CONSIGLIERI REGIONALI L. n. 157 del 1999

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L. 3 giugno 1999, n. 157( 1 ) - Nuove norme in materia di rimborso delle spese per consultazioni elettorali e referendarie e abrogazione delle disposizioni concernenti la contribuzione volontaria ai movimenti e partiti politici( 2 ). Art. 1 Rimborso per le spese elettorali sostenute da movimenti o partiti politici 1. È attribuito ai movimenti o partiti politici un rimborso in relazione alle spese elettorali sostenute per le campagne per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, del Parlamento europeo e dei consigli regionali( 3 ). 1 bis. Specifiche disposizioni sono previste dal comma 5-bis per il rimborso da attribuire ai movimenti o partiti politici in relazione alle spese sostenute per le campagne elettorali nella circoscrizione Estero, di cui all articolo 48 della Costituzione, per l elezione delle Camere( 4 ). 2. L erogazione dei rimborsi è disposta, secondo le norme della presente legge, con decreti del Presidente della Camera dei deputati, a carico del bilancio interno della Camera dei deputati, per quanto riguarda il rinnovo della Camera dei deputati, del Parlamento europeo e dei consigli regionali, nonché per i comitati promotori dei referendum, nei casi previsti dal comma 4. Con decreto del Presidente del Senato della Repubblica, a carico del bilancio interno del Senato della Repubblica, si provvede all erogazione dei rimborsi per il rinnovo del Senato della Repubblica. I movimenti o partiti politici che intendano usufruire dei rimborsi ne fanno richiesta, a pena di decadenza, al Presidente della Camera dei deputati o al Presidente del Senato della Repubblica, secondo le rispettive competenze, entro dieci giorni( 5 ) dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle liste per il rinnovo degli organi di cui al comma 1. 3. Il rimborso di cui al comma 1 è corrisposto ripartendo, tra i movimenti o partiti politici aventi diritto, i diversi fondi relativi alle spese elettorali per il rinnovo di ciascuno degli organi di cui al medesimo comma 1. 4. In caso di richiesta di uno o più referendum, effettuata ai sensi dell articolo 75 della Costituzione e dichiarata ammissibile dalla Corte costituzionale, è attribuito ai comitati promotori un rimborso pari alla somma risultante dalla moltiplicazione di un euro per ogni firma valida fino alla concorrenza della cifra minima necessaria per la validità della richiesta e fino ad un limite massimo pari complessivamente a euro 2.582.285 annui, a condizione che la consultazione referendaria ( 1 ) Pubblicata nella G.U. 4 giugno 1999, n. 129. ( 2 ) Vedi, anche, il comma 275 dell art. 2, L. 24 dicembre 2007, n. 244. ( 3 ) Per l interpretazione autentica del presente comma vedi l art. 1, L. 29 novembre 2004, n. 298. ( 4 ) Comma aggiunto dal comma 1 dell art. 39 bis, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. Vedi, anche, il comma 4 dello stesso art. 39 bis. ( 5 ) Per il differimento del termine vedi il comma 1 dell art. 1, L. 26 luglio 2002, n. 156, l art. 14 undecies, D.L. 30 giugno 2005, n. 115, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, l art. 51 bis, D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, aggiunto dalla relativa legge di conversione, e il comma 8 dell art. 3, D.L. 30 dicembre 2009, n. 194. - 721 -

