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REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - VENERDÌ, 6 GIUGNO 2008 3º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario Anno XXXVIII - N. 116 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Artigianato e servizi Decreto direttore generale 29 maggio 2008 - n. 5655 [4.5.0] Attuazione del Bando del Ministero del Commercio Internazionale a favore dell internazionalizzazione delle imprese artigiane, di cui al d.m. 12 febbraio 2008...... 3 23 4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato

D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Artigianato e servizi [BUR2008031] [4.5.0] D.d.g. 29 maggio 2008 - n. 5655 Attuazione del Bando del Ministero del Commercio Internazionale a favore dell internazionalizzazione delle imprese artigiane, di cui al d.m. 12 febbraio 2008 IL DIRETTORE GENERALE DELLA D.G. ARTIGIANATO E SERVIZI Visto l art. 4, commi 82 e 83 della legge 24 dicembre 2003 n. 350 (Legge finanziaria 2004), che incrementa di C 10 milioni la disponibilità del fondo di cui all art. 37 legge 25 luglio 1952 n. 949, al fine di agevolare i processi di internazionalizzazione ed i programmi di penetrazione commerciale promossi dalle imprese artigiane e dai consorzi di esportazione a queste collegati, demandando a successivo decreto ministeriale la definizione delle modalità, condizioni e forme tecniche per l attuazione di tali agevolazioni; Visto il decreto del Ministro del Commercio Internazionale di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze del 3 agosto 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 232 del 5 ottobre 2007, recante le modalità di attuazione dei commi 82 e 83 dell art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350; Rilevato che il suddetto decreto ministeriale: istituisce una misura una tantum di incentivazione rivolta a favorire l internazionalizzazione delle imprese artigiane, stimolando processi di aggregazione aziendale; determina gli obiettivi ed i contenuti dei progetti ammissibili a contributo nonché le categorie di soggetti beneficiari; costituisce, presso il Ministero del Commercio Internazionale, un Comitato paritetico a cui è affidato il compito di predisporre la graduatoria, secondo le risultanze dell istruttoria svolta dalle Regioni, e funzioni di monitoraggio e valutazione complessiva dell intervento; affida a ciascuna Regione e Provincia autonoma la cura delle attività istruttorie relative ai progetti presentati da aggregazioni monoregionali o monoprovinciali, tenendo conto dei criteri generali contenuti nel decreto stesso e nel successivo bando, nonché le attività di promozione e diffusione della misura nei confronti dei soggetti imprenditoriali; dispone la successiva emanazione, da parte del Ministero del Commercio Internazionale, del bando contenente le modalità, i termini, i massimali, i parametri di valutazione ed ogni altro elemento operativo utile; Visto il decreto del Ministro del Commercio Internazionale 12 febbraio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 120 del 23 maggio 2008, avente ad oggetto l approvazione del bando «Modalità e termini per la presentazione delle domande di finanziamento a favore dell internazionalizzazione delle imprese artigiane» e dei relativi allegati ed appendici; Dato atto che la definizione del bando in argomento è stata effettuata dal Ministero del Commercio Internazionale in stretta sinergia con il Tavolo politico della Commissione Attività Produttive Settore Commercio estero della Conferenza dei Presidenti; Considerato che i contenuti riportati nel bando risultano coerenti: con le indicazioni fornite dalle Regioni, in sede di confronto tecnico, al Ministero del Commercio Internazionale; con l Obiettivo di Governo Regionale 2008 della D.G. Artigianato e Servizi «Mappa delle eccellenze, fragilità, emergenze e nuovi bisogni, per una politica innovativa», in particolare la Linea 3, concernente l attuazione di programmi di internazionalizzazione per le imprese artigiane; con la d.g.r. n. 8/1890 dell 8 febbraio 2006 Presa d atto della comunicazione del Presidente avente ad oggetto: «Attività di Regione Lombardia in ambito internazionale Sintesi azioni sviluppate e linee di lavoro per l VIII legislatura», nella quale il Presidente ha illustrato le linee di Regione Lombardia, per consolidare il ruolo di supporto e di valorizzazione del Sistema Lombardia a livello internazionale; Considerato, altresì, che: per le attività necessarie all attuazione del bando il Ministero Y 3 del Commercio Internazionale stipula con Artigiancassa s.p.a. sentito il Ministero dell Economia e delle Finanze un apposita convenzione, i cui costi saranno a carico delle stesse disponibilità del fondo; la dotazione finanziaria complessiva di C 10.000.000,00 risulta suddivisa in C 9.500.000,00, da ripartirsi tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano secondo i criteri previsti nell allegato A del d.p.c.m. 23 dicembre 2003 (pubblicato sulla G.U. del 22 marzo 2004, n. 68) ed C 500.000,00 al Ministero del Commercio Internazionale per progetti presentati da aggregazioni interregionali di imprese artigiane; in base all applicazione del citato criterio di riparto allo stanziamento destinato alle Regioni emerge che l importo spettante alla Regione Lombardia ammonta ad C 1.756.455,00, che costituiscono la dotazione finanziaria del bando e che saranno oggetto di iscrizione nel bilancio regionale con delibera di variazione di bilancio, in applicazione dell art. 8, comma 2, lettera a) del bando; Vista la nota del Ministero del Commercio Internazionale prot. reg. P1.2008.000024 del 7 gennaio 2008, con la quale è stato trasmesso alle Regioni il bando di attuazione delle misure in favore del settore artigiano di cui ai commi 82 e 83 dell art. 4 della legge finanziaria 2004, richiedendo di voler confermare urgentemente in