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ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO (sede in Comune di Sirolo) - cod.42204 - VERBALE delle deliberazioni del CONSIGLIO DIRETTIVO Copia n. 23 del 19.03.2015 OGGETTO: Proposta di ampliamento dei SIC (Sito d Interesse Comunitario) e ZPS a Mare del tratto acqueo antistanti il Parco Regionale del Conero e nell area planiziale del Fiume Musone (comuni di Ancona, Sirolo e Numana) L anno duemilaquindici il giorno diciannove del mese di Marzo alle ore 17:00 nella sala delle adunanze, il CONSIGLIO DIRETTIVO, con l intervento dei signori: GIACCHETTI Lanfranco - Presidente STACCHIOTTI Gilberto - Vice Presidente CLEMENTI Federico - Membro BUGLIONI Fabia - BIONDI Edoardo - e con l assistenza del verbalizzante Direttore sig. Zannini dott. Marco ha adottato la retroscritta deliberazione 1

IL CONSIGLIO DIRETTIVO Visto il documento istruttorio riportato in calce alla presente deliberazione predisposto dal Direttore dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto; Ritenuto, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito; Con voti unanimi DELIBERA 1. di prendere atto della documentazione rappresentata dalla mappa dei SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS proposto e dalla scheda tecnica dello stesso che allegasti in corpo separato sono parte integrante del presente deliberato; 2. di trasmettere la documentazione alla Regione Marche, per l'avvio della procedura tecnicoamministrativa per l ampliamento dei SIC (Sito di Interesse Comunitario). Infine, stante l urgenza, di provvedere in merito, a seguito di separata ed unanime votazione favorevole, espressa per alzata di mano DELIBERA di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134 comma 4 del D.Lgs. 18.08.2000, n.267. ****************** DOCUMENTO ISTRUTTORIO Considerato che dal 2010, a seguito DGR 220/2010 l Ente Parco Regionale del Conero ha acquisito dalla Regione Marche le competenze sulla gestione dei Siti Natura 2000; l'università Politecnica delle Marche con il Dipartimento Scienze della Vita e del Mare,ha prodotto per le aree protette costiere della Regione Marche uno studio in merito alla Caratterizzazione biocenotica e restituzione cartografica di eventuali habitat e specie di interesse comunitario lungo la costa marchigiana. L'obiettivo è stato la caratterizzazione e la distribuzione delle principali biocenosi marine nei tratti di mare antistanti il Parco Regionale del Conero, individuando specie e habitat di interesse comunitario sia all interno dei SIC IT5320005 (Costa tra Ancona e Portonovo) e IT5320006 (Portonovo e falesia calcarea a mare), sia in aree non ancora soggette a protezione. I dati ottenuti attestano la presenza di specie e habitat elencati nella Direttiva Europea 92/43/CEE (Direttiva Habitat), giustificando l ampliamento dei SIC (Sito di Interesse Comunitario) nello spazio marino antistante la costa del Parco Regionale del Conero; che lo studio sopra citato ha evidenziato che l area di studio comprende 3 tipologie di fondale che costituiscono degli habitat prioritari secondo la classificazione riportata in allegato I della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" (Fig. 2). La prima è caratterizzata da sabbie costituente l habitat dei Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina (codice Direttiva Habitat 1110), la seconda tipologia di fondale è caratterizzata da affioramenti rocciosi o rocce di grosse/medie dimensioni di natura franosa entrambe di natura calcarea che costituiscono l habitat delle Scogliere (codice Direttiva Habitat 1170) e la terza è rappresentata dalle Grandi cale e baie poco profonde (codice Direttiva Habitat 1160) all interno del quale troviamo un misto degli altri due Habitat; che nell area di indagine sono state rilevate due specie di interesse comunitario indicate nell Annesso IV Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio (Direttiva Habitat), i due molluschi bivalvi Lithophaga lithophaga (Linnaeus, 1758) e Pinna nobilis (Linnaeus, 1758). Gli areali di distribuzione di queste due specie sono 2