L. n. 157 del 1999 CONSIGLIERI REGIONALI abbia raggiunto il quorum di validità di partecipazione al voto. Analogo rimborso è previsto, sempre nel limite di lire 5 miliardi di cui al presente comma, per le richieste di referendum effettuate ai sensi dell articolo 138 della Costituzione( 6 ). 5. L ammontare di ciascuno dei quattro fondi relativi agli organi di cui al comma 1 è pari, per ciascun anno di legislatura degli organi stessi, alla somma risultante dalla moltiplicazione dell importo di euro 1,00 per il numero dei cittadini della Repubblica iscritti nelle liste elettorali per le elezioni della Camera dei deputati. Per le elezioni dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo del 13 giugno 1999, l importo di cui al presente comma è ridotto a L. 3.400( 7 ). 5-bis. Per il rimborso previsto dal comma 1- bis, in relazione alle spese sostenute per le elezioni nella circoscrizione Estero, i fondi di cui al comma 5 relativi, rispettivamente, al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati, sono incrementati nella misura dell 1,5 per cento del loro ammontare. Ciascuno dei due importi aggiuntivi di cui al precedente periodo è suddiviso tra le ripartizioni della circoscrizione Estero in proporzione alla rispettiva popolazione. La quota spettante a ciascuna ripartizione è suddivisa tra le liste di candidati in proporzione ai voti conseguiti nell ambito della ripartizione. Partecipano alla ripartizione della quota le liste che abbiano ottenuto almeno un candidato eletto nella ripartizione o che abbiano conseguito almeno il 4 per cento dei voti validamente espressi nell ambito della ripartizione stessa. Si applicano le disposizioni di cui al comma 13 dell articolo 15 della legge 10 dicembre 1993, n. 515( 8 ). 6. I rimborsi di cui ai commi 1 e 1-bis sono corrisposti con cadenza annuale, entro il 31 luglio di ciascun anno. I rimborsi di cui al comma 4 sono corrisposti in un unica soluzione, entro il 31 luglio dell anno in cui si è svolta la consultazione referendaria. L erogazione dei rimborsi non è vincolata alla prestazione di alcuna forma di garanzia bancaria o fidejussoria da parte dei movimenti o partiti politici aventi diritto. In caso di scioglimento anticipato del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati il versamento delle quote annuali dei relativi rimborsi è comunque effettuato. Il versamento della quota annua di rimborso, spettante sulla base del presente comma, è effettuato anche nel caso in cui sia trascorsa una frazione di anno. Le somme erogate o da erogare ai sensi del presente articolo ed ogni altro credito, presente o futuro, vantato dai partiti o movimenti politici possono costituire oggetto di operazioni di cartolarizzazione e sono comunque cedibili a ( 6 ) Comma così modificato dal comma 1 dell art. 39 bis, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. Vedi, anche, il comma 4 dello stesso art. 39 bis. Con D.P.C.D. 26 luglio 2006 e con D.P.C.D. 26 ottobre 2006 è stato disposto il rimborso per le spese sostenute dal Comitato promotore del referendum popolare svoltosi il 25 e il 26 giugno 2006. ( 7 ) Comma così modificato dall art. 2, L. 26 luglio 2002, n. 156. Vedi, anche, il comma 4 dello stesso art. 2. ( 8 ) Comma aggiunto dal comma 1 dell art. 39 bis, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. Vedi, anche, il comma 4 dello stesso art. 39 bis. - 722 -

terzi( 9 ). 7. Per il primo rinnovo del Parlamento europeo successivo alla data di entrata in vigore della presente legge e dei consigli regionali negli anni 1999 e 2000, nonché per le consultazioni referendarie il cui svolgimento sia previsto entro l anno 2000, i rimborsi sono corrisposti in unica soluzione. 8. In caso di inottemperanza agli obblighi di cui all articolo 8 della legge 2 gennaio 1997, n. 2, o di irregolare redazione del rendiconto, redatto secondo le modalità di cui al medesimo articolo 8 della citata legge n. 2 del 1997, il Presidente della Camera dei deputati e il Presidente del Senato della Repubblica, per i fondi di rispettiva competenza, sospendono l erogazione del rimborso fino ad avvenuta regolarizzazione. 9. All articolo 10, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, le parole: «lire 200» sono sostituite dalle seguenti: «lire 800». Al medesimo comma, le parole: «degli abitanti» sono sostituite dalle seguenti: «dei cittadini della Repubblica iscritti nelle liste elettorali». 10. In sede di prima applicazione e in relazione alle spese elettorali sostenute per il rinnovo del Parlamento europeo del 13 giugno 1999, il termine di cui al comma 2 decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge( 10 ). Art. 2 Requisiti per partecipare al riparto delle somme 1. La determinazione degli aventi diritto alla ripartizione dei fondi di cui all articolo 1 della presente legge e dei criteri di riparto dei fondi medesimi, ad eccezione degli importi di cui al comma 5-bis dello stesso articolo 1, è disciplinata dagli articoli 9 e 16 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, e dall articolo 6 della legge 23 febbraio 1995, n. 43( 11 ). 2. All articolo 9, comma 3, primo periodo, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, le parole: «almeno il 3 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «almeno l 1 per cento». Art. 3 Risorse per accrescere la partecipazione attiva delle donne alla politica 1. Ogni partito o movimento politico destina una quota pari almeno al 5 per cento dei rimborsi ricevuti per ciascuno dei fondi di cui ai commi 1 e 5 dell articolo 1 ad iniziative volte ad accrescere la partecipazione attiva delle donne alla politica. ( 9 ) Comma così modificato prima dall art. 2, L. 26 luglio 2002, n. 156, poi dall art. 39 quater decies, D.L. 30 dicembre 2005, n. 273, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, ed infine dal comma 1 dell art. 39 bis, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. Vedi, anche, il comma 4 del citato art. 2 e il comma 4 del suddetto art. 39 bis. ( 10 ) Per la riduzione dell importo del rimborso di cui al presente articolo vedi l art. 56, D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198. ( 11 ) Comma così modificato dal comma 2 dell art. 39 bis, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. Vedi, anche, il comma 4 dello stesso art. 39 bis. - 723 -

