FAMIGLIA AL CENTRO INIZIATIVE DELL UFFICIO DELLA FAMIGLIA PER IL MESE DI FEBBRAIO

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FAMIGLIA AL CENTRO Nel mese di febbraio si concentrano alcune ricorrenze che riguardano la vita delle famiglie in vari aspetti: dalla vita come dono, al legame affettivo alla fragilità della malattia. Ciò può costituire un ricco momento per ogni comunità cristiana L ufficio famiglia coordina alcuni la visione di insieme e mette all attenzione di tutti alcuni appuntamenti: INIZIATIVE DELL UFFICIO DELLA FAMIGLIA PER IL MESE DI FEBBRAIO Il 30 gennaio incontro con don Cereti su: Divorzio, nuove nozze e penitenza nella Chiesa primitiva, Salone dell Arcivescovato alle ore 20,45 In diocesi esiste un gruppo di coppie denominato: Cercatori di una nuova armonia, formato da divorziati risposati, conviventi, coppie di fatto, singoli e famiglie ferite per il fallimento del matrimonio. Fanno insieme un cammino di fede e desiderano rimanere in comunione con la Chiesa. Ogni anno organizzano un incontro aperto a tutti per portare a conoscenza la loro esperienza. Quest anno con l aiuto del Centro di cultura dell università Cattolica ha invitato don Cereti, prete di Genova molto stimato, che ha scritto diversi libri sull argomento. Ad esempio: Matrimonio e indissolubilità, Divorzio, nuove nozze e penitenza nella Chiesa primitiva Il 1 febbraio 37 a Giornata Nazionale per la vita. Solidali per la vita (cf. testo allegato) In ogni celebrazione di questa domenica si faccia cenno al messaggio dei Vescovi Italiani e si inserisca un intenzione esplicita nella preghiera dei fedeli. Come segno di questa giornata l Ufficio per la Famiglia crea un evento diocesano con lo sguardo a far riscoprire nelle comunità parrocchiali l attenzione alla famiglia e la promozione alla vita quale dono del Signore. Ora di adorazione presso la casa famiglia, luogo simbolo di tutela alla vita nella parrocchia di Segromigno in Piano alle ore 16. Il 15 febbraio incontro diocesano con i fidanzati che nei vari gruppi si stanno preparando al Matrimonio: ore 15 presso il Seminario arcivescovile. Tema dell incontro: Il matrimonio è vocazione: confronto col Vangelo e con le altre vocazioni. Il 1 marzo incontro con le giovani coppie sul tema: La preghiera nella coppia. L incontro si svolgerà presso la parrocchia di Monte S.Quirico a partire dalle 10,30, alle ore 11,00 la S. Messa, pranzo, porta e condividi, per i bambini è previsto il bebisitteraggio. Il Sinodo chiede alla Chiesa di sostenere le giovani famiglie. Sono cominciati alcuni incontri di sostegno agli sposi giovani e alle famiglie giovani. Questo è il secondo, dopo quello sul dialogo nella coppia qui si approfondirà il dialogo nella coppia con il Signore: imparare a pregare in coppia. 2