via formale l assenso sui contenuti dello stesso, nonché di individuare il soggetto gestore, ai fini del suo inserimento all interno del bando medesimo; Atteso che: con nota prot. P1.2007.0006752 del 5 dicembre 2007 il direttore generale della D.G. Artigianato e Servizi ha segnalato ad Artigiancassa s.p.a. che la modalità di gestione prescelta per la gestione dei fondi, è quella prevista all art. 8, comma 2, lettera a) del bando «versamento dei fondi, in unica soluzione, da Artigiancassa alla Regione per la gestione diretta del rapporto con i beneficiari», in quanto tra Regione Lombardia e Artigiancassa s.p.a. non sussiste convenzione alcuna; con nota prot. P1.2008.0000111 del 14 gennaio 2008 il direttore generale della D.G. Artigianato e Servizi ha comunicato al Ministero del Commercio Internazionale l assenso alla documentazione trasmessa e la proposta di criteri di valutazione dei progetti, coerenti con quelli adottati dalla D.G. Artigianato e Servizi per analoghe iniziative ed integrativi rispetto ai criteri di priorità individuati dal bando; con nota prot. P1.2008.0001907 del 7 maggio 2008 il direttore generale della D.G. Artigianato e Servizi ha confermato ad Artigiancassa, a riscontro della comunicazione ricevuta in data 16 aprile 2008, la modalità di gestione diretta attraverso il versamento dei fondi, in unica soluzione, da Artigiancassa alla Regione, chiedendo pertanto il trasferimento integrale delle risorse stanziate; Ritenuto di provvedere alla valutazione dei progetti, secondo quanto indicato nel citato art. 5 del bando, sulla base dei seguenti criteri, comunicati al Ministero del Commercio Internazionale:

Y 4 DEFINIZIONE CRITERIO PUNTEGGIO 1 Coinvolgimento di un maggior numero di imprese; 0-20 Iniziative specificamente destinate al miglioramento della distribuzione di prodotti italiani all estero; Iniziative destinate alla promozione del marchio collettivo; Progetti che stabilizzano la presenza delle imprese sul mercato estero prescelto; Progetti rivolti a filiere di imprese artigiane; Tipologie innovative d intervento; Progetti collegati ad iniziative già finanziate con altri fondi pubblici. 2 Coerenza con la d.g.r. 1890 dell 8 febbraio 2006 nella quale vengono indicate le priorità per l «Attività di 0-10 Regione Lombardia in ambito internazionale Sintesi azioni sviluppate e linee di lavoro per l VIII legislatura»; Coerenza con le «Linee direttrici dell attività promozionale 2008-2010» del Ministero del Commercio Internazionale 3 Qualità dei soggetti coinvolti: 0-10 caratteristiche del Soggetto proponente; caratteristiche delle imprese coinvolte, tra cui in particolare: imprese artigiane coinvolte nel progetto con titolare donna (nel caso di società, la componente femminile deve essere pari almeno al 40%); imprese artigiane coinvolte nel progetto con titolare di età inferiore a 35 anni alla data di scadenza dell avviso (nel caso di società, il/i componente/i di età inferiore a 35 anni devono essere pari almeno al 40%). 4 Qualità del progetto: 0-25 analisi del contesto e contenuti del progetto; chiarezza dei risultati/obiettivi da raggiungere; analisi della fattibilità tecnica ed economica. 5 Processi organizzativi e partnership attivate: 0-10 processi organizzativi messi in atto; coinvolgimenti e partnership attivate nel Paese di riferimento. 6 Qualità della gestione del progetto: 0-10 sostenibilità del progetto; strumenti di monitoraggio e valutazione. 7 Disponibilità ad un maggior impegno finanziario dei soggetti coinvolti 0-15 TOTALE 0-100 Rilevato che il sopra citato bando, di cui al d.m. Ministro del Commercio Internazionale 12 febbraio 2008, prevede tra l altro: all articolo 2 che le domande possano essere presentate e- sclusivamente da consorzi all esportazione per progetti che coinvolgono almeno tre imprese artigiane o raggruppamenti temporanei di almeno 3 imprese artigiane; all art. 3 che l ammontare massimo di ciascun finanziamento, fermo restando il limite del 50% del costo complessivo del progetto, è pari ad C 80.000, elevabile ad C 100.000 nel caso di domanda presentata da almeno 5 imprese; al medesimo art. 3 che ciascun progetto può riguardare al massimo due Paesi della stessa area geoeconomica non appartenenti alla UE; all art. 4 che le domande devono essere redatte sulla modulistica allegata al decreto e spedite con raccomandata postale o per corriere entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta il giorno 23 maggio 2008; all articolo 6 che ogni ente attuatore (Ministero, Regioni e Province autonome) adotti gli atti amministrativi necessari ad individuare la propria unità di valutazione; Dato atto che il bando è stato presentato: alle Associazioni Artigiane regionali di categoria maggiormente rappresentative nella riunione del 24 gennaio 2008; al Comitato Interdirezionale per l Internazionalizzazione nella riunione del 24 gennaio 2008; Rilevato che il Comitato Tecnico di Gestione della Convenzione tra Regione Lombardia ed Unioncamere (Asse V dell A.d.P. RL/Sistema Camerale) nella riunione del 30 gennaio 2008 ha preso atto del bando del Ministero del Commercio Internazionale, affinché diventi parte integrante dell azione di sistema condivisa sull internazionalizzazione che dovrà prevedere, tra le diverse a- zioni, anche una campagna di comunicazione sul territorio della Lombardia; Ritenuto quindi di dare attuazione sul territorio lombardo al bando del Ministero del Commercio Internazionale, quale utile strumento per la promozione dei processi di internazionalizzazione delle imprese artigiane attraverso lo sviluppo di forme di aggregazione; Vista la l.r. 23 luglio 1996 n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale» nonché i provvedimenti a carattere organizzativo della VIII Legislatura; DECRETA 1. di dare attuazione al Bando del Ministero del Commercio Internazionale, di cui al decreto ministeriale 12 febbraio 2008 «Modalità e termini per la presentazione delle domande di finanziamento a favore dell internazionalizzazione delle imprese artigiane», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 120 del 23 maggio 2008; 2. di individuare nella U.O. Insediamenti e Occupazione, alla quale dovranno pervenire le domande dei partecipanti, l unità preposta all istruttoria e alla valutazione dei progetti; 3. di dare atto che, come disposto dall art. 4 del decreto ministeriale 12 febbraio 2008, le domande devono essere redatte utilizzando la modulistica allegata al succitato decreto ministeriale e spedite con raccomandata postale o per corriere entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del medesimo decreto nella Gazzetta Ufficiale; 4. di definire i criteri di valutazione dei progetti di seguito indicati:

