L IMPORTANZA LA SCIENZA UTILE

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جل جل Articoli della Sezione Islamica Italiana N. 01/2014 Categoria articolo: La Fede (Īmān) www.sezioneislamicaitaliana.com L IMPORTANZA DELLA LA SCIENZA UTILE (Revisione dei versetti coranici e detti profetici a cura di Razk Muḥammed A. Ismāʿīl) Nel nome di Dio, il Sommamente Misericordioso, il Clementissimo T utte le lodi spettano a Dio, il Signore di tutto ciò ch è nell universo. Attestiamo che non c è alcuna divinità degna di essere adorata all infuori di Dio, l Unico, Colui che non ha generato né è stato generato, e non ha alcun socio né pari. Attestiamo che Muḥammed è il Messaggero di Dio, e Suo servo. Che gli elogi e la protezione da ogni male sia sul Profeta di Dio, sulla sua Famiglia, sui suoi Compagni, sui Pii predecessori, e su tutti quanti hanno seguito la loro strada nel migliore dei modi. La fede (īmān) è il cuore vivo e vivificante della sottomissione (islām) al Signore Onnipotente, Iddio Altissimo. Essa consiste innanzi tutto in una ferma convinzione interiore, e dunque in una chiara attestazione verbale, nonché in un'opera esteriore conforme a essa. Disse l'inviato di Allâh, in un lungo hadīṯ che Dio lo elogi e lo preservi: غ ة إ ذا ص لحت س د لك ه ذا فس د ت «ن يف اجل سد مض ل ويه الق ب» ص لح ا فس د ا س د لك ه أ «[...] e invero nel corpo vi è un pezzo di carne che nel momento in cui è integro, tutto il corpo è integro, e nel momento in cui è deteriorato, deteriora tutto il corpo, ossia il cuore» 1 - ovvero la sede della fede e dalla prossimità all'altissimo. I Sapienti (ʿUlamāʾ) indicano, come primo elemento di salvaguardia e d incremento della fede, l'apprendimento della Scienza utile (taʿallam al-ʿilm al-nāfiʿ), ovvero innanzitutto 1 Riportato da: al-buẖārī e Muslim.

la Conoscenza Sharaitica, che deriva dal Libro Divino e dall'insegnamento profetico. Disse l'enciclopedico Ibn Ḥaǧar al-ʿasqalānī che Dio abbia misericordia di lui: «La Scienza intesa è la Conoscenza Sharaitica di ciò che torna utile all'incaricato: cioè la conoscenza di ciò che è obbligatorio tra le questioni religiose, negli atti di culto e nelle transazioni 2 ; è [inoltre] la Conoscenza di Dio e dei Suoi Attributi, dei presupposti di cui essa necessita affinché si realizzi e di tutto ciò da cui [invece] è necessario purificarla. E tutto ciò ruota attorno al tafsīr 3, al- hadīṯ 4 e al fiqh 5» 6. Colui che venga privilegiato dall'acquisizione di questa Conoscenza, avrà certamente realizzato uno dei motivi principali che favorisce la crescita e la fortificazione della fede. Disse l'altissimo, a proposito dell'alto rango di coloro che apprendono la Scienza sacra: ئ م ا ا وا ٱل ع لم ق ل و أ مل ئ كة و ۥ إ ل ه إ هو وٱل ه أن ز ي ز ب ٱل ق س ط إ ل ه إ ه و ٱلع ش ه د ٱ ٱحل ك يم «Allâh testimonia che non vi è divinità [adorata a buon diritto] se non Lui e così gli Angeli e i detentori di sapienza Colui che mantiene con giustizia. Non vi è divinità [adorata a buon diritto] se non Lui, l'eccelso il Saggio» 7. E disse anche: نز ل م ن ا أ وم ب ل ك ق ك إ يل ٱلر س خون يف ٱل ع لم م ن هم وٱل مؤ م نون يؤ م نون ب ما أنز ل ل ك ن «Ma di loro, i radicati nella Scienza, e lo stesso i fedeli, prestano fede in ciò che ti è stato fatto scendere, e in ciò che è stato