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Il veicolo PRIMA PARTE dicembre 2008 Inserto speciale: guida sicura I documenti e le persone di Giandomenico Protospataro, Rosanna Ferranti e Paolo Mazzini Servizio polizia stradale SECONDA PARTE gennaio 2009 Gli obblighi e i diritti dell utente in caso di incidente TERZA PARTE febbraio 2009 INSERTO DI POLIZIAMODERNA mensile ufficiale della polizia di stato

Introduzione Il secondo inserto dedicato alla guida sicura, al di là della tematica importante dei documenti, tocca diversi argomenti che sono vitali. Parliamo, ad esempio, delle cinture di sicurezza. Una recente indagine ha rivelato che solo il 37 per cento degli automobilisti conosce le norme che regolano il mancato uso delle cinture. Così, leggendo l inserto, molti avranno delle sorprese. Scopriranno, per esempio, che tutti, sulla loro auto, devono essere sempre allacciati al sedile, anche a quelli posteriori. E che, soprattutto, è fondamentale che si impari a far viaggiare i bambini veramente in sicurezza. Questo è un punto dolente. Ogni anno in Italia sono ben 8mila i bambini sotto i 13 anni che vengono coinvolti in incidenti a bordo di vetture e per 100 di loro le lesioni sono mortali. Il richiamo riguarda soprattutto genitori e nonni, che tendono a privilegiare più il comfort che la sicurezza dei bambini. Bene, si sappia che quella leggerezza mette il bambino in grave pericolo. Perché così facendo, in caso di incidente o di urto, lo esponiamo a un sovrappiù di rischio, in particolare se entra in azione l air bag. Detto questo, la precisione delle indicazioni del nostro inserto si riveleranno utilissime: il piccolo ben sistemato ha il 69% di probabilità in meno di decesso in caso di grave incidente. Inoltre l inserto ci insegna anche a viaggiare con i nostri animali. Perché metterli in sicurezza significa non solo salvarli in caso di incidente, ma significa soprattutto evitare che i nostri amici, agitandosi e impedendoci la guida, causino tragedie. Dunque, saggezza. E viaggiare informati. I documenti e le persone SOMMARIO DOCUMENTI Quali documenti tenere in auto... II Circolazione all estero...iii Bollino blu...iii Patente e requisiti per la guida dei veicoli... IV Patente a punti...v Il proprietario non perde i punti... VI Quando avviene la perdita dei punti...vii Revisione della patente per perdita totale del punteggio...vii Ricorsi contro la decurtazione dei punti dalla patente...vii Come recuperare i punti persi... I corsi di recupero... VIII PERSONE Uso di cinture di sicurezza... IX Trasporto di animali... IX Trasporto di bambini sui veicoli...x FAQ...XII DOCUMENTI QUALI DOCUMENTI TENERE IN AUTO Chi guida un autovettura, definita dal codice della strada come autoveicolo ad uso privato per trasporto di persone fino a 9 posti compreso il conducente o una moto, deve avere con sé tre documenti: la patente di guida, la carta di circolazione; il certificato ed il contrassegno di assicurazione. Chi guida un ciclomotore sia a due ruote che a tre o più (minicar) deve avere con sé: il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore ovvero patente di guida; il certificato di circolazione o, per i ciclomotori più vecchi, certificato di idoneità tecnica; il certificato ed il contrassegno di assicurazione. Contrassegni da esporre in modo visibile Il certificato di assicurazione è integrato dal contrassegno assicurativo che deve essere esposto sul vetro parabrezza o sulla parte anteriore di autoveicoli e motoveicoli, esclusi motocicli e ciclomotori. Da alcuni anni non è, invece, più obbligatorio esporre il contrassegno che attesta il pagamento delle tasse automobilistiche: attualmente solo i conducenti di ciclomotori hanno l obbligo di avere al seguito la documentazione del pagamento della tassa di circolazione, insieme ai titolari di targa prova e ai conducenti di mezzi d opera. Posso portare copie degli originali? Tutti i conducenti hanno l obbligo di esibire su richiesta degli agenti che espletano servizio di polizia stradale i documenti che in base alla legge sono tenuti ad avere con sé. I documenti devono essere esibiti in ori- II POLIZIAMODERNA gennaio 2009

SECONDA PARTE ginale in quanto non sono ammesse copie anche se autenticate. Tuttavia, per i veicoli adibiti al trasporto di persone in servizio pubblico o alla locazione senza conducente, la carta di circolazione può essere sostituita da una fotocopia autenticata dal proprietario del veicolo. Cosa succede se non ho i documenti? Nel caso in cui non abbia con sé i documenti prescritti, oltre ad incorrere nelle sanzioni previste (pari a euro 38 per ogni documento mancante), il conducente viene invitato a presentarsi presso un ufficio di polizia per portare in visione i documenti mancanti o fornire informazioni al riguardo, entro il termine di solito non inferiore a 30 giorni. Se l interessato non si presenta scatta un ulteriore sanzione di euro 389. La carta di circolazione Un altro documento che il conducente di un autovettura deve avere con sé è la carta di circolazione. La carta di circolazione attesta l idoneità tecnica del veicolo a circolare ed è rilasciato a chi si dichiara proprietario del veicolo al Dipartimento dei trasporti terrestri (Dtt), insieme alle targhe di immatricolazione non attesta la proprietà del veicolo. Tale funzione è svolta dal certificato di proprietà che ormai da parecchi anni ha sostituito il vecchio foglio complementare. Mentre è obbligatorio richiedere al Pubblico registro automobilistico il rilascio del certificato di proprietà, non è obbligatorio che questo sia tenuto a bordo del veicolo. Anche la carta di circolazione va aggiornata in caso di trasferimento di proprietà del veicolo o cambio di residenza del titolare. In caso di smarrimento, distruzione o sottrazione della carta di circolazione deve essere richiesto al Dtt il rilascio del duplicato. Analogamente a quanto previsto per la patente, gli organi di polizia che ricevono la denuncia possono rilasciare un permesso provvisorio di circolazione che abilita il veicolo a circolare fino al rilascio del duplicato o per un periodo massimo di 90 giorni. Il certificato di assicurazione Un altro documento obbligatorio è il certificato di assicurazione che attesta l esistenza della copertura obbligatoria del veicolo per la responsabilità civile verso i terzi. Il certificato, da non confondersi con la polizza