Y 5 DEFINIZIONE CRITERIO PUNTEGGIO 1 Coinvolgimento di un maggior numero di imprese; 0-20 Iniziative specificamente destinate al miglioramento della distribuzione di prodotti italiani all estero; Iniziative destinate alla promozione del marchio collettivo; Progetti che stabilizzano la presenza delle imprese sul mercato estero prescelto; Progetti rivolti a filiere di imprese artigiane; Tipologie innovative d intervento; Progetti collegati ad iniziative già finanziate con altri fondi pubblici. 2 Coerenza con la d.g.r. 1890 dell 8 febbraio 2006 nella quale vengono indicate le priorità per l «Attività di 0-10 Regione Lombardia in ambito internazionale Sintesi azioni sviluppate e linee di lavoro per l VIII legislatura»; Coerenza con le «Linee direttrici dell attività promozionale 2008-2010» del Ministero del Commercio Internazionale 3 Qualità dei soggetti coinvolti: 0-10 caratteristiche del Soggetto proponente; caratteristiche delle imprese coinvolte, tra cui in particolare: imprese artigiane coinvolte nel progetto con titolare donna (nel caso di società, la componente femminile deve essere pari almeno al 40%); imprese artigiane coinvolte nel progetto con titolare di età inferiore a 35 anni alla data di scadenza dell avviso (nel caso di società, il/i componente/i di età inferiore a 35 anni devono essere pari almeno al 40%). 4 Qualità del progetto: 0-25 analisi del contesto e contenuti del progetto; chiarezza dei risultati/obiettivi da raggiungere; analisi della fattibilità tecnica ed economica. 5 Processi organizzativi e partnership attivate: 0-10 processi organizzativi messi in atto; coinvolgimenti e partnership attivate nel Paese di riferimento. 6 Qualità della gestione del progetto: 0-10 sostenibilità del progetto; strumenti di monitoraggio e valutazione. 7 Disponibilità ad un maggior impegno finanziario dei soggetti coinvolti 0-15 TOTALE 0-100 5. di dare atto che la graduatoria predisposta da Regione Lombardia verrà trasmessa al Comitato Paritetico Ministero Regioni/Province autonome ai fini del suo recepimento nella graduatoria finale nazionale da pubblicarsi sulla Gazzetta Ufficiale, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sui siti web del Ministero e della Direzione Generale Artigianato e Servizi www.artigianato.regione.lombardia.it; 6. di dare atto che la dotazione finanziaria del bando ammonta ad C 1.756.455,00, e che tali risorse saranno oggetto di iscrizione nel bilancio regionale con delibera di variazione di bilancio, in applicazione dell art. 8, comma 2, lettera a) del bando; 7. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Artigianato e Servizi del presente provvedimento, unitamente al decreto del Ministero del Commercio Internazionale 12 febbraio 2008 «Modalità e termini per la presentazione delle domande di finanziamento a favore dell internazionalizzazione delle imprese artigiane», ed ai relativi allegati, appendici e modulistica, nonché di attivare tutte le più opportune azioni di comunicazione; 8. di trasmettere il presente provvedimento al Ministero del Commercio Internazionale. Il direttore generale: Francesca Borgato

MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE Decreto 12 febbraio 2008 Modalità e termini per la presentazione delle domande di finanziamento a favore dell internazionalizzazione delle imprese artigiane IL MINISTRO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Legge finanziaria 2004) e, in particolare, l articolo 4, comma 82, che incrementa di 10 milioni di euro il fondo di cui all articolo 37 della legge 25 luglio 1952, n. 949, e successive modificazioni, per agevolare i processi di internazionalizzazione ed i programmi di penetrazione commerciale promossi dalle imprese artigiane e dai consorzi all esportazione a queste collegati; Visto il decreto del Ministro del commercio internazionale, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, del 3 agosto 2007; Visto, in particolare, l articolo 5, comma 2, del richiamato decreto, che prevede, nei 60 giorni successivi alla sua pubblicazione, l emanazione, a cura del Ministero del commercio internazionale, sentite le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, del bando per la presentazione delle domande di finanziamento, contenente le modalità, i termini ed i massimali delle richieste, i parametri di valutazione, nonché ogni altro elemento operativo utile; Sentite le Regioni e le Province autonome, ai sensi del richiamato articolo 5, comma 2; Tenuto conto che i 10 milioni di euro, attraverso un intervento straordinario, sono destinati a facilitare le imprese artigiane nel superamento delle difficoltà che incontrano nei mercati esteri; Considerato necessario utilizzare i 10 milioni di euro predetti, impegnati con decreto del Direttore Generale del Ministero dell economia e delle finanze n. 135581 del 14 dicembre 2005; DECRETA Art. 1 Fondi 1. A valere sullo stanziamento di 10 milioni di euro, che incrementa il fondo di cui all art. 37 della legge 25 luglio 1952, n. 949, è cofinanziato, entro i massimali indicati nel successivo articolo 3, il 50% dei costi dei progetti di promozione all estero presentati da aggregazioni di imprese artigiane. 