T áñtááé ÑxÜ ixüvxää Itinerari e cenni storici.
Vercelli è una cittadina a misura d uomo, un grande paese dove si trova tutto ciò che serve, il cui centro storico sorge sull'area di una fortificazione romana, delimitato da viali che corrono sul tracciato delle antiche mura, al di là dei quali si sono sviluppati i moderni quartieri. La centralissima piazza Cavour (1) è annoverata tra le 60 piazze più belle d Europa. Dominata dalla statua di Cavour, conserva il suo aspetto medioevale, con le sue case antiche, le arcate dei portici e la Torre dell Angelo, la più alta tra le torri nobiliari che ancora si stagliano sul cielo vercellese. La piazza, ogni prima domenica del mese, ospita un delizioso mercatino dell antiquariato, mentre il mercato cittadino vi si svolge ogni martedì e venerdì mattina. È, inoltre, teatro di diverse manifestazioni durante tutto l anno. (1) Da piazza Cavour si aprono a raggiera diverse vie. Imboccando via Verdi si arriva subito al Museo Leone, pregevole sede di collezioni archeologiche e di reperti attinenti la storia della città: armi preistoriche, corredi di tombe egizie, vasi etruschi, mosaici medioevali, porcellane, argenti e dipinti di epoca moderna. Di grande impatto la sala romana con la famosa stele celto-latina. Il museo si snoda tra le sale di due edifici d epoca, Palazzo Alciati, che conserva la pianta romana, e Palazzo Langosco, dimore nobiliari che risalgono rispettivamente al XVI e al XVIII secolo. Proseguendo lungo via Verdi si
arriva al Teatro Civico, sul cui palco si alternano durante l anno concerti, spettacoli di cabaret, drammi, commedie e opere liriche. Rinomato a livello internazionale il Viotti festival, che qui si svolge ogni estate. Imboccando via Gioberti, si aprono nuovi itinerari che portano al Duomo (2), all attuale Palazzo del tribunale o all antica Sinagoga. (2) Il Duomo di Vercelli (da via Gioberti imboccare via Duomo) si presenta come un imponente cattedrale neoclassica. In realtà le radici della sua storia affondano nel 300 d.c, quando Sant'Eusebio, primo vescovo di Vercelli e del Piemonte, fece costruire un edificio sacro. La primitiva chiesetta eusebiana, tra il V e il VI secolo, divenne una straordinaria basilica paleocristiana, di cui oggi rimane solo l austero campanile romanico. Nei secoli successivi, infatti, il Duomo subì parecchi rifacimenti: nella seconda metà del 1700 furono costruiti l'atrio e la facciata mentre la cupola bronzea fu innalzata nel 1860. Al suo interno è conservata la Madonna dello schiaffo, una statua votiva da sempre oggetto della devozione vercellese. Da visitare il vicino Museo del Tesoro del Duomo, che, oltre a preziosi oggetti sacri millenari,
possiede una ricca collezione di codici miniati e manoscritti tra i quali spicca il famoso Vercelli Book del X secolo, uno tra i primi esempi di scrittura in antico anglosassone, il quale ha attirato l'attenzione di studiosi di tutto il mondo. A delimitare l antistante piazza S. Eusebio (o piazza Duomo), oltre alla cattedrale, ci sono il Seminario neoclassico, opera dello Juvarra, e il parco Kennedy, a livello ribassato rispetto alla strada perché sorto nell antico fossato della città. Parallela a via Duomo, dove si trova anche la chiesa di Santa Maria Maggiore, è via del Tribunale, che sfocia nella piazza dominata dal Palazzo di Giustizia cittadino, il castello voluto da Matteo I Visconti nel 1290, usato più come dimora di rappresentanza che come fortezza. Alla sua destra, si trova il settecentesco teatro dei nobili. Ritornando in via Gioberti, si può scegliere di proseguire sul lato opposto, verso via Borgogna o verso via Foa. In via Borgogna si trova l omonimo Museo Borgogna (3), la principale pinacoteca del Piemonte dopo la Galleria Sabauda di Torino. (3)
In via Foa, invece, sorge la Sinagoga (4), gioiello ottocentesco che testimonia la presenza di una nutrita comunità ebraica che, a Vercelli, ha anche il proprio cimitero. Da via Foa, dirigendosi nuovamente in via Gioberti, verso piazza Cavour si arriva in piazza Massimo D Azeglio. Qui si aprono delle arcate imboccando le quali si raggiunge la suggestiva piazza Palazzo Vecchio (5), delimitata dalla Torre di Città e dal Broletto, il municipio medioevale rimasto in carica fino all inizio dell ottocento, prima che la sede del Comune venisse spostata nell ex convento dei barnabiti. Restaurata in anni recenti, i vercellesi la conoscono più come piazza dei Pesci, nome che ricorda la funzione commerciale ricoperta dall area nei secoli scorsi. (4) (5)
Imboccando via dei Mercati si ritorna in piazza Cavour: dalla via omonima e da via Crispi si raggiunge corso Libertà, l arteria dello shopping. Il Comune di Vercelli (6) si trova, rispetto a piazza Cavour, dal lato opposto del corso e lo si raggiunge percorrendo via De Abate o via Lanza. Qui, oltre al municipio, è da ammirare la chiesetta romanica di San Paolo. Il palazzo comunale, che, a partire dal Medioevo, veniva identificato con il Broletto di piazza Palazzo Vecchio, nel 1802 venne spostato nella sede attuale, l ex Convento dei Barnabiti dove tuttora sono situati l ufficio del Sindaco e gli altri uffici comunali. (6) Da piazza Cavour, proseguendo lungo via Ferraris, si raggiunge l Arca (7), uno spazio espositivo già Chiesa di San Marco e, successivamente, adibita a mercato coperto. In anni recenti l edificio è stato recuperato e viene utilizzato per mostre ed esposizioni di respiro nazionale, come quelle dedicate alle collezioni Guggenheim. Esattamente di fronte si trova la chiesa di San Bernardo (8), conosciuta anche come il Santuario della Madonna degli Infermi, per via dell immagine ex voto della Madonna posta nel XVII secolo: la grazia ricevuta dalla comunità era stata, appunto, scampare ad una grave pestilenza.
