PREGHIERA DELL ARCIVESCOVO METROPOLITA ALLA MADONNA DELLE ROSE Chiesa Parrocchiale di S. Vittoria in Carsoli, 21 Agosto 2010 1. O Madonna delle Rose ci rivolgiamo a Te, oggi, nel giorno della Tua festa. La devozione antica e nuova della Chiesa ci ha abituati ad invocarti con il titolo di Rosa mistica : Sei una Rosa avvolta da un grande mistero. 2. E misteriosa la tua venuta al mondo. Unica, tra tutte le creature umane, sei stata risparmiata dal peccato. Mai la colpa ha sfiorato la tua anima. Neppure il peccato originale ha potuto macchiare il tuo cuore immacolato. E rimani per sempre la Regina, la Bambina purissima, che con la sua innocenza generatrice di sempre nuovo stupore, attraversa tutti i secoli della storia spesso così sporchi di sangue e di peccato. 3. Il mistero ha avvolto anche la tua maternità divina. Sei diventata Madre di Gesù, Figlio di Dio, solo per opera dello Spirito Santo.
Chissà cosa è passato nel tuo cuore di Vergine e di fanciulla già innamorata di Dio, quando l Angelo è venuto a portarti il meraviglioso e sconvolgente annuncio: Sarai la Madre del Figlio di Dio! Ma questo annuncio non ha offuscato, neppure un istante, la tua umiltà e la consapevolezza di essere solo la schiava, la Serva del Signore., 4. Il mistero ha circondato i trent anni della tua vita nascosta a Nazareth, accanto a Gesù e accanto a Giuseppe. Se potessimo conoscere quello che tu hai conosciuto, quello che i tuoi occhi di Vergine attenta, che conservava tutto nel suo cuore hanno saputo vedere e contemplare! Hai visto il Figlio di Dio crescere come tutti i bambini del mondo, i giovani e gli adolescenti. E, una volta, questo Figlio, ti ha procurato anche un incomprensibile dolore. Quando a dodici anni ha deciso di rimanere a Gerusalemme, abbandonando la carovana. Mentre Tu e Giuseppe angosciati lo cercavate. Mistero del silenzio di Nazareth. Mistero di Gesù. Ma anche impenetrabile mistero della giovane mamma Maria di Nazareth.
Mistero colmo di preghiera, di amore, di tenerezza, di dedizione e di totale abbandono alla volontà del Padre, che nel suo Libro scriveva ogni giorno le pagine della storia della famiglia più santa della terra, una famiglia, però, che sapeva vivere nell umiltà più affascinante. 5. Ma come dimenticare il mistero più oscuro ma più consolante della tua sofferenza, o Maria, accanto a Gesù, nell ora drammatica della Passione e della Croce? Tu hai seguito Gesù sulla via del Calvario, hai visto il suo volto insanguinato, deformato dalle torture. Lo hai visto inchiodato sulla croce. E lo hai visto morire sulla croce. Lo hai sentito (e quel grido ti ha trapassato il cuore) mentre supplicava il Padre: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?. E poi, quando hanno deposto Gesù dalla Croce e te lo hanno messo tra le braccia, lo hai baciato e accarezzato per l ultima volta. 6. Lo hai visto rinchiudere nel sepolcro. Ma Tu sapevi
che era solo per poco tempo. Solo per tre giorni, come Gesù stesso aveva promesso. Il terzo giorno, infatti, è risorto. Ed ecco, ancora, il mistero del tuo incontro con il Figlio tuo Risorto. I Vangeli non lo raccontano. Chi avrebbe creduto ad una mamma che testimonia che suo Figlio è risorto? Ma tu l hai visto il tuo Gesù Risorto. Ed è stato il primo incontro di una creatura umana con il tuo Figlio risorto. Chi può raccontare la dolcezza, l intensità, lo splendore, la potenza, l affetto dilagante di quell incontro? Anche questo è un mistero Conservato per sempre nel tuo cuore purissimo. 7. O Madre di Gesù e Madre nostra, o Vergine della Risurrezione, o Madonna delle Rose, o Rosa mistica, Maria, ottieni anche per noi dal tuo Figlio Risorto la certezza che Egli ha già vinto la morte e il male, anche per noi. Tu hai creduto alla Parola del tuo Figlio, alla promessa della Sua risurrezione, anche quando lo hai lasciato agonizzante e morente sulla croce. Quanta fede in Te, in quel momento! Ottienila anche per noi questa fede,
la fede che vince ogni dubbio, la fede che sposta le montagne. Di questa fede abbiamo terribilmente bisogno oggi e ancora di più nei giorni che verranno. O Madonna delle rose O Clemente, o Pia, o dolce Vergine Maria. Amen. + Giuseppe Molinari Arcivescovo Metropolita dell Aquila