Esercitazioni per la simulazione della PROVA NAZIONALE di comprensione della lettura Scuola secondaria di I grado



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Tommaso Bernardi Rosanna Montano Rita Piloni Esercitazioni per la simulazione della PROVA NAZIONALE di comprensione della lettura Scuola secondaria di I grado

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PRESENTAZIONE Le prove nazionali Come i Colleghi ben sanno, a partire dall anno scolastico 2007-2008 gli esami finali della scuola secondaria di primo grado prevedono una prova nazionale di comprensione del testo, che ha lo scopo di verificare il livello di competenza raggiunto dagli studenti al termine del primo ciclo di studi. La prova d esame comprende due gruppi di domande: un primo gruppo finalizzato a verificare la comprensione della lettura e un secondo volto a verificare le competenze di tipo grammaticale (la riflessione sulla lingua). Le prove presenti in questo fascicolo si propongono di preparare gradualmente l alunno al primo gruppo di domande. La tipologia di esercizi Le domande relative alla comprensione della lettura presentano alcune caratteristiche che è bene chiarire preliminarmente: si tratta di domande che riguardano testi narrativi (l unico tipo di testo che è stato considerato in questo fascicolo); la maggior parte delle domande prevede una risposta chiusa (scelta fra quattro alternative); altre domande richiedono una breve risposta aperta (trascrizione di informazioni o completamento). Nel loro complesso, le domande verificano le seguenti competenze: comprensione locale, gli studenti devono individuare correttamente le informazioni esplicite presenti anche in punti del testo fra loro distanti, confrontare i contenuti testuali, ricavare le informazioni implicite e riconoscere la sintesi più corretta fra le alternative proposte; organizzazione logico-semantica, gli studenti devono saper individuare le relazioni interne alla frase (tempo, spazio, causa, fine ecc.), le relazioni tra frasi indipendenti (motivazione, esemplificazione, opposizione, successione temporale ecc.), le relazioni fra i diversi elementi del testo (a chi o a che cosa si riferiscono i pronomi, spiegazione dei riferimenti spaziali e temporali ecc.); lessico, gli studenti devono saper ricavare dal contesto il significato di una parola o sostituire con il sinonimo più adatto un termine presente nel brano. Il contenuto del fascicolo Il presente fascicolo contiene, per ogni anno scolastico: un esempio di prova guidata, in cui gli studenti sono invitati a leggere il testo e a svolgere gli esercizi, ma trovano anche una guida all individuazione della risposta giusta, attraverso una rifles- III

sione sui ragionamenti da compiere. Gli studenti potranno così mettere a punto un modello di analisi, utile quando si troveranno ad affrontare da soli la prova finale; una prova di verifica, elaborata sul modello della prova nazionale, in cui gli studenti si trovano in una situazione analoga a quella che incontreranno durante l esame. Queste prove sono accompagnate da una griglia di correzione per l insegnante. Suggerimenti d uso Com è ovvio, ciascun insegnante è libero di utilizzare questi materiali nel modo che ritiene più opportuno, a seconda della programmazione che svolge e della classe con cui lavora; la suddivisione per anno presente nel fascicolo non è vincolante: essa indica una crescente difficoltà dei testi proposti, piuttosto che una destinazione d uso specifica. Noi suggeriamo di sottoporre gli studenti prima alle prove guidate, che hanno una funzione preparatoria, e solo nella parte finale dell anno scolastico a quelle di verifica, che possono servire come allenamento all esame o come prova di valutazione per l insegnante. Nelle pagine che precedono i brani abbiamo riportato, in parte, le Istruzioni generali che compaiono nella Prova di Italiano del Ministero: l insegnante può decidere se fornirle agli studenti, indicando loro di leggerle prima dell inizio della prova e di seguire le istruzioni, come dovranno fare in sede d esame. Auspichiamo che questi modelli possano servire ai Colleghi per creare altre prove, simili a queste, e moltiplicare così le occasioni di allenamento e di verifica per gli studenti. Gli Autori IV

INDICE Istruzioni generali... 1 Primo anno Prova guidata Atom e la capra (Paola Zannoner)... 3 Prova di verifica La bambina che entrava nei libri (Mario Lodi)... 10 Griglia di correzione... 14 Secondo anno Prova guidata Paura (Guy de Maupassant)... 15 Prova di verifica I giorni perduti (Dino Buzzati)... 23 Griglia di correzione... 27 Terzo anno Prova guidata Un messaggio imperiale (Franz Kafka)... 29 Prova di verifica Bill e io (Mario Rigoni Stern)... 36 Griglia di correzione... 40 V

Istruzioni generali Fai la massima attenzione a queste istruzioni. [ ] Leggi con attenzione i testi perché poi dovrai rispondere alle domande. Stai attento/a: a lato di ogni testo ci sono dei numeri (5, 10, 15 ecc.). Ti aiuteranno a contare le righe. Quando rispondi non devi coprire il testo, se vuoi puoi rileggerlo. In alcune domande è riportato tra parentesi quali righe del testo dovrai rileggere per rispondere. Ad esempio: (righe 5-9) significa che dovrai rileggere da riga 5 a riga 9. Per ogni domanda ci sono quattro possibili risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c è una lettera dell alfabeto. Per rispondere metti una crocetta nel quadratino a sinistra della risposta che ritieni giusta, come nell esempio seguente. 1. Qual è la capitale dell Italia? A. Venezia. B. Napoli. C. Roma. D. Torino. Esempio 1 È stata messa una crocetta nel quadratino corrispondente alla lettera C perché Roma è la capitale dell Italia. Se non sei sicuro/a di una risposta, segna la risposta che ti sembra giusta e continua con la domanda successiva. Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere scrivendo NO vicino alla risposta sbagliata e mettendo una crocetta nel quadratino della risposta che ti sembra giusta, come nell esempio seguente. NO 2. Dove si trova l Ungheria? A. Asia. B. Africa. C. Europa. D. Australia. Esempio 2 In questo esempio la prima risposta A (sbagliata) è stata corretta con la risposta C (che è quella giusta). Deve comunque essere chiaro qual è la risposta che intendi dare. Non scrivere con la matita, usa soltanto una penna nera o blu. [ ] 1

