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1.1 - POPOLAZIONE 3

1.1.1 - Distribuzione territoriale della popolazione. Il territorio della provincia di Pordenone risulta suddiviso in 50 comuni (dal 01.01.2015, prima 51) (tav. 1.1.1). Alla data del 31/12/2014, la popolazione è così distribuita: - comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti 11 - comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 2000 abitanti 9 - comuni con popolazione compresa tra 2.001 e 3.000 abitanti 4 - comuni con popolazione compresa tra 3.001 e 5.000 abitanti 6 - comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 8.000 abitanti 5 - comuni con popolazione compresa tra 8.001 e 10.000 abitanti 5 - comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 15.000 abitanti 4 - comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti 6 Si evidenzia la presenza di comunità con ridotte dimensioni, infatti il 60% dei comuni del territorio ha una popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti. La classificazione dei comuni per zone altimetriche, al 31 dicembre 2014 evidenzia che la popolazione residente è così distribuita (Tav. 1.1.1 e tav. 1): Zone Altimetriche N. Comuni Popolazione residente Incidenza percentuale Montana 10 4.795 1,53% Collinare 16 53.266 16,97% Pianura 24 256.220 81,50% Totale Provincia 50 313.972 10% La densità abitativa della Provincia di Pordenone, pari a 138,12 abitanti per Kmq al 31/12/2014, è nettamente inferiore al dato regionale (156,19 ab. per Kmq.) (Tav. 1.1.1). 4

1.1.2 - Evoluzione demografica. Dall analisi delle tavole nr. 1.1 e 1.1.1 l andamento della popolazione residente risulta piuttosto stabile: da 314.644 residenti nel 2013 si è passati a a 313.972 nel 2014 (-672 unità). La decrescita è dovuta al saldo negativo del movimento migratorio (Iscritti Cancellati), pari a - 496, ed a quello, sempre negativo, naturale (Nati - Morti), che fa registrare un valore pari a - 176. Il saldo naturale (Nati Morti ) - Tav. 1.1.1 e graf. 1.2 - risulta positivo per 17 comuni (15 nel 2014). Si segnalano: Brugnera (+50), Prata di Pordenone (+42) e Azzano Decimo (+41). Il saldo migratorio (Iscritti Cancellati) - Tav. 1.1.1 - risulta positivo per 21 comuni della provincia. Si evidenzia in particolare Fontanafredda (+142). Il saldo della popolazione residente (Tav. 1.1.1 ), somma algebrica tra il saldo naturale ed il saldo migratorio, è risultato positivo in 12 comuni; anche in questo caso i valori più consistenti sono stati rilevati nei comuni di Fontanafredda (+190), Azzano Decimo (+41) e Roveredo in Piano (+37). 1.1.3 - Andamento dell'immigrazione. Al 31.12.2014 il numero degli stranieri residenti in regione ammonta a 107.559 unità. Per la provincia di Pordenone n. 33.817, pari al 31,44% del dato regionale; l'incidenza sulla popolazione regionale è pari al 8,77%. 1.1.4 - Popolazione scolastica. La popolazione scolastica iscritta alle scuole medie superiori provinciale, per l anno scolastico 2015/2016, raggiunge n 12.396 unità, e risulta distribuita nelle diverse tipologie di Istituti scolastici, come riportato nella tabella 1.1.4.1.. 5

1.1 POPOLAZIONE 1.1.1. - Popolazione legale al censimento 2011 1.1.1. - Popolazione legale al censimento 2001 n. 310.811 n. 286.198 Var. per mille sul 2001 +86,000 1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente Totale n. 313.972 anno precedente. (art.156 del testo Unico in materia Maschi n. 153.610 di ordinamento degli Enti Locali) Femmine n. 160.362 Tav. n. 1.1 - Popolazione residente a fine anno 2010 2011 (*) 2012 2013 2014 Nati 3.016 3.003 2.822 2.787 2.703 Morti 3.021 2.960 3.065 3.001 2.879 Saldo Naturale -5 43-243 -214-176 Iscritti 12.776 11.945 14.099 13.807 10.209 Cancellati 11.318 11.531 11.556 11.860 10.705 Saldo Migratorio 1.458 414 2.543 1.947-496 Saldo Totale +1.453 +457 +2.300 +1.733-672 Comune capoluogo 51.723 51.378 51.378 51.758 51.632 Altri comuni 263.600 259.233 261.533 262.886 262.340 Totale Provincia 315.323 310.611 312.911 314.644 313.972 Tasso di natalità x 1000 abitanti 9,587 9,595 9,052 8,882 8,600 Tasso di natalità per 1000 ab. reg. FVG 8,370 8,432 8,054 7,700 7,480 Tasso di mortalità x 1000 abitanti 9,603 9,458 9,831 9,564 9,160 Tasso di mortalità per 1000 ab. reg. FVG 11,404 11,488 11,826 11,600 11,220 Fonte:ISTAT (*) Post censimento 2011 Graf. 1.1 - Andamento del saldo naturale, migratorio e totale della Provincia di Pordenone: periodo 2010-2014 4.600 4.400 4.200 4.000 3.800 3.600 3.400 3.200 3.000 2.800 2.600 2.400 2.200 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0-200 -400-600 -800 2.543 2.300 1.947 1.458 1.453 457 1.733 414 43-5 2010 2011 2012-243 2013-214 2014-672 -176-496 saldo migratorio saldo naturale saldo totale 6

Graf. n. 1.1 - Andamento tassi di natalità e mortalità Periodo 2010-2014 11,40 11,49 11,83 11,60 11,22 9,59 9,60 9,60 9,83 9,46 9,05 9,56 9,16 8,43 8,05 7,70 7,48 Tasso di natalità prov Pordenone Tasso di natalità reg FVG Tasso di mortalità prov Pordenone Tasso di mortalità reg FVG Graf. n. 1.2 - Andamento saldo naturale Provincia di Pordenone Periodo 2010-2014 3.016 3.021 3.003 2.960 3.065 3.001 2.822 2.787 2.703 2.879 43-243 -214-176 Nati Morti Saldo Naturale Per mille abitanti 3.875 3.000 2.125 1.250 375-500 14,00 1 6,00 8,37 2010 2011 2012 2013 2014-5 2010 2011 2012 2013 2014 7

Tav. n. 1.1.1 - Popolazione residente e superficie per comune N. Comuni Zona Altim. Superficie censuaria 2010 2011(*) 2012 2013 Differenza Nati - Morti Anno 2014 Differenza Variaz. risp. Iscr. - Canc. al 31.12.12 1 Andreis M 26,89 289 281 282 268-5 3-2 266-0,73% 9,89 2 Arba C 14,76 1.336 1.305 1.317 1.337-10 -20-30 1.307-2,26% 88,55 Valvasone Arzene (da P 29,92 4.040 3.967 3.961 4.002 7-10 -3 3.999-0,08% 133,66 3 01.01.2015) 4 Aviano C 113,46 9.270 8.997 9.085 9.205-18 5-13 9.192-0,14% 81,02 5 Azzano Decimo P 51,40 15.601 15.552 15.627 15.698 32 9 +41 15.739 +0,26% 306,21 6 Barcis M 103,10 256 263 255 252-4 5 +1 253 +0,39% 2,45 7 Brugnera P 29,24 9.300 9.269 9.317 9.363 14 10 +24 9.387 +0,26% 321,03 8 Budoia C 37,67 2.573 2.564 2.579 2.591 0-15 -15 2.576-0,58% 68,38 9 Caneva C 41,95 6.541 6.492 6.529 6.473-40 -3-43 6.430-0,66% 153,28 10 Casarsa della Delizia P 20,41 8.585 8.468 8.639 8.605 30-27 +3 8.608 +0,03% 421,75 11 Castelnovo del Friuli C 22,59 942 910 887 913-10 1-9 904-1,00% 40,02 12 Cavasso Nuovo C 10,46 1.637 1.596 1.601 1.568-18 10-8 1.560-0,50% 149,14 13 Chions P 33,47 5.260 5.198 5.197 5.196 16-20 -4 5.192-0,08% 155,12 14 Cimolais M 101,21 431 419 427 418-5 -9-14 404-3,31% 3,99 15 Claut M 165,98 1.027 1.002 971 968-7 4-3 965-0,31% 5,81 16 Clauzetto M 27,96 402 386 385 375-10 16 +6 381 +1,58% 13,63 17 Cordenons P 56,78 18.470 18.202 18.233 18.304 14-17 -3 18.301-0,02% 322,31 18 Cordovado P 12,12 2.759 2.740 2.713 2.747-3 16 +13 2.760 +0,48% 227,72 19 Erto e Casso M 52,22 389 383 390 391-3 -3-6 385-1,54% 7,37 20 Fanna C 10,13 1.572 1.555 1.574 1.611 4-6 -2 1.609-0,13% 158,84 21 Fiume Veneto P 35,76 11.494 11.505 11.625 11.701-10 -46-56 11.645-0,48% 325,64 22 Fontanafredda P 46,33 11.686 11.539 11.678 11.930 48 142 +190 12.120 +1,61% 261,60 23 Frisanco M 61,20 683 644 637 618-3 5 +2 620 +0,32% 10,13 24 Maniago C 69,11 11.968 11.855 11.830 11.885-8 -77-85 11.800-0,72% 170,74 25 Meduno C 31,25 1.701 1.660 1.639 1.598-7 -3-10 1.588-0,62% 50,82 26 Montereale Valcellina C 67,85 4.570 4.508 4.528 4.496-11 -30-41 4.455-0,91% 65,66 27 Morsano al Tagliament P 32,16 2.887 2.859 2.842 2.825-22 8-14 2.811-0,49% 87,41 28 Pasiano di Pn P 45,50 7.901 7.857 7.832 7.815 3-69 -66 7.749-0,84% 170,31 29 Pinzano al Tagliamento C 21,76 1.613 1.569 1.560 1.537 0 12 +12 1.549 +0,77% 71,19 30 Polcenigo C 49,19 3.237 3.177 3.183 3.166-15 6-9 3.157-0,28% 64,18 31 Porcia P 29,49 15.443 15.239 15.325 15.370 21-42 -21 15.349-0,14% 520,48 32 Pordenone P 38,23 51.723 50.365 51.378 51.758-81 -45-126 51.632-0,24% 1.350,56 33 Prata di Pordenone P 22,91 8.569 8.460 8.545 8.585 35-73 -38 8.547-0,44% 373,07 34 Pravisdomini P 16,14 3.532 3.481 3.475 3.531 16-65 -49 3.482-1,40% 215,74 35 Roveredo in Piano P 15,92 5.746 5.785 5.836 5.925 11 26 +37 5.962 +0,63% 374,50 36 Sacile P 32,62 20.227 19.868 19.849 20.140 18-168 -150 19.990-0,75% 612,81 37 S. Giorgio della R. P 47,92 4.758 4.539 4.546 4.634-6 -2-8 4.626-0,17% 96,54 38 S. Martino al T. P 17,83 1.556 1.496 1.521 1.525-4 -19-23 1.502-1,51% 84,24 39 S. Quirino P 51,19 4.310 4.274 4.349 4.372-3 31 +28 4.400 +0,64% 85,95 40 S. Vito al Tagliamento P 60,71 15.015 15.006 15.112 15.132-48 22-26 15.106-0,17% 248,82 41 Sequals C 27,95 2.258 2.219 2.220 2.239-10 -10-20 2.219-0,90% 79,39 42 Sesto al Reghena P 40,53 6.296 6.326 6.365 6.360 8-13 -5 6.355-0,08% 156,80 43 Spilimbergo P 72,47 12.220 11.922 12.020 12.048-34 31-3 12.045-0,02% 166,21 44 Tramonti di Sopra M 125,11 385 355 349 348-7 -4-11 337-3,16% 2,69 45 Tramonti di Sotto M 85,19 423 409 406 410-6 4-2 408-0,49% 4,79 46 Travesio C 28,82 1.861 1.800 1.794 1.809-8 -9-17 1.792-0,94% 62,18 47 Vajont C 1,58 1.785 1.714 1.746 1.780-1 -35-36 1.744-2,04% 1.103,80 48 Vito d'asio M 53,85 843 812 819 806-11 -19-30 776-3,69% 14,41 49 Vivaro C 37,57 1.388 1.399 1.391 1.362-3 25 +22 1.384 +1,60% 36,84 50 Zoppola P 45,36 8.565 8.420 8.542 8.654-22 -28-50 8.604-0,58% 189,68 Totale Variaz. Perc. Densità per Kmq Totali prov. di Pordenone Totali prov. di Udine Totali prov. di Gorizia Totali prov. di Trieste 2.273,22 315.323 310.611 312.911 314.644-176 -496-672 313.972-0,21% 138,12 4.905,40 541.522 534.944 536.622 537.943-2.077 +314-1.763 536.180-0,33% 109,30 466,02 142.407 139.914 140.650 141.076-755 +576-179 140.897-0,13% 302,34 211,82 236.556 232.311 231.677 235.700-1.579 +1.952 +373 236.073 +0,16% 1.114,50 Regione Friuli-Venezia Giulia 7.856,46 1.235.808 1.217.780 1.221.860 1.229.363-2.241 1.227.122-0,18% 156,19 Fonte: ISTAT; Note: P= Pianura, C= Collina, M= Montagna, ND= dati non disponibili (*) Dati aggiornati post censimento 8

Legenda da 200 a 500 ab. da 501 a 1000 ab. da 1001 a 2000 ab. da 2001 a 5000 ab. da 5001 a 10000 ab. da 10001 a 20000 ab. da 20001 a 52000 ab. Distribuzione della popolazione nel territorio provinciale - 2014 Elaborazioni a cura del Servizio Sistemi Informativi Territoriali Provinciali 9

Legenda da 2 a 100 ab. x kmq da 101 a 200 ab. x kmq da 201 a 300 ab. x kmq da 301 a 400 ab. x kmq da 401 a 500 ab. x kmq da 501 a 600 ab. x kmq Densità abitativa per territori comunali - 2014 Elaborazioni a cura del Servizio Sistemi Informativi Territoriali Provinciali 10

Tav. n. 1.1.2 - Residenti Stranieri per provincia PROVINCE 2009 2010 2011 (*) 2012 2013 2014 Udine 37.823 39.326 37.527 39.973 41.558 41.133 Pordenone 34.582 36.046 33.084 34.419 35.129 33.817 Gorizia 10.484 10.870 10.088 11.222 12.067 12.546 Trieste 17.961 19.044 16.628 16.954 19.163 20.063 FVG 100.850 105.286 97.327 102.568 107.917 107.559 Fonte:ISTAT Tav. n. 1.1.2.1 - Variazione percentuale per provincia PROVINCE 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Udine +6,28% +3,97% -4,57% +6,52% +3,97% -1,02% Pordenone +4,25% +4,23% -8,22% +4,04% +2,06% -3,73% Gorizia +8,22% +3,68% -7,19% +11,24% +7,53% +3,97% Trieste +8,67% +6,03% -12,69% +1,96% +13,03% +4,70% FVG 14,01% 4,40% -7,56% 5,38% 5,22% -0,33% Fonte:ISTAT Tav. n. 1.1.2.2 - Incidenza percentuale sulla popolazione residente per provincia PROVINCE 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Udine 7,01% 7,27% 6,93% 7,38% 7,77% 7,67% Pordenone 11,07% 11,48% 10,49% 10,92% 11,31% 10,81% Gorizia 7,36% 7,62% 7,08% 7,88% 8,62% 8,92% Trieste 7,60% 8,05% 7,03% 7,17% 8,25% 8,66% FVG 8,32% 8,62% 7,91% 8,31% 8,73% 8,83% Fonte:ISTAT (*) Dal 2011 dati post censimento Graf. n. 1.3 - Incidenza percentuale stranieri su popolazione residente 14,00% 12,00% 11,07% 11,48% 10,49% 10,92% 11,31% 10,81% 1% 8,00% 7,01% 7,27% 6,93% 7,38% 7,77% 7,67% 7,36% 7,62% 7,08% 7,88% 8,62% 8,92% 7,60% 8,05% 7,03% 7,17% 8,25% 8,66% 6,00% 4,00% 2,00% % Udine Pordenone Gorizia Trieste 2009 2010 2011 2012 2013 2014 11