fatto scendere prima di te» 8. E disse ancora: لي ه م خي ر ون ع ذقان وي خ ر ون ل أل وتوا ٱل ع لم م ن قب ل ه ۦ إ ذا يت يل م ن وا إ ن ٱذل ين أ تؤ و وا ب ه ۦ أ قل ءام ن ذقان سج دا و م فع ل ا إ ن اك ن ن يقولون س ب ح ن رب نا و ع د رب ل أل و خ ش واع ي ب كون ويز يد هم «Di [O Muḥammed ai miscredenti]: Che vi prestiate fede oppure no, invero coloro ai quali fu data la Scienza prima di esso, quando gli viene recitato [il Corano o la rivelazione] si gettano proni coi volti in terra, e dicono: «Gloria al nostro Signore! La promessa del nostro Signore è di certo compiuta». Quindi 2 Come ad esempio la compra-vendita e i contratti d affitto. 3 Scienza dell'esegesi coranica. 4 La scienza concernente le tradizioni profetiche. 5 La scienza concernente la giurisprudenza islamica. 6 Si veda Fatḥ al-bārī (141:1). 7 Capitolo III, La Famiglia di ʿImrān, versetto n. 18. 8 Capitolo IV, Le Donne, versetto n. 162. 2

E disse: si gettano proni sui loro volti, piangendo, e [ciò] li accresce in ossequiosità [o riverenza]» 9. وا ب ه ۦ ي ؤم ن أوتوا ٱل ع لم أن ه ٱحل ق م ن ر ب ك ف ط ص ر و ا إ ن ق ي م م س ت تخ ب ت هل ۥ قلوبهم ن ٱ ف ٱذل ين يل ع لم و اد ٱذل ين ءام له «E affinché sappiano, coloro ai quali fu data la Scienza, che invero esso è verità giunta dal tuo Signore, e così vi prestano fede e se ne rasserenano i loro cuori. Invero Allah guida certamente sulla retta via coloro che han prestato fede» 10. E ancora: لم ؤا اد ه ٱلع م ن ع ب ا خي يش ٱ إ ن م «Invero tra i Suoi servi solo i Sapienti temono veramente Allâh» 11. Le evidenze coraniche a questo proposito sono molteplici e ben note. D'altra parte, lo stesso Inviato di Allâh che Dio lo elogi e lo preservi ha indicato chiaramente l'importanza fondamentale che la conoscenza sacra assume in seno alla Sua Comunità, e l'alto rango di coloro che si dedicano, col permesso di Dio, al suo apprendimento e al suo insegnamento. Disse: «ب ه خ ه فق ي ن من ير د ٱ ريا ي يف ادل» ه «Colui per il quale Iddio vuole il bene, gli dà comprensione nella religione» 12. E disse ancora: ب ه ط ر يق ا م ن ٱ اجلن ة ن الم ئ كة ا س لك م ل ب ف يه ع ل ن س لك ط ر يق ا يط ط رق «م ج ض ع أ من األ ض غ يف ت ف ر هل يف الس موات ومن م ن العال م ليس تها ر ض ا ل ط ال ب الع ل تل ن ح العاب د كفض سائ ر ر يللة ابلدر ال م القم اء ن فض ل الع ف الم ان يف جو ل واحل يت م ا ور ثوا الع ل م ه ور وا د ينار ا و د ر ي ث ب ي اء لم اء ن األن ب ي واك ب ن العلماء ورثة األن الك من ظ واف ر خ ذ حب ه أ «ذ ف أخ «Chi intraprende una strada in cui ricerca scienza, Dio gli farà intraprendere una delle strade del Paradiso, e invero gli angeli abbassano le loro ali per compiacenza che hanno per il ricercatore di scienza; e invero chiedono 9 Capitolo XVII, Il Viaggio notturno, versetti n. 107-109. 10 Capitolo XXII, Il Pellegrinaggio, versetto n. 54. 11 Capitolo XXXV, Il Creatore, versetto n. 28. 12 Riportato da: al-buẖārī e Muslim. 3