Prova guidata ATOM E LA CAPRA 5 10 15 20 25 Avevo circa sei anni quando era scappata la capra. Ero terrorizzato, perché la capra è, insieme alla vacca, il bene supremo di una famiglia. Avevo avuto l ordine di sorvegliarla attentamente, di non perderla di vista neppure per un attimo. Dovevo portarla a cercare germogli, le capre adorano i germogli, e avevo trovato il posto giusto: un piccolo canneto vicino a una polla d acqua cui attingevano anche diversi animali. La capra allungava la testa e scopriva i denti giallastri e tritatutto, e macinava, macinava. Uno non ha idea di quanto si muovano le mandibole di una capra finché non ce l ha sott occhio: ruotano e ruotano, giorno e notte e giureresti che chi ha inventato il moto perpetuo l abbia scoperto guardando quelle benedette mandibole che non si fermano mai, forse neppure dopo che la capra è morta e sepolta. Allora, anche sotto terra, le mandibole continuano a macinare terra ed escrementi e radici, e questo dev essere il motivo per cui la terra diventa polverosa, perché se pianti un seme, la capra sottoterra lo fa fuori subito. Ad ogni modo, io ero lì con la capra, e cercavo di svolgere al meglio il mio compito, quando mi sono distratto. Non so perché, non me lo ricordo, a sei anni qualunque cosa può portarti via da te stesso e dai tuoi doveri, anche il volo di una farfalla bianca. Così, semplicemente, una fantasticheria mi fece dimenticare il motivo per cui ero lì, il villaggio, mia madre a casa con i miei fratelli (io ero il secondo, e dopo di me ce n erano altri tre, l ultimo dei quali di pochi mesi), mio padre e la sua benedetta capra. Quando tornai con i piedi per terra, la capra era sparita. Inutilmente la chiamai con tutto il fiato che avevo in corpo. Prima usai i nomignoli più graziosi per blandirla, poi presi a maledirla e offenderla, disperato. Stava calando il sole, e presto sarei dovuto rientrare, perché al mio villaggio la notte scende tutta in una volta, come un telone scuro che copre la terra; non come in questa parte del mondo, dove il tramonto è lento e ricco di sfumature, e la notte perpetuamente rischiarata dall illuminazione diffusa delle città e delle strade. Arrivai al villaggio in affanno, bagnato di lacrime, ma mio padre non sentì ragioni. Mi era stato dato un compito e avevo mancato, anzi, mi ero praticamente macchiato di un crimine perché avevo perso un bene prezioso, forse anche più prezioso di me. Mia madre provò a difendermi, ma mio padre non ascoltò: mi picchiò con un ramoscello sulla schiena e sulle gambe, e mi gettò in una capanna dove trascorsi la notte da solo. (Paola Zannoner, Sopra l acqua sotto il cielo, Mondadori) Primo anno 3

Dopo aver letto con attenzione il brano, rispondi alle domande e poi controlla la tua risposta. Nella correzione troverai la risposta giusta, ma soprattutto il ragionamento necessario per individuarla. Tale ragionamento prevede anche un analisi delle alternative sbagliate o semplicemente incomplete. Potrai così acquisire un metodo di analisi sia del brano sia delle alternative proposte, che ti sarà molto utile per le prove successive. Questo tipo di domande richiede spesso di collegare fra loro informazioni lontane nel testo, oppure di ricavare dal brano notizie che non sono scritte in modo diretto, esplicito. Perciò devi far ricorso alle tue conoscenze generali e alla tua esperienza reale per interpretare correttamente le situazioni e gli atteggiamenti dei personaggi. Non puoi però inventare nulla: tutto ciò che affermi deve trovare nel brano la sua logica giustificazione. 1. Quale compito è stato affidato ad Atom, quando aveva sei anni? A. Far riposare la capra. B. Sorvegliare la capra mentre la porta a cercare il cibo. C. Tenere la capra pulita. D. Controllare che la capra non mangi tutti i semi fino a rendere la terra polverosa. Per rispondere devi consultare le prime 5 righe del testo. In particolare, alle righe 2, 3 e 4 il testo dice: Avevo avuto l ordine di sorvegliarla attentamente, di non perderla di vista neppure per un attimo. Dovevo portarla a cercare germogli. Quindi la risposta giusta è la B, anche se nel testo invece della parola compito, c è la parola ordine. Le altre risposte sono errate, perché nel testo non si accenna al compito di far riposare la capra e di tenerla pulita, e non è vero che ad Atom viene chiesto di evitare che la capra mangi i semi. 2. Da che cosa viene distratto Atom? A. Come succede spesso ai bambini piccoli, Atom si distrae con una fantasticheria. B. Viene distratto da una farfalla bianca. C. Si distrae pensando ai suoi fratelli più piccoli al villaggio. D. Si distrae perché pensa alla mamma e vorrebbe stare con lei al villaggio. La domanda richiede la lettura attenta delle righe 13-18, perché lì si spiega da che cosa Atom è stato distratto, dopo le parole: quando mi sono distratto. La risposta giusta è quindi la A. Il testo dice: Così, semplicemente, una fantasticheria mi fece dimenticare il motivo per cui ero lì e poco prima afferma: a sei anni qualunque cosa può portarti via da te stesso e dai tuoi doveri, che significa che i bambini piccoli si distraggono con facilità. La risposta B è sbagliata perché nel testo la farfalla serve da esempio. Le risposte C e D sono errate perché nel testo si dice che la fantasticheria fa dimenticare ad Atom anche i fratelli e la mamma. 4 Primo anno

3. Perché il padre picchia Atom quando torna al villaggio? A. Perché è arrivato al villaggio troppo tardi. B. Perché sta piangendo senza motivo. C. Perché ha perso del denaro prezioso. D. Perché ha lasciato scappare l animale che il padre gli aveva affidato. Il padre picchia Atom perché il bambino ha lasciato scappare la capra che gli aveva affidato e che costituiva un bene prezioso per la sua famiglia. Non è stato punito per il ritardo né perché stesse piangendo: Atom è arrivato al villaggio tardi e in lacrime, ma non è stato picchiato per queste ragioni. La risposta giusta quindi è la D. La risposta C è sbagliata perché Atom non aveva perso del denaro, di cui nel testo non si parla proprio. 4. Che cosa fa la mamma quando Atom torna a casa? A. Gli dice che avrebbe dovuto difendere la capra. B. Cerca di difendere Atom e di convincere suo padre a non punirlo. C. Convince il padre di Atom a non punirlo. D. Dice ad Atom che si è macchiato di un crimine perché ha perso un bene prezioso. Per cogliere qual è l atteggiamento della mamma, devi leggere la riga 26, dove viene detto esplicitamente: Mia madre provò a difendermi. La risposta esatta quindi è la B. Le risposte A e D sono sbagliate. Anche la risposta C è sbagliata; per escluderla, basta leggere la seconda parte della frase: ma mio padre non ascoltò. 5. Quando Atom narra l episodio della capra, si trova ormai lontano dal suo paese d origine, dove erano accaduti i fatti raccontati. Trascrivi le parole che te lo fanno capire. La risposta sta in queste parole: non come in questa parte del mondo, dove il tramonto è lento e ricco di sfumature. Atom fa un confronto tra il tramonto del sole nel luogo dove sorge il villaggio in cui viveva all età di sei anni (luogo in cui il sole cala molto velocemente) e quello in cui vive quando scrive il racconto, dove il tramonto è lento e sfuma tra colori diversi. Si capisce che sta facendo un confronto dall espressione non come e si deduce che ora si trova in un altro luogo dall espressione non come in questa parte del mondo. Si usa l aggettivo questo per indicare un luogo vicino a chi parla. 6. Dove pensi sia situato il villaggio dove viveva Atom all età di sei anni? (righe 21-23) A. In Europa, dove anche di notte le città e le strade sono illuminate. B. In un paese africano, vicino a città sempre rischiarate dall illuminazione delle strade. C. In un paese dell Africa dove, al calar del sole, ci si trova quasi all improvviso nel buio totale. D. In un paese europeo, dove il sole cala lentamente. Primo anno 5