2. La predetta somma è suddivisa nel seguente modo: a) C 9.500.000 alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano ripartiti (appendice 1) secondo i criteri di cui all allegato A del d.p.c.m. 23 dicembre 2003 (pubblicato nella G.U. del 22 marzo 2004, n. 68) da destinare ai progetti presentati da aggregazioni monoregionali di imprese artigiane; b) C 500.000 al Ministero del commercio internazionale, da destinare al cofinanziamento dei progetti presentati da aggregazioni interregionali di imprese artigiane. Art. 2 Soggetti proponenti/beneficiari 1. Le domande possono essere presentate esclusivamente dai seguenti soggetti: a) consorzi all esportazione collegati ad imprese artigiane, per progetti che coinvolgono almeno tre imprese artigiane, la cui ragione sociale va espressamente indicata nella domanda; b) raggruppamenti, anche costituiti ad hoc, di almeno 3 imprese artigiane. Nel caso b) la domanda dovrà essere sottoscritta dai legali rappresentanti di tutte le aziende partecipanti ed indicare anche il soggetto capofila del progetto. 2. Le imprese interessate devono risultare operative da almeno un anno ed i raggruppamenti costituiti ad hoc dovranno procedere alla costituzione formale di una RTI entro 30 giorni dalla data di comunicazione dell ammissione al finanziamento. 3. Ciascuna impresa potrà partecipare ad un solo progetto, pena l esclusione di tutte le richieste in cui figura la medesima ragione sociale. 4. In caso di ammissione al finanziamento, i soggetti beneficiari s impegnano a rispettare la regola del «de minimis», così come definita dalla Commissione Europea nel Regolamento CE n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L. 379 del 28 dicembre 2006), relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato degli aiuti Y 6 di importanza minore («de minimis»), di cui all allegata «Appendice 2». Restano escluse le imprese con codice ATECO di cui all allegata Appendice 3. Art. 3 Caratteristiche dei progetti ammessi al finanziamento 1. Sono ammissibili al finanziamento i progetti di promozione all estero di prodotti o servizi di imprese artigiane presentati da aggregazioni di imprese artigiane. 2. L ammontare massimo di ciascun finanziamento, fermo restando il limite del 50% del costo complessivo del progetto e fatti salvi i casi di disponibilità regionale o provinciale inferiore (appendice 1), è pari a C 80.000, elevabile a C 100.000 nel caso di domanda presentata da almeno 5 imprese. 3. Ciascun progetto può riguardare al massimo due Paesi della stessa area geoeconomica non appartenenti alla U.E. 4. Ciascuna azienda partecipante ai progetti deve prendere parte a tutte le iniziative proposte. 5. I progetti devono illustrare in maniera chiara l obiettivo promozionale che s intende realizzare (es.: apertura di un nuovo mercato, azioni preliminari per investimenti produttivi, ricerca di partner commerciali, miglioramento di servizi logistici). 6. A titolo indicativo, sono elencate di seguito alcune tipologie d attività di progetto: a. campagne di promozione all estero (partecipazione a fiere e mostre, attività collaterali alle presenze fieristiche, azioni di comunicazione sul mercato, seminari, incontri bilaterali tra operatori); b. missioni commerciali settoriali; c. azioni pubblicitarie e di relazioni pubbliche intese a diffondere la conoscenza dei prodotti e/o dei marchi; d. conferenze di commercializzazione nel territorio in cui hanno sede i raggruppamenti/distretti/filiere beneficiari, destinate ad operatori esteri; e. studi e consulenze finalizzati alla messa in rete delle imprese proponenti, per una loro migliore promozione nei mercati esteri; f. studi di fattibilità per investimenti commerciali o produttivi all estero in show room, centri servizi, centri di assistenza tecnica, franchising, joint ventures; g. analisi per l innovazione dei processi produttivi, distributivi e logistici, in funzione della domanda internazionale; h. formazione delle imprese artigiane in materia di marketing internazionale. 7. Le spese ammissibili sono riportate nell allegato A, parte integrante del presente bando, con l avvertenza che saranno ammesse le spese effettuate a partire dal giorno successivo alla data di spedizione della domanda di finanziamento. 8. I progetti devono essere coerenti con le capacità organizzative dei soggetti proponenti. 9. I progetti devono essere completati entro un anno dalla data di comunicazione dell ammissione al finanziamento. Art. 4 Domande 1. Le domande devono essere spedite con raccomandata postale o per corriere entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale. Fa fede la data apposta sul timbro postale o, per l inoltro via corriere, la data di consegna allo stesso. 2. Le domande, pena l esclusione, devono essere redatte sull allegato modulo (allegato B) e contenere tutta la documentazione in esso specificata. 3. Le domande vanno spedite agli Uffici riportati nell allegato elenco (allegato C) della Regione o della Provincia autonoma in cui hanno sede legale i proponenti. 4. I progetti dei raggruppamenti composti da imprese che non hanno sede legale nella stessa Regione o Provincia autonoma vanno presentati al Ministero del commercio internazionale, Direzione Generale per la Promozione degli Scambi, Divisione II, viale Boston 25, 00144 Roma. Art. 5 Priorità 1. Ai sensi dell articolo 1, comma 2, del presente decreto il Ministero, le Regioni e le Province autonome valutano i progetti attenendosi ai criteri applicati da ciascun ente per analoghe iniziative nonché ai seguenti criteri di priorità, cumulabili tra loro: a) coinvolgimento di un maggior numero di imprese;

