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Guida principianti acquariofili di: Mauro Antoniazzi (nick su AE: Mauro) e Paolo Ranzato (nick su AE: Paperino) INTRODUZIONE 1 / 12

Questa guida vuole essere di aiuto per tutti coloro che intendono intraprendere l'hobby dell'acquariofila, in particolare l'acquario dolce tropicale, o che l'hanno già intrapreso ma ancora non hanno appreso completamente i vari componenti (materiali, accessori e tecniche) che fanno parte di questo mondo. Partire col piede giusto è importantissimo per cui si spera che questa guida vi aiuti a non commettere i classici errori da neofita che potrebbero scoraggiarvi, ma che inevitabilmente sono comunque parte di questo mondo e che in qualche modo ci aiutano a crescere e imparare. Di seguito verranno descritte le varie parti che compongono l'acquario così da avere un'idea generale del loro utilizzo e funzionamento: è importante, infatti, capire cosa serve e come funziona, per poter effettuare le giuste scelte nei nostri acquisti così da evitare di spendere soldi inutilmente. Parte I: L ACQUARIO LA VASCA Il primo passo per entrare in questo fantastico mondo è la scelta della vasca. 2 / 12

In commercio se ne trovano moltissime, di differenti forme e dimensioni, la scelta, oltre a dipendere dalle possibilità economiche e dello spazio disponibile, deve tenere in considerazione il tipo di pesci che si vorranno inserire nell acquario, sia per le dimensioni che possono raggiungere che per il carattere di alcune specie. Per questo è consigliabile, prima di procedere con l acquisto, informarsi sui pesci che si vuole allevare, sulle loro abitudini ed esigenze. Al contrario di ciò che si crede, acquistare un acquario piccolo non significa avere meno problemi e una minore manutenzione, anzi, un acquario piccolo necessita di molta più attenzione nella manutenzione in quanto un errore, seppur piccolo, va ad incidere molto, viste le dimensioni ridotte; al contrario in una vasca grande una qualsiasi sostanza inquinante o una sostanza in eccesso verrà diluita in molti più litri e avrà quindi minor effetto. Non c è una vera e propria regola sul volume ideale per iniziare questo hobby, solitamente si consiglia di partire con acquari di almeno 80-100 litri che permettono di creare degli ambienti (layout) già abbastanza interessanti e di vario genere. Per calcolare il volume dell acquario si moltiplica la Lunghezza x la Larghezza x l Altezza: 3 / 12

Ad esempio se acquistiamo un acquario che avrà una lunghezza di 80 cm una larghezza di 40 cm e una altezza di 35 cm il volume della vasca sarà di: 80x40x35 = 112.000 cm³ Dal volume della vasca si può risalire facilmente al litraggio lordo, ricordando che 1000 cm³ equivalgono a 1 dm³ e che 1dm³ d'acqua equivale a 1 litro, dobbiamo semplicemente dividere il volume per mille: Litraggio Lordo = volume : 1000 => 112.000 cm³ : 1000 = 112 dm³ = 112 litri. Abbiamo calcolato così i litri totali dell acquario, a questi però dobbiamo sottrarre il filtro interno (se è presente), il fondo che andremo ad inserire e i vari arredi (legni, rocce): si calcola che di media questi oggetti occupano un volume pari al 20-25%, che va quindi sottratto al volume lordo calcolato in precedenza. Sarebbe però opportuno misurare il litraggio netto piuttosto che stimarlo, tenendo il conto dei volumi di acqua aggiunti nella fase del primo riempimento: sul volume netto, infatti, si andranno a fare i conti per i vari dosaggi successivi. Sarà importante orientarsi sull acquisto di una vasca aperta piuttosto che su una con coperchio: una vasca di tipo aperto avrà la possibilità di montare una plafoniera esterna (che risulterà molto utile nel caso decidessimo a posteriori per un illuminazione più prestante), permetterà di coltivare piante galleggianti e piante che crescono anche oltre il livello dell acqua e di goderne la visione; lo svantaggio più grande sarà il fenomeno dell evaporazione, che durante l estate diventa molto importante, e il limite di scelta per alcuni pesci, che hanno particolari esigenze o abitudini. Al contrario un acquario chiuso con un coperchio ci darà la sicurezza di non vedere saltare fuori i nostri pesci e ridurre al minimo il fenomeno dell evaporazione, ma avrà lo svantaggio di toglierci la visibilità dall alto, di non permettere l'inserimento di piante semiemerse e ci limiterà fortemente nella scelta dell illuminazione: questi acquari infatti hanno coperchi standard che solitamente, per motivi di spazio, ospitano nel migliore dei casi 2 lampade; questo ci costringerà a ricorrere al fai-da-te nel caso volessimo aumentare l illuminazione per la coltivazione di piante più esigenti in fatto di luce. Altre opzioni riguardano la scelta di una vasca di tipo classico (a parallelepipedo) o di forma particolare: ne esistono infatti in commercio modelli di svariati tipi, ad angolo, a vetri curvi, a quadro, a colonna, adatti alle varie esigenze di spazio e arredamento. Ciascuna di queste soluzioni particolari è da valutare caso per caso, in quanto possono creare 4 / 12