Per rispondere a questa domanda devi far ricorso alle tue conoscenze generali, in particolare dovresti sapere che nelle città europee il tramonto sembra non finire mai perché le luci della città e delle strade evitano che le notti diventino completamente buie al calar del sole, mentre nei pressi dei villaggi in Africa, quando il sole è sceso oltre l orizzonte, non c è più alcuna luce a rischiarare il cielo. La risposta giusta è dunque la C. 7. Quale fra le seguenti frasi corrisponde alla sintesi del brano? A. Atom ha sei anni quando perde la capra e la mamma per questo lo punisce severamente. B. Atom, a sei anni, deve seppellire sotto la terra polverosa la capra che è morta perché macinava tutto quello che capitava sotto i suoi denti giallastri e tritatutto. C. Atom, a sei anni, perde la capra che gli è stata affidata, perché la notte scende improvvisamente mentre la sta cercando. D. Atom, a sei anni, viene punito severamente dal padre perché si è distratto e ha perso la capra che gli era stata affidata e che era un bene prezioso per la sua famiglia. La sintesi corretta deve contenere tutti gli elementi essenziali del brano. In questo caso l unica sintesi precisa è la D. Nella scelta puoi anche procedere per esclusione: le altre sintesi infatti contengono alcune verità, ma anche alcuni errori, oppure sono incomplete. Nella prima sintesi c è un errore: la mamma non punisce Atom. La seconda sintesi è completamente errata: Atom non seppellisce la capra morta. La terza sintesi è incompleta, perché mancano i fatti relativi alla conclusione del racconto, e contiene un errore: Atom perde la capra prima che il sole tramonti e non a causa del tramonto. Organizzazione logico-semantica Queste domande richiedono di ragionare non sulla vicenda narrata, ma sui meccanismi logici del testo. Per scegliere la risposta corretta, è utile che tu provi a inserire la parola scelta nella frase o nel frammento di testo per verificare se funziona davvero. 8. Nella parola sorvegliarla, a che cosa si riferisce la? (riga 3) A. Alla vacca. B. Alla capra. C. Alla famiglia. D. All acqua. La si riferisce alla capra. La risposta giusta è quindi la B. Se provi a sostituire la con le altre soluzioni proposte verificherai che sono errate, perché la frase precedente ha come argomento principale proprio la capra. 6 Primo anno

9. Con quale parola potresti collegare queste due frasi: Dovevo portarla a cercare germogli e Le capre adorano i germogli? A. Ma. B. Perciò. C. Benché. D. Perché. Tra le due frasi esiste un rapporto di causa-effetto, dunque la risposta giusta è la D: Dovevo portarla a cercare germogli perché le capre adorano i germogli. Le altre parole non funzionano. Dovevo portarla a cercare germogli, ma le capre adorano i germogli : ma indica una contrapposizione tra le due frasi e non va bene. Dovevo portarla a cercare germogli, perciò le capre adorano i germogli : se usi perciò, la seconda frase esprime la conseguenza della prima, mentre è la prima frase che esprime la conseguenza della seconda. Dovevo portarla a cercare germogli, benché le capre adorano i germogli : benché esprime invece una concessione e prevede l uso del congiuntivo nella frase che introduce, quindi questa risposta è completamente errata. 10. Nella frase questo dev essere il motivo per cui la terra diventa polverosa, a che cosa si riferisce la parola questo? (riga 11) A. Anche sotto terra le capre, già morte e sepolte, continuano a macinare terra ed escrementi e radici. B. Sotto terra, le mandibole delle capre già morte non macinano più terra ed escrementi e radici. C. Le capre, da vive, mangiano subito tutti i semi che vengono seminati nella terra. D. Le capre, per cercare i germogli freschi, calpestano tutto quello che incontrano. Atom osserva la capra mentre mangia e vede che l animale muove continuamente le mandibole per masticare il cibo; è stupito da tale movimento continuo e pensa addirittura che la capra possa farlo anche dopo morta. La parola questo è un pronome che qui sostituisce le parole della prima parte della frase: Allora, anche sotto terra, le mandibole continuano a macinare terra ed escrementi e radici. La risposta esatta è la A. 11. A che cosa si riferisce la parola lì? (riga 16) A. Il villaggio. B. Sotto terra, dove le mandibole continuano a macinare tutto quello che trovano. C. Dove la notte è perennemente rischiarata dall illuminazione diffusa delle città. D. Il canneto vicino alla polla d acqua dove Atom ha portato la capra a mangiare. Lì si riferisce al luogo in cui Atom si trova, quello dove ha portato la capra e incomincia a fantasticare. C è, qualche frase prima, alla riga 13, un altro lì, che indica lo stesso luogo, il canneto vicino alla polla d acqua dove si abbeverano gli animali. La risposta esatta è la D. Prova a sostituire all avverbio lì le altre risposte e ti accorgerai che sono errate. Primo anno 7

