GESÙ RISORGE DA MORTE

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Transcript:

GESÙ RISORGE DA MORTE Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen. Signore della vita! Illumina il nostro cammino La tua grazia, o Signore, sostenga le nostre menti e i nostri cuori, perché nella meditazione della resurrezione, aperta per noi dal tuo Figlio Gesù, sia confermata la nostra fede, ravvivata la nostra speranza, approfondito il nostro amore verso te e i fratelli. Per Cristo Nostro Signore. Amen. 1. GESÙ RISORGE DA MORTE (Mt 28,1-6a.8) Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle donne: Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui, è risorto. Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. L'alba Alba: inizio del giorno. Un barlume che diventa una luce potente come la resurrezione. La domenica è il primo giorno dove impariamo quell'amore che tutti i giorni dobbiamo vivere. 2. I DISCEPOLI TROVANO IL SEPOLCRO VUOTO (Gv 20,3-9) Uscì Simon Pietro insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. La breccia Gesù fa breccia: apre i sepolcri, entra nei misteri di morte con un grande atto di amore. Sepolcro sigillato: situazione di morte definitiva, ma i discepoli entrano. Il giorno della resurrezione Gesù apre una breccia nella nostra umanità. 3.GESÙ SI MANIFESTA ALLA MADDALENA (Gv 20,11-16) Maria [di Magdala] stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: Donna, perché piangi?. Rispose loro: Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto. Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: Donna, perché piangi? Chi cerchi?. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse:

Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo. Gesù le disse: Maria!. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: Rabbuni!, che significa: Maestro! Il nome Il nome dice la relazione. La prima persona che Gesù incontra è una donna che non lo riconosce fino a quando non pronuncia il suo nome. Il nome dice chi siamo e Maria sente tutto l'affetto del legame con Gesù. Voler bene a Gesù per entrare nella vita con affetto e con amore. 4.GESÙ IN CAMMINO CON I DISCEPOLI DI EMMAUS (Lc 24,13-19.25-27) In quello stesso giorno due [discepoli] erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?. Si fermarono col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli disse: Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?. Domandò: Che cosa?. Gli risposero: Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno...Ed egli disse loro: Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. La strada E' impegnativo camminare e farlo da soli fa paura. Gesù si è fatto e si fa compagno della nostra strada. Camminando insieme, Gesù apre il suo cuore togliendoci tristezza e solitudine. Quando non ci lasciamo soli è segno che stiamo camminando nel Vangelo. Insieme comprendiamo meglio il senso del nostro vivere. 5.GESÙ SI MANIFESTA ALLO SPEZZARE DEL PANE (Lc 24,28-34) Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: Resta con noi, perché si fa sera e il giorno già volge al declino. Ed egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?. E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone. Il pane Il cibo è fraternità, convivialità, relazione! La Messa è convivialità con il Mistero di Dio: qui troviamo una relazione nuova. Quando abbiamo una relazione d'amore siamo segno di quello che ha fatto Gesù. La Pasqua è il segno dell'amore di Dio per noi: ha dato tutto sè stesso.

6. GESÙ SI MOSTRA VIVO AI DISCEPOLI (Lc 24,3643.4548) Mentre [i due di Emmaus] parlavano [agli Undici e ai discepoli] di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: Pace a voi!. Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate: un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho. Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: Avete qui qualche cosa da mangiare?. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Gli occhi e le mani Vedendo i segni riconoscono Gesù! In quel sacrificio Gesù ha messo tutto il suo amore per noi. I sacrifici fatti con amore sono segni di salvezza. Dobbiamo offrire nell'amore anche le nostre fatiche e le nostre prove. 7.GESÙ DÀ AI DISCEPOLI IL POTERE DI RIMETTERE I PECCATI (Gv 20,19-23) La sera di quello stesso giorno, il giorno dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!. Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi. Il soffio Gesù risorto "soffia" come quando Dio ha creato l'uomo: ha messo il suo alito di vita e ha reso l'uomo un capolavoro. La resurrezione è il miracolo di Dio che continua tutti i giorni a darci vita. 8. GESÙ CONFERMA LA FEDE DI TOMMASO (Gv 20,24-29) Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: Abbiamo visto il Signore!. Ma egli disse loro: Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel mio costato, non crederò. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!. Poi disse a Tommaso: Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!. Rispose Tommaso: Mio Signore e mio Dio!. Gesù gli disse: Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!. Il dubbio Tommaso, uomo intelligente, ha dei dubbi. Solo chi ha il dubbio può aspettare l'incontro gioioso con il Signore che ci consola nelle nostre fatiche. Quando abbiamo i dubbi il Signore ci dona sempre segni reali che ci aiutano a capire.

