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San Donato Milanese, 10/09/2015 Alla cortese attenzione di Sindaco Presidente del consiglio comunale p.c. al Segretario comunale p.c. ai Consiglieri comunali del Comune di San Donato Milanese ORDINE DEL GIORNO OGGETTO: adozione di politiche sostenibili concernenti il servizio idrico, che consentono al cittadino residente l accesso gratuito ai primi 50 litri di acqua potabile per uso domestico (recuperando i costi a carico delle eccedenze erogate). PREMESSO CHE Per sancire l importanza e la preziosità della risorsa naturale in oggetto, il 22 dicembre del 1992 una risoluzione dell ONU ha stabilito di dichiarare il 22 marzo di ogni anno la Giornata Mondiale dell Acqua, in conformità con le raccomandazioni scaturite dalla Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro e contenute nel capitolo 18 dell Agenda 21. Il 28 luglio 2010 a New York l Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che riconosce l accesso all acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari tra i diritti umani fondamentali e per questo considerati universali. Dopo circa 15 anni di dibattiti, dei 163 paesi presenti all Assemblea, 122 hanno votato a favore (Italia compresa), 41 si sono astenuti, ma nessuno ha votato contro. La risoluzione dell ONU ha incoraggiato molte città metropolitane a rimunicipalizzare i servizi idrici integrati precedentemente privatizzati. Emblematici sono i casi di Parigi che dal 1 gennaio 2010 ha tolto la gestione dell acqua proprio alle multinazionali francesi Veolia e Suez, facendola ritornare in house al 100%, e di Berlino che dopo oltre un decennio di privatizzazione del servizio ha in corso il processo di rimunicipalizzazione dell Azienda dell Acqua di Berlino. La Commissione e il Contratto Mondiale per l Acqua indicano in poco meno di 50 litri la quantità minima giornaliera per soddisfare i bisogni essenziali tra i quali sono compresi i servizi igienico-sanitari di base, ancora preclusi a oltre 2,5 miliardi di persone nel mondo. Sulla scia di quello del 2008 di Saragozza incentrato su Acqua e Sviluppo Sostenibile, il tema nutrire il pianeta, energie per la vita di Expo 2015 Milano deve necessariamente trovare applicazione sui nostri territori con azioni ed esperienze applicative concrete sull impiego responsabile delle risorse naturali come l acqua a partire da quella potabile. CONSIDERATO CHE 1

L acqua potabile è un bene comune: indispensabile per la sopravvivenza dell uomo; presente in natura in quantità limitata e con concentrazioni territoriali disomogenee, dunque prezioso; riconosciuto fondamentale per il pieno godimento del diritto alla vita e dell inclusione e della pace sociale; entrato a far parte ufficialmente della Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo. La carenza idrica è un fenomeno preoccupante che si presenta con sempre maggiore frequenza e che riguarda almeno l 11% della popolazione europea e il 17 % del territorio dell UE. Dal 1980, il numero dei casi di siccità in Europa ha fatto registrare un aumento e un aggravarsi di episodi, che hanno comportato costi stimati in 100 miliardi di euro negli ultimi trent anni (Fonte Unione Europea 2011) Uno dei peggiori periodi di siccità si è verificato nel 2003 e ha coinvolto un terzo del territorio dell UE e oltre 100 milioni di persone. Negli anni tra il 1976 e il 2006, il numero delle aree e degli abitanti colpiti da siccità è salito all incirca del 20% e il costo medio annuale è quadruplicato. In Europa, nonostante la media si attesti intorno agli 85 mc. annui, circa due milioni di persone non hanno accesso all acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. A questo si aggiunge la minaccia dell interruzione del servizio per migliaia di persone a basso reddito che non sono in grado di far fronte ai costi della fornitura idrica. Sono stati rilevati casi in cui la gestione dell'acqua da parte di S.P.A. ha portato a episodi di interruzione della fornitura di acqua potabile ad alcuni propri utenti giustificando il fatto con il principio niente soldi, niente acqua, evidenziando tra l'altro l amoralità, l ingiustizia sociale e la pericolosa spirale che il profitto della