Verso il Sinodo Ordinario sulla Famiglia dell ottobre 2015 Ufficio della Famiglia Nota esplicativa per l uso del questionario in vista del Sinodo Ordinario Si porta a conoscenza delle Parrocchie le domande che sono state redatte dalla Segreteria del Sinodo per approfondire la Relazione di quello straordinario ed in vista di quello ordinario del 2015. Questo approfondimento e relativi contributi è affidato al Popolo di Dio che nelle forme più diffuse possibili, Diocesi, Uffici, Consigli Pastorali, Associazioni, Gruppi di Famiglie, ecc. è chiamato a rispondere. Nel mese di Febbraio alcune iniziative verranno prese a livello di Zone Pastorali, molte altre potranno essere prese liberamente dai soggetti sopra elencati, importante per tutti che entro il 28 Febbraio giungano all Ufficio i contributi e le risposte, per poter redigere una sintesi entro il 10 Marzo, tempo dato alle Diocesi per rispondere. Per procedere a qualsiasi elaborazione e contributo è necessario aver letto e studiato la Relatio Synodi. I responsabili dell Ufficio della Famiglia sono a disposizione per aiutare coloro che voglio riunirsi. Qui di seguito alcune questioni su cui porre particolarmente l attenzione, senza sottovalutare il questionario che può essere preso in considerazione intero. Domande selezionate e preferenziali. Il contesto socio-culturale (nn. 5-8) 1. Quali sono le iniziative in corso e quelle in programma rispetto alle sfide che pongono alla famiglia le contraddizioni culturali (cf. nn. 6-7): quelle orientate al risveglio della presenza di Dio nella vita delle famiglie; quelle volte a educare e stabilire solide relazioni interpersonali; quelle tese a favorire politiche sociali ed economiche utili alla famiglia; quelle per alleviare le difficoltà annesse all attenzione dei bambini, anziani e familiari ammalati; quelle per affrontare il contesto culturale più specifico in cui è coinvolta la Chiesa locale? 3. Oltre all annuncio e alla denuncia, quali sono le modalità scelte per essere presenti come Chiesa accanto alle famiglie nelle situazioni estreme? (cf. n. 8). Quali le strategie educative per prevenirle? Che cosa si può fare per sostenere e rafforzare le famiglie credenti, fedeli al vincolo? La rilevanza della vita affettiva (nn. 9-10) 5. In che modo, con quali attività sono coinvolte le famiglie cristiane nel testimoniare alle nuove generazioni il progresso nella maturazione affettiva? (cf. nn. 9-10). 6. In quale proporzione, e attraverso quali mezzi, la pastorale familiare ordinaria è rivolta ai lontani? (cf. n. 11). Lo sguardo su Gesù e la pedagogia divina nella storia della salvezza (nn. 12-14) Come è utilizzato l insegnamento della Sacra Scrittura nell azione pastorale verso le famiglie? 10. Che cosa fare per mostrare la grandezza e bellezza del dono dell indissolubilità, in modo da suscitare il desiderio di viverla e di costruirla sempre di più? (cf. n. 14) La famiglia nel disegno salvifico di Dio (nn. 15-16) 13. Come concepire la famiglia quale Chiesa domestica (cf. LG 11), soggetto e oggetto dell azione evangelizzatrice al servizio del Regno di Dio? 14. Come promuovere la coscienza dell impegno missionario della famiglia? Come sviluppare la spiritualità della famiglia, e come aiutare le famiglie ad essere luogo di vita nuova in Cristo? (cf. n. 21) 16. Come sviluppare e promuovere iniziative di catechesi che facciano conoscere e aiutino a vivere l insegnamento della Chiesa sulla famiglia, favorendo il superamento della distanza possibile fra ciò che è vissuto e ciò che è professato e promuovendo cammini di conversione? 3

