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SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Breve descrizione generale Il telaio di protezione è costituito da tre elementi tubolari, due montanti ed una traversa, a sezione quadra 70 x 70 mm e spessore 5 mm, saldati a forma di U rovesciata. Alla base dei due montanti del telaio sono inseriti per una lunghezza di 600 mm dei rinforzi in acciaio costituiti da due spezzoni di tondo pieno dal diametro di 60 mm. In alternativa agli spezzoni tondi possono essere utilizzate due flangie saldate alla base di ciascun montante lungo la direzione longitudinale del trattore disposte sul lato anteriore e posteriore del montante (fig. 7 a) ovvero sullo stesso lato del montante (fig. 7 b). La dimensione s 1 dovrà essere di 40 mm, quella s 2 di 20 mm, l altezza h pari all altezza dello spezzone sostituito con le flangie e lo spessore dovrà essere di 15 mm. Il telaio è collegato ai supporti mediante due bulloni M24 per lato. I supporti sono costituiti, per ciascun lato, da una piastra centrale in acciaio dello spessore di 35 mm saldata al telaio di protezione, e da due piastre laterali di spessore di 25 mm ciascuna come rappresentato nelle figure 3, 4 e 5. Il telaio rigido posteriore è costituito da tre elementi tubolari, due montanti ed una traversa, a sezione quadra 70 x 70 mm e spessore 6 mm, saldati a forma di U rovesciata. Alla base dei due montanti sono inseriti, per una lunghezza di 350 mm, dei rinforzi in acciaio costituiti da due spezzoni di tondo pieno del diametro di 58 mm o di 55 mm. Per collegare gli spezzoni tondi alle piastre costituenti il dispositivo di classe D occorre praticare nelle piastre un foro della dimensione tale da consentire l accoppiamento e l esecuzione di una saldatura circonferenziale dello spezzone all interno del foro praticato (vedi fig. 6). Anche tali spezzoni tondi di rinforzo possono essere sostituiti da due flangie saldate alla base di ciascun montante secondo le modalità sopra indicate per i rinforzi del telaio anteriore. Il dispositivo di attacco per il telaio rigido posteriore è descritto al punto 4 dell allegato II della linea guida. Il telaio rigido posteriore può anche essere imbullonato al dispositivo di attacco di classe D mediante quattro bulloni M18 per ciascun montante, aventi classe di resistenza non inferiore ad 8.8. Ove non espressamente indicato in modo differente, per tutte le saldature il cordone di saldatura deve avere almeno uno spessore di 8 mm. Per quanto concerne il collegamento del telaio di protezione al dispositivo di attacco, si evidenzia la necessità che il collegamento stesso avvenga all interno del volume utile di collegamento secondo quanto riportato nel paragrafo 4.4.3 della parte generale della linea guida. Per tutti gli elementi della struttura di protezione, esclusi i bulloni, il materiale da impiegare è acciaio avente designazione Fe 360, ovvero S235, ovvero St 37 o designazione equivalente (EN 10027-1: 2005). Dimensioni Altezza del telaio di protezione dai supporti: Larghezza del telaio di protezione: Altezza del telaio rigido posteriore dalla zona di collegamento: Larghezza del telaio rigido posteriore: 1400 mm 920 mm 550 mm 570 mm 176

Laddove la presenza di leveraggi o comandi del trattore possa causare interferenze con il telaio di protezione la larghezza di quest ultimo può essere aumentata fino ad un massimo di 1000 mm. Laddove l altezza del telaio di protezione crei problemi in caso di rimessaggio o in caso di lavorazioni da effettuarsi sotto chioma, questa può essere ridotta fino ad un minimo di 1200 mm. In questo caso la lunghezza dei rinforzi alla base dei montanti può ridursi di un 30% e, con riferimento alla figura 3, lo spessore della piastra interna può ridursi a 30 mm, con riferimento alla figura 4 la dimensione di 230 mm della piastra laterale può ridursi a 190 mm ed il suo spessore a 20 mm, ed infine i bulloni M24 in figura 5 possono essere sostituiti con bulloni M20. * Se sussistono difficoltà pratiche di installazione del telaio per la presenza di ingombri laterali (es. parafanghi) è possibile ridurre ulteriormente l altezza di quest ultimo rispetto al valore minimo previsto di 1200 mm. Tale riduzione deve essere compensata però da un aumento corrispondente dell altezza del dispositivo di attacco in maniera tale garantire in ogni caso il rispetto della distanza minima di 1200 mm dal punto S del sedile all estremo superiore del telaio. L altezza del dispositivo di attacco non deve comunque mai superare il valore massimo H 1max prefissato nell allegato II. Con tale intervento si consente di fatto di spostare verso l alto il punto di collegamento tra telaio e dispositivo di attacco. Laddove la larghezza del telaio rigido posteriore possa causare interferenze con parti strutturali del trattore, questa può essere ridotta fino ad un minimo di 500 mm ovvero aumentata fino ad un massimo di 650 mm. Se sussistono difficoltà pratiche di installazione del telaio rigido posteriore per la presenza di ingombri laterali (es. parafanghi) è possibile ridurre ulteriormente l altezza di quest ultimo rispetto al valore minimo previsto di 550 mm. Tale riduzione deve essere compensata però da un aumento corrispondente dell altezza del dispositivo di attacco in maniera tale da garantire in ogni caso il rispetto della distanza minima di 550 mm dal punto S del sedile all estremo superiore del telaio rigido posteriore. Seguono i disegni costruttivi degli elementi costituenti il sistema di protezione. * Aggiornamento luglio 2008 177

