CON QUANTA CARITÁ ET AMORE La Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo (MIA) e l assistenza ai bisognosi dal XIII secolo ai giorni nostri Secondo incontro martedì 8 marzo 2016, Sala del Cancelliere comunale Biblioteca civica e Archivi storici «Angelo Mai»
AGENDA La beneficenza Le erogazioni dei primi decenni Dalle andate ai signa La Basilica di Santa Maria Maggiore La Bolla di papa Nicolò V (1454) Gli Antifonari della MIA (sec. XV) Visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore
LA REGOLA ANTICA (1265): LA BENEFICENZA
LA BENEFICENZA Destinatari (Regola Antica, cap. 3) religiosis et hospitalibus, infirmis, viduis et orfanis Pauperes verecondos et infirmos et incarceratos et alios necessitatem patientes
LA BENEFICENZA Gli incaricati - chi sono - come procedono Gli strumenti Per la distribuzione Per la registrazione: Le liste dei poveri Data e Recepta
LA BENEFICENZA Gli incaricati - chi sono - come procedono Gli strumenti Per la distribuzione Per la registrazione: Le liste dei poveri Data e Recepta
LA BENEFICENZA: le liste dei poveri (Regola Antica, cap. 3) religiosis et hospitalibus, infirmis, viduis et orfanis Pauperes verecondos et infirmos et incarceratos et alios necessitatem patientes Pauperes - Salariati - Artigiani - Nobili o ricchi decaduti Necessitatem patientes - Religiosi - Infirmi
LA BENEFICENZA: le liste dei poveri (Regola Antica, cap. 3) religiosis et hospitalibus, infirmis, viduis et orfanis Pauperes verecondos et infirmos et incarceratos et alios necessitatem patientes Pauperes - Salariati - Artigiani - Nobili o ricchi decaduti Necessitatem patientes - Religiosi - Infirmi
LA BENEFICENZA: Data e Recepta Data Frequenza Raggio d azione Contenuto delle distribuzioni Recepta Provenienza delle elemosine
LA BENEFICENZA: Il contenuto delle distribuzioni
LA BENEFICENZA: Il contenuto delle distribuzioni
LA BENEFICENZA: Il contenuto delle distribuzioni Una soldata = quantità acquistabile con 1 soldo 1 soldata di uova = 12 uova
LA BENEFICENZA: Il contenuto delle offerte e le motivazioni Item receperunt somam unam milii a domino Alberto Lazario, canonico ecclesie Sancti Vincencii, quod millium datum fuit pro remedio anime domini Recuperati de Sursina condam canonico suprascripte ecclesie. Item receperunt solidos decem imperialium a domino Pregacio presbitero ecclesie Sancti Mathei, die sabato etrcio intrante madio, et quod denari fuerunt dati pro remedio anme suprascripti domini Recuperati di Sursina
LA BENEFICENZA: Il contenuto delle offerte In nomine Domini amen. Isti sunt fladoni, paned et ova et denarii recepti per Bartolameum de Crevasco canevarium ad festum Pasce Mayoris ut inferius continetur. In primis enim recepit a vicinis vicinee sancti Michaelis de Archu fladonos viginti octo et ova XVIII et denarios sex imperiales. Item recepit a vicinis vicinee de Arena fladonos LII et ova XII. Item recepit a vicinis vicinee sancti Stephani fladonos nonaginta et soldatos VI ovorum et duos panes
LA BENEFICENZA MIA Offerte dai congregati e rendite beni immobili Canevari e incaricati della distribuzione Poveri
CLICHÉ (secolo XVIII)
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma)
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma)
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma) Arenga Narratio Minatio e Sanctio Datum Dispositio
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma) «Quapropter ecclesiam Sancte Marie, que dicitur Cappella, et est predicte Communitatis, tanquam ad ea fundata et constructa, ac ab ipsius fundationis tempore, cuius non exstat hominum memoria, per ipsam Communitatem seu nobile cives eiusdem diligenti cura possessa, gubernata et regulata, nec non eius fabricam, pro quibus aliqua pia largitione fidelium noscuntur esse collata, dicto Consortio et presidentibus ipsius gubernationis et rectore promovendam, edificanda atque in divinorum cultu per sacerdotes, debitis stipendiid salariandos, ordinandam et officiandam debite subiecit, commisit atque reliquit» «Per questo motivo la chiesa di Santa Maria, che è detta Cappella, ed appartiene alla predetta Comunità, in quanto da essa fondata e costruita, e fin da tempo della sua fondazione, di cui non esiste memoria d uomo, con diligente cura posseduta, governata e regolata dalla stessa Comunità, ovvero dai nobili cittadini di essa, nonché la sua Fabbrica, a vantaggio delle quali [chiesa e fabbrica] è notorio essere arrivate contribuzioni per pia largizione dei fedeli, [la Comunità di Bergamo] le ha sottoposte, affidate e lasciate al detto Consorzio e a coloro che presiedono al governo e regime di essi, affinché la promuovano, vi facciano interventi edilizi e la regolino quanto al culto divino e debitamente la officino per mezzo dei sacerdoti salariati con i dovuti stipendi»