Verità e bellezza della famiglia e misericordia verso le famiglie ferite e fragili (nn. 23-28) 20. Come aiutare a capire che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio e come esprimere questa verità nell azione pastorale della Chiesa verso le famiglie, in particolare quelle ferite e fragili? (cf. n. 28) 22. Che cosa è possibile fare perché nelle varie forme di unione in cui si possono riscontrare valori umani l uomo e la donna avvertano il rispetto, la fiducia e l incoraggiamento a crescere nel bene da parte della Chiesa e siano aiutate a giungere alla pienezza del matrimonio cristiano? (cf. n. 25) Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale (n. 40) 30. Quali esperienze positive possono essere riportate in questo campo? 31. La pastorale di accompagnamento delle coppie nei primi anni di vita familiare è stato osservato nel dibattito sinodale ha bisogno di ulteriore sviluppo. Quali le iniziative più significative già realizzate? Quali gli aspetti da incrementare a livello parrocchiale, a livello diocesano o nell ambito di associazioni e movimenti? Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze (nn. 41-43) 33. La comunità cristiana è in grado di essere pastoralmente coinvolta in queste situazioni? Come aiuta a discernere questi elementi positivi e quelli negativi della vita di persone unite in matrimoni civili in maniera da orientarle e sostenerle nel cammino di crescita e di conversione verso il sacramento del matrimonio? Come aiutare chi vive in nelle convivenze a decidersi per il matrimonio? Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti (nn. 29-38) 25. Nell annunciare il vangelo della famiglia come si possono creare le condizioni perché ogni famiglia sia come Dio la vuole e venga socialmente riconosciuta nella sua dignità e missione? Quale conversione pastorale e quali ulteriori approfondimenti vanno attuati in tale direzione? 27. Come favorire una relazione fra famiglia - società e politica a vantaggio della famiglia? Come promuovere il sostegno della comunità internazionale e degli Stati alla famiglia? Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonio (nn. 39-40) 28. Come i percorsi di preparazione al matrimonio vanno proposti in maniera da evidenziare la vocazione e missione della famiglia secondo la fede in Cristo? Sono attuati come offerta di un autentica esperienza ecclesiale? Come rinnovarli e migliorarli? 29. Come la catechesi di iniziazione cristiana presenta l apertura alla vocazione e missione della famiglia? Quali passi vengono visti come più urgenti? Come proporre il rapporto tra battesimo eucaristia e matrimonio? In che modo evidenziare il carattere di catecumenato e di mistagogia che i percorsi di preparazione al matrimonio vengono spesso ad assumere? Come coinvolgere la comunità in questa preparazione? Curare le famiglie ferite (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali) (nn. 44-54) 35. La comunità cristiana è pronta a prendersi cura delle famiglie ferite per far sperimentare loro la misericordia del Padre? Come impegnarsi per rimuovere i fattori sociali ed economici che spesso le determinano? Quali passi compiuti e quali da fare per la crescita di questa azione e della consapevolezza missionaria che la sostiene? 38. La pastorale sacramentale nei riguardi dei divorziati risposati necessita di un ulteriore approfondimento, valutando anche la prassi ortodossa e tenendo presente «la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostanze attenuanti» (n. 52). Quali le prospettive in cui muoversi? Quali i passi possibili? Quali suggerimenti per ovviare a forme di impedimenti non dovute o non necessarie? La trasmissione della vita e la sfida della denatalità (nn. 57-59) 43. Il cristiano vive la maternità/paternità come risposta a una vocazione. Nella catechesi è sufficientemente sottolineata questa vocazione? Quali percorsi formativi vengono proposti perché essa guidi effettivamente le coscienze degli sposi? Si è consapevoli delle gravi conseguenze dei mutamenti demografici? 44. Come la Chiesa combatte la piaga dell aborto promuovendo un efficace cultura della vita? La sfida dell educazione e il ruolo della famiglia nell evangelizzazione (nn. 60-61) 45. Svolgere la loro missione educatrice non è sempre agevole per i genitori: trovano solidarietà e sostegno nella comunità cristiana? Quali percorsi formativi vanno suggeriti? Quali passi compiere perché il compito educativo dei genitori venga riconosciuto anche a livello socio-politico? 46. Come promuovere nei genitori e nella famiglia cristiana la coscienza del dovere della trasmissione della fede quale dimensione intrinseca alla stessa identità cristiana. La relazione del Sinodo e il questionario per esteso si possono trovare su internet a questo link http://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20141209_lineamenta-xiv-assembly_it.html 4

1 FEBBRAIO 2015 GIORNATA PER LA VITA Stiamo vivendo un preoccupante declino demografico e una domanda incalza: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo?. Parte da questa preoccupazione il Messaggio del Consiglio Permanente per la 37ª Giornata Nazionale per la vita (1 febbraio 2015). Il triste fenomeno dell aborto spiegano i Vescovi è una delle cause di questa situazione, impedendo ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all Italia. Non va, inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai. La solidarietà verso la vita ricorda ancora il Consiglio Permanente può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata Accogliamo l invito dei Vescovi e poniamoci alla scuola del silenzio della famiglia di Nazareth. L occorrenza della Giornata per la Vita in questa chiave è un invito a contemplare Maria, umile e docile fanciulla, il cui sì alla vita ha permesso l inaugurazione dei tempi nuovi della salvezza; a contemplare Dio e l immenso dono della vita, creata a Sua immagine e somiglianza, e la Sua scelta di venire al mondo attraverso il grembo di una donna. Questo prodigio si rinnova in ogni bambino concepito. Suggeriamo di partecipare all incontro di preghiera diocesano che si svolgerà nel pomeriggio del 1 febbraio a Segromigno in Piano presso la Casa Famiglia alle ore 16,00 oppure, in comunione ecclesiale, invitiamo a organizzare un ora di adorazione sempre il 1 febbraio giorno dedicato alla vita in tutta Italia. Proponiamo di prevedere con i catechisti, le giovani coppie, le donne in attesa di un bambino e tutti quanti hanno a cuore la vita, una modalità di svolgimento della Giornata, usando anche il materiale che potete richiedere il lunedì mattina, in Curia (Ufficio Pastorale Famiglia e Vita). Raffaello e Diva con don Alberto Brugioni Ufficio diocesano per la Famiglia e Vita 5