che non è necessario avere a bordo, contiene alcuni importanti dati, tra cui quelli relativi al titolare del contratto e l indicazione del periodo per il quale è stato pagato il premio assicurativo. Al riguardo si ricorda che in caso di mancato pagamento del premio o della prima rata dello stesso, l assicurazione non ha efficacia, in quanto questa è subordinata all effettivo pagamento da parte del contraente di quanto è da lui dovuto. Al contrario, se l assicurato non paga i premi successivi alle scadenze previste, l assicurazione prolunga la sua efficacia fino alle ore 24 del quindicesimo giorno successivo alla scadenza, a condizione che il premio venga corrisposto entro il medesimo termine. CIRCOLAZIONE ALL ESTERO In caso di circolazione all estero, deve essere esposto il contrassegno con la sigla I del nostro Stato di immatricolazione. Negli Stati dell Unione europea quest obbligo non ricorre se il veicolo è immatricolato con le nuove targhe che contengono già la sigla dello Stato di appartenenza. Le formalità e i documenti richiesti per la circolazione all estero variano in relazione alla legislazione dello Stato in cui si è diretti. Per avere informazioni al riguardo può essere utile consultare il sito www.viaggiaresicuri.mae.aci.it BOLLINO BLU Il bollino blu è un adesivo riportante l anno in cui è effettuato il controllo. Il bollino va affisso sul parabrezza dei veicoli per i quali è stato effettuato, con esito favorevole, il controllo dei gas di scarico. L attestato di superamento del controllo è associato ad un certificato numerato, dal quale si deducono la data del controllo, la targa del veicolo, i valori delle emissioni rilevati, da tenere a bordo del veicolo. gennaio 2009 POLIZIAMODERNA III

Chi lo rilascia Il controllo dei gas di scarico è effettuato da meccanici ed elettrauti autorizzati dalle province o dai comuni, che espongono all esterno della propria officina l apposita insegna. Le leggi regionali dettano disposizioni dettagliate per il suo rilascio che, sia pure in misura non rilevante, possono essere diverse da regione a regione. È perciò opportuno informarsi presso gli uffici del Comune in cui si risiede. Per chi è obbligatorio Il controllo attestato dal bollino blu è obbligatorio per tutti i veicoli a motore immatricolati da almeno un anno (in alcune regioni, tuttavia, il termine può essere più lungo) sia benzina che diesel compresi quelli provvisti dei dispositivi ecologici di scarico o di impianto di alimentazione a gas gpl o metano. Sono esenti dal controllo gli autoveicoli d epoca e di interesse storico e collezionistico ed i veicoli elettrici ad emissione nulla. Le leggi regionali, tuttavia, individuano localmente anche altre categorie di esenti. Chi lo effettua per la prima volta, lo deve fare in corrispondenza con il mese di rilascio della carta di circolazione. Il bollino blu deve essere rinnovato ogni anno. Per i veicoli immatricolati per la prima volta da più di 10 anni deve essere rinnovato ogni 6 mesi. PATENTE E REQUISITI PER LA GUIDA DEI VEICOLI La patente di guida La patente rilasciata dal Dtt, anche nel nuovo formato card, è un documento ancora pienamente valido ai fini dell identificazione personale. Per la guida di un autovettura è richiesta la patente di categoria B o superiore. La patente abilita il titolare a condurre le categorie di veicoli che sono indicate sul documento indipendentemente da variazioni successive della normativa vigente. Ad esempio, la patente di categoria B conseguita prima del 1 aprile 1986, abilita in ambito europeo alla guida di tutti i motocicli, mentre quella conseguita entro il 25 aprile 1988, abilita alla guida di tutti i motocicli ma solo sul territorio nazionale. Al contrario, il titolare di patente B conseguita dopo questa data, può condurre solo motocicli di cilindrata fino a 125 cc. o di potenza non superiore a 11 kw; per condurre motocicli di cilindrata o potenza superiore occorre conseguire la patente A. Chi ha le patenti A, A1, B, C e D è abilitato anche alla guida dei ciclomotori e mantiene questo diritto anche nel caso in cui la patente sia sospesa come sanzione accessoria per il superamento dei limiti di velocità. Ricordiamo, infine, che attualmente per condurre un ciclomotore, chi non è titolare di patente deve in ogni caso conseguire il certificato di idoneità alla guida, meglio noto come patentino. La patente di categoria B ha una validità di 10 anni che si riduce a 5 o 3 anni se rilasciata o confermata a chi ha superato rispettivamente i 50 ed i 70 anni di età. Alla data della scadenza la patente perde la sua validità che deve essere rinnovata o, com è più corretto dire, confermata. Conferma della validità della patente La procedura per la conferma è stata semplificata: il titolare, infatti, dopo aver superato l apposita visita medica, che ha lo scopo di verificare la permanenza dei requisiti psicofisici richiesti, dovrà solo applicare sulla patente il tagliando di convalida che gli sarà inviato presso il proprio domicilio dall Ufficio centrale operativo (Uco) del Dipartimento dei trasporti terrestri (Dtt). In attesa dell invio del tagliando, il titolare potrà comunque circolare, portando con sé il certificato medico da esibire congiuntamente alla patente in caso di controllo. Se il tagliando non dovesse giungere entro 40 giorni dalla visita medica, il titolare della patente potrà telefonare per informazioni al numero verde 800.232.323. IV POLIZIAMODERNA gennaio 2009

