LA COSTITUZIONE STORIA E CARATTERITISCHE:

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LA COSTITUZIONE STORIA E CARATTERITISCHE: La costituzione è la legge fondamentale di uno stato. La costituzione repubblicana italiana è entrata in vigore il I gennaio 1948 in sostituzione dello Statuto Albertino del 1848. STORIA: Per giungere ad avere la nostra costituzione il percorso è stato lungo. Queste sono le tappe fondamentali: ILLUMINISMO: Movimento filosofico sviluppatosi in Europa, soprattutto in Francia, durante il 1700. Il termine illuminismo è passato a significare genericamente ogni forma di pensiero che voglia "illuminare" la mente degli uomini, ottenebrata dall ignoranza e dalla superstizione: la conoscenza è la luce, l ignoranza il buio della ragione. LIBERALISMO una corrente di pensiero fondata da John Locke, che si sviluppa in Europa durante tutto il 1700 per combattere le monarchie assolute ed i privilegi dell aristocrazia. L idea base del liberalismo è che lo stato deve darsi precisi limiti per permettere agli individui di compiere ed effettuare le proprie scelte in assoluta libertà. L individuo ha dunque dei diritti fondamentali ed inviolabili che lo stato deve garantire e rispettare. Tra i più importanti c è la divisione dei poteri: i 3 grandi poteri necessari per governare uno stato, non possono appartenere alla stessa persona o a un gruppo di persone, e devono essere separati tra loro. Questi poteri sono: 1. Legislativo: potere di fare le leggi (in Italia è il compito del Parlamento) 2. Esecutivo: potere di eseguire, mettere in pratica le leggi (il Governo) 3. Giudiziario: il potere di far rispettare le leggi (la Magistratura) RIVOLUZIONE FRANCESE: che portò alla creazione della Dichiarazione dei Diritti dell uomo e del cittadino (1789), dove vengono enunciati i principali diritti dell uomo legati all uguaglianza, la democrazia e la libertà. La Dichiarazione ha ispirato tutte le Costituzioni moderne e la Dichiarazione Universale dei diritti dell Uomo approvata dall ONU nel 1948. Tra i più importanti principi abbiamo: - Uguaglianza tra tutti gli individui - Libertà della persona - Diritto alla proprietà privata - Libertà di opinione - Libertà di religione STATUTO ALBERTINO: concesso da Carlo Alberto di Savoia dapprima al Regno di Sardegna (1848), in seguito all Italia dopo la sua unificazione (1861). Questo statuto risultava una costituzione non completa perché, se è vero che rispondeva ad alcuni dei principi liberalisti, è anche vero che altri principi non erano rispettati. 1. Per esempio il principio di divisione del potere non era rispettato. Il re infatti aveva sia il potere legislativo (poteva eleggere il Senato), che quello esecutivo (il re poteva nominare o revocare i ministri) e giudiziario (era il re che nominava i giudici). 2. Il suffragio (il diritto di voto), per l elezione del Parlamento, non era universale: inizialmente l elettorato attivo era composto solo da chi aveva un certo censo (ricchezza), sapeva leggere e scrivere e aveva più di 21 anni. Solo dopo il 1913 poterono votare anche gli analfabeti (appartenenti però solo al sesso maschile: suffragio universale maschile) 1