svariati problemi: i vetri curvi, ad esempio, spesso deformano le figure; acquari ad angolo creeranno problemi futuri nel caso si volesse intervenire con modifiche alle plafoniere, in quanto non si potranno adattare le plafoniere standard; acquari a quadro, a colonna, avranno una superficie di scambio ridotta rispetto al volume, inoltre renderanno complessa, se non impossibile la manutenzione. Ricordiamo che per esigenze particolari è possibile ricorrere anche ad acquari artigianali su misura. All atto dell acquisto della vasca bisognerà valutare anche il mobile che dovrà supportarla: si può utilizzare un mobile dedicato, spesso in vendita abbinata ad un determinato modello di acquario, oppure utilizzare un piano di un mobile preesistente nel nostro arredamento, oppure farsene costruire uno appositamente; in questi ultimi due casi è doveroso ricordare che l acquario peserà moltissimo, sia per l acqua che per il vetro e l arredamento, pertanto il supporto dovrà essere molto robusto; inoltre dovrà essere indeformabile, in quanto una eventuale flessione del piano comporterà quasi sicuramente una frattura o una scollatura dei vetri costituenti la vasca. GLI ACCESSORI IL FILTRO Il filtro è il vero cuore dell acquario, senza filtro l acquario non potrebbe essere popolato dai nostri pesci e anche la coltivazione di alcune piante sarebbe difficile; il filtro ci aiuta a mantenere l acqua pulita e limpida, sia bloccando le grosse particelle sia purificando l acqua da quelle sostanze nocive che si formano per i naturali processi di vita (decomposizione di sostanze organiche, deiezioni dei pesci, ecc ). Da un punto di vista del posizionamento, può essere interno, fissato o meno ai vetri dell acquario, in modo permanente (incollato con silicone) o removibile (con ventose); tale soluzione è sicuramente una scelta obbligata per chi non ha spazio all esterno dell acquario, ma è più economica ed estetica, per l assenza di tubi esterni; gli svantaggi sono la limitata capacità filtrante, dovuta allo spazio ristretto per l alloggiamento dei materiali filtranti e l ingombro interno, che riduce la capacità della vasca. I filtri esterni invece hanno prima di tutto il vantaggio di non occupare spazio in vasca e quindi non togliere litri preziosi per i nostri pesci e permettono una manutenzione più semplice; inoltre si possono scegliere di svariate dimensioni e portate, e questa è una grande opportunità in quei casi in cui, per esigenze legate all allevamento di pesci di grandi dimensioni o all allestimento di acquari con scarsa vegetazione (ad esempio biotopi laghi africani), occorrerà un filtro sovradimensionato ad alte prestazioni. 5 / 12

I filtri sono divisi in stadi composti da differenti materiali che hanno funzioni specifiche; i diversi stadi di filtraggio possono essere tre: - Il filtraggio meccanico Solitamente posto come primo stadio ha la funzione di bloccare meccanicamente tutti i detriti e le particelle libere in acqua trattenendole al suo interno; solitamente è composto da 2 tipi di materiali utilizzati singolarmente o anche insieme: le spugne e la lana sintetica. Il filtraggio meccanico è importante non solo ai fini estetici ma per eliminare i detriti visibili che, se lasciati in acqua, andrebbero a depositarsi sul fondo per poi decomporsi e liberare sostanze nocive, che potrebbero causare diversi problemi come la formazione di alghe o l aumento di batteri patogeni, oppure depositarsi sulle foglie delle nostre piante e impedire la fotosintesi. Per questo è importante la manutenzione di questo stadio con una regolare pulizia dei materiali, che, se troppo sporchi, possono anche intasarsi e impedire la circolazione dell acqua all interno del filtro. - Il filtraggio biologico E lo stadio di maggiore importanza soprattutto per i pesci; in questo stadio vengono rimosse o trasformate quelle sostanze tossiche (per lo più ammoniaca e ammonio) in composti meno tossici, sfruttando il lavoro di organismi viventi, i batteri. In pratica in questo stadio avviene parte di quello che viene chiamato ciclo dell azoto, processo che inizia con l ammoniaca (NH3) o ammonio (NH4), prodotti dagli organismi viventi che ci sono in acqua (non solo i pesci), che attraverso l ossidazione da parte di batteri dei ceppi Nitrosomonas vengono trasformati in nitriti (NO2), meno tossici dell ammoniaca ma comunque pericolosi per i pesci. Nella successiva trasformazione, sempre tramite ossidazione, i batteri Nitrobacter