Lessico Quando non conosci una parola, non devi necessariamente usare il dizionario per scoprirne il significato: a volte puoi ricavarlo semplicemente osservando com è fatta la parola, altre volte puoi dedurlo dal contesto, cioè dalla frase in cui la parola è inserita. Ricorda che le parole possono avere diversi significati, quindi sarai certo della correttezza della tua risposta solo se proverai a sostituire la parola originale con il significato trovato e verificherai che il senso della frase non cambia. 12. Con quale parola potresti sostituire la parola perpetuo? (riga 8) A. Che non ha mai fine. B. Interrotto. C. Transitorio. D. Lento. In questo contesto la parola perpetuo è usata insieme alla parola moto, che significa movimento. Se sai che esiste una teoria del moto perpetuo, hai già capito che si sta parlando di un movimento che continua all infinito; se invece non lo sai, puoi dedurre il significato di questo aggettivo da ciò che Atom ha descritto prima: il movimento continuo delle mandibole della capra. Puoi quindi dedurre il significato della parola dal contesto e la risposta esatta è la A. 13. Con quale espressione potresti sostituire le parole portarti via da te stesso e dai tuoi doveri? (righe 14-15) A. Nasconderti. B. Farti perdere conoscenza. C. Distrarti. D. Farti cadere. In questo contesto l espressione portarti via da te stesso è usata in modo figurato e significa allontanarti da te stesso e dai tuoi doveri, quindi distrarti facendoti dimenticare quello che stai facendo. La risposta corretta è dunque la C. Se provi a sostituire le risposte nella frase, verificherai che è la C la più adatta: a sei anni qualunque cosa può distrarti, anche il volo di una farfalla bianca. Le altre alternative invece non funzionano: a sei anni qualunque cosa può nasconderti, anche il volo di una farfalla bianca ; a sei anni qualunque cosa può farti perdere conoscenza, anche il volo di una farfalla bianca ; a sei anni qualunque cosa può farti cadere, anche il volo di una farfalla bianca. 14. Qual è l esatto significato della parola blandire? (riga 20) A. Convincere con dolcezza, con lusinghe. B. Costringere. C. Convincere con le maniere forti. D. Chiamare. 8 Primo anno

Il significato esatto è quello della risposta A. Blandire significa lusingare, incoraggiare con carezze, vezzeggiare e se inserisci la risposta A nella frase ti accorgi che questo è il significato giusto: Prima usai i nomignoli più graziosi per convincerla con dolcezza, con lusinghe. Le altre alternative invece non funzionano: Prima usai i nomignoli più graziosi per costringerla ; Prima usai i nomignoli più graziosi per convincerla con le maniere forti ; Prima usai i nomignoli più graziosi per chiamarla. 15. Con quali parole potresti sostituire l espressione in affanno? (riga 24) A. Di corsa. B. Lentamente. C. Preoccupato. D. Senza fiato. Probabilmente sai che l affanno è la difficoltà di respiro che sopraggiunge dopo una corsa, uno sforzo o a causa di una malattia, di un malessere; quindi la risposta esatta è la D, anche se sicuramente Atom era preoccupato ed è arrivato di corsa. Come vedi, devi riflettere bene prima di dare una risposta. Se hai letto attentamente il testo, hai sicuramente escluso la risposta B, perché Atom non può essere arrivato lentamente al villaggio. Primo anno 9

Prova di verifica LA BAMBINA CHE ENTRAVA NEI LIBRI 5 10 15 20 25 Laura leggeva molto la sera a letto, prima di dormire. Leggeva a pancia in giù: posava il libro in terra e sporgeva la testa fuori dal letto. Oppure metteva il libro in fondo al letto e si stendeva con i piedi sul cuscino. Se la storia che leggeva era avventurosa, si agitava, si avvolgeva nel lenzuolo, cambiava continuamente posizione. Se la storia era emozionante restava immobile come una statua: si muovevano solo gli occhi sulle parole. Quando c erano storie paurose, si stringeva al suo gattone di peluche, ma non smetteva. Leggeva fino a tardi. Mamma e papà, dalla loro camera, la chiamavano: «Ancora un minutino, finisco la pagina» diceva. Poi il sonno vinceva e il libro le cadeva dalle mani. Un giorno cominciò a leggere un libro molto bello che raccontava le avventure di un ragazzo che viveva in campagna, in mezzo alla natura e vicino agli animali. Suo padre era cacciatore e aveva una cagna con i cuccioli appena nati. Il ragazzo voleva tenerli ma il padre decise di annegarli: li mise in un sacco, vi legò una pietra e andò nel canale per buttarli dentro. Il ragazzo lo supplicava di non farlo e lo seguiva piangendo. Laura leggeva e intanto pensava: «Io dico che li salverà». Invece il padre li buttò nell acqua e la pietra li portò a fondo. A quel punto Laura diventò rossa, si agitava, stringeva il libro fra le mani con tale forza da strappare le pagine. E a un tratto fu come tirata dentro al libro da un vortice d aria. Era anche lei là, davanti ai cuccioli che annegavano e al ragazzo che piangeva. Si buttò in acqua, salvò i cuccioli e li consegnò al ragazzo. Poi disse al padre: «Invece di ucciderli, perché non li regala a qualche bambino che li alleva?». Il padre si convinse e promise di regalare i cuccioli a chi li avrebbe allevati con amore. (Mario Lodi, La bambina che entrava nei libri, Edizioni Sonda) 10 Primo anno

A1. Che cosa ama leggere Laura la sera a letto? A. Ama leggere i racconti dell orrore, ma poi si spaventa e non dorme più. B. Le piace leggere storie diverse e non vorrebbe mai smettere. C. Si annoia a leggere e spesso il libro le cade dalle mani perché si addormenta. D. Preferisce le storie emozionanti e quando le legge si agita nel letto. A2. Nelle prime 4 righe del testo, quali sono le azioni che Laura compie a letto quando legge una storia di avventura? Individuale e trascrivile di seguito. A3. Quale tra le seguenti parole può sostituire l aggettivo paurose? (riga 7) A. Spaventevoli. B. Impaurite. C. Spaventate. D. Codarde. A4. Che cosa si intende dire con le parole ma non smetteva? (riga 7) A. Laura non smette di muoversi. B. Laura continua a stringersi al suo gattone di peluche. C. Laura continua a leggere. D. Laura non legge più. A5. Nella frase Poi il sonno vinceva e il libro le cadeva dalle mani (riga 11), se tu dovessi sostituire la parola e con un altra, quale parola metteresti? A. Poiché. B. Per di più. C. Invece. D. Perciò. A6. Nella frase Suo padre era cacciatore (riga 14), di quale padre si tratta? A. Del padre di Laura. B. Del padre del cacciatore. C. Del padre del ragazzo. D. Del padre dei cuccioli. Primo anno 11