3. Inoltre la costituzione aveva una struttura flessibile, cioè era facilmente modificabile e poteva essere cambiata con le leggi ordinarie del Parlamento. FASCISMO: La flessibilità dello Statuto permise al regime fascista di usarla a proprio piacimento, in un ottica antidemocratica, fino ad arrivare alla cancellazione e proibizione di ogni partito politico diverso da quello fascista. Dopo il 1939 viene difatti soppressa la Camera dei Deputati e viene sostituita dalla camera dei Fasci e delle Corporazioni. Non servono dunque nuove elezioni in quanto alla camera dei deputati siedono unicamente rappresentanti delle organizzazioni fasciste, nominati direttamente dal duce. La reazione delle rimanenti forze politiche sfocerà durante la seconda guerra mondiale nella resistenza, un movimento europeo di opposizione armata al nazifascismo. REPUBBLICA: Il 25 aprile 1945 con l arresto di Mussolini e la liberazione del Nord dal fascismo, termina in Italia la seconda guerra mondiale. Nell immediato dopoguerra ci fu dapprima un referendum per capire se gli italiani volessero ancora una monarchia o optassero per una repubblica. Quando gli italiani decisero di votare per la repubblica (il 2 giugno 1946), l assemblea costituente, composta da 556 membri (principalmente democristiani, comunisti, socialisti, intellettuali e partigiani) iniziò i lavori che finirono il 1 gennaio 1948 con l approvazione della nuova Costituzione della Repubblica italiana. CARATTERISTICHE: la Costituzione è composta da 139 articoli e le sue caratteristiche sono che: E stata votata, sebbene indirettamente, dal popolo italiano E lunga perché disciplina in modo dettagliato i diritti dei cittadini e le funzioni e i limiti degli organi dello stato. E comprimissoria: la sua redazione è il frutto di un ampio dibattito e consenso tra le diverse forze politiche rappresentante dall assemblea costituente. E unitestuale: è contenuta in un solo libro E garantista: non si limita ad affermare i principi di libertà, i diritti sociali e civili, ma impegna lo stato a farsi garante affinchè i diritti stessi possano essere esercitati realmente. E rigida, per evitare i rischi del passato, è dunque difficile da modificare. Per garantire la sua incolumità è stata creato un organo, la Corte Costituzionale, avente il compito di verificare la conformità delle nuove leggi ai principi costituzionali. Quando una norma giuridica o un provvedimento è in contrasto con le affermazioni contenute nel testo costituzionale, viene dichiarata incostituzionale LA COSTITUZIONE: E divisa in due parti, precedute 12 articoli definiti come principi fondamentali e chiuse da 18 disposizioni transitorie e finali (serie di norme destinate a disciplinare la fase di passaggio dallo Statuto alla Costituzione repubblicana). 12 PRINCIPI FONDAMENTALI Sono la base della Repubblica, rappresentano il sistema dei valori che ha ispirato la nascita del nostro paese, le fondamenta sui quali si struttura l intero testo costituzionale. A. DEMOCRATICO: (democrazia = potere del popolo): la sovranità è assegnata al popolo che la esercita scegliendo attraverso il voto i propri rappresentanti. Abbiamo dunque una democrazia rappresentativa e non una democrazia diretta (impossibile da applicare con milioni di persone). La democrazia diretta l abbiamo principalmente in due casi: 2

1. Iniziativa popolare per le leggi (50.000 voti): ogni cittadino può sottoscrivere proposte di legge da presentare in parlamento. 2. Referendum abrogativo popolare. B. LAVORISTA: la Costituzione riconosce al lavoro un valore universale in quanto mezzo fondamentale di progresso dell intera società e di autosufficienza ed emancipazione del singolo. Si afferma contro quei privilegi di casta e di ricchezza del passato Tutti i cittadini hanno il diritto/dovere di lavorare (non il lavoro che desidera ma quello che c è), anche se deve essere garantita la libera scelta dell individuo Lo stato deve garantire questo diritto mediante il sostegno all economia (politiche di sostegno alle aziende, piani di intervento ), la creazione di nuovi posti di lavoro, gli aiuti ai disoccupati (ammortizzatori sociali come la cassa integrazione o l indennità di disoccupazione ). C. PERSONALISTA (diritti): riconosce i diritti inviolabili (non modificabili) dell essere umano (sia il singolo, che il gruppo sociale). C è una sfera personale ed intoccabile di diritti che lo stato non può in alcun modo violare: la dignità umana, intesa come inviolabilità fisica e morale della persona, si pone al di sopra dello stato, essendo preesistente ad esso (ex: diritto al nome, alla libertà, alla segretezza della corrispondenza ). D. SOLIDARIETA (doveri): fissa nella collaborazione politica, economica e sociale il dovere di ogni cittadino verso la collettività (siamo tutti sulla stessa barca). Abbiamo un dovere morale che va oltre il semplice rispetto della legge. Ex: difesa della patria, dovere di contribuire alle spese pubbliche, dovere di votare E. UGUAGLIANZA: si divide in due commi: 1. FORMALE: Siamo tutti uguali di fronte alla legge, nessuna discriminazione, abbiamo pari dignità sociale, godiamo degli stessi diritti. 2. SOSTANZIALE: Lo stato si impegna a dotare ciascun individuo delle medesime risorse iniziali, pari opportunità per tutti, e quindi trattamenti differenziati per i soggetti più deboli (ad esempio i giovani o le donne, i soggetti senza denaro che vogliono studiare ). Lo stato deve dunque rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. F. DIVERSITA : afferma la positiva coesistenza di istituzioni ed idee diverse, si vuole il pluralismo e il libero confronto di opinioni, fedi, credenze La valorizzazione delle differenze non è in contraddizione con il principio di uguaglianza ma al contrario lo riconferma: Per evitare discriminazione tra le persone occorre trattare in modo uguale situazioni uguali e in modo differenziato situazioni diverse. G. DECENTRAMENTO: riconosce entro la repubblica (stato indivisibile) centri di decisione decentrati rispetto al potere centrale: alcuni enti (regione, province, comuni) che conoscono meglio la realtà locale, amministrano dunque direttamente il territorio di loro competenza (notevole presa di distanza dallo stato accentrato fascista). Si da di fatto riconoscimento al pluralismo giuridico istituzionale che consente alle autonomie locali di formulare ed approvare le leggi, statuti e regolamenti autonomi. 3