Tav. n. 1.1.4 - Iscritti alle scuole superiori della provincia di Pordenone Anno scolastico 2011/2012 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2015/2016 Iscritti 11.356 11.657 11.763 12.261 12.396 iscritti scuole superiori provincia Pordenone 12.261 12.396 Variaz. % +0,61% -0,97% +2,65% +4,23% +1,10% 11.657 11.763 11.356 2011/2012 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2015/2016 Tav. n. 1.1.4.1 - Trend iscrizioni per indirizzo studi superiori Var. perc. anno prec. inc. perc. sul totale Iscritti Var. perc. anno prec. inc. perc. sul totale Iscritti Var. perc. anno prec. inc. perc. sul totale Iscritti Var. perc. anno prec. inc. perc. sul totale Iscritti Var. perc. anno prec. inc. perc. sul totale Istituti tec. per l'agricoltura Totali istituti tecnici Istituti prof. per il comm. e s.s. Istituti prof. Industria e artig. Totale istituti professionali Istituti d'arte Tipologia di istituto Liceo Classico Licei scientifici Ist./scuole magistrali Istituti tecnici commerciali Istituti tecnici industriali Istituti tec. per geometri Iscritti A.S 2011/2012 A.S 2012/2013 A.S 2013/2014 A.S 2014/2015 A.S 2015/2016 632-9,71% 5,57% 589-6,80% 5,05% 537-8,83% 4,57% 505-5,96% 4,12% 721 +42,77% 5,82% 3.361-3,03% 29,60% 3.410 +1,46% 29,25% 3.306-3,05% 28,11% 3.462 +4,72% 28,24% 3.344-3,41% 26,98% 852 +1,79% 7,50% 843-1,06% 7,23% 887 +5,22% 7,54% 924 +4,17% 7,54% 843-8,77% 6,80% 1.404 +14,61% 12,36% 1.514 +7,83% 12,99% 1.705 +12,62% 14,49% 1.794 +5,22% 14,63% 1.802 +0,45% 14,54% 1.437-3,62% 12,65% 1.582 +10,09% 13,57% 1.680 +6,19% 14,28% 1.830 +8,93% 14,93% 1.929 +5,41% 15,56% 575-4,49% 5,06% 504-12,35% 4,32% 508 +0,79% 4,32% 468-7,87% 3,82% 455-2,78% 3,67% 331 +8,88% 2,91% 380 +14,80% 3,26% 411 +8,16% 3,49% 472 +14,84% 3,85% 492 +4,24% 3,97% 3.747 +3,45% 33,00% 3.980 +6,22% 34,14% 4.304 +8,14% 36,59% 4.564 +6,04% 37,22% 4.678 +2,50% 37,74% 855 +3,64% 7,53% 878 +2,69% 7,53% 816-7,06% 6,94% 873 +6,99% 7,12% 849-2,75% 6,85% 1.456-6,06% 12,82% 1.507 +3,50% 12,93% 1.452-3,65% 12,34% 1.445-0,48% 11,79% 1.480 +2,42% 11,94% 2.311-2,69% 20,35% 2.385 +3,20% 20,46% 2.268-4,91% 19,28% 2.318 +2,20% 18,91% 2.329 +0,47% 18,79% 453-3,00% 3,99% 450-0,66% 3,86% 461 +2,44% 3,92% 488 +5,86% 3,98% 481-1,43% 3,88% TOTALE 11.356-0,97% 10% 11.657 2,65% 10% 11.763 +0,91% 10% 12.261 +4,23% 10% 12.396 1,10% 10% Fonte: Ufficio Scolastico Provinciale di Pordenone 12

Graf. n. 1.4 - Andamento iscritti per indirizzo Studi Superiori AA.SS. 2011/2012-2015/2016 3.980 4.304 4.564 4.678 3.361 3.410 3.306 3.462 3.344 1.484 1.432 1.424 1.429 1.564 33,00% 34 14% 36,59% 37,22% 37,74% 29,60% 29,25% 28,11% 28,24% 26,98% 20,35% 20,46% 18,91% 18,79% 19,28% 13,07% 12,28% 12,11% 11,65% 12,62% 3,99% 3,86% 3,92% 3,98% 3,88% 3.747 2.311 2.385 2.268 2.318 2.329 453 450 461 488 481 A.S.2011/2012 A.S.2012/2013 A.S.2013/2014 A.S.2014/2015 A.S.2015/2016 L.Classico/Ist.Magistrali Licei scientifici Istituti tecnici Istituti professionali Istituti d'arte Graf. n. 1.5 - Andamento incidenza percentuali Indirizzo Studi Superiori AA.SS. 2011/2012-2015/2016 A.S.2011/2012 A.S.2012/2013 A.S.2013/2014 A.S.2014/2015 A.S.2015/2016 L.Classico/Ist.Magistrali Licei scientifici Istituti tecnici Istituti professionali Istituti d'arte 13

1.2 - TERRITORIO 14

Tav. 1.2 - Comuni, superficie teritoriale e zona altimetrica MONTAGNA COLLINA Comuni Incidenza % Ettari Incidenza % Comuni Incidenza % Ettari Incidenza % 10 2% 80.271 35,31% 16 32,00% 58.620 25,79% PIANURA TOTALI PROV. PORDENONE Incidenza Incidenza Comuni Incidenza % Ettari Comuni Ettari Incidenza % % % 24 48,00% 88.431 38,90% 50 100% 227.322 100% Ripartizione per zona altimetrica Pianura - 38,90% Montagna - 35,31% Collina - 25,79% Tav. 1.2.1 - Caratteristiche generali del territorio Superficie in Kmq 2.273,22 Altitudine sul livello del mare minima 12 massima 2.706 Pianura alluvionale e rilievi montuosi prevalentemente Geologia Rilievi montagnosi o collinari calcarei Prealpi Carniche Corsi d'acqua principali Tagliamento - Meduna - Cellina - Livenza Strade Statali Km 36,903 Provinciali km 625 Regionali Km 161,79 Autostrade Km 35,1 Tav. 1.2.2 - Parchi e riserve naturali regionali istituiti ai sensi della L.R. 30/9/96 n. 42, al 31/12/98 Denominazione Comuni Superficie in ettari Andreis 890 Cimolais 8.360 Claut 9.545 Erto e Casso 2.810 Forni di Sopra 3.700 Parco naturale delle Dolomiti Friulane Forni di Sotto 3.640 Frisanco 2.365 Tramonti di Sopra Totale Totale territorio provinciale 5.640 36.950 30.945 Incidenza perc. terr. Provinciale 13,61% 15

Tav. 1.2.3 - Strumenti di Pianificazione territoriale Denominazione Atto di adozione Data Piano regionale del trasporto pubblico locale Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica Delibera di Giunta reg. n. 3377 20/11/1998 D.P.Reg. n. 300/Pres. 16/12/2011 Piano provinciale della Viabilità Delibera Consiglio Prov. n. 49 7/3/1995 Programma provinciale attuativo del Piano regionale di gestione dei rifiuti - sezione rifiuti urbani. Approvato con delibera della Delibera Consiglio Prov n. 24 G.R. n. 2262 del 02/09/2004 e con D.P.Reg. n. 0321/Pres. 24/7/2003 dell'08/10/2004 Piano regionale per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi conteneti PCB NON soggetti ad INVENTARIO - D.P.Reg. n. 226/Pres. del 30/06/2004 Programma provinciale attuativo Piano regionale per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi conteneti PCB NON soggetti ad INVENTARIO. Approvato dalla Regione con atto di G.R. n. 1312 del 15/06/2006 e con Decreto D.P. Reg. n. 359/Pres del 20/11/2006 Delibera Consiglio Prov n. 12 9/3/2006 Programma regionale per la decontaminazione e lo smaltimento degli apparecchi inventariati contenenti PCB e del PCB in essi contenuto. D.P.Reg. n. 148/Pres. del 27/05/2005 Programma provinciale attuativo del Programma regionale per la decontaminazione e lo smaltimento degli apparecchi inventariati contenenti PCB e del PCB in essi contenuto. Approvato con Delibera Consiglio Prov n. 35 Decreto P.Reg. n. 159/Pres. del 29/05/2007 e pubblicato sul BUR n. 24 del 13/06/2007 Piano regionale degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio - D.P.Reg. n. 0274/Pres. del 12/08/2005 Programma provinciale attuativo del Piano regionale degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio. Approvato dalla Regione con D.P. Reg. n. 254/Pres del 13/08/2007 Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica - atto di G.R. n. 2442 del 20/11/2006 - D.P.G.R. 20/11/2006 n. 356/Pres. "L.R. 30/1987. Art. 8 bis" Delibera Consiglio Prov. n. 19 17/10/2006 28/6/2007 Programma provinciale attuativo del Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica. Approvato dalla Regione con atto di G.R. n. 1545 del 31/07/2008 e con D.P.Reg. n. 281/Pres. del 17/10/2008 Piano regionale di gestione dei rifiuti - sezione rifiuti speciali non pericolosi, speciali pericolosi e urbani pericolosi - atto di G.R. n. 2441 del 20/10/2006 Programma provinciale attuativo del Piano regionale di gestione dei rifiuti - sezione rifiuti speciali non pericolosi, speciali pericolosi e urbani pericolosi. Approvato con Decreto del Presidente della Regione FVG n. 0161/Pres. del 19/06/2009. Pubblicato sul BUR FVG 1 S.O. n. 12 del 13/07/2009 al BUR n. 27 dell'08/07/2009 Delibera Consiglio Prov. n. 16 Delibera Consiglio Prov. n. 31 24/4/2008 25/9/2008 Piano energetico regionale Piano regionale di miglioramento della qualità dell'aria di cui alla L.R. n. 16/2007 Piano d'azione regionale per episodi acuti di inquinamento atmosferico in ambito comunale o sovracomunale di cui alla L.R. n. 16/2007 D.P.Reg. n. 0137/Pres. D.P.Reg. n. 124/Pres. D.P.Reg. n. 10/Pres. 21/5/2007 31/5/2010 16/1/2012 Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani D.P.Reg. n. 0278/Pres. 31/12/2012 16

1.3 SERVIZI 17

1.3.1. PERSONALE (al 30.11.2015) 1.3.1.1 CAT. IN SERVIZIO IN SERVIZIO CAT. NUMERO NUMERO CAT. Dirig. 5 Cat.B PLA 11 ex.v ex.vi Vice Cat.B PLA 0 33 Dirig. ex. IV ex.v/vi Cat.D Cat.A 43 ex.viii ex.iii 3 Cat.D PLC ex. 39 ex.vii VIII 0 Cat.C PLB 87 ex.vi ex.vii 2 1.3.1.2. Totale personale al 30/11/2015: n 236 a tempo indeterminato n 2 a tempo determinato IN SERVIZIO NUMERO 0 15 Totale 238 1.3.1.3 AREA ECONOMICA FINANZIARIA CAT. Cat.D ex.viii Cat.D ex.vii Cat.C ex.vi PROFILO N. IN SERVIZIO CAT. 1.3.1.4 AREA DI VIGILANZA PROFILO N. IN SERVIZIO Funzionario PLB Ufficiale Polizia 2 contabile ex.vii Locale 2 Sottufficiale Polizia Istruttore dir. PLA Locale (ex 5 contabile ex.vi Coordinatore itticovenatorio) 0 Ragioniere 4 PLA Sottufficiale Polizia ex. VI Locale 14 PLA Agente Polizia ex.v Locale 1 PLA ex.v Vigile ecologico 0 Totale 11 Totale 17 18

CAT. Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.viii Cat.D ex.vii Cat.D ex.vii Cat.D ex.vii Cat.D ex.vii Cat.D ex.vii Cat.C ex.vi Cat.C ex.vi PROFILO Funzionario tec. Ambientale Ingegnere Funzionario Ambientale Funzionario tec. Edilizia Funzionario tec. Patrimonio Funzionario tec. Viabilità Funzionario tec. Pianificazione Funzionario tec. Risorse Idriche Ingegnere coordinatore Funzionario tec. Motorizzazione 1.3.1.5 AREA TECNICA N. IN SERVIZIO Direttore tecnico 3 Coordinatore tec. (Gestione rete stradale) Tecnico coordinatore Tecnico Autocad 0 Tecnico coordin. sicurezza Tecnico ambientale Istruttore Tecnico Viabilità Istruttore Tecnico Ambientale 6 1 2 2 3 1 1 1 1 0 7 1 1 3 0 CAT. Cat.C ex.vi Cat.C ex.vi Cat.C ex.vi Cat.C ex.vi Cat.C ex.vi Cat.C ex.vi Cat.B ex.v Cat.B ex.v Cat.B ex.v Cat.B ex.v Cat.B ex.iv Cat.B ex.iv Cat.B ex.iv Cat.B ex. IV Cat.B ex.iv PROFILO N. IN SERVIZIO Istruttore Tecnico 3 Istruttore Tecnico Manutentore Tecnico Perito 2 Tecnico verificatore impianti termici Geometra 12 Tecnico Risorse Energetiche Operaio spec. Capo Squadra Viabilità Operaio spec. Capo Squadra Manutenzioni edili Cond. Macch. Op. Compl. Viabilità Conduttore macch. Op. compl. tipogr. Operaio special. Viabilità Autista respons. Autoparco Operaio special. Man. Edili Esecutore(manutentore specializzato) Operaio special. (Stampatore) 3 1 0 1 1 2 1 21 Totale 87 2 3 1 1 19

TIPOLOGIA 1.3.2.1. Strutture scolastiche n 31 1.3.2.2. Scuole secondarie - LICEI n 7 1.3.2.3. Scuole Secondarie - TECNICHE n 9 1.3.2.4. Scuole Secondarie - PROFESSIONALI n 8 1.3.2 STRUTTURE ESERCIZIO IN CORSO Anno 2015 Iscritti n 12.396 Iscritti n 5.389 Iscritti n 4.678 Iscritti n 2.329 Anno 2016 Iscritti n 12.450 Iscritti n 5.400 Iscritti n 4.700 Iscritti n 2.350 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2017 Iscritti n 12.450 Iscritti n 5.400 Iscritti n 4.700 Iscritti n 2.350 Anno 2018 Iscritti n 12.450 Iscritti n 5.400 Iscritti n 4.700 Iscritti n 2.350 1.3.2.5. Mezzi operativi n 45 n 45 n 45 n 45 1.3.2.6 Veicoli (1) n 36 n 36 n 36 n 36 1.3.2.7 Centro elaborazioni dati Si Si Si Si 1.3.2.8 Personal computer (2) n 460 n 460 n 460 n 460 1.3.2.9 - Altre strutture (specificare) PATRIMONIO CULTURALE: - Museo Provinciale della Vita Contadina Diogene Penzi presso Palazzo Tullio Altan (Barchessa Nord e pertinenze, parte Barchessa Sud) - San Vito al Tagliamento - Palazzo Altan (Palazzo, Porta Grimana, Cappella Gentilizia Torre, Casa del Custode, deposito, parte Barchessa Sud) concesso in uso al Comune di San Vito al Tagliamento fino al 12/8/2020 - Battiferro - San Quirino - Segheria Idraulica - Sesto al Reghena - Centro di educazione permanente in memoria di Elena e Alessandro Gerometta - Clauzetto, parte concesso in uso all Associazione Antiqua e parte al Comune di Clauzetto fino al 16/9/2019 - Casa Colussi (Colus) Centro Studi Pier Paolo Pasolini - Casarsa della Delizia, concesso in uso all Associazione Centro Studi Pier Paolo Pasolini fino all 10/11/2018 - Immobile denominato Castello di Toppo (ruderi castello e chiesa di Sant Antonio Abate) in comproprietà 50% con il Comune di Travesio. UFFICI E SERVIZI PROVINCIALI: - Sede Complesso immobiliare Palazzi Marchi" - Pordenone - Uffici in Via Sturzo 8 Pordenone ( in condominio con concessionari diversi fino al 2017) - Uffici in Via Rovereto 14 Pordenone - Uffici in Via Concordia 1 Pordenone ( in condominio con Ufficio Scolastico Regionale fino al 31/12/2016) - Villa Carinzia Pordenone ( in condominio con concessionari diversi fino al 2021) - Barchessa di Villa Carinzia Pordenone ( in condominio con ASS.6 fino al 31/12/2015) - Motorizzazione Civile Pordenone (locazione passiva) - Motorizzazione Civile Sede collaudi Pordenone (servizio svolto presso terzi) - Casa rurale in Polcenigo sede Accademia Faunistica provinciale - Complesso immobiliare in Via Ferraris 20 Pordenone - Magazzino Servizio Manutenzione rete stradale San Vito al Tagliamento - Magazzino Servizio Manutenzione rete stradale Maniago - Magazzino Servizio Manutenzione rete stradale Lestans (locazione passiva) 20

- Magazzino Settori Cultura e Vigilanza località Praturlone, Fiume Veneto - Deposito zonale spoglie animali Fontanafredda (versamento annuo a proprietà) - Auditorium Concordia Pordenone CASERME: - Caserma dei Carabinieri Sacile EDILIZIA PER L'ASSISTENZA: - Centro Diurno c/o Foresteria presso l ambito di Villa Carinzia Ex SNIA Pordenone (in uso all ASS n. 6 fino al 4/12/2035 ) - Centro diurno e residenziale per minori Aviano (in uso al Servizio Sociale dell Ambito Urbano 6.5 fino al 1/8/2017) - Alloggio Pordenone (in uso al Servizio Sociale dell Ambito Urbano 6.5 fino al 1/10/2017) - Alloggio - San Vito al T. (in uso al Servizio Sociale dell Ambito Est fino al 5/10/2021) - Alloggio Spilimbergo (in uso al Servizio Sociale dell Ambito Nord fino al 1/3/2022) ALTRI IMMOBILI - Ex-Caserma dei Carabinieri Spilimbergo (concessa in comodato d uso al Comune di Spilimbergo fino al 1/8/2032) - Complesso immobiliare in Viale Dante 24 Pordenone (parte concessa in uso ad associazione di volontariato fino al 2/11/2020) - Azienda Agricola Spilimbergo (affittanza agraria fino al 10/11/2032) - Terreni in Via Colombera Pordenone (Fermata trasporto pubblico locale) AMBITI DI INTERESSE PAESAGGISTICO - Ambito nel Parco di San Floriano (Terreni, parcheggio, servizi) - Polcenigo - Ambito denominato Giardino del Mortol Fiume Veneto - Lago Casette del Venchiaredo - Sesto al Reghena - Lago Premarine - Sesto al Reghena - Paleoalveo del Fiume Reghena - Sesto al Reghena - Prati Burovich Sesto al Reghena - Prati della Madonna - Sesto al Reghena, Cordovado - Cimitero ebraico del Bosco della Man del Ferro San Vito al Tagliamento Note (1) dato comprensivo di n. 31 autoveicoli presi a noleggio (2) il dato comprende anche i pc in dotazione agli istituti scolastici ed alla motorizzazione civile. 21

