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Transcript:

TOUR DEL MARGUAREIS Viaggiai il giorno e la notte per scoprire grandi mari e alte montagne ma non avevo gli occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano -Tagore- DATA Su richiesta nei mesi da luglio a settembre DOVE Piemonte, prov. Cuneo, Alpi Liguri DIFFICOLTÀ E Per escursionisti mediamente allenati DURATA 5 TAPPE; 5 giorni e 5 notti GUIDA Ennio Belzuino, Accompagnatore Naturalistico Regione Piemonte e Guida Ambientale Escursionistica AIGAE. Cell: 338 2461123 - e-mail: enniobelzuino@yahoo.it DESCRIZIONE Trekking attorno al massiccio calcareo del Marguareis che, con i suoi 2.651 metri, è la vetta più alta delle Alpi Liguri. Peculiarità botaniche di alto interesse naturalistico ambienti e atmosfere., Il territorio attraversato è inoltre una delle zone più importanti d'italia dal punto di vista geo-speleologico meno profonde, altipiani carsici e famose grotte. Si incontra per prima la valle Pesio con i boschi di abete bianco del suo Parco Naturale, poi si attraversano b A Ellero; in val Corsaglia, dove si lambiscono i due magnifici laghi della Raschera e Brignola. Quindi si giunge in Alta val b valle Pesio transitando attraverso C Carsene. INTERESSI Pian del Creus, ridente radura ai margini dell'abetina del Buscaié (bosco di abete bianco in purezza iscritto all'albo nazionale degli alberi da seme), teatro della cruenta Battaglia di Pasqua del 1943 Stazione botanica Burnat-Bicknell presso il Rif. garelli (quota 2.000) dove sono conservate le specie botaniche più significative del settore fitogeografico delle Alpi Liguri e Marittime Massiccio del Marguareis, imponente massiccio calcareo ai piedi del quale si sviluppa l'altra stazione botanica del parco dedicata a Danilo Re (1.950 di quota) e tutto intorno è un susseguirsi di fenomeni carsici di notevole impatto contornati da una flora strepitosa. Altopiani carsici della Ratoira, delle Mðie e dei Biecai

Laghetti alpini di origine carsica: della Brignola e della Raschera (zone di produzione del formaggio tipico DOP denominato raschera). Numerosi sono i "gias" (dal latino "jacere", gli stazzi dove le mandrie e le greggi si riuniscono la sera) Pineta di Pino silvestre e abitazioni dalla tipica forma del tetto racchiuso a Carnino Superiore e poi oltre, uno spettacolo botanico unico con il più importante rappresentante della zona del carciofo di montagna (Raponticum scariosum ssp bicknelii). Altopiani carsici con numerosi fenomeni quali i campi solcati, pozzi a neve e la Grotta delle Vene. Continuano i fenomeni carsici al cospetto del massiccio del Marguareis; campi solcati, pozzi a neve, inghiottitoi, praterie d'alta quota, panorami strepitosi e nella seconda parte del percorso, quando inizia la discesa verso la tappa finale, L'ambiente cambia e ci si ritrova nell'ambiente rigoglioso, dapprima caratterizzato, da un vero e proprio giardino giapponese costellato nella prima parte dell'estate da una miriade di fiori di diversa forma e colore( Aquilegia alpina, Aconitum napellus, Clematis alpina, Rododendrum ferrugineum, Dryas octopetala) e numerose altre specie tra cui anche le Megaforbie nel sottobosco dell'abetina del Prel (bosco in purezza di Abete bianco). Tra i luoghi da visitare assolutamente, vi è la Certosa di Pesio, un monastero fondato nel 1173 dai monaci certosini (ordine monastico fondato nel 1070 da San Brunone, monaco benedettino di origine germanica, a Chartreuse vicino Grenoble). L'alone di misticismo che si percepisce entrando nella Certosa dona a chiunque momenti di pace e serenità. Una delle persone più note legate alla Certosa è Padre Maria Cumino, un monaco che dedicò una parte della sua vita agli studi botanici. Un personaggio legato a questi luoghi è senza dubbio Clarence Bicknell, pastore protestante che dedico la sua vita a due grandi passioni: l'archeologia studiando ed esplorando a fondo la Valle delle Meraviglie con le sue incisioni rupestri risalenti al neolitico e la botanica battendo palmo a palmo tutta l'alta Valle Pesio e l'alta Val Tanaro alla ricerca dei tesori botanici di questo territorio, scoprendo tra le tante specie,, il Senecio personii e il Raponticum scariosum ssp bicknellii. Altro personaggio da ricordare è sicuramente Emile Burnat, botanico svizzero predecessore del Bicknell che scoprì in questi luoghi la famosa Scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus, l'orchidea più grande della flore italiana) GIORNO PER GIORNO 1 giorno: rifugio Pian delle Gorre (m. 1.030) rifugio Garelli (m. 1.970) Tempo di percorrenza: 4,30h Dislivello: +940 metri Si segue la strada a sinistra del rifugio per 200m e si svolta a sx per il pian del Creus. Si sale ripidi nel bosco di abete bianco del Buscaiè e si arriva al pian del Creus (1h - 1269m). Si attraversa il pianoro ed il ruscello e si prosegue nel vallone fino al gias Madonna (2h -1653m). Qui si svolta a destra e, dopo un lungo traverso e superato il Gias da Costa, si giunge al Gias soprano di Sestrera (3h 15min - 1842m). Da qui, in poco più di mezzora, si giunge al rif. Garelli (4,30 h - 1970m).

