AVVISO PUBBLICO RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE MODULO A



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PROVINCIA DI VITERBO Assessorato Formazione Professionale Settore 54 AVVISO PUBBLICO RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE MODULO A

1. Premessa La Provincia di Viterbo, grazie alle risorse affidate dalla Regione Lazio, ha disposto l erogazione di finanziamenti per la formazione d apprendistato professionalizzante con l obiettivo di fornire un supporto istituzionale efficace per quanti desiderano creare occupazione e per chi intende aumentare le proprie competenze rafforzando così la propria posizione nel mercato del lavoro. La situazione economica attuale è caratterizzata da forte incertezza; le proiezioni economiche evidenziano che l indice Prodotto Interno Lordo (PIL) sarà nel 2009 negativo (-2,1% in base alle ultime stime), con una timida ripresa nel 2010 (+0,5%). In questo clima di recessione lo strumento del contratto d apprendistato professionalizzante è sempre più frequentemente attivato nel nostro mercato del lavoro anche perché dovrebbe tendere a garantire entrambi i soggetti che lo stipulano; l auspicio è che da un lato l impresa ottenga importanti sgravi fiscali, dall altro che il lavoratore abbia la sicurezza d usufruire di un servizio formativo che, aumentando le proprie competenze, ne rafforzerà la posizione nel mercato del lavoro sia nel caso in cui l apprendistato professionalizzante si traduca in un contratto a tempo indeterminato sia se si dovesse ricorrere al contrario alla ricerca di nuova occupazione. In ogni caso l amministrazione provinciale vigilerà con molta attenzione riguardo il rispetto della centralità dei processi formativi nel contratto d apprendistato professionalizzante. Il contributo percentuale del percorso formativo d apprendistato professionalizzante erogato dalla Provincia di Viterbo tramite questo bando è diretto in favore della formazione dei lavoratori e sarà più ingente per le piccole imprese che per le grandi, questo nell ottica di facilitare quei soggetti economici che non dispongono né delle strutture adatte per formare i propri collaboratori né delle risorse umane competenti nel farlo. Il percorso formativo di cui l apprendista fruisce è strutturato per facilitare l acquisizione di competenze sia riguardo il più generale livello dei contenuti base e trasversali (Modulo A), sia verso il settore lavorativo entro cui l apprendista presta il proprio operato (Modulo B), sia rispetto alla specifica modalità operativa dell azienda entro cui lavora (Modulo C); questa strutturazione permette all apprendista, oltre alla possibilità di addentrarsi per gradi nelle competenza tecniche della propria professione, anche d ottenere attestazioni di frequenza del percorso formativo che potranno essere utilizzati per proseguire questo percorso in enti formativi maggiormente rispondenti alle necessità degli apprendisti e/o nella ricerca di altri rapporti lavorativi più adeguati alle aspettative lavorative attraverso le competenze acquisite mediante la formazione. Nel percorso formativo un attenzione particolare è dedicata alla sicurezza del lavoratore, argomento che viene trattato nel Modulo A proprio per il suo carattere di utilità trasversale a tutti gli impieghi del mercato del lavoro italiano. Le pratiche che favoriscono la sicurezza nei luoghi di lavoro vengono incentivate mediante trattazione degli aspetti normativi, dei principali fattori di rischio e delle misure di protezione e prevenzione; in particolare l augurio dell Assessorato alle Formazione della Provincia di Viterbo è che la sicurezza nei contesti lavorativi rappresenti un elemento cardine dei percorsi formativi, dando occasione ai lavoratori di cimentarsi in un confronto autentico ed approfondito, tra colleghi e con gli esperti, riguardo la tematica, diretto all arginamento di questa nostra piaga sociale. Con il presente avviso quindi si delineano le procedure relative all erogazione dei finanziamenti per l'attuazione delle attività di formazione esterna degli apprendisti, tramite i 2