1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI ESERCIZIO IN CORSO Anno 2015 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno Anno Anno 2016 2017 2018 1.3.3.1. CONSORZI n 6 n 5 n 5 n 5 1.3.3.2. AZIENDE n 0 n 0 n 0 n 0 1.3.3.3 ISTITUZIONI n 0 n 0 n 0 n 0 1.3.3.4 SOCIETA DI CAPITALI n 9 n 5 n 3 n 3 1.3.3.5. CONCESSIONI n 1 n 1 n 1 n 1 1.3.3.1.1. DENOMINAZIONE CONSORZI: 1.3.3.1.1. 1 - Consorzio di Pordenone per la formazione superiore, gli studi universitari e la ricerca (natura giuridica: associazione riconosciuta) 1.3.3.1.1. 2 - Consorzio per la scuola mosaicisti del Friuli (natura giuridica: consorzio tra enti locali) 1.3.3.1.1. 3 - Consorzio per lo sviluppo industriale, economico e sociale dello Spilimberghese (natura giuridica: ente pubblico economico) 1.3.3.1.1. 4 - Consorzio per la zona di sviluppo industriale del Ponte Rosso (natura giuridica: ente pubblico economico) 1.3.3.1.1. 5 Consorzio per il nucleo di industrializzazione della provincia di Pordenone (natura giuridica: ente pubblico economico) 1.3.3.1.1. 6 Consulta d ambito per il servizio idrico integrato dell ATO occidentale (natura giuridica: consorzio tra enti locali) 1.3.3.1.2. Associati 1.3.3.1.2.1- Consorzio di Pordenone per la formazione superiore, gli studi universitari e la ricerca (natura giuridica: associazione riconosciuta): Soci fondatori: 1. Comune di Pordenone 2. Amministrazione provinciale di Pordenone 3. Camera di Commercio IAA di Pordenone Socio benemerito: 1. Fondazione Cassa di risparmio di Udine e Pordenone Soci ordinari: 1. Banca di credito cooperativo pordenonese 2. Banca popolare FriulAdria Società per azioni 3. Unione degli industriali di Pordenone Soci sostenitori: 1. Comune di Maniago 2. Comune di Prata di Pordenone 3. Comune di Roveredo in Piano 4. Comune di Porcia 22

1.3.3.1.1.2 - Consorzio per la scuola mosaicisti del Friuli (natura giuridica: consorzio tra enti locali): 1. Comune di Spilimbergo 2. Amministrazione provinciale di Pordenone 3. Amministrazione provinciale di Udine 4. Comune di Pordenone 5. Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone 6. Comune di Udine 7. Comune di Codroipo 8. Comune di Cordenons 9. Comune di Grado 10. Comune di Porcia 11. Comune di Sacile 12. Comune di San Vito al Tagliamento 13. Comune di Sequals 14. Comune di Dignano 15. Comune di Fontanafredda 16. Comune di Montereale Valcellina 17. Comune di Pinzano al Tagliamento 18. Comune di San Daniele del Friuli 19. Comune di San Giorgio della Richinvelda 20. Comune di Tolmezzo 21. Diocesi di Concordia Pordenone 22. Camera di commercio IAA di Pordenone 23. Comune di Fanna 24. Comune di Vito d Asio 25. Comune di Vivaro 26. Comune di Zoppola 27. Comune di Mereto di Tomba 1.3.3.1.2.3 - Consorzio per lo sviluppo industriale, economico e sociale dello Spilimberghese (natura giuridica: ente pubblico economico): 1. Comune di Spilimbergo 2. Amministrazione provinciale di Pordenone 3. Comune di Castelnovo del Friuli 4. Comune di San Giorgio della Richinvelda 5. Camera di Commercio IAA di Pordenone 6. Comune di Vivaro 1.3.3.1.2.4. - Consorzio per la zona di sviluppo industriale del Ponte Rosso (natura giuridica: ente pubblico economico): 1. Comune di Casarsa della Delizia 2. Comune di Chions 3. Comune di Cordovado 4. Comune di Morsano al Tagliamento 5. Comune di Pravisdomini 6. Comune di San Martino al Tagliamento 7. Comune di San Vito al Tagliamento 8. Comune di Sesto al Reghena 9. Comune di Valvasone - Arzene 10. Camera di Commercio IAA di Pordenone 23

11. Amministrazione provinciale di Pordenone 12. Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia S.p.a. 13. 40 aziende insediate 1.3.3.1.2.5 Consorzio per il nucleo di industrializzazione della provincia di Pordenone (natura giuridica: ente pubblico economico): 1. Amministrazione provinciale di Pordenone 2. Camera di Commercio IAA di Pordenone 3. Comune di Erto e Casso 4. Comune di Cimolais 5. Comune di Claut 6. Comune di Maniago 7. Comune di Meduno 8. Comune di Montereale Valcellina 9. Comune di Vajont 10. Comunità montana del Friuli occidentale 11. Aziende insediate che hanno sottoscritto e versato le quote consortili 1.3.3.1.1.6 Consulta d ambito per il servizio idrico integrato dell ATO occidentale (natura giuridica: consorzio tra enti locali): 1. Amministrazione provinciale di Pordenone 2. Comune di Andreis 3. Comune di Arba 4. Comune di Aviano 5. Comune di Barcis 6. Comune di Brugnera 7. Comune di Budoia 8. Comune di Caneva 9. Comune di Castelnovo del Friuli 10. Comune di Cavasso Nuovo 11. Comune di Cimolais 12. Comune di Claut 13. Comune di Clauzetto 14. Comune di Cordenons 15. Comune di Erto e Casso 16. Comune di Fanna 17. Comune di Fontanafredda 18. Comune di Frisanco 19. Comune di Maniago 20. Comune di Meduno 21. Comune di Montereale Valcellina 22. Comune di Pinzano al Tagliamento 23. Comune di Polcenigo 24. Comune di Porcia 25. Comune di Pordenone 26. Comune di Prata di Pordenone 27. Comune di Roveredo in Piano 28. Comune di Sacile 29. Comune di San Quirino 30. Comune di Sequals 31. Comune di Spilimbergo 32. Comune di Tramonti di Sopra 24

33. Comune di Tramonti di Sotto 34. Comune di Travesio 35. Comune di Vajont 36. Comune di Vito D Asio 37. Comune di Vivaro 1.3.3.4.1. DENOMINAZIONE SOCIETA DI CAPITALI: 1.3.3.4.1. 1.- Interporto Centro Ingrosso di Pordenone S.p.a.. 1.3.3.4.1. 2 - A.T.A.P. S.p.A. previsto avvio della procedura di dismissione dopo esito gara regionale per l affidamento del servizio di TPL 1.3.3.4.1. 3.- Pordenone Fiere S.p.a. 1.3.3.4.1. 4.- S.T.U. MAKO S.p.a.- prevista dismissione in caso di perdurante mancanza di finanziamenti alla società per la realizzazione dell oggetto sociale previa verifica dell operato del nuovo CDA da effettuarsi entro l approvazione del bilancio al 31.12.2015 1.3.3.4.1. 5.- COMET S.c.r.l. liquidazione quota entro 180 giorni decorrenti dal 30.09.2015 1.3.3.4.1. 6.- Distretto del Mobile Livenza S.c.a.r.l. - in liquidazione 1.3.3.4.1. 7. -Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale del Coltello S.c. a r.l. dismissione prevista entro il 31.12.2015 1.3.3.4.1. 8. - Polo Tecnologico di Pordenone Società consortile per azioni 1.3.3.1.1. 9. Sistema Agriexport Friuli-Italia Società cooperativa avviata procedura di scioglimento con atto iscritto nel Registro delle Imprese in data 04.12.2014 1.3.3.4.2. Soci 1.3.3.4.2.1 Interporto Centro Ingrosso di Pordenone S.p.a.: 1. Camera di Commercio IAA di Pordenone 2. Comune di Pordenone 3. Amministrazione provinciale di Pordenone 4. Federazione provinciale c.d. di Pordenone 5. Unione provinciale cooperative friulane 6. Confagricoltura Pordenone 7. Confcommercio imprese per l Italia Pordenone 8. Camera di Commercio IAA Udine 9. Unione degli industriali della provincia di Pordenone 10. Unione degli artigiani e delle piccole e medie imprese prov. PN 11. Interporto centro ingrosso di Pordenone s.p.a. 1.3.3.4.2.2 - A.T.A.P. S.p.A.: 1. Amministrazione provinciale di Pordenone 2. Comune di Aviano 3. Comune di Brugnera 4. Comune di Casarsa della Delizia 5. Comune di Cordenons 6. Comune di Fontanafredda 7. Comune di Porcia 8. Comune di Pordenone 9. Comune di Prata 10. Comune di Pravisdomini 11. Comune di Roveredo in Piano 25

12. Comune di S. Giorgio della Richinvelda 13. Comune di S. Quirino 14. Comune di San Vito al Tagliamento 15. Comune di Vivaro 16. Comune di Zoppola 17. Comune di Spilimbergo 18. Banca popolare Friuladria Società per azioni 19. Comune di Azzano Decimo 20. Comune di Fiume Veneto 21. N. 22 privati 43 Atap s.p.a. 1.3.3.4.2.3 Pordenone Fiere S.p.a.: 1. Comune di Pordenone 2. Amministrazione provinciale di Udine 3. Camera di Commercio IAA di Pordenone 4. Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia S.p.a. in forma abbreviata CARIFVG S.P.A. 5. Amministrazione provinciale di Pordenone 1.3.3.4.2.4.- S.T.U. MAKO S.p.a.: 1. Comune di Cordenons 2. ATAP S.p.a. 3. Amministrazione provinciale di Pordenone 4. Cantoni I.T.C. SPA 5. Azienda territoriale per l edilizia residenziale della provincia di Pordenone 1.3.3.4.2.5 - COMET S.C.R.L.: 1. Polo Tecnologico di Pordenone Società consortile per azioni 2. Amministrazione provinciale di Pordenone 3. Camera di Commercio IAA di Pordenone 4. Unione degli industriali della provincia di Pordenone 5. Consorzio per la zona di sviluppo industriale del Ponte Rosso 6. API Associazione piccole medie industrie PN 7. Comune di Pordenone 8. Unione degli artigiani e delle piccole e medie imprese prov. PN 9. Confederazione nazionale dell artigianato e della piccola e media impresa Associazione provinciale di Pordenone 10. Comune di S. Quirino 11. Comune di Casarsa della Delizia 12. Comune di Zoppola 13. Brovedani S.p.a. 14. I.M.A.T. S.p.a. 15. Microstamp S.r.l. in liquidazione 16. Delle Vedove Adelchi S.n.c. di A. e R. Delle Vedove e C. 17. Realcable S.r.l. 18. Sipro Sistemi integrati per l innovazione di processo S.r.l.. 19. Rimorchi Bertoja s.p.a. 20. Rosa Service s.p.a. 21. Consorzio per l area di ricerca 22. Comune di Chions 26

23. Comune di Castion di Strada 24. Comune di Talmassons 25. Comune di Codroipo 26. Premek s.r.l. 27. Eurapo s.r.l. 28. Tecnogroup s.r.l. 29. Unione Artigiani piccole e medie imprese confartigianato 30. Associazione piccole e medie industrie di Udine 31. C.N.A. Confederazione Nazionale dell Artigianato 32. Confindustria Udine 33. Comune di Teor 34. Comune di Bertiolo 35. Comune di Rivignano 36. Comune di Varmo 37. Camera di Commercio IAA di Udine 1.3.3.4.2.6 - DISTRETTO DEL MOBILE LIVENZA S. C. A. R. L. - IN LIQUIDAZIONE 1.3.3.4.2.7- AGENZIA PER LO SVILUPPO DEL DISTRETTO INDUSTRIALE DEL COLTELLO S.c. a r.l.: 1. Agenzia per lo sviluppo economico della montagna Agemont S.p.a. 2. Consorzio nucleo industrializzazione prov PN 3. Comune di Maniago 4. Montagna leader S.c.a.r.l. 5. Camera di Commercio IAA di Pordenone 6. Comprensorio montano del pordenonese 7. Consorzio coltellinai Maniago S.r.l. 8. Unione degli artigiani e delle piccole e medie imprese prov. PN 9. Unione degli industriali della provincia di Pordenone 10. Amministrazione provinciale di Pordenone 11. Comune di Montereale Valcellina 12. Comune di Meduno 13. Comune di Cavasso Nuovo 14. Comune di Arba 15. Comune di Vivaro 16. Comune di Sequals 17. Comune di Fanna 1.3.3.4.2.8- POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI: 1. Regione autonoma Friuli Venezia Giulia 2. Unione degli industriali della provincia di Pordenone 3. Consorzio per l area di ricerca 4. Banca di credito cooperativo pordenonese Società cooperativa 5. Amministrazione provinciale di Pordenone 6. Unione degli artigiani e delle piccole e medie imprese prov. PN 7 Camera di commercio IAA di Pordenone 1.3.3.1.1.9 SISTEMA AGRIEXPORT FRIULI ITALIA Società cooperativa avviata procedura di scioglimento 27

1.3.3.5.1 SERVIZI GESTITI IN CONCESSIONE: TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. 1.3.3.5.2. Soggetti che svolgono i servizi: L A.T.A.P. S.p.a. svolge i servizi di trasporto pubblico locale nell ambito della 2 a Unità di Gestione Comprensoriale Pordenonese concessi con Determinazione Dirigenziale n 2118 del 05/12/2000. La concessione è stata prorogata dal 01/01/2011 al 31/12/2014 con atto prot. 29351 del 31.03.2011. Con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 336 del 16/12/2014 è stata disposta, a decorrere dal 1 gennaio 2015, la proroga tecnica dei servizi di trasporto pubblico locale - nelle more della conclusione delle operazioni di gara per l affidamento del servizio di trasporto pubblico - per il periodo di un anno, con eventuale recesso anticipato ovvero con ulteriore prolungamento fino al periodo massimo di due anni, ai sensi dell articolo 5, paragrafo 5 del Regolamento (CE) 1370/2007. 28

1.3.4 - ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA ACCORDI DI PROGRAMMA AREA SOCIALE 1) OGGETTO: Localizzazione temporanea e definitiva del Centro Diurno per l'accoglimento di persone in situazione di handicap residenti nel Distretto Urbano, sede di Via Canaletto 5 -Pordenone. Altri soggetti partecipanti: Azienda per i Servizi Sanitari n.6 "Friuli Occidentale", Comuni di Pordenone, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons. Impegni di mezzi finanziari: Avanzo di amministrazione ex CPAS anno 1997 e 1998, sostenimento spese di ristrutturazione e messa a norma della nuova sede di Via Canaletto l'accordo è operativo - data di sottoscrizione: 11 dicembre 1998 Modifiche ed integrazioni all Accordo di Programma stipulato in data 11.12.1998 con assegnazione, mediante concessione d uso, all Azienda Sanitaria n. 6 Friuli occidentale dell immobile di Via Canaletto per l attivazione del centro diurno per disabili. Data di sottoscrizione 13.03.2006 vigente 2) OGGETTO: Accordo di programma per l adozione del Piano di Zona 2013-2015 ex lege 328/00 e dell Ambito Urbano 6.5 SOGGETTI Provincia Comuni di Pordenone, S. Quirino, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, Azienda Sanitaria n. 6, Istituti scolastici, soggetti diversi partecipanti alla definizione del Piano di Zona e dei progetti attuativi. Ente Capofila Comune di Pordenone Data di sottoscrizione luglio 2013 3) OGGETTO: Accordo di programma per l adozione del Piano di Zona Piano di Zona 2013-2015 ex lege 328/00 dell Ambito Ovest 6.1 SOGGETTI Provincia Comuni dell Ambito Ovest Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo e Sacile, Azienda Sanitaria n. 6, Istituti scolastici, soggetti diversi partecipanti alla definizione del Piano di Zona e dei progetti attuativi. Ente Capofila Comune di Sacile Data di sottoscrizione luglio 2013 4) OGGETTO: Accordo di programma per l adozione del Piano di Zona Piano di Zona 2013-2015 ex lege 328/00 dell Ambito Est 6.2 SOGGETTI Provincia, comuni dell Ambito Est, San Vito al Tagliamento, Arzene, Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamento, San Martino al Tagliamento, Sesto al Reghena, Valvasone, Azienda Sanitaria n. 6, Istituti scolastici, soggetti diversi partecipanti alla definizione del Piano di Zona e dei progetti attuativi. Ente Capofila Comune di S.Vito al Tagliamento. Data di sottoscrizione luglio 2013 5) OGGETTO: Accordo di programma per l adozione del Piano di Zona Piano di Zona 2013-2015 ex lege 328/00 dell Ambito Sud 6.3 SOGGETTI Provincia, comuni dell Ambito Sud, Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Zoppola, Azienda Sanitaria n.6, Istituti Scolastici, soggetti diversi del terzo settore partecipanti alla definizione del Piano di Zona e dei progetti attuativi. Ente Capofila Comune di Azzano Decimo. Data di sottoscrizione luglio 2013 29

