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R RICERCHE GEOLOGICHE TRATTAMENTO DELLE ACQUE TECNOLOGIE D AMBIENTE PROTEZIONE DALLA CORROSIONE INFORMATICA APPLICATA ECOGEO S.R.L. Società Unipersonale Via F.lli Calvi, 2-24122 BERGAMO Tel. 035/27.11.55 Fax 035/23.98.82 N. R.E.A. BG 345358 - Capitale Sociale: 30.000,00 i.v. C.F. Part. IVA e N. Iscriz. R.I. 03051330169 http://www.ecogeo.net e-mail: info@ecogeo.net Posta Elettronica Certificata: ecogeo@pec.ecogeo.net LABORATORI D ANALISI SERVIZI D INGEGNERIA ARCHITETTURA & DESIGN ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE SICUREZZA E IGIENE AMBIENTALE PRO.TRADE S.r.l. Sede: Via Edison, 37 23877 Paderno d'adda (BG) Sede Operativa/cantiere: Via Conte C. Gerolamo 24030 Carvico (BG) SIMULAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI Verifica di compatibilità con la normativa vigente in materia di protezione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete RELAZIONE TECNICA Visto: (codice cliente n 2253) Ecogeo S.r.l. Dott. Diego Marsetti.. Referenti: Dott. Ing. Matteo Clapis Bergamo, lì 01.03.2016

1 R RICERCHE GEOLOGICHE TRATTAMENTO DELLE ACQUE TECNOLOGIE D AMBIENTE PROTEZIONE DALLA CORROSIONE INFORMATICA APPLICATA ECOGEO S.R.L. Società Unipersonale Via F.lli Calvi, 2-24122 BERGAMO Tel. 035/27.11.55 Fax 035/23.98.82 R.E.A. BG 345358 - Capitale Sociale: 30.000,00 i.v. C.F. Part. IVA e N. Iscriz. R.I. 03051330169 http://www.ecogeo.net e-mail info@ecogeo.net LABORATORI D ANALISI SERVIZI D INGEGNERIA ARCHITETTURA & DESIGN ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE SICUREZZA E IGIENE AMBIENTALE PRO.TRADE S.r.l. Sede: Via Edison, 37 23877 Paderno d'adda (BG) Sede Operativa/cantiere: Via Conte C. Gerolamo 24030 Carvico (BG) SIMULAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI Verifica di compatibilità con la normativa vigente in materia di protezione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete RELAZIONE TECNICA INDICE 1 - PREMESSA... 3 2 - INQUADRAMENTO GENERALE... 4 2.1 - IDENTIFICAZIONE DELL ELETTRODOTTO... 4 2.2 - CARATTERISTICHE DEGLI EDIFICI IN PROGETTO... 4 3 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI... 5 3.1 - LA LEGISLAZIONE PRECEDENTE LA LEGGE QUADRO... 5 3.2 - LA LEGGE 36/2001... 6 3.3 - IL D.P.C.M. 8 LUGLIO 2003... 6 3.4 - LA NORMA CEI 106-11... 7 3.5 - IL D.M. 29 MAGGIO 2008... 7 4 - CARATTERISTICHE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI9 4.1 - INTENSITÀ... 9 4.2 - DISTRIBUZIONE SPAZIALE... 9 4.3 - VARIABILITÀ TEMPORALE... 11 5 - RILEVAZIONI STRUMENTALI... 13

2 6 - ANALISI MEDIANTE MODELLO DI CALCOLO... 13 6.1 - CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI CALCOLO... 13 6.2 - METODOLOGIA DI LAVORO... 13 6.3 - DATI DI INGRESSO... 13 6.4 - RISULTATI... 14 7 - CONCLUSIONI... 15 8 - ALLEGATI... 17