A7. Quale delle seguenti frasi può sostituire l espressione lo supplicava (riga 17) nel significato che ha nel testo? A. Lo pregava. B. Gli gridava. C. Gli imponeva. D. Gli intimava. A8. Perché il ragazzo piange? (riga 17) A. Perché il padre non vuole regalargli i cuccioli. B. Perché il padre vuole eliminare i cuccioli. C. Perché i cuccioli sono ammalati. D. Perché ha paura della cagna. A9. Perché il cacciatore lega una pietra al sacco che contiene i cuccioli? (riga 15) A. Perché vuole che i cuccioli si salvino. B. Perché vuole eliminare il sasso insieme al sacco. C. Perché vuole che il sasso trascini il sacco in fondo al canale. D. Perché non vuole che il sacco si apra. A10. Che cosa pensa Laura quando legge nella storia che il ragazzo supplica il padre di non uccidere i cuccioli? (riga 18) A. È convinta che il ragazzo salverà i cuccioli. B. Teme che il ragazzo non salverà i cuccioli. C. Pensa che il padre cambierà idea. D. Pensa che il cacciatore salverà i cuccioli. A11. In che modo Laura entra nella storia? Individua la frase che lo spiega e trascrivila di seguito. 12 Primo anno

A12. Che cosa fa Laura per salvare i cuccioli? Ricerca nel testo le azioni che compie Laura e trascrivile di seguito. A13. Di che cosa si persuade il cacciatore dopo il salvataggio dei cuccioli? Ricerca nella storia le parole che lo spiegano e trascrivile di seguito. A14. Tenendo conto di tutta la storia, come puoi definire Laura? A. Una bambina che cerca sempre di salvare i cuccioli in pericolo. B. Una bambina che quando inizia a leggere un libro si addormenta subito e sogna. C. Una bambina che non è mai soddisfatta delle storie che legge e per questo motivo cerca di modificarle. D. Una bambina che ama la lettura, tanto che entra nei libri che legge e diventa un personaggio delle loro storie. A15. Quale delle seguenti frasi meglio sintetizza la storia che Laura legge? A. Un cacciatore vuole annegare i cuccioli nati dalla sua cagna, ma il figlio lo convince a non farlo. B. Un ragazzo vuole annegare i cuccioli della cagna di suo padre, ma Laura entra nella storia e li salva. C. Un cacciatore vuole annegare i cuccioli della sua cagna, Laura entra nella storia, salva i cuccioli e convince il cacciatore a regalarli a suo figlio. D. Un cacciatore vuole annegare i cuccioli della sua cagna, Laura entra nella storia, salva i cuccioli e convince il cacciatore a regalarli a un bambino che ami gli animali. Primo anno 13

Griglia di correzione La bambina che entrava nei libri Ambiti di valutazione Risposta corretta Punteggio grezzo A1 B A2 Si agita, si avvolge nel lenzuolo, cambia continuamente posizione 1 punto: trascrizione di due azioni corrette 2 punti: trascrizione di tutte le azioni corrette A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 A10 A11 A12 A13 A14 A15 Lessico Organizzazione logica entro e oltre la frase Morfologia e sintassi Lessico A C D C A B C A Fu come tirata dentro al libro da un vortice d aria Si buttò in acqua, salvò i cuccioli e li consegnò al ragazzo Il padre si convinse e promise di regalare i cuccioli a chi li avrebbe allevati con amore D D 1 punto: trascrizione incompleta della frase 2 punti: trascrizione corretta di tutta la frase 1 punto: trascrizione di due azioni corrette 2 punti: trascrizione di tutte le azioni corrette 1 punto: trascrizione incompleta della frase 2 punti: trascrizione corretta di tutta la frase 14 Primo anno

Prova guidata PAURA 5 10 15 20 25 È stato l inverno scorso, in una foresta del nord-est della Francia. Il cielo era tanto buio che annottò due ore prima. Per guida avevo un contadino che mi camminava a fianco su un sentierucolo, sotto una volta di abeti che il vento scatenato faceva urlare. Tra le cime vedevo correre nubi alla deriva, nubi sperdute che parevano fuggire atterrite. Talora, sotto un immensa raffica, la foresta si piegava tutta con un gemito di sofferenza e il freddo mi entrava addosso nonostante la mia andatura rapida e i vestiti pesanti che indossavo. Dovevamo cenare e pernottare in casa di un guardaboschi che abitava non lontano. Andavo lì per cacciare. Ogni tanto la mia guida alzava gli occhi al cielo e mormorava: «Brutto tempo!». Poi mi parlò della gente da cui stavamo andando. Il padre, due anni prima, aveva ucciso un cacciatore di frodo e da allora era sempre cupo come sotto l assillo di un ricordo. Aveva due figli, sposati, che vivevano con lui. Le tenebre erano fitte. Non vedevo nulla né davanti né intorno a me, e lo stormire e lo squassarsi delle fronde empiva la notte di un rumore continuo. Finalmente vidi una luce e poco dopo il mio compagno picchiava a un uscio. Ci risposero degli acuti gridi di donne. Poi una voce maschile, soffocata, domandò: «Chi è?». La guida disse il mio nome. Entrammo. Fu una visione indimenticabile. Un vecchio coi capelli bianchi, e lo sguardo da pazzo, ci aspettava in mezzo alla cucina tenendo in mano un fucile carico, mentre due giovanottoni, armati di asce, stavano di guardia all uscio. Negli angoli bui vidi due donne inginocchiate, col viso nascosto contro il muro. Dissi chi ero. Il vecchio poggiò l arma contro il muro e ordinò che mi preparassero la camera; poi, vedendo che le donne non si muovevano, mi disse con tono brusco: «Dovete sapere, signore, che due anni fa, proprio in questa notte, uccisi un uomo. L anno scorso venne a chiamarmi. Anche stasera lo aspetto.» Poi soggiunse, in un modo che mi fece sorridere: «Perciò, non siamo tranquilli». Lo rassicurai come potevo, lieto di essere arrivato proprio quella sera e di poter assistere a quello spettacolo di superstizioso terrore. Raccontai qualche storiella, e quasi mi riuscì di calmare tutti. Accanto al camino un vecchio cane, mezzo cieco e baffuto, uno di quei cani che somigliano a persone che si conoscono, stava dormendo col muso tra le zampe. Secondo anno 15