L. n. 157 del 1999 CONSIGLIERI REGIONALI 2. I movimenti ed i partiti politici di cui al comma 1 introducono una apposita voce all interno del rendiconto di cui all articolo 8 della legge 2 gennaio 1997, n. 2, al fine di dare espressamente conto dell avvenuta destinazione delle quote dei rimborsi alle iniziative di cui al medesimo comma 1. Art. 4 Erogazioni liberali 1. All articolo 13-bis, comma 1-bis, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, le parole: «compresi tra 500.000 e 50 milioni di lire» sono sostituite dalle seguenti: «compresi tra 100.000 e 200 milioni di lire». Art. 5 Disciplina fiscale dell attività di movimenti e partiti politici ed agevolazioni 1.( 12 ) 2.( 13 ) 3.( 14 ) 4.( 15 ) 5. Alle occupazioni temporanee di suolo pubblico, di durata temporanea non superiore a trenta giorni, effettuate da movimenti e partiti politici per lo svolgimento della loro attività, si applicano le agevolazioni previste nei regolamenti comunali sulle entrate, ai sensi dell articolo 63, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446. 6. I consigli comunali e provinciali, in base alle norme previste dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, possono prevedere nei loro regolamenti le forme per l utilizzazione non onerosa di strutture comunali e provinciali idonee ad ospitare manifestazioni ed iniziative dei partiti politici. I regolamenti comunali e provinciali dettano altresì le disposizioni generali per garantire ai partiti politici le forme di accesso alle strutture di cui al presente comma nel rispetto dei princìpi di trasparenza, di pluralismo e di uguaglianza. Gli oneri per l utilizzazione di tali strutture sono posti a carico dei bilanci dei rispettivi enti. 7. Hanno diritto alle agevolazioni di cui ai commi 5 e 6 i partiti o movimenti politici che abbiano propri rappresentanti eletti nelle elezioni politiche, regionali, provinciali o comunali o per il Parlamento europeo. ( 12 ) Aggiunge il comma 1 bis all art. 13 bis, D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641. ( 13 ) Aggiunge l art. 27 ter all allegato B annesso al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642. ( 14 ) Aggiunge l art. 11 ter alle tabelle allegate al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131. ( 15 ) Aggiunge il comma 4 bis all art. 3, D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346. - 724 -