3 1 - PREMESSA La presente relazione tecnica illustra i risultati dell indagine eseguita dalla scrivente società in merito all intensità dei campi elettromagnetici a frequenza di rete (50Hz) generati da un tratto di elettrodotto ad alta tensione situato nel territorio del Comune di Carvico (Bg) e costituisce un'integrazione della relazione REL. VS/8792-B/10 del 21.12.2010. In particolare l indagine effettuata è rivolta alla determinazione dei livelli di campo magnetico ed elettrico nelle aree di Via Conte C. Gerolamo (mappale n 1891 al Fg. 7) a Carvico (Bg), sulle quali è in previsione l'ampliamento di due edifici ad uso di Residenza sanitaria assistita (RSA) per edificio A e di Appartamenti protetti per anziani (APA) per edificio B, allo scopo di determinare se le distanze e le altezze dell'ampliamento ipotizzato rispettano i limiti massimi consentiti in base alla legislazione vigente. L indagine è stata svolta costruendo un modello digitale del tratto di elettrodotto che attraversa l area dove sorgerà il nuovo fabbricato, ed elaborando delle simulazioni numeriche dei campi elettrici e magnetici previsti, il tutto utilizzando il software di calcolo SteMa 1.3d sviluppato da Euronia S.r.l..

4 2 - INQUADRAMENTO GENERALE 2.1 - IDENTIFICAZIONE DELL ELETTRODOTTO DENOMINAZIONE: Linea elettrica aerea S.E. Verderio C.P. Cisano n.413 Gestore: TERNA S.p.A. Tensione di esercizio: 132 kv Cavi: semplice terna Campata: Sostegni n.23 e n.24 Direzione asse: sud-ovest/nord-est 2.2 - CARATTERISTICHE DEGLI EDIFICI IN PROGETTO Sulla porzione di area attraversata dall elettrodotto è previsto l'ampliamento dei due edifici presenti, le cui caratteristiche principali, in relazione all argomento trattato, risultanti dagli elaborati di progetto disponibili, sono le seguenti, rispetto alla sede stradale di Via Conte C.Gerolamo: EDIFICIO A: Piani con ambienti abitabili: Distanza minima dall asse dell elettrodotto: Altezza del colmo del tetto: interrato - terra - primo - secondo 7,92 m 12,05 m EDIFICIO B: Piani con ambienti abitabili: Distanza minima dall asse dell elettrodotto: Altezza del colmo del tetto: interrato - terra - primo - secondo 13,11 m 12,05 m

3 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI 5 3.1 - LA LEGISLAZIONE PRECEDENTE LA LEGGE QUADRO Fino all aprile 1992 gli elettrodotti italiani erano costruiti osservando le apposite norme tecniche emanate dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), a cui è stata quasi sempre data una valenza legislativa tramite il loro inserimento in leggi o decreti ministeriali. In questo ambito si collocano innanzitutto la Legge 28 giugno 1986, n. 339 ed il Decreto Interministeriale 21 marzo 1988, n. 449, che recepivano la normativa CEI 11-4. In queste disposizioni venivano specificate le distanze minime dei conduttori dal terreno e dagli edifici; le distanze erano però calcolate esclusivamente in funzione della necessità di evitare il rischio di scariche elettriche tra il conduttore sotto tensione e oggetti circostanti a tensione zero. Nel 1991 il D.M. 16 gennaio 1991 ha riconosciuto per la prima volta la necessità di considerare i possibili effetti sulla salute derivanti dai campi elettromagnetici prodotti dalle linee elettriche aeree ; il decreto ha fissato nuovi valori minimi per l altezza dei conduttori dal terreno e dalle acque non navigabili e per le distanze di rispetto dagli edifici. Poco più di un anno dopo il D.P.C.M. 23 aprile 1992 Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno (abrogato dal D.P.C.M. 8 luglio 2003), ha stabilito dei limiti di esposizione per la popolazione così definiti: Tipo di esposizione E [kv/m] B [ T] Prolungata (1) 5 100 Limitata (2) 10 1000 (1) in aree o ambienti in cui si possa ragionevolmente attendere che individui della popolazione trascorrano una parte significativa della giornata (2) nel caso in cui l esposizione sia ragionevolmente limitata a poche ore al giorno. Venivano inoltre stabilite delle distanze di rispetto degli elettrodotti ad alta tensione dagli edifici: - 10 metri per tensione nominale uguale o superiore a 132 kv - 18 metri per tensione nominale uguale o superiore a 220 kv - 28 metri per tensione nominale uguale o superiore a 380 kv Quest ultimo aspetto del decreto era stato in seguito parzialmente modificato dal D.P.C.M. 28 settembre 1995 (anch esso abrogato dal D.P.C.M. 8 luglio 2003) che consentì, per il risanamento degli elettrodotti non in regola con la norma del 1992, di limitarsi al solo rispetto dei valori dell intensità dei campi ignorando le distanze minime prescritte, purché fossero rispettate le normative precedenti.