30 35 40 45 50 55 60 65 Fuori la bufera flagellava accanitamente la casetta e da una finestrina, una specie di spioncino al di sopra della porta, potevo vedere ogni tanto, alla luce d un lampo, un arruffìo di piante sconvolte dal vento. Nonostante i miei sforzi capivo che quella gente era in preda a un profondo terrore, e appena smettevo di parlare, vedevo che tendevano l orecchio. Stanco di quegli stupidi timori stavo per andarmene a letto, quando il vecchio guardaboschi balzò di scatto dalla sedia, riprese il fucile, e balbettò con voce strozzata: «Eccolo! Eccolo! Lo sento». Le due donne ricaddero in ginocchio negli angoli nascondendosi il viso, e i figli riagguantarono le asce. Stavo per tentare ancora di calmarli, ma il cane, che dormiva, si svegliò e rizzando la testa, col collo teso, mandò uno di quei lugubri ululati che di notte, nelle campagne, fanno trasalire i viaggiatori. Tutti gli sguardi si rivolsero a lui che ora rimaneva immobile, con le zampe tese, come posseduto da una visione, e poi riprese a ululare contro qualcosa di invisibile, sconosciuto, ma spaventoso senza dubbio perché gli si era rizzato il pelo. Il guardaboschi, livido, gridò: «Lo sente! Lo sente! C era anche lui quando l ho ammazzato». Le due donne, smarrite, si misero a urlare insieme al cane. Un brivido mi corse per la schiena, mio malgrado. La vista della bestia in quella stanza, in quell ora, in mezzo a quella gente così sconvolta, era spaventevole. Per un ora il cane ululò senza muoversi, ululò come in un sogno angoscioso e la paura, la paura tremenda, mi stava prendendo; paura di cosa? Chi lo sa! Era paura, ecco. Restammo fermi, lividi, aspettando qualcosa di orribile, con l orecchio teso, il cuore che palpitava, sussultando al più piccolo rumore. Il cane si mise a girare intorno alla stanza, annusando i muri e seguitando a gemere. Quella bestia ci faceva impazzire! Allora il contadino che mi aveva fatto da guida le si slanciò addosso in un parossismo di terrore furioso e aprendo una porta che dava su un cortiletto la buttò fuori. Il cane ammutolì subito, e noi ci trovammo immersi in un silenzio ancor più terrificante. All improvviso sobbalzammo tutti insieme: un essere strisciava contro il muro dalla parte della foresta; quindi sfiorò l uscio, e parve che lo tastasse con mano incerta. Per un paio di minuti non udimmo più nulla, un paio di minuti che ci fecero impazzire; poi ritornò, sempre sfiorando il muro, e grattò pian piano come potrebbe fare un bambino con l unghia. Improvvisamente contro il vetro dello spioncino apparve una testa, una testa bianca con due occhi luminosi come quelli delle belve. Dalla bocca gli usciva un rumore indistinto, un mormorio lamentoso. Uno schianto formidabile rimbombò nella cucina; il vecchio guardaboschi aveva sparato. Immediatamente i figli tapparono il finestrino rizzandovi la gran tavola e assicurandola con la credenza. Vi garantisco che il rimbombo improvviso della fucilata mi mise nell animo, nel cuore, in tutto il corpo, una tale angoscia che mi mancarono le forze; e fui lì lì per morire di paura. Fino all alba fummo incapaci di muoverci, di dire una parola, irrigiditi in uno sgomento indicibile. Osammo togliere la barricata soltanto quando vedemmo penetrare un filo di luce fra gli scuri. 16 Secondo anno

Al piede del muro, contro l uscio, giaceva il vecchio cane, col muso spaccato da una pallottola. Era uscito dal cortile facendo un buco sotto lo steccato. Quella notte io non corsi nessun pericolo; eppure preferirei rivivere tutte le ore in cui dovetti affrontare i più terrificanti pericoli piuttosto che l attimo della fucilata contro quella testa barbuta allo spioncino. (Guy de Maupassant, Tutte le novelle, I, traduzione di M. Picchi, Casini) Dopo aver letto con attenzione il brano, rispondi alle domande e poi controlla la tua risposta. Nella correzione troverai la risposta giusta, ma soprattutto il ragionamento necessario per individuarla. Tale ragionamento prevede anche un analisi delle alternative sbagliate o semplicemente incomplete. Potrai così acquisire un metodo di analisi sia del brano sia delle alternative proposte, che ti sarà molto utile per le prove successive. Questo tipo di domande richiede spesso di collegare fra loro informazioni lontane nel testo, oppure di ricavare dal brano notizie che non sono scritte in modo diretto, esplicito. Perciò devi far ricorso alle tue conoscenze generali e alla tua esperienza reale per interpretare correttamente le situazioni e gli atteggiamenti dei personaggi. Non puoi però inventare nulla: tutto ciò che affermi deve trovare nel brano la sua logica giustificazione. 1. In quale occasione il padre ha ucciso una persona? A. Durante una lite con quella persona. B. Mentre stava svolgendo il suo lavoro. C. Mentre cercava di rapinarla. D. Per errore durante una battuta di caccia. La domanda richiede di collegare fra loro informazioni lontane nel testo e di inserirle nel quadro delle tue conoscenze generali. Alla riga 7 si precisa che il padre è un guardaboschi: dunque era suo dovere fermare il cacciatore di frodo, cioè un cacciatore irregolare, che cacciava al di fuori delle regole consentite. Perciò la risposta giusta è la B. Le altre risposte sono errate, perché nel testo non si accenna a una lite, non è vero che il padre è un rapinatore e non si parla di precedenti battute di caccia. 2. Perché il narratore è lieto di essere arrivato proprio quella sera? A. Perché è attirato dalle situazioni misteriose. B. Perché spera di poter fermare un nuovo assassinio. C. Perché, non credendo nei fantasmi, spera di rassicurare la famiglia del guardaboschi. D. Perché ama la violenza. Secondo anno 17

