Groppi di Camporaghena Vai alla Fotogallery Lago Paduli Monte Acuto Sella di monte Acuto Groppi di Camporaghena Sella di Punta Buffanaro Punta Buffanaro Rifugio Città di Sarzana Lago Paduli Data escursione: 01 agosto 2012 Località: Appennino Tosco-Emiliano (Parco nazionale dell'appennino Tosco-Emiliano) Punto di partenza: Ponte del Lagastrello Scala delle difficoltà: EEA (escursionisti esperti attrezzati) Lunghezza del percorso: Km 13,200 Tempi di percorrenza: 7 h 30' Compreso le soste Dislivello stimato in salita: 721 m Dislivello stimato in discesa: 721 m Mezzi impiegati: propri Punti di appoggio: ponte del Lagastrello, rifugio Città di Sarzana. Descrizione del percorso Un bellissimo itinerario ad anello che, dalla diga del Lagastrello ci porterà prima a 1785,4 metri s.l.m. del Monte Acuto e poi attraverso il sentiero attrezzato dei Groppi di Camporaghena ai 1879,9 metri s.l.m. di Punta Buffanaro. L itinerario attraversa luoghi affascinanti, il crinale appenninico è tra uno dei più belli, si affaccia in antiche valli glaciali costellate da vari laghetti, tra cui il Lago di Monte Acuto meta del nostro itinerario, sulla cui sponda fu edificato nel 1980 dal C.A.I. di Sarzana il rifugio Città di Sarzana aperto tutto l anno. Questo, è un itinerario, che include alcuni tratti ferrati anche se brevi, sono spesso molto esposti e, almeno in un caso, non propriamente banali. Si raccomanda pertanto vivamente di utilizzare apposita attrezzatura, nonostante la meggior parte delle relazioni presente in rete tenda un po' a banalizzare, l'itinerario. consigliato a chi è abituato a percorrere tratti con forte esposizione e, a compiere lunghe camminate in montagna e si consiglia vivamente di utilizzare nei tratti attrezzati il KIT DA FERRATA.
Dettagli percorso: Ponte del Lagastrello Monte Acuto C.A.I. n 659A/G.E.A. n 00 Difficoltà: E Sella di Monte Acuto Groppi di Camporaghena G.E.A. n 00 Difficoltà: E Groppi di Camporaghena Punta Buffanaro G.E.A. 00 Difficoltà: EEA Punta Buffanaro Lago Monte Acuto G.E.A. 00/C.A.I. n 657A/659 Difficoltà: E Lago di Monte Acuto Ponte del Lagastrello C.A.I. n 659 Difficoltà: E Come Arrivare Il punto di partenza è la diga del Lagastrello, da Firenze: autostrada A11 continuare per la Spezia e prendere la A15 direzione Parma, uscire al casello autostradale di Aulla. Dopo la rotonda immettersi sulla SR665 e seguire le indicazioni per il Passo del Lagastrello, raggiunto questo si costeggia la diga omonima, quando finisce la diga girare a destra e attraversare il Torrente Elza che esce dal lago con il grande ponte del Lagastrello, appena superato il ponte ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. Da La Spezia: prendere la A15 direzione Parma, uscire al casello autostradale di Aulla. Dopo la rotonda immettersi sulla SR665 e seguire le indicazioni per il Passo del Lagastrello, raggiunto questo si costeggia la diga omonima, quando finisce la diga girare a destra e attraversare il Torrente Elza che esce dal lago con il grande ponte del Lagastrello, appena superato il ponte ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l automobile Da Reggio Emilia: strada statale n. 63 direzione Passo del Cerreto fino a Castelnovo ne' Monti (45 km). Proseguire seguendo le indicazioni per Ramiseto. Giunti a Ramiseto continuare per 15 Km in direzione di Succiso e Passo del Lagastrello, all inizio della diga girare a sinistra e attraversare il torrente Elza con il grande ponte del Lagastrello, appena superato il ponte ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. Da Parma: strada statale n 665 direzione Langhirano, quindi seguire le indicazioni la Selvanizza. Giunti a Selvanizza proseguire seguendo le indicazioni per Palanzano Ramiseto. Giunti al bivio per Ramiseto svoltare a destra direzione Passo del Lagastrello, all