b) iniziative specificamente destinate al miglioramento della distribuzione di prodotti italiani all estero; c) iniziative destinate alla promozione del marchio collettivo; d) progetti che stabilizzano la presenza delle imprese sul mercato estero prescelto; e) progetti rivolti a filiere di imprese artigiane; f) tipologie innovative d intervento; g) progetti collegati ad iniziative già finanziate con altri fondi pubblici. Art. 6 Procedura di valutazione 1. Entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande il Ministero e le singole Regioni e Province autonome predispongono le proprie graduatorie dei progetti ammissibili a finanziamento. 2. Ognuno dei predetti enti definisce ed adotta gli atti amministrativi necessari ad individuare la propria unità di valutazione. 3. Il Comitato paritetico Ministero-Regioni-Province, di cui all articolo 4 del decreto interministeriale 3 agosto 2007, citato in premessa, recepisce i risultati delle procedure di cui al precedentecomma1eleriporta in una graduatoria finale nazionale, che sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale e sui siti web del Ministero e di ogni Regione o Provincia autonoma. 4. Gli uffici istruttori di riferimento informano gli interessati sull esito delle richieste tramite comunicazione scritta. Art. 7 Fondi non assegnati 1. In caso di revoche o rinunce, le risorse verranno assegnate dalle singole Regioni e Province autonome tramite lo scorrimento delle rispettive graduatorie. 2. Qualora si costituiscano residui derivanti da mancato utilizzo di tutta o parte delle quote di cui all articolo 1, comma 2, i relativi fondi tornano nella disponibilità centrale, per il finanziamento dei progetti interregionali. Art. 8 Erogazione del contributo 1. Ai sensi dell art. 3, comma 2 del citato decreto interministeriale del 3 agosto 2007, la somma di C 10 milioni è depositata presso Artigiancassa s.p.a., cui il Ministero comunicherà le proprie indicazioni e quelle fornite dalle singole Regioni e Province autonome circa l erogazione dei fondi. 2. A tal fine, ciascuna Regione e Provincia autonoma, limitatamente alla propria quota, indica preliminarmente al Ministero la modalità di gestione prescelta tra le seguenti, previste dal comma 3 dell art. 3 del ripetuto d.m.: a) versamento dei fondi, in unica soluzione, da Artigiancassa alla Regione o alla Provincia autonoma per la gestione diretta del rapporto con i beneficiari; b) versamento dei fondi, in unica soluzione, da Artigiancassa all agenzia regionale o provinciale indicata dalla Regione o dalla Provincia autonoma; c) affidamento ad Artigiancassa della gestione dell operazione e/o dell erogazione ai beneficiari dei fondi pro-quota. 3. Per ottenere l anticipo del 50% del finanziamento concesso i beneficiari devono presentare specifica richiesta che è accolta previa presentazione all ente erogatore di una idonea fideiussione assicurativa, bancaria o rilasciata da intermediari finanziari di cui all elenco speciale previsto dall art. 107 del Testo Unico bancario di uguale valore, della validità di sei mesi oltre il termine previsto per la conclusione del progetto, prorogabile di un periodo correlato all eventuale ritardo nella realizzazione. 4. Il saldo verrà erogato a programma concluso, con le modalità di cui al successivo art. 9. 5. Durante la realizzazione del programma, previa specifica comunicazione al Ministero o alla Regione o alla Provincia autonoma di riferimento, è consentito operare compensazioni tra i costi di ciascuna iniziativa in cui si articola il progetto, fino al 25% delle spese preventivate, fermo restando il costo complessivo. Art. 9 Relazione finale e verifiche 1. Entro 30 giorni dalla conclusione del progetto, il beneficiario deve trasmettere al Ministero o alla Regione o alla Provincia autonoma di riferimento la relazione sull attività svolta e sugli obiettivi raggiunti. 2. Entro i successivi 60 giorni deve essere presentata la documentazione contabile, secondo le indicazioni che saranno fornite Y 7 al momento della comunicazione di ammissione a finanziamento. 3. In caso di mancato svolgimento parziale o totale il finanziamento verrà ridotto in proporzione ovvero revocato per il successivo riutilizzo dei fondi ai sensi del precedente articolo 7. 4. Il Ministero, la Regione e la Provincia autonoma possono effettuare, anche disgiuntamente, visite in loco durante la realizzazione dei progetti. 5. A conclusione delle procedure, il Comitato valuterà i risultati complessivi dei programmi finanziati e predisporrà una relazione sull efficacia della misura. Art. 10 1. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previo inoltro agli organi di controllo. Roma, 12 febbraio 2008 Il Ministro: Bonino ALLEGATO A SPESE AMMISSIBILI Il preventivo dei costi potrà prevedere solo spese quantitativamente e qualitativamente funzionali alla realizzazione del progetto proposto, riconducibili alle seguenti tipologie: Affitto di aree e allestimenti di fiere all estero. Materiale pubblicitario, cataloghi, brochure, inserzioni, in lingua inglese e nella lingua veicolare del luogo dell iniziativa di pubblicità. Spese di trasporto merci da esporre e spese assicurative. Affitto di locali all estero per workshop, seminari, dimostrazioni. Affitto di locali in Italia e spese collegate per conferenze di commercializzazione o corsi di formazione. Docenze formative. Spese di interpretariato e traduzioni. Attività di consulenza professionale previste all art. 3 comma 6, allestimenti, studi di fattibilità, programmi di innovazione organizzativa (secondo i parametri comunitari senior e junior). Sono escluse le spese non direttamente funzionali allo studio e, in particolare: Spese per strutture stabili (affitti, utenze). Spese di viaggio e di missione (vitto, alloggio, trasporti interni) dei rappresentanti e del personale delle aziende partecipanti alle iniziative (*). Spese per studi di mercato. (*) IMPORTANTE Nel preventivo potranno figurare spese interne dei soggetti imprenditoriali richiedenti fino ad un massimo del 10% del costo complessivo del progetto.