La domanda richiede la lettura attenta di tutta la prima parte del brano: infatti l atteggiamento iniziale del narratore di fronte alle affermazioni del guardaboschi (sorride quando il vecchio dice che non sono tranquilli, cerca di calmare le donne e i figli del vecchio, racconta qualche storiella) ti fa capire che non è superstizioso, non crede nei fantasmi e anzi condanna con superiorità i loro timori, che giudica sciocchi. La risposta giusta è quindi la C. Il narratore non è affatto attirato dalle situazioni misteriose o violente e non vuol fermare un nuovo assassinio perché è certo che non stia arrivando nessuno, né una persona reale né un fantasma. 3. Perché il cane inizia a ululare? A. Perché è spaventato dalla violenta bufera e dalle grida del vecchio. B. Perché ha sentito arrivare il fantasma. C. Perché ha sentito arrivare delle persone sconosciute. D. Perché risponde agli ululati di altri cani. La risposta a questa domanda non è scritta esplicitamente nel testo, ma devi dedurla dalla lettura dell intero brano. Fin dall inizio si descrive la bufera che flagella sia la foresta sia la casetta del guardaboschi e, poiché è noto che gli animali sono molto sensibili alle forti intemperie e ne avvertono la presenza in modo più intenso degli uomini, è molto probabile che il cane ululi per questo motivo. L atteggiamento terrorizzato del suo padrone lo eccita ancora di più. In una situazione normale, qualcuno lo avrebbe calmato, mentre ora il vecchio interpreta secondo il proprio punto di vista i suoi ululati. Tu però, avendo già letto tutto il brano, sai che il punto di vista del vecchio è errato. La risposta giusta quindi è la A. 4. A chi appartiene la testa bianca con due occhi luminosi come quelli delle belve? A. Al fantasma. B. Al cane. C. A una persona sconosciuta. D. A una belva della foresta. La risposta alla domanda precedente smentisce ormai che il fantasma ci sia davvero. Inoltre fin dall inizio si descrive il cane come vecchio, mezzo cieco e baffuto, tanto da assomigliare a una persona. La risposta giusta è quindi la B. La conferma la trovi nella spiegazione finale del modo in cui il cane è uscito dal cortiletto in cui era stato mandato. 5. Perché il narratore preferirebbe rivivere le ore in cui dovette affrontare i più terribili pericoli, piuttosto che l attimo della fucilata? A. Perché temeva che la fucilata potesse ferirlo. B. Perché temeva di poter avere dei problemi con la giustizia. C. Perché temeva che il fantasma si potesse vendicare anche su di lui. D. Perché è meglio affrontare un pericolo reale, piuttosto che uno sconosciuto. Tutto il brano fa capire quanto sia facile suggestionarsi a vicenda e mostra che a volte abbiamo paura della paura. Questo capita soprattutto nelle situazioni in cui non sappiamo che tipo di pericolo abbiamo di fronte e quindi come possiamo difenderci. Un pericolo reale invece sollecita la nostra reazione, il nostro coraggio e pertanto la nostra capacità di affrontarlo. La risposta giusta è dunque la D. 18 Secondo anno

6. Quale fra le seguenti frasi corrisponde alla sintesi del brano? A. In una notte di bufera un cacciatore di frodo viene ucciso da un guardaboschi, che due anni dopo aspetta il fantasma del morto insieme a tutta la sua famiglia per espiare il delitto commesso. B. Un giorno un uomo pernotta in casa di un cacciatore di frodo che, terrorizzato, aspetta armato l arrivo del guardaboschi e, nonostante il suo iniziale scetticismo, viene coinvolto nel clima di terrore,che porta all uccisione del vecchio cane. C. In una notte di bufera un cacciatore pernotta in casa di un guardaboschi e, nonostante il suo iniziale scetticismo, viene coinvolto nel clima di terrore che porta all uccisione del vecchio cane, scambiato per il fantasma di un cacciatore di frodo, ucciso due anni prima dal guardaboschi. D. In una notte di bufera un cacciatore pernotta in casa di un guardaboschi e aspetta terrorizzato insieme a tutta la famiglia il fantasma di un cacciatore di frodo, ucciso due anni prima dal guardaboschi, che spara invece al vecchio cane. La sintesi corretta deve contenere tutti gli elementi essenziali del brano. In questo caso l unica sintesi precisa è la C. Il riconoscimento potrebbe essere ostacolato dal termine scetticismo, di cui, se non ti è noto, devi ipotizzare il significato. D altra parte, nella scelta puoi anche procedere per esclusione: le altre sintesi infatti contengono alcune verità, ma anche alcuni errori, oppure sono incomplete. Nella prima sintesi manca qualsiasi accenno al narratore protagonista e si motiva l attesa con un bisogno di espiazione, inesistente nel brano. La seconda sintesi scambia il cacciatore di frodo con il guardaboschi. La quarta sintesi è incompleta proprio perché manca il riferimento allo scetticismo del narratore, cioè al fatto che lui non crede ai fantasmi. Questo aspetto è importante perché sottolinea ancora di più il condizionamento che può creare un clima di terrore immotivato e superstizioso. Organizzazione logico-semantica Queste domande richiedono di ragionare non sulla vicenda narrata, ma sui meccanismi logici del testo. Per scegliere la risposta corretta, è utile che tu provi a inserire la parola scelta nella frase o nel frammento di testo per verificare se funziona davvero. 7. Con quale parola potresti collegare queste due frasi: L anno scorso venne a chiamarmi e Anche stasera lo aspetto? A. Ma. B. Perciò. C. Mentre. D. Perché. Tra le due frasi esiste un rapporto di causa-effetto, dunque la risposta corretta è la B: L anno scorso venne a chiamarmi, perciò anche stasera lo aspetto. Le altre parole non funzionano: L anno scorso venne a chiamarmi, ma anche stasera lo aspetto ; L anno scorso venne a chiamarmi, mentre anche stasera lo aspetto ; L anno scorso venne a chiamarmi perché anche stasera lo aspetto. Secondo anno 19

8. Con quale parola potresti collegare queste due frasi: Uno schianto formidabile rimbombò nella cucina e Il vecchio guardaboschi aveva sparato? A. Ma. B. Perciò. C. Mentre. D. Perché. Tra le due frasi esiste un rapporto di causa-effetto, dunque la risposta giusta è la D: Uno schianto formidabile rimbombò nella cucina, perché il vecchio guardaboschi aveva sparato. Le altre parole non funzionano: Uno schianto formidabile rimbombò nella cucina, ma il vecchio guardaboschi aveva sparato ; Uno schianto formidabile rimbombò nella cucina, perciò il vecchio guardaboschi aveva sparato ; Uno schianto formidabile rimbombò nella cucina, mentre il vecchio guardaboschi aveva sparato. Quest ultimo legame, che potrebbe apparire corretto, è invece errato perché indica un rapporto di contemporaneità e quindi il verbo dovrebbe essere sparava, non aveva sparato. 9. Leggi l elenco delle azioni compiute dal cane come sono descritte nel testo e riscrivile nel reale ordine cronologico. Si sveglia. Ulula a lungo. Gira intorno alla stanza annusando. Viene sbattuto fuori nel cortile. Ammutolisce. Giaceva col muso spaccato da una pallottola. Era uscito dal cortile. Scavando un buco sotto lo steccato. L ordine corretto è: Si sveglia; Ulula a lungo; Gira intorno alla stanza annusando; Viene sbattuto fuori nel cortile; Ammutolisce; Scavando un buco sotto lo steccato; Era uscito dal cortile; Giaceva col muso spaccato da una pallottola. Come sai, l ordine con cui i fatti sono narrati nel racconto non sempre corrisponde al reale ordine cronologico. In questo caso l avvenimento finale viene anticipato e il lettore conosce il corretto ordine cronologico solo alla fine del racconto. Un ulteriore conferma la trovi nel tempo del verbo ( era uscito ), un trapassato prossimo, che indica un fatto avvenuto prima di un altro fatto del passato. Inoltre nell elenco manca l azione in cui il cane si affaccia dallo spioncino, perché inizialmente non viene attribuita al cane, ma tu ormai sai che il fantasma è lui. 20 Secondo anno

