PROTOCOLLO DI INTESA CRITERI DI UTILIZZO DELLE ULTERIORI RISORSE ASSEGNATE DALLO STATO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA PER L ANNO 2013. Il giorno 2013, ad ore, presso la Presidenza della Provincia Autonoma di Trento si sono incontrati o per la PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO o per la CONFINDUSTRIA TRENTO o per ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE o per l UNIONE COMMERCIO TURISMO SERVIZI PROFESSIONALI E PICCOLE IMPRESE o per la CONFESERCENTI DEL TRENTINO o per l ASSOCIAZIONE ALBERGATORI ED IMPRESE TURISTICHE o per la FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE o per la COLDIRETTI o per la CGIL o per la CISL o per la UIL al fine di stipulare l intesa riguardante i criteri per l utilizzo delle ulteriori risorse assegnate dallo Stato per gli ammortizzatori sociali in deroga in Provincia di Trento. PREMESSO CHE - In data 1 febbraio 2013 le parti hanno raggiunto un accordo sugli ammortizzatori in deroga per l anno 2013, che introduce, fra il resto, i criteri di utilizzo delle risorse assegnate dallo Stato sulla base dell intesa Stato Regioni del 22 novembre 2012 e della legge di stabilità per l anno 2013. Tali somme ammontavano ad 1.200.0000. - L accordo prevedeva di riservare una quota pari ad euro 700.000 per la mobilità in deroga ed una quota pari ad euro 500.000 per la cassa in deroga. - Il primo contingente di risorse assegnate per la cassa in deroga nel 2013 è stato in breve tempo esaurito. - La Conferenza delle Regioni ha successivamente approvato un piano di riparto delle risorse residue stanziate dallo Stato che ha previsto l assegnazione alla Provincia Autonoma di Trento di un ulteriore importo di euro 1.640.000. Il Ministero del Lavoro ha recepito tale piano di riparto con decreto n. 73649 del 6 giugno 2013. - In data 31 maggio 2013 Provincia e Parti Sociali hanno stipulato un nuovo protocollo al fine di individuare i criteri di utilizzo delle ulteriori risorse assegnate dallo Stato per gli ammortizzatori sociali in deroga. In tale protocollo veniva riservato un importo pari a 350.000 euro per il settore artigiano, in forza dell attivazione da parte dell ente bilaterale 1
dell artigianato dello strumento di cui all articolo 19 della Legge n. 2/2009. Le somme residue venivano assegnate, in parte, sulla base dei fabbisogni emersi nel corso dell anno 2012, ed in parte in relazione ai fabbisogni emergenti. Inoltre, venivano confermati sia il monte ore massimo autorizzabile per lavoratore (200 ore), sia l esclusione dall accesso alla cig in deroga delle imprese che, nel triennio 2010-2012, avevano avuto una media di ore autorizzate per lavoratore autorizzato superiore alle 500 ore, come già stabilito nel precedente accordo del 1 febbraio; la mobilità in deroga non veniva ulteriormente finanziata. - Con il decreto legge n. 54 del 21 maggio 2013, convertito con modificazioni in legge 18 luglio 2013, n. 85, lo Stato ha assegnato una terza tranche di risorse alle regioni e province autonome, per complessivi 550 milioni di euro. - A seguito del piano di riparto di tali risorse concordato in sede di Conferenza Stato, Regioni e Province Autonome del 13 giugno 2013, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato il Decreto n. 74286 del 4 luglio 2013, che assegna alla Provincia di Trento una ulteriore somma pari ad euro 2.825.235,40. - Tali ulteriori risorse permettono di venire incontro alle esigenze di lavoratori sospesi e disoccupati fino a fine anno. - Le parti intendono dettare i criteri per l utilizzo di tali ulteriori risorse assegnate dallo Stato. Tutto ciò premesso, LE PARTI nella previsione che la crisi economica in atto continuerà a produrre i propri effetti negativi sul tessuto occupazionale anche nel corso dell anno 2013 CONCORDANO QUANTO SEGUE INTERVENTI PREVISTI A TITOLO DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA Le ulteriori risorse statali stanziate per l anno 2013, pari ad euro 2.825.235,40 saranno utilizzate per finanziare la cassa integrazione guadagni in deroga e la mobilità in deroga. Modalità applicative: la cassa integrazione guadagni in deroga è destinata agli stessi destinatari, alle medesime condizioni e modalità già previste negli accordi sottoscritti tra le parti firmatarie in data 25 giugno 2009, 29 gennaio 2010, 11 febbraio 2011, 30 dicembre 2