(7) (8) Camminando ancora un po si raggiungono piazza Guala Bicchieri e l area legata al complesso abbaziale della Basilica di S. Andrea (9). La Cattedrale, costruita in soli 9 anni (1219-1227) per volere del Cardinale Guala Bicchieri, è riconosciuta dagli esperti come il primo esempio italiano di gotico francese, nella cui facciata si riconoscono le influenze dell Antelami. Da non perdere il chiostro annesso alla chiesa, un piccolo gioiello architettonico, oasi di pace e tranquillità. (9)
Il complesso abbaziale è stato oggetto di restauri negli anni recenti e, ad oggi si presenta in tutto il suo splendore originario. Alcuni ambienti dell ala nord dell imponente costruzione, ospitano aule e saloni dell università cittadina. Circondata da piante e vegetazione rigogliosa, l abbazia è davvero un luogo magico nel cuore della città. Le panchine disseminate nei giardini antistanti offrono riposo a tutti coloro che cercano un po di relax, immersi nel verde e all ombra di alcuni ginko biloba secolari. Coevo all abbazia è l antico ospitale, conosciuto come Salone Dugentesco (10), nato come ricovero per i pellegrini: ricordiamo infatti che Vercelli è da sempre una delle tappe principali sulla Via Francigena. Oggi viene aperto per ospitare mostre e conferenze. (10) Il palazzo accanto al Salone e di fronte all Abbazia, l antico ospedale S. Andrea, voluto sempre dal Cardinal Bicchieri, è occupato dalla Facoltà di Lettere dell Università del Piemonte Orientale, di recente istituzione, anche se, in realtà a Vercelli, prima città in Piemonte, l università era presente già nel XIII secolo.
Si arriva quindi in piazza Roma, dove si trova la stazione e dalla quale si può ritornare in centro passeggiando lungo il verdissimo viale Garibaldi. Questi sono solo alcuni dei luoghi ricchi di arte e storia che Vercelli offre ai suoi visitatori. Altre mete da non perdere sono, Palazzo Centori (11) (corso Libertà 204, esattamente al fondo di via Foa), esempio unico in città di architettura civile quattrocentesca e la chiesa di San Cristoforo (via Cagna), che custodisce un patrimonio di opere pittoriche del 1500 di inestimabile valore. Anche l ex complesso monastico di Santa Chiara (in fondo al corso) merita una tappa. Qui sono perfettamente visibili il monastero e il chiostro che ospitano scuole di danza, musica e uffici comunali. Il chiostro, d estate, diventa cinema all aperto. Infine, non si devono dimenticare tutte le chiese e gli antichi palazzi signorili che costellano il corso e le vie ad esso collegate. (11)
Tra gli eventi più caratteristici del folklore cittadino spicca sicuramente la Processione delle Macchine, ovvero la processione che, nella serata del Venerdì Santo, porta tra le vie del centro le statue delle confraternite vercellesi raffiguranti la Passione del Cristo e risalenti al 1600, secolo in cui tale tradizione ebbe inizio. Le macchine da cui prende il nome la cerimonia nulla hanno a che fare con le odierne automobili: con machina si indicavano (e si indicano tuttora) le impalcature sulle quali vengono portate in processione le statue. Da non perdere, poi, le kermesse enogastronomiche che d estate animano Vercelli e provincia. Le più importanti sono le feste cittadine: da fine agosto a metà settembre la Sagra della Panissa, la Sagra della Rana, la Sagra dell Agnolotto e la Sagra d la Pulenta e Marlus (polenta e merluzzo) sono occasioni ghiotte per assaggiare le specialità del territorio che richiamano tanti estimatori provenienti dalla provincia e da altre città. y Çx