stati ricavati anche grazie ad avvistamenti riportati da subacquei ricreativi durante il corso degli ultimi due anni. che lungo la costa antistante il Parco Regionale del Conero, all interno degli habitat di interesse comunitario, è possibile distinguere differenti tipi di biocenosi definite in seguito alla Convenzione di Barcellona (1976). All interno dell Habitat 1110 troviamo le Sabbie fini più o meno infangate (codice di identificazione RAC/SPA III.2) con la prevalenza della Biocenosi delle sabbie fini ben calibrate (codice di identificazione RAC/SPA III.2.2) mentre l Habitat 1170 ospita nel piano infralitorale superficiale i Fondi duri e rocciosi (codice di identificazione RAC/SPA III.6) con la Biocenosi delle alghe infralitorali (codice di identificazione RAC/SPA III.6.1). All interno della biocenosi delle alghe infralitorali si ritrovano differenti popolamenti strutturanti i fondali. Si riconoscono principalmente la Facies a Mytilus galloprovincialis (Lamarck, 1819) (codice di identificazione RAC/SPA III.6.1.4) e la Associazione a Cystoseira compressa (Esper) Gerloff & Nizamuddin 1975 (codice di identificazione RAC/SPA III.6.1.25). Che oltre a queste biocenosi è importante sottolineare la presenza di particolari specie che costituiscono formazioni di interesse ecologico in quanto incrementano l eterogeneità e la complessità dell habitat o sono specie soggette a protezione dalla normativa nazionale e internazionale. Queste specie sono: Pholas dactylus (Linnaeus, 1758), Sabellaria cf. spinulosa (Gravier, 1906), Cliona adriatica (Calcinai, Bavestrello, Cuttone, Cerrano, 2011) e Serpula vermicularis (Linnaeus, 1767). Inoltre è stata descritta una biocenosi effimera tipica dell area oggetto di studio, mai descritta precedentemente da altri, la Biocenosi effimera del detrito vegetale terrigeno. Che a Sud dell area tutelata dal Parco del Conero nella parte che comprende la foce del fiume Musone e parte a terra della sponda sinistra del fiume è caratterizzata dalla presenza di una sorta di boscaglia planiziale che ha assunto nel tempo una preziosa funzione sotto il profilo naturalistico. L area ricade nella zona alluvionale del fiume Musone ed è soggetta ad impaludamenti naturali, con conseguente formazione di piccole zone umide di grande rilevanza naturalistica considerate le esigenze biologiche delle principali specie animali di interesse conservazionistico presenti nell area (Anfibi in primis). Considerato che per la gestione degli habitat di interesse comunitario si ritiene comunque strategica la protezione di aree marine di rilevanza ambientale; dato atto che il presente atto non necessita del parere di regolarità contabile, non comportando tale atto impegno di spesa; Si propone, pertanto, di: 1. prendere atto della documentazione rappresentata dalla scheda e dalla mappa di ampliamento dei SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) come proposto nell allegato A ; 2. di trasmettere la documentazione alla Regione Marche, per l'avvio della procedura tecnicoamministrativa per l ampliamento dei SIC e ZPS. Il Direttore Dott. Marco Zannini 3

Allegato A alla deliberazione n.23 del 19/03/2015 Scheda ampliamento del SIC IT5320005, del SIC IT5320006 e della ZPS IT5320015 DESCRIZIONE Ampliamento alla batimetrica dei - 10 metri. e ampliamento a comprendere la foce del fiume Musone e parte sinistra dell alveo fluviale a comprendere un porzione terrestre di Parco secondo l allegata mappa. l'università Politecnica delle Marche con il Dipartimento Scienze della Vita e del Mare, ha prodotto per le aree protette costiere della Regione Marche uno studio sulla Caratterizzazione biocenotica e restituzione cartografica di eventuali habitat e specie di interesse comunitario lungo la costa marchigiana. L'obiettivo dello studio è stato la caratterizzazione e la distribuzione delle principali biocenosi marine nei tratti di mare antistanti il Parco Regionale del Conero, individuando specie e habitat di interesse comunitario sia all interno dei SIC IT5320005 (Costa tra Ancona e Portonovo) e IT5320006 (Portonovo e falesia calcarea a mare), sia in aree non ancora soggette a protezione. I dati ottenuti attestano la presenza di specie e habitat elencati nella Direttiva Europea 92/43/CEE (Direttiva Habitat), giustificando l ampliamento dei SIC (Sito di Interesse Comunitario) nello spazio marino antistante la costa del Parco Regionale del Conero; Lo studio sopra citato ha evidenziato che l area marina antistante il Parco del Conero presenta tre tipologie di fondale che costituiscono degli