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Transcript:

Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica La mucosite orale (stomatite)

La mucosite orale (stomatite) Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica Ricerca e testo a cura di Emanuela Ferrarin, farmacista collaboratrice del CIFAV ONLUS, Aviano Centro di Riferimento Oncologico di Aviano 2009

CROinforma. Piccole guide per l informazione al paziente Serie CIFAV 1 CIFAV CENTRO DI INFORMAZIONE SUL FARMACO PER L'AREA VASTA Ordine Farmacisti della Provincia di Pordenone Prima edizione 2009 Centro di Riferimento Oncologico di Aviano Collana diretta dalla Biblioteca per i Pazienti del CRO di Aviano Immagini: www.shutterstock.com Impaginazione grafica: Nancy Michilin Elaborato sulle base delle correnti linee guida oncologiche e odontoiatriche internazionali e della relativa letteratura per pazienti. Ulteriori approfondimenti sulla tematica sono disponibili sul sito www.cifav.it Si ringraziano per la collaborazione: Dott. Paolo Baldo della Farmacia del CRO di Aviano, Dott.ssa Emanuela Vaccher dell Oncologia Medica del CRO di Aviano, Dott. Giovanni Franchin dell Oncologia Radioterapica del CRO di Aviano, Dott. Renato Cannizzaro della Gastroenterologia del CRO di Aviano, Dott. Franco Godeassi consulente odontoiatrico del CRO di Aviano, Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del CRO di Aviano Realizzato con il contributo e il patrocinio della Provincia di Pordenone

indice 6 Di che cosa si tratta 8 La prevenzione dