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Transcript:

PER REGOLARE LA VITA CON SAPIENZA Concedimi, Dio misericordioso, di desiderare ardentemente ciò che piace a te, di ricercarlo con saggezza, di riconoscerlo con verità e di compierlo con perfezione a lode e gloria del tuo nome. Metti ordine, mio Dio, nella mia vita: fa che sappia ciò che mi richiedi di fare e concedimi di eseguirlo come è necessario e come giova alla mia anima. Accordami, Signore mio Dio, di non venire meno nelle prosperità e nelle avversità, perché in quelle non mi esalti e in queste non mi abbatta. Rendimi, Signore mio Dio, obbediente senza contraddizione, povero senza avvilimento, casto senza corruzione, paziente senza mormorazione, umile senza finzione, lieto senza dissipazione, triste senza abbattimento, maturo senza pesantezza, pronto senza leggerezza, timorato senza disperazione, veritiero senza doppiezza, operatore di bene senza presunzione; concedimi di correggere il prossimo senza orgoglio e di edificarlo, con la parola e con l esempio, senza simulazione. Dammi, Signore Dio mio, un cuore sempre vigile, che nessun pensiero vano porti lontano da te, 2

dammi un cuore nobile, che nessun indegno affetto trascini in basso, dammi un cuore retto, che nessuna cattiva intenzione faccia deviare, un cuore saldo, che nessuna tribolazione spezzi, un cuore libero, che nessuna passione violenta soggioghi. Donami, Signore Dio mio, un intelletto che ti conosca, una diligenza che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, uno stile di vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia e una fiducia che ti abbracci alla fine. Cantico dei Cantici 8,6-7 San Tommaso d Aquino Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l amore, tenace come il regno dei morti è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina! Le grandi acque non possono spegnere l amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell amore, non ne avrebbe che disprezzo. La sposa 3

GRANDEZZA DELLA LIBERTÀ L uomo può volgersi al bene soltanto nella libertà. I nostri contemporanei stimano grandemente e perseguono con ardore tale libertà, e a ragione. Spesso però la coltivano in modo sbagliato quasi sia lecito tutto quel che piace, compreso il male. La vera libertà, invece, è nell uomo un segno privilegiato dell immagine divina. Dio volle, infatti, lasciare l uomo in mano al suo consiglio che cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, aderendo a lui, alla piena e beata perfezione. Perciò la dignità dell uomo richiede che egli agisca secondo scelte consapevoli e libere, mosso cioè e determinato da convinzioni personali, e non per un cieco impulso istintivo o per mera coazione esterna. L uomo perviene a tale dignità quando, liberandosi da ogni schiavitù di passioni, tende al suo fine mediante la scelta libera del bene e se ne procura con la sua diligente iniziativa i mezzi convenienti. Questa ordinazione verso Dio, la libertà dell uomo, realmente ferita dal peccato, non può renderla effettiva in pieno se non mediante l aiuto della grazia divina. Ogni singolo uomo, poi, dovrà rendere conto della propria vita davanti al tribunale di Dio, per tutto quel che avrà fatto di bene e di male. Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes 4

I miei giorni camminano davanti ai Tuoi e danno loro un senso. I MIEI GIORNI Essi Ti hanno strappato alla Tua dimora eterna facendoti il primogenito dei perduti. Tu ora non sei che un nostro fratello, hai sofferto in Te ogni nostro dolore. Noi ti sentiamo vicino nel Tuo lamento e nel Tuo pianto sulla fossa di Lazzaro. Ora la nostra carne non Ti abbandona; sei un Dio che si consuma in noi. Un Dio che muore. D. M. Turoldo UDII UNA VOCE, 1952 5

Salmo 121 Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l aiuto? 2 Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. 3 Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. 4 Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d Israele. 5 Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra. 6 Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. 7 Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. 8 Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre. Gloria... 6

A MARIA Maria, Vergine del silenzio, non permettere che davanti alle sfide di questo tempo la nostra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o dall impotenza. Aiutaci a custodire l attitudine all ascolto, grembo nel quale la parola diventa feconda e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio. Maria, Donna premurosa, destaci dall indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi. Maria, Madre dolorosa, che dopo aver conosciuto l infinita umiltà di Dio nel Bambino di Betlemme, hai provato il dolore straziante di stringerne tra le braccia il corpo martoriato, insegnaci a non disertare i luoghi del dolore; rendici capaci di attendere con speranza quell aurora pasquale che asciuga le lacrime di chi è nella prova. Maria, Amante della vita, preserva le nuove generazioni dalla tristezza e dal disimpegno. Rendile per tutti noi sentinelle di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre, ci si fida e ci si dona. Conferenza Episcopale Italiana 7

San Paolo Lettera ai Romani 8,14-24 14 Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. 15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». 16 Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. 18 Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. 19 L ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 20 La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l ha sottoposta - nella speranza 21 che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22 Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. 23 Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24 Nella speranza infatti siamo stati salvati. 8

Osea 2,16-22 16 Perciò, ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 17 Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acor in porta di speranza. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d Egitto. 18 E avverrà, in quel giorno - oracolo del Signore mi chiamerai: «Marito mio», e non mi chiamerai più: «Baal, mio padrone». 19 Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal e non saranno più chiamati per nome. 20 In quel tempo farò per loro un alleanza con gli animali selvatici e gli uccelli del cielo e i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese, e li farò riposare tranquilli. 21 Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell amore e nella benevolenza, 22 ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. 9

PAZIENTE FIDUCIA Confidate, soprattutto, nel lavoro lento di Dio. Siamo per natura impazienti di concludere ogni cosa senza ritardi. Vorremmo saltare le fasi intermedie. Siamo impazienti di metterci in cammino verso qualcosa di ignoto, qualcosa di nuovo. Eppure è la legge di ogni progresso che esso si compia passando attraverso alcune fasi di instabilità - e che possa volerci molto tempo. E così credo sia anche per voi. Le vostre idee maturano gradualmente - lasciatele crescere, lasciate che si formino, senza fretta eccessiva. Non cercate di forzarle, come se pensaste di poter essere oggi ciò che il tempo (vale a dire, grazia e circostanze che agiscono sulla vostra buona volontà) farà di voi domani. Solo Dio potrebbe dire che cosa diverrà questo nuovo spirito che si sta gradualmente formando in voi. Date a nostro Signore il beneficio di credere che sia la sua mano a guidarvi, 10

e accettate l ansia di sentirvi sospesi e incompleti. Pierre Teilhard de Chardin PREGHIERA PER IL LAVORO Signore Dio guardaci! Guarda questa città, guarda le nostre famiglie. Signore, a Te, non è mancato il lavoro, hai fatto il falegname, Eri felice. Signore, ci manca il lavoro. Gli idoli vogliono rubarci la dignità. I sistemi ingiusti vogliono rubarci la speranza. Signore, non ci lasciare soli. Aiutaci ad aiutarci fra noi; che dimentichiamo un po l egoismo e sentiamo nel cuore il noi, noi popolo che vuole andare avanti. Signore Gesù, a Te non mancò il lavoro, dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro e benedici tutti noi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Papa Francesco 11

DISATTENZIONE Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande, senza stupirmi di niente. Ho svolto attività quotidiane, come se ciò fosse tutto il dovuto. Inspirazione, espirazione, un passo dopo l altro, incombenze, ma senza un pensiero che andasse più in là dell uscire di casa e del tornarmene a casa. Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle, e io l ho preso solo per uso ordinario. Nessun come e perché e da dove è saltato fuori uno così e a che gli servono tanti dettagli in movimento. Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro oppure (e qui un paragone che mi è mancato). 12

Uno dopo l altro avvenivano cambiamenti perfino nell ambito ristretto d un batter d occhio. Su un tavolo più giovane, da una mano d un giorno più giovane, il pane di ieri era tagliato diversamente. Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai, poiché dopotutto cadeva con gocce diverse. La terra girava intorno al proprio asse, ma già in uno spazio lasciato per sempre. È durato 24 ore buone. 1440 minuti di occasioni. 86.400 secondi in visione. Il savoir-vivre cosmico, benché taccia sul nostro conto, tuttavia esige qualcosa da noi: un po di attenzione, qualche frase di Pascal e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote. Wislawa Szymborska 13

PREGHIERA SEMPLICE Signore, fa di me uno strumento della Tua Pace: Dove è odio, fa ch io porti l Amore, Dove è offesa, ch io porti il Perdono, Dove è discordia, ch io porti l Unione, Dove è dubbio, ch io porti la Fede, Dove è errore, ch io porti la Verità, Dove è disperazione, ch io porti la Speranza, Dove è tristezza, ch io porti la Gioia, Dove sono le tenebre, ch io porti la Luce. Maestro, fa che io non cerchi tanto Ad esser consolato, quanto a consolare; Ad essere compreso, quanto a comprendere; Ad essere amato, quanto ad amare. Poiché, così è: Dando, che si riceve; Perdonando, che si è perdonati; Morendo, che si risuscita a Vita Eterna San Francesco d Assisi 14

DAVANTI AL TUO AMORE C era un tempo in cui io non c ero, e tu mi hai creato, non l avevo chiesto, e tu mi hai fatto, non ero ancora venuto alla luce, e tu mi hai visto, non mi ero ancora mostrato, e già tu mi hai amato, non avevo chiamato, e tu hai risposto, non avevo alzato le mani, e tu mi hai guardato, non avevo implorato, e tu hai avuto misericordia, non si era ancora formata la mia voce, e tu mi hai sentito, non avevo ancora pianto, e tu hai teso l orecchio, e tu, pur già sapendo che cosa avrei fatto, non mi hai trascurato, pur già vedendo i tuoi occhi le mie malefatte, lo stesso mi hai plasmato. Hai plasmato in me la tua immagine gloriosa e mi hai innalzato con la tua impronta, da vile che ero. Mi hai dato al parola come un ornamento, il tuo soffio mi ha reso splendente. Hai permesso alle dita di terra delle mie mani impure di toccare Te, hai ornato come un raggio di luce me, cenere vile e mortale, hai posto su me il tuo sigillo, da amante dell uomo che sei. Gregorio di Narek 15

LA PREGHIERA La preghiera è qualcosa di estremamente semplice, qualcosa che nasce dalla bocca e dal cuore del bambino. È la risposta immediata che ci sale dal cuore quando ci mettiamo di fronte alla verità dell essere. Questo può avvenire in molti modi, diversi per ciascuno: può essere davanti a un paesaggio di montagna, in un momento di solitudine nel bosco, ascoltando musica, in ogni caso quando qualcosa ci fa dimenticare per un po la realtà immediata e ci distacca per un attimo da noi stessi. Oltre questa preghiera dell essere, c è un altra realtà da tenere presente: la preghiera dell essere cristiano. Essa non è semplicemente la risposta mia alla realtà dell essere che mi circonda, o alla sensazione di autenticità che provo dentro di me, ma è frutto dello Spirito che prega in me. ( ) Qual è allora il senso della preghiera cristiana? È quello che Gesù ha indicato nel momento dell agonia:«padre, non la mia, ma la tua volontà». Oppure con la preghiera sulla croce:«padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Questo è il culmine della preghiera. ( ) Così la preghiera diventa espressione della fede perfetta, cioè della consegna totale della vita. Abramo è un esempio di preghiera perfetta quando parte dalla sua terra ascoltando la voce di Dio. Anche se non sappiamo quale preghiera abbia fatto in quel momento, noi constatiamo che si è consegnato alla voce di Dio e 16

ha seguito coraggiosamente la sua chiamata.( ) La pietra di paragone dell autenticità della preghiera non è il ripiegamento su di sé o il gusto intimistico che ci spinge a trovare delle soddisfazioni personali, ma la franca e chiara messa a disposizione della nostra vita per tutti coloro che hanno bisogno di noi, per chi soffre, per i più poveri, per i più bisognosi. È un appropriazione di noi stessi per il servizio degli altri. CANTO NAVAJO 17 Carlo Maria Martini Con un vuoto di fame in me, io cammino, nessun cibo potrà riempirlo. Con un vuoto di spazio in me, io cammino, nulla potrà riempirlo. Con uno spazio di solitudine in me, io cammino, nulla potrà riempirlo. Per sempre solo, per sempre triste, io cammino, per sempre vuoto, per sempre affamato, io cammino. Ora con Dio io cammino, ora i passi muovo tra le vette. Ora con Dio io cammino, a passi da gigante oltre le colline. Io sono una preghiera in cammino, mai solo, mai piangente, mai vuoto. Sul cammino delle età antiche, sul sentiero della Bellezza, io cammino.

CI IMPEGNIAMO NOI Ci impegniamo noi, senza stare a vedere cosa fanno gli altri; unicamente noi, senza fare i conti in tasca agli altri; né chi sta in alto, né chi sta in basso; né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo, senza pretendere che gli altri si impegnino, con noi o per conto loro, con noi o in altro modo. Ci impegniamo senza giudicare chi non s impegna, senza accusare chi non s impegna, senza condannare chi non s impegna, senza fermarsi perché l altro non s impegna. Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura. La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d acqua, l amore col primo segno. Ci impegniamo perché noi crediamo nell Amore di Cristo, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta a impegnarci perpetuamente. Primo Mazzolari 18

MOBY DICK Il suo destino fu quello di una nave sballottata dalla tempesta, che naviga miseramente lungo la costa a sottovento. Un porto le sarebbe certo stato d aiuto; il porto è misericordioso, nel porto c è sicurezza, comodità, ci sono un focolare, una cena, delle coperte calde, degli amici, tutto ciò che risulta gradito alla nostra povera natura mortale. Ma durante la tempesta il porto, la terra, costituiscono il pericolo più tremendo per quella nave. Deve rifuggire da ogni ospitalità; un solo contatto con la terra, pure se dovesse solo scalfire la sua chiglia, la farebbe rabbrividire da cima a fondo. La nave dispiega tutte le vele, cerca con tutte le forze di allontanarsi dalla costa; così facendo, lotta contro gli stessi venti che la potrebbero spingere verso casa. Agogna di nuovo tutta l assenza di terra di quel mare infuriato, e per sentirsi al sicuro si getta disperatamente nel pericolo. Il suo unico amico è il suo più spietato nemico! Lo capisci, adesso, Bulkington? Forse ti pare d intravedere qualche barlume di quella verità intollerabile a noi mortali, che cioè ogni pensiero serio e profondo non è che l intrepido sforzo dell anima per difendere l aperta libertà del suo mare, mentre i venti più furiosi del cielo e della terra cospirano per gettarla sulla costa infida e servile? Ma la verità più alta, la verità senza sponde e indefinita come Dio, si trova soltanto nell assenza di terra... e dunque è meglio perire in quell infinito ululare che essere vergognosamente gettati a sottovento, se pure lì ci fosse la salvezza! 19 Herman Melville

Vangelo di Marco 4,21-32 21 Diceva loro: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? 22 Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». 24 Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. 25 Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». 26 Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28 Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29 e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». 30 Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32 ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». 20

La chiamata del profeta: Geremia 1,5-10 5 Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni. 6 Risposi: Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane. 7 Ma il Signore mi disse: Non dire: Sono giovane. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò. 8 Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti. Oracolo del Signore. 9 Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse: Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. 10 Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare. 21

IL DIARIO DI ETTY HILLESUM Essere fedeli a tutto ciò che si è cominciato spontaneamente, a volte fin troppo spontaneamente. Essere fedeli a ogni sentimento, a ogni pensiero che ha cominciato a germogliare. Essere fedeli nel senso più largo del termine, fedeli a se stessi, a Dio, ai propri momenti migliori. E dovunque si è, esserci, al cento per cento. Il mio fare consisterà nell essere. Parlerò con te mio Dio. Posso? Col passare delle persone, non mi resta altro che il desiderio di parlare con te. Amo così tanto gli altri perché amo in ognuno un pezzetto di te, mio Dio. Ti cerco in tutti gli uomini mio Dio e spesso trovo in loro qualcosa di te. E cerco di disseppellirti dal loro cuore mio Dio. Ti prometto una cosa, Dio, soltanto una piccola cosa: cercherò di non appesantire l oggi con i pesi delle mie preoccupazioni per il domani ma anche questo richiede una certa esperienza. Ogni giorno ha già la sua parte. Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me. Un barlume di eternità filtra sempre più nelle mie più piccole azioni e percezioni quotidiane. Io non sono sola nella mia stanchezza, malattia, tristezza o paura, ma insieme con milioni di persone, di tanti se- 22

coli: anche questo fa parte della vita che è pur bella e ricca di significato nella sua assurdità, se vi si fa posto per tutto e se la si sente come una unità indivisibile. La vita e la morte, il dolore e la gioia, le vesciche ai piedi estenuati dal camminare e il gelsomino dietro la casa, le persecuzioni, le innumerevoli atrocità, tutto, tutto è in me come un unico, potente insieme, e come tale lo accetto e comincio a capirlo sempre meglio, così, per me stessa, senza riuscire ancora a spiegarlo agli altri. Mi piacerebbe vivere abbastanza a lungo per poterlo fare e se questo non mi sarà concesso, bene, allora qualcun altro lo farà al mio posto, continuerà la mia vita dove essa è rimasta interrotta. Ho il dovere di vivere nel modo migliore e con la massima convinzione, sino all ultimo respiro: allora il mio successore non dovrà più ricominciare tutto da capo e con tanta fatica. Non è anche questa un azione per i posteri? Etty Hillesum 23

Salmo 148 1 Alleluia. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell alto dei cieli. 2 Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, lodatelo, voi tutte, sue schiere. 3 Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. 4 Lodatelo, cieli dei cieli, voi, acque al di sopra dei cieli. 5 Lodino il nome del Signore, perché al suo comando sono stati creati. 6 Li ha resi stabili nei secoli per sempre; ha fissato un decreto che non passerà. 7 Lodate il Signore dalla terra, mostri marini e voi tutti, abissi, 8 fuoco e grandine, neve e nebbia, vento di bufera che esegue la sua parola, 9 monti e voi tutte, colline, alberi da frutto e voi tutti, cedri, 10 voi, bestie e animali domestici, rettili e uccelli alati. 11 I re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra, 24

12 i giovani e le ragazze, i vecchi insieme ai bambini 13 lodino il nome del Signore, perché solo il suo nome è sublime: la sua maestà sovrasta la terra e i cieli. 14 Ha accresciuto la potenza del suo popolo. Egli è la lode per tutti i suoi fedeli, per i figli d Israele, popolo a lui vicino. Alleluia. Gloria al Padre... CUORE, LABBRA, MANI Metti, Signore, nei nostri cuori, desideri che tu potrai colmare. Metti sulle nostre labbra, preghiere che potrai esaudire. Metti nelle nostre opere, atti che tu potrai benedire. Preghiera mozarabica 25

