Vengono definiti fitocosmetici i prodotti ottenuti con l'utilizzo di sostanze estratte dalle piante. La fitocosmesi si avvale oggi dei seguenti derivati: ESTRATTI: sostanze ottenute dall'evaporazione parziale o totale di soluzioni contenenti le parti della pianta, fresche o secche. L'evaporazione si esegue con solventi idonei ad asportare i principi attivi. A seconda della consistenza si possono ricavare estratti fluidi secchi o molli; OLI ESSENZIALI O ESSENZE: sostanze ottenute tramite distillazione in corrente di vapore o dalla spremitura della pianta. Sono costituiti da miscele complesse di sostanze organiche volatili e possiedono svariate funzioni; ACQUE DISTILLATE: ottenute distillando foglie e fiori di varie specie di piante; CATRAMI: ricavati per distillazione a secco del legno di diverse specie di piante; GRASSI: che possono essere fluidi, pastosi e solidi. Vengono utilizzati sia come eccipienti atti a veicolare sostanze funzionali liposolubili, sia come principi attivi nel caso ad esempio delle carenze lipidiche cutanee.
I principi attivi di origine vegetale I principi attivi di origine vegetale vengono così classificati: SAPONINE: sostanze diffuse nel regno vegetale che, sciolte in acqua, generano della schiuma. Le saponine svolgono attività irritante sulle mucose e hanno una caratteristica azione di fusione o distruzione, sui globuli rossi; TANNINI: composti vegetali di sapore astringente, che reagiscono con le saponine rendendole solubili. Sono anche usati per la concia delle pelli; AZULENI: composti di colorazione blu con azione lenitiva, presenti principalmente nella camomilla; FITORMONI: ormoni di origine vegetale, estratti dai germi di piante come il ginseng, il luppolo e la salvia, che contengono fitoestrogeni, efficaci nel trattamento delle pelli impure e seborroiche; FLAVONOIDI: composti che comprendono i flavoni" e gli "antociani" e che contribuiscono alla colorazione dei fiori e dei frutti; FRAZIONI INSAPONIFICABILI: parti del grasso vegetale non saponificabile che contengono svariate sostanze, alcune delle quali non ancora riconosciute, e che hanno azione emolliente e protettiva; MUCILLAGINI: sostanze di natura polisaccaridica, cioè composte da aggregati molecolari di carboidrati, che assorbono e trattengono l'acqua e hanno azione emolliente.
Le proprietà specifiche I fitocosmetici hanno loro caratteristiche funzionali e svolgono quindi diverse attività specifiche: ASTRINGENTE: azione propria di sostanze capaci di restringere temporaneamente le dimensioni dei pori e dei follicoli cutanei. è caratteristica di piante ricche di tannini e di saponine quali hamamelis, ruscus e betulla; LENITIVA: azione calmante e addolcente che consiste nella capacità di alleviare uno stato infiammatorio cutaneo, caratteristica di vegetali ricchi di azuleni, flavonoidi, mucillagini. Ne sono un esempio camomilla, calendula, fiori di arancio, aloe, passiflora e altea; DERMOPURIFICANTE: funzione strettamente collegata alla presenza di polifenoli rintracciabili in diverse piante come limone, bergamotto, arancio, lavanda, rosmarino o, salvia. è un'azione utile soprattutto nel caso di cute impura e comedonica, cioè interessata da un accumulo di cheratina e lipidi (punti neri); TONICO-STIMOLANTE: azione specifica di piante contenenti oli essenziali e fitosteroli, come arnica, rosmarino, salvia e melissa; PIGMENTANTE E ABBRONZANTE: azione dovuta alla reazione delle sostanze con le proteine dello strato corneo, dalla quale scaturiscono dei complessi colorati. Ne sono un esempio gli estratti contenenti naftochinoni, come quello presente nella noce, e l'estratto di henné. L'estratto di bergamotto possiede invece proprietà abbronzanti dovute a sostanze dette furocumarine, che possono però causare fotosensibilizzazione;
Le proprietà specifiche I fitocosmetici hanno loro caratteristiche funzionali e svolgono quindi diverse attività specifiche: PROTETTIVA SOLARE: azione volta a calmare le irritazioni e ad ammorbidire la cute esposta ai raggi solari. Tra questi derivati ci sono diversi oli (di oliva, di avocado, di sesamo) e gli estratti di aloe; RINFRESCANTE: funzione volta a procurare sollievo. È caratteristica di piante contenenti oli essenziali come menta, melissa, tiglio, biancospino e arancio amaro; ANTIRUGHE ED ELASTICIZZANTE: azione svolta da estratti contenenti fitormoni e saponine, come quelli di ginseng e luppolo, che possono essere utili per attenuare le rughe e rendere la pelle più elastica e levigata; EPITELIZZANTE-CHERATOPLASTICA: azione che favorisce la cheratinizzazione. È una caratteristica propria di piante contenenti allantoina, flavonoidi, acidi triterpenici, come centella asiatica, liquerizia ed echinacea; ANTIARROSSAMENTO: funzione che dipende dalle saponine triterpeniche e steroidiche e che viene svolta dal rusco del mirtillo; SCHIARENTE: attività riscontrata nell achillea millefoglie, nel cetriolo e nel limone; ANTICELLULITE: azione che si può collegare alla possibilità di ridurre uno stato edematoso. È una capacità propria delle saponine presenti nell'edera e nell'ippocastano, ai quali si può associare l'azione liporiducente della caffeina; TRICOSTIMOLANTE: funzione assolta da alcune sostanze con effetti eutroici, quali la camomilla, l'edera e l'ortica: quest'ultima, essendo molto ricca di minerali e vitamine, viene considerata mineralizzante e tonica; nutre il bulbo rendendo più forte il capello e per i suoi aminoacidi è utile ai capelli secchi.