2 giorno: rifugio Garelli (m. 1.970) rifugio Mondovì ( m.1.761) Tempo di percorrenza: 2,30h. Dislivello: +375 metri Dal Pian del Lupo si sale fino al colle di Porta Sestrera (1h - 2225m). A questo punto si scende fino ad un bivio che si imbocca a sinistra. Si passa a porta Biecai dopo aver cos (1 45-1998m). Si raggiunge quindi il rifugio Havis De Giorgio, detto rifugio Mondovì, alla sella del Piscio (2h 30min - 1.761m) in Valle Ellero. 3 giorno: rifugio Mondovì ( m.1.761) rifugio Mongioie (m. 1.555) Tempo di percorrenza: 5h. Dislivello: +500 metri Si risale la valle Ellero lungo la sterrata fino al gias Gruppetti (1h - 1.890m). Da qui un sentiero sulla destra porta al passo delle Saline (2h 15min - m. 2.174). Si scende nella ripida gola delle Saline e, superato il rifugio Ciarlo Bossi, al bivio successivo si svolta a sinistra (3h 15min - m. 1.500). Si risale per circa 30 min fino alla colla di Carnino (m.1.597). Da qui il sentiero taglia a mezzacosta e supera il vallone su un ponte tibetano vicino alla grotta delle Vene, fino al rifugio Mongioie (5h -m. 1555). 4 giorno: rifugio Mongioie (m. 1.555) rifugio Don Barbera (2079m). Tempo di percorrenza: 5h Dislivello: +750 metri D M b lle Saline (1h 5min - 1500 ); q b C si arriva a Carnino superiore (2h 30min - 1397m). A questo punto si sale nel vallone della Chiusetta fino alla sella di Carnino dove il vallone diventa più ampio (4h - 1913m). Si sale lungo i prati di alpeggio fino al colle dei Signori e al rifugio Don Barbera (5h - 2079m). 5 giorno: rifugio Don Barbera (2079m) - rifugio Pian delle Gorre (m. 1.030). Tempo di percorrenza: 5,30h Dislivello: +300 metri S A b b C Piana di Malaberga (2h - 2219 ) D q O (3-1855m) e si risale verso destra per il passo del Duca (3h 30min - 1890m), tralasciando il bivio a sinistra per il passo di Baban: una lunga discesa sulla militare porta al Gias degli Arpi (4h 30min - 1460m). Attraversando verso destra il bosco del Prel fino al Saut, si raggiunge il pian delle Gorre (5h 30min - 1000m). PERCORSO ALTERNATIVO 3 Tappa: Variante dei laghi (per escursionisti allenati) Dal Gias Gruppetti si sale a sinistra su un sentiero non sempre evidente fino al colletto della Brignola (2h 15min - 2330m). A questo punto prima si scende e poi si costeggia il lago della Brignola e si risale al bocchino della Brignola (3h 15min - 2260m). Si seguono le tacche nei prati fino a costeggiare sulla sinistra il lago della Raschera e poi si imbocca il sentiero che porta al b A (5-2292m). Da qui si scende fino al rifugio Mongioie (6h e 30min - 1555m).