6) OGGETTO: Accordo di programma per l adozione del Piano di Zona Piano di Zona 2013-2015 ex lege 328/00 dell Ambito Nord 6.4 SOGGETTI Provincia, comuni dell Ambito Nord, Andreis, Arba, Barcis, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, S. Giorgio della Richinvelda, Sequals, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Vito D Asio, Vivaro Azienda Sanitaria n. 6, Istituti Scolastici, soggetti diversi del terzo settore partecipanti alla definizione del Piano di Zona e dei progetti attuativi. Ente Capofila Comune di Maniago. Data di sottoscrizione luglio 2013 ACCORDI DI PROGRAMMA AREA VIABILITA Oggetto: Accordo di Programma tra Regione Friuli-Venezia Giulia e Provincia di Pordenone stipulato in data 23 luglio 1998 e integrato con DPGR n. 0370 del 18.10.2000. Nell ambito di tale accordo rimangono da realizzare le seguenti opere: 1. Realizzazione di una bretella stradale di collegamento tra Caneva e la località Cornadella di Sacile 1 intervento Stato di attuazione: Lavori ultimati e collaudati. Rendicontati dalla Provincia e in attesa dell approvazione della Regione per la devoluzione dei minori costi ad altra opera. Oggetto: Viabilità connessa ad Aviano 2000 Altri soggetti partecipanti: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Impegni di mezzi finanziari: 17.394.966 (Regione F.V.G.) L accordo di programma è stato approvato con D.P.G.R. n 037/Pres. del 12.02.2001 e modificato con Decreto del Presidente della Regione n. 0336 del 03.10.2005 ed ha per oggetto i seguenti interventi: 1. Sistemazione della S.P. della Roiata dall incrocio con la S.P. di Aviano all incrocio con la S.P. di Castel d Aviano nei Comuni di Fontanafredda e Roveredo in Piano; Stato di attuazione: Lavori ultimati. 2. Realizzazione della circonvallazione ovest di Roveredo in Piano ed innesto con la S.P. della Roiata in Comune di Roveredo in Piano; Stato di attuazione: Lavori ultimati. 3. Realizzazione della circonvallazione di San Martino di Campagna; Stato di attuazione: Lavori ultimati 4. Ex Pista Carri lavori di sistemazione ed adeguamento dalla S.P. dei Magredi alla S.S. 251 I lotto in Comune di San Quirino; Stato di attuazione: Lavori ultimati. 5. Realizzazione incrocio tra la S.P. di Aviano, la circonvallazione nord di Roveredo in Piano, l ex Pista Carri, il nuovo accesso sud alla Base Aerea e l attiguo Centro Commerciale in Comune di Roveredo in Piano. Stato di attuazione: Lavori ultimati. 6. Ex pista Carri Lavori di sistemazione ed adeguamento dalla S.P. dei Magredi sulla S.S. 251 2 lotto nei Comuni di San Quirino e Roveredo in Piano Stato di attuazione: Progettazione definitiva ultimata. In fase di chiusura procedura espropriativa e di completamento progetto esecutivo. Oggetto: Accordo di Programma tra l Amministrazione Provinciale di Pordenone e l Amministrazione Comunale di Valvasone per la realizzazione di una o più rotatorie nella intersezione tra la S.P. N. 27 Vivarina e S.P. n. 1 della Val d Arzino e di un tratto di pista ciclabile lungo la S.P. n. 27 Vivarina, nonché di un tratto di pista ciclabile parallela alla S.P. n. 1 della Val d Arzino (Via Trieste). Altri soggetti partecipanti: Comune di Valvasone Impegni di mezzi finanziari: 800.000 + 400.000 a carico del Comune di Valvasone e finanziati con contributo regionale. Operatività dell accordo: 27.12.2007 30

Data di sottoscrizione: 27.12.2007 Stato di attuazione: Lavori conclusi e collaudati. Oggetto: Accordo di Programma tra l Amministrazione Provinciale di Pordenone e l Amministrazione Comunale di Travesio per la realizzazione di una pista ciclabile/pedonale lungo la S.P. n. 22 della Val Cosa in località Usago. Altri soggetti partecipanti: Comune di Travesio Impegni di mezzi finanziari: 155.00 a carico del Comune di Travesio e finanziati con applicazione di avanzo di amministrazione ed accensione mutuo CDDPP. Operatività dell accordo: 24.10.2012 Data di sottoscrizione: 24.05.2012 Stato di attuazione: Lavori conclusi e collaudati. Oggetto: Accordo di Programma tra l Amministrazione Provinciale di Pordenone e l Amministrazione Comunale di Claut con demolizione di un fabbricato di civile abitazione. Altri soggetti partecipanti: Comune di Claut Impegni di mezzi finanziari: 104.00 Operatività dell accordo: 11.04.2012 Data di sottoscrizione: 18.10.2012 Stato di attuazione: Lavori conclusi e collaudati. Oggetto: Accordo di Programma tra l Amministrazione Provinciale di Pordenone e l Amministrazione Comunale di Sacile per la realizzazione di una rotatoria nella intersezione tra S.P. n 15 e le SS.CC. Via Cavolano e Strada Campagne Altri soggetti partecipanti: Comune di Sacile. Impegni di mezzi finanziari: 350.00 di cui 90.00 a carico del Comune di Sacile. Operatività dell accordo: 23.08.2010 Data di sottoscrizione: 23.08.2010 Stato di attuazione: Lavori conclusi e collaudati. Oggetto: Accordo di Programma per la realizzazione dell Ospedale Civile di Pordenone in località Comina. Altri soggetti partecipanti: Regione Autonoma F.V.G., Comune di Pordenone, Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone e Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale Impegni di mezzi finanziari: da definire con Accordo di Programma Operatività dell accordo: - Data di sottoscrizione: - Stato di attuazione: Attività abbandonata causa mancata sottoscrizione dell Accordo di Programma da parte del Comune di Pordenone Oggetto: Convenzione in attuazione della Delegazione amministrativa intersoggettiva alla S.p.A. Friuli Venezia Giulia Strade, relativa agli interventi di cui al decreto PMT/839 del 11.12.2008 modificato con decreto Decreto n PMT/700/ del 7.03.2013. Altri soggetti partecipanti: Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. Impegni di mezzi finanziari: 9.107.00 Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. Operatività dell accordo: 28.06.2013 Data di sottoscrizione: 28.06.2013 Stato di attuazione: In fase di elaborazione delle progettazioni preliminari Oggetto: Convenzione di affidamento delle funzioni e delle attività di stazione appaltante da parte del Comune di Erto e Casso all Amministrazione Provinciale di Pordenone per la progettazione e realizzazione della strada di accesso alla frazione di Forcai. Altri soggetti partecipanti: Comune di Erto e Casso Impegni di mezzi finanziari: 450.00 Comune di Erto e Casso Operatività dell accordo: 27.08.2014 Data di sottoscrizione: 27.08.2014 Stato di attuazione: In fase di approvazione variante PRGC e di elaborazione delle progettazioni preliminari. 31

ACCORDI DI PROGRAMMA AREA AMBIENTE Oggetto: Accordo di programma per la gestione dei rifiuti provenienti dalle aziende agricole Altri soggetti partecipanti: Provincia di Pordenone; Coldiretti di Pordenone; Confederazione Italiana Agricoltori di Pordenone; Unione Provinciale Agricoltori di Pordenone; 41 Comuni della provincia di Pordenone. Impegni di mezzi finanziari: nessuno. Operatività dell accordo: si tratta di una convenzione aperta alla quale possono aderire, in qualsiasi momento, i comuni interessati. Ha lo scopo di facilitare la gestione dei rifiuti agricoli derivanti da attività produttive di piccole dimensioni molto diffuse nella nostra realtà territoriale che hanno oggettive difficoltà a provvedere in proprio alla gestione di questi rifiuti. Data di sottoscrizione: dal 07 dicembre 2004. Attualmente hanno aderito alla convenzione tutte le organizzazioni di categoria presenti sul territorio e n. 41 Comuni. NOTA: per un periodo la convenzione non è stata ritenuta applicabile a seguito della intervenuta modifica della normativa di riferimento da parte del D.Lgs n. 16 gennaio 2008, n. 04. Successivamente a seguito della Legge n. 210/2008 (ex art. 9 bis), la Convenzione è stata ripresa essenzialmente come volontà politica da parte dei Comuni sottoscrittori al fine di gestire il flusso di rifiuti provenienti dalle aziende agricole in modo semplice e rispettoso della normativa con l ausilio dei gestori del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti. ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA SOCIALE Oggetto: Protocollo operativo di intesa in materia di contrasto alla pedofilia. Soggetti: Prefettura, Provincia, Ambiti distrettuali della provincia, Procura del Tribunale dei minori, Procura del Tribunale ordinario, Azienda Ospedaliera, Azienda per i Servizi Sanitari n. 6, Ufficio Scolastico Provinciale, Carabinieri, Questura, Guardia di Finanza, Associazione il Noce, Consultorio familiare Noncello, Consultorio AIED, C.I.A.T.D.M. La fase di modifica ed integrazione è stata conclusa ed è stato sottoscritto il nuovo protocollo in data 23 novembre 2004. Vigente. Oggetto: Protocollo di intesa per l emersione delle situazioni di disagio minorile derivante da maltrattamenti e violenza in genere: prevenzione e gestione delle relative criticità. Soggetti: Prefettura, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale della Guardia di Finanza, Provincia di Pordenone, Tutore pubblico dei Minori della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Comuni capofila degli Ambiti Distrettuali di: Pordenone, Azzano Decimo, Sacile, San Vito al Tagliamento e Maniago, Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale, Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Ufficio Scolastico Provinciale di Pordenone, Scuole statali e paritarie, Pediatri di famiglia, Caritas Diocesana, Associazione Il Noce, Consultorio Familiare Noncello, Associazione Italiana per l Educazione Demografica AIED, Comitato Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori CIATDM, Comitato provinciale per l UNICEF di Pordenone; Data sottoscrizione: 9 maggio 2007. Vigente. Oggetto: Protocollo di rete per la partecipazione all Osservatorio Provinciale delle Politiche sociali Soggetti: Provincia di Pordenone,Prefettura, Regione FVG, Comune di Pordenone, Ambito distrettuale Ovest 6.1, Ambito distrettuale Est 6.2, Ambito distrettuale Sud 6.3,Ambito distrettuale Nord 6.4, Ambito distrettuale Urbano 6.5, Azienda per i Servizi Sanitari 6 - Friuli Occidentale, Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, Ufficio scolastico provinciale, Forum del III Settore, Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Vittorio Veneto, Centro Servizi per il Volontariato, Legacoop Sociali, Unione Provinciale Cooperative Friulane, Associazione Generale Cooperative Italiane, L'Osservatorio Sociale del Comune di Casarsa. 32

Vigente Oggetto: Convenzione per l integrazione sociale delle persone disabili per la realizzazione di interventi nell ambito di progetti innovativi Soggetti: Provincia ANFASS Vigente Oggetto: Accordo operativo tra l Amministrazione Provinciale e l ente Gestore del servizio sociale dei comuni dell Ambito Distrettuale Est, dell Ambito Distrettuale Sud, dell Ambito Distrettuale Nord, dell Ambito Distrettuale Urbano, l Azienda per i Servizi Sanitari n.6 Friuli Occidentale per la realizzazione delle azioni nell area della disabilità e del Piano Triennale Sperimentale della Disabilità 2011-2013. Soggetti: Provincia Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Ambito distrettuale Nord Ambito distrettuale Est, Ambito distrettuale Ovest, Ambito distrettuale Sud, Ambito distrettuale Urbano, Data sottoscrizione: 29.03.2012 Oggetto: Protocollo d intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia e le quattro Province per l avvio del Sistema Informativo Sociale ( SISS). Soggetti: Regione FVG, Province di Pordenone, Gorizia, Udine e Trieste, Durata: 2005-2008 ( a tacito rinnovo) Siglato in data 26.04.2005. Vigente. Oggetto: Protocollo di intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne. Soggetti: Prefettura di Pordenone, Tribunale di Pordenone, Provincia di Pordenone, Questura di Pordenone, Comando provinciale dei Carabinieri di Pordenone, Comando provinciale della Guardia di Finanza di Pordenone, Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale, Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Ambito distrettuale urbano 6.5, Ambito distrettuale 6.1, Ambito distrettuale 6.2, Ambito distrettuale 6.3, Ambito distrettuale 6.4, Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, Ufficio VI Ambito territoriale per la Provincia di Pordenone, Caritas della Diocesi Concordia Pordenone e Associazione Voce Donna Onlus di Pordenone Data di sottoscrizione: 15.09.2010. Vigente Oggetto: Convenzione per la concessione di finanziamenti a soggetti in situazione di disagio sociale Progetto Microcredito Soggetti: Provincia di Pordenone, Banca di Credito Cooperativo Pordenonese Società Cooperativa; Data di sottoscrizione: 21.12.2011. Vigente Oggetto: Protocollo di collaborazione e sviluppo della rete per l integrazione scolastica dei bambini con disabilità grave/gravissima Soggetti: Provincia di Pordenone, Azienda per i Servizi Sanitari n 6, Ambito Distrettuale 6.5, Istituto Comprensivo Pordenone Centro, Istituto Comprensivo Torre, Istituto Comprensivo Rorai- Cappuccini, Istituto Comprensivo Cordenons, Istituto Comprensivo Pordenone Sud, Istituto Comprensivo Roveredo San Quirino, Istituto Comprensivo Porcia Data di sottoscrizione: 08.04.2013 33

STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA VIABILITA' Oggetto: Disciplinare di affidamento dell'espletamento delle funzioni e delle attività di stazione appaltante all'amministrazione Provinciale di Pordenone per il completamento dei lavori di sistemazione e miglioramento della S.S. 552 "del Passo Rest" nei comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto. Altri soggetti partecipanti: A.N.A.S. s.p.a - Compartimento della Viabilità per il Friuli Venezia Giulia. Impegni di mezzi finanziari: Importo dei soli lavori: 1.770.948,36 - finanziamento regionale Operatività dell accordo: dal 12.10.2006 Data di sottoscrizione: 12.10.2006 Stato di attuazione: i lavori in argomento sono stati appaltati con contratto stipulato in data 12.12.2006 e sono stati ultimati il 19.06.2009. Contabilità finale approvata. Attivata la procedura per la consegna della strada a Friuli Venezia Giulia Strade. Oggetto: Disciplinare per la realizzazione del Sistema Informativo Stradale Altri soggetti partecipanti: Provincia di Udine e Provincia di Gorizia Impegni di mezzi finanziari: 1.800.00 a valere sui fondi previsti dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale; 605.00 a carico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; 332.682,92 a carico dell'amministrazione Provinciale di Pordenone; 659.780,49 a carico dell'amministrazione Provinciale di Udine; 67.536,59 a carico dell'amministrazione Provinciale di Gorizia. Operatività dell accordo: dal 21.03.2006 Data di sottoscrizione: 21.03.2006 Stato di attuazione: il servizio in argomento è stato appaltato con contratto stipulato in data 06.08.2007 ed è attualmente in fase di esecuzione. Ultimata la procedura di rilievo dei dati e di predisposizione delle cartografie relative alle reti stradali delle Province di Pordenone, Udine e Gorizia. In fase di collaudo definitivo. Oggetto: Convenzione generale con la Regione Friuli Venezia Giulia disciplinante il rilascio dei singoli provvedimenti di concessione per l installazione di fibre ottiche lungo le SS.PP. Altri soggetti partecipanti: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Impegni di mezzi finanziari: A carico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Operatività dell accordo: dal 31.10.2007 Data di sottoscrizione: 31.10.2007 Oggetto: Disciplinare per l affidamento all Amministrazione Provinciale di Pordenone di funzioni ed attività di Stazione Appaltante per il lavori di costruzione del 1 lotto della Variante all abitato di Pravisdomini capoluogo Altri soggetti partecipanti: Comune di Pravisdomini Impegni di mezzi finanziari: 1.200.000 a carico del Comune di Pravisdomini Operatività dell accordo: dal 08.01.2007 Data di sottoscrizione: 08.01.2007 Stato di attuazione: Lavori appaltati STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA EDILIZIA Oggetto: Disciplinare di affidamento dell espletamento delle funzioni e delle attività di stazione appaltante all Amministrazione Provinciale di Pordenone per la realizzazione dei lavori di sistemazione ed adeguamento della scuola Media Comunale Centro Storico nell ambito della realizzazione dei lavori di sistemazione ed adeguamento degli istituti scolastici provinciali con sedi presso il Centro Studi in Pordenone. Altri soggetti partecipanti: Comune di Pordenone Operatività dell accordo: Dal 07.05.2002 Data di sottoscrizione: 07.05.2002 Stato di attuazione: I lavori di sistemazione ed adeguamento del complesso Centro Studi verranno realizzati per singoli interventi. I progetti preliminare e definitivo riguardanti l intero complesso sono stati predisposti ed approvati. La progettazione esecutiva verrà predisposta per singolo intervento. 34

1 intervento Importo complessivo di 2.530.682, di cui 2.014.182 per la parte della Provincia ed 516.500 per la parte del Comune di Pordenone. L intervento è concluso. 2 intervento Importo complessivo di 2.531.583,87i cui. 2.015.083,87 per la parte della Provincia ed.516.50 per la parte del Comune di Pordenone. L intervento è concluso. 3 intervento Importo complessivo di 3.500.000, di cui 2.000.000 per la parte della Provincia ed 1.500.000 per la parte del Comune di Pordenone. L intervento è concluso. 4 intervento Importo complessivo di 3.500.000, di cui 1.613.50 per la parte della Provincia ed 1.886.500 per la parte del Comune di Pordenone. L intervento è concluso. Oggetto: L.R. 30/2007. Interventi a sostegno dell edilizia scolastica di Provincia e Comuni. Protocollo d intesa tra la Provincia di Pordenone ed una parte dei Comuni del proprio territorio in materia di finanziamento di interventi di ristrutturazione, adeguamento e messa a norma del patrimonio di edilizia scolastica di rispettiva competenza. Altri soggetti partecipanti: Comuni di Arzene, Aviano, Azzano Decimo, Brugnera, Budoia, Caneva, Casarsa della Delizia, Cavasso Nuovo, Chions, Cordenons, Cordovado, Fanna, Fiume Veneto, Fontanafredda, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sacile, Sequals, Spilimbergo, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Valvasone, Vito d Asio, Zoppola. Data di sottoscrizione: 06.11.2008 Durata: anni 15 (2008-2022) Impegni di mezzi finanziari: importo annuo costante di 1.000.000 (deliberazione della Giunta Regionale n. 226 del 01.02.2008) ripartito in quote equivalenti fra patrimonio edilizio scolastico della Provincia ( 500.00) e patrimonio edilizio scolastico dei Comuni ( 500.00) Stato di attuazione: Con le risorse assegnate dalla Regione alla Provincia per interventi sul patrimonio scolastico di propria competenza, pari ad 7.500.000 da erogare in 15 anni (2008/2022) verranno realizzati i seguenti interventi: Lavori di sistemazione e adeguamento del complesso scolastico Centro Studi di Pordenone 4 intervento (3 intervento nella scuola) per l importo di 1.800.000. Vedi sopra Lavori di adeguamento del Liceo Scientifico Le Filandiere di San Vito al T. 2 stralcio per l importo di 1.000.000. L intervento è concluso. Lavori di adeguamento dell I.T.I.S. J.F. Kennedy di Pordenone 2 lotto per l importo di 1.500.000. I lavori sono stati appaltati con contratto stipulato in data 06.08.2014, sono iniziati il 18.09.2014 e sono in corso di esecuzione. Lavori di adeguamento Licei Sperimentali di Sacile 2 lotto, per l importo di 2.500.000. L intervento è inserito nel programma triennale delle opere pubbliche per l anno 2016. Avviato l incarico della redazione della relazione geologico-geotecnica sul sito propedeutica alla fase di progettazione. Lavori di adeguamento alla normativa vigente del prefabbricato di via Poffabro in comune di Pordenone, per l importo di 700.000. L intervento è inserito nel programma triennale delle opere pubbliche per l anno 2016 35

STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA AGRICOLTURA Oggetto: Convenzione tra la Provincia e i Comuni del territorio provinciale attraverso cui dare luogo all affidamento coordinato del Servizio di Macellazione speciale d Urgenza (MSU) ed interventi d'emergenza assimilati, da effettuarsi su ungulati domestici: iniziativa concepita in un ottica istituzionale di sostegno, programmazione e coordinamento a favore dei Comuni nonché finalizzata a perseguire nella sua valenza sovra-territoriale obiettivi di garanzia dell igiene pubblica, di tutela socio-sanitaria collettiva, di salvaguardia del benessere animale e di prevenzione del fenomeno della macellazione clandestina. La Provincia con proprie deliberazioni consiliari n.10/2011 e n. 22/2011, ha approvato lo schema di Convenzione predetto, ove in rispettivo Allegato A sono descritte le modalità tecnico-operative di svolgimento del servizio (concordate con gli uffici competenti dell ASS n. 6 Friuli Occidentale ) ed in rispettivo Allegato B sono invece ripartiti i costi da sostenersi ad opera dei singoli Comuni. Soggetti: Amministrazione Provinciale e i seguenti 24 Comuni che hanno aderito formalmente alla Convenzione (Andreis, Arzene, Aviano, Azzano Decimo, Cavasso nuovo, Cordenons, Clauzetto, Fiume Veneto, Frisanco, Maniago, Meduno, Pinzano, Polcenigo, Pravisdomini, Roveredo in Piano, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Spilimbergo, Tramonti di sopra, Tramonti di sotto, Vito d Asio, Vivaro, Zoppola), nei quali risultano insediati circa due terzi del patrimonio. A questi si sono aggiunti successivamente Pasiano e Porcìa Durata: annuale Data sottoscrizione: 27/07/2013 Vigente: SI, servizio fino al 31 luglio 2014 Oggetto: Convenzione per la gestione delle aree di interesse storico, paesaggistico e ambientale in comune di Sesto Al Reghena e in Comune di Cordovado. Soggetti: Provincia di Pordenone, Comune di sesto Al Reghena e Comune di Cordovado. Durata: fino al 31.12.2015 a decorrere dalla data di stipula della stessa. Data di sottoscrizione: 12 luglio 2011 Vigente: SI Oggetto: Convenzione Provincia di Pordenone Comune di Fiume Veneto per la gestione dell ambito naturalistico denominato Mortol. Soggetti: Provincia di Pordenone e Comune di Fiume Veneto Durata: La presente Convenzione ha validità a decorrere dalla data della sua sottoscrizione fino al 31 dicembre 2015. Data di sottoscrizione: Convenzione stipulata tra le parti in data 15.12.2010 (atti propedeutici: deliberazione CP n.39 dd. 09.09.2010 e deliberazione CC n.124 dd. 18.11.2010); Vigente: SI Oggetto:Convenzione disciplinante il rapporto di collaborazione tra la Provincia di Pordenone e i Comuni e le Aziende sanitarie che aderiscono al servizio di consulenza e assistenza tecnica per la gestione del verde pubblico. Soggetti: Provincia di Pordenone, Azienda Ospedaliera S.M. Angeli di Pordenone e seguenti Comuni: Casarsa della Delizia, Claut, Clauzetto, Cordovado, Fiume Veneto, Montereale Valcellina, Pasiano di Pordenone, Porcia, Roveredo in Piano, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Vajont, Valvasone, Zoppola, e Azienda Durata: fino al 31 dicembre 2015 dalla data di stipula Data di sottoscrizione: 26 maggio 2011 Vigente: SI 36

STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA POLITICHE EUROPEE E TURISMO Oggetto: Convenzione Quadro di Partenariato N 44 (COMM/ROM/ED/2013-2017) Soggetti: Amministrazione Provinciale di Pordenone e l Unione Europea rappresentata dalla Commissione europea Durata: fino al 31 dicembre 2017 dalla data di stipula Data di sottoscrizione: 26 giugno 2013 Vigente: SI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA AMBIENTE 1) Convenzione con la Provincia di Udine per la gestione dell emergenza rifiuti (art. 9 delle Norme di attuazione del Piano regionale di gestione rifiuti Sezione rifiuti urbani) 2) Convenzione tra la Provincia di Gorizia e la Provincia di Pordenone per l ottimizzazione, il pieno utilizzo, l integrazione e la mutua assistenza tra i due distinti sistemi di gestione dei rifiuti urbani 3) Convenzione tra le Province di Trieste e di Pordenone per la regolarizzazione dei flussi di rifiuti che necessitano di essere conferiti in un termovalorizzatore (Scaduta e non rinnovata.) In virtù dell entrata in vigore della Legge regionale 25 luglio 2012, n. 14 Assestamento del bilancio 2012 e del bilancio pluriennale per gli anni 2012-2014 ai sensi dell'articolo 34 della legge regionale 21/2007. ed in particolare dell articolo 3 (Finalità 2 - tutela dell'ambiente e difesa del territorio), comma 25, che prevede In attuazione di quanto previsto dall'articolo 3 bis, comma 1, terzo e quarto periodo, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge 148/2011, ( ), l'ambito territoriale unico di cui all'articolo 3, comma 51, della legge regionale 11 agosto 2011, n. 11, che viene confermato anche successivamente al 31 dicembre 2012, risulta articolato in zone funzionali corrispondenti alle predette forme di cooperazione. ( ) si ritiene che le convenzioni con le Province di Udine, Gorizia e Trieste non abbiano al momento necessità di essere rinnovate. L individuazione di un unico bacino regionale per la gestione dei rifiuti urbani comporta il superamento dell obbligo di conferimento dei rifiuti ad impianti di bacino provinciale. Con Decreto del Presidente della Regione n. 0278/Pres. del 31.12.2012 è stato approvato il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani che conferma quanto sopra riportato. In particolare all art. 2 delle norme di attuazione si prevede la delimitazione di un unico ambito territoriale ottimale per la gestione dei rifiuti coincidente con il territorio regionale, e all art. 10 si prevede che gli impianti autorizzati al trattamento dei rifiuti urbani non differenziati in attività possano trattare i rifiuti urbani non differenziati provenienti dall ambito territoriale ottimale regionale. STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA AREA PIANIFICAZIONE Oggetto: Convenzione di collaborazione Attività per la promozione delle Dolomiti Friulane e la conservazione, comunicazione e valorizzazione del Bene Dolomiti Patrimonio dell UNESCO. Soggetti: Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Provincia di Udine. Data di sottoscrizione: 21.11.2014 Durata: un anno Stato di attuazione: vigente. Entro la scadenza verrà rinnovata per un altro anno. 37

1.3.5.2. Funzioni e servizi delegati dalla Regione 1.3.5 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA 1.3.5.2.1 Riferimenti normativi: L.R. n 23 del 20 agosto 2007 LR 9/2005 concessione contributi per la manutenzione e conservazione dei prati stabili inseriti nell inventario regionale Funzioni o servizi: Trasporto pubblico locale Servizio Agricoltura Funzioni alla Provincia In particolare le Province provvedono: a) Trasporto pubblico locale 1. a realizzare e completare le infrastrutture di interesse sovracomunale relative al servizio del trasporto pubblico, in linea con le previsioni del Piano Regionale del trasporto pubblico locale; 2. ad affidare l esercizio, la gestione e la manutenzione delle infrastrutture per il trasporto automobilistico, tranviario e marittimo individuate dal PRTPL; 3. ad elaborare e attivare proposte migliorative dei servizi in coerenza con il PRTPL anche sulla base delle istanze formulate dai Comuni o dall affidatario; 4. a promuovere il sistema del trasporto pubblico ai sensi dell art. 23 della L.R. 24/2006; 5. a concedere ai Comuni contribuzioni per la realizzazione e il completamento di infrastrutture di interesse comunale a servizio del trasporto pubblico; 6. al rilascio della concessione per la costruzione e l esercizio di centri di interscambio ad uso dei servizi pubblici; 7. a concedere contributi in conto capitale, fino al 75 per cento della spesa ritenuta ammissibile, a favore di soggetti pubblici per centri di interscambio, pensiline, stazioni atte all interscambio della mobilità delle persone, tecnologie di controllo, ivi comprese le spese per la progettazione, per l acquisizione delle aree necessarie, nonché per l acquisto di immobili esistenti da adattare a tali usi; 8. all approvazione dei piani urbani del traffico di cui all art. 16, comma 1 lett.a) della L.R. 23/2007, dei Comuni in relazione al rispetto dei contenuti del PRTPL; b) Agricoltura Concedere contributi ne ai proprietari e conduttori privati per la manutenzione e la conservazione dei prati stabili inseriti nell inventario regionale dei prati stabili. Deleghe alla Provincia Le Province, nell ambito dei servizi automobilistici, tranviari e marittimi, sono delegate a: 1. al rilascio di titoli di viaggio agevolati per determinate categorie di utenti; 2. al rilascio delle autorizzazioni per l esercizio dei servizi non di linea effettuati con autobus in regime di autorizzazione; 3. a controllare la regolarità e sicurezza dei servizi, in base agli obblighi del contratto di servizio; 4. ad accertare, contestare, determinare e irrogare le sanzioni amministrative conseguenti agli illeciti commessi da parte dell affidatario, e dei servizi non di linea effettuati con autobus in regime di autorizzazione; 5. alle modifiche necessarie (orari e percorsi dei servizi automobilistici, tranviari e marittimi) per assicurare il migliore livello di servizio all utenza, dandone comunicazione alla Regione; 6. ad attivare direttamente, anche su proposta comunale, i servizi aggiuntivi e purchè non comportino ulteriori oneri a carico del bilancio Regionale, dandone comunicazione alla Regione; 7. al rilascio di nulla-osta ai Comuni per l attivazione di servizi aggiuntivi di cui al comma 1 art. 22 della L.R. 23/2007; 8. a coordinare e valutare l interferenza dei servizi aggiuntivi di cui all art. 12 con i servizi affidati dal PRTPL; 38

9. al rilascio e rinnovo delle autorizzazioni all esercizio di attività di noleggio con conducente L.R. 22/2005. Riferimenti normativi: L.R. 2/2000 Funzioni o servizi: Progettazione preliminare e definitiva predisposta per l appalto integrato della viabilità area del mobile ed asse Bannia Fiume Veneto Azzano Decimo Pasiano. Trasferimenti di mezzi finanziari: 2.000.000 Unità di personale trasferito: 0 Stato di attuazione: Progettazione preliminare e definitiva predisposta per l appalto integrato ultimata con consegna dei progetti alla R.A. F.V.G. Riferimenti normativi: L.R. 22/02/2000 n. 2 art. 4 comma 6 Funzioni o servizi: Progettazione della Circonvallazione di S. Vito al Tagliamento Progettazione ed esecuzione dell opera. Trasferimenti di mezzi finanziari: 20.450.000 Unità di personale trasferito: 0 Stato di attuazione: Progetto definitivo in fase di approvazione. Funzioni o servizi: Realizzazione di una pista ciclabile a Cavolano lungo la SP n. 15 del Livenza in Comune di Sacile. Trasferimenti di mezzi finanziari: 70.00 Unità di personale trasferito: 0 Stato di attuazione: Progetto Preliminare in fase di approvazione 1.3.5.3 VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA CONGRUITÀ TRA FUNZIONI DELEGATE E RISORSE ATTRIBUITE Le funzioni delegate, sia nel campo della viabilità come in quello dei trasporti e dell agricoltura hanno comportato soltanto l attribuzione delle risorse economiche strettamente necessarie agli interventi, ma nessun trasferimento di personale. 39

1.4 - ECONOMIA INSEDIATA 40

Tutti i dati della presente sezione 1.4 sono stati elaborati da Unioncamere Friuli Venezia Giulia ed estrapolati dal Rapporto sull economia del Friuli Venezia Giulia L economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio, presentato in occasione dell 13a giornata dell economia di maggio 2015 41

Le imprese: andamento e caratteristiche del sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia Ancora un anno difficile il 2014 per l economia del Friuli Venezia Giulia: la lunghezza della crisi congiunturale e i problemi strutturali come il debito pubblico e la credibilità finanziaria dell Italia, ma anche l economia sommersa, il difficile rapporto imprese-credito, il clima di sfiducia di imprese e famiglie, continuano ad impattare sull economia reale, quella costituita dalle imprese che producono beni o erogano servizi e che occupano una importantissima parte della forza lavoro. La demografia delle imprese, relativa a tutto il 2014 ci mostra un economia regionale ancora in affanno. Nel corso del 2014, infatti, nel Friuli Venezia Giulia sono nate 5.766 imprese, a fronte di 6.809 cancellazioni: il saldo negativo è di 1083 imprese. Il tasso di cancellazione resta sostanzialmente stabile attorno al 6,4%, mentre si registra un drastico calo delle iscrizioni, che nell arco degli ultimi 15 anni raggiungono un minimo storico. Il numero delle imprese registrate in Friuli Venezia Giulia è pari a 105.205 unità, di queste 92.761 sono attive. Analizzando proprio le imprese attive il lavoro del centro studi evidenzia per queste ultime un calo del 2,3% rispetto al 2013 passando da 94.900 a 92.761, guardando le caratteristiche di queste imprese attive si nota un calo anche delle imprese artigiane (-1.2%), delle imprese femminili e di quelle giovanili. Preoccupa soprattutto il dato riferito alle nuove iscrizioni e alle imprese giovanili, che riflettono un momento di forte sfiducia da parte dei nostri giovani e rappresentano un ambito sul quale le Camere di Commercio devono puntare i propri sforzi per un necessario rinnovamento dell economia. L analisi congiunturale registra che l economia delle imprese sta cambiando anche secondo la natura giuridica: continuiamo a registrare quel fenomeno che gli economisti chiamano ispessimento del tessuto produttivo, che si sostanzia in una crescita delle imprese più strutturate ed organizzate. Nel caso del Friuli Venezia Giulia questo fenomeno lo registriamo con la crescita delle società di capitale che rappresentano un quarto del sistema imprenditoriale. Per contro le maggiori cancellazioni dai Registri camerali sono da imputare ad imprese semplici, soprattutto individuali, che molto spesso hanno difficoltà di passaggio generazionale o che comunque sono rimaste ai margini del mercato. Le aperture fallimentari nella nostra regione nel 2014 sono state 229 con una diminuzione del 6,6% del 2013, mentre le domande di scioglimento e liquidazione presentate sono state 1.721 con un valore del 4,3% rispetto al dato 2013. L analisi delle dinamiche economiche regionali prende avvio dalla verifica dei dati del Registro delle Imprese, con i risultati di seguito presentati. 42

Tav. 2.1 Friuli Venezia Giulia: Movimento delle imprese, periodo 2005-2014 Anno Registrate Attive Tasso di crescita dello stock 2005 116.358 102.456 0,38% 2006 116.497 102.397 0,12% 2007 114.540 101.097-1,68% 2008 111.400 100.423-2,74% 2009 109.828 98.794-1,41% 2010 109.952 98.464 0,11% 2011 109.658 97.927-0,27% 2012 108.530 96.418-1,03% 2013 107.418 94.900-1,02% 2014 105.205 92.761-2.06 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Nell analisi della natalità-mortalità, le cui componenti (iscrizioni e cancellazioni) determinano in massima parte l andamento dello stock delle imprese da alcuni anni, in particolare dal 2006, in base al D.P.R. 247 del 23 luglio 2004 e alla successiva circolare applicativa, si deve tenere presente dell attività meramente amministrativa, non derivante dall andamento congiunturale. Si tratta delle cancellazioni d ufficio, attività amministrativa attraverso la quale le Camere di Commercio possono procedere alla cancellazione d ufficio dal Registro delle Imprese di aziende non più operative da almeno tre anni. Queste cancellazioni determinano la variazione della consistenza delle imprese ma di fatto non concorrono a determinare gli andamenti tendenziali e congiunturali del sistema imprenditoriale. Per tenere conto di tali attività amministrative, ai fini statistici e di analisi economica i confronti si fanno togliendo dalle cancellazioni complessive quelle disposte d ufficio. Con questa avvertenza va letta ed interpretata la successiva tabella che illustra la nati-mortalità delle imprese del Friuli Venezia Giulia. Tav. 2.2 Friuli Venezia Giulia: Iscrizioni e cessazioni, 2007-2014 Anno Iscrizioni Cessazioni* Saldo 2007 7.016 8.293-1.277 2008 6.804 7.269-465 2009 6.256 7.112-856 2010 6.871 6.442 429 2011 6.410 6.584-174 2012 5.840 6.678-838 2013 6.180 7.287-1.107 2014 5.766 6.849-1.083 * Le cessazioni sono calcolate al netto delle cancellazioni d'ufficio Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere 43