Art. 6 Modifiche ed integrazioni all articolo 4 della legge 2 gennaio 1997, n. 2 1.( 16 ) Art. 6 bis Garanzia patrimoniale 1. Le risorse erogate ai partiti ai sensi della presente legge costituiscono, ai sensi dell articolo 2740 del codice civile, garanzia ai fini dell esatto adempimento delle obbligazioni assunte da parte dei partiti e movimenti politici beneficiari delle stesse. I creditori dei partiti e movimenti politici di cui alla presente legge non possono pretendere direttamente dagli amministratori dei medesimi l adempimento delle obbligazioni del partito o movimento politico se non qualora questi ultimi abbiano agito con dolo o colpa grave. 2. Per il soddisfacimento dei debiti dei partiti e movimenti politici maturati in epoca antecedente all entrata in vigore della presente legge è istituito un fondo di garanzia alimentato dall 1 per cento delle risorse stanziate per i fondi indicati all articolo 1. Le modalità di gestione e funzionamento del fondo sono stabilite con decreto del Ministro dell economia e delle finanze( 17 ). Art. 7 Disposizioni transitorie 1. Per l anno finanziario 1999, il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministro delle finanze, determina con proprio decreto, da adottare ai sensi dell articolo 3, comma 1, della legge 2 gennaio 1997, n. 2, l ammontare del fondo da ripartire tra i partiti e movimenti politici a- venti diritto, sulla base delle dichiarazioni effettuate dai contribuenti nel 1998, ai sensi dell articolo 1 della citata legge n. 2 del 1997. 2. Con il medesimo decreto di cui al comma 1 è effettuata la ripartizione del fondo tra i partiti e movimenti politici aventi i requisiti di cui al comma 1 dell articolo 2 della citata legge n. 2 del 1997. L erogazione delle somme spettanti sulla base della predetta ripartizione avrà luogo negli esercizi finanziari 2000, 2001 e 2002, nei limiti delle disponibilità determinatesi in base all applicazione dell articolo 9 della presente legge. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. 3. Dalle somme spettanti ad ogni movimento o partito politico ai sensi dei commi 1 e 2 del presente articolo, viene trattenuto l ammontare dei contributi e- ventualmente ricevuti in eccesso per l anno finanziario 1998, rispetto alle dichiara- ( 16 ) Aggiunge i commi 1-quinquies e 1-sexies all art. 4, L. 2 gennaio 1997, n. 2. ( 17 ) Articolo aggiunto dall art. 39 quater decies, comma 2, D.L. 30 dicembre 2005, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. Vedi, anche, il comma 3 dello stesso art. 39 quater decies. Con D.M. 22 febbraio 2007, n. 31, sono state stabilite le modalità di gestione e finanziamento del fondo per il soddisfacimento dei debiti dei partiti e dei movimenti politici. - 725 -

L. n. 157 del 1999 CONSIGLIERI REGIONALI zioni effettuate dai contribuenti nel 1997, ai fini del conguaglio previsto dall articolo 4, comma 1 bis, della citata legge n. 2 del 1997. Art. 8 Testo unico 1. Il Governo è delegato ad emanare, entro centoventi giorni( 18 ) dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo recante un testo unico compilativo nel quale devono essere riunite e coordinate le norme di legge vigenti in materia di: a) rimborso delle spese elettorali e finanziamenti a favore di partiti, movimenti politici, candidati e titolari di cariche elettive; b) agevolazioni a favore dei medesimi soggetti di cui alla lettera a); c) controlli e sanzioni previsti dalla legge. 2. Lo schema di decreto legislativo, a seguito di deliberazione preliminare del Consiglio dei Ministri, è trasmesso, previo parere del Consiglio di Stato, da rendere entro trenta giorni dal ricevimento dello schema di decreto, almeno sessanta giorni prima della scadenza del termine indicato al comma 1, alle Camere per l acquisizione del parere delle commissioni competenti per materia, che devono e- sprimersi entro quarantacinque giorni dall assegnazione; trascorso inutilmente tale termine, il parere si intende acquisito. Art. 9 Copertura finanziaria 1. Agli oneri derivanti dall applicazione della presente legge, pari a lire 208 miliardi per il 1999, a lire 198 miliardi per il 2000 e a lire 257 miliardi annue a decorrere dal 2001, si provvede a carico delle risorse rivenienti dalla soppressione delle autorizzazioni di spesa di cui alla legge 18 novembre 1981, n. 659, alla legge 10 dicembre 1993, n. 515, alla legge 23 febbraio 1995, n. 43, e alla legge 2 gennaio 1997, n. 2. Art. 10 Abrogazioni 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono abrogati: a) gli articoli 1, 2 e 3, nonché l articolo 8, commi 15, 16 e 17, e l articolo 9, comma 1, della legge 2 gennaio 1997, n. 2, fatto salvo quanto previsto dall articolo 7 della presente legge; b) gli articoli 1 e 2 della legge 2 maggio 1974, n. 195. ( 18 ) Il termine per l esercizio della delega è stato fissato in otto mesi dalla data di entrata in vigore della L. 24 novembre 2000, n. 340, ai sensi di quanto disposto dall art. 18 della stessa. - 726 -

Art. 11 Entrata in vigore 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. - 727 -