-D.M. 270/04: Classi di laurea: L-1 Beni Culturali L-20 Scienze della comunicazione L-3 Discipline delle arti figurative, della

Documenti analoghi
-D.M. 270/04: Classi di laurea: L-1 Beni Culturali L-19 Scienze dell educazione e della formazione L-3 Discipline delle arti figurative, della

Corso di laurea magistrale in Scienze criminologiche per l'investigazione e la sicurezza

-D.M. 270/04: Classi di laurea: L-1 Beni Culturali L-20 Scienze della comunicazione L-3 Discipline delle arti figurative, della

Scuola di Lettere e Beni culturali

SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI. Regolamento di SCIENZE DEL LIBRO E DEL DOCUMENTO. Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso. Requisiti curriculari

FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA

SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Forlì Corso di Laurea in Economia e Commercio

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO. Laurea Magistrale in Advanced Design Design Avanzato. Scuola di Ingegneria e Architettura Sede di Bologna

Facoltà: MEDICINA E CHIRURGIA Corso: SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE (LM) Ordinamento: DM270

P er frequentare proficuamente il corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della

SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali

Allo studente che non si presenta alla verifica vengono attribuiti tutti gli obblighi formativi aggiuntivi previsti.

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO. Laurea in Design del Prodotto Industriale. Scuola di Ingegneria e Architettura Sede di Bologna

SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in GIURISTA PER LE IMPRESE E PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE SEDE DI FORLI'

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA


Regolamento di Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE STATISTICHE, FINANZIARIE E ATTUARIALI

SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Corso di Laurea Magistrale in STATISTICA, ECONOMIA E IMPRESA

OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O) (L) Titolo: OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O)

REGOLAMENTO DIDATTICO a.a. 2016/17

SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, sede di Ravenna

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE SEDE DI FORLI' MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA (LM) Ordinamento: DM270

Scuola di Economia, Management e Statistica

Per l'accesso al corso di laurea magistrale sono altresì richiesti i seguenti requisiti curriculari:

Corso di Laurea in Lettere

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA AEROSPAZIALE

SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede di Forlì

BENI ARCHEOLOGICI, ARTISTICI E DEL PAESAGGIO: STORIA, TUTELA E VALORIZZAZIONE

FACOLTA': Economia sede di Forlì CLASSE: LM-77 Scienze economico-aziendali

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN TRADUZIONE SPECIALIZZATA

FACOLTA': Economia sede di Forlì CLASSE: LM-77 Scienze economico-aziendali

Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: LETTERE (L) Ordinamento: DM270. Titolo: LETTERE. Testo: SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI

TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA) (L)

Regolamento del Corso di studio

INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE) (L)

Scuola di Lettere e Beni culturali

LINGUA E CULTURA ITALIANE PER STRANIERI

Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione. Scienze della formazione primaria (LM - 85 bis)

CORSO DI LAUREA: 8515 Chimica e Tecnologie per l'ambiente e per i Materiali

LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE STORICHE E ORIENTALISTICHE

Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione pubblica e d'impresa

Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria

REGOLAMENTO DI CORSO DI STUDIO. Laurea in Ingegneria Informatica. Scuola di Ingegneria Sede di Bologna Classe: L-8 - Ingegneria dell'informazione

Art. 2: Regole di mobilità fra i curricula del Corso di Studio. Piani di studio individuali

REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO

Scuola di Giurisprudenza

Regolamento Didattico dei Corsi di Laurea Magistrale della Classe LM-51: Psicologia'

DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO. Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica. Scuola di Ingegneria - Sede di Bologna

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Scienze della formazione primaria

REGOLAMENTO DIDATTICO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO. Laurea in Ingegneria gestionale

REGOLAMENTO DI CORSO DI LAUREA. Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni

REGOLAMENTO DIDATTICO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Mediazione culturale. Classe di laurea L-12

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia e Commercio

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO Laurea in Ingegneria Meccanica Scuola di Ingegneria e Architettura Sede di Bologna Classe: L-9 - Ingegneria

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in GIURISPRUDENZA Classe 22/S

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO. Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Scuola di Ingegneria e Architettura Sede di Bologna

Scuola di Lettere e Beni Culturali

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO. Corso di Studio Laurea in Ingegneria dell'automazione

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale

ITALIANISTICA, CULTURE LETTERARIE EUROPEE, SCIENZE LINGUISTICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA

Il candidato all'iscrizione deve soddisfare i requisiti di accesso indicati sia al punto A sia al punto B.