INIZIO/FINE Inizio: Ritrovo nel tardo pomeriggio al Rifugio Pian delle Gorre dove ci sarà un incontro introduttivo con spiegazione delle varie peculiarità dell'itinerario con proiezione del video dei Fratelli Panzera dedicato proprio al Tour del Marguareis. Il luogo è raggiungibile con i mezzi di linea fino alla Certosa di Pesio (partenza da Cuneo Fs fino a Chiusa di Pesio e poi fino a Certosa. Dalla Certosa una navetta porterà gli escursionisti fino al Rifugio Pian delle Gorre. L'accesso al Pian delle Gorre è possibile anche con mezzi propri.. Per raggiungere il luogo con mezzi pubblici: Da Cuneo, Piazzale Libertà (Stazione FS ) prendere b Chiusa di Pesio e continuare fino a Certosa. Dalla Certosa una navetta porterà gli escursionisti fino al Rifugio Pian delle Gorre. Per raggiungere il luogo in auto Da Cuneo: seguire la SP Cuneo-Mondovì deviando presso il paese di Beinette, direzione Peveragno e Chiusa Pesio. Da Savona: Autostrada A6 (Torino-Savona), uscita al casello di Mondovì: da qui seguire la SP Cuneo-Mondovì, deviando presso il paese di Pianfei in direzione Chiusa Pesio. Da Torino: Autostrada A6 (Torino-Savona), uscita al casello di Mondovì: da qui seguire la SP Cuneo-Mondovì, deviando presso il paese di Pianfei in direzione Chiusa Pesio. Fine: Rifugio Pian delle Gorre a metà pomeriggio. COSA PORTARE: Ecco una lista del minimo indispensabile da portare e mettere nello zaino: Giacca impermeabile Pantaloni da escursionismo lunghi, comodi e ad asciugatura rapida Maglione o pile Ricambio di magliette, intimo e calzettoni (almeno un paio). Copri zaino impermeabile Scarponi da trekking impermeabili con suola robusta, tomaia non troppo rigida e altezza alla caviglia. Gli scarponi devono essere comodi. Nel caso di un nuovo acquisto è vivamente consigliato usarli più volte prima della partenza in modo che lo scarpone si adatti alla forma del piede e non causi vesciche o calli o altri dolori. Sacco lenzuolo Asciugamano Torcia elettrica (luce frontale, pila,..) Occhiali da sole Berretto per il freddo Guanti Cerotti per le bolle Crema solare Borraccia C sanitario Mantella per la pioggia Bastoncini (facoltativo ma vivamente consigliato per scaricare il peso dalle articolazioni delle gambe) Macchina fotografica (facoltativa) Cappello per il sole (facoltativo)

ALTRE INFO Il Cammino: Il trekking è itinerante, ogni sera si fa tappa in un rifugio diverso (cucina tipica occitano-piemontese) con trattamento di 1/2 pensione + pranzo al sacco. Si cammina con zaino di media capienza (40-50 litri) adatto a contenere abbigliamento e attrezzatura per 5 giorni. L'intero trekking è effettuato all'interno dell'area protetta del Parco Naturale del Marguareis esarà quasi tutto su sentiero e mulattiere. In alcuni tratti si percorreranno le antiche vie militari. Il fondo è pressoché tutto roccioso e terroso, in diversi tratti erboso ed i pendii saranno solo in alcuni tratti ripidi,v con poche difficoltà tecniche destinato ad escursionisti con una buona conoscenza della montagna ed un medio allenamento. Non ci sono zone che presentano particolari difficoltà. Nella 4 tappa si passerà un ponte tibetano il cui attraversamento non presenta soverchie difficoltà. Le notti: Le sistemazioni saranno tutte in rifugio con trattamento di mezza pensione + pranzo al sacco. Il pranzo al sacco sarà consumato durante il percorso Sapori tipici: Le cene in rifugio saranno a base di prodotti tipici del luogo con piatti della tradizione piemontese-occitana, formaggi d'alpeggio (Raschera dop d'alpeggio, Ultima cena a base di polenta con vari e gustosi sughi. Appoggio Trasporto Bagagli: SI, a richiesta e facoltativo.. 150,00 al giorno per tutto il gruppo. È possibile saltare qualche giorno. Bambini: Adatto a ragazzi dai 14 anni in su con abitudine a camminare per diverse ore. Cani: i cani possono essere portati, ma devono essere tenuti al guinzaglio. In genere dovrà dormire fuori dai rifugi. Num Min Max: 4-15 SPESE PREVISTE PER PARTECIPANTE: C G : 20 00 A parte, i partecipanti dovranno aggiungere il costo delle mezze pensioni e dei pranzi al sacco da pagare direttamente ai gestori delle locande. Il costo delle mezze pensioni e dei pranzi al sacco della guida sono da suddividersi tra i partecipanti: N.5 sistemazioni in mezza pensione e N.5 pranzi al sacco: totale 225,00 Trasporto bagagli (facoltativo):. 150,00 al giorno per tutto il gruppo. E' possibile saltare qualche giorno. È facoltà dell'accompagnatore Naturalistico sospendere il trekking o cambiare itinerario in base alle condizioni atmosferiche e del percorso. Potrà inoltre, a suo giudizio, non accettare di accompagnare quelle persone sprovviste di calzature e/o attrezzatura idonea alle escursioni in montagna.