ENCICLICA EVANGELII GAUDIUM 84. La gioia del Vangelo è quella che niente e nessuno ci potrà mai togliere (cfr Gv 16,22). I mali del nostro mondo e quelli della Chiesa non dovrebbero essere scuse per ridurre il nostro impegno e il nostro fervore. Consideriamoli come sfide per crescere. Inoltre, lo sguardo di fede è capace di riconoscere la luce che sempre lo Spirito Santo diffonde in mezzo all oscurità, senza dimenticare che «dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia» (Rm 5,20). La nostra fede è sfidata a intravedere il vino in cui l acqua può essere trasformata, e a scoprire il grano che cresce in mezzo della zizzania. A cinquant anni dal, anche se proviamo dolore per le miserie della nostra epoca e siamo lontani da ingenui ottimismi, il maggiore realismo non deve significare minore fiducia nello Spirito né minore generosità. [ ] 85. Una delle tentazioni più serie che soffocano il fervore e l audacia è il senso di sconfitta, che ci trasforma in pessimisti scontenti e disincantati dalla faccia scura. Nessuno può intraprendere una battaglia se in anticipo non confida pienamente nel trionfo. Chi comincia senza fiducia ha perso in anticipo metà della battaglia e sotterra i propri talenti. Anche se con la dolorosa consapevolezza delle proprie fragilità, bisogna andare avanti senza darsi per vinti, e ricordare quello che disse il Signore a san Paolo: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si mani- 26

festa pienamente nella debolezza» (2 Cor 12,9). Il trionfo cristiano è sempre una croce, ma una croce che al tempo stesso è vessillo di vittoria, che si porta con una tenerezza combattiva contro gli assalti del male. Il cattivo spirito della sconfitta è fratello della tentazione di separare prima del tempo il grano dalla zizzania, prodotto di una sfiducia ansiosa ed egocentrica. [ ] 88. L ideale cristiano inviterà sempre a superare il sospetto, la sfiducia permanente, la paura di essere invasi, gli atteggiamenti difensivi che il mondo attuale ci impone. Molti tentano di fuggire dagli altri verso un comodo privato, o verso il circolo ristretto dei più intimi, e rinunciano al realismo della dimensione sociale del Vangelo. Perché, così come alcuni vorrebbero un Cristo puramente spirituale, senza carne e senza croce, si pretendono anche relazioni interpersonali solo mediate da apparecchi sofisticati, da schermi e sistemi che si possano accendere e spegnere a comando. Nel frattempo, il Vangelo ci invita sempre a correre il rischio dell incontro con il volto dell altro, con la sua presenza fisica che interpella, col suo dolore e le sue richieste, con la sua gioia contagiosa in un costante corpo a corpo. L autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono di sé, dall appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri. Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza. Papa Francesco 27

CYRANO DE BERGERAC E che dovrei fare? Cercare un protettore potente, di un padrone farmi servente, e come un edera scura che si avvince ad un tronco e lo corteggia leccandogli la corteccia, arrampicarmi con l astuzia invece di elevarmi con la forza? No, grazie. Dedicare, come fan tutti, versi ad un riccone? Fare il buffone nella speranza vile di veder sulle labbra di un ministro nascere un sorriso che non sia troppo sinistro? No, grazie. Ogni giorno rospi ingoiare? Avere la pancia consunta a forza di strisciare? La pelle che sulle ginocchia si lercia più in fretta? Eseguire piroette dorsali come una saetta? No, grazie. Con una mano salvare la capra e con l altra salvare i cavoli, e, sperando che sia oggi e me, domani a te, esser sempre pronto ad incensare come un lacchè? (...) No, grazie! Lavorare ad un sol sonetto per farsi una nomea, 28

invece di cercare una nuova idea? (...) No, grazie! No, grazie! No, grazie! Ma cantare, sognare, ridere, muoversi, esser solo, esser libero, aver vista cristallina e voce argentina, quando va, mettersi il cappello di traverso, per un sì, per un no, battersi o scrivere un verso! Lavorare senza preoccuparsi di gloria e fortuna, per quel viaggio tanto pensato sulla luna! Non scrivere mai nulla che non giunga dal profondo, e sempre modesti dirsi: in fondo, caro, sii pago dei fiori, dei frutti, financo delle foglie! se é nel tuo giardino che le si coglie! Poi, se per caso ti giungerà un po di trionfo, non aver nulla a Cesare da dare, meglio a te stesso ogni merito serbare. Infine, senz essere l edera parassita, anche quando non si sia quercia né tiglio, magari non salire tanto in alto, ma farlo da solo, senza alcun appiglio! Edmond Rostand 29

