Ufficio Catechistico Diocesano Centro Missionario Diocesano INCONTRO DI PREPARAZIONE ALL ESPERIENZA PRESSO IL CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO LO AVETE FATTO A ME Dio vuole le tue mani per continuare a costruire il mondo di oggi alla scoperta di Madre Teresa di Calcutta Descrizione You did it to me. Madre Teresa scandiva queste parole sulle dita di una mano e diceva che era il Vangelo delle cinque dita. Accompagnati dalla testimonianza di Madre Teresa, scopriamo la gioia di accogliere Gesù nella nostra vita e la bellezza di metterci al servizio degli altri. Fasi del percorso Il percorso è articolato in 6 fasi, precedute da una breve premessa. È possibile organizzare l incontro seguendo tutte le fasi, oppure scegliendone solamente alcune, oppure ancora utilizzando il materiale per organizzare due incontri, a discrezione del catechista e in base al tempo a disposizione. Le fasi: 1. Sandali strada, servizio ai più poveri 2. Croce/rosario/Vangelo la sorgente 3. Sari India e messaggio di povertà 4. Vita di Madre Teresa 5. You did it to me Lo avete fatto a me 6. Lancio dell incontro al Centro Missionario Premessa Oggi conosciamo la storia di Madre Teresa, una donna che è stata proclamata santa poco tempo fa. Ci facciamo guidare da lei, attraverso le tappe della sua vita, per scoprire la storia di un grandissimo amore. Passo dopo passo, alcuni oggetti ci aiuteranno ad approfondire la conoscenza di Madre Teresa. Ci facciamo aiutare da un cartellone sul quale incolliamo/disegniamo man mano gli oggetti che osserviamo. (Il catechista ha precedentemente preparato un cartellone a forma di sporta oppure ha disegnato sul cartellone una sporta/in alternativa va bene anche un cartellone semplice senza disegno). 1. I sandali Immagine dei sandali Il catechista mostra l immagine dei sandali e chiede di osservarla attentamente: cosa sono? È importante osservare che sono sandali molto semplici e molto consumati: con questi sandali Madre Teresa ha camminato molto, per le strade, incontrando la gente di strada, insegnando per strada. Si legge insieme una frase di papa Francesco, a scelta tra queste: Si incolla l immagine dei sandali sul cartellone e si scrive sotto una parola: ad esempio, strada, caldo,. Per seguire Gesù, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall amore di Dio, la gioia che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia. (Papa Francesco ai giovani, GMG 2016)
Andare per le strade seguendo la pazzia del nostro Dio che ci insegna a incontrarlo nell affamato, nell assetato, nel nudo, nel malato, nell amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo e nel migrante, nel vicino che è solo. In tutti gli ambiti in cui vi trovate, l amore di Dio ci invita a portare la Buona Notizia, facendo della propria vita un dono a Lui e agli altri. E questo significa essere coraggiosi, questo significa essere liberi! (Papa Francesco ai giovani, GMG 2016) Prosegue papa Francesco: Dio aspetta qualcosa da te. Avete capito? Dio aspetta qualcosa da te, Dio vuole qualcosa da te, Dio aspetta te. Dio viene a rompere le nostre chiusure, viene ad aprire le porte delle nostre vite, delle nostre visioni, dei nostri sguardi. Dio viene ad aprire tutto ciò che ti chiude. Ti sta invitando a sognare, vuole farti vedere che il mondo con te può essere diverso. E così: se tu non ci metti il meglio di te, il mondo non sarà diverso. E una sfida. 2. La croce/il rosario Immagine della croce e/o del rosario Si osserva insieme il rosario/l immagine del rosario (se possibile, sarebbe bello mostrare anche un rosario vero, oltre all immagine). Il rosario è lo strumento con il quale Madre Teresa ha pregato: la sua missione, il suo andare per le strade era guidato da Gesù. In tutto il suo fare per i poveri e bisognosi, ha sempre trovato il tempo di pregare: la preghiera è la sorgente dove ha trovato l energia e la forza necessarie per il suo servizio. Si incolla l immagine sul cartellone e si scrive sotto la parola preghiera. Si legge insieme il Vangelo. Dal Vangelo di Matteo (25, 31-40) Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". Il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". Breve confronto sul Vangelo: c è qualcosa che vi ha colpito? Che non è chiaro? Si invita ogni ragazzo a dire ciò che lo ha colpito. Si chiede qual è il messaggio di questo Vangelo: qual è il messaggio che colpisce? Lo si scrive sul cartellone. 2