REQUISITI CURRICULARI:

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI. Titolo I. Finalità e ordinamento didattico. Art. 1 - Finalità

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SOCIOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO. Titolo 1. Finalità e ordinamento didattico. Art. 1 - Finalità

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Ingegneria Elettronica

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA

REPUBBLICA DI SAN MARINO

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ISTITUZIONI E POLITICHE DEI DIRITTI UMANI E DELLA PACE REGOLAMENTO DIDATTICO. Titolo 1

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA In Politiche dell'unione Europea REGOLAMENTO DIDATTICO. Titolo I. Finalità e ordinamento didattico. Art.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHEOLOGIA/ ARCHAEOLOGY. (Classe LM-2 Archeologia)

Regolamento in materia di Riconoscimento CFU, Esami di profitto e prova finale

NORME PER L AMMISSIONE

Università degli studi di Milano Bicocca Scuola di Scienze Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali

SOCIOLOGIA Classe LM 88

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA

REGOLAMENTO DIDATTICO

(Emanato con D.R. n. 1830/2015 del pubblicato all Albo Online di Ateneo in data , pubblicato nel B.U. n. 120)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE BIOLOGICHE (CLASSE L-13 DELLE LAUREE IN SCIENZE BIOLOGICHE) MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2009/2010 (DM 270/04)

REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2006/07

a valere dall a.a

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

Transcript:

REGOLAMENTO DIDATTICO a.a 2017/18 Corso di laurea magistrale in Scienze criminologiche per l'investigazione e la sicurezza Classe 88 Sociologia e ricerca sociale Scuola di Scienze Politiche Ai sensi delle norme di legge e delle disposizioni ministeriali che regolano l'autonomia didattica, il presente regolamento disciplina l'articolazione dei contenuti e le modalità organizzative di funzionamento del corso di laurea magistrale in Scienze criminologiche per l'investigazione e la sicurezza (Classe 88 Sociologia e ricerca sociale) istituito presso l'alma Mater Studiorum Università di Bologna, Scuola di Scienze Politiche, sede di Forlì, ai sensi del DM 270/04. Art. 1 Requisiti per l accesso Conoscenze richieste per l accesso Requisiti per l accesso Per essere ammessi al corso di laurea in Scienze criminologiche per l investigazione e la sicurezza occorre essere in possesso di una Laurea, di un diploma universitario di durata triennale, oppure altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Occorre, altresì, il possesso dei requisiti curriculari e il superamento di una verifica dell adeguatezza della personale preparazione. -D.M. 270/04: Classi di laurea: L-1 Beni Culturali L-20 Scienze della comunicazione L-3 Discipline delle arti figurative, della L-21 Scienze della pianificazione territoriale, musica, dello spettacolo e della moda urbanistica, paesaggistica e ambientale L-5 Filosofia L-24 Scienze e tecnologie psicologiche L-6 Geografia L-31 Scienze e tecnologie informatiche L-8 Ingegneria dell informazione L-33 Scienze economiche L-10 Lettere L-11 Lingue e culture moderne L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali L-12 Mediazione linguistica L-37 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace L-14 Scienze dei servizi giuridici L-39 Servizio sociale L-15 Scienze del turismo L-40 Sociologia L-16 Scienze dell amministrazione e L-41 Statistica dell organizzazione L-18 Scienze dell economia e della gestione L-42 Storia ambientale L-19 Scienze dell educazione e della formazione DS/1 L/SNT4 Scienze della difesa e della sicurezza Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione -D.M. 509/99: le classi di laurea vengono equiparate alle classi ex DM 270/04 indicate nel presente articolo, ai sensi del Decreto interministeriale del 9 luglio 2009; -Ordinamento previgente al DM 509/99 e titoli conseguiti all estero: la commissione di verifica valuterà la corrispondenza tra l ambito di provenienza e le classi DM 270/04 indicate nel presente articolo.