6 Si noti che tutti i provvedimenti sopra citati escludevano dal loro campo di applicazione l esposizione di tipo professionale, per la quale tuttora non è stato stabilito alcun tipo di limite. 3.2 - LA LEGGE 36/2001 Legge 22 febbraio 2001, n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici stabilisce l inquadramento generale della materia e riguarda l esposizione di lavoratori e della popolazione ai campi elettromagnetici con frequenza compresa tra 0 e 300 GHz, ad esclusione delle esposizioni intenzionali per scopi diagnostici e terapeutici. La principale novità introdotta dalla Legge consiste nella differenziazione dei limiti, che sono distinti in: - limiti di esposizione: valori di immissione, definiti ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori - valori di attenzione: valori di immissione che non devono essere superati negli ambienti abitativi, scolastici, e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate, come misura di cautela per la protezione dai possibili effetti a lungo termine dell esposizione - obiettivi di qualità: valori definiti ai fini della progressiva minimizzazione dell esposizione. La Legge non esplicita tuttavia i valori dei limiti, la cui definizione è demandata a specifici decreti attuativi. La Legge definisce poi le competenze delle Regioni, delle Province e dei Comuni. Per questi ultimi però si stabilisce solo la possibilità di adottare un regolamento per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l esposizione della popolazione. Da notare anche l istituzione del catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili di campi elettromagnetici (coordinato con un analogo catasto regionale), nonché la definizione delle procedure per il risanamento, con particolare riguardo per gli elettrodotti. 3.3 - IL D.P.C.M. N.200 DEL 8 LUGLIO 2003 Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo della legge quadro 36/2001, con il quale vengono fissati i valori dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e dei valori di qualità per le esposizioni dei lavoratori e della popolazione. Per quanto riguarda l esposizione della popolazione ai campi generati alla frequenza di rete (50 Hz) dagli elettrodotti, il decreto stabilisce i seguenti valori:

7 Campo Magnetico B [ T] limiti di esposizione (1) 100 µt valori di attenzione (2) 10 µt 100 valori di qualità (2) 3 µt 1000 (1) intesi come valori efficaci (2) intesi come mediana dei valori nell arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio Il decreto abroga le precedenti le disposizioni dei D.P.C.M. 23 aprile 1992 e 28 settembre 1995. Non sono quindi più in vigore le distanze di rispetto dagli elettrodotti stabilite dal D.P.C.M. 23 aprile 1992; in loro sostituzione si introducono delle nuove fasce di rispetto che devono garantire il raggiungimento dell obiettivo di qualità, e che devono essere calcolate secondo una metodologia stabilita dall APAT in base alla portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto, dato che deve essere dichiarato dal gestore al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio (per gli elettrodotti con tensione superiore a 150 kv) e alle Regioni (per gli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kv). 3.4 - LA NORMA CEI 106-11 Nel febbraio 2006 è stata emanata la norma CEI 106-11 Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 (Art. 6). La norma stabilisce una metodologia generale per il calcolo dell'ampiezza delle fasce di rispetto con riferimento a valori prefissati di induzione magnetica e di portata in corrente dell'impianto. Come si evince dal titolo, il metodo di calcolo in essa definito è esplicitamente dichiarato come quello da utilizzare per la determinazione delle fasce di rispetto istituite dal D.P.C.M. 8 luglio 2003. 3.5 - IL D.M. 29 MAGGIO 2008 Assolvendo all incarico affidatole dall articolo 6 del D.P.C.M. 8.7.2003, l APAT ha comunicato (nota protocollo n. 013233 del 10 aprile 2008) al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio la metodologia di calcolo definitiva per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti, che è stata recepita ed approvata con il Decreto del Ministero dell Ambiente 29 maggio 2008 Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti. Circa il contenuto del decreto, è da notare anzitutto che per la prima volta viene data una definizione precisa di fascia di rispetto: spazio circostante un elettrodotto che comprende tutti i punti, al di sopra e al di sotto del livello del suolo, caratterizzati da un induzione magnetica di intensità maggiore o uguale all obiettivo di qualità.