LOGO REGIONE Y 8 BOZZA ALLEGATO B REGIONE... DIREZIONE GENERALE... (indirizzo) N.B. Il presente modulo è da inviare anche al seguente indirizzo di posta elettronica:... SCHEDA PROGETTO Bando di attuazione delle misure in favore del settore artigiano di cui ai commi 82 e 83 dell art. 4 della legge finanziaria 2004 e al d.m. interministeriale del 3 agosto 2007 Il sottoscritto (Nome e Cognome)... A Cognome... Nome... Nella qualità del legale rappresentante del consorzio all esportazione B Oppure Cognome... Nome... Nella qualità del legale rappresentante capofila del raggruppamento di imprese con sede legale a (Comune)... Cap:... Prov.:... Via:... Tel.:... Fax:... E-Mail:... Sito:... e sede operativa (solo se diversa dalla sede legale) a (Comune)... Prov.:... Cap:... Via:... CHIEDE di partecipare al bando di cui all oggetto e di accedere al contributo alla spesa di C... per la realizzazione del progetto (Titolo del Progetto)... del valore complessivo di C... A TAL FINE DICHIARA di aver preso visione del bando di attuazione delle misure in favore del settore artigiano di cui ai commi 82 e 83 dell art. 4 della legge finanziaria 2004 e al d.m. interministeriale del 3 agosto 2007; di rendere tutte le informazioni e i dati forniti con questa domanda e i suoi allegati ai sensi dell art. 47 del d.p.r. 445/2000 e di essere consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, di cui all art. 76 del medesimo. SI IMPEGNA In caso di ammissione a: comunicare tempestivamente al soggetto erogatore Regione ogni eventuale variazione concernente le informazioni contenute nella domanda di partecipazione e nella documentazione ad essa allegata; consentire gli eventuali controlli per la verifica delle dichiarazioni rese; rispettare la regola del «de minimis», così come definita dalla Commissione Europea nel Regolamento CE n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore («de minimis») (Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L. 379 del 28 dicembre 2006); concludere le attività entro un anno dalla data di comunicazione dell ammissione al finanziamento; trasmettere, entro 30 giorni dalla conclusione del progetto, la relazione delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti, utilizzando lo schema che sarà fornito dal soggetto erogatore ai soggetti ammessi; presentare, entro i successivi 60 giorni, la rendicontazione contabile delle spese sostenute, utilizzando lo schema che sarà fornito dal soggetto erogatore ai soggetti ammessi. ALLEGA alla presente documentazione, che costituisce parte integrante e sostanziale della domanda di partecipazione: Copia della carta d identità in corso di validità del sottoscritto Data... Firma...

Y 9 SEZIONE A DESCRIZIONE COMPLETA DEL PROGETTO 1 Titolo del progetto:... 2 Dati e coordinate bancarie del Soggetto attuatore per il versamento del contributo Intestatario del conto corrente... Banca... Agenzia N.... Sede Agenzia... Comune... Provincia... Cod. ABI... Cod. CAB... Cod. CIN... Numero C/C... IBAN... 3 Analisi dei bisogni e motivazione del progetto (max 15 righe).. 4 Descrizione dell impatto del progetto sull attività dei soggetti coinvolti (max 10 righe).. 5 Referente per il BANDO Nome... Cognome... Funzione... E-mail... Tel.... Cell.... Fax... 6 Elenco dei soggetti coinvolti CONSORZIO Nome... Indirizzo... Ragione Sociale... Soci n.... Addetti totali n.... Di cui dipendenti n.... Fatturato dell ultimo esercizio in EURO... % export... Codice ISTAT Attività Economica (Ateco 2002)... IMPRESA ARTIGIANA Nome... Indirizzo... Ragione Sociale... Soci n.... Addetti totali n.... Di cui dipendenti n.... Fatturato dell ultimo esercizio in EURO... % export... Codice ISTAT Attività Economica (Ateco 2002)...

Y 10 IMPRESA ARTIGIANA Nome... Indirizzo... Ragione Sociale... Soci n.... Addetti totali n.... Di cui dipendenti n.... Fatturato dell ultimo esercizio in EURO... % export... Codice ISTAT Attività Economica (Ateco 2002)... IMPRESA ARTIGIANA.. 7 Descrizione delle azioni da svolgere per la realizzazione del progetto.. 8 Sostenibilità del progetto e risultati attesi.. 9 Eventuale coinvolgimento e partnership attivate.. 10 Descrizione delle fasi del progetto FASE 1:... Avvio:... Conclusione:... Localizzazione/sede di lavoro:... Descrizione delle attività da svolgere:... Risultati/prodotti attesi:... Elenco dei soggetti coinvolti:... Costo previsto: C... FASE 2:... Avvio:... Conclusione:... Localizzazione/sede di lavoro:... Descrizione delle attività da svolgere:... Risultati/prodotti attesi:... Elenco dei soggetti coinvolti:... Costo previsto: C... FASE 3:... Avvio:... Conclusione:... Localizzazione/sede di lavoro:... Descrizione delle attività da svolgere:... Risultati/prodotti attesi:... Elenco dei soggetti coinvolti:... Costo previsto: C...

Y 11 FASE 4:... Avvio:... Conclusione:... Localizzazione/sede di lavoro:... Descrizione delle attività da svolgere:... Risultati/prodotti attesi:... Elenco dei soggetti coinvolti:... Costo previsto: C... FASE 5:... SEZIONE B DESCRIZIONE PIANO FINANZIARIO 1. Costo complessivo del progetto (IVA inclusa) 2. Contributo richiesto (*) (non superiore al 50% delle spe- A se totali ammissibili) (*) Non superiore a C 80.000,00, elevabile a C 100.000,00 nel caso di richieste avanzate da almeno 5 imprese artigiane. A SEZIONE C DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ Da compilarsi per tutti i soggetti coinvolti nell attuazione del progetto DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ ART. 47 d.p.r. 445/2000 DICHIARAZIONE CIRCA GLI AIUTI DE MINIMIS OTTENUTI NEI DUE ESERCIZI FINANZIARI PRECEDENTI E NELL ESERCIZIO FINANZIARIO IN CORSO (Da compilare a cura del Titolare/Legale Rappresentante) II sottoscritto... nato a... il... residente in... in qualità di legale rappresentante di (denominazione e ragione sociale)... avente sede legale in... via... n.... (e eventuale sede operativa):... codice fiscale:... partita IVA:... telefono... fax... PRENDE ATTO Che la Commissione Europea ha fissato con il Regolamento (CE) n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 l importo massimo di aiuti pubblici, non espressamente autorizzati dalla Commissione stessa, cumulabili da una impresa in un determinato periodo di tempo, senza che ciò possa pregiudicare le condizioni di concorrenza. Che secondo tale regola l importo complessivo degli aiuti pubblici assegnati ad un medesimo soggetto sotto forma di «de minimis» non può superare 200.000 euro ricevuti durante i due esercizi finanziari precedenti e nell esercizio finanziario in corso, a qualsiasi titolo e da qualsiasi amministrazione pubblica ottenuti. Gli aiuti pubblici da prendere in considerazione sono quelli concessi tanto dalle autorità comunitarie e nazionali, che regionali o locali. Che è fatto obbligo di aggiornare la dichiarazione a mezzo specifica comunicazione al soggetto erogatore qualora siano percepiti ulteriori aiuti a titolo di «de minimis», nel periodo che va tra l inoltro della domanda di partecipazione e il momento della concessione dell aiuto richiesto e che, in difetto, lo stesso soggetto richiedente si assume fin d ora ogni responsabilità conseguente.