trasformano ulteriormente i nitriti in nitrati (NO3), composti sicuramente molto meno tossici dei precedenti ma da mantenere entro un certo limite. Si può quindi capire come l ossigeno svolga una parte molto importante per la sopravvivenza di questi batteri nitrificanti e la trasformazione delle varie sostanze; tale ossigeno giunge ai batteri attraverso la circolazione forzata tramite la pompa che è alloggiata nel filtro. Se tale circolazione si dovesse interrompere si fermerebbe anche l apporto di ossigeno con la conseguente morte dei batteri, per questo è bene non fermare mai il filtro per un tempo prolungato e fare una buona manutenzione al filtro meccanico che intasandosi bloccherebbe il flusso. I materiali che compongono questo stadio del filtraggio sono materiali porosi che facilitano l insediamento dei batteri; un esempio classico sono i cannolicchi ceramici e altri materiali ceramici, granulati di lava, basalto, terracotta; i batteri si insediano anche nelle spugne del filtro meccanico e per questo talvolta è consigliabile per fare la pulizia di tali spugne l uso della stessa acqua dell acquario e non quella di rubinetto che per il suo contenuto di cloro causerebbe la morte dei batteri. In questo stadio la manutenzione è nulla o quasi, bisogna intervenire solo se si accumula un 6 / 12

eccessiva sedimentazione di fanghi che rallentano molto il flusso di acqua. Il completamento del ciclo dell azoto avverrebbe con una fase anaerobica, la denitrificazione, tramite particolari batteri capaci di trasformare i nitrati in azoto gassoso, N2, che si libererebbe in aria. Purtroppo questa parte del ciclo non è quasi mai completa negli acquari di acqua dolce, salvo non esistano particolari filtri detti denitrificatori, in genere poco usati in quanto complessi e compartanti rischi per gli ospiti dell acquario; tuttavia, parte di questo ciclo avviene a volte nella parte terminale anossica del filtro biologico e negli strati profondi dei fondi abbastanza spessi. - Il filtraggio adsorbente e chimico Trattasi di un filtraggio opzionale fatto da materiali adsorbenti o chimicamente attivi. I materiali adsorbenti, rappresentati per lo più dai carboni attivi, eliminano le sostanze chimiche, per lo più macromolecole, catturandole al loro interno tramite un processo fisico, l adsorbimento appunto, fino alla totale saturazione; per questo motivo hanno un azione limitata nel tempo. Spesso si utilizzano per rimuovere trattamenti chimici e farmacologici, o per rimuovere i tannini, che comportano un antiestetico colore giallognolo dell acqua. Purtroppo però questi prodotti eliminano anche sostanze utili, è quindi un bene non abusarne ma utilizzarli solo in casi di effettiva necessità. I materiali chimicamente attivi sono costituiti per lo più da resine, che eliminano alcune sostanze indesiderate (silicati, nitrati, fosfati) legandole permanentemente al loro interno con un meccanismo di tipo chimico; come per i materiali adsorbenti hanno un limite di utilizzo oltre il quale perdono le loro proprietà. Ci sono poi altre sostanze chimicamente attive come, ad esempio, resine e la torba, che tramite scambio ionico riduce la durezza carbonatica (KH) e rilascia acidi umici che abbassano il ph. Sono sostanze da usare con cautela e da parte di acquariofili abbastanza esperti, in quanto possono comportare effetti collaterali non graditi. Come abbiamo accennato in precedenza i filtri possono essere di due tipi, filtri interni e filtri esterni; i filtri interni solitamente sono divisi in 3 scomparti: nel primo inseriremo il riscaldatore, che dovrà lavorare sempre in immersione per evitare rotture del vetro protettivo; nel secondo troveranno posto la spugna (e/o la lana sintetica), sotto la quale verrà inserito il materiale per l insediamento biologico (es. cannolicchi) fino a riempimento di tutto lo spazio disponibile; nel terzo e ultimo scomparto verrà inserita la pompa che rimetterà in acquario l acqua ormai completamente filtrata; in questo scomparto insieme alla pompa possiamo inserire i materiali per il filtraggio chimico o adsorbente. Altri filtri interni possono avere configurazioni differenti. I filtri esterni hanno al loro interno, a seconda della marca e della capacità, due o più cestelli per l inserimento dei materiali filtranti; nel caso di due cestelli, si inseriranno nel primo in basso i materiali del filtro biologico e in quello più in alto le spugne; nel caso di filtri con più di due cestelli, sarà possibile utilizzare quelli in più per l inserimento di resine, carboni o ulteriori materiali per l insediamento dei batteri. 7 / 12