inizio della diga girare a sinistra e attraversare il torrente Elza con il grande ponte del Lagastrello, appena superato il ponte ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. Da Modena: Direzione Sassuolo, quindi prendere la strada statale n 467 direzione Passo delle Radici fino a Cerredolo, da qui proseguire seguendole indicazioni per Castelnovo ne' Monti. Proseguire seguendo le indicazioni per Ramiseto. Giunti a Ramiseto continuare per 15 Km in direzione di Succiso e Passo del Lagastrello, all inizio della diga girare a sinistra e attraversare il torrente Elza con il grande ponte del Lagastrello, appena superato il ponte ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. L Itinerario Dopo aver parcheggiato l automobile in uno spiazzo è possibile rifornirsi di acqua da una sorgente sul bordo della strada. Dal Ponte del Lagastrello 1159 metri s.l.m. con le spalle rivolte al ponte direzione Miscoso, alla nostra destra c è la segnaletica C.A.I. che indica l inizio del sentiero 659A. Lo imbocchiamo salendo la ripida scarpata che conduce sulla riva del Lago Paduli, l accesso al lago è impedito da una recinzione metallica. Dopo aver costeggiato per un breve tratto la recinzione il sentiero piega a sinistra per salire in breve ad una radura con Maestà con Madonna in marmo datata 1863, sulla sinistra inizia il sentiero C.A.I. n 659 che, sale verso il rif. Città di Sarzana. Tenendo la destra continuiamo sul sentiero C.A.I. n 659A e inizia a salire in una faggeta
riconvertita ad alto fusto, alternata ad ampi spazi erbosi. Dopo circa un il sentiero entra in un ampia conca ricoperta da prati, divisa in due da un piccolo ruscello che a vedersi sembrerebbe del tutto naturale ma, che in realtà è artificiale, all inizio del XX secolo vi fu deviato il Rio Garzoli per conferire maggior portata al lago Paduli, scavandogli un letto nuovo attraverso una antica torbiera, che, attraversiamo su di un piccolo ponte fatto di tronchi, ma, volendo basta fare un salto per trovarsi sulla riva opposta del torrente artificiale che qui è largo meno di un metro. Oltre la radura il sentiero riprende a salire nella faggeta, di tanto in tanto si incontrano piazzole di vecchie carbonaie. Ad una svolta il sentiero C.A.I. n 659A piega deciso verso destra incrociando il sentiero C.A.I. n 653, tenendo la sinistra lasciamo il sentiero C.A.I. n 659A e, imbocchiamo il sentiero C.A.I. n 653, che procedendo in leggera discesa costeggia una piccola torbiera e uscendo dalla faggeta entra a 1206 metri s.l.m. nella radura della torbiera dei Laguestri. La vasta conca di origine glaciale è solcata letto naturale dal Rio Garzoli, siamo di poco a monte del punto in cui è stato deviato. In fondo alla radura, si può vedere il punto in cui è stato deviato, dove crea pozze e acquitrini attraversando la conca dell antico In questo luogo crescono varie piante caratteristiche delle are umide montane, come l'erioforo (Eriophorum angustifolium e latifolium), le carici, la pinguicola, e varie specie di ranuncolo. Si prosegue riattraversando la faggeta e superando ruscelli e dossi in direzione della dorsale della Castaccia, poi più avanti il sentiero C.A.I. n 653 confluisce di nuovo nel sentiero C.A.I. n 659A e continuano entrambi sullo stesso tracciato siamo in località Quattro Fagge a 1280 metri s.l.m., lo seguiamo, la salita si fa ora più ripida, il sentiero sfrutta una mulattiera a tornanti costruita dalla Forestale negli anni '50 per addolcire la pendenza tra i vivai, i rimboschimenti e i pascoli in quota. fino a uscire dalla vegetazione a 1600 metri s.l.m. sulla panoramica dorsale della Costaccia, sotto di noi fa bella mostra di se fra il verde dei boschi il Lago Paduli. Si prosegue in salita seguendo il sentiero G.E.A. n 00 che segue il crinale e si giunge in