Y 12 DICHIARA sotto la propria responsabilità, conformemente alle disposizioni vigenti in materia ed in particolare al d.p.r. n. 445/2000, consapevole di incorrere, in ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, nelle sanzioni penali di cui all art. 76 del predetto d.p.r., quanto segue: di non avere percepito, nei due esercizi finanziari precedenti e nell esercizio finanziario in corso, contributi a titolo di aiuti «de minimis» oppure di avere percepito, nei due esercizi finanziari precedenti e nell esercizio finanziario in corso, i seguenti contributi a titolo di aiuti «de minimis» ORGANISMO CONCEDENTE DATA CONCESSIONE CONTRIBUTO IMPORTO IN EURO Dichiara inoltre di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 13 del d.lgs. n. 196/2003 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Luogo e data:... Firma del legale rappresentante... N.B. Alla dichiarazione deve essere allegata la fotocopia del documento di identità del dichiarante.

Y 13 ALLEGATO C INDIRIZZI REGIONALI A CUI INOLTRARE LE RICHIESTE DI CONTRIBUTO, AI SENSI DELL ARTICOLO 4, COMMA 3 DEL BANDO Ulteriori indicazioni potranno essere fornite, a cura di ciascuna Regione o Provincia autonoma, nei rispettivi siti internet. Omissis REGIONE LOMBARDIA D.G. Artigianato e Servizi U.O. Organizzazione e Programmazione Viale Restelli, 1 20124 Milano Responsabile del procedimento: dr.ssa Stella Contri Appendice 1 STANZIAMENTO DI CUI ALL ART. 4, COMMA 82 DELLA LEGGE 24 DICEMBRE 2003, N. 350 RIPARTIZIONE REGIONALE (1) Regioni % di riparto Importo (2) (C) PIEMONTE 8,700 826.500 VALLE D AOSTA 0,109 10.355 LOMBARDIA 18,489 1.756.455 Prov. BOLZANO 0,269 25.555 Prov. TRENTO 0,239 22.705 VENETO 11,277 1.071.315 FRIULI V.G. 1,365 129.675 LIGURIA 2,357 223.915 EMILIA ROMAGNA 10,026 952.470 TOSCANA 7,449 707.655 UMBRIA 1,612 153.140 MARCHE 3,600 342.000 LAZIO 4,332 411.540 ABRUZZO 2,690 255.550 MOLISE 0,536 50.920 CAMPANIA 8,241 782.895 PUGLIA 6,494 616.930 BASILICATA 1,400 133.000 CALABRIA 2,133 202.635 SICILIA 4,948 470.060 SARDEGNA 3,734 354.730 TOTALE 100,000 9.500.000 (1) Lo stanziamento complessivo di C 10.000.000 è ridotto della somma di C 500.000 attribuita al Ministero del Commercio Internazionale per il cofinanziamento di progetti presentati da aggregazioni interregionali di imprese artigiane. (2) Secondo i criteri di ripartizione previsti dall Allegato al d.p.c.m. 23 dicembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 marzo 2004, n. 68. Appendice 2 INFORMATIVA 1. Le agevolazioni di cui al presente provvedimento sono soggette al regime «de minimis» di cui al Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d importanza minore G.U.U.E. 28 dicembre 2006, n. L 379 e non devono essere preventivamente notificate alla U.E. purché soddisfino le condizioni stabilite dal predetto regolamento. Qualora tali condizioni non siano soddisfatte l agevolazione e- ventualmente concessa dovrà essere restituita. 2. Beneficiari: imprese artigiane con le esclusioni indicate in appendice C. 3. Le agevolazioni in regime «de minimis» non possono superare i 200.000,00 euro (in ESL equivalente sovvenzione lordo) nell arco di tre esercizi finanziari per ciascuna impresa. Il massimale è ridotto a 100.000,00 euro (ESL) per le imprese attive nel settore del trasporto su strada. 4. Il rispetto del massimale viene verificato sommando l agevolazione concessa ai sensi del presente provvedimento con quelle in regime «de minimis» ottenute dal beneficiario nell esercizio finanziario in cui è concessa l agevolazione e nei due esercizi finanziari precedenti. Qualora l agevolazione concessa superi il massimale, questa non può beneficiare dell esenzione prevista dal Regolamento nemmeno per la parte al di sotto di detto massimale e deve essere interamente restituita. 5. Equivalente Sovvenzione Netta e Lorda (ESN, ESL) L Equivalente Sovvenzione, è l unità di misura utilizzata per calcolare l entità dell aiuto erogato caso per caso. Per determinare l entità dell agevolazione occorre innanzi tutto tradurre l aiuto, qualunque sia la sua natura (sovvenzione in conto capitale o in conto interessi) in sovvenzione in conto capitale; si deve cioè calcolare l elemento vantaggio dell aiuto, tenendo conto, ad esempio nel caso di un prestito agevolato, della percentuale di finanziamento sull investimento, della durata del finanziamento, dell ammontare del bonifico e del tasso di interesse vigente sul mercato al momento della concessione dell aiuto (tasso di riferimento fissato periodicamente dalla Commissione e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione europea). Questo valore, calcolato in percentuale sull investimento (sulle spese ammissibili), rappresenta l Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL). Se, una volta effettuata questa operazione, si sottrae la quota prelevata dallo Stato a titolo di imposizione fiscale, si ottiene l Equivalente Sovvenzione Netta (ESN). Modalità di calcolo: per contributo a fondo perduto: ESL = importo contributo; per prestito agevolato l ammontare dell ESL deve essere comunicato dall ente gestore. 6. È consentito il cumulo dell agevolazione concessa ai sensi del presente provvedimento con altre agevolazioni ottenute per diverse voci di costo disciplinate da differenti regimi di aiuto. 7. Non è consentito il cumulo dell agevolazione concessa ai sensi del presente provvedimento con altre agevolazioni pubbliche ottenute per le stesse voci di costo. timbro dell impresa e firma del legale rappresentante (per esteso e leggibile)...