Verifica dell adeguatezza della personale preparazione L ammissione al corso di laurea è subordinata al superamento di una verifica dell adeguatezza della personale preparazione che avverrà secondo le modalità definite nel punto Modalità di ammissione. Verrà altresì verificata la conoscenza di una lingua dell'unione Europea: livello non inferiore a B1 secondo il quadro di riferimento del Consiglio d'europa, o aver acquisito almeno 8 CFU in SSD di una lingua europea, anche in attività laboratoriali; Modalità di ammissione L'ammissione al corso di laurea magistrale è subordinata al superamento di una verifica dell'adeguatezza della personale preparazione che si svolgerà secondo le modalità e le procedure indicate nel bando di ammissione, sulla base di un criterio o di una combinazione di essi (quali ad esempio, la valutazione dei titoli, del curriculum studiorum, di un colloquio orale, di una prova scritta, di un voto minimo di laurea) che verranno determinati annualmente dal Consiglio di Corso di studi e resi noti tramite il Portale d'ateneo. Il corso di Laurea Magistrale potrà prevedere per gli studenti internazionali un'apposita sessione e la nomina di una commissione per la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, compatibilmente con le tempistiche previste dal bando per l'assegnazione delle borse di studio (la cui scadenza è prevista indicativamente nel mese di maggio). Art. 2 Piani di studio individuali Lo studente può effettuare le scelte indicate nel piano didattico, con le modalità stabilite nel piano stesso e nei termini determinati annualmente dalla Scuola e resi noti tramite il Portale di Ateneo. E' prevista la possibilità di presentazione di piani di studio individuali entro i termini determinati annualmente dalla Scuola e resi noti tramite il Portale di Ateneo. Il Consiglio di Corso di Studio, vista la motivazione indicata dallo studente, valuta i piani di studio presentati sulla base della loro congruenza con l'ordinamento didattico del corso di studio e con gli obiettivi formativi del corso di studio, inoltre verifica che il numero degli esami, degli insegnamenti e CFU relativi non sia inferiore al corrispondente numero previsto dal Piano di Studi ufficiale. Gli studenti iscritti al I anno di corso possono anticipare esami previsti al II anno di corso fino a un massimo di 32 CFU; non è consentito anticipare l'insegnamento di Prova finale. La scelta di anticipare esami deve essere indicata al momento della presentazione del piano di studi unitamente all'apposita domanda, utilizzando il modello disponibile presso l'ufficio Didattico, secondo le stesse modalità e scadenze previste dalla delibera del Consiglio della Scuola. Art. 3 Modalità di svolgimento di ciascuna attività formativa e tipologia delle forme didattiche Il piano didattico allegato indica le modalità di svolgimento di ciascuna attività formativa e la relativa suddivisione in ore di didattica frontale, di esercitazioni pratiche o di tirocinio, nonché la tipologia delle forme didattiche. Eventuali ulteriori informazioni ad esse relative saranno rese note annualmente sul portale di Ateneo.

Art.4 Frequenza e propedeuticità L'obbligo di frequenza alle attività didattiche è indicato nel piano didattico allegato, così come le eventuali propedeuticità delle singole attività formative. Le modalità e la verifica dell'obbligo di frequenza, ove previsto, sono stabilite annualmente dal Corso di Studio in sede di presentazione della programmazione didattica e rese note agli studenti prima dell'inizio delle lezioni tramite il portale di Ateneo. Per ciascun insegnamento che prevede, da piano didattico allegato, l'obbligo di frequenza, lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle ore previste. Gli studenti che effettuano un periodo di studio all'estero (come Erasmus o Overseas) sono esonerati dall'obbligo di frequenza agli insegnamenti le cui lezioni si siano svolte nel semestre di permanenza all'estero. Lo studente dovrà concordare con il docente responsabile del corso un programma idoneo a colmare le eventuali lacune dovute alla mancata frequenza. Art.5 Prove di verifica delle attività formative Il piano didattico allegato prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o pratica ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) sono stabilite annualmente dal Corso di Studio in sede di presentazione della programmazione didattica e rese note agli studenti prima dell'inizio delle lezioni tramite il portale di Ateneo. Art. 6 Attività formative autonomamente scelte dallo studente Lo studente può indicare come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti tra quelli individuati annualmente dal Corso di Studio e resi noti tramite il Portale d'ateneo. Se lo studente intende scegliere un insegnamento non previsto tra quelli individuati dal Consiglio di Corso di Studio, deve fare richiesta al Consiglio di corso nei termini previsti annualmente e resi noti tramite pubblicazione sul portale di Ateneo. Il Consiglio valuterà la coerenza della scelta con il percorso formativo dello studente e le motivazioni fornite. Gli studenti devono esercitare la scelta secondo le modalità stabilite con delibera del Consiglio della Scuola e nel rispetto delle scadenze definite annualmente dagli Organi Accademici. Art. 7 Criteri di riconoscimento dei CFU acquisiti in Corsi di Studio della stessa classe I CFU acquisiti sono riconosciuti fino a concorrenza dei CFU dello stesso settore scientifico disciplinare previsti dal piano didattico allegato. Qualora, effettuati i riconoscimenti in base alle norme del presente regolamento, residuino CFU non utilizzati, il Consiglio di Corso di studio può riconoscerli valutando il caso concreto sulla base delle affinità didattiche e culturali.