soggetti inseriti nel Catalogo regionale dell offerta formativa, in attuazione del Piano dell Offerta Formativa di cui alla D.G.R. 969 del 29/11//2007. Il ruolo della Provincia di Viterbo è quello di contribuire economicamente ai costi della formazione in ragione delle risorse concessegli e di governare il funzionamento del sistema. Al fine di garantire la messa a regime del sistema, la Regione Lazio procede ad una prima fase sperimentale del sistema on line S. App. Portal, avviando la formazione per gli apprendisti con l erogazione del Modulo A, relativo ai contenuti di base e trasversali. Il presente Avviso Pubblico della Provincia di Viterbo mette quindi a bando unicamente le risorse per la prima sperimentazione dei percorsi di formazione esterna, e fa riferimento esclusivamente alla realizzazione del Modulo A Competenze di base e trasversali, della durata di 42 ore, sia livello base che avanzato. 2. Destinatari dell attività formativa I destinatari dell attività formativa del presente avviso pubblico sono le persone di età compresa tra i diciotto anni e i ventinove anni, assunti dal 1 ottobre 2007 con contratto di apprendistato professionalizzante ai sensi dell art. 49 D. Lgs. n. 276/03 e con contratto di apprendistato ex art. 16 della Legge n. 196/97, in tutti i settori di attività, con contratto di apprendistato professionalizzante, che devono partecipare alla formazione formale esterna della durata di almeno 120 ore annue Per i soggetti in possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi della legge 53/03, il contratto può essere stipulato a partire dal diciassettesimo anno di età. L eventuale finanziamento del Modulo A non vincola la Provincia di Viterbo al finanziamento delle successive annualità. La mancata assegnazione del finanziamento non esonera l impresa dal garantire, comunque, all apprendista la formazione prevista dall art. 49 del D. Lgs. n. 276/03. 3. Dotazione finanziaria Per la realizzazione delle attività formative di cui al presente avviso concorrono risorse statali e regionali. Le risorse stanziate per l avvio della prima fase sperimentale, relativa all erogazione del modulo A ammontano a 500.000,00. Le attività formative saranno finanziate fino ad esaurimento fondi. La Provincia provvederà con successivo avviso pubblico all erogazione delle ulteriori risorse per la realizzazione dei Moduli B e C. 4. Erogazione della formazione 4.1. Caratteristiche del modulo A Competenze di base e trasversali Ai sensi dall art. 4 del Regolamento regionale n. 7/2007 i contenuti del Modulo A, di seguito elencati, sono definiti dal D.M. 20 maggio 1999: 1. SICUREZZA SUL LAVORO (MISURE COLLETTIVE) Conoscere gli aspetti normativi e organizzativi generali relativi alla sicurezza sul lavoro; Conoscere i principali fattori di rischio; 3

Conoscere e saper individuare le misure di prevenzione e protezione. 2. COMPETENZE RELAZIONALI valutare le competenze e risorse personali, anche in relazione al lavoro ed al ruolo professionale; Comunicare efficacemente nel contesto di lavoro (comunicazione interna e/o esterna); Analizzare e risolvere situazioni problematiche; Definire la propria collocazione nell ambito di una struttura organizzativa. 3. ORGANIZZAZIONE ED ECONOMIA Conoscere i principi e le modalità di organizzazione del lavoro nell impresa; Conoscere i principali elementi economici e commerciali dell impresa: - le condizioni e i fattori di redditività dell impresa (produttività, efficacia e efficienza); - il contesto di riferimento di un impresa (forniture, reti, mercato, moneta europea, ecc.); Saper operare in un contesto aziendale orientato alla qualità e alla soddisfazione del cliente; Sviluppare competenze imprenditoriali e di autoimprenditorialità anche in forma associata. 4. DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO Conoscere le linee fondamentali di disciplina legislativa del rapporto di lavoro e gli istituti contrattuali; Conoscere i diritti e i doveri dei lavoratori; Conoscere gli elementi che compongono la retribuzione e il costo del lavoro. 4.2. Attori del sistema apprendistato Gli attori del sistema dell apprendistato sono le imprese, gli enti di formazione e l Amministrazione Provinciale. L impresa provvede a: iscrivere l apprendista al corso; richiedere il contributo pubblico; fornire al soggetto attuatore del corso la documentazione necessaria; saldare l importo del corso di formazione per la propria quota parte. L ente di formazione provvede a: attivare il modulo formativo; far vidimare la documentazione necessaria presso la Provincia di Viterbo; ricevere dagli apprendisti la documentazione da fornire alla Provincia alla chiusura del corso per l erogazione del contributo. L Amministrazione Provinciale provvede a: vidimare i registri di apertura corso; ricevere la documentazione per l erogazione del contributo a fine corso; effettuare verifiche e controlli; erogare i contributi. 4