SECONDA PARTE Duplicato in caso di furto o smarrimento della patente Negli ultimi anni sono state notevolmente semplificate anche le procedure per la richiesta di duplicato in caso di smarrimento, furto o distruzione della patente. In questi casi, gli organi di polizia che ricevono la denuncia rilasciano al titolare un permesso provvisorio di guida che sostituisce la patente fino alla consegna del duplicato che, di norma, viene inviato per posta all indirizzo del titolare. Una volta rilasciato il permesso provvisorio, la patente smarrita perde di validità: pertanto, nel caso in cui venga successivamente ritrovata, la vecchia patente non può più essere utilizzata e va distrutta. È opportuno richiedere il rilascio del duplicato anche nel caso di deterioramento della patente, cioè quando i dati siano illeggibili o in caso di distruzione parziale. Aggiornamento per trasferimento di residenza Anche l aggiornamento della patente in caso di trasferimento di residenza è stato notevolmente semplificato, tramite lo scambio diretto di informazioni tra il comune interessato e gli uffici del Dtt. Patente di guida per il traino di carrelli appendice e di rimorchi Per guidare un autoveicolo che traina un carrello appendice non occorre una patente particolare: basta in ogni caso la patente che abilita a condurre il veicolo a cui il carrello è abbinato. Se desideriamo trainare un rimorchio o un caravan, invece, occorre fare alcune verifiche prima di mettersi alla guida: in alcuni casi potrebbe essere necessario avere non solo la patente per condurre il veicolo motrice ma anche una patente di categoria E per il rimorchio. In particolare, chi conduce un autovettura può avere la sola patente B quando effettua il traino di un rimorchio avente massa complessiva non superiore a 750 chili ovvero di un rimorchio che non ecceda la massa a vuoto dell autovettura stessa e non comporti una massa complessiva totale a pieno carico per i due veicoli superiore a 3,5 tonnellate. In tutti gli altri casi, invece, deve avere la patente BE (cioè oltre alla B per l autovettura deve conseguire, sostenendo il relativo esame, anche la patente E). PATENTE A PUNTI La patente a punti non rappresenta uno strumento repressivo, ma ha natura prevalentemente cautelare: impedisce al conducente meno virtuoso di guidare se supera un certo numero di illeciti ma, al tempo stesso, premia il conducente più virtuoso che non commette infrazioni. Il nuovo sistema si affianca al sistema sanzionatorio già esistente: per le violazioni più gravi (es. guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità oltre i 40 km/h, guida con patente di categoria diversa, inversione di marcia in autostrada eccetera), la sospensione immediata della patente di guida, già prevista, resta in vigore e viene affiancata anche da una perdita di punti. Alla perdita totale del punteggio non consegue la sospensione immediata della patente di guida ma la sua revisione, cioè la verifica attraverso la ripetizione degli esami teorici e pratici della permanenza della necessaria abilità alla guida. L inserto analizza il funzionamento della patente a punti offrendo un utile strumento di consultazione per l utente e di approfondimento per l operatore di polizia. A chi si applica La patente a punti si applica a tutti i titolari di patente di guida italiana o straniera che commettono violazioni in Italia. Non si applica, invece, al certificato di idoneità alla guida per ciclomotori perché questo documento non è una patente. Il punteggio iniziale e le decurtazioni per gli indisciplinati A tutte le patenti italiane viene attribuito un punteggio iniziale di 20 punti. Questa dotazione può diminuire, se vengono commesse violazioni che comportano perdita di punteggio o può aumentare, se il conducente non commette infrazioni. Gli indisciplinati sono puniti in base alla gravità dei comportamenti. I punti vengono loro sottratti a seguito dell accertamento di infrazioni alle norme di comportamento indicate nella tabella allegata al codice. La sottrazione può andare da 1 a 10 punti in relazione alla gravità della violazione e, per i neopatentati, la sottrazione raddoppia. gennaio 2009 POLIZIAMODERNA V

Aumento dei punti per i più virtuosi La patente a punti non è solo uno strumento di repressione, ma anche un modo per premiare i conducenti più corretti per i quali il punteggio iniziale può anche aumentare. Infatti, se nel corso di un biennio, il titolare di patente non commette infrazioni che comportano decurtazione di punteggio, beneficia di un bonus di 2 punti, che si aggiungono alla sua dotazione iniziale. Se continua nel suo comportamento corretto e rispettoso delle regole, il punteggio aumenta ancora di 2 punti ogni 2 anni, fino a raggiungere un massimo di 30 punti. Limite di decurtazione per più violazioni che comportano perdita di punti (ma solo per le infrazioni meno gravi) Qualora vengano accertate contemporaneamente più infrazioni, possono essere tolti al massimo 15 punti complessivi, anche se derivanti da raddoppio per i neopatentati. Tuttavia, nessun beneficio è previsto se il conducente ha commesso violazioni gravi. Infatti, la limitazione del massimo punteggio cumulabile non si applica nei casi in cui, anche per una sola violazione, è prevista l applicazione della sospensione o della revoca della patente. In questi casi, infatti, i punti previsti per ciascuna infrazione si sommano in modo pieno anche oltre il limite di 15 punti, con la conseguenza che si può perdere tutta la dotazione di punti anche con un solo accertamento. Raddoppio del punteggio per neopatentati Per le patenti rilasciate dal 1º ottobre 2003 (a persone che non siano già titolari di altra patente di categoria B o superiore) è prevista la riduzione del punteggio in misura doppia, per ogni singola violazione commessa entro i primi tre anni dal rilascio. A questi conducenti può quindi essere sufficiente una sola grave infrazione (di quelle che comportano la sospensione della patente e la decurtazione di 10 punti) per la perdita totale del punteggio e la conseguente necessità di sottoporsi all esame di revisione. IL PROPRIETARIO NON PERDE I PUNTI Li perde solo chi guida (e solo per veicoli per i quali occorre la patente). La perdita di punteggio interessa sempre e soltanto il conducente quando è stato identificato al momento dell infrazione o successivamente e presuppone che la violazione sia commessa alla guida di un veicolo che richiede la patente. Quindi nessuna perdita di punteggio è prevista per il proprietario del veicolo che non lo conduce, per i passeggeri (neanche quando non indossano le cinture di sicurezza) o per i titolari di patente che si trovano alla guida di veicoli per i quali non occorre la patente di guida (ad esempio biciclette e ciclomotori). Cosa accade se il conducente non è stato identificato Quando il conducente non è stato identificato (ad esempio quando la violazione è stata accertata con un apparecchio di controllo remoto o un misuratore di velocità) i punti non vengono mai sottratti al proprietario del veicolo anche se è una persona munita di patente di guida. Perciò se il proprietario del veicolo (oppure chi lo ha noleggiato in caso di locazione o leasing) riceve un verbale di contestazione in cui il conducente non è identificato, ha obbligo di