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 37 a Giornata Nazionale per la vita (1 febbraio 2015) Solidali per la vita I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l esperienza e la saggezza della loro vita. Queste parole ricordate da Papa Francesco sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È l invito a farci servitori di ciò che è seminato nella debolezza (1Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita. Quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio la forza rivoluzionaria della tenerezza e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l intera società. Il preoccupante declino demografico che stiamo vivendo è segno che soffriamo l eclissi di questa luce. Infatti, la denatalità avrà effetti devastanti sul futuro: i bambini che nascono oggi, sempre meno, si ritroveranno ad essere come la punta di una piramide sociale rovesciata, portando su di loro il peso schiacciante delle generazioni precedenti. Incalzante, dunque, diventa la domanda: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo? Il triste fenomeno dell aborto è una delle cause di questa situazione, impedendo ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all Italia. Non va, inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai. Il desiderio di avere un figlio è nobile e grande; è come un lievito che fa fermentare la nostra società, segnata dalla cultura del benessere che ci anestetizza e dalla crisi economica che pare non finire. Il nostro Paese non può lasciarsi rubare la fecondità. È un investimento necessario per il futuro assecondare questo desiderio che è vivo in tanti uomini e donne. Affinché questo desiderio non si trasformi in pretesa occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono. Si tratta di facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà per i costi, la burocrazia e, talvolta, non privi di amara solitudine. Spesso sono coniugi che soffrono la sterilità biologica e che si preparano a divenire la famiglia di chi non ha famiglia, sperimentando quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita (Mt 7,14). La solidarietà verso la vita accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata. Una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell umanità: dov è tuo fratello? (cfr. Gen 4,9). Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come ammonisce Papa Francesco, in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!. La fantasia dell amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: vivere fino in fondo ciò che è umano ( ) migliora il cristiano e feconda la città. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita. Roma, 4 novembre 2014 Memoria di San Carlo Borromeo 6

ACCOMPAGNARE I RAGAZZI A CRESCERE NELLA FEDE 1 febbraio 2015 ore 15,30-19,00 al Seminario Incontro Diocesano per catechisti dei ragazzi e animatori dei giovani Nel numero del Notiziario di gennaio è stata presentata una proposta di sostegno ai genitori che hanno i figli nell età dell iniziazione cristiana. Ora a sostegno degli animatori che accompagnano i ragazzi, dei catechisti parrocchiali e degli animatori dei giovani, viene offerto un momento di incontro/formazione che si terrà domenica 1 febbraio in Seminario dalle 15.30 alle 19.00. Lo scopo dell appuntamento sarà di approfondire il significato di accompagnare ragazzi e giovani nella crescita della fede alla luce della Parola di Dio. Secondo uno stile laboratoriale intendiamo promuovere un incontro che possa avere un tempo di riflessione personale e un momento di condivisione che sappia cogliere e approfondire l esperienza di condurre gruppi di catechesi/giovani oggi. L interesse di una formazione che aiuti ad vivere consapevolmente il servizio ecclesiale di catechista ed educatore sta alla base anche di un altra iniziativa dell ufficio catechistico che intende favorire un attenzione particolare per la dimensione familiare della catechesi. Per questa ragione è stato pensato un percorso che aiuti a facilitare una migliore conoscenza dell adulto e scoprire un adeguato stile relazionale nell ambito della catechesi. L obiettivo generale è di aiutare gli accompagnatori a conoscere l adulto, comprendere come si pone nell ambito della fede e abilitare a vivere e condurre incontri che portino alla scoperta/riscoperta di Cristo pienezza di vita. L attivazione del percorso (tempi, luoghi e modi) avverrà in base alle richieste delle zone. LA FAMIGLIA CHIAMATA A SCEGLIERE L INSEGNAMENTO DI RELIGIONE UNA SCELTA EDUCATIVA DI VALORE Con febbraio viene il tempo di scegliere se avvalersi o meno dell insegnamento di religione cattolica a scuola. Questo insegnamento è spesso sottovalutato, in realtà costituisce un momento in cui i genitori esercitano insieme ai figli, o per loro, una responsabilità educativa notevole. Può essere il caso di parlarne sottolineando proprio l opportunità che esso offre. È importante aver chiare le caratteristiche e le peculiarità dell IRC: inquadrandosi nelle finalità culturali della scuola, intende dare una conoscenza ampia del cristianesimo e delle altre confessioni cristiane e anche delle altre religioni. In questo senso si tratta di un dato culturale che non può essere ignorato con leggerezza. Quello che offre l insegnamento scolastico di solito non viene dato in parrocchia, dove la catechesi si preoccupa di avere un adesione alle proposte che vengono fatte ma con strumenti assai ridotti sia per il poco tempo che per le finalità che, per i ragazzi, sono in riferimento ai sacramenti. 7

LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 11 Febbraio 2015 Da 23 anni in questo giorno si celebra la giornata mondiale del malato; questa occasione costituisce un forte stimolo per ogni essere umano ma per le comunità cristiane costituisce un ulteriore richiamo a uscire dalla logica dell attivismo per mettere al centro le persone, soprattutto nel momento della fragilità che è costituito dalla malattia. Lo sguardo cristiano infatti guarda al malato attraverso il mistero dell incarnazione e vi scorge il volto di Dio, allo stesso modo ogni comunità è chiamata ad esprimere la stessa compassione di Cristo per i sofferenti. Significative a questo riguardo sono le parole del Beato Paolo VI: «Se noi ricordiamo che attraverso il volto di ogni uomo specialmente quando le lacrime e le sofferenze lo rendono più trasparente noi possiamo e dobbiamo riconoscere il volto del Padre creatore, il nostro umanesimo diventa cristianesimo, e il nostro cristianesimo si fa teocentrico, così che possiamo ugualmente affermare: per conoscere Dio, bisogna conoscere l uomo». Il tema di quest anno Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo preso dal libro di Giobbe (29,15) è ricco di suggestioni per l attività comunitaria, così come appare nel messaggio del papa che interpreta l espressione di Giobbe nella prospettiva della sapienza del cuore che porta i suoi frutti nel servire il fratello, nello stare con il malato, nell uscire da sé per andare verso il fratello malato e di essere solidali con lui senza giudicarlo perché l esperienza di Giobbe trova risposta nella croce di Gesù. L ufficio diocesano della salute invita a utilizzare il materiale allegato a questo notiziario come la scheda teologico-pastorale dell ufficio nazionale per la pastorale della salute e il messaggio del papa. Allo stesso modo invita ogni comunità a promuovere per l 11 febbraio un momento di preghiera e di fraternità che uniscano insieme ammalati e loro familiari, membri delle associazioni di volontariato e comunità tutta perché non si riduca a un incontro di soli malati. Inoltre si suggerisce un momento di comunione unanime a tutta la diocesi nella preghiera suggerendo di unirsi alla recita del rosario alle ore 18,00 in collegamento con Lourdes. A livello diocesano l 11 febbraio si terranno tre incontri cittadini: presso il Duomo di Castelnuovo Garfagnana alle ore 15,30 presso la Parrocchia di S. Vito a Lucca alle ore 15,30 presso la Chiesa di S. Paolino a Viareggio alle ore 15,30 8

LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 11 Febbraio 2015 Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro (Vangelo Mt 11, 28) Ascoltare è stare in religioso silenzio e farsi carico della sofferenza morale, spirituale e fisica dell altro: è stare accanto con amore al capezzale di un malato per il quale non c è più nulla da fare dal punto di vista medico; è farsi carico dei mali dell umanità raccogliendo la sfida etica di amorizzare il mondo, rivedere certi stili di vita troppo consumistici, ciascuno per la sua parte, nella fedeltà all impegno quotidiano. (lettera alle famiglie della Chiesa di Lucca - Arcivescovo Italo Castellani) Pensando alla giornata del malato, la riflessione viene spontanea: È una giornata particolare che ci permette di riflettere sulla nostra vita. Quando stiamo bene e tutto va secondo i nostri desideri, pensiamo che la sofferenza non ci riguardi, la releghiamo in un angolo dei nostri pensieri, eppure, tutti noi, prima o poi, possiamo vivere questa esperienza. È allora forse necessario assumere un altro atteggiamento di fronte alla vita ed interrogarci singolarmente, ma anche come comunità, cercando di farci più prossimo con chi vive situazioni difficili: trovare momenti di ascolto, di vicinanza con quanti sono nella malattia e con le loro famiglie, sentire la loro esperienza, la loro sofferenza, ma anche la loro gioia nell affrontare quotidianamente la propria condizione. Il nostro essere cristiani dovrebbe spingere ciascuno ad essere testimone di speranza, una speranza d amore, che si fa sostegno, vicinanza, condivisione. Chiediamo al Signore che lo Spirito Santo ci assista sempre per diventare una comunità di amore. (Papa Francesco). diac. Giuseppe Colombini Il diacono Giuseppe Colombini è il nuovo direttore dell Ufficio Diocesano per la Salute. PS. In allegato le indicazioni teologico pastorali elaborate dalla CEI e il messaggio di papa Francesco. CRESIMA agli ADULTI Anche quest anno l Arcivescovo amministra la Cresima agli adulti in tre centri della diocesi, secondo il seguente calendario: Sabato 18 aprile ore 19,00 in Cattedrale Sabato 16 maggio ore 185,30 chiesa di S. Paolino a Viareggio Domenica 24 maggio ore 18,00 chiesa di Castelnuovo Garfagnana 9

Servizio per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Lucca Il Cammino delle Beatitudini Percorso della Pastorale Giovanile 2014 2016 Raccogliendo le indicazioni di Papa Francesco e del nostro Arcivescovo Italo proponiamo il Cammino per Giovani e Giovanissimi nei prossimi 2 anni che culminerà nel luglio 2016 con la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia ANNO 2014 BEATI I POVERI IN SPIRITO PERCHÉ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI MT 5,3 ANNO 2015 BEATI I PURI DI CUORE PERCHÉ VEDRANNO DIO MT 5,8 ANNO 2016 BEATI I MISERICORDIOSI PERCHÉ TROVERANNO MISERICORDIA MT 5,7 Lettera Pastorale 2014/2015 Effatà APPUNTAMENTI DIOCESANI GIOVANISSIMI 13-17 ANNI 27-29 Dicembre 2014 Loreto Costo 110 Beatitudini, il cammino della felicità 31 gennaio 2015 200 DB Festa di San Giovanni Bosco a 200 anni dalla nascita (zona urbana) 21-22 marzo 2015 Giornata Mondiale della Gioventù in diocesi Beati i Puri di cuore perché vedranno Dio (Aprile/giugno 2015) Ostensione Sacra Sindone e visita all oratorio di Valdocco x i 200 anni della nascita di Don Bosco 01-02 settembre 2015 Pellegrinaggio 13enni a Roma Email: pgdiocesilucca@gmail.com - http://dettotranoi.diocesilucca.it - Cell. 3282853522 10

Servizio per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Lucca APPUNTAMENTI DIOCESANI GIOVANISSIMI OVER 17 ANNI 28-30 novembre 2014 Esercizi Spirituali Ascolta il tuo Cuore 29-12-14/02-01-15 Ultimo dell anno a Praga con la Comunità di Taizè Pellegrinaggio di fiducia sulla terra dei Giovani Europei 24 Febbraio 2015 Inizio cammino delle 10 Parole Catechesi per Giovani aperta a tutti al seminario 20-22 febbraio 2015 Esercizi Spirituali Ascolta il tuo Cuore 21-22 marzo 2015 Giornata Mondiale della Gioventù in diocesi Beati i Puri di cuore perché vedranno Dio (Aprile/giugno 2015) Ostensione Sacra Sindone e visita all Oratorio di Valdocco x i 200 anni della nascita di Don Bosco 21-28 luglio 2015 Pellegrinaggio in Terrasanta Andiamo sul monte delle Beatitudini sui passi di Gesù Alcune prime indicazioni o Prezzo indicativo 950 (varia in base al n dei partecipanti) max 30 partecipanti o Alloggio in albergo e struttura in autogestione (portare sacco a pelo o lenzuola) o Si richiede Spirito di adattamento Email: pgdiocesilucca@gmail.com - http://dettotranoi.diocesilucca.it - Cell. 3282853522 11

