lissone: «Essendosi ieri reso defunto in questa Città (Milano) il Sig. Don Giuseppe Baldironi ex Consigliere d appello, ed avendo i parenti del medesimo chiesto il permesso di far trasportare il di

lui cadavere nel Comune di Lissone per essere sepolto in quel Cimitero, la Regia Delegazione aderisce alla domanda sotto condizione che il trasporto sia fatto durante la notte incognitamente, e senza alcuna pompa funebre da questa Città direttamente al suddetto Cimitero sotto la sorveglianza di un Ufficiale di Sanità... Milano 1828». Dal nobile don Giuseppe nacquero don Luigi Baldironi, che sposa Claudia Leveni ed è Deputato all estimo nel Comune di Lissone; don Carlo Baldironi che sposa Maria Porta (linea estinta); donna Francesca, morta nel 1860. Da don Luigi nacquero il Capitano nobile don Giuseppe Baldironi celibe, morto suicida nel 1877, sepolto nel vecchio cimitero di Lissone; donna Teresa Baldironi, che sposa il medico Matteo Astengo ed è l ultima discendente dell antica famiglia Baldironi. Nel 1894 fa riesumare le salme dei fratelli don Giuseppe e don Luigi dal vecchio cimitero per deporli nella nuova cappella funebre di famiglia posta nel nuovo cimitero. Del Capitano Giuseppe Baldironi si ritrovarono, oltre a tutto lo scheletro completo, anche vari indumenti di vestiario con i distintivi di Capitano che furono messi e sugellati nella cassa a ciò destinata. Della salma di don Luigi Baldironi, morto nel 1856, si rinvennero «suoi avanzi consistenti in due piccoli ossi ed una piccola parte della testa, non essendosi trovato di più stante il gran tempo che fu seppellito cioè nel 1856». La Nobildonna Teresa Baldironi vedova Astengo nel 1897 vende alla famiglia Paleari di Monza tutti i beni della famiglia Baldironi, villa lissonese compresa. Con lei si estingue la famiglia Baldironi, confluita - attraverso gli Astengo e i Cerini - nella famiglia Moreo di Milano. Nell elenco Ufficiale Nobiliare Italiano pubblicato nel 1922 i Baldironi sono così descritti: «Baldironi, Nobile, maschi e femmine: originari di Lombardia, dimorante in Milano. Ultimo riconosciuto Giuseppe (anno, 1816). Trattamento di Don e Donna».