comunicare chi era alla guida del veicolo entro il termine di 30 giorni dal momento in cui gli viene notificato il verbale di contestazione. Se la comunicazione all ufficio di polizia che ha spedito il verbale non viene effettuata ovvero quando questa comunicazione non consente di risalire all identità del conducente, il proprietario del veicolo si vedrà recapitare un nuovo verbale di contestazione per non aver adempiuto correttamente al suo obbligo (violazione dell art. 180 co. 8, con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 357 euro). Perciò se il proprietario del veicolo (oppure chi lo ha noleggiato in caso di locazione o leasing) riceve un verbale di contestazione in cui il conducente non è identificato, ha obbligo di comunicare chi era alla guida del veicolo entro il termine di 60 giorni dal momento in cui gli viene notificato il verbale di contestazione. Se la comunicazione all ufficio di polizia che ha spedito il verbale non viene effettuata ovvero quando questa comunicazione non consente di risalire all identità del conducente, il proprietario del veicolo si vedrà recapitare un nuovo verbale di contestazione per non aver adempiuto correttamente al suo obbligo (violazione dell art. 126 bis co. 2, con una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una somma di 263 euro). VI POLIZIAMODERNA gennaio 2009

SECONDA PARTE QUANDO AVVIENE LA PERDITA DEI PUNTI La perdita dei punti non è immediata e non è disposta dall agente di polizia che compila il verbale. L effettiva sottrazione di punti è possibile solo se la violazione accertata e contestata è definita e quando giunge la comunicazione del Dipartimento dei trasporti terrestri e dei sistemi informativi e statistici. La contestazione si intende definitiva quando: sia avvenuto il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta; in mancanza, siano scaduti i termini per proporre ricorso amministrativo o giurisdizionale; detti ricorsi, se presentati, siano stati respinti, con atto definito. Indicazione dei punti nel verbale Gli operatori di polizia stradale che accertano una violazione che comporta perdita di punti, devono sempre indicare a chi l ha commessa che la violazione comporta una sottrazione a suo carico. Viene perciò inserita un annotazione nel verbale di contestazione che gli viene consegnato o notificato per posta. Cosa accade quando la sanzione è stata pagata Entro 30 giorni da quando riceve la notizia del pagamento, l ufficio di polizia trasmette la comunicazione all archivio degli abilitati alla guida tenuto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Che succede se la sanzione non è stata pagata e non c è ricorso In assenza di notizia dell avvenuta presentazione di ri- corsi e dell effettuazione del pagamento della sanzione pecuniaria (cioè entro 60 giorni quando ammesso il pagamento in misura ridotta ovvero entro il termine fissato dall ordinanza ingiunzione, quando questo non è ammesso) l ufficio di polizia, entro i successivi 30 giorni, provvede a comunicare la violazione all archivio degli abilitati alla guida. Cosa succede se sono presentati ricorsi Se sono presentati ricorsi al prefetto o al Giudice di pace, invece, il termine per la comunicazione della violazione viene sospeso fino a quando l organo di polizia non ha notizia del loro esito. Se il ricorso è accolto, naturalmente, il punteggio non viene perso; se viene respinto, invece, è disposta la perdita di punti. Quando la decurtazione viene annotata dall archivio nazionale degli abilitati alla guida, l utente riceve al proprio domicilio una comunicazione della avvenuta riduzione. REVISIONE DELLA PATENTE PER PERDITA TOTALE DEL PUNTEGGIO Alla perdita totale del punteggio disponibile viene disposta la revisione della patente da parte dell ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri. Il titolare di patente, perciò, entro 30 giorni dal momento in cui riceve l invito (che è notificato al suo domicilio con raccomandata) deve prenotare gli esami di teoria e di pratica. Sospensione della patente per mancata presentazione alla revisione Entro 30 giorni dalla notificazione dell invito a revisione, il conducente deve sottoporsi a revisione della patente, ma nel frattempo può continuare a guidare essendo la patente perfettamente valida. Se però non si presenta all esame (o, comunque, non ne chiede la prenotazione) entro i detti 30 giorni, la patente viene sospesa a tempo indeterminato ed il conducente non può più guidare. RICORSI CONTRO LA DECURTAZIONE DEI PUNTI DALLA PATENTE Se è prevista la perdita del punteggio dalla patente nel verbale sono indicati quanti punti si perdono per ogni violazione. La perdita effettiva del punteggio dalla pagennaio 2009 POLIZIAMODERNA VII

tente si verifica solo dopo che si è concluso il procedimento; se è stato presentato ricorso, perciò, il punteggio viene decurtato solo dopo la decisione del prefetto o del Giudice di pace di confermare la violazione accertata. Gli uffici di polizia, infatti, provvedono a comunicare la violazione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che gestisce l archivio nazionale degli abilitati alla guida, che, in seguito, comunicherà all automobilista, a mezzo lettera, che ha effettivamente provveduto a togliere i punti dalla sua patente. Non si può presentare ricorso solo per chiedere che non siano sottratti i punti dalla patente. Infatti, la decurtazione di punti consegue, in modo automatico, alla violazione. Quando giunge la comunicazione dell effettiva decurtazione di punti da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non si può più ricorrere al Giudice di pace. È tuttavia possibile un ricorso al Tar se sono presenti vizi nel numero dei punti decurtati (ad esempio quando sono stati detratti più punti di quelli previsti, o nel caso di decurtazione a carico di soggetto non conducente eccetera). Contro questo atto è anche possibile un ricorso straordinario al presidente della Repubblica (entro 120 giorni). Tuttavia, prima di attivare questi rimedi, che impongono di rivolgersi comunque a un legale, quando l errore è palese (ad esempio quando è ancora in piedi un ricorso contro il verbale oppure quando il ricorso presentato è stato accolto), ci possiamo rivolgere direttamente all ufficio da cui dipende chi ci aveva fatto il verbale che ha determinato la perdita di punteggio, chiedendo di correggere l errore in modo