poco tempo alla Sella di Monte Acuto a 1722 metri s.l.m., di fronte a noi si staglia l'imponente parete occidentale dell'alpe di Succiso,che con i suoi 2017 metri s.l.m. è uno dei monti più alti dell Appennino Settentrionale, ha una struttura piramidale solcata da grandi canaloni. A destra, si ha una splendida vista sui Groppi di Camporaghena. A sud del valico è possibile osservare un cippo in pietra del 1828 molto ben conservato che segnava il confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Parma, che comprendeva anche l'alta Valle del Torrente Liocca. Tenendo la sinistra rivolti a nord si percorre la stretta e suggestiva dorsale del Monte Acuto fino a raggiungere la panoramica vetta a 1755 metri s.l.m. da cui godiamo di un panorama maestoso. Poco sotto la Sella di Monte Acuto si trova il Rifugio Sarzana, situato sulle rive del Lago di Monte Acuto a 1580 metri s.l.m... Dalla vetta percorriamo a ritroso crinale fino alla sella di Monte Acuto dove, seguiamo il sentiero G.E.A. n 00 in direzione dei Groppi di Camporaghena, lungo i prati sommitali dell alta valle del Torrente Liocca, fino ad arrivare al primo tratto del sentiero attrezzato dei Groppi di Camporaghena, questo è il tratto del sentiero G.E.A n 00, posto tra la Sella di Monte Acuto e il Monte Alto. Percorre un crinale particolarmente aereo e panoramico, sconsigliato in caso di cattive condizioni atmosferiche. Questo primo tratto attrezzato è molto breve, supera delle facili roccette scoscese, la roccia è di buona qualità ed è fornita di numerosi appigli. Alla fine del cavo il sentiero torna tranquillo e percorre i prati del crinale aggirando un secondo risalto roccioso. Superato questo tratto siamo di fronte ad una lunga placca di arenaria lisca ed inclinata in leggera discesa, aerea lungo la cresta che conduce alla Sella di Punta Buffanaro a 1753 metri s.l.m., il crinale sul versante reggiano scende con pendenze contenute mentre precipita in quello Lunigiano. Qui inizia il secondo tratto attrezzato, il cavo metallico è di acciaio inox fissato alla roccia con ancoraggi metallici dello stesso materiale e fermati alla roccia con il bloccaggio chimico e, e corre lungo la cresta, su questa pietra se è asciutta si ha un grip molto elevato e, si può percorrerla in tutta sicurezza, ma diventa quasi nullo se bagnata. Traversi su placca si alternano a discese e risalite su salti rocciosi alti qualche metro, quando siamo ormai in vista della sottostante Sella di Punta Buffanaro si ha il punto più impegnativo di tutto il percorso, si devono superare degli spuntoni rocciosi su un filo di cresta esposto e sottile. Superati questi, un ultimo traverso inclinato in discesa conduce senza troppi problemi alla Sella Di Punta Buffanaro dove
finisce il secondo tratto attrezzato, sono passati circa 50 min dalla Sella del Monte Acuto. Qui il sentiero G.E.A. n 00 incrocia segnalato con un cartello in legno il sentiero C.A.I. n 657A che, conduce al rifugio Città di Sarzana, mentre il sentiero G.E.A. n 00 che, manterremo sale la ripidissima e grande parete occidentale di Punta Buffanaro. Il sentiero sale in forte pendenza lungo le pendici prative della montagna, man mano che si sale il sentiero si riduce a un esile traccia nascosta dall erba alta, a testimoniare che, questo tratto è poco frequentato. Il sentiero è sprovvisto di attrezzature benché percorra alcuni tratti esposti, con alcuni salti in forte pendenza bisogna usare cautela e stare molto attenti a dove mettiamo i piedi. In breve tempo il sentiero arriva sulla vetta di Punta Buffanaro a 1879 metri s.l.m., uno splendido panorama ci attende, dalla spettacolare cresta dei Groppi appena percorsi, all ampia cresta prativa verso oriente che conduce prima ai 1904 metri s.l.m. del Monte Alto e poi attraverso il Passo di Pietra Tagliata