"Mio Signore e mio Dio!" è l'invocazione detta proprio dal discepolo che ha avuto dubbi. 9.GESÙ SI MOSTRA AI DISCEPOLI AL LAGO DI TIBERIADE (Gv 21,1-6.9-13) Disse Simon Pietro: Io vado a pescare. Gli dissero gli altri discepoli: Veniamo anche noi con te. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando era già l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: Figlioli, non avete nulla da mangiare?. Gli risposero: No. Allora disse loro: Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete. La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.... E nessuno dei discepoli osava domandargli: Chi sei?, poiché sapevano bene che era il Signore. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. La rete Dopo la resurrezione i discepoli hanno fatto fatica a credere e sono tornati in Galilea. Gesù fa compiere ai discepoli il gesto fatto tre anni prima. La chiesa ci fa fare memoria per ricordarci e riconoscere Gesù nella vita: c'è una memoria intelligente che ci fa riconoscere le reti con le quali Dio ci raccoglie. 10. GESÙ CONFERISCE IL PRIMATO A PIETRO (Gv 21,15-19) Quand ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, MI AMI più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, MI AMI?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta:«simone, figlio di Giovanni, MI VUOI BENE?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. La roccia Quando si erano visti Pietro lo aveva rinnegato ("Pianse amaramente"). Quando Gesù lo incontra non lo giudica ma scende al suo livello (dal "mi ami" al "mi vuoi bene"). La roccia che è Gesù, la trova chi si arrende al Suo amore. La potenza della resurrezione è accorgersi che Gesù è sempre buono con noi ed è l'unico capace di un amore alto, pieno e gratuito. 11. GESÙ AFFIDA AI DISCEPOLI LA MISSIONE UNIVERSALE (Mt 28,16-20) Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.e Gesù disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Il monte Sul monte Dio dà la Legge (Mosé): fissa l'alleanza! Gesù porta i discepoli sul monte (nuova Alleanza) per ricordare che Lui è con loro tutti i giorni. Quando ci

sono i momenti di passione la forza è la presenza del Padre (Alleanza). Non siamo mai soli: presenza e forza di Dio. Questa è la sua rivelazione. 12.GESÙ SALE AL CIELO (At 1,6-11) Gli apostoli venutisi a trovare insieme domandarono a Gesù: Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?. Ma egli rispose: Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Galilea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra.detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi elevato fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui voi l'avete visto andare in cielo. Il cielo Dall'alto si vede sempre meglio. "In alto i nostri cuori": la resurrezione ci insegna a non "strisciare" per non morire nelle piccolezze. Guardare il cielo per poi ritornare alla terra trasfigurati, per essere un dono. 13. CON MARIA IN ATTESA DELLO SPIRITO (At 1,12-14) Allora gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelota e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli di lui. La madre Maria ha avuto per prima una "fede risorta": ha amato Dio seguendo Gesù. La fede di Maria è stata una custodia preziosa. C'è una maternità spirituale che ci protegge e ci custodisce. Chiedere a Maria forza, sostegno, coraggio. 14. GESÙ MANDA AI DISCEPOLI LO SPIRITO SANTO (At 2,1-6) Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Il fuoco Il fuoco si sente e si vede. Gesù nel giorno di Pentecoste ha reso i discepoli contagiosi nel bene!

Signore Gesù Cristo, risorto e vivo nella tua Chiesa, noi umilmente ti preghiamo: poiché abbiamo meditato gli incontri della tua vita di Risorto, concedi a noi di essere illuminati con la luce della tua Pasqua. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. Padre nostro - benedizione