autonomo (cioè, in gergo giuridico, in autotutela ). COME RECUPERARE I PUNTI PERSI Se si è perso tutto il punteggio disponibile, occorre rifare gli esami. Se, invece, non si è ancora perso tutto il punteggio, si possono recuperare punti in due modi: con un comportamento virtuoso cioè non commettendo altre violazioni per il periodo di due anni consecutivi. Tale periodo di tempo determina la ricostituzione dell intero punteggio iniziale di 20 punti; con la frequenza di appositi corsi di aggiornamento. Questi corsi permettono di riacquistare 6 punti, nel caso di titolari di patenti di sottocategoria A1 e di categoria A, B, BE ovvero, nel caso di titolari di pa- tente di categoria C, CE, D, DE o di certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB, 9 punti. I CORSI DI RECUPERO I corsi di aggiornamento, la cui frequenza consente il recupero dei punti della patente di guida, possono essere organizzati dalle autoscuole o da altri soggetti pubblici o privati aventi comprovata esperienza nell attività di formazione in materia di tutela della sicurezza della circolazione stradale. I corsi possono essere di due tipi in base ai punti che consentono di recuperare. Corsi che consentono di recuperare 6 punti I corsi per i titolari di patente di guida della sottocategoria A1 e delle categorie A, B, BE che consentono di recuperare 6 punti si svolgono in due settimane consecutive e prevedono una serie di lezioni teoriche (massimo 2 ore al giorno) della durata complessiva di dodici ore. Per superare il corso occorre essere presenti almeno a 8 ore. Non è previsto un esame finale. Corsi che consentono di recuperare 9 punti Per i titolari di patente di guida delle categorie C, CE, D, DE e per i titolari di CAP di tipo KA e KB, i corsi speciali consentono di recuperare 9 punti. Questi corsi hanno durata di diciotto ore e devono essere svolti in un arco temporale complessivamente non superiore a quattro settimane consecutive; ogni lezione non può avere durata superiore a due ore giornaliere. Sono consentite al massimo sei ore di assenza. Attenti ai corsi Le regole per l organizzazione dei corsi sono molto severe: ogni corso non può essere frequentato da più di venticinque partecipanti; i corsi devono essere tenuti presso locali autorizzati e da un insegnante autorizzato; non è possibile l organizzazione di corsi online o in video-conferenza; non si può frequentare più di un corso per ogni comunicazione di perdita del punteggio; non si possono frequentare due corsi contemporaneamente; se si superano le ore di assenza consentite, il corso deve essere ripetuto; VIII POLIZIAMODERNA gennaio 2009

SECONDA PARTE se si fanno assenze, ma entro i limiti previsti dalle norme, il corso è valido ma devono essere recuperate le lezioni alle quali si è mancati. nuto alla sorveglianza del minore stesso. Dall illecito discende la decurtazione di 5 punti dalla patente. Esenzioni dall obbligo di usare le cinture Sono esentati dall obbligo di indossare le cinture di sicurezza: Attestato di recupero del punteggio Al termine del corso viene rilasciato un attestato che entro tre giorni dalla fine del corso stesso viene consegnato all ufficio provinciale del Dtt per l aggiornamento dell anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. PERSONE USO DI CINTURE DI SICUREZZA L obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza ricorre, sia per i passeggeri dei posti anteriori che per quelli posteriori, per tutti i veicoli della categoria M1 che, immatricolati dal 15 giugno 1976, siano predisposti sin dall origine con specifici punti di attacco. L obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza riguarda anche il conducente e i passeggeri delle seguenti categorie di veicoli: autovetture, autoveicoli destinati al trasporto di cose, autobus. Sui veicoli che sono privi di cinture di sicurezza perché non hanno i punti di attacco per la loro installazione non è più possibile trasportare bambini di età fino a tre anni, né davanti né sul sedile posteriore. I bambini di età superiore a tre anni possono essere trasportati ma solo sul sedile posteriore, fino a quando non raggiungono la statura di 1,50 metri. Mancato uso delle cinture di sicurezza Il conducente che non fa uso delle cinture di sicurezza subisce una sanzione pecuniaria. Egli può essere chiamato a rispondere anche del mancato utilizzo della cintura o del sistema di ritenuta da parte del passeggero minore di età, se a bordo non è presente chi è te- gli appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale in servizio di emergenza; i conducenti e gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di intervento di emergenza; gli appartenenti alle forze armate nell espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza; i passeggeri dei veicoli M2 ed M3 autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi ed adibiti al trasporto locale e che circolano in zona urbana; gli istruttori di guida, nello svolgimento delle funzioni previste; le persone che, sulla base di certificazioni sanitarie, risultano affette da patologie particolari o presentano condizioni fisiche che costituiscono controindicazione specifica all uso dei dispositivi di ritenuta; le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all uso delle cinture di sicurezza; gli occupanti di auto sprovviste, fin dall origine, di attacchi per le cinture; gli appartenenti a servizi di vigilanza privata legalmente riconosciuti, che effettuano scorte. TRASPORTO DI ANIMALI Trasporto di animali in auto Nelle autovetture, e più in generale nei veicoli non specificamente attrezzati al trasporto di animali, può essere tenuto libero all interno dell abitacolo in cui si trova il conducente un solo animale domestico (cane, gatto, ecc.), a condizione che non costituisca impedimento o pericolo per la guida, cioè, ad esempio, che non limiti la visibilità o la libertà di movimento per azionare i comandi ovvero che non infastidisca il conducente stesso. Se sono rispettate queste condizioni di si- gennaio 2009 POLIZIAMODERNA IX