8 Inoltre, il decreto introduce un nuovo parametro denominato distanza di prima approssimazione (Dpa) e così definito: distanza, in pianta sul livello del suolo, dalla proiezione del centro linea che garantisce che ogni punto la cui proiezione al suolo disti dalla proiezione del centro linea più di Dpa si trovi all esterno della fasce di rispetto. L introduzione del nuovo parametro consente di discriminare in modo semplice tra i progetti che riguardano aree o edifici in prossimità di un elettrodotto: se la distanza (in proiezione) è maggiore della Dpa non è necessaria alcuna verifica specifica, in caso contrario è necessario effettuare uno studio che definisca in dettaglio la forma e l estensione delle fasce di rispetto nel tratto di elettrodotto in oggetto e che verifichi la fattibilità degli interventi in progetto. A tal fine si utilizzano i metodi analitici ed i modelli di calcolo descritti dalla norma CEI 106-11.

9 4 - CARATTERISTICHE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI 4.1 - INTENSITÀ L intensità del campo elettrico generato da un elettrodotto dipende dalla tensione di esercizio della linea e dalla distanza dai conduttori. L intensità del campo magnetico dipende invece dall intensità di corrente e dalla distanza dai conduttori. 4.2 - DISTRIBUZIONE SPAZIALE I livelli dei campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti raggiungono i valori massimi in prossimità dei conduttori e diminuiscono via che ci si allontana da essi. Gli andamenti dipendono, oltre che dalla tensione di esercizio e dalla corrente nei conduttori, dalla disposizione stessa dei conduttori ed anche (nelle linee a terna doppia o multipla) dalla disposizione delle fasi di ciascuna terna. A titolo di esempio si riportano di seguito gli andamenti del campo elettrico e del campo magnetico a diverse altezza dal suolo, ottenuti con il programma di calcolo SteMa 1.3d per un tipico elettrodotto a semplice terna avente tensione nominale di 380 kv. Le curve sono riferite al centro di una campata di 400 m, nell ipotesi di massimo carico di corrente.

10 Figura 1: andamento del campo elettrico in funzione della distanza dall asse della linea - elettrodotto a 380 kv, semplice terna, sezione a centro campata. Figura 2: andamento dell induzione magnetica in funzione della distanza dall asse della linea - elettrodotto a 380 kv, semplice terna, intensità di corrente 1500 A, sezione a centro campata.

11 4.3 - VARIABILITÀ TEMPORALE L intensità del campo elettrico generato da un elettrodotto è praticamente costante nel tempo, in quanto dipendente dalla tensione di esercizio della linea che è, almeno nominalmente, fissa. Diversamente, l intensità dell induzione magnetica presenta tipicamente ampie variazioni sia nell arco della singola giornata che su base stagionale. Ciò è dovuto al fatto che il campo magnetico è proporzionale all intensità della corrente che transita nei conduttori, che è variabile in funzione della potenza via richiesta alla linea. La figura riportata di seguito illustra l andamento orario della potenza richiesta sulle rete elettrica italiana in un tipico giorno feriale ("Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia - 2007", Terna S.p.A.). Dai grafici si può verificare che il valore medio nell arco della giornata è compreso tra l 80% e l 85% del valore rilevato nelle ore di punta. Figura 3: potenza oraria richiesta sulla rete elettrica italiana nel terzo mercoledì dei mesi di luglio, agosto e dicembre 2007. Si deduce facilmente, dall analisi dei grafici riportati in figura 3, che generalmente i valori massimi di intensità dell induzione magnetica si hanno durante le ore centrali del mattino e nel tardo pomeriggio. Tuttavia, l andamento della corrente nelle singole tratte della rete elettrica può essere influenzato da fattori locali e potrebbe anche discostarsi in misura significativa dall andamento medio dell intera rete. La figura seguente riporta un esempio reale di rilievo in campo dell induzione magnetica, relativo ad un monitoraggio della durata di circa 24 ore.