Il saldo fra imprese iscritte e cessate nel corso del 2014 risulta negativo e pari a 1.083 unità, come evidenziato nella Tav. 2.2. Nella Tav. 2.2 è riportata la serie storica 2007-2014 dei flussi di imprese: il saldo fra iscrizioni e cancellazioni risulta negativo per tutto il periodo con l unica eccezione dell anno 2010 che si è chiuso con segno positivo in tutte e quattro le realtà provinciali della regione. Graf. 2.1 - Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per settore di attività, 2014 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Dai dati di stock del Graf. 2.1 emerge che quasi un terzo delle imprese attive opera nel comparto del Commercio ed Ospitalità (21,5% nel Commercio e 7,9% nell Ospitalità), poco più del 17% fa parte dei Servizi alle Imprese, il 14,8% rientra nelle Costruzioni, il 14,87% è classificato come attività del Primario (Agricoltura, Silvicoltura e Pesca), il 10% appartiene all Industria, il restante 6,5% fa parte dei Servizi alla persona; trascurabile la percentuale delle imprese attive non classificate. Come stanno cambiando i diversi comparti? La Tav. 2.3 fa emergere che risultano in flessione quasi tutti i comparti, ad eccezione dei servizi di alloggio e ristorazione e dei servizi alle persone; indubbiamente le imprese hanno vissuto anche nel 2014 un anno difficile. Se per l Agricoltura si può parlare di calo strutturale che si registra da molti anni, per l Industria e soprattutto per Commercio e Costruzioni il calo delle imprese attive registrato nel 2014 assume dimensioni sempre più elevate e preoccupanti. L aumento invece delle imprese attive nell ambito della ricettività e della ristorazione e nell ambito dei servizi alle persone conferma un trend positivo che continua già da un paio d anni. 44

Tav. 2.3 Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per macrosettore di attività. Confronto fra dati 31 dicembre 2014 e 31 dicembre 2013 Settori di attività 2014 2013 Differenza 2014-2013 Var. 2014 / 2013 (%) Agricoltura e pesca 14.759 15.844-1.085-6,85 Industria 9.966 10.138-172 -1,70 Costruzioni 14.832 15.187-355 -2,34 Commercio 21.507 21.925-418 -1,91 Alloggio e ristorazione 7.935 7.870 65 0,83 Servizi alle imprese 17.202 17.858-656 -3,67 Servizi alle persone 6.523 6.422 101 1,57 Imprese non classificate 37 76. Totale 92.761 94.900-2.139-2,25 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Analizzando la forma giuridica delle imprese regionali, dalle Tavv. 2.4 e 2.5 emerge che le imprese individuali attive sono 56.684 e continuano ad essere la forma prevalente d impresa con il 61% del totale imprese. Rispetto al 2009 il loro peso è però diminuito di quasi 2 punti percentuali, per effetto di un calo di oltre 5.000 mila imprese attive. Considerando il periodo 2009-2014 diminuiscono anche le società di persone: a fine 2014 sono pari a 17.519 unità, cioè 1.357 in meno rispetto a fine 2009, ma cala di poco il loro peso e attualmente rappresentano il 19% del totale imprese. Aumentano invece di quasi il 5% le società di capitali, segno questo che dimostra che un impresa più strutturata ed organizzata riesce meglio ad affrontare le problematiche legate alla crisi economica. Tav. 2.4 Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per forma giuridica. Forma giuridica 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Società di capitale 15.971 16.311 16.519 16.525 16.601 16.765 Società di persone 18.876 18.750 18.643 18.290 17.994 17.519 Imprese individuali 62.193 61.627 60.977 59.799 58.317 56.684 Altre forme 1.754 1.776 1.788 1.805 1.988 1.793 Totale 98.794 98.464 97.927 96.418 94.900 92.761 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere 45

Graf. 2.2 - Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per natura giuridica Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Tav. 2.5 Friuli Venezia Giulia: incidenza percentuale delle imprese per forma giuridica, 2009-2014 Forma giuridica 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Società di capitale 16,2 16,6 16,9 17,1 17.5 18,1 Società di persone 19,1 19,0 19,0 19,0 19.0 18,9 Imprese individuali 63,0 62,6 62,3 62,0 61.5 61,1 Altre forme 1,8 1,8 1,8 1,9 2.0 1,9 Totale 100 100 100 100 100 100 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Quasi la metà delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha sede in provincia di Udine (49%), seguono Pordenone con il 26%, Trieste con il 15% ed infine Gorizia con il 10% del totale. Le province di Udine e Pordenone si distinguono per una maggiore presenza di imprese agricole (oltre un quinto del totale provinciale) e Pordenone anche per una maggiore incidenza di imprese dell industria. Gorizia e Trieste si caratterizzano invece per una percentuale più elevata di imprese del settore alloggio e ristorazione e del settore commercio. Infine a Trieste è molto più accentuata anche la presenza di imprese dei servizi (Tav. 2.6). 46

Tav. 2.6 Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per macrosettore di attività. Dati al 31.12.2014 Settori di attività Gorizia Pordenone Trieste Udine Friuli Venezia Giulia Agricoltura e pesca 1.149 4.874 423 8.313 14.759 Industria 946 3.034 1.100 4.886 9.966 Costruzioni 1.521 3.505 2.608 7.198 14.832 Commercio 2.338 5.465 3.951 9.753 21.507 Altri servizi 3.305 7.350 6.200 14.805 31.660 Imprese non classificate 8 3 7 19 37 Totale 9.267 24.231 14.289 44.974 92.761 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Per quanto riguarda la dinamica imprenditoriale, fra la fine del 2013 e la fine del 2014 si è verificato un calo delle imprese attive in tutte e quattro le province: Udine perde 1.000 imprese pari a 2,2%, Pordenone registra un -805 pari al 3,2%; situazione leggermente migliore per Gorizia che perde 164 (- 1,7%). Trieste invece riesce a contenere la perdita dimostrando un calo di imprese attive rispetto all anno scorso pari a 170 per un valore percentuale dello 1,2%. Tav. 2.7 Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per provincia e per macrosettore di attività. Confronto fra dati a fine 2013 e a fine 2014 Settori di attività Gorizia Pordenone Trieste Udine Friuli Venezia Giulia Agricoltura e pesca -5,97-6.05-4.73-7,53-6.85 Industria -2,17-2,10-1,52-1,39-1,70 Costruzioni -1,36-4,76-0.65-1,93-2,34 Commercio -2,05-2,41-2,47-1,36-1,91 Altri servizi -0,12-0,93-0,26 0,11-0,23 Sul Totale imprese -1,74-3,22-1,18-2,18-2,25 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere 47

Graf. 2.3 - Friuli Venezia Giulia: Imprese attive per provincia, anno 2014 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Il settore dell agricoltura e della pesca risulta quello più penalizzato con un segno negativo superiore al 6,8; in questo caso il decremento è risultato piuttosto sostenuto in provincia di Udine, dove si registra un 7,53 e Pordenone con un - 6,05%. Il confronto con il contesto nazionale descrive un economia regionale in forte difficoltà, per due motivi che possiamo leggere nei dati contenuti nella tavola 2.8, il primo riguarda ancora tasso di crescita negativo, registrato sia per il 2013 sia per il 2014, il secondo riguarda l intensità di questo calo, poiché sia nel 2012 che nel 2013 si registra il calo più consistente proprio nella nostra regione. 48

Tav 2.8 - Nati-mortalità delle imprese per regioni - Anno 2014 Regioni Iscrizioni Cessazioni* Saldo Stock al 31.12.2014 Tasso di crescita 2014 Tasso di crescita 2013 PIEMONTE 26.386 28.375-1.989 447.035-0,44-0,54 VALLE D'AOSTA 749 853-104 13.342-0,77-1,53 LOMBARDIA 58.957 50.136 8.821 949.751 0,93 0,72 TRENTINO A. A. 5.873 5.167 706 109.061 0,65 0,15 Bolzano 3.154 2.676 478 57.955 0,83 0,23 Trento 2.719 2.491 228 51.106 0,44 0,07 VENETO 27.854 27.447 407 490.902 0,08-0,64 FRIULI V. G. 5.766 6.849-1.083 105.205-1,01-0,81 LIGURIA 9.581 9.407 174 163.524 0,11-0,30 EMILIA ROMAGNA 26.886 27.883-997 463.897-0,21-0,59 TOSCANA 26.254 23.949 2.305 412.415 0,56 0,32 UMBRIA 5.523 5.397 126 95.191 0,13 0,11 MARCHE 9.938 10.636-698 174.093-0,40-0,24 LAZIO 41.811 30.636 11.175 628.790 1,80 1,39 ABRUZZO 9.093 8.788 305 148.485 0,20-0,23 MOLISE 1.941 1.811 130 34.873 0,37 0,24 CAMPANIA 38.253 32.412 5.841 564.958 1,04 0,88 PUGLIA 24.033 23.614 419 377.227 0,11 0,05 BASILICATA 2.955 2.948 7 59.675 0,01-0,29 CALABRIA 11.355 9.626 1.729 179.920 0,97 0,35 SICILIA 28.210 25.771 2.439 455.610 0,53 0,19 SARDEGNA 9.580 8.557 1.023 167.233 0,61-0,05 * Le cessazioni sono calcolate al netto delle cancellazioni d'ufficio Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 49

Settore artigianato L impresa artigiana è un impresa che risponde a specifici requisiti dettati dalla normativa (Legge quadro n. 443/1985) e che è, per obbligo di legge, iscritta all Albo delle imprese artigiane. In regione le imprese artigiane a fine 2014 erano 29.366 e rappresentavano una quota del 31,26% del totale imprese (Tav. 2.11); la percentuale è leggermente superiore a quella del Nord Est (23,44%), mentre il dato medio nazionale è più contenuto (25,02%). Udine è la provincia della regione che detiene la quota più elevata di imprese artigiane (31,8%) mentre Gorizia presenta l incidenza più contenuta (30,1%). Tav. 2.11 Friuli Venezia Giulia: Distribuzione e incidenza delle imprese artigiane per provincia, 2014 Province Totale imprese attive Imprese artigiane attive Incidenza imprese artigiane sul totale (%) Distribuzione totale imprese (%) Gorizia 9.267 2.729 30,09% 9,99% Pordenone 24.231 7.502 30,96% 26,12% Trieste 14.289 4.483 31,37% 15,40% Udine 44.974 14.285 31,76% 48,48% Friuli Venezia Giulia 92.761 28.899 31,26% 100% Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Graf. 2.5 - Friuli Venezia Giulia: Imprese artigiane per provincia, anno 2014 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere 50

Circa la distribuzione delle imprese artigiane attive per settore economico prevalgono quelle delle costruzioni (41%), dell industria (22%). Nel commercio le imprese artigiane sono quasi tutte concentrate nella Riparazione di autoveicoli e motocicli. Tav. 2.12 Friuli Venezia Giulia: Movimento delle imprese artigiane, periodo 2007-2014 Anno Registrate Attive Tasso di crescita dello stock 2007 31.292 31.198-1,20% 2008 31.074 30.970-0,70% 2009 30.641 30.537-1,30% 2010 30.446 30.345-0,57% 2011 30.354 30.260-0,30% 2012 29.786 29.707-1,84% 2013 29.445 29.366-1.15% 2014 29.080 29.366-0.85 Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere Questo settore, nel medio periodo a sei anni, in sostanza dall inizio della recessione economica, in Friuli Venezia Giulia ha perso 1.508 imprese artigiane, soprattutto nell Industria dove il calo è pari all 11,52% (835 imprese in meno) e nelle Costruzioni che registra una diminuzione di 909 imprese artigiane attive (- 7,13%). Anche le imprese commerciali artigiane soffrono: si tratta in particolare del comparto delle riparazioni (-2,24% pari a 35 imprese artigiane attive). Tav. 2.13 Friuli Venezia Giulia: Iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane: 2008-2014 Anno Iscrizioni Cessazioni* Saldo 2008 2.410 2.628-218 2009 2.239 2.643-404 2010 2.202 2.378-176 2011 2.266 2.358-92 2012 1.964 2.521-557 2013 2.008 2.349-341 2014 1.961 2.210-249 * Le cessazioni sono calcolate al netto delle cancellazioni d'ufficio Fonte: InfoCamere Anche il contesto nazionale descrive una realtà artigiana in forte difficoltà, per gli stessi motivi già riscontrati nell anno precedente e che vengono sintetizzati dai dati contenuti nella tavola 2.15: in tutte le regioni si 51

registra una significativa riduzione delle imprese artigiane e questo tende confermare quanto già registrato nel triennio precedente, quindi assume connotati strutturali. Il dato nazionale rileva un saldo negativo tra imprese iscritte ed imprese cancellate: -20.393 imprese, con una perdita di patrimonio di professioni ma anche di servizio che rende l economia ma anche la società più povera. Tav. 2.14 Friuli Venezia Giulia: Imprese artigiane attive per macrosettore di attività. Confronto fra dati 2009 e 2015 Settori di attività 2009 2014 Differenza 2014-2009 Var. 2014 / 2009 (%) Agricoltura e pesca 247 252 5 2,02 Industria 7.245 6.410-835 -11,52% Costruzioni 12.748 11.839-909 -7,13% Commercio 1.557 1.522-35 -2,24% Altri servizi 8.746 9.023 277 3,16% Imprese non classificate 45 34.. Totale 30.588 29.080-1.508-4,93% Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere 52

Tav 2.15 - Nati-mortalità delle imprese artigiane per regioni - Anno 2014 Regioni Iscrizioni Cessazioni* Saldo Tasso di Tasso di Stock al crescita crescita 31.12.2014 2014 2013 PIEMONTE 8.485 11.170-2.685 126.484-2,07% -2,45% VALLE D'AOSTA 252 339-87 3.910-2,15% -1,04% LOMBARDIA 17.084 18.971-1.887 256.084-0,73% -1,66% TRENTINO A. A. 1.651 1.566 85 26.349 0,32% -0,50% Bolzano 839 713 126 13.388 0,95% -0,26% Trento 812 853-41 12.961-0,31% -0,74% VENETO 8.267 10.014-1.747 133.961-1,29% -2,25% FRIULI VENEZIA G. 1.961 2.210-249 29.080-0,85% -1,06% LIGURIA 3.139 3.443-304 45.493-0,66% -3,08% EMILIA ROMAGNA 9.298 11.156-1.858 134.765-1,36% -2,10% TOSCANA 8.441 9.472-1.031 109.491-0,93% -2,13% UMBRIA 1.363 1.768-405 22.342-1,78% -2,27% MARCHE 3.226 3.968-742 48.301-1,51% -1,92% LAZIO 6.630 7.558-928 100.519-0,91% -0,97% ABRUZZO 1.893 2.764-871 33.000-2,56% -2,81% MOLISE 315 441-126 6.964-1,75% -1,09% CAMPANIA 4.385 6.318-1.933 72.193-2,61% % PUGLIA 4.279 5.920-1.641 72.924-2,20% -2,38% BASILICATA 341 684-343 11.027-3,02% -1,81% CALABRIA 1.782 2.598-816 34.299-2,32% -2,51% SICILIA 4.122 5.873-1.751 77.874-2,19% -2,43% SARDEGNA 1.584 2.658-1.074 37.713-2,77% -3,22% Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 53

Le imprese innovative e le reti di impresa Negli ultimi anni, soprattutto a seguito della crisi economica, una serie di disposizioni legislative sta promuovendo istituti e forme d impresa volti a favorire la crescita e la capacità competitiva del sistema imprenditoriale italiano. Nella presente sezione, visto il carattere di assoluta novità per l ordinamento del nostro Paese, si analizza la situazione recente delle start-up innovative e delle reti d impresa, partendo da una panoramica nazionale e focalizzando poi l attenzione sulle realtà iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia. La normativa sulle start-up innovative Le start-up innovative sono una nuova tipologia di imprese per le quali il legislatore ha previsto una serie di vantaggi in termini di agevolazioni fiscali, deroghe al diritto societario e disciplina dei rapporti di lavoro. La loro definizione è contenuta nel D.L. n. 179/2012 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese), convertito dalla L. n. 221/2012 e recentemente modificato dalla L. n. 33/2015. In particolare il secondo comma dell articolo 25 recita: l'impresa start-up innovativa, di seguito «start-up innovativa», è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, Sempre all interno del suddetto articolo sono poi elencati una serie di requisiti più precisi, necessari affinché una società di capitali così definita possa essere qualificata come start-up innovativa. La lista di requisiti è piuttosto lunga e rende molto stringente l identificazione del nuovo tipo d impresa: a) (abrogato); b) è costituita da non più di sessanta mesi; c) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia; d) a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro; e) non distribuisce, e non ha distribuito, utili; f) ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; g) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda; h) possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti: 1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa Le spese risultano dall'ultimo bilancio approvato 54

e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up innovativa; 2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell articolo 3 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270; 3) sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività d'impresa. Il primo requisito ha la finalità di limitare l arco temporale durante il quale una start-up può avvalersi delle agevolazioni. È opinione condivisa infatti che un periodo di 60 mesi sia sufficiente a un impresa per raggiungere una fase di maturità tale da permetterle di operare sul mercato in maniera efficace e soprattutto in piena autonomia, senza più bisogno delle condizioni favorevoli accennate in precedenza. Anche i requisiti relativi al valore della produzione e alla distribuzione degli utili hanno come finalità principale quella di escludere dalla categoria le imprese già giunte ad una fase di maturità. Il requisito più caratteristico e caratterizzante è tuttavia certamente quello legato all oggetto sociale, ovvero lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Il punto focale è dunque cercare di definire cosa sia l innovazione, elemento critico soprattutto se si pensa che il processo innovativo è per definizione in fieri. Proprio al fine di agevolare tale definizione, il legislatore propone al punto h) tre indicatori di innovazione, ovvero un certo ammontare di spese in ricerca e sviluppo, una certa percentuale di dipendenti con titoli di dottorato sul totale della forza lavoro o il possesso di almeno una privativa industriale (brevetto). Ecco che il carattere innovativo dell impresa viene ad identificarsi con il possesso di almeno uno dei tre indicatori summenzionati. Il legislatore ha infine ritenuto opportuno escludere dalla definizione di start-up innovative, tutte quelle imprese costituitesi a seguito di una fusione o scissione societaria, dal momento che queste non rappresentano realmente nuove imprese, ma sono solo una trasformazione o evoluzione di realtà già esistenti. Condizione fondamentale per poter beneficiare degli sgravi previsti è l iscrizione in una sezione speciale del Registro delle Imprese appositamente creata. Accanto alla figura della start-up innovativa, l articolo 25 del decreto individua anche quella dell incubatore certificato, che definisce in questo modo: è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Itala, che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative ed è in possesso dei seguenti requisiti: 55