4.3. Iscrizione dell apprendista ai corsi di formazione Per effettuare l'iscrizione di un allievo, l'impresa deve registrarsi sul sistema S. APP. Portal, accedendo dalla homepage del sito www.sirio.regione.lazio.it (nella Sezione: Apprendistato professionalizzante ), successivamente può accedere tramite user-id e password ed effettuare iscrizioni. L'impresa iscriverà un apprendista ad un modulo A scegliendo, tramite un motore di ricerca, tra le offerte formative presenti a Catalogo. Al momento dell iscrizione il sistema richiederà una serie di dati relativi all assunzione, al parere di conformità e al tutor. L impresa si assume la responsabilità dei dati immessi all atto dell iscrizione dell apprendista. L impresa quindi, attraverso il sistema, stamperà i moduli per autocertificare l assunzione e il parere positivo di conformità che dovranno essere timbrati, firmati e consegnati successivamente all ente di formazione. 5. Modalità di richiesta del contributo La richiesta di contributo avviene tramite S. APP. Portal al momento di iscrizione dell apprendista, utilizzando la funzionalità Richiedi contributo pubblico. Le percentuali del contributo pubblico variano a seconda della dimensione dell impresa: a. Grandi imprese: contributo pari al 40% del costo del modulo formativo b. Medie imprese: contributo pari al 60% del costo del modulo formativo c. Piccole imprese:contributo pari all 80% del costo del modulo formativo. Al riguardo, si definiscono: - Piccola impresa: un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di Euro (Reg. CE 800/2008 della Commissione). - Media impresa: un'impresa che occupa un numero persone compreso tra 50 e 249 e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo compreso tra 10 milioni di Euro e 43 milioni di Euro (Reg. CE 800/2008 della Commissione). - Grande impresa: un'impresa che occupa più di 250 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio superiore a 43 milioni di Euro (Reg. CE 800/2008 della Commissione). La richiesta di contributo pubblico non viene visualizzata qualora non vi siano risorse pubbliche disponibili: in tal caso, l iscrizione viene eseguita con totale copertura da parte dell impresa e il sistema calcola in automatico il costo del modulo da corrispondere interamente all ente di formazione. 6. Avvio dei corsi di formazione Per dell avvio dell attività formativa, l ente di formazione deve consegnare alla Provincia: l elenco allievi; i registri individuali per la vidimazione. La consegna dell elenco allievi e la vidimazione dei registri sono obbligatori per avviare l attività. 6.1. Documenti da acquisire per l avvio del modulo Ad avvio del modulo, l ente di formazione acquisisce dalle imprese: liberatoria al trattamento dei dati personali da parte dell apprendista; 5

dichiarazione di assunzione dell apprendista e dati relativi al parere di conformità; richiesta di contributo; dichiarazione DPCM 23-05-2007; dichiarazione antimafia. Tutti i modelli sono scaricabili dal sito www.sirio.regione.lazio.it. Nel caso in cui l attività formativa venga svolta presso sede occasionale dell impresa datore di lavoro degli apprendisti (o appartenete al medesimo gruppo societario), l ente di formazione acquisisce inoltre da parte del legale rappresentante dell impresa nei cui locali viene svolta l attività formativa, le seguenti dichiarazioni: - tutti gli apprendisti sono assunti dall impresa (o alternativamente, che sono assunti da imprese appartenenti al medesimo gruppo societario) - i locali adibititi all attività formativa sono in regola con la vigente normativa in materia di sicurezza e igiene sul lavoro; - i locali adibititi all attività formativa sono distinti dai locali adibiti alla produzione. 6.2. Frequenza delle attività formative L apprendista iscritto al modulo ha l obbligo di frequentare le attività formative firmando gli appositi registri di presenza. Ciascun modulo si intende frequentato qualora l apprendista partecipi ad almeno l 80% delle ore previste dallo stesso. L impresa matura il diritto al contributo qualora l apprendista frequenti almeno il 60% delle ore previste dal Modulo. Il contributo viene erogato dalla Provincia all ente di formazione in nome e per conto dell impresa. 6.3. Recupero ore E ammesso il recupero di ore che consentano il raggiungimento dell 80% delle ore del modulo frequentando le unità didattiche mancanti in un altra edizione del modulo erogato dal medesimo ente. L ente di formazione è obbligato ad ammettere l apprendista alla frequenza di un nuovo modulo per il recupero delle ore quando l apprendista abbia frequentato un numero di ore compreso tra il 60% e l 80% della durata del modulo; al compimento della frequenza residua, l ente di formazione rilascia l attestato di frequenza all apprendista e all impresa, che dovrà essere registrato dalla Provincia. Su richiesta dell impresa, l ente di formazione comunica i dati sulla frequenza dell apprendista alla Provincia, che ne aggiorna lo stato su S. APP. Portal. In ogni caso, l impresa perde il diritto al contributo se l apprendista non frequenta almeno il 60% del modulo: il recupero di ore in altro modulo consente il conseguimento dell attestato ma non il diritto a percepire il contributo, rimanendo a completo carico dell impresa il costo di partecipazione. 6.4. Attestato di frequenza Qualora l apprendista abbia frequentato almeno l 80% del modulo, l ente di formazione consegna all apprendista e all impresa un attestato di frequenza che deve essere registrato dalla Provincia. 6