12 Figura 4: variazione temporale dell induzione magnetica rilevata all interno di un edificio campione (indagine A.R.P.A. di Rimini, 1994)

13 5 - RILEVAZIONI STRUMENTALI In questa fase non si è proceduto ad effettuare ulteriori rilievi del campo magnetico prodotto dall elettrodotto, in quanto erano già stati effettuati nella campagna precedente. 6 - ANALISI MEDIANTE MODELLO DI CALCOLO 6.1 - CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI CALCOLO I campi elettrici e magnetici generati dall elettrodotto sono stati previsti e analizzati mediante simulazioni numeriche, ottenute utilizzando il programma di calcolo SteMa 1.3 sviluppato dal Euronia S.r.l. Il programma utilizza per le proprie routine di calcolo algoritmi conformi alla Norma CEI 211-4 (edizione luglio 1996) "Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche". Il metodo delle immagini è usato per il calcolo del campo elettrico. Il campo magnetico è calcolato risolvendo la legge di Biot-Savart. Il programma consente di ricostruire un modello tridimensionale di un elettrodotto (linea aerea o in cavo) e di calcolare, visualizzare e stampare la distribuzione del campo elettrico e del campo magnetico nello spazio e nei piani corrispondenti a sezioni verticali e/o orizzontali rispetto al suolo. Le simulazioni prodotte dal programma di calcolo consentono di definire l estensione delle fasce di rispetto dell elettrodotto conformemente alle indicazioni della norma CEI 106-11 e del D.M. 29 maggio 2008. 6.2 - METODOLOGIA DI LAVORO Sono state prese in considerazione le seguenti sezioni perpendicolari all asse dell elettrodotto per cui sono state effettuate le simulazioni dei livelli dell induzione magnetica: - sezione 1, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 41,51 metri dal traliccio 23; - sezione 2, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 51,70 metri dal traliccio 23; - sezione 3, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 46,11 metri dal traliccio 23. - sezione 4, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 71,33 metri dal traliccio 23. - sezione 5, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 90,22 metri dal traliccio 23. - sezione 6, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 53,55 metri dal traliccio 23. - sezione 7, intersecante l asse dell elettrodotto a circa 83,56 metri dal traliccio 23. 6.3 - DATI DI INGRESSO I dati di input necessari al modello di calcolo, relativi alle caratteristiche elettriche e geometriche dell elettrodotto, sono stati forniti dal gestore Terna S.p.A. (allegato 6), o (per quanto riguarda la geometria della campata e del terreno) ricavati da rilievi topografici planoaltimetrici forniti dal committente. In sintesi, essi sono i seguenti:

14 Lunghezza campata: 138,996m Altezza fune di guardia (traliccio 23): Altezza di sospensione (traliccio 24): Tensione di esercizio Intensità di corrente: (portata in corrente in servizio normale dell elettrodotto come definita dalla norma CEI 11-60) Diametro dei conduttori (alluminio-acciaio) Diametro della fune di guardia Parametro di posa dei conduttori a 40 C 22,46 m 17,27 m 132 kv 353 A 19,6 mm 9 mm 1100 m Numero conduttori per fase: 1 Le altezze indicate di sospensione delle funi di guardia indicate sono riferite alla quota del sedime stradale in prossimità dell area oggetto di indagine, evidenziata nella planimetria allegata. 6.4 - RISULTATI La simulazione della catenaria risultante dai dati di input forniti al modello presenta una buona corrispondenza con le posizioni dei conduttori (distanze e altezze dal suolo) riportate dagli elaborati di progetto. I risultati delle elaborazioni sono illustrati nei grafici allegati.

15 7 - CONCLUSIONI L intensità del campo magnetico stimata per l'ampliamento progettato risulta, rispetto al valore obiettivo di qualità stabiliti dal D.P.C.M. 8.7.2003 e rispettivamente pari a 3 µt: EDIFICIO A PIANO TERRA Superamento del limite poco significativo PIANO PRIMO Rispetto del limite PIANO SECONDO Rispetto del limite EDIFICIO B PIANO TERRA PIANO PRIMO PIANO SECONDO Rispetto del limite Rispetto del limite Rispetto del limite PIANO INTERRATO PIANO INTERRATO Superamento del limite poco significativo. Vedasi area di superamento nella planimetria allegata n.3 I grafici risultanti dalle simulazioni consentono di determinare le distanze dall asse dell elettrodotto alle quali il campo magnetico calcolato è inferiore all obiettivo di qualità di 3 µt in funzione dell altezza H rispetto al piano di riferimento. La tabella seguente riporta per ciascuna sezione di calcolo le distanze minime (in metri) necessarie per altezze H dal piano di riferimento, valori di progetto per gli edifici previsto dal progetto planivolumetrico preliminare. EDIFICIO A Altezza H (m) 12.05 Altezza H (m) 4.55 Z (m) sezione Distanza minima (m) Sezione di calcolo 1 41.51 12.19 Sezione di calcolo 2 51.7 12.20 Sezione di calcolo 3 46.11 9.57 EDIFICIO B Altezza H (m) 12.05 Altezza H (m) 0 Z (m) sezione Distanza minima (m) Sezione di calcolo 4 71.33 10.94 Sezione di calcolo 5 90.22 10.94 Sezione di calcolo 7 83.56 10.94 INTERRATO Z (m) SX (m) DX (m) Fascia non utilizzabile con permanenza uguale o superiore a 4 ore giornaliere (distanza rispetto all'asse dell'elettrodotto) 0 4.47 6.17