ر perdono per il sapiente tutti coloro che son presenti nei cieli e nella terra, e così le balene nelle profondità del mare. Invero il merito che ha il sapiente rispetto a quello dell'adoratore è come il merito della luna nella notte di piena dinnanzi al resto dei pianeti. E invero i Sapienti sono gli eredi dei Profeti; questi ultimi non lasciarono in eredità né dinār né dirham 13, ma diedero in eredità la scienza, pertanto chi l'afferra, afferra un abbondante porzione» 14. E disse, inoltre che Dio lo elogi e lo preservi da ogni male: «فضل العال م العاب د كفض يل أدناكم إ ن ٱ وم ئ كته وأهل السم وات ري» انلا س اخل ح واألر ضني حيت انلملة يف ج ها وحيت ا حلوت يلصلون معل م «Il merito che ha il sapiente rispetto all'adoratore è come il mio merito rispetto all'ultimo di voi. Invero Allâh, i Suoi angeli e gli abitanti dei cieli e della terra perfino la formica nel suo formicaio e la balena invocano gli elogi su colui che insegna il bene alle genti» 15. Colui che s'impegna nell'apprendimento della Scienza sacra si approssima in tal modo alla conoscenza di Dio e del Suo Inviato che Dio lo elogi e lo preservi nonché alla conoscenza dei comandamenti divini, nei termini degli ordini che sono stati impartiti e dei divieti che sono stati imposti. Egli apprende in tal modo a distinguere il vero dal falso, e ciò che Dio ama da ciò che Dio detesta; di modo che egli stesso possa dunque conformarsi a questa distinzione, perseguendo il bene dopo averlo riconosciuto, e allontanandosi dal male dopo esserne stato avvertito. Ha detto a tal proposito l'imām al-āǧurrī che Dio abbia misericordia di lui: «Invero Iddio Potente e Glorioso, siano santificati i suoi Nomi distinse tra le sue creature coloro che amò e li guidò alla Fede; in seguito fra il resto dei fedeli distinse coloro che [Egli] amò e insegnò loro il Libro e la Saggezza 16, li colmò di benefici, fece comprendere loro la religione e insegnò loro il significato [delle cose], e li favorì sul resto dei fedeli; e questo [avvenne e avviene] in ogni epoca e [in ogni] istante: [Dio] innalzò [il livello di costoro] tramite la scienza e li adornò dando loro le buone maniere. Tramite loro viene distinto il lecito da ciò che non lo è, la Verità dalla falsità, ciò che nuoce da ciò che giova e ciò che è buono da ciò che è cattivo. Il loro merito è enorme, e grande è la loro importanza; difatti sono gli eredi dei Profeti e la gioia negli occhi degli awliyāʾ17. Le balene nel mare chiedono perdono per loro, e per loro gli angeli abbassano le ali. I Sapienti nel Giorno del Giudizio chiederanno intercessione dopo i Profeti; sedersi con loro induce alla saggezza, e le loro opere sono un castigo per la gente della distrazione, 13 Due tipi di monete. 14 Riportato da: Abū Dāwud, al-tirmiḏī, Ibn Māǧah e Aḥmed. 15 Riportato da al-tirmiḏī. 16 La Sunnah. 17 I Ravvicinati a Dio. 4

sono migliori degli adoratori e hanno un grado più alto degli asceti 18. La loro vita è [come] un tesoro 19 e la loro morte è una sciagura poiché durante la vita rammentano il negligente e insegnano all'ignorante. Non rientra nelle proprie aspettative vederli vittime di calamità e nemmeno di subirne oltraggio. La loro buona educazione è frutto di competenza fra i loro seguaci e attraverso i loro buoni insegnamenti fan sì che i disobbedienti ritornino sulla buona strada e l'intero creato necessita della loro scienza [...] Dunque essi [sono come] una lampada per i servi di Dio, la parte illuminata dei Paesi, la forza della Ummah 20, le fontane di saggezza e sono la fonte di collera di Šayṭān. Tramite loro vivono i cuori della gente della verità e muoiono i cuori della gente della deviazione, e sono sulla superficie terrestre come le stelle