Salmo 91 1 Chi abita al riparo dell Altissimo passerà la notte all ombra dell Onnipotente. 2 Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido». 3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. 4 Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. 5 Non temerai il terrore della notte né la freccia che vola di giorno, 6 la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. 7 Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma nulla ti potrà colpire. 8 Basterà che tu apra gli occhi e vedrai la ricompensa dei malvagi! 9 «Sì, mio rifugio sei tu, o Signore!». Tu hai fatto dell Altissimo la tua dimora: 10 non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. 11 Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie. 30

12 Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra. 13 Calpesterai leoni e vipere, schiaccerai leoncelli e draghi. 14 «Lo libererò, perché a me si è legato, lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome. 15 Mi invocherà e io gli darò risposta; nell angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso. 16 Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza». Gloria al Padre... LA PAROLA IN PILLOLE Ti senti fragile e debole? Leggi il salmo 23 Ti fa paura l avvenire? Leggi i versetti 19-34 del cap. 6 del Vangelo di Matteo Ti senti felice? Leggi il salmo 34 Il Signore ti sembra lontano? Leggi il salmo 139 Ti assale il dubbio? Leggi il cap. 20 del Vangelo di Giovanni 31

Provi la tentazione? Leggi il cap. 4 del Vangelo di Matteo Ti senti in pericolo? Leggi il salmo 91 Vuoi ritrovare la speranza? Leggi il cap. 40 di Isaia Sei triste? Leggi il cap. 14 del Vangelo di Giovanni Sei sull orlo della disperazione? Leggi i versetti 31-39 del cap. 8 della lettera ai Romani Non ne puoi proprio più? Leggi i versetti 28-30 del cap. 11 del Vangelo di Matteo Stai per metterti in viaggio? Leggi il salmo 121 Cerchi la strada giusta? Leggi il cap. 13 della la lettera ai Corinti Hai l impressione di pregare nel vuoto? Leggi i versetti I -13 del cap. 11 del Vangelo di Luca Hai peccato? Leggi il salmo 51 Vuoi sapere ciò che Dio attende da te? Leggi il cap. 12 della lettera ai Romani La cattiveria del mondo ti fa paura? Leggi il salmo 27 Non sai come ringraziare il Signore? Leggi il salmo 102 32

Al mattino: Benedictus (Lc 1, 68-79) Benedetto il Signore Dio d Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d un tempo: salvezza dei nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Cosi egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace. Gloria al Padre... 33

A metà del giorno: Angelus L angelo del Signore portò l annuncio a Maria. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo. Ave Maria... Ecco, sono la serva del Signore. Sia fatto a me secondo la tua parola. Ave Maria... E il verbo si e fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Ave Maria... Prega per noi Santa Madre di DIO. e saremo degni delle promesse di Cristo Preghiamo. Infondi o Padre nel nostro spirito la tua grazia, Tu che all annuncio dell Angelo ci hai rivelato l incarnazione del tuo figlio, per la sua passione e la sua Croce guidaci alla gloria della resurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen 34

Alla sera: Magnificat (Lc 1, 46-55) L anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l umiltà della sua serva. D ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. Gloria al Padre... 35

Alla fine del giorno: Nunc dimittis (Lc 2, 29-32) Ora lascia, o Signore che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre... Salmo 133 Orgoglio non gonfia il mio cuore, superbia non turba il mio sguardo, non vado in cerca di gloria, di grandi imprese, Signore. Tranquillo e sereno mi sento, un bimbo in braccio a sua madre, un bimbo svezzato è il mio cuore: in Dio speri sempre Israele! Traduzione di D. M. Turoldo Impaginazione - Vita Trentina Editrice sc - Trento Via S. G. Bosco, 5-38122 Trento edizioni@vitatrentina.it - www.vitatrentina.it 36