10. A chi si riferisce la parola lo alla riga 36? A. Il narratore. B. L uomo ucciso. C. Il cane. D. Il contadino. Lo si riferisce a colui che il vecchio e la sua famiglia aspettano con tanto terrore. Se provi a sostituire lo con una delle alternative proposte, verificherai che l unica possibile è l uomo ucciso, cioè la risposta B: Il vecchio guardaboschi balzò di scatto dalla sedia, riprese il fucile e balbettò con voce strozzata: Eccolo! Eccolo! Sento l uomo ucciso. 11. A chi si riferisce la parola le alla riga 52? A. Una delle donne. B. L uomo ucciso. C. Il cane. D. Il guardaboschi. Le si riferisce al cane, che viene chiamato anche la bestia. Quindi la risposta corretta è C. Se sostituisci le con il cane o la bestia verificherai che è l unica risposta possibile: Allora il contadino che mi aveva fatto da guida si slanciò addosso alla bestia. Lessico Quando non conosci una parola, non devi necessariamente usare il dizionario per scoprirne il significato: a volte puoi ricavarlo semplicemente osservando com è fatta la parola, altre volte puoi dedurlo dal contesto, cioè dalla frase in cui la parola è inserita. Ricorda che le parole possono avere diversi significati, quindi sarai certo della correttezza della tua risposta solo se proverai a sostituire la parola originale con il significato trovato e verificherai che il senso della frase non cambia. 12. Con quale parola potresti sostituire la parola livido? (riga 42) A. Pallido. B. Molto turbato. C. Invidioso. D. Macchia bluastra. In questo contesto la parola livido è usata in senso figurato, quindi, nonostante il guardaboschi sia sicuramente anche pallido come indicato nella risposta A, è più precisa la risposta B, che sottolinea maggiormente la drammaticità della situazione e lo stato d animo dell uomo. È invece da escludere completamente la risposta D, perché livido è un aggettivo e non un nome (manca l articolo), mentre invidioso non è coerente con la situazione. Secondo anno 21

13. Con quale parola potresti sostituire la parola smarrite? (riga 43) A. Perdute. B. Stanche. C. Sbigottite. D. Sfiduciate In questo contesto la parola smarrite è riferita allo stato d animo di sbigottimento, cioè di confusione interiore, delle donne, quindi la risposta corretta è la C. Se provi a sostituirla nella frase, verificherai che è la più adatta: Le due donne, sbigottite, si misero a urlare insieme al cane. Le altre parole invece non funzionano: Le due donne, perdute, si misero a urlare insieme al cane ; Le due donne, stanche, si misero a urlare insieme al cane ; Le due donne, sfiduciate, si misero a urlare insieme al cane. 14. Qual è l esatto significato della parola parossismo? (riga 52) A. Intensa esasperazione. B. Massima intensità. C. Eruzione esplosiva. D. Attacco. Il significato esatto è quello della risposta B, in quanto devi indicare il fatto che il terrore ha raggiunto il punto culminante e perciò è incontrollabile. Se provi a sostituire la risposta D nella frase, anche attacco sembra accettabile, ma non va bene, perché non sottolinea la particolare intensità della paura. Per scegliere la risposta giusta è quindi fondamentale che tu esamini tutto il contesto del brano, per capire qual è il termine che si adatta di più a quella specifica situazione. 15. Qual è l esatto significato della parola indicibile? (righe 64-65) A. Impossibile. B. Non descrivibile. C. Non duraturo. D. Incredibile. In questo caso basta che tu esamini com è fatta la parola per capirne il significato: la parte iniziale in è un prefisso di negazione, cioè si può sostituire con non ; dicibile deriva ovviamente da dire, quindi la parola significa che non si può dire o descrivere, come nella risposta B. Spesso il significato di una parola apparentemente sconosciuta si può ricavare dal suo rapporto con altre parole conosciute. 22 Secondo anno

Prova di verifica I GIORNI PERDUTI 5 10 15 20 25 Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernst Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta, e caricava la cassa su di un camion. Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito. Allora lo inseguì in auto. E il camion fece una lunga strada, fino all estrema periferia della città, fermandosi sul ciglio di un vallone. Kazirra scese dall auto e andò a vedere. Lo sconosciuto scaricò la cassa dal camion e, fatti pochi passi, la scaraventò nel botro; che era ingombro di migliaia e migliaia di altre casse uguali. Si avvicinò all uomo e gli chiese: «Ti ho visto portar fuori quella cassa dal mio parco. Cosa c era dentro? E cosa sono tutte queste casse?». Quello lo guardò e sorrise: «Ne ho ancora sul camion, da buttare. Non sai? Sono i giorni». «Che giorni?» «I giorni tuoi.» «I miei giorni?» «I tuoi giorni perduti. I giorni che hai perso. Li aspettavi, vero? Sono venuti. Che ne hai fatto? Guardali, intatti, ancora gonfi. E adesso?» Kazirra guardò. Formavano un mucchio immenso. Scese giù per la scarpata e ne aprì uno. C era dentro una strada d autunno, e in fondo Graziella, la sua fidanzata, che se n andava per sempre. E lui neppure la chiamava. Ne aprì un secondo. C era una camera d ospedale, e sul letto suo fratello Giosuè che stava male e lo aspettava. Ma lui era in giro per affari. Ne aprì un terzo. Al cancelletto della vecchia misera casa stava Duk, il fedele mastino, che lo attendeva da due anni, ridotto pelle e ossa. E lui non si sognava di tornare. Si sentì prendere da una certa cosa qui, alla bocca dello stomaco. Lo scaricatore stava diritto sul ciglio del vallone, immobile come un giustiziere. «Signore!» gridò Kazirra. «Mi ascolti. Lasci che mi porti via almeno questi tre giorni. La supplico. Almeno questi tre. Io sono ricco. Le darò tutto quello che vuole.» Lo scaricatore fece un gesto con la destra, come per indicare un punto irraggiungibile, come per dire che era troppo tardi e che nessun rimedio era più possibile. Poi svanì nell aria, e all istante scomparve anche il gigantesco cumulo delle casse misteriose. E l ombra della notte scendeva. (Dino Buzzati, Le notti difficili, Mondadori) Secondo anno 23