2011, 1 febbraio 2013 e 31 maggio 2013, sempre che non intervengano modifiche sostanziali nella legislazione statale e salve le modifiche di seguito elencate. Le risorse saranno utilizzate interamente in relazione ai fabbisogni emergenti, senza ripartizione fra i settori economici. La cassa in deroga è autorizzata per un periodo di sospensione dal lavoro non superiore a 400 ore per lavoratore. Sono escluse le imprese cessate o soggette a procedura concorsuale. Sono ammesse le imprese per le quali non sia operativo, anche solo con riguardo agli apprendisti, o sia esaurito il sostegno al reddito previsto dall articolo 3, comma 17 della legge 28 giugno 2012, n. 92. Qualora tale strumento sia operativo, la cassa potrà essere richiesta solo a seguito del completamento del periodo massimo di sospensione lavorativa, ai sensi della richiamata normativa. Saranno coperti i seguenti periodi di sospensione, riferiti alle domande presentate ai sensi dell articolo 3, comma 17 della legge 28 giugno 2012, n. 92 oltre ai termini previsti, in attesa dei chiarimenti Inps sulla facoltà degli enti bilaterali di continuare a presentare domanda: a) precedenti al 15 marzo 2013 b) compresi nel periodo che va dal 15 marzo fino alla data a partire dalla quale è stata accettata la domanda dall Inps. Le domande possono essere presentate entro il termine perentorio di 20 giorni di calendario dalla data di inizio della sospensione. Nei casi di esaurimento in corso d'opera delle risorse del sostegno al reddito previsto dall articolo 3, comma 17 della legge 92/2012, ovvero di rigetto della domanda da parte dell'inps per mancanza dei requisiti soggettivi, la domanda di cig in deroga potrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento di rigetto dell Inps. Le imprese già autorizzate nell anno 2013, i cui dipendenti non hanno fruito della cassa in deroga per l intero periodo autorizzato entro il termine stabilito nell accordo sindacale, dovranno presentare domanda di rinnovo, allegando un nuovo accordo sindacale. Una nuova domanda dovrà essere presentata anche per consentire ai lavoratori, sospesi fino a 200 ore, di beneficiare di un ulteriore periodo di sospensione, fino a complessive 400 ore. Per quanto di nuovo, il presente accordo sarà applicabile alle istanze presentate a far data dalla sua stipula. Non potranno essere autorizzati periodi successivi al 31 dicembre 2013. La mobilità in deroga è autorizzata alle seguenti condizioni. Lavoratori beneficiari a) lavoratori con età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, aventi i requisiti per l iscrizione in lista di mobilità ai sensi della legge 236/1993, senza diritto alla indennità di mobilità nazionale, in possesso, dei seguenti ulteriori requisiti: - scadenza dell indennità di disoccupazione ordinaria dal 1 settembre 2013 - essere in stato di disoccupazione e non svolgere alcuna attività lavorativa 3
b) lavoratori con età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, beneficiari di mobilità in deroga ai sensi del Protocollo del 1 febbraio 2013 o del sostegno al reddito provinciale ai sensi dell intervento 24 A categoria 8 in quanto aventi già fruito dell intero periodo di mobilità in deroga previsto ai sensi del Protocollo del 1 febbraio 2013. Durata dell intervento: La durata complessiva degli interventi (mobilità in deroga e sostegno al reddito provinciale) non potrà eccedere gli otto mesi. Decorrenza dell intervento: saranno autorizzati i periodi dal 1 settembre 2013 al 31 dicembre 2013. Trento, Letto, confermato e sottoscritto PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Il Vice Presidente f.f. Alberto Pacher CONFINDUSTRIA TRENTO - Paolo Mazzalai - UNIONE COMMERCIO TURISMO SERVIZI PROFESSIONALI E PICCOLE IMPRESE - Gianni Bort CONFESERCENTI DEL TRENTINO 4
- Loris Lombardini - ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE - Roberto De Laurentis - ASSOCIAZIONE ALBERGATORI ED IMPRESE TURISTICHE - Luca Libardi- FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE - Diego Schelfi - COLDIRETTI -Luigi Calliari- CGIL - Paolo Burli - CISL - Lorenzo Pomini - UIL - Walter Alotti- 5