IL RISCALDATORE Il riscaldatore è un accessorio indispensabile per la realizzazione di un acquario tropicale; i pesci tropicali infatti, al contrario dei pesci definiti da laghetto o da acqua fredda, richiedono temperature dell acqua che possono variare dai 22 C fino ai 30 C. Il tipo di riscaldatore più utilizzato è quello detto a provetta, che consiste in un tubo in vetro di forma cilindrica chiuso nella parte inferiore, al cui interno sono inseriti una resistenza e un termostato; nella parte superiore, stagna, viene posto il perno di regolazione del termostato e l uscita dei cavi che terminano con una spina per l alimentazione a 220 V; collegando la spina ad una presa di corrente la provetta si riscalda fino al raggiungimento della temperatura precedentemente impostata, che determinerà lo spegnimento della resistenza, che non si riaccenderà fino a che la temperatura non scenderà nuovamente sotto il valore prescelto. Esistono anche riscaldatori a filo, detti cavetti sottosabbia, che vanno sistemati sul vetro di fondo dell acquario ma il loro utilizzo è legato a particolari tipi di sottofondi sabbiosi. In questo caso solitamente l unità di controllo è separata da quella riscaldante. I riscaldatori si differenziano tra loro per la potenza della resistenza, si parte così da piccoli riscaldatori da 10W fino ai più grandi da 300W, la scelta va effettuata in base al litraggio complessivo che devono scaldare, maggiore è la quantità di litri maggiore sarà la potenza che dovremo scegliere per il nostro accessorio. E importante scegliere il riscaldatore della giusta potenza: un riscaldatore troppo debole non riuscirà a compensare la dispersione termica della vasca verso l ambiente esterno, pertanto, pur rimanendo costantemente in funzione, l acqua non raggiungerà mai la temperatura impostata; viceversa, un riscaldatore troppo potente potrebbe comportare ampie oscillazioni della temperatura, in quanto anche una breve accensione causerebbe un repentino innalzamento della temperatura dell acqua. Per la scelta della potenza adeguata al nostro acquario, presumendo che l acquario si trovi in un locale riscaldato e che quindi anche durante il periodo invernale la T non scenda sotto i 17 /18, ci possiamo affidare alla regoletta di 1 Watt per litro, cioè se abbiamo un acquario da 50 Litri occorrerà un riscaldatore da 50W uno da 100L 100W e così via. Per maggior precisione bisogna tenere conto del t, che si ottiene sottraendo il valore che vogliamo ottenere nella vasca a quello che abbiamo nell'ambiente: T locale - T acquario = t. Qui sotto viene riportata una tabella che ci aiuta nella scelta del wattaggio ideale in base al t e ai litri del nostro acquario: 8 / 12

E comunque bene inserire un termometro per il controllo della temperatura, possiamo così controllare un eventuale guasto del nostro riscaldatore. I guasti tipici del riscaldatore e le relative conseguenze sono due: 1 il riscaldatore smette di funzionare, quindi la temperatura dell acquario si abbasserà, tanto più rapidamente quanto più l acquario sarà piccolo; questo potrebbe causare un indebolimento dei nostri pesci rendendoli vulnerabili alle malattie. 2 il termostato si guasta e il riscaldatore non si spegne; in questo caso la temperatura potrebbe salire molto, con conseguenze negative per la fauna: con aumenti modesti alcune specie andranno già in sofferenza o incontro alla morte; nel caso queste superassero i 35 /40 C difficilmente qualche pesce riuscirà a sopportarle. E' doveroso ricordare che le temperature troppo alte o troppo basse hanno conseguenze negative anche sulle piante e sulla flora batterica dell acquario e del filtro. L AERATORE L aeratore è costituito da una pompa esterna che aspira aria dall ambiente e la immette nel nostro acquario attraverso un tubicino che termina con un diffusore di materiale poroso; l aria risale la colonna d acqua per effetto della spinta di Archimede e crea l effetto delle bollicine particolarmente visibili e apprezzate da molti da un punto di vista estetico. Il diffusore può essere una pietra porosa o un particolare arredo di discutibile gusto estetico (palombaro, teschio, forziere, ecc ). Le bollicine sono quindi composte di aria, che è una miscela di vari gas fra cui Ossigeno (O2) e 9 / 12

