Dall area del Grande Palazzo proviene una colonna romana del II secolo d.c.

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Michelina Napoli
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1 GRANDE PALAZZO Palatium Magnum Il Grande o Sacro Palazzo fu impiantato dall imperatore Costantino ( ). Come modello fu assunto il Palazzo di Diocleziano a Spalato. Si estendeva per mq fra l Ippodromo e il Mar di Marmara, su almeno sei piani terrazzati. Furono necessarie sostruzioni imponenti per ottenere il livellamento dei piani verso il mare. Del Grande Palazzo non si hanno restituzioni certe. Le sue parti principali erano: Chalke; Magnaura; Daphne; Bucoleon. Del Grande Palazzo faceva parte il peristilio con mosaici oggi visitabili nel museo presso l Arasta Bazar. Il kathisma (tribuna imperiale) collegava il Grande Palazzo all Ippodromo. Nel VI secolo Giustiniano vi ingloba il Palazzo di Ormisda. Scompare la pianta originale e intervengono nuovi caratteri. Verso la metà del X secolo il De Cerimoniis di Costantino VII Porfirogenito ( ) fornisce Informazioni sui vari ambienti del Palazzo e sulle cerimonie che vi si tenevano. Sotto Niceforo II Foca ( ) il Grande Palazzo subisce una riduzione delle sue superfici e viene cinto da mura. Alla fine dell XI secolo gli imperatori abbandonano il Grande Palazzo, a causa delle costose necessità di manutenzione, e si stabiliscono nel Palazzo delle Blacherne. Inizia il reimpiego dei materiali. Rimane in uso soprattutto il Bucoleon, per via del collegamento con il mare. Il complesso subisce ingenti distruzioni dopo la conquista ottomana. L incendio del 1912 mette in evidenza il peristilio dei mosaici. L area del Grande Palazzo è ora in corso di scavo e restauro. Dall area del Grande Palazzo proviene una colonna romana del II secolo d.c. 1. Istanbul, Museo Archeologico, colonna romana del II secolo d.c., dall area del Grande Palazzo (foto RC 2009). 2. Istanbul, Museo Archeologico, colonna romana del II secolo d.c., dall area del Grande Palazzo (foto RC 2009).

Del Grande Palazzo non si hanno restituzioni certe. Le sue parti principali erano: Chalke; Magnaura; Daphne; Bucoleon.

4 CHALKE Parte del Grande Palazzo, cosiddetta per la prossimità alla porta principale (Khalke Pyle). Sotto Giustino II viene ristrutturata con il Triclinio d oro. CRISTO SALVATORE Aslahane La cappella viene costruita da Romano I Lecapeno ( ) nell area fra la chiesa di Santa Sofia e la Suleymanye Camii, vicino all Ippodromo e alla Chalke. Nel 972 Giovanni I Tzimisces ( ) la ricostruisce incorporandovi le volte della Chalke. Nel 1804 viene distrutta e al suo posto G. Fossati costruisce il Darulfunum come sede dell Università di Istanbul. Il nuovo edificio brucia nel 1933 e non viene ricostruito. DAPHNE Costituiva il nucleo più antico, costantiniano, del Sacro Palazzo. Vi erano custoditi i serti d alloro dei senatori. In apposita sala si tenevano le incoronazioni imperiali.

Nel 972 Giovanni I Tzimisces (969-976) la ricostruisce incorporandovi le volte della Chalke. Nel 1804 viene distrutta e al suo posto G.

5 MAGNAURA Parte del Sacro Palazzo, precisamente la sala delle udienze imperiali con trono elevatore e leoni automi ruggenti. Tessuti preziosi pendevano fra le colonne. Comprendeva terme a uso imperiale. Ruderi della Magnaura sono stati individuati nel cortile interno di un negozio di tappeti. Di recente una parte del Sacro Palazzo, già ridotta a rudere, è stata restaurata, assegnandola a Magnaura.

6 BUCOLEON Parte del Grande Palazzo, vicina al faro e cosiddetta dalla presenza di due statue leonine nella facciata. Viene costruito da Teodosio II. Nel X secolo vi si celebravano i matrimoni imperiali. Del Bucoleon si conservano ruderi lungo le mura di Marmara. Nell area sono stati invididuati pavimenti musivi del X secolo e una base d altare riferita alla chiesa di Santa Maia Hodeghetria. Sono stati recuperati anche frammenti di archetti marmorei con decorazione a intarsio policromo.

Del Bucoleon si conservano ruderi lungo le mura di Marmara.

8 PERISTILIO DEI MOSAICI Mozaik Müzesi Nel 1912 un vasto incendio evidenziò la presenza di mosaici nella zona dell odierno Arasta Bazar. Nel 1935 i mosaici furono portati alla luce con uno scavo archeologico curato dall University of St. Andrews di Edimburgh. Oggi sono musealizzati. I mosaici appartenevano a un peristilio con colonne attorno a un cortile quadrato. La loro datazione è molto controversa e va dal IV-V secolo al VI e oltre, fino all VIII.

Nel 1935 i mosaici furono portati alla luce con uno scavo archeologico curato dall University of St.

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