habitat prioritari secondo la classificazione riportata in allegato I della Direttiva 92/43/CEE "Habitat". La prima è caratterizzata da sabbie costituente l habitat dei Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina (codice Direttiva Habitat 1110), la seconda tipologia di fondale è caratterizzata da affioramenti rocciosi o rocce di grosse/medie dimensioni di natura franosa entrambe di natura calcarea che costituiscono l habitat delle Scogliere (codice Direttiva Habitat 1170) e la terza è rappresentata dalle Grandi cale e baie poco profonde (codice Direttiva Habitat 1160) all interno del quale troviamo un misto degli altri due Habitat; Nell area marina antistante il Parco sono state rilevate due specie di interesse comunitario indicate nell Annesso IV Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio (Direttiva Habitat), i due molluschi bivalvi Lithophaga lithophaga (Linnaeus, 1758) e Pinna nobilis (Linnaeus, 1758). Gli areali di distribuzione di queste due specie sono stati ricavati anche grazie ad avvistamenti riportati da subacquei ricreativi durante il corso degli ultimi due anni. All interno degli habitat marini di interesse comunitario antistanti la costa del Parco Regionale del Conero, sono stati distinti differenti tipi di biocenosi definite in seguito alla Convenzione di Barcellona (1976) quali: nell Habitat 1110 troviamo le Sabbie fini più o meno infangate (codice di identificazione RAC/SPA III.2) con la prevalenza della Biocenosi delle sabbie fini ben calibrate (codice di identificazione RAC/SPA III.2.2) mentre l Habitat 1170 ospita nel piano infralitorale superficiale i Fondi duri e rocciosi (codice di identificazione RAC/SPA III.6) con la Biocenosi delle alghe infralitorali (codice di identificazione RAC/SPA III.6.1). All interno della biocenosi delle alghe infralitorali si ritrovano differenti popolamenti strutturanti i fondali. Sono riconoscibili principalmente la Facies a Mytilus galloprovincialis (Lamarck, 1819) (codice di identificazione RAC/SPA III.6.1.4) e la Associazione a Cystoseira compressa (Esper) Gerloff & Nizamuddin 1975 (codice di identificazione RAC/SPA III.6.1.25). Inoltre è importante sottolineare la presenza di particolari specie che costituiscono formazioni di interesse ecologico in quanto incrementano l eterogeneità e la complessità dell habitat o sono specie soggette a protezione dalla normativa nazionale e internazionale. Queste specie sono: Pholas dactylus (Linnaeus, 1758), Sabellaria cf. spinulosa (Gravier, 1906), Cliona adriatica (Calcinai, Bavestrello, Cuttone, Cerrano, 2011) e Serpula vermicularis (Linnaeus, 1767). Inoltre è stata descritta una biocenosi effimera tipica dell area oggetto di studio, mai descritta precedentemente da altri, la Biocenosi effimera del detrito vegetale terrigeno. 4

L area terrestre individuata a sud del territorio del Parco è caratterizzata dalla presenza di una sorta di boscaglia planiziale costituita da salici ed olmi, che hanno assunto nel tempo una preziosa funzione dal punto di vista strettamente naturalistico. L area ricade nella zona alluvionale del fiume Musone ed è soggetta ad impaludamenti naturali, con conseguente formazione di piccole zone umide di grande rilevanza naturalistica considerate le esigenze biologiche delle principali specie animali di interesse conservazionistico presenti nell area (Anfibi in primis). Sulla scorta dei sopralluoghi in situ svolti a marzo 2009 ed attingendo ai dati bibliografici e ai lavori scientifici fino ad oggi pubblicati per la bassa valle del fiume Musone (cfr. Fiacchini & Foglia, 2006), sono presenti le sottonotate specie di notevole interesse conservazionistico: Specie Direttiva Habitat 92/43/CEE D.P.R. 357/1997 (e s.m.i.) Zerynthia polyxena All. IV All. D Sporadica All. II e All. All. B e All. Cerambyx cerdo IV D Note Margine coltivi Pipistrellus pipistrellus All. IV All. D Nidificante Pipistrellus kuhulii All. IV All. D Nidificante Triturus carnifex All. II e All. IV All. B e All. D Lissotriton vulgaris - - - - - - Hyla intermedia (già H. arborea) All. IV All. D Bufo viridis complex All. IV All. D Lacerta bilineata (già L. viridis) All. IV All. D Presenza accertata Podarcis muralis All. IV All. D Presenza accertata Podarcis sicula All. IV All. D Presenza accertata Coluber viridiflavus (=Hierophis viridiflavus) All. IV