Biossido di Carbonio (CO2); solo una parte minima di questi gas riuscirà a disciogliersi in acqua, in quantità via via maggiore quanto più fini saranno le dimensioni delle bollicine; infatti, le bolle grandi hanno una superficie di scambio minore rispetto al loro volume e risalgono in superficie troppo velocemente. Inoltre le bollicine salendo muovono la superficie dell acqua favorendo così uno scambio gassoso per effetto della rottura della tensione superficiale. Molte persone che si avvicinano per la prima volta all acquariofilia pensano che l uso di un aeratore nell acquario sia indispensabile per ossigenare l acqua per i pesci; questo in parte è vero, ma vediamo di fare un po di chiarezza: l aeratore è utile in acquari con molti pesci e poche piante o nessuna (es: acquari per ciclidi africani), ma negli acquari con molte piante e pochi pesci non solo è inutile, ma è persino dannoso, in quanto il movimento superficiale favorisce molto la dispersione della preziosa CO2, molto utile alle piante per il processo di fotosintesi dal quale viene prodotto ossigeno in genere in quantità più che sufficiente per garantire la vita e il benessere dei nostri ospiti. Tuttavia riteniamo che sia opportuno avere a disposizione un aeratore in casa per ogni evenienza: in particolari situazioni, come eccesso di temperatura, uso di alcuni medicinali e eccesso di CO2 potrebbe rivelarsi indispensabile per salvare i nostri pesci, inserendolo al primo sintomo di affanno. Fra l altro, fra tutti gli accessori per l acquario è probabilmente il più economico. L IMPIANTO AD OSMOSI INVERSA L impianto ad osmosi è un impianto opzionale esterno all acquario utile per la preparazione dell'acqua per i cambi; è composto da vari stadi (2-4) di forma cilindrica, il principale dei quali contiene la membrana di osmosi; in genere l acqua attraversa prima un prefiltro meccanico per trattenere le eventuali impurità che danneggerebbero la membrana; la particolare membrana per principio di osmosi inversa trattiene tutti i sali contenuti nell acqua della rete, gli altri eventuali stadi attraversati successivamente dal debole flusso di acqua trattengono ulteriori particelle. Si ottiene così un acqua molto pura simile a quella distillata; i valori dell acqua di un buon impianto di osmosi dovrebbero essere i seguenti: KH 0 GH 0 Conduttività Il valore del ph è abbastanza instabile visto il valore nullo o quasi dell alcalinità (KH), e tendenzialmente acido con notevoli variazioni anche solo agitando il contenitore. 10 / 12

L acqua di osmosi inversa, chiamata anche R.O. (Reverse Osmosis), non può essere usata così come esce dall impianto direttamente nell acquario, per via della totale assenza di sali e della instabilità del ph; vanno quindi aggiunti i sali per GH e alcalinità (KH) fino ad avere il valore desiderato oppure si può utilizzare per diluire l acqua di rubinetto se questa ha una durezza troppo elevata. Ad esempio se vogliamo ottenere un valore di GH 10 e alcalinità (KH) 5 e la nostra acqua di rubinetto ha valori di GH 20 e alcalinità (KH) 10, sarà sufficiente utilizzare 50% di acqua di rubinetto e 50% acqua osmotica. L'utilizzo di acqua R.O. pura, così come esce dall'impianto, risulta comunque idoneo in casi particolari, ad esempio per recuperare mediante rabbocco l'acqua evaporata dalla vasca, o per abbassare la durezza in acquario... ma di queste cose si parlerà più avanti, nella parte che dedicheremo alla gestione dell'acquario. L'IMPIANTO A CO2 L arricchimento dell acqua con CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica) è molto importante in tutti gli acquari molto piantumati; infatti le piante sfruttano il carbonio presente nella molecola per il processo fotosintetico, che è alla base dei processi metabolici e di crescita; le piante trattengono quindi il carbonio e rilasciano l ossigeno nell acqua che viene utilizzato per la respirazione dai pesci, invertebrati e batteri presenti. Tuttavia, mentre per le piante emerse l'anidride carbonica non è mai un fattore limitante, per le piante acquatiche in acquario la quantità di anidride carbonica disciolta in acqua è quasi sempre insufficiente per una crescita ottimale, malgrado la produzione di questo gas da parte degli animali. Questa carenza determina una crecita stentata delle piante e per contro favorisce le alghe, essendo queste meno esigenti. Il CO2 si combina con l acqua formando acido carbonico, pertanto determina un abbassamento del ph, che in genere è gradito entro certi limiti. Tuttavia, un eccesso di questo gas disciolto in acqua può essere letale per i pesci, sia per un abbassamento troppo elevato del ph, sia per il suo effetto asfissiante. Occorre quindi prestare la massima attenzione nella regolazione dell erogazione di questo gas, contenendone la concentrazione entro 30mg/l! Per la misura di questa concentrazione si usa in genere il metodo indiretto, che prevede la misura di altri due parametri (Ph e alcalinità): 11 / 12