Gli oli essenziali Gli oli essenziali sono detti anche essenze e si ricavano quasi esclusivamente da organismi vegetali e, raramente, da secrezioni animali. Possono trovarsi in tutte le parti della pianta (radici, legno, scorza, foglie, fiori, frutti e cortecce) oppure nelle secrezioni delle piante stesse (resine). Chimicamente contengono composti come idrocarburi, aldeidi, chetoni, fenoli e altri. Sono generalmente liquidi, possiedono l'aroma delle piante che li contengono e sono impiegati nell'aromaterapia. All'aria si ossidano, resinificando; sono poco solubili in acqua e si sciolgono invece nell'alcol e nei grassi. L'uso degli oli essenziali come sostanze terapeutiche e cosmetiche era già noto nell'antico Egitto e furono notati i benefici risultati ottenuti nel trattamento di alcune patologie dermatologiche, in particolare quelle di origine infettiva. L'impiego degli oli essenziali si dimostra estremamente versatile in cosmetologia: la loro applicazione ideale avviene durante i massaggi, poiché possono essere sciolti in oli vegetali e vengono prontamente assorbiti dalla pelle, ma, correttamente solubilizzati, si prestano anche all'idroterapia e possono inoltre essere incorporati in creme, gel e lozioni. In cosmetologia vengono oggi largamente impiegati in quanto, oltre a permeare facilmente la cute e a esercitare su di essa un'azione benefica, svolgono anche, per il loro profumo, un'azione rilassante. La lavanda, ad esempio, è utile nel trattamento delle pelli grasse, il sandalo delle pelli secche. Inoltre la camomilla, poiché è ricca di azulene, è efficace nel trattamento delle pelli infiammate e sensibili, mentre l olio essenziale di cannella svolge un'azione stimolante e scaldante.
Le funzioni degli oli essenziali Gli oli essenziali sono liposolubili. Essi oltrepassano facilmente la barriera dello strato corneo per poi venire assorbiti. Le loro funzioni principali sono: azione aromatizzante, utilizzata nei dentifrici, nei prodotti per il cavo orale e a volte in rossetti e lucidalabbra; azione profumante, sfruttata in quasi tutte le forme cosmetiche. Nelle emulsioni (latti e creme) si possono utilizzare percentuali di oli essenziali dallo 0,25% all'1%. Negli shampoo e nei bagnoschiuma si può arrivare al 3%.Tra gli oli essenziali ad alta azione profumante ricordiamo: menta, limone, citronella, lavanda, eucalipto, sandalo e arancio; azione stimolante, poiché favorisce la circolazione sanguigna nella zona di applicazione e di conseguenza la scalda; è considerata la versione blanda dell'azione rubefacente farmacologica, attività che determina l'affluire del sangue verso gli strati più superficiali della pelle, consentendo così di alleviare eventuali infiammazioni degli strati epidermici più profondi.tale azione può essere data da cannella, eucalipto, rosmarino e salvia; azione lenitiva, data dagli oli essenziali di arancio e camomilla; azione dermopurificante, legata all'effetto disinfettante di oli essenziali quali limone, bergamotto, lavanda, melissa, chiodi di garofano, pino silvestre e timo. Da ricordare che gli oli essenziali richiedono: dosaggio limitato (<5%); diluizione in apposito veicolo oleoso o cremoso (non devono mai essere usati puri); attento controllo delle possibili reazioni arrossanti o irritative