CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Codroipo Via Circonvallazione Sud 25 tel. e fax 0432-900355 www.caicodroipo.it e-mail:posta@caicodroipo.it Domenica 5 giugno 2011 MONTE LODINA (Cimolais) Parco Naturale Dolomiti Friulane
Responsabili: Adriano Rosso (338-8559723) Luciano Favaro (333-4386746) Dislivello: 1200 mt. Durata escursione: 7,5 8 ore circa Difficoltà: E ; EE dalla forcella Ladina alla cima Equipaggiamento: normale da escursionismo, utili i bastoncini Consigli utili: Escursione lunga ed impegnativa anche se priva di difficoltà fino alla forcella Ladina. E richiesto un allenamento adeguato per la durata e il dislivello della camminata. E possibile fermarsi alla forcella Ladina e attendere i compagni che raggiungeranno la cima Orario di partenza: ore 7.00 da Codroipo, Piazza Giardini; ore 7.20 Dignano; ore 9.00 circa inizio sentiero 374a (parcheggio dopo il Passo di S.Osvaldo arrivando da Cimolais) Mezzo di trasporto: auto proprie Cartografia: Carta Tabacco 021 Dolomiti di sinistra Piave - Sentiero 374a Gli accompagnatori si riserveranno la facoltà di apportare variazioni al programma qualora le condizioni della montagna o meteorologiche lo richiedessero. Il Monte Lodina rappresenta la parte più meridionale del gruppo del Duranno e, sebbene a media quota, offre un meraviglioso panorama a 360 gradi su tutte le Prealpi Carniche e le Dolomiti. La salita avviene sul versante sud seguendo il sentiero 374a che inizia poco dopo il Passo di S.Osvaldo fino a raggiungere la forcella Ladina (mt. 1860), da qui si lascia il sentiero segnalato per raggiungere, dal versante est, la cresta erbosa del monte segnalata da un ometto. ITINERARIO Superato Cimolais ci si dirige verso il passo di Sant Osvaldo e si scende in direzione Erto, superato un agriturismo, a circa 1 km dal passo, sulla sinistra si trova uno spiazzo per lasciare le auto (mt. 800 circa). Sul lato destro della strada si trova, ben segnalato, l inizio del sentiero CAI n.374a in corrispondenza di una pista trattorabile. Risalendo la ripida stradina sterrata si incontra quasi subito un vecchio casolare oltre il quale la pista prende l aspetto di una larga mulattiera, poco dopo si incontrano i ruderi di casera Zanolin e da qui la mulattiera si restringe, delimitata da due file di muretti a secco. Si entra poi in un bel bosco di carpino nero, acero campestre e nocciolo e, dopo aver oltrepassato il greto di un solco torrentizio (mt. 995 circa), il sentiero riprende a salire con buona pendenza in un bosco di faggio e acero di monte. Arrivati ad un bivio (mt 1250), dove è posto un cartello, si prosegue sulla sinistra, lasciando a destra la traccia che scende direttamente al passo di Sant Osvaldo, intersecando più volte il tracciato di una pista. Oltrepassate alcune grandi piante di abete rosso si entra in una faggeta rocciosa e, all uscita dal bosco, dove il sentiero piega a sinistra, attraversando gli ultimi lembi di
vegetazione arborea, si esce alla base del Pian dei Giai, da dove si può apprezzare un bel panorama verso la val Vajont e le vette circostanti. Si continua a salire in diagonale lungo una buona traccia risistemata da poco e ci si avvicina alle balze rocciose che caratterizzano il dirupato versante occidentale del monte Lodina, regno incontrastato dei camosci. Si risale seguendo dei comodi tornanti ii vallone che scende dalla forcella, si attraversano alcune fasce rocciose che interrompono la continuità del pendio erboso, fino ad arrivare all inizio di una piccola valle disseminata di mughi e larici per poi raggiungere, quasi in falsopiano, l ampia forcella Lodina (mt. 1850) dalla quale si apre una magnifica visuale verso il Duranno, la Cima dei Preti e la Busa di Vediei. Chi non vuole affrontare la salita alle cime del Monte Lodina si può fermare in questa zona per la sosta pranzo. Dalla forcella si scende per pochi metri nell opposto versante fino ad un cartello segnaletico (deviazione per le Cime Centenere, conduce al Duranno, oppure discesa a casera Lodina e quindi in Val Cimoliana). Si tralasciano entrambe queste direzioni per seguire sulla destra tracce di camosci che portano ad aggirare un promontorio, districandosi tra i mughi ci si trova tra i prati inclinati del versante orientale del Monte Lodina, procedendo con una certa difficoltà in diagonale si raggiunge la cresta erbosa dove si spalanca uno splendido panorama verso la Valle del Piave e le Dolomiti; a destra si risale un'aereo tratto di cresta fino a raggiungere l'ometto della panoramica cima (mt. 2020). Si possono poi raggiungere le due cime meridionali (mt. 1979 e mt. 1996), ugualmente panoramiche. E consigliabile poi scendere lungo il facile pendio erboso a meridione fino ad arrivare a poca distanza dal punto in cui la vetta precipita verso Cimolais in modo da osservare alcuni affioramenti rocciosi stratificati che ricordano i più celebri Libri di San Daniele. Si scende poi dalla cima nord, facendo attenzione ad un breve traverso esposto su ripidissimi verdi. Alla forcella Lodina il gruppo si ricongiunge e si rientra seguendo lo stesso percorso della salita. Zona Altitudine (mt - circa) Tempo (circa) Parcheggio 800 0 Torrente 995 40 min. Bivio 1250 1 h e 15 min Pian dei Giai 1520 2 h breve sosta Forcella Lodina 1850 3 h Monte Lodina 2000 4 h - sosta Forcella Lodina 1850 5 h + tempo sosta Bivio 1250 6 h e 30 min + tempo sosta Parcheggio 800 7 h e 30 min + tempo sosta
Il bosco di faggio Le indicazioni al bivio Il Monte Lodina da Pian dei Giai La forcella Lodina Il Duranno Camosci lungo la salita alle cime Verso le cime del Lodina La Val Vajont dal Monte Lodina Affioramenti rocciosi stratificati