Un permanentemente L'impianto ricaricabile; pressione rientro permette accessorio passaggio Vi manuale fattibile, o spinta addirittura minore restano arriverete fornire dell'acquariofilia. L'ILLUMINAZIONE Nell acquario seconda comportamentali la loro di acquario, conto simile bisognerà Sono situazioni, Per è lux) unità pratica totale approssimazione, occorrerà fluorescenti equivalenze In illuminazione Illuminazione quantità risultati più potenza sono prima, altro la crescita. allestimenti importante, a prima di erogando anche quella sistema tassi ed nozioni di alla essa puramente col avverrebbe di adottare a della e opzionale non esigenze quantificare elettronici), flusso funzione, erogazione gradazione, l'uso tempo, CO2 tutto naturale impianti riduttore sarà addirittura nella crescita in basilari CO2 riguarda è delle a riproduttive misura stile situazioni assente, particolari composto sufficiente; casi fauna, l ecologiche sciogliersi estetica, bombola CO2 nelle vetro erogando l illuminazione 24 l elettrovalvola, (fotoperiodo, "Nature utilizzati luci elevati, della più che particolari differenti ore pressione consigliabile, quantità prevede somministrata, dell acquario. importanti flora, abbinate quanto accorgimenti. bombola, su da è quando notturne, questi tre discosta Aquarium" solo quella delle 24 pesci, più acqua, qualunque funzionalità. abbinamento poiché tipologia l uso che regolabile, nel zone elementi: non per particolari CO2 cui seconda specie svotata; collegata crostacei seppur nettamente nelle non fotoperiodo, di l'erogazione permetterci deve di un'acquariofilia provvisto d ombra ) erogata; chi particolari una tipo (a luce erogandola introdotte, sia cui quali gel, necessariamente funzione, come casi regolazione ad sta bombola stimola e genere flipper tipo influenza a risulta ha gasteropodi; una piccole dallo avvicinando pastiglie, reagenti meno ultimo continuata nella permette realizza timer osservare creando fauna riferisco valvola solo sebbene illuminazione più scopo inutile che a massa dimensioni fotosintesi elevato stadio più molto 24 setto blanda durante quantitativamente contenuti manometri a può spesso ore, precisa; fermentazione, se infine una per rispettare vegetale l acquario poroso; regolare plantacquari questa abbiamo essere non CO2 livello, utile parte rispetto alcuni attività situazione delle ritorno, di un'oscillazione prima dannosa. in ore con 24 terza per cui guida, dei ampolle a particolari casi davvero piante contabolle ore vitali cui e è tipo esigenze chiudere nostro volta misurare ulteriore casi diffusore, per i luce funzione, quanto dotato suoi bisognerà al magari esigua che usa epiù bombola stile evitare giorno e non al da... notevole, piacimento abitanti; quindi possibile mira mondo parametri e attaccare Ad sono superiori informazioni delle avanzata ben ogni valutazione esempio, quanto è potenze lampade, vasche di inserite tra schede comunque piuttosto delle più caso, riferimento a tabelle ampio, utilizzare infatti, 1 più valutare nostre riguarda (le confrontando e standard piante nella una della realizzate debole media forte ricco esigenti) merito delle più condizionati, complessa, che rapporto temperature stresserebbero e volta lampade prima usate); : vasca dobbiamo potenze che valori evitare : invece catalogano : potenza tipo alla è vegetazione. valori calcolato sul sono non fascia W/L. quantità > genere i pertanto nostro luci valori compresi 0,8 illuminazione differenti; ad hanno inserite simili; tenere scelta delle altri fasce esempio, troppo i W/l termini colore litri abbastanza sito rapporto tipi piante particolari lampade tuttavia, abitanti, flusso netti dell illuminazione conto... nella tra inoltre http://www.aquaexperience.it intense, adeguate, debole, lampade affida 0,4 dell acquario. dalla flusso luminoso terza delle potenza/litri, queste causandone e fluorescenti usare esigenze attendibile, 0,8 calcolo vasche presenza a luci media, esigenze fascia, luminoso delle debole, (HQL, soprattutto W/l richiesta colorate, o tre usata, valutazioni vale tali fasce Si forte: necessitando possiamo HQI, funzione o forme rapportata sofferenza, piante tratta luce, delle lampade. 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Come svantaggio questo anche motivo inoltre della è nelle che sono colonna zone dissipano molto filtro più d acqua. basse. UV. indicate molto calore negli e acquari vanno marini quindi dove posizionate la quantità ad almeno luce 30/40 deve più offerta sulle essere in Restano ai Lampade particolare le PL lampade fluorescenti vi è rappresentare una dispersione necessitano un luminosa di tubo un T5 alimentatore. piegato dovuta alla a U. rifrazione interna i cm due del legata La 50cm comunque lunghezza, con scelta quasi wattaggio obbligata variabile per acquari dai 9 ai 55W. piccole dimensioni vanno dai e di IL Se necessario Il Un trarre anche Per compresa compatti putrefazione Altra calcareo, passare innalzando parte bene, o all'uso Vediamo tipi Solitamente origine esistono impatto perché La sottofondo, avrà GHIAIA combinati suo possibile costituita FONDO trova durata buon lungo favorire caratteristica vuole degli roccia. i quindi, interno