Servizio per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Lucca settembre 2015 Inizio preparazione per Cracovia (incontri da definire) 31 ottobre 2015 Gesù ti ascolta, Gesù ti parla Evangelizzazione ai Comics San Michele Lucca 15 31 luglio 2016 Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia APPUNTAMENTI DIOCESANI FORMAZIONE EDUCATORI 01 febbraio 2015 Incontro Diocesano Catechisti, Educatori, animatori da febbraio 2015 Incontri nelle zone per Educatori in collaborazione con Anspi (date in via di definizioni) L ufficio rimane a disposizione per incontri nelle zone Pastorali da programmare a richiesta 30 maggio 2015 Giornata diocesana degli Oratori in seminario in collaborazione con ANSPI aperta a tutti e a tutte le età con giochi tornei, merenda e messa finale Email: pgdiocesilucca@gmail.com - http://dettotranoi.diocesilucca.it - Cell. 3282853522 12

Servizio per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Lucca INDICAZIONI PER IL CAMMINO IN PARROCCHIA - ZONA Andate, senza paura, per servire Questo è il mandato di Papa Francesco ai giovani al termine della GMG 2013 in Brasile. Nel 2014 Papa Francesco ha invitato ad Andare sulla via delle Beatitudini cioè scoprire, cercare, trovare la strada della vera felicità. Alcune indicazioni per vivere un cammino in Parrocchia e/o nelle zone che proponga un cammino per Giovani e Giovanissimi. INDICAZIONI SUL CAMMINO Incontri nelle proprie parrocchie e/o zone: da impostare sul cammino proposto da Papa Francesco GMG 2013, Beatitudini e dal Vescovo Italo sull Ascolto della Parola Incontri Diocesani e GMG divisi per età, saranno un momento di approfondimento e scambio sullo stesso tema delle beatitudini, mettendoci a confronto con le altre realtà della nostra diocesi Tenere presente che è anche l anno dell Ostensione della Sacra Sindone e 200 anni di Don Bosco (Sussidio 200DB: Don Bosco a Tutto volume Nelle Zone a richiesta nel 2015 è attivabile il cammino Ad Amare si impara sull affettività/sessualità (Beati i puri di cuore) Andiamo sul monte delle Beatitudini Terrasanta Giovani 2015 a luglio. Inizio preparazione per Cracovia (settembre 2015) o Pellegrinaggio della Croce di San Damiano e della Madonna di Loreto GMG di Cracovia: non solo come evento, occorre prepararsi Ritorno nella propria comunità: verifica del cammino fatto o perché la GMG non rimanga solo un evento o Racconto della GMG: ciò che resta nel cuore o Come vivo la GMG: accompagnare i giovani a tornare al quotidiano. Email: pgdiocesilucca@gmail.com - http://dettotranoi.diocesilucca.it - Cell. 3282853522 13

Servizio per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Lucca Cammino dopo la GMG: raccogliere e rilanciare percorsi nuovi INDICAZIONI DI SUSSIDI E MATERIALE Omelie di Papa Francesco GMG 2013: http://w2.vatican.va/content/ francesco/it/homilies/2013/documents/papafrancesco_20130728_celebrazione-xxviii-gmg.html Sussidio Beato Te Cercatori di Gioia sulla via delle beatitudini edito dal centro ambrosiano (Sussidio 200DB: Don Bosco a Tutto volume (È POSSIBILE ORDINARLO DA NOI A PREZZO SCONTATO) In uscita un sussidio a cura del Servizio Nazionale per la preparazione della GMG a Cracovia. Questi sono i temi che già possiamo prendere in considerazione: o FEDE E SPIRITUALITA le Beatitudini la Croce della GMG la Madonna Giovanni Paolo II I Santi Polacchi o TEMI CULTURALI La Chiesa dell Est La banalità del male: Auschwitz e la memoria Il comunismo e la caduta del muro PER QUALSIASI INFORMAZIONE E RICHIESTA QUESTI SONO I CONTATTI http://dettotranoi.diocesilucca.it Email: pgdiocesilucca@gmail.com Don Gilberto e Staff PG Cell. 3282853522 Email: pgdiocesilucca@gmail.com - http://dettotranoi.diocesilucca.it - Cell. 3282853522 14