All. D Presenza accertata Elaphe longissima (=Zamenis longissimus) All. IV All. D Presenza accertata MOTIVAZIONE: Maggior efficacia di protezione delle biocenosi dei fondi duri comprese le attualmente presenti canopea di Cystoseira spp. e popolamenti di Pinna nobilis. Questa specie infatti risulta essere mappata nei fondali direttamente a nord del porto turistico di Numana. Migliore tutela delle biocenosi dei fondi mobili e delle spiagge emerse che dal porto di Numana sono mappate fino alla foce del Fiume Musone. Maggiore tutela degli habitat legati alla così detta piccola fauna Azione di protezione degli habitat fluviali che ancor oggi potrebbero essere adeguati alle fasi riproduttive di Alosa fallax (Specie prioritaria Direttiva Habitat 92/43/CEE allegato II e IV). 5

Scheda della specie Alosa fallax - Descrizione dello status Nelle aree di protezione attuali corrispondenti ai SIC IT5320006 è descritta la presenza del pesce osseo Alosa fallax (Lacépède, 1803 ) inserito negli Annessi II e IV della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat). Pesce osseo dell'ordine Clupeidae inserito nella lista delle specie parzialmente minacciate IUCN (Pavan, 1992). La specie è inserita nell'allegato III della Convenzione di Berna come specie protetta, nell'allegato II della Direttiva Habitat (Alosa spp.) in qualità di specie che richiede misure di gestione e nell'annesso III del protocollo ASPIM come specie per la quale è necessario regolamentare lo sfruttamento. La specie presenta una distribuzione che comprende il Mediterraneo e la porzione sud occidentale del Mar Nero, le coste del Marocco e dal Portogallo al mar Baltico. La specie di natura migratrice, nel periodo primaverile (riproduttivo) risale i fiumi e si insedia nelle lagune. Nel periodo invernale risiede in banchi in prossimità dei fondali mentre nel periodo estivo forma piccoli gruppi in superficie nutrendosi di clupidei (Tortonese, 1970). La specie è stata descritta come sicuramente presente lungo le coste del Monte Conero dove è stata catturata nel corso dei campionamenti sperimentali con reti da posta e registrata tra le catture realizzate dai pescatori professionisti di Ancona e Portonovo (Fabi et al., 2000). Ad oggi l alosa è in progressiva rarefazione in tutta Italia e per le Marche deve essere verificata la possibilità che una popolazione ancora in grado di riprodursi possa essere presente nell Esino, dove nel passato la specie dava luogo a massicce risalite durante il periodo riproduttivo (Bianco, 1991; Lorenzoni & Esposito, 2012). - Principali Pressioni (P) e Minacce (M) agenti sullo stato di conservazione della specie nel sito Il prelievo a scopi alimentari mediante reti da posta su fondali compresi entro i 30 metri (P1) sembra essere causa della regressione secondaria della specie (M1). Localmente è specie comune e bersaglio di molti piccoli pescatori insieme alla Umbrina. cirrosa durante la stagione autunnale. L impossibilità per la specie di risalire i corsi d acqua per completare il ciclo riproduttivo (P2) sembra essere causa principale dalla rarefazione della specie (M2). - Indicatori dello stato di qualità e conservazione della risorsa Ad oggi la specie risulta essere sporadicamente presente lungo le coste del Parco Regionale del Conero. Cartografia del ampliamento del SIC IT5320005, del SIC IT5320006 e della ZPS IT5320015 6

ENTE PARCO DEL CONERO (sede in Comune Di Sirolo) - cod. 42204 - Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto IL PRESIDENTE F.to Lanfranco GIACCHETTI IL DIRETTORE F.to Dr. Marco Zannini CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE E DI ESECUTIVITA - la presente deliberazione: è stata pubblicata, mediante affissione all albo pretorio, per quindici giorni consecutivi dal 26/03/2015. è stata comunicata: Prefettura di Ancona è stata trasmessa in data, Prot. n. alla Regione Marche Comitato di Controllo è divenuta esecutiva: perché dichiarata immediatamente eseguibile decorsi 10 giorni dalla pubblicazione senza che siano pervenuti reclami decorsi 20 giorni dal timbro di ricevuta apposto dal CO.RE.CO senza che siano intervenute interlocutorie e/o decisioni di annullamento a seguito di comunicazione del Comitato regionale di Controllo di non aver riscontrato vizi di legittimità nella seduta del. n. lì,. Il Direttore F.to Dr. Marco Zannini 7