la nutrienti calcarea. innaturali. finché ha del anche troppo fondo crescita superficie. quindi infatti, tempo; e tra diversi acquari, un'importanza predisporre così utilizzare le da fra quella pericolosi scegliere i le altre crescita 5 pietroline loro deve necessari versioni formando i radici cm trovano vari delle colori, KH, importante potrebbero adatta questo caratteristiche con e essere delle i materiali il alghe ottimale sia 12 creare GH, l eccezione a permetterà di nelle cui assoluta senza seconda zone piante cm, tipo fondo ricco forti indesiderate. trarranno è acquari ph avere piccole che fondi delle elencati prive ceramici liberare colori piante fondo vere sono possono cui del la degli il nutrienti multistrato; problemi alle piante, una materiale conducibilità non vasche (ad artificiali inserirle i tipo rilascerebbe analoghe ossigeno nutrienti. radici, nella crescita acquari o granulometria intermedia eccezione deve seguito tipo per essere sia roccia dei colonna linea tramite e quarzo, (giallo, utilizzato tuttavia i rilasciare questi pesci. farle con dedicati (anossiche) negozi, a delle singolarmente, dell'acqua, quelle utilizzati generale, e carbonati tra delle radicare. d acqua i rosso, piante, devono completamente alcuni processi minerali non ma carbonati ai dei piante sabbia ciclidi per troppo sia blu, tubi il tipi che cosa essere nutrienti il quanto calcareo; chimici che epifite) fondo: di realizzando i verde, darebbero T5. dei ciottoli sottile sconsiglia e non substrato scioglierebbero quindi grandi deve rilasciati i inerti compongono. che gradita queste pesci, nelle nell acquario ecc..), per e inserendo avere originate non favorirebbero laghi luogo evitare loro l acquisto fondi non gradualmente acqua. nella svilupperanno deve quanto, un grande africani. prossimità, sono a monostrato, nell'acqua processi altezza maggior da un sarà essere Neproprio adatti diversi fondo con E' 15 Se fine mancanza Si Come È decorative. SABBIA POZZOLANA consigliato adatta simile può la eliminato granulometria per evitare ovviare alla agli la varia ghiaia acquari lavare ossigeno completamente (o compattamento questo tra ideale LAPILLO è i 3 consiglia molto ghiaia nel di e di problema hanno granulometria un 5 fondo VULCANICO) fine mm. prima buon il che pulviscolo. pesci si e lavarla sconsiglia rischio ghiaietto, di impedirebbe inserirla l inserimento più prima amano sottile. formazione che nell acquario dell inserimento. creare permetta rovistare circolazione un di cavetto fondo sacche diverse fondo circolazione dell acqua, molto riscaldante anossiche. o volte, per alto fino dell acqua (superiore creazione con sottosabbia. che conseguente questa anche 5 zone cm) non il e al di E' Molto Inoltre sostanze Materiale porosità granulometria caratteristiche ghiaietto granelli, quando Non derivano alluminio cristallina, Sono Capacity disponibili verificano Questi bonsai, Rispetto potenziale, l acqua radicazione; Le elementi Inizialmente minerali facendo assorbire sostengono allofana conseguente La asciugata, grandezze GRAVELIT TERRE mantengono non un sua esempio terre altera ottimo sono rilasciano caratterizzate economico suoli struttura porosità nel allofane non molto a policromo. sua da (CEC), che, ALLOFANE solo utilizzato estrae all occorrenza buona impermeabili, substrato, presentano vengono suoli materiale pertanto prossimità è nessun saranno ottima calcio, grossolana a recentemente inalterata fanno accentuata insolito polveri, depositano differenza porosa ovvero originariamente una e parte spesso origine da porosità che il del modo utilizzati pianta granulometria evitando poi infatti magnesio, una delle definiscono consente alcuni sono gravelit spesso pertanto usare permette e non loro come vulcanica, ph buona sul una trovare dal argille, radici. favorisce sono quelli capaci evidenti e quindi inizialmente, granulometria piante come fondo. un gli KH, sottofondo; tempo un possono stati Capacità tipicamente potassio, una ottimo amorfi. apparati crescita dei medio ottima è sono problemi strato attraverso costituiti l insediamento vantaggi: inerte impiegati adsorbire granelli buona substrato floricultura, quali fertili, grande, assorbire colonizzazione più anzi delle radicali l'azoto assomiglia (non Scambio prevalentemente circolazione piuttosto costituenti basso condividono i anche ma rendono e asfissia processi piante. gravelit quindi si fissare favorisce ammoniacale, delle possono auto l acqua (substrato) ricoprire Cationico batteri molto grossolana. particolare fertilizzato delle piante attaccati l acqua compattano), ambito numerose chimici da dell'acqua, argille, e molto diventarle parte all'argilla utili radici, i nutrienti; eventualmente si equivalente