nel cielo, attraverso le quali si viene guidati nelle oscurità delle terre e dei mari» 21. Tale è l'alto rango dei Sapienti della Comunità, come dice l'altissimo: ج ت ر وا ٱل ع ل م د وت وٱذل ين أ ٱذل ين ءامنوا م نكم يرفع ٱ «Iddio innalza coloro che hanno avuto fede tra di voi, e così coloro ai quali fu data la sapienza, d indefiniti gradi» 22. E Ibn Ḥaǧar che Dio abbia pietà di lui ha spiegato a questo proposito che: «Dio innalza il fedele che è sapiente rispetto al fedele che non lo è, e l elevatezza del suo livello 23 indica la sua superiorità; dunque quello che qui s intende è un'ampia ricompensa, e tramite essa [la scienza] s innalza il livello, e il suo innalzarsi comprende la vita terrena tramite l'elevatezza del proprio rango e la bontà della propria fama, e la percezione nell'aldilà tramite l'elevatezza di posizione nel Paradiso» 24. Ciò spiega chiaramente per quale ragione Iddio abbia detto: ز د ين ع لما قل ر ب و «Di [O Muḥammed]: O Signor mio, accrescimi in sapienza!» 25, senza aver mai indicato né al Suo Inviato né ad altri, tra i Suoi servi di richiedere un aumento di qualcos altro che non fosse la Conoscenza, vera origine di ogni bene in questa vita e nell'altra. Quindi riprendendo a tal proposito il detto del Messaggero di Dio che Dio lo elogi e lo preservi da ogni male «colui per il quale Iddio vuole il bene, gli dà comprensione nella 18 Zuhād. 19 Lett.: bottino. 20 La comunità. 21 Aẖlāq al-ʿulamāʾ (p. 13-14). 22 Capitolo LVIII, La Disputante, versetto n. 11. 23 O anche grado: in arabo, e nel passo in questione, darajāt. 24 Fatḥ al-bārī (141:1). 25 Capitolo XX, Ṭā-Hā, versetto n. 114. 5

religione». Notiamo come esso sia un indicazione palese del fatto che colui cui è stata concessa la comprensione della propria religione, per lui è stato voluto il bene, perciò è stato favorito e reso nobile da Dio; mentre colui cui è stata interdetta la comprensione della propria religione, il bene è stato a lui interdetto. Disse a tal proposito Ibn al-qayyim che Dio abbia pietà di lui: «E ciò indica che a chi non vien concessa comprensione nella propria Religione, non si vuole per lui il bene, al contrario di chi si vuole che abbia il bene, al quale vien concessa comprensione nella propria Religione. E a chi gli vien concessa la comprensione nella Religione, invero si vuole per lui il bene nel momento in cui s intende con "comprensione" la sapienza che comporta (o induce) l'azione». E disse, inoltre, Ibn Ḥaǧar che Dio abbia pietà di lui: «E quello che si capisce da questo detto è che a colui che non abbia compreso a pieno la religione cioè non abbia studiato le basi dell'islam e ciò che si collega a esse in termini di ramificazioni gli sia stato impedito il bene. Perché chi non conosce le questioni religiose non è né dotto né studioso di fiqh; dunque è giusto descriverlo come uno per cui non è stato voluto il bene, e in ciò vi è una prova chiara dell'eccellenza dei sapienti rispetto al resto delle persone, e dell'eccellenza della comprensione della Religione rispetto al resto delle scienze». Chiediamo a Dio l Altissimo di accrescerci in scienza, di farci comprendere nella maniera corretta la nostra nobile Religione e di guidarci alla Retta Via. E tutte le lodi spettano a Dio, il Signore dei mondi. 6