In principio... Interazioni sulla Genesi Tre quadri e un epilogo Verona, Teatro Nuovo 21 maggio 2015, ore 20:30 In collaborazione con Con il patrocinio di
Ideazione: Alteritas - Interazione tra i popoli e Diocesi di Verona Musiche: composizione ed esecuzione di Stefano Gueresi Reading: Incipit ReadingLab Lettura e commento teologico ebraico: rabbino rav Luciano Caro Lettura e commento teologico luterano: pastore Urs Michalke Commento filosofico: Nicoletta Capozza Commento teologico cattolico: don Martino Signoretto Immagini: Karis, Pastorale per l Arte, Diocesi di Verona Regia: Lorenzo Volpi Lutteri Presenta: Simona Marchesini www.progettoalteritas.org
PROGRAMMA Primo quadro: E la luce fu... Genesi 1,1-5.! Lettura testo ebraico e commento: rav Meir Luciano Caro! Lettura testo italiano: Bettina Piras! Movimento 1: Stefano Gueresi! Commento teologico: rav Meir Luciano Caro Secondo quadro: Maschio e femmina li creò. Genesi 1,26-31.! Lettura testo tedesco e commento: pastore Urs Michalke! Lettura testo italiano: Silvia Negrotti e Cristina Pedretti Movimento 2: Stefano Gueresi Commento teologico: pastore Urs Michalke Terzo Quadro: Adamo, dove sei?. Genesi 3,1-15. Lettura testo latino: Simona Marchesini Lettura testo italiano: Bettina Piras, Silvia Negrotti e! Cristina Pedretti Movimento 3: Stefano Gueresi Commento filosofico: Nicoletta Capozza Epilogo: In principio...il gioco. Proverbi 8,1-5; 8,22-31.! Lettura : Lorenzo Volpi Lutteri! Movimento 4: Stefano Gueresi! Commento teologico: don Martino Signoretto
Primo quadro: E la luce fu... Genesi 1,1-5. 1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. 5 Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. IMMAGINE: Dio separa la luce dalle tenebre. Michelangelo, 1511. Vaticano, Cappella Sistina Secondo quadro: Maschio e femmina li creò. Genesi 1,26-31. 26 Dio disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27 E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. 28 Dio li benedisse e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi,riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra". 29 Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. IMMAGINE: Il Paradiso. Marc Chagall 1961. Nizza, Museo del Messaggio Biblico.
Terzo Quadro: Adamo, dove sei? Genesi 3,1-15. 1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di alcun albero del giardino"?". 2 Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"". 4 Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male". 6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. 8 Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l'uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9 Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?". 10 Rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto". 11 Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?". 12 Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". 13 Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato". 14 Allora il Signore Dio disse al serpente:"poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno". IMMAGINE: Il rimprovero di Dio dopo il Peccato Originale. Particolare del portale bronzeo della Chiesa di San Michele, Hildesheim.
Epilogo: In principio...il gioco. Proverbi 8,22-31. 1 La sapienza forse non chiama e l'intelligenza non fa udire la sua voce? 2 In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade si apposta, 3 presso le porte, all'ingresso della città, sulle soglie degli usci essa grida: 4 "A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell'uomo è diretta la mia voce. 5 Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. 22 Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all'origine. 23 Dall'eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. 24 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua; 25 prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, 26 quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. 27 Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull'abisso, 28 quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell'abisso, 29 quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, 30 io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, 31 giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell uomo. IMMAGINE: Maria architetto della Creazione. Giovanni Battista Trotti, 1603. Piacenza, Chiesa di San Francesco.
BERESCITH 1 1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era sterminata e vuota, le tenebre erano sulla faccia dell abisso e lo spirito di Dio si librava sulla superficie delle acque. 3 Dio disse: «Sia luce». E luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre. 5 Dio chiamò la luce giorno e chiamò notte le tenebre; così fu sera e fu mattino, un giorno. Genesi 1,26-31, La bibbia in lingua corrente, nuova versione interconfessionale. 26 Dio disse: 'Facciamo l'uomo: sia simile a noi, sia la nostra immagine. Dominerà sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sugli animali domestici, su quelli selvatici e su quelli che strisciano al suolo'. 27 Dio creò l'uomo simile a sé, lo creò a immagine di Dio, maschio e femmina li creò. 28 Li benedisse con queste parole: 'Siate fecondi, diventate numerosi, popolate la terra. Governatela e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su tutti gli animali che si muovono sulla terra'. 29 Dio disse: Vi do tutte le piante con il proprio seme, tutti gli alberi da frutta con il proprio seme. Così avrete il vostro cibo. 30 Tutti gli animali selvatici, tutti gli uccelli del cielo e tutti gli altri viventi che si muovono sulla terra mangeranno l erba tenera". E così avvenne. 31 E Dio vide che tutto quel che aveva fatto era davvero molto bello. Venne la sera, poi venne il mattino: sesto giorno.