a) dispone di strutture, anche immobiliari, adeguate ad accogliere start-up innovative, quali spazi riservati per poter installare attrezzature di prova, test, verifica o ricerca; b) dispone di attrezzature adeguate all'attività delle start-up innovative, quali sistemi di accesso alla rete internet, sale riunioni, macchinari per test, prove o prototipi; c) è amministrato o diretto da persone di riconosciuta competenza in materia di impresa e innovazione e ha a disposizione una struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente; d) ha regolari rapporti di collaborazione con università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari che svolgono attività e progetti collegati a start-up innovative; e) ha adeguata e comprovata esperienza nell'attività di sostegno a start-up innovative, la cui sussistenza è valutata ai sensi del comma 7. L incubatore certificato viene visto come uno strumento fondamentale per favorire e soprattutto accelerare il processo di crescita delle start-up innovative, grazie alla vasta gamma di servizi che può offrire alle imprese, nonché alle numerose possibilità di condivisione delle idee e diffusione della conoscenza che si vengono a concretizzare al suo interno. Così come le start-up innovative anche gli incubatori certificati devono essere iscritti nella sezione speciale del Registro delle Imprese. I vantaggi di cui possono godere le start-up innovative consistono principalmente in agevolazioni per l avvio e la gestione di impresa, e sono esplicitati nel D.L. n. 179/2012, convertito dalla L. n. 221/2012, negli articoli che vanno dal 26 al 31. La principale novità introdotta dall articolo 26 ( Deroga al diritto societario e riduzione degli oneri per l avvio ) è l esonero dal pagamento dell imposta di bollo e dei diritti di segreteria per l iscrizione al Registro delle Imprese, nonché dal pagamento del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio. Vengono inoltre abbattuti una serie di vincoli civilistici inerenti al diritto societario, rendendo più flessibile la gestione dell impresa: modifica degli obblighi di ricapitalizzazione in seguito a perdite e diversificazione dei diritti per l emissione di categorie di azioni. Con l articolo 27 si assiste ad un ampia defiscalizzazione a beneficio di amministratori, dipendenti e collaboratori della start-up innovativa. Viene infatti escluso dall ammontare di reddito imponibile di tali soggetti, il reddito di lavoro derivante dall assegnazione di strumenti finanziari, e questo sia a fini fiscali che contributivi. L articolo 28 mira a definire la disciplina in tema di lavoro subordinato e le start-up innovative potranno assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi. All interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte. Dopo 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, e quindi fino ad arrivare complessivamente a 48 mesi. Dopo questo periodo, il collaboratore potrà continuare a lavorare in start-up solo con un contratto a tempo indeterminato. Sono poi introdotti degli incentivi fiscali per aziende e privati che investono nelle start-up innovative sia direttamente che attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio che investono prevalentemente in start-up (articolo 29). Questi incentivi si concretizzano essenzialmente in deduzioni e detrazioni che considerano delle soglie massime di investimento. 56

Sempre in un ottica di agevolazione nella fase di reperimento di risorse finanziarie, l articolo 30 regolamenta la raccolta di capitali di rischio tramite portali online (il cosiddetto crowdfunding), la cui gestione sarà affidata alle imprese di investimento e alle banche autorizzate sotto la supervisione della Consob. Infine visto l elevato tasso di mortalità riscontrabile tra le start-up, fisiologico se si pensa che queste imprese sono nuove e basate su fattori innovativi (e dunque su risultati incerti), il legislatore propone, nell articolo 31, una semplificazione delle procedure fallimentari e di liquidazione. Sempre in un ottica di finanziamento e sostegno delle start-up innovative sono da ricordare anche i due bandi denominati Smart&Start gestiti da Invitalia (l Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa). La prima edizione del bando Smart&Start, partita a settembre 2013 e chiusa il 14 novembre 2014, prevedeva incentivi a fondo perduto per la copertura dei costi di gestione fino ad un importo massimo di 500 mila euro, riservati unicamente alle imprese localizzate nel Mezzogiorno e nelle aree del Cratere Sismico Aquilano. Circa il 35% delle oltre 1.200 domande presentate è stato ammesso al finanziamento comportando un ammontare complessivo di investimenti attivati pari a 81,5 milioni di euro. Con la seconda edizione del bando, aperta il 16 febbraio 2015 e ancora attiva, il raggio di azione è allargato a tutto il territorio nazionale e il budget complessivo è di 200 milioni di euro. La differenza principale rispetto al primo bando è data dal fatto che le agevolazioni non sono più a fondo perduto, bensì una sorta di mutuo a tasso zero il cui valore può arrivare al 70% delle spese ammissibili, percentuale che sale all 80% nel caso in cui la start-up sia costituita prevalentemente da giovani e/o donne oppure abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall estero. Per le regioni del Mezzogiorno viene tuttavia mantenuta una quota a fondo perduto pari al 20% del totale dell erogazione. Il finanziamento copre da un minimo di 100 mila euro a un massimo di 1,5 milioni di euro. Va infine sottolineato come beneficiarie del bando possano essere solo le start-up impegnate nella produzione di beni e servizi che si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo, che si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell economia digitale e che si basano sulla valorizzazione della ricerca pubblica e privata. Le start-up innovative: panoramica nazionale Tutti i dati analizzati nel seguito sono riferiti al 6 febbraio 2015, quando le start-up innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese erano 3.212, con un aumento di 33 unità rispetto alla fine di dicembre. L incremento appare più significativo se confrontato con la situazione di fine settembre 2014; allora infatti le start-up innovative erano solamente 2.630. In poco più di 4 mesi, dunque, la diffusione di questa nuova tipologia di impresa è notevolmente aumentata (+22,1%), con un trend di crescita piuttosto marcato. La tendenza è confermata anche dalle statistiche più recenti: in circa 3 mesi queste imprese sono arrivate a 3.883 unità (dato al 4 maggio 2015) con un tasso di crescita pari a +20,9%. E plausibile che l ulteriore accelerazione sia stata aiutata dall avvio, su scala nazionale, del già citato bando agevolativo Smart&Start. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, è riscontrabile una forte concentrazione di start-up innovative in alcune regioni del Centro Nord. Lombardia ed Emilia Romagna sono le due regioni che ospitano, in valore assoluto, il maggior numero di start-up innovative, rispettivamente 718 (il 22,3% del totale 57

nazionale) e 366. Seguono Lazio (310), Veneto (245), Piemonte (229) e Toscana (207). Fanalini di coda sono invece Molise, con 14 start-up innovative e Valle d Aosta con 10. Il Friuli Venezia Giulia si posiziona al 13 posto con 85 start-up innovative. Tav. 3.1 Graduatoria in ordine decrescente delle start-up innovative per regione Regione Start-up % su totale nazionale Lombardia 718 22,4 Emilia Romagna 366 11,4 Lazio 310 9,7 Veneto 245 7,6 Piemonte 229 7,1 Toscana 207 6,4 Campania 187 5,8 Marche 138 4,3 Puglia 131 4,1 Sicilia 122 3,8 Trentino Alto Adige 116 3,6 Sardegna 98 3,1 Friuli Venezia Giulia 85 2,6 Calabria 79 2,5 Liguria 55 1,7 Abruzzo 48 1,5 Umbria 34 1,1 Basilicata 20 0,6 Molise 14 0,4 Valle d Aosta 10 0,3 ITALIA 3.212 100 Fonte: elaborazione su dati InfoCamere Accanto all osservazione dei valori assoluti, risulta interessante l analisi del rapporto tra il numero di start-up innovative e il totale delle società di capitale presenti in ogni regione. In particolare sembra opportuno considerare nell analisi solamente le società di capitale attive, vale a dire tutte le società di capitale registrate che non risultino inattive, cessate, sospese, liquidate, fallite o con procedure concorsuali aperte. In questo modo è possibile riuscire a cogliere appieno l incidenza delle start-up innovative sulle società di capitale effettivamente operanti sul mercato. A seguito di questa operazione di scrematura, che permette di ridurre di quasi un terzo il numero di società di capitale considerate (si passa da un milione e mezzo a poco più di un milione di società), rimane evidente come la diffusione delle start-up innovative sia comunque un fenomeno piuttosto marginale, seppure in crescita. A livello nazionale esse rappresentano infatti appena lo 0,32% delle società di capitale attive. A livello regionale è possibile notare una maggiore incidenza in Trentino Alto Adige, 0,82%, di gran lunga superiore rispetto al dato nazionale, e in Valle d Aosta, 0,63%, mentre Lazio e Campania sono le due regioni 58

che presentano un incidenza minore, rispettivamente pari a 0,21% e a 0,20%. In Friuli Venezia Giulia l incidenza delle start-up innovative sul totale delle società di capitale è sensibilmente più elevata rispetto al valore nazionale (0,51%) e la nostra regione sale al quarto posto nella graduatoria italiana. Tav. 3.2 Incidenza delle start-up innovative sul totale delle società di capitale. Graduatoria in ordine decrescente Regione Start-up Start-up ogni 10.000 società di capitale Trentino Alto Adige 116 82,5 Valle d Aosta 10 62,8 Marche 138 52,4 Friuli Venezia Giulia 85 50,7 Sardegna 98 50,0 Emilia Romagna 366 45,3 Piemonte 229 43,2 Calabria 79 42,9 Molise 14 34,9 Lombardia 718 32,0 Basilicata 20 31,7 Toscana 207 29,8 Veneto 245 28,7 Puglia 131 27,1 Liguria 55 26,9 Umbria 34 25,5 Sicilia 122 24,4 Abruzzo 48 23,0 Lazio 310 21,5 Campania 187 20,6 ITALIA 3.212 31,8 Fonte: elaborazione su dati InfoCamere 59

L internazionalizzazione dell economia del Friuli Venezia Giulia Nel 2014 le esportazioni italiane sono aumentate del 2,0% rispetto all anno precedente, sfiorando i 398 miliardi di euro; le importazioni (355,1 miliardi) hanno invece subìto una contrazione dell 1,6% (Tav. 5.1). Si è in tal modo realizzato per il terzo anno consecutivo un saldo commerciale positivo: l avanzo del 2014 è stato in particolare di 42,9 miliardi di euro rispetto ai 29,2 del 2013. Il miglioramento va ascritto alla buona performance delle esportazioni di prodotti delle attività manifatturiere e soprattutto alla rilevante riduzione del deficit nell interscambio di prodotti energetici (-43,9 miliardi rispetto ai -55,1 del 2013), risultante dalla forte diminuzione della domanda interna (la quantità importata di petrolio greggio e gas naturale è passata da 102,2 a 92,0 milioni tonnellate) e dalla concomitante flessione di tali prodotti. Tav. 5.1 Flussi commerciali del Friuli Venezia Giulia a confronto con i dati del Nord Est e dell Italia, anno 2014 (euro dati provvisori) Importazioni Esportazioni var.% importazioni su 2013 var.% esportazioni su 2013 Udine 2.814.927.388 5.075.315.303-3,4 4,4 Gorizia 729.077.048 1.440.450.900-0,6 7,4 Trieste 1.382.372.816 1.971.797.667 0,0 9,4 Pordenone 1.402.214.335 3.524.474.196 8,4 2,7 Friuli Venezia Giulia 6.328.591.587 12.012.038.066 0,1 5,0 NORD EST 81.723.287.188 126.370.839.241 2,5 3,5 ITALIA 355.114.517.699 397.996.387.445-1,6 2,0 Fonte: elaborazione su dati Istat. www.coeweb.istat.it La crescita dell export nazionale deriva da quelle di tutte le aree territoriali ad eccezione dell Italia insulare: l area nord-orientale è quella con il maggior incremento (+3,5%), seguita dalle ripartizioni centrale (+3,0%), nord-occidentale (+2,2%) e meridionale (+1,1%). L Istat, con riferimento al Graf. 5.1, evidenzia che Emilia-Romagna (+4,3%), Lombardia (+1,4%), Veneto (+2,7%), Piemonte (+3,3%) e Marche (+7,5%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente a sostenere l export nazionale. In espansione risultano anche le vendite all estero di Toscana (+2,2%), Liguria (+10,2%), Lazio (+3,4%) e Friuli-Venezia Giulia (+5,0%). Si segnala anche l espansione delle esportazioni di Basilicata (+9,9%) e Molise (+9,7%). Sicilia (-13,9%), Sardegna (-13,6%), Umbria (-5,7%), Campania (-1,7%) e Calabria (-8,1%) rallentano la crescita dell export sui mercati internazionali. 60

Graf. 5.1 - Variazione e contributo alla variazione delle esportazioni nazionali per regione, 2014 (%) Fonte: Istat. Le esportazioni delle regioni italiane, Statistiche Flash, 12 marzo 2015 Lo sbocco principale delle esportazioni italiane è naturalmente costituito dai Paesi europei, per circa 2/3; l Unione Europea a 27, in particolare, ha contato per il 54,1% del totale, con un aumento del 3,5% dell esportato rispetto al 2013; al contrario verso i Paesi europei extra-ue la flessione è stata del 7,2%. L interscambio commerciale del Friuli Venezia Giulia nel corso del 2014 ha fatto segnare una netta ripresa dopo i dati negativi degli anni precedenti (Tav. 5.1). Il valore delle esportazioni è stato pari a 12.012 milioni di euro con un incremento del 5,0% rispetto al 2013; le importazioni hanno sfiorato i 6.329 milioni di euro (+0,1%). Il saldo commerciale risulta dunque positivo per 5.683 milioni di euro, 570 milioni di euro in più dell anno precedente. Il risultato regionale deriva peraltro da performance molto diverse delle quattro province: se tutte hanno registrato un aumento delle esportazioni, ragguardevoli soprattutto il +9,4% di Trieste e il 7,4% di Gorizia, d altra parte le importazioni sono risultate in calo o pressoché stabili con l eccezione di Pordenone (+8,4%). Le variazioni nei flussi commerciali hanno consentito di confermare (e migliorare, Pordenone a parte) gli avanzi commerciali riscontrati nell anno precedente. La domanda estera è tradizionalmente un punto di forza dell economia italiana, fondamentale soprattutto in un contesto di persistente debolezza della domanda interna: per valutarne l'importanza riportiamo (Tav. 5.2) i dati della propensione all export e il grado di apertura al commercio con l estero. 61

Tav. 5.2 Propensione all export e apertura al commercio estero, 2013-2014 Propensione all export (esportazioni/valore aggiunto) Apertura al commercio estero (interscambio commerciale/ valore aggiunto) 2013 2014 2013 2014 Udine 34,8 36,0 55,6 56,0 Gorizia 40,5 42,8 62,7 64,5 Trieste 27,3 29,7 48,3 50,4 Pordenone 42,8 44,3 59,0 61,9 Friuli Venezia Giulia 35,9 37,5 55,7 57,2 Nord Est 37,1 37,9 61,3 62,4 Italia 26,8 27,3 51,6 51,6 Fonte: elaborazione Unioncamere su dati Istat Il Friuli Venezia Giulia, per la sua collocazione geografica, è caratterizzato da un economia fortemente proiettata sui mercati internazionali: il grado di internazionalizzazione dell economia regionale risulta sensibilmente superiore alla media nazionale e può essere indice di un buon livello di competitività. Le esportazioni rappresentano il 37,5% del valore aggiunto regionale, il grado di apertura internazionale commerciale il 57,2%. I principali mercati di destinazione e provenienza delle merci La Tav. 5.3 evidenzia che nel 2014 le esportazioni del Friuli Venezia Giulia risultano in aumento, rispetto al 2013, verso i Paesi dell Unione Europea (+4,8%); una lieve diminuzione delle esportazioni verso i Paesi europei extra-ue porta comunque l Europa a un complessivo +3,8%. Pur su livelli assoluti marcatamente inferiori anche il continente americano e quello africano hanno segnato ragguardevoli variazioni positive mentre i mercati di Asia e Oceania si sono contratti. I flussi di esportazione rimangono prevalentemente indirizzati verso i Paesi dell Unione Europea dove si concentra il 57,5% del valore complessivamente esportato dal Friuli Venezia Giulia (Graf 5.2). Nella graduatoria dei primi dieci Paesi di destinazione, infatti, sono rappresentati ben sette Stati dell Unione e precisamente: Germania (14,6% dell export regionale), Francia (9,9%), Regno Unito (5,4%), Austria (5,0%), Slovenia (3,4%), Spagna (2,9%) e Polonia (2,3%). Gli altri tre Paesi sono gli Stati Uniti (dove è destinato il 9,4% dell export regionale, una percentuale determinata sostanzialmente dal comparto della cantieristica), la Cina (2,8%) e la Russia (2,6%). Gli stessi Paesi avevano occupato le prime dieci posizioni anche nel 2013. 62