ai 2017 metri s.l.m. dell Alpe di Succiso. Da notare le varie stratificazioni rocciose che, caratterizzano il versante toscano che, strapiomba mentre quello emiliano è un grande prato che scende con moderata pendenza. Dalla vetta della Punta Buffanaro prendiamo il sentiero appena percorso e scendiamo alla sella di Punta Buffanaro. Durante la discesa bisogna raddoppiare le precauzioni usate durante la salita, al bivio con il Sentiero C.A.I. n 657A lo imbocchiamo tenendo la destra. Il sentiero scende deciso la Costa del Lago nel versante della valle del Torrente Liocca, nel tratto iniziale attraversa un insidiosa pietraia, molto sconnessa e instabile, segnalato da innumerevoli ometti di pietra, per poi scendere lungo la brughiera a mirtilli tra massi e prati, fino a entrare nel bosco di faggi dove diviene più facile e comodo e, in poco tempo ci conduce all incrocio con il sentiero C.A.I. n 659 che, sale dalla Conca dei Ghiaccioni, imbocchiamo quest ultimo tenendo la sinistra. Il sentiero C.A.I. n 659 attraversa la faggeta pianeggiante con scarsi dislivelli, fino ad arrivare ad un piccolo lago semiasciutto che assomiglia molto a una torbiera, siamo a 1573 metri s.l.m. solo un piccolo tratto ci separa dal Lago di Monte Acuto con il rifugio Città di Sarzana a 1580 metri s.l.m. Costruito nel 1980 C.A.I. di Sarzana, sorge a poche decine di metri dalle rive del lago nel comune di Ramiseto (RE). Inizialmente fu ostruito usando due prefabbricati in lamiera, è stato poi ricostruito in legno nel 1998 dal Parco regionale dell'alto Appennino Reggiano. Il lago è sul fondo di un circo glaciale ed è chiuso da uno sbarramento morenico nelle sue acque è presente il tritone alpestre. Dopo, una meritata sosta, riprendiamo il cammino seguendo ancora il sentiero C.A.I. n 659 che, continua proprio dietro il rifugio sulla destra guardando il lago, il sentiero sale deciso nella faggeta e dopo un breve tratto attraversa prima un falso piano dove il fondo battuto lascia spazio ad affioramenti rocciosi e a placche inclinate e poi scende con moderata pendenza nella faggeta, il tracciato è piuttosto uniforme dentro il bosco consentendo di camminare in ambiente fresco e ombreggiato, si prosegue sempre sullo stesso sentiero ignorando tutti i sentieri che incrociamo. Il sentiero C.A.I. n 659 procede poi su una comoda mulattiera che, ci conduce alla radura con la mesta con la madonna in marmo datata 1863 dove incrocia il sentiero C.A.I. n 569A che, imbocchiamo tenendo la destra e in poco tempo il sentiero scende costeggiando il Lago Paduli al Ponte del Lagastrello. Tempi di percorrenza Ponte del Lagastrello Monte Acuto C.A.I. n 659A/G.E.A. n 00 Difficoltà: E K m 3,925 Percorrenza: 1 h 45' Punto di appoggio: Ponte del Lagastrello Sella di Monte Acuto Groppi di Camporaghena C.A.I. n 519 Difficoltà: EAA K m 1,000 Percorrenza: 0 h 50' Punto di appoggio: nessuno Groppi di Camporaghena Punta Buffanaro G.E.A. 00 Difficoltà: EE K m 1,292 Percorrenza: 0 h 15' Punto di appoggio: nessuno Punta Buffanaro Lago Monte Acuto G.E.A. 00/C.A.I. n 657A Difficoltà: E K m 2,100
Percorrenza: 1 h 30' Punto di appoggio: rifugio Città di Sarzana Lago di Monte Acuto Ponte del Lagastrello C.A.I. n 659 Difficoltà: E lungh: Km 4,400 Percorrenza: 1 h 30' Punto di appoggio: rifugio Città di Sarzana Avvertenze La presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica od alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e la una segnalazione di una bellezza naturale e culturale. Quindi, la presente pagina non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide e della cartografia in commercio. In alcun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilità di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della presente pagina sarà sempre a proprio rischio e pericolo.