3. Il sari Immagine del sari Si osserva e poi si appiccica sul cartellone un immagine del sari. Il sari è un abito tradizionale dell India, costituito da una pezza di cotone o di seta, di vari colori, che si porta drappeggiata intorno alla persona. Quello di Madre Teresa è bianco (il bianco in India è il colore del lutto) con dei bordi azzurri (il colore di Maria); sul sari Madre Teresa appunta un crocifisso: è proprio il caso di dire che l abito fa il monaco! L abito di Madre Teresa comunica questo messaggio: al servizio dei poveri per i più poveri e guidati da Gesù e Maria. Il luogo che Madre Teresa sceglie per il suo servizio è l India, ma dice: " Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo se hai occhi per vedere. Dovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati. A questo punto sul cartellone ci sono alcune delle poche cose che una missionaria della carità (congregazione fondata da Madre Teresa) può possedere: il sari, il crocifisso, il rosario (oltre ad una sporta). 4. La vita di Madre Teresa È ora di conoscere Madre Teresa: la sua vita viene raccontata per sommi capi. Mentre racconta la storia, il catechista mostra le immagini. Al termine del racconto, invita i ragazzi a ricostruire la vita di Madre Teresa mettendo in ordine le immagini, che vengono poi incollate al cartellone. a. Agnes Gonxha nasce il 26 agosto del 1910 a Skopje, in Albania. b. A 18 anni decide cosa fare della sua vita: dice al suo confessore: Come posso sapere se Dio mi chiama?. La riposta: Attraverso la gioia. Se il pensiero di dedicare la vita a Lui e ai fratelli suscita gioia e pace, esistono valide ragioni per ritenere che Dio chiami. Lascia la sua famiglia per diventare missionaria. Entra nel convento delle suore di Loreto a Rathfarnam (Dublino), in Irlanda, dove riceve il nome di Mary Teresa. c. Nel 1929 viene inviata in India, a Calcutta. Insegna in una scuola per tanti anni. d. 1946. Durante un viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling, riceve quella che lei chiama la chiamata nella chiamata: decide di dedicarsi agli ultimi. La sua missione diventa andare verso i più poveri, gli emarginati, quelli che ogni giorno muoiono ai bordi delle strade o nell immondizia perché non c è nessuno che si prende cura di loro. Per fare questo esce dal convento. 3
e. Impara le nozioni sanitarie di base e poi a Calcutta improvvisa una scuola all aperto, per i più poveri. Si dedica ad essi. Il suo esempio spinge altri ad aiutarla: nasce così la prima comunità della Missionarie della carità. f. Particolare attenzione è data ai malati, che spesso vengono abbandonati per le strade. Apre una casa per coloro che stanno morendo abbandonati (Kalighat); apre una casa anche i bambini abbandonati; si dedica anche ai lebbrosi, curando che non siano emarginati. g. Nel 1979 riceve il Nobel per la pace. h. Il 5 settembre 1997 muore a Calcutta. i. Il 4 settembre 2016 viene proclamata santa da papa Francesco (era stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003). 5. You did it to me Lo avete fatto a me Possiamo sentire la voce di Madre Teresa: https://www.youtube.com/watch?v=nqhfilbhhvq&list=plrcljg22rurmodelkz7kvoql1mrbr5uen dal minuto 6.17. Testo del video: Gesù è venuto a darci la buona notizia che Dio è amore, e ci ama, ama te, ama me. Per renderci più facile di amarci gli uni gli altri, Gesù disse: Quello che fai all ultimo dei miei fratelli, tu lo fai a me!. Se tu dai un bicchiere d acqua nel mio nome, tu lo dai a me! Se tu ricevi un bimbo nel mio nome, tu ricevi me! WE quando moriremo e andremo a casa, da Dio, ancora Gesù ci dirà: Venite, voi benedetti di mio Padre, e possedere il regno. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ero nudo e mi avete vestito; ero senza casa e mi avete accolto. La fame non è solo per un pezzo di pane; la fame è per la Parola di Dio. La fame è per l amore! (Video girato per la trasmissione Un segno per la Vita, trasmissione di RaiUno per il Congresso eucaristico diocesano, Bologna 26 settembre 1987). Il catechista racconta che, un giorno, durante un intervista, Madre Teresa ha preso la mano della giornalista e le ha scandito sulle dita la frase You did it to me, il Vangelo delle 5 dita. Il catechista invita i ragazzi a scandire sulla propria mano la frase. Invita poi i ragazzi a pensare ad un momento in cui hanno ricevuto un gesto d amore (chi ha fatto qualcosa per te? Che cosa?) Invita poi i ragazzi a pensare ai gesti d amore che hanno fatto e che possono fare, a scriverli su un biglietto e appiccicarli sul cartellone. L incontro si conclude invitando i ragazzi a disegnare sul cartellone il profilo della mano e scrivendo sulle dita lo avete fatto a me. 4
6. Lancio dell'incontro al Centro Missionario L incontro non finisce qui! Andiamo al Centro Missionario, per conoscere la storia di persone che offrono la propria vita e il proprio tempo per mettersi al servizio degli altri. Preghiera finale Mandami qualcuno da amare Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo; quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda; quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare; quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un altra persona. (Madre Teresa) ------------------- Per il catechista Per approfondire la Parola Dov è possibile vedere il volto del Signore Gesù? Sui volti degli uomini! È lì che bisogna cercare i tratti del suo volto. È nella loro vita che si devono cercare le tracce della sua presenza. E innanzitutto lo si deve cercare nei volti e nella vita di coloro che hanno un esistenza molto colpita e piena di sofferenze, di coloro che non hanno ricevuto la loro parte di felicità: i popoli che hanno fame, quelli che non ricevono il giusto salario, quelli che imputridiscono nella miseria proprio nel cuore delle nostre città, quelli che sono stati parcheggiati nei campi profughi, quelli che sono obbligati a mendicare, quelli che sono obbligati a tacere altrimenti perdono il loro posto, quelli che si trovano in un letto di sofferenze, quelli che vivono per la strada, quelli che cercano il cibo tra le immondizie, quelli che sono stati in carcere e ai quali nessuno vuole più parlare, quelli che sono perseguitati a causa della loro razza e della loro religione, quelli che vengono abbandonati nella solitudine perché sono vecchi, quelli di cui ci si prende gioco perché il loro corpo è deforme, quelli che non hanno mai fortuna Sono molti i piccoli che vogliono vivere come esseri umani. Sono un po dovunque e supplicano, questi volti di Cristo! Si può trovare Cristo nella preghiera, nelle celebrazioni che radunano i cristiani, nelle riflessioni sul Vangelo! Ma per vederlo basta anche aprire gli occhi e il cuore sui volti quotidiani. È proprio nei luoghi quotidiani che è possibile incontrarlo. Ma vedere il Cristo in tutti i volti dei piccoli sfigurati della vita ci obbliga a porci delle domande: Perché popoli interi non hanno nulla ed altri invece hanno tutto? Com è possibile che si lascino morire di fame tante persone, mentre altri sprecano tanto? Perché gli stranieri non sono accolti? Perché alcuni vengono trattati come malfattori? Perché accade che?. Se si vuole servire il Cristo, c è un altra strada da percorrere, diversa da quella del servizio agli uomini? Se si vuole amare il Cristo, c è una strada diversa da quella che consiste nell amare gli uomini, nel lottare contro tutto ciò che degrada la vita e gli uomini, nel diminuire la sofferenza presente nel mondo? Quando si crede in Cristo, allora non si sopporta più che i volti degli uomini e delle donne siano sfigurati: ci si impegna assieme a tutti quelli che tentano di cambiare il mondo. Agire per la giustizia, per una ripartizione più giusta della felicità: è anche questo un modo per mostrare la propria fedeltà a Cristo. (Singer-Hari, Incontrare Gesù Cristo oggi, pag. 170) 5