Art. 8 Criteri di riconoscimento dei CFU acquisiti in Corsi di Studio di diversa classe, presso università telematiche e in Corsi di Studio internazionali I CFU acquisiti sono riconosciuti dal Consiglio di Corso di Studio sulla base dei seguenti criteri: - analisi del programma svolto - valutazione della congruità dei settori scientifico disciplinari e dei contenuti delle attività formative in cui lo studente ha maturato i crediti con gli obiettivi formativi specifici del corso di studio e delle singole attività formative da riconoscere, perseguendo comunque la finalità di mobilità degli studenti. Il riconoscimento è effettuato fino a concorrenza dei CFU previsti dal piano didattico allegato. Qualora, effettuati i riconoscimenti in base alle norme del presente regolamento, residuino CFU non utilizzati, il Consiglio di Corso di studio può riconoscerli valutando il caso concreto sulla base delle affinità didattiche e culturali. Art. 9 Criteri di riconoscimento delle conoscenze e abilità extrauniversitarie Possono essere riconosciute competenze acquisite fuori dall'università nei seguenti casi: - quando si tratti di conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia; - quando si tratti di conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario alla cui realizzazione e progettazione abbia concorso l'università. La richiesta di riconoscimento sarà valutata dal Consiglio di Corso di studio tenendo conto delle indicazioni date dagli Organi Accademici e del numero massimo di CFU riconoscibili fissato nell'ordinamento didattico del corso di studio. Il riconoscimento potrà avvenire qualora l'attività sia coerente con gli obiettivi formativi specifici del corso di studio e delle attività formative che si riconoscono, visti anche il contenuto e la durata in ore dell'attività svolta. Art.10 Tirocinio Il Corso di Studio, su richiesta dello studente, può consentire, con le procedure stabilite dal Regolamento generale di Ateneo per lo svolgimento dei tirocini o dai programmi internazionali di mobilità per tirocinio, e in conformità alle norme comunitarie, lo svolgimento di un tirocinio finalizzato alla preparazione della tesi di laurea o comunque collegato ad un progetto formativo mirato ad affinare il suo processo di apprendimento e formazione. Tali esperienze formative che non dovranno superare la durata di 6 (sei) mesi e dovranno concludersi entro la data del conseguimento del titolo di studio, potranno essere svolte prevedendo l'attribuzione di CFU:. nell'ambito di quelli attribuiti alla prova finale; oppure. per attività di tirocinio previsto dal piano didattico; oppure.per attività a scelta dello studente configurabili anche come tirocinio; oppure.per attività aggiuntive i cui CFU risultino oltre il numero previsto per il conseguimento del titolo di studio.

Art. 11 Apprendistato in alta formazione Il Consiglio di Corso di studio può prevedere la possibilità per lo studente di svolgere attività di Apprendistato per integrare la formazione universitaria con la formazione pratica in azienda finalizzato all acquisizione di un titolo di studio. Possono partecipare alla selezione gli studenti tra i 18 e i 29 anni. Alle attività di apprendimento formale svolte in azienda sulla base del progetto formativo allegato al contratto di apprendistato possono essere riconosciuti da un minimo di 12 CFU ad un massimo di 36 CFU. La durata del contratto varia da 12 a 36 mesi e vi è un obbligo formativo di 240 ore annue di apprendimento formale, di cui 150 in azienda e 90 ore retribuite dall azienda stessa, a fronte di attività accademiche svolte dallo studente. Art.12 Modalità di svolgimento della prova finale Caratteristiche della prova finale La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale consiste nella redazione e nella discussione pubblica di una tesi scritta elaborata in modo originale dallo studente su un argomento coerente con gli obiettivi del corso di studio, sotto la guida di un relatore. La dissertazione deve dimostrare la padronanza degli argomenti, capacità critica, l'attitudine a operare in modo autonomo e una capacità di comunicazione di buon livello. La prova finale può essere collegata a un progetto o ad un attività di tirocinio. Modalità di svolgimento della prova finale La prova finale consiste in una tesi scritta, discussa oralmente. L'argomento o l'ambito deve essere riconducibile unicamente a un insegnamento previsto nel piano didattico del corso di laurea magistrale. Nella prova finale il candidato deve dimostrare assoluta proprietà dei mezzi espressivi della lingua utilizzata; di conoscere lo stato della ricerca scientifica sull'argomento oggetto della tesi; di elaborare una posizione autonoma e bene argomentata al riguardo. Lo studente è tenuto a laurearsi in uno degli insegnamenti previsti nel suo piano di studi. Lo studente che intende laurearsi in un insegnamento non previsto nel suo piano di studi, deve fare richiesta al Consiglio di corso di studio che, sulla base della motivazione fornita, delibererà in merito. Art. 13 Coerenza fra i crediti assegnati alle singole attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati La Commissione Didattica Paritetica in data 07/12/2016 ha espresso parere favorevole ai sensi dell'articolo 12 comma 3 del DM 270/04.