risorsa può ingenerare a danno dei diritti umani sanciti dall ONU. Il Commissario Europeo per il Mercato Interno, Michel Barnier, sollecitato dalla raccolta di oltre un milione e mezzo di firme per l acqua pubblica a cura dell ICE, ha pubblicato un comunicato stampa che esclude il tema dell acqua pubblica dai servizi privatizzabili a proposito dei quali l UE sta preparato una direttiva. L esclusione è stata ratificata sia dal Collegio dei Commissari che dai rappresentanti permanenti dei 27 Stati Membri. PREMESSO INOLTRE CHE In Italia un cittadino su tre non ha accesso regolare e sufficiente all acqua potabile. Sono 8 milioni i cittadini italiani che non ne hanno accesso e 18 milioni quelli che bevono acqua depurata, mentre il 15% della popolazione totale ogni estate è sotto la soglia minima del fabbisogno idrico (fonte Dossier Acqua 2010 di Solidarietà e cooperazione Cipsi), che si attesta intorno ai 50 litri giornalieri pro-capite (diritto di acqua avallato dall ONU). 2

Nella sola Lombardia l acqua erogata annualmente è pari a poco più di 100 mc. per abitante (più di 270 litri giornalieri) con una dispersione di rete pari al 27% (Fonte ISTAT). Il consumo di acqua fatturata per uso domestico a San Donato milanese nel 2014 è stato di 228 litri giornalieri pro-capite (Fonte CAP HOLDING) a fronte di un fabbisogno minimo vitale di circa 50 litri giornalieri. Sul territorio della provincia di Milano molti Comuni, tra cui San Donato Milanese, hanno allestito punti di erogazione gratuita dell acqua potabile denominati Case dell Acqua. PRESO ATTO CHE E stata formulata una legge di iniziativa popolare concernente i principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque che, all art. 9 comma 3, prevede il diritto umano non revocabile e nemmeno sospendibile di vedersi garantito un quantitativo minimo vitale gratuito pari a 50 litri per persona, ripartendo la mancata fatturazione sui consumi che i cittadini evidenzieranno dalla contabilizzazione volumetrica individuale della risorsa posta a valle di ciascuna utenza. Il Manifesto del I Forum Alternativo Mondiale sull Acqua (FAME) svoltosi a Firenze 21-22 marzo 2003 si ispira ai seguenti principi fondamentali: a) l accesso all acqua nella quantità e qualità sufficiente alla vita deve essere riconosciuto come diritto costituzionale umano e sociale universale, indivisibile ed imprescindibile. b) L acqua deve essere trattata come un bene appartenente a tutti gli esseri umani ed a tutte le specie viventi del Pianeta. Gli ecosistemi devono essere considerati come beni comuni. c) Le collettività pubbliche (dal Comune allo Stato, dalle Unioni continentali alla Comunità Mondiale) devono assicurare il finanziamento degli investimenti necessari per concretizzare il diritto all acqua potabile per tutti ed un uso sostenibile del bene acqua. d) I cittadini devono partecipare su basi rappresentative e dirette alla definizione ed alla realizzazione della politica dell acqua, dal livello locale al livello mondiale. Con il referendum abrogativo del 12/13 giugno 2011 è stata votata l abrogazione dell art. 23 bis della Legge n. 133/2008 e dell art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 limitatamente alla parte del comma 1, che disponeva che la tariffa per il servizio idrico fosse determinata tenendo conto dell adeguatezza della remunerazione del capitale investito. Il Comune di San Donato Milanese è socio di Cap Holding S.p.A. individuata dall ATO MI come gestore del Servizio Idrico Integrato. Relativamente all adozione di politiche sostenibili che consentano ai cittadini l accesso gratuito ai primi 50 litri giornalieri di acqua potabile pro capite per uso domestico, in data 23-01-2015 Cap Holding S.p.A., a fronte di una mozione analoga alla presente, rispondeva al Comune di Besana in Brianza (MB) quanto segue: 3