curezza, l animale può trovarsi sia sui sedili che sul pavimento e può essere libero di muoversi all interno del veicolo, in ogni parte dell abitacolo. Se si trasportano animali in numero superiore, invece, è necessario adottare ulteriori precauzioni: è indispensabile, infatti, collocarli all interno di gabbie o separare il posto di guida dallo spazio riservato agli animali attraverso reti, paratie divisorie o altri dispositivi di contenimento. Se questi mezzi divisori sono installati in via permanente, cioè se per il loro montaggio occorre forare la carrozzeria o gli accessori interni o apportare modifiche alla loro sistemazione, i dispositivi devono essere autorizzati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (eventualmente sottoponendo il veicolo ad una visita e prova). La possibilità di portare a bordo di un autovettura più animali in un solo viaggio è limitata anche dalla taglia degli animali stessi: se sono di grossa taglia, infatti, occorre avvalersi di veicoli appositamente attrezzati (furgoni o rimorchi). Lo stesso discorso vale per il trasporto di animali che non possono essere classificati come domestici in senso stretto (cavalli, pecore ecc.). Anche in questi casi, occorre utilizzare veicoli specificamente attrezzati e rispettare le regole, più rigorose, delle norme che disciplinano il trasporto di animali vivi. Il trasporto di un animale nel bagagliaio di un autovettura non è di per sé vietato dal codice della strada anche se occorre considerare che, per evitare all animale inutili sofferenze (che sono punite dalla legge in modo molto severo), è sempre preferibile utilizzare gabbie (di adeguate dimensioni) da collocare all interno dell abitacolo, in cui l animale si sente più sicuro. Occorre tenere poi presente che nel bagagliaio deve esserci sempre un adeguata ventilazione. Trasporto su ciclomotori o motocicli Anche sui motocicli e ciclomotori è consentito trasportare animali domestici di piccola taglia, purché siano custoditi in apposita gabbia o contenitore che deve essere sempre solidamente assicurato al veicolo, che non deve sporgere lateralmente e che non deve limitare la visibilità e la possibilità di manovra al conducente. Sugli scooter, perciò, il nostro fido, anche se sapientemente addestrato a restare in perfetto equilibrio, non può essere collocato sul pianale tra le gambe del conducente né sul manubrio. Consigli utili per il benessere degli animali durante il trasporto Quando si viaggia con un quattrozampe a bordo, è consigliabile lasciare il finestrino leggermente abbassato in modo che vi sia più aria nell abitacolo; tuttavia, occorre sempre evitare che il cane viaggi con la testa fuori dal finestrino: i colpi d aria possono provocare all animale otiti e congiuntiviti. Durante la stagione estiva non si deve lasciare l animale chiuso nell auto in sosta: il cane, non essendo in grado di sudare, non ha modo di raffreddare il proprio organismo ed è soggetto a colpi di calore che possono essere fatali. In ogni caso, è opportuno lasciargli un adeguata riserva di acqua e, prima di partire, somministrargli un pasto leggero, preferibilmente fatto di cibi secchi. TRASPORTO DI BAMBINI SUI VEICOLI Regole fondamentali per il trasporto dei bambini La prima regola fondamentale è che il bambino, di statura non superiore a cm 150 e di peso fino a 36 kg, può essere trasportato su di una autovettura munita di cinture di sicurezza, solo a condizione che sia presente un dispositivo di ritenuta omologato ed adeguato al peso del bambino stesso. Tale dispositivo (il seggiolino o l adattatore) può essere sistemato su un qualsiasi posto passeggero, sia nella parte anteriore dell abitacolo che nella parte posteriore. Quando il bambino è trattenuto con uno di tali sistemi, non è necessario X POLIZIAMODERNA gennaio 2009

SECONDA PARTE che sia presente una persona diversa dal conducente del veicolo. Quando non è presente il sistema di ritenuta adatto al bambino trasportato, questi non può mai prendere posto sull autovettura, neppure se fosse presente una persona adulta sul sedile posteriore. La seconda regola è quella che impone al conducente, se non è presente chi esercita la potestà familiare o altro soggetto tenuto alla sorveglianza del minore, di assicurarsi che durante la marcia il dispositivo sia mantenuto in efficienza e che il bambino sia costantemente trattenuto. Della mancata vigilanza il conducente risponde con la stessa sanzione prevista per il mancato utilizzo della propria cintura di sicurezza. Anche l alterazione del funzionamento del seggiolino o della cintura utilizzata con l adattatore comporta l applicazione della sanzione prevista nei riguardi dell adulto che altera od ostacola il regolare funzionamento della cintura di sicurezza. La terza regola riguarda la collocazione del seggiolino sul sedile protetto da air-bag frontale, nel caso in cui quest ultimo dispositivo non sia disattivabile. In tale evenienza, l art. 172 cds fa divieto di porre il seggiolino nel senso contrario a quello di marcia. Pertanto se il seggiolino è collocato secondo il senso di marcia, il bambino può prendervi posto anche quando sia presente un air-bag non disattivato; se il seggiolino è nel senso contrario, il bambino può esservi trasportato solo se il dispositivo air-bag è disattivato. Altre regole per il trasporto dei bambini Altre regole sono poste per i casi che non rientrano in quelli appena descritti. Così è possibile trasportare un bambino sull autovettura, che non sia munita sin dall origine di cinture di sicurezza (si tratta di mezzi immatricolati in Italia prima del 1976), dunque in assenza di sistemi di ritenuta adeguati, purché abbia già compiuto i tre anni di età e occupi, fino al raggiungimento della statura di cm 150, solo il sedile posteriore. È possibile, altresì, trasportare un bambino che abbia un peso superiore a 36 kg ma non abbia ancora raggiunto l altezza minima di cm 150 per poter fare uso della cintura di sicurezza. In tal caso il bambino deve occupare il sedile del passeggero ove è presente la cintura di sicurezza a due punti di attacco (la cosiddetta cintura addominale), a condizione che la stessa sia sufficientemente regolabile per trattenere il bacino allo schienale. Se l autovettura dispone solo di posti con cinture di sicurezza a tre punti di attacco, è necessario che sia rilasciata dalla competente struttura dell Asl la certificazione che le condizioni fisiche del bambino costituiscono controindicazione specifica all uso del dispositivo di ritenuta in ragione del peso del passeggero. Fino all 8 maggio 2009 prossimo, esiste la possibilità di trasportare su autovetture e su autoveicoli già immatricolati per il trasporto promiscuo di persone e di cose, un numero di passeggeri superiore a quello indicato dalla carta di circolazione. Tale deroga consente dunque il trasporto di bambini senza che essi siano trattenuti su un idoneo sistema di ritenuta. Le condizioni per effettuare tale trasporto, che è raccomandabile limitare nel tempo e nello spazio, sono le seguenti: il soprannumero deve essere determinato dalla presenza di massimo due bambini di età fino a 10 anni; il soprannumero può interessare solo i posti posteriori; è necessario che dove siano presenti i bambini in soprannumero prenda posto almeno una persona di età superiore a 16 anni. Così su un autovettura omologata al trasporto di 6 persone oltre al conducente, possono prendere posto fino a 9 persone purché due di esse abbiano un età inferiore a 10 anni e che i minori in questione stiano nella parte centrale o posteriore dove sia presente un giovane di almeno 16 anni di età o comunque un adulto. La pericolosità di questo trasporto consiste nella circostanza che l adulto, trattenuto al sedile con la cintura di sicurezza e che a sua volta trattiene sulle gambe il bambino, non è in condizione di esercitare sul bimbo la forza necessaria a trattenerlo presso di sé in caso di urto. Il trasporto di bambini in soprannumero non è consentito né sugli autocaravan né sulle autovetture che abbiano posti a sedere solo nella parte anteriore. gennaio 2009 POLIZIAMODERNA XI

Le domande degli automobilisti alla Polizia Stradale Argomento Domanda Risposta DOCUMENTI DA AVERE AL SEGUITO Per andare al lavoro uso qualche volta l auto di un amico che non vuole mai darmi i documenti di circolazione per timore che vadano smarriti. Mi potreste dire cosa è indispensabile avere con me in caso di controllo su strada e quali conseguenze subisco se non ne sono in possesso? In base a quanto stabilito dall art. 180 del codice della strada chi circola con veicoli a motore deve avere al seguito i seguenti documenti sempre in originale: la carta di circolazione o documenti sostitutivi (è ammessa la fotocopia autenticata in autocertificazione dal proprietario solo per i veicoli adibiti al servizio pubblico di trasporto di persone e per quelli a locazione senza conducente); la patente di guida valida per la corrispondente categoria del veicolo; il certificato di assicurazione obbligatoria. I conducenti di ciclomotori devono portare al seguito il certificato di idoneità tecnica del veicolo, un documento di riconoscimento, il contrassegno assicurativo ed un contrassegno attestante il pagamento delle tasse automobilistiche (quest ultimo non più obbligatorio per tutti gli altri veicoli). Coloro che hanno fatto domanda per il conseguimento o l estensione della patente, devono avere l autorizzazione ad esercitarsi alla guida (c.d. foglio rosa) ed un documento di riconoscimento; al fianco dell aspirante deve prendere posto una persona idonea in qualità di istruttore, che deve avere con sé la patente di guida. Esistono, poi, documenti particolari necessari per la guida di determinati veicoli o per determinati trasporti (ad esempio il certificato di abilitazione professionale, l autorizzazione per il trasporto in conto terzi, la licenza di conto proprio, e così via). Chi non ha al seguito uno di tali documenti è sanzionato ai sensi dell art.180, comma 7, cds con l obbligo di portare in visione il documento ad un ufficio di polizia entro un termine congruo (normalmente 30 giorni). Dall elenco sopra riportato è stato eliminato il certificato di proprietà a decorrere dal 1.10.1993. PATENTE, SMARRIMENTO, DUPLICATO Mi trovo all estero per lavoro per qualche settimana. Ieri mi hanno rubato il portafoglio con all interno la mia patente di guida. Ho fatto denuncia alla polizia norvegese ma sono impossibilitato a tornare in Italia per sporgere denuncia entro le 48 ore. Vorrei sapere se la mia denuncia effettuata qua è valida per ottenere un permesso provvisorio di guida quando torno in Italia, cioè il mese prossimo. Inoltre vorrei sapere se il termine per richiedere un duplicato di 45 giorni decorre dalla mia denuncia in Italia o da quella in Estonia e Norvegia. La denuncia di furto della patente di guida italiana presentata all organo di polizia di altro Stato non ha effetto in Italia ai fini dell autorizzazione provvisoria alla guida né ai fini del rilascio del duplicato della patente. Pertanto, rientrando in Italia deve presentarsi ad un ufficio di polizia esibendo la denuncia di furto della patente effettuata all estero: se ne ricorrono le condizioni, le verrà rilasciato il permesso provvisorio di guida e sarà avviata la procedura presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il rilascio del duplicato che le sarà recapitato via posta a domicilio. XII POLIZIAMODERNA gennaio 2009

SECONDA PARTE Argomento Domanda Risposta ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA Mi hanno fermato e multato perché avevo l assicurazione scaduta da due giorni. È regolare? Ma non c è più la regola per cui posso circolare anche per 15 giorni dopo la scadenza dell assicurazione? La circolazione senza il contrassegno di assicurazione e senza il certificato di assicurazione in corso di validità, sia pure nell ambito del periodo di 15 giorni dalla scadenza del contratto o del pagamento della rata di premio, è sanzionata dagli artt. 181 e 180 cds con obbligo per il conducente di portare in esibizione i documenti validi. Dall esame dei documenti ed in particolare dalla circostanza che la compagnia di assicurazione sia la medesima o che il premio sia stato pagato o meno entro il 15 giorno dalla scadenza, discende la possibilità che venga contestata a posteriori la mancata copertura assicurativa al momento del controllo del veicolo su strada. PATENTE A PUNTI Cinture di sicurezza: è vero che si risponde anche del passeggero? Quando si applica il limite massimo di 15 punti? Quando non si applica il limite massimo di 15 punti Cosa è possibile fare contro il provvedimento di revisione della patente? La perdita di 5 punti, quando la violazione riguarda il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza o dei dispositivi di ritenuta da parte del passeggero trasportato, si applica al conducente solo se il passeggero è minorenne e se a bordo del veicolo non è presente chi è tenuto alla sua sorveglianza. La violazione commessa dal passeggero maggiorenne, perciò, non comporta sanzione a carico del conducente ma a carico dello stesso passeggero, senza, tuttavia, perdita di punti da parte di quest ultimo. Così, ad esempio, se il minorenne non è adeguatamente protetto da cinture o sistemato su un seggiolino e a bordo del veicolo non si trova anche l altro genitore, della violazione del bambino risponde il genitore con una sanzione amministrativa e con la perdita di 5 punti dalla sua patente. Se, invece, a bordo è presente l altro genitore, del minore risponde solo quest ultimo con una sanzione amministrativa pecuniaria ma senza perdita di punteggio. Mentre si conduce un motoveicolo senza casco (- punti 5) con sporgenze laterali oltre il limite consentito (- punti 1) e si commettono, in rapida successione temporale, un passaggio con il rosso al semaforo (- punti 6), una svolta a sinistra irregolare (- punti 2), una mancata precedenza all incrocio (- punti 5), tenendo una velocità inadeguata (- punti 5) e quindi ci si ferma irregolarmente sulla fermata del bus (- punti 2). Per fortuna del conducente indisciplinato, nessuna di queste violazioni comporta la sospensione della patente e, così, beneficia del limite massimo nel cumulo dei punti totalizzando 15 punti anziché 26. E ciò anche se è neopatentato. Mentre si conduce un motoveicolo senza casco (- punti 5) con sporgenze laterali oltre il limite consentito (- punti 1) e si commettono, in rapida successione temporale, un passaggio con il rosso al semaforo (- punti 6), una svolta a sinistra irregolare (- punti 3), una mancata precedenza all incrocio (- punti 5), tenendo una velocità superiore al limite di oltre 40 km/h (- 10). Per il conducente indisciplinato che commette una violazione grave (come quella relativa al superamento dei limiti massimi di velocità di oltre 40 km/h) per la quale il codice prevede la sospensione immediata dalla patente di guida, non c è nessuno sconto. Totalizzerà più di 20 punti e sarà costretto a ripetere gli esami della patente. L atto con il quale è disposta la revisione è definitivo, cioè contro di esso si può proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale o al Capo dello Stato, ma non si può fare ricorso al prefetto o al Giudice di pace perché questi rimedi erano possibili solo contro i verbali dai quali scaturisce la perdita di punteggio. gennaio 2009 POLIZIAMODERNA XIII

Le domande degli automobilisti alla Polizia Stradale Argomento Domanda Risposta Cosa è possibile fare quando si riceve la comunicazione di perdita del punteggio? Ho la patente A da 2 anni e sto per prendere la B: quando la conseguirò sarò ancora neopatentato? Se viene recapitata una comunicazione di perdita di punteggio e si ritiene che questa non sia corretta, è possibile comunicarlo all ufficio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che l aveva spedita. Contro questa comunicazione, infatti, non è ammesso ricorso al prefetto o al Giudice di pace perché non si tratta di un verbale. Ciò consentirà a quell ufficio di provvedere alle opportune rettifiche, se possibile, o comunque di informare l ufficio di polizia che aveva effettuato la comunicazione affinché provveda alle necessarie verifiche. Questa comunicazione è possibile solo per errori formali (esempio dati errati all interno del verbale) oppure per difetti del procedimento di comunicazione (esempio è stato presentato ricorso contro il verbale e non è stato ancora deciso). Chi ha conseguito la patente A prima del 1 ottobre 2003, nel conseguire la patente B dopo quella data, sarà considerato neopatentato ai fini del raddoppio del punteggio. Se, invece, il titolare di patente B prima del 1 ottobre 2003 consegue dopo quella data una patente di categoria superiore, non è considerato neopatentato. Come si verifica il proprio punteggio? Si può controllare in tempo reale presso l anagrafe nazionale degli abilitati alla guida lo stato della propria patente. Presso il portale Internet del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è disponibile un sistema di consultazione diretta e riservata della propria posizione chiamando il numero verde 848.782.782. Tutte le operazioni relative alla patente a punti sono infatti gestite da un elaboratore elettronico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sono effettuate per via telematica. UTILIZZO CINTURE SICUREZZA Ho due domande: anche i passeggeri che siedono dietro in auto devono usare la cintura? Che mi succede se mentre guido qualcuno dei passeggeri non usa la cintura di sicurezza? Il passeggero maggiorenne seduto in posizione anteriore o posteriore nell abitacolo che non faccia uso della cintura di sicurezza risponde in proprio della violazione commessa all art. 172 cds A differenza di quanto accade se l infrazione è commessa dal conducente, per il passeggero non opera la decurtazione dei punti. Il conducente risponde, però, anche con la decurtazione del punteggio, del mancato uso del sistema di ritenuta da parte del passeggero minorenne, se a bordo non vi è la persona adulta cui è affidata la sorveglianza sul minore. TRASPORTO BAMBINI Devo comprare un nuovo seggiolino per il bimbo che aspettiamo tra poche settimane. Ho visto in commercio sistemi di trasporto per bambini che sono componibili e potrebbero essere usati nelle diverse fasi di crescita del bambino. Sono regolari? I sistemi di ritenuta per bambini (seggiolini e rialzi con schienale e senza) sono di numerosi tipi e sono omologati come risulta dall etichetta quadrangolare che devono necessariamente avere, nella quale sono indicati i limiti di impiego in relazione al peso del passeggero. L obbligo di tali sistemi è prescritto fino al raggiungimento dell altezza di cm 150. Vanno sistemati nel veicolo ed utilizzati seguendo le istruzioni che accompagnano la confezione. Se il bambino utilizza i sistemi di ritenuta può essere trasportato sia sul sedile anteriore che su quello posteriore (in questo caso senza nessun altra presenza di soggetti di età maggiore a 16 anni); qualora il veicolo non disponga delle cinture di sicurezza, il bambino fino a tre anni di età non può essere trasportato a bordo di tale mezzo, mentre il bambino di età superiore deve prendere posto sul sedile posteriore (anche in questo caso non occorre la presenza di una persona di più di 16 anni, presenza che rimane obbligatoria solo per il trasporto di bambini fino a tre anni sui taxi o sui veicoli a noleggio con conducente). XIV POLIZIAMODERNA gennaio 2009