7. Irregolarità del percorso formativo Al manifestarsi di irregolarità, in via preventiva e di autotutela, l amministrazione Provinciale può sospendere la richiesta e l erogazione del contributo pubblico diretto al percorso formativo e/o le attività formative nel caso in cui queste siano già iniziate. 8. Modalità di erogazione del contributo Un impresa consegue il diritto al riconoscimento del contribuito qualora l apprendista abbia frequentato almeno il 60% delle ore del modulo. Il pagamento viene effettuato all ente in nome e per conto dell impresa beneficiaria. A conclusione del modulo l ente di formazione richiede alla Provincia il pagamento dei contributi in nome e per conto delle imprese. Per il pagamento l ente di formazione consegna all Amministrazione provinciale: - nota di debito (IVA esente) - dichiarazione a firma del legale rappresentante che attesti la frequenza dei singoli apprendisti con in allegato il modello di riepilogo frequenza - richieste di contributo delle imprese - dichiarazioni DPCM 23-05-2007 delle imprese - dichiarazioni antimafia delle imprese - autocertificazioni di assunzione e di parere di conformità positivo per ciascun apprendista. Qualora, in base a successivi controlli sulle autocertificazioni o sugli altri documenti consegnati, venga riscontrata la mancanza dei presupposti per il contributo erogato, la Provincia si rivarrà direttamente sull impresa. Con riferimento alla quota di contribuzione privata da parte dell impresa, si specifica che il rapporto tra ente di formazione e impresa ha natura privatistica: l ente di formazione stabilisce le modalità di pagamento da parte dell impresa all interno degli importi indicati nel Catalogo. 9. Materiali informativi Gli Enti di formazione erogatori dei percorsi formativi si impegnano a consegnare ed a somministrare agli apprendisti partecipanti a detti percorsi, materiali informativi e di Costumer Satisfaction appositamente predisposti dalla Provincia di Viterbo. Gli Enti di Formazione si impegnano altresì a restituire alla Provincia di Viterbo i materiali di Costumer Satisfaction correttamente compilati ed un modulo, firmato da ogni singolo allievo che attesti l avvenuta consegna dei materiali informativi. 10. Verifica e monitoraggio Nell ambito del sistema di monitoraggio implementato dalla Regionale Lazio sulla base di quanto previsto dal Piano dell offerta formativa, la Provincia di Viterbo realizza attività di monitoraggio sulla stato di attuazione della legge regionale e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati. Poiché la formazione in apprendistato è finalizzata a fornire agli apprendisti la qualificazione professionale necessaria per lo sviluppo dell occupabilità e a rispondere alla domanda di competenze espressa dalle imprese, attraverso le azioni di monitoraggio la Provincia di Viterbo intende: verificare la fruizione delle attività formative da parte degli apprendisti valutare la qualità dell offerta formativa per gli apprendisti 7

rilevare le criticità nell erogazione dell offerta formativa rilevare le buone prassi nell erogazione dell offerta formativa elaborare soluzioni idonee ad affrontare positivamente le criticità e salvaguardare e mettere in circolo le buone prassi. 11. Assistenza Per ulteriori informazioni sulle modalità attuative dei percorsi formativi, e su tutte le procedure relative all iscrizione degli apprendisti e allo svolgimento dei corsi, la Provincia di Viterbo rinvia alle Linee Guida per la gestione delle attività formative consultabili sul sito www.sirio.regione.lazio.it (nella Sezione: Apprendistato professionalizzante ): Le imprese possono ricevere informazioni e assistenza: - Carlo Schiaffino 0761-313592 / 3480019807 c.schiaffino@provincia.vt.it - presso i Centri per l Impiego provinciali, i cui recapiti sono consultabili a questo link:: www.provincia.vt.it 12. Tutela della privacy Tutti i dati personali di cui la Provincia di Viterbo venga in possesso in occasione dell espletamento delle procedure contemplate dal presente avviso pubblico verranno trattati nel rispetto delle disposizioni stabilite dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 recante Codice in materia di protezione dei dati personali e successive modifiche ed integrazioni 8