16 Le conclusioni sopra illustrate si riferiscono ai calcoli effettuati in base alla portata in corrente in servizio normale dell elettrodotto. A seguito di quesito posto recentemente da parte della committenza si precisa che i limiti di legge costituiti dai valori di qualità introdotti dal D.P.C.M. N.200 dell' 8 Luglio 2003 riguardano esclusivamente le aree con permanenza giornaliera non inferiore alle 4 ore giornaliere. Non ne sono quindi soggetti i parcheggi e le scale di sicurezza, che rispettano i valori di attenzione. Il superamento del limite appare poco significativo in quanto concerne aree limitate e periferiche: al piano terra verso la parete esterna e a piano interrato verso il soffitto (vedasi Allegato n.2 -Tavola n. 4: sezione n. 3 e Tavola n. 5: sezione n. 7). In ogni caso in via cautelativa i locali del piano interrato nelle aree riportate nell'area indicata nell'allegato n.2 - Tavola n. 3: Piano interrato, non possono essere utilizzate per permanenze uguali o superiori a quattro ore giornaliere (Corsello, Deposito sporco, Sala attesa, Camera ardente, Servizi igienici, Area bar). Sulla base di tali dati, in relazione al progetto in argomento redatto dallo studio Pedruzzi, preso atto delle misurazioni effettuate e alle considerazioni effettuate dalla società Terna non si ravvisano problematiche relative alla realizzazione dell opera. Il progetto nella sua globalità risulta essere pertanto fattibile tenendo in considerazione che al piano interrato e piano terra, all interno del conoide di interferenza, la permanenza giornaliera del personale non deve essere uguale o superiore alle 4 ore giornaliere.

8 - ALLEGATI 17 PRO.TRADE S.r.l. Sede: Via Roma, 60 24030 Terno d Isola (BG) Sede Operativa/cantiere: Via Conte C. Gerolamo 24030 Carvico (BG) RILIEVO E SIMULAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI Allegato 1 Documentazione fotografica

PRO.TRADE S.r.l. -Terno d Isola (BG) Foto 1: Traliccio n.23 18

PRO.TRADE S.r.l. -Terno d Isola (BG) Foto 2: Particolare Traliccio n.24 19

20 PRO.TRADE S.r.l. Sede: Via Roma, 60 24030 Terno d Isola (BG) Sede Operativa/cantiere: Via Conte C. Gerolamo 24030 Carvico (BG) RILIEVO E SIMULAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI Allegato 2 Planimetria e sezione di simulazione

26 PRO.TRADE S.r.l. Sede: Via Roma, 60 24030 Terno d Isola (BG) Sede Operativa/cantiere: Via Conte C. Gerolamo 24030 Carvico (BG) RILIEVO E SIMULAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI Allegato 3 Simulazione della catenaria

27 Figura 1: Vista 3D Campata 23_24 (132 kv; 353 A) 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 Y12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 10 20 30 40 50 60 70 Z 80 90 100 110 120 130 X [-20m ;+20m] Figura 2: Vista laterale Campata 23_24 (132 kv; 353 A) 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 Y12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 10 20 30 40 50 60 70 Z 80 90 100 110 120 130 X [-20m ;+20m]

28 PRO.TRADE S.r.l. Sede: Via Roma, 60 24030 Terno d Isola (BG) Sede Operativa/cantiere: Via Conte C. Gerolamo 24030 Carvico (BG) RILIEVO E SIMULAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA ELETTRODOTTI Allegato 4 Curve di isolivello per l induzione magnetica

29 Simulazione n. 1:

30 Simulazione n. 2:

Simulazione n. 3: 31

Simulazione n. 4: 32

Simulazione n. 5: 33

Simulazione n. 6: 34

Simulazione n. 7: 35