Servizio per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Lucca VERSO V CRACOVIA C 2016 Il Logo Nella simbologia del logo si coniugano tre elementi: il luogo, i principali protagonisti e il tema della celebrazione. Il logo della GMG Cracovia 2016 illustra il brano di Matteo 5,7: Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia, scelto come tema dell incontro. L immagine è composta dai contorni geografici della Polonia, dentro i quali si trova la Croce, simbolo di Cristo che è l anima della Giornata Mondiale della Gioventù. Il cerchio giallo segna la posizione di Cracovia nella mappa della Polonia ed è anche simbolo dei giovani. Dalla Croce esce la fiamma della Divina Misericordia, i cui colori richiamano l immagine Gesù, confido in Te. I colori usati nel logo blu, rosso e giallo richiamano i colori ufficiali di Cracovia e del suo stemma. Email: pgdiocesilucca@gmail.com om - http://dettotranoi.diocesilucca.it - Cell. 3282853522 15

2 febbraio 2014 Giornata della Vita Consacrata Il prossimo 2 febbraio 2015, Festa della Presentazione di Gesù al tempio e Giornata mondiale della Vita Consacrata, inizia ufficialmente l Anno della Vita Consacrata nella nostra Diocesi. Questo anno è stato indetto dal Santo Padre Francesco, con Lettera Apostolica dell 11 novembre, 2014 e va dal 30 novembre 2014 (1 domenica di Avvento) al 2 febbraio 2016. È significativo che il primo anno che Papa Francesco indice su un aspetto importante della vita della Chiesa riguardi i Consacrati, anche lui un consacrato quale membro della Famiglia religiosa dei Gesuiti. Con la parola Vita Consacrata si intende indicare tutti i battezzati (Religiosi/e di vita attiva e contemplativa ed i Consacrati laici) che dedicano la loro vita al servizio di Dio e del prossimo nella Chiesa, mediante i voti di povertà, castità ed obbedienza. Dice Papa Francesco nella sua Lettera Apostolica: L Anno della Vita Consacrata non riguarda soltanto le persone consacrate, ma la Chiesa intera. Mi rivolgo così a tutto il popolo cristiano perché prenda sempre consapevolezza del dono che è la presenza di tante consacrate e consacrati eredi di grandi santi che hanno fatto la storia del cristianesimo. Invito dunque tutte le Comunità cristiane a vivere questo anno anzitutto per ringraziare il Signore e fare memoria grata di tanti doni ricevuti e che tutt ora riceviamo Invito tutti a stringervi attorno alle persone consacrate e gioire con loro, a condividere le loro difficoltà, a collaborare con esse. Fate sentire loro l affetto e il calore di tutto il popolo cristiano. (Lettera apostolica III, 2) Il nostro Arcivescovo desidera grandemente che questo anno sia vissuto con intensità e che sia, in particolare, un anno di preghiera forte e cordiale per i Presbiteri e tutti i Consacrati. Egli offrirà a questo scopo un sussidio a tutte le Comunità parrocchiali. Voglio concludere con tre frasi semplici e incisive con le quali il Papa riassume gli obiettivi di questo anno: Guardare il passato con gratitudine; Vivere il presente con passione; Abbracciare il futuro con speranza. A tutti, a nome del nostro Arcivescovo Italo, dò appuntamento al 2 febbraio 2015, in Cattedrale, alle ore 17, per stringerci numerosi attorno ai nostri Consacrati nella solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall Arcivescovo ed iniziare così, nella fraternità e nella gioia, il cammino fecondo di questo anno speciale. Sac. Pierluigi D Antraccoli Delegato Arcivescovile per la Vita Consacrata Programma del 2 FeBBraIo 2015 Alle ore 1700 in Cattedrale, Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall Arcivescovo, durante la quale saranno ricordati gli anniversari significativi dei Consacrati e Consacrate (1-25 - 50-60 ). Al termine, nel salone dell Arcivescovato faremo un momento di festa e di ristoro.