<<... L introduzione nell'articolazione tariffaria di misure che prevedano la gratuità di un quantitat1vo di acqua potabile a favore di ogni Cittadino - secondo l'istanza "i primi 50 litri al giorno per solo uso domestico" - non rientra pertanto nelle facoltà e nei poteri discrezionali dello scrivente gestore del S.I.I.. Ciò posto, si fa tuttavia presente che l'aeegsi ha recentemente individuato le proprie linee strategiche di regolazione del settore idrico per il quadriennio 2015-2018 (cfr. Documento per la consultazione 528/2014/A del 30/10/2014), tra le quali è previsto il perseguimento da parte dell'autorità stessa della "tutela degli utenti e riduzione della morosità". Tale linea strategica si articola in due obiettivi che - con riferimento all'argomento di che trattasi - assumono rilevanza. L'AEEGSI, nell'ambito delle azioni che saranno intraprese per la finalità suddetta, intende infatti definire una tariffa sociale per il S.I.I. allo scopo di garantire l'accesso universale all'acqua, ovvero- anche alla luce di quanto proposto nel Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2014 - misure volte ad assicurare agli utenti domestici a basso reddito l'accesso a condizioni agevolate alla quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali (cfr. obiettivi 0521 e 0522 del Documento sopra citato). Le suddette misure per garantire un livello minimo di fornitura di acqua a favore di determinate fasce di utenza saranno introdotte alla luce dei relativi interventi di carattere normativa e regola tono da parte degli organi ed autorità competenti. Considerato quanto sopra e, segnatamente, la summenzionata strategia di intervento nel breve-medio termine dell'aeegsi, la scrivente provvederà a trasmettere l'istanza in oggetto alle Autorità su richiamate (AEEGSI e Ufficio d'ambito) per quanto di loro rispettiva pertinenza.>> ATTESO CHE Per tutte le suddette ragioni l acqua potabile, almeno per il quantitativo necessario alla sopravvivenza, non può essere considerata una merce assoggettabile a logiche di libero mercato come una qualsiasi altra merce e pertanto deve essere necessariamente gestita fuori da regole di profitto. La mancata fatturazione per la gratuità dei primi 50 litri di acqua potabile può essere facilmente ripartita, col criterio della progressività, diluendola sulle eccedenze erogate, che, mediamente, dedotta la gratuità a San Donato Milanese ammontano a 178 litri pro-capite giornalieri. La tariffa (basata sul criterio della ripartizione dei costi del servizio idrico diluito sulle eccedenze) deve perseguire il principio comunitario chi inquina paga, principio evocato altresì dal Presidente per l Autorità per l Energia Elettrica e per il Gas, Guido Bortoni, nella Conferenza Nazionale dei servizi Idrici tenutasi a Milano il 3 dicembre 2012. La gratuità di erogazione dei primi 50 litri giornalieri di acqua potabile contribuirà a: a) aumentare la sensibilità dei cittadini nei confronti della preziosità della risorsa come patrimonio dell umanità; 4

b) ritenere la dotazione un diritto alla vita, ma allo stesso tempo degno di attenzioni contrarie allo spreco; c) non discriminare le famiglie in forte difficoltà sociale garantendo loro l erogazione del minimo vitale; d) consolidare l idea che gli amministratori comunali sostengono la pubblicità dei servizi indispensabili alla vita; e) innescare comportamenti virtuosi nei confronti della risorsa, del servizio idrico e della sua gestione; AUSPICANDO DI Ottenere il consenso di tutto il consiglio comunale IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE - a intraprendere, entro 6 mesi dall approvazione di questo atto, ogni iniziativa di propria competenza affinché la società che gestisce il servizio idrico comunale, adotti, quantomeno in via sperimentale, una politica tariffaria che consenta a ogni cittadino residente la gratuità di erogazione dei primi 50 litri di acqua potabile per solo uso domestico, necessari per garantire i bisogni essenziali, tra i quali i servizi igienico-sanitari, e il pieno godimento dei diritti umani sanciti dall ONU. - a formulare al Consiglio Comunale una proposta di modifica dello Statuto che sancisca il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che auspichi per ogni cittadino residente la gratuità di erogazione dei primi 50 litri d'acqua potabile al giorno per solo uso domestico, necessari per garantire i bisogni essenziali, tra i quali i servizi igienicosanitari, e il pieno godimento dei diritti umani sanciti dall'onu. Innocente Curci Ezio Fronterotta Movimento 5 Stelle San Donato Milanese 5