Tav. 5.3 Friuli Venezia Giulia: flussi commerciali per Area geografica, Anno 2014 (dati provvisori) Importazioni Esportazioni var.% importazio ni su 2013 var.% esportazion i su 2013 EUROPA 5.043.716.240 8.111.439.508 0,0 3,8 di cui Unione Europea a 27 3.874.474.127 6.908.513.866-0,3 4,8 AFRICA 167.164.633 583.929.558-10,5 69,3 AMERICA 295.121.167 1.680.833.802-15,5 11,3 ASIA 819.235.555 1.551.595.263 10,7-7,6 OCEANIA E ALTRI TERRITORI 3.353.992 84.239.935-18,4-4,4 MONDO 6.328.591.587 12.012.038.066 0,1 5,0 Fonte: elaborazione su dati Istat. www.coeweb.istat.it Fra i principali Paesi partner della nostra regione si segnalano gli incrementi in valore assoluto della Francia (+216,2 milioni di euro), ascrivibile all aumento nelle Navi e imbarcazioni da 97,1 a 357,8 mln, di Panama (+127,4, grazie agli Elementi da costruzione in metallo, da 40,0 a 159,2 mln) e Algeria (+108,7 in virtù dell aumento dei Prodotti della siderurgia da 40,8 a 110,6 mln e in misura minore ma significativa degli Elementi da costruzione in metallo). In forte diminuzione assoluta invece le esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti (-51,1 mln), Corea del Sud (-39,0), Austria (-31,8) e Slovenia (-31,1). Dal lato delle importazioni, invece, sempre dal confronto fra i valori registrati nel biennio 2013-14, si riscontra una minima contrazione delle importazioni determinata dai Paesi dell Unione Europea (-0,3%) peraltro compensata dagli altri Paesi europei extra-ue. L unica Area geografica extra-europea con un andamento positivo è l Asia (+10,7%), area che peraltro conta solo per il 12,9% dei nostri flussi commerciali in entrata. Il 61,2% delle importazioni del Friuli Venezia Giulia proviene da Paesi membri dell Unione Europea a 27 e la percentuale sale al 79,7% se si considera l intera Europa. Il primo Paese di provenienza delle merci si conferma la Germania (13,5% delle importazioni regionali), seguita a distanza dall Austria (7,5%) e dall Ucraina (7,2%). Gli incrementi di importazioni più elevati in valore assoluto risultano da Romania (+ 54,8 mln), Croazia (+51,6) ed Emirati Arabi Uniti (+33,6); i maggiori decrementi assoluti invece quelli dalla Russia (-77,3 mln), Spagna (-42,6) e Brasile (-20,9). La Germania si conferma quindi di gran lunga quale principale partner commerciale del Friuli Venezia Giulia sia per l import sia per l export. Le esportazioni nel 2014 ammontavano a 1.756 milioni di euro, pari al 14,6% del totale regionale; le importazioni sono state pari a oltre 857 milioni di euro e la quota è del 13,5%. Il saldo commerciale con la Germania è dunque positivo per quasi 899 milioni di euro. 63

Graf. 5.2 Friuli Venezia Giulia: Aree di destinazione delle esportazioni, 2014 Unione Europea a 27 57,5% Germania 14,6% Francia 9,9% Resto Europa 10,0% Russia 2,6% America Settentrionale 9,8% Asia 12,9% Cina 2,8% Africa 4,9 % Oceania 0,7% America Centro Meridionale 4,2% Fonte: elaborazione su dati Istat Dopo due anni poco brillanti il 2014 ha fatto segnare un +4,5% nel valore esportato in Germania. L aumento ha riguardato in particolare i Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi (+56,6 mln); tra le esportazioni in calo si segnalano invece i Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie (da 29,6 a 18,6 mln). Le importazioni dalla Germania si confermano in diminuzione anche nel 2014 di circa 16 milioni di euro (-1,8%). Aumenta il valore importato di Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie (da 90,7 a 109,8 mln) e le Macchine di impiego generale (da 97,2 a 115,2); calano soprattutto i Componenti elettronici e schede elettroniche (da 24,8 a 7,7), le Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (da 44,7 a 11,7) e le Altre macchine per impieghi speciali (da 37,9 a 29,0). I principali prodotti di esportazione e di importazione Nel 2014 la prima voce di esportazione del Friuli Venezia Giulia è stata quella dei Mobili, per 1.239,9 milioni di euro (pari al 10,3% delle esportazioni totali); di poco inferiore quella delle Altre macchine per impieghi speciali, pari a 1.232,7 milioni. 64

Le vendite all estero di Mobili meritano un particolare approfondimento, dato che la regione Friuli Venezia Giulia conta per il 14,4% del totale nazionale e si colloca al terzo posto dietro a Lombardia (2.362,6 milioni) e a Veneto (2.324,4) e ben sopra a Emilia-Romagna (625,3) e Toscana (530,4). I Mobili contano per il 18,1% delle esportazioni della provincia di Pordenone (639,2 milioni), per l 8,9% di quelle di Udine (451,0) e per il 10,2% di quelle di Gorizia (147,5). Nel 2014 le esportazioni di mobili della regione sono aumentate dell 8,9%, con un +5,6% verso i Paesi dell Unione Europea a 27 e un -9,7% verso gli altri Paesi europei. Gli sbocchi principali sono risultati il Regno Unito (252,2 milioni), la Germania (215,5) e la Francia (172,9), con il solo mercato tedesco in lieve contrazione rispetto al 2013. E peraltro la Metalmeccanica/Elettronica a costituire il macrosettore più rappresentativo con il 67,3% dell export regionale (Graf. 5.3). Di questo settore fanno parte ben tredici delle prime diciassette voci di esportazione, nell ordine: - Altre macchine per impieghi speciali, 10,3%, che ricomprendono molti macchinari di uso industriale, per la metallurgia, per miniere, cave e cantieri, per l'industria alimentare, per le industrie tessili, dell'abbigliamento e del cuoio, per l'industria della carta e del cartone, per l'industria delle materie plastiche e della gomma; - Prodotti della siderurgia, ovvero ferro, ghisa, acciaio e ferroleghe, 8,7%; - Navi e imbarcazioni, 7,6%, naturalmente con un rilevante apporto della cantieristica; - Macchine di impiego generale, 7,3%, e Altre macchine di impiego generale, 6,8% (motori e turbine, apparecchiature fluidodinamiche, pompe e compressori, rubinetti e valvole, cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione, ecc.); - con quote inferiori al 4%: Apparecchi per uso domestico, Elementi da costruzione in metallo; Altri prodotti in metallo: Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta; Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili; Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; Motori, generatori e trasformatori elettrici; Apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità; Apparecchiature per illuminazione. Tra le altre voci di qualche rilevanza si segnalano anche gli Articoli in materie plastiche (3,7% dell export regionale), la produzione di Pasta-carta, carta e cartone (1,7%) e gli Altri prodotti alimentari, che includono in particolare il caffè ma anche cacao, cioccolato, caramelle e confetterie (1,6%); le Bevande, che comprendono il vino, hanno contato invece per lo 0,9%. Nel 2014 le voci merceologiche che hanno segnato il maggiore incremento sono le Navi e imbarcazioni (+33,3%) e gli Elementi da costruzione in metallo (+44,6%); i cali più accentuati invece sono attribuibili a Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità (-9,5%) e Apparecchi per uso domestico (-7,7%). Anche dal lato delle importazioni la Metalmeccanica si rivela il macrosettore più rappresentativo con il 51,3% del totale regionale (Graf 5.4). In particolare la prima voce di importazione è costituita dai Prodotti della siderurgia che rappresentano, con 993,8 milioni di euro, il 15,7% del totale; al secondo posto si collocano i Rifiuti, che comprendono tra l altro cascami e rottami metallici, con una quota pari al 7,6% (483,7 65

milioni) a seguire Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi e Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie entrambi con una quota del 6,7%. Graf. 5.3 Friuli Venezia Giulia: Esportazioni per macrosettore, 2014 (valori percentuali) Fonte: elaborazione su dati Istat Risulta interessante anche la quota di importazioni del macrosettore Altro industria, che comprende in particolare i Mobili, gli Strumenti e forniture mediche e dentistiche, la Gioielleria, bigiotteria e articoli connessi e le pietre preziose lavorate e gli Articoli sportivi. Nel 2014 le voci non marginali che hanno registrato una crescita sono gli Autoveicoli (+14,2%), i Prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio (+11,3), e le Macchine di impiego generale (+9,9); i cali più evidenti sono invece riferibili a Pasta-carta, carta e cartone (-12,1%) e a Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie (-9,0%). 66

Graf. 5.4 Friuli Venezia Giulia: Importazioni per macrosettore, 2014 (valori percentuali) Fonte: elaborazione su dati Istat Come viene meglio esplicitato nelle Note metodologiche, in base alla tassonomia di Pavitt i gruppi merceologici vengono riclassificati raggruppando le imprese e i settori di attività in diverse tipologie sulla base del peso in termini di tecnologia implicita di merci e servizi. Le importazioni regionali nel 2014 constavano per l 8,6% di prodotti agricoli e materie prime (9,9 nel 2013), per il 63,4% (contro un 62,6) di prodotti tradizionali e standard e per il 28,0% (27,5) di prodotti specializzati e high-tech, una composizione che si discosta sempre significativamente da quella media italiana (che importa per il 17,1% prodotti agricoli e materie prime e per il 50,7% prodotti tradizionali e standard). Le esportazioni invece si sono suddivise pressoché integralmente in prodotti tradizionali e standard (48,3%) e prodotti specializzati e high-tech (50,5%), con l incidenza di questi ultimi in ulteriore lieve aumento rispetto al 2013. La percentuale di prodotti avanzati esportati è molto elevata sia rispetto alla media italiana (43,0%) che a tutte le ripartizioni territoriali italiane. Il dato risente naturalmente dell influenza della provincia di Gorizia, nella quale le esportazioni di prodotti avanzati raggiunge il 67,5% del totale grazie alla produzione cantieristica; sotto questo aspetto non sono peraltro trascurabili nemmeno le province di Trieste, che raggiunge il 60,2%, e di Pordenone con il 55,7%. 67

SEZIONE 2 2.1 - LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE 68

GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO REGIONALE NEI DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE Con i seguenti disegni di legge: - 124 <<Legge collegata alla manovra di bilancio 2016-2018>> - 125 <<Legge di stabilità 2016>> - 126 <<Legge di bilancio 2016 2018>> e con la Relazione politico programmatica regionale (RPPR), mantenuta dalla LR 26/2015 limitatamente al 2016 per essere sostituita dal 2017 dal Documento di economia e finanza regionale (DEFR), la Giunta regionale ha definito la propria programmazione per il periodo 2016 2018. I documenti su esposti sono in corso di esame e di successiva approvazione da parte del consiglio regionale. L approvazione è prevista entro il 31.12.2015. Dall estratto della RELAZIONE TECNICO FINANZIARIA SULLA MANOVRA FINANZIARIA 2016-2018 si evidenziano i seguenti: Principali interventi e nuove istituzioni Servizi istituzionali, generali e di gestione Principali interventi (articolo 8 tabella H) Gestione entrate tributarie e servizi fiscali Gestione economico-finanziaria e provveditorato Risorse umane Ordine pubblico e sicurezza Principali interventi (articolo 7 tabella G): Polizia locale Istruzione e diritto allo studio Principali interventi (articolo 5 Stabilità - tabella E): Funzionamento delle scuole per l infanzia Servizi scolastici tra i quali il comodato dei libri di testo e le spese di trasporto e libri di testo; Diritto allo studio universitario con riferimento al funzionamento dell Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori e al fondo integrativo regionale degli assegni di studio; Fondo destinato al sistema universitario Nuove istituzioni (articolo 5): Comma 21 -Sostegno scuola digitale (0,15 milioni) Comma 25 - Sostegno tempo pieno scuola (0,02 milioni) Comma 28 Finanziamento al sistema universitario (0,25 milioni) Comma 34 - Nuova misura destinata a giovani ricercatori (0,5 milioni) Comma 41 - Contributo al MIB Trieste (0,3 milioni) Comma 45 Educazione naturalistica e ambientale (0,01 milioni) Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali Le poste 2016 sono distribuite tra i diversi filoni di intervento (vedi articolo 4 tabella D) e sono incrementate rispetto all iniziale garantito nel 2015 per consentire in particolare di dare maggiori certezze finanziarie agli operatori del settore culturale e favorire la programmazione di eventi e manifestazioni. L articolo di riferimento provvede inoltre a evidenziare la ripartizione per beneficiario di parte degli stanziamenti autorizzati. Nuove istituzioni (articolo 4) Comma 9 - Celebrazioni centenario nascita padre Turoldo (0,1 milioni) Comma 12 - Celebrazioni 40 anniversario terremoto (0,2 milioni) Politiche giovanili, sport e tempo libero 69

Le poste 2016 sono distribuite tra i diversi filoni di intervento (vedi articolo 4 tabella D per sport e tempo libero e articolo5 tabella E per politiche giovanili). Nuove istituzioni (articolo 4) Comma 3 - Campionati italiani ciclocross (0,12 milioni) Comma 6 - Campionati mondiali basket under 20 (0,05 milioni) Turismo Principali interventi (articolo 2 tabella B): Promozione turistica Sostegno dei progetti mirati di soggetti pubblici e privati per la promozione dell immagine della Regione e per l incremento del movimento turistico Nuove istituzioni (articolo 2): Comma 12 - Interventi attrattività turistica (0,69 milioni) Comma 15 Riqualificazione area Lignano (0,15 milioni) Comma 17 Servizio skibus (0,1 milioni) Comma 21 - Spese di funzionamento di PromoTurismo Fvg per 8,62 milioni Comma 24 - Informazione turistica presso Villa Manin (0,05 milioni) Assetto del territorio e edilizia abitativa Principali interventi (articolo 3 tabella C): Recupero del patrimonio immobiliare esistente Edilizia agevolata Nuove istituzioni (articolo 3): Comma 5 - Realizzazione sede Guardia di Finanza Cividale (1,6 milioni) Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell ambiente Principali interventi (articolo 3 tabella C): Funzionamento dell Arpa Manutenzioni ordinarie di opere idrauliche e degli alvei dei corsi d acqua Nuove istituzioni (articolo 3): Comma 2 - Collaborazioni con Università (0,19 milioni) Comma 8 - Interventi di messa in sicurezza comprensorio Cave del Predil (1,5milioni) Trasporti e diritto alla mobilità Principali interventi (articolo 3 tabella C): Contratti di servizio del trasporto pubblico locale su gomma e del trasporto pubblico su rotaia Miglioramento dei collegamenti ferroviari con Milano e Roma Funzionamento di FVG strade Manutenzioni della rete viaria Sicurezza stradale Sviluppo della portualità e della logistica Soccorso civile (Articolo 3 tabella C): Interventi straordinari della protezione civile derivanti da eventi calamitosi con stanziamenti di parte corrente e di investimento per 4,5 milioni complessivi. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Principali interventi (articolo 6 tabella F): Finanziamento del sistema integrato dei servizi socioassistenziali dei Comuni attraverso il fondo sociale Misure di sostegno al reddito e di contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale Contributo sociale per l accesso alle prestazioni sanitarie 70

Finanziamenti finalizzati all abbattimento delle rette nelle case di riposo e nei centri diurni Fondo per l autonomia possibile Sostegno a domicilio delle persone con bisogno assistenziale ad elevata intensità Interventi destinati ai servizi dei centri socioriabilitativi ed educativi, alle soluzioni abitative protette e all inserimento lavorativo delle persone disabili Politiche per la famiglia attraverso il contenimento delle rette di accesso ai servizi per la prima infanzia con contributi alle famiglie e ai soggetti gestori; la carta famiglia e il sostegno agli acquisti delle famiglie in difficoltà Fondo per l edilizia sociale Sostegno delle locazioni Adeguamento di alloggi ATER non allocabili Finanziamento al fondo Sostegno agli interventi in materia di immigrazione attraverso il fondo per l immigrazione. Tutela della salute Principali interventi Principali interventi (articolo 6 tabella F): Attività degli enti del servizio sanitario regionale con una spesa di parte corrente Spese di investimento per ammodernamento dei beni tecnologici Nuove istituzioni (articolo 6): Comma 7 - Fondo progettazioni (1 milione) Sviluppo economico e competitività Principali interventi (articolo 2 tabella B): Accordi insediamento imprese Contributi per infrastrutture locali Contributi acquisto carburanti Nuove istituzioni (articolo 2): Comma 1 - Rimborsi a componenti esterni commissioni qualificazioni professionali Comma 19 - Rimborso spese legali recupero crediti (0,04 milioni) Politiche per il lavoro e la formazione professionale Principali interventi (articolo 5 tabella E): Finanziamento dei contratti di solidarietà difensivi Utilizzo di persone disoccupate in cantieri di lavoro Sostegno alla formazione primaria con fondi regionali Nuove istituzioni (articolo 5): Comma 7 - Azioni di contrasto alla disoccupazione e di sostegno all occupazione attraverso gli interventi delle politiche attive e servizi all impiego per 3 milioni Comma 16 - Cassa edili di mutualità e assistenza (0,28 milioni) Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca Principali interventi (articolo 2 tabella B): Finanziamenti connessi al funzionamento dell Ersa Promozione del settore agroalimentare Nuove istituzioni (articolo 2): Comma 6 Centro promozione del Prosecco (0,2 milioni) Comma 8 Sviluppo azienda diretto coltivatrice Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali Principali interventi (articolo 7 tabella G): Trasferimenti al sistema delle autonomie locali, derivanti dalla quota compartecipata dei tributi erariali, pari a 433 milioni a garanzia di certezza finanziaria per gli enti locali nel prossimo triennio in attuazione della riforma del sistema della finanza locale prevista dalla legge regionale 18/2015. 71

Nuovi interventi (articolo 7): La ripartizione di dettaglio dei trasferimenti agli enti locali è contenuta nei diversi commi dell articolo 7 del DDL Stabilità. Articolo 2 Comma 7: nuovi interventi: strategia aree interne (0,4 milioni) Fondi e accantonamenti Principali interventi (articolo 3 tabella C): Accantonamento di 16 milioni finalizzato alla predisposizione della nuova legge sulla casa (14 milioni per l edilizia residenziale e 2 milioni per le politiche sociali della casa). la Giunta regionale ha determinato con la Relazione politico programmatica regionale (RPPR), mantenuta dalla LR (116)/2015 limitatamente al 2016 per essere sostituita dal 2017 dal Documento di economia e finanza regionale (DEFR), le proprie linee politico programmatiche indicanti le principali azioni di natura strategica, le azioni di miglioramento o obiettivi aziendali di ciascuna struttura che verranno realizzate nel 2016 con proiezione triennale, che risultano le seguenti: 72