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma) «Cum autem, sicut eadem petitio subiungebat, nonnulli, nescitur quo spiritu ducti, predictam Christi pauperum subventionem minime attendentes, Consortium ipsum multipliciter infestare, atque ipsum una cum ecclesia predicta ac eius fabrica et hospitalibus, submissa cure et gubernationi dicti Consorcii et dicte fabrice, et eorumdem bona iurisdicioni, potestati seu baylie sue in totum, multis quessitis coloribus non sine enormi iniuria dicte Comunitatis [ ]» «Ma poiché, come la stessa petizione soggiungeva, taluni mossi da non si sa quale spirito, non considerando il suddetto sovvenimento dei poveri di Cristo, tentano e tramano di infestare in varie maniere il medesimo Consorzio e di sottomettere in tutto, con artificiosi pretesti, non senza enorme ingiuria della detta Comunità, alla propria giurisdizione, potestà e balìa il Consorzio stesso insieme con la predetta chiesa e la sua fabbrica e gli ospedali affidati alla cura e al governo di detto consorzio e della detta fabbrica, e i beni dei medesimi»
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma) - Chiesa di Santa Maria Maggiore - Comunità Cittadina - Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo - Fabbrica di Santa Maria Maggiore - «Taluni»???
LA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE - 774 maggio: prima citazione della chiesa di Santa Maria - Sec. XII - 1137: nuovo cantiere (chiesa battesimale di San Vincenzo) - 1156: Dotazione patrimoniale officiales ecclesie, laici - Fine XII secolo: punto di riferimento della vita politica e civile della città (contratti, assemblee cittadine) - Sec. XIII - Appropriazione sistematica da parte delle istituzioni cittadine (podestà e altri rappresentanti del governo comunale)
LA FABBRICA DI SANTA MARIA MAGGIORE Mantenimento della Chiesa Decima - Vescovo - Clero locale - Poveri - Portio Fabrice Fabbriceri + lasciti dei fedeli (dal 1355: solo laici)
LA FABBRICA DI SANTA MARIA MAGGIORE Fabbriceria di Santa Maria Maggiore - Obiettivo: gestione della dotazione patrimoniale della chiesa - Dal 1355: solo laici - Dal XIV secolo: ingerenza dei Fabbriceri nella gestione del culto (e nella scelta dell officiante)
IL RAPPORTO TRA SANTA MARIA MAGGIORE E ISTITUZIONI CITTADINE - Statuto del Comune (1391) - La Serenissima - «La cappella de la Comunità, chiesia è bellissima, grande, et bene adornata, imo adornatissima, sì de preti, altari, et la grandeza sua; le porte magnifice, alte, et di marmo lavorate; à uno batisterio mirabelissimo, più che viti mai excelso et degno» [Cronaca di Marin Suardo, 1483] - SMM come palcoscenico per la celebrazione della nuova Signoria e della Pax Veneta (sintonia tra potere civile e potere religioso)
VESCOVI, SMM, VENEZIA, MIA - Polidoro Foscari, vescovo di Bergamo (1437-1448) - Andrea Zulian, podestà di Bergamo (giugno 1449) affidamento alla MIA della conduzione della Fabbrica di Santa Maria Maggiore - Aprile 1449: unione di tutti i piccoli ospedali di origine medievale - Luglio 1449: custodia dell amministrazione dei beni del convento di Santo Stefano - Giovanni Barozzi, vescovo di Bergamo (1449) rivendicazione del ruolo della Chiesa nella nomina degli officianti di Santa Maria Maggiore
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma) - Chiesa di Santa Maria Maggiore - Comunità Cittadina - Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo - Fabbrica di Santa Maria Maggiore - «Taluni»
LA LITTERA DI PAPA NICOLÒ V (1454 marzo 14, Roma) «E inoltre con questa presente costituzione sanciamo e ordiniamo che, come il collegio stesso fu retti e governato nei passati tempi, così anche nei perpetui futuri tempi esso sia retto e governato. Inibendo nella maniera più assoluta ai legati della Sede apostolica e ai venerabili nostri fratelli l arcivescovo di Milano e il vescovo di Bergamo ora e pro tempore esistenti, che presumano per qualsivoglia occasione o causa ingerirsi circa lo stesso Consorzio o le sue chiese, cappelle, ospedali e beni mobili e immobili presenti e futuri, o di vessarli e molestarli in qualsivoglia modo, direttamente o indirettamente, o con qualunque altro artificioso pretesto, ovvero come che sia di perturbarli».
I CORALI E GLI ANTIFONARI DELLA MIA (secolo XV)
Fine