acquariofilo. cristallina. (CSC) "aggrappino" alla saldamente minerali non con dei per fosforo, scambio ricoprire sostanze favorendo circolazione queste decomposizione batteri espansa, lasciando hanno appositi saturandole o coltivazione Cation Allofani, e fertilità con ionico due renderle e nutrienti, una alle ai quindi prodotti. presenta Exchange circolare dell acqua. singoli radici struttura che ghiaia. - e cambi i conseguentemente sali che questo potremo d acqua tipo maturazione molto procedere fondo consistenti, è necessario ha può tendenza l allestimento fino utilizzare monitorare alla maturazione adsorbire un dell acquario; i contenitore valori una GH grande a dove fondo, e KH, proposito inserire quantità integrandoli quando la alcuni terra smetterà silicati sali dei o delle settore; usati dei Proponiamo il ALTRI commercio terra fertilizzanti per ogni MATERIALI allofana immersa l'intero riscaldata e di prodotto confezionata. inserimento si solidi seguito trovano spessore, più acqua, nota da ha miscelare fondi rimuovere è nell acquario. elenco altri l Akadama, sua cambiando già solo caratteristica non completi organismi per altri esaustivo questa proveniente substrati. parte e fertilizzati, e e giornalmente sottostante, parassiti, dei sue dal principali proprietà. prodotti Giappone; infine altri fino materiali dalle frantumata Alcuni ancora alla maturazione, svariate viene commerciali ; di essi possono raccolta aziende granuli e considerare e del essere diverse rimanda quali gliuna lettore Power Sarawak Nile Congo alla Sand Soil consultazione (New Special Amazonia, delle schede Malaya, di Africana) prodotto disponibili sui siti web dei produttori: Ada Aquili Anubias Azoo Dennerle E'quo Mekong Bottom fertilizer Substrato Eden Vigor Linea Deponit mineral Sand color Attiva Fertilizzante Poroso Mix basic Fondo Professional Attivo ARREDI Le facilmente rispetto È l alterazione dei abbinamenti compensare acquariofilia acido Elos JBL Knott's Prodac Seachem Sera Tetra Tropica Wave LE ROCCE Aquabasis Manado Terra Floredepot Floreground Plant Master Nature Fertil Plant Fluorite Onyx (Black, Complete Plant elementi Soil Substrate (normal Sand (normale, Small, Substrate e arredo Medium) Alcune timidi plus) - L idea resine, stati Inoltre rilasciate molto importante reperibili altre. in natura, rocce dark, non che molto tutte red inseriranno o sono usati black negli adatte e black allestimenti non agli sand) Per guida Una mangrovia ossia legni, è umici gradiscono Ora passare questa I questo meglio rocce LEGNI grandi capire chi che inseriti. alternativa non che legni muriatico: prendere "preparazione facendola eventuali alcuni rocce volesse dai alla ci utilizzare bollirli nell acquario sono rilasciano laghi se siamo contesto o duri questo bordi dei consigliabili fase mirati vicendevolmente, spaventati hanno non adatti giava, almeno qualche più provare africani valori, nostre se sostanze diventare fatti dell allestimento, tondeggianti. sono legni effetto. friggono, semplice non adatto una profili legni" un idea in salvo rocce ed adatti raccolti potrebbero a precauzione. marciscono, essere volta tempi utilizzare indesiderate molto paio (per alcuni alla giallognola di calcaree allestimenti e sono di manila alla inseriti producendo sicura neofita, loro brevi accedervi di come taglienti tipi volte, natura vita calcaree che trattazione. legni urtarle e di o stagionati, quest'ultimo è Dato potrà sommersa e, fondi lunghi. mopani, cui che verrà l inserimento plantacquari acqua. questo particolari raccolti a è e acqua, cliccate eventualmente differenza una non che erano essere o allofani, ferirsi trattata suono Seppur tentazione aiuterà sono non bamboo che alcuni basta e venute caso qui molto quali natura marciscono il sappiamo in non elementi di prossimamente, tipo adatte nostro dei ). innocui, anche legni siano versarvi non acquari e quelli rilasciano gravemente, sfrigolio, pesci, a potrete consigliamo sughero molto contatto nelle acquario appositi adottino di i tratta di dedicati cui questi dopo origine non sopra o forte ogni eliminare vasche arrivare alcune significa effetti cosa sostanze. propriamente tutti per qualche particolari possiamo nella genere ma sono alcune acidi quindi all'allevamento calcarea particolari sono questi gli l acquariofilia dove sono molto per parte vadino colorano tossiche quindi E' ma gocce questa venuti tempo gradi, ci legni. più finalmente gestioni spesso utile, per degli seconda sono sebbene attenzioni) a indicate evitare a livelli quindi tipo la che calcaree. verranno preferire acidi contatto, viakal pesci dei (radici nostra questi ele sono questi ciclidi siano non o Autori: Clicca Mauro guida. qua per Antoniazzi, seconda Paolo parte Ranzato della guida. 12 / 12