Y 14 Appendice 3 ATTIVITÀ ESCLUSE Il Regolamento (CE) n. 1998 della Commissione del 15 dicembre 2006 esclude dall ambito di applicazione le seguenti attività: A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA (Sezione A della classificazione ATECO 2002) 01 AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI 01.1 Coltivazioni agricole; orticoltura, floricoltura 01.2 Allevamento di animali 01.3 Coltivazioni agricole associate all allevamento di animali (attività mista) B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI (Sezione B della classificazione ATECO 2002) 05 PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 05.0 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 05.01 Pesca 05.02 Piscicoltura DA INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TA- BACCO 15.20.1 Conservazione di pesce, crostacei, molluschi mediante congelamento, salatura, ecc. 15.20.2 Preparazione ed inscatolamento di prodotti e conserve di a base di pesce, crostacei e molluschi G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO 51.38.1 Commercio all ingrosso di prodotti della pesca freschi 51.38.2 Commercio all ingrosso di prodotti della pesca congelati, surgelati, conservati, secchi 52.23.0 Commercio al dettaglio di pesci crostacei e molluschi IMPRESE ATTIVE NEL SETTORE CARBONIERO Nota bene: Nel Regolamento de minimis 1998/2006 la Commissione non si riferisce ai codici NACE/ATECO, ma rimanda a specifiche regolamentazioni settoriali. Definizioni precise possono trovarsi nell articolo 1 del Regolamento 104/2000 (pesca e acquacultura), nell allegato I del Trattato per i prodotti agricoli e nell articolo 2, lettera a) del Regolamento 1407/2002 per il carbone. Pertanto un impresa attiva sia nei settori della produzione primaria agricola o della pesca può ricevere aiuti de minimis «generali» secondo il regolamento 1998/2006 fino all ammontare massimo di 200.000 euro qualora proponga investimenti connessi ad attività ammissibili ai sensi del regolamento stesso (ad. es. investimenti connessi con attività di trasformazione e commercializzazione agricola, o con attività turistiche). Ciò presuppone tuttavia che vengano rispettate tutte le condizioni previste dal Regolamento (CE) 1998/2006, nonché le eventuali restrizioni imposte da specifici regolamenti OCM di settore. ATTIVITÀ AMMESSE CON LIMITAZIONI Il Regolamento (CE) n. 1998 della commissione del 15 dicembre 2006 ammette con limitazioni le seguenti attività: TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 60.24.0 Trasporto merci su strada Sono inammissibili gli aiuti destinati all acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi. Ciò implica che nei limiti del tetto di 100.000 euro stabilito nell articolo 2.2 del Regolamento 1998/2006 tali imprese possono ricevere aiuti de minimis per altri tipi di investimenti. ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE (1) DI PRODOTTI AGRICOLI ELENCATI NELL ALLEGATO I DEL TRATTATO DA INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TA- BACCO G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO Sono inammissibili gli aiuti: quando l importo degli stessi è fissato in base al prezzo o al quantitativo di prodotti di cui all allegato I del Trattato acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate; quando gli stessi sono subordinati al fatto di venire parzialmente o interamente trasferiti a produttori primari. ULTERIORI ESCLUSIONI Sono altresì esclusi dall applicazione del regolamento gli aiuti: destinati ad attività connesse all esportazione verso Paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l attività di esportazione; condizionati all impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d importazione; concessi ad imprese in difficoltà. (1) Definizione di trasformazione di un prodotto agricolo: qualunque trattamento di un prodotto agricolo in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo, escluse le operazioni eseguite nell azienda agricola necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale per la prima vendita. Definizione di commercializzazione di un prodotto agricolo: la detenzione, l esposizione, la messa in vendita, la consegna o qualsiasi altra modalità di immissione sul mercato, eccettuata la prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o trasformatori ed ogni operazione necessaria per preparare il prodotto per questa prima vendita; la vendita da parte di un produttore primario al consumatore finale è da considerarsi una commercializzazione se avviene in locali separati riservati a questa attività. Esemplificazione di attività di preparazione dei prodotti alla prima vendita: la pulitura, il taglio, la cernita, l essicazione, la disinfezione, i trattamenti per la conservazione di sementi cereali, riso, semi oleosi, la ceratura, la lucidatura, il confezionamento, la decorticazione, la macerazione, la refrigerazione, l imballaggio alla rinfusa, la conservazione anche se in atmosfera controllata, l eliminazione di animali nocivi (roditori o insetti) se effettuate nell ambito dell azienda agricola su prodotto destinato alla vendita a imprese di trasformazione o a grossisti.

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