Figura 1. Telaio rigido posteriore 178

Figura 2. Telaio di protezione anteriore fisso 179

Figura 3. Piastra interna di collegamento per telaio fisso Figura 4. Piastra laterale interna per telaio fisso 180

Figura 5. Assieme dell elemento di collegamento per telaio fisso Figura 6. Saldatura spezzone tondo a b Figura 7. Disposizione flangie di rinforzo 181

Per garantire la necessaria resistenza di base al telaio di protezione è necessario aggiungere due fazzoletti di rinforzo saldati sul lato esterno della piastra (vedi figura 8) le cui dimensioni sono le seguenti: L fa = 60 mm, H fa = 60 mm e S fa = 10 mm. Fermo restando i fazzoletti di rinforzo di cui sopra, nel caso in cui non sia possibile per motivi di ingombro effettuare una delle due saldature interne indicate in fig. 5, questa può anche essere omessa in quanto non strettamente indispensabile ai fini della resistenza strutturale. Figura 8. Fazzoletti di rinforzo Materiale impiegato nella progettazione del telaio di protezione e specifiche dell acciaio Telaio di protezione: n 3 Tubolare a sezione quadra 70 x 70 x 5 mm. n 2 Tondo pieno Ø 60d9 x 600 mm. n 2 Fazzoletto di rinforzo 75 x 75 x 10 mm. Collegamenti: n 2 Piastra interna 181 x 535 x 35 mm. n 4 Piastra laterale 230 x 240 x 25 mm. Telaio rigido posteriore: n 3 Tubolare a sezione quadra 70 x 70 x 6 mm. n 2 Tondo pieno Ø 58d9 x 350 mm in alternativa tondo pieno Ø 55d9 x 350 mm. n 2 Fazzoletto di rinforzo 75 x 75 x 10 mm. 182

Bulloni ed elementi di unione: n 4 M24 x 3 x 120 Classe 8.8 Il passo della filettatura indicato non è strettamente vincolante. Prove statiche La simulazione dei carichi è stata condotta secondo quanto riportato nel Codice OCSE 8. Condizione delle prove Le prove statiche sono state eseguite secondo il seguente schema di carico: Laterale sinistro Schiacciamento Posteriore Massa impiegata per il calcolo dell energia e della forza minima: 6000 kg Energie e forze minime da applicare al telaio di protezione: Laterale: Energia 6,865 kj (13000(M rif /10000) 1.25 ) Forza 37,921 kn (70000 (M rif /10000) 1.2 ) Forza di schiacciamento: 120,000 kn (20 M rif ) Posteriore: 30,337 kn (56000 (M rif /10000) 1.2 ) Forza applicata al telaio rigido posteriore: 90,000 kn (15 M rif ) Deformazioni permanenti misurate dopo la sequenza di prove in corrispondenza del: Lato destro (verso l avanti): 183 mm Lato sinistro (verso l avanti) 182 mm Estremo laterale (verso destra): 140 mm Estremo superiore (verso il basso): lato destro 23 mm lato sinistro 13 mm 183

Curve e diagrammi della sequenza di prove Figura 9. Carico laterale: diagramma a falsi colori della tensione [MPa] Figura 10. Carico laterale: diagramma Forza vs. Deformazione 184

Figura 11. Carico verticale: diagramma a falsi colori della tensione [MPa] Figura 12. Carico posteriore: diagramma a falsi colori della tensione [MPa] 185

Figura 13. Deformazione residua: diagramma a falsi colori della tensione [MPa] Figura 14. Telaio rigido posteriore: diagramma a falsi colori della tensione [MPa] 186

Figura 15. Telaio rigido posteriore: diagramma Forza vs. Deformazione Conclusioni Dalle simulazioni effettuate in accordo con la sequenza di prove prescritte dalle Direttive Comunitarie, si ritiene che il telaio di protezione soddisfi i requisiti di sicurezza. Qualora anche il dispositivo di attacco subisca delle deformazioni plastiche, si possono registrare degli scostamenti dai valori delle deformazioni relativi alle sequenze di test qui riportate. Dimensionando il dispositivo di attacco come da specifiche riportate al punto 1.2 dell allegato II della linea guida, le deformazioni complessive della struttura di protezione rimangono comunque nei limiti di sicurezza imposti. 187