Ci sono vari tipi di stati: 1. Unitari: accentramento del potere nel governo centrale (Gran Bretagna, Francia) 2. Federali: formati dall unione di più stati membri che godono di ampia autonomia ma che hanno generalmente in comune organi politici e militari. Ogni stato, nell aggregarsi agli altri, conserva il proprio apparato statale e, allo stesso tempo, limitando la propria sovranità, trasferisce parte dei propri poteri (come la politica estera, la politica economica e la difesa nazionale) al governo federale, comandato da un Presidente ed un Parlamento democraticamente eletti dai cittadini di tutti gli stati (ex: Germania e Usa) 3. Regionali: nei quali lo stato attribuisce alcuni poteri ad enti locali (Italia). H. TUTELA delle MINORANZE ETNICHE e LINGUISTICHE: si tutelano le minoranze linguistiche della Val D Aosta (francese) e del Trentino Alto Adige (tedesco). Queste due regioni hanno statuti speciali che garantiscono a queste minoranze una maggiore autonomia. Oltre a queste, la Costituzione ha concesso statuti speciali anche a Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia. Lo stato è uno e indivisibile, ma riconosce le diversità all interno delle sue regioni, che presentano caratteristiche proprie di cultura e tradizioni. I. LIBERTA RELIGIOSA: parità di fronte alla legge di tutte le confessioni religiose, mentre lo stato deve considerarsi secondo il principio di laicità (lo stato si pone in maniera equidistante dalla differenti confessioni religiose). L. TUTELA del PATRIMONIO AMBIENTALE e CULTURALE: impegna lo stato alla promozione della cultura, della ricerca scientifica e tecnica e alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico Da notare come la Costituzione anticipi tematiche come la difesa dell ambiente e il problema ecologico non ancora incontrate nel 1948, come del resto dia grande importanza alla ricerca scientifica. M. INTERNAZIONALISTA: apertura dello stato a: Tutte le possibili forme di cooperazione internazionale Accoglienza agli stranieri cui è impedito nei loro paesi l esercizio delle libertà garantite dalla repubblica (da notare come nel 1948 i migranti eravamo noi) e quindi diritto d asilo Divieto di estradizione (consegna da parte di uno stato ad un altro stato di un individuo che si trovi nel territorio del primo e contro i quale, nel secondo, è avviato un procedimento penale) in caso di reati politici. Negli altri casi vale il principio di reciprocità. N. PACIFISTA: rifiuto della guerra sia come strumento di offesa che come mezzo di risoluzione per possibili contrasti internazionali. Non esclude interventi militari, ma predilige il dialogo e le trattative. Bandiera: per ultimo, dopo i 12 principi viene annunciata la nostra bandiera: verde (per ricordare i nostri prati), bianca (per ricordare le nostre nevi perenni delle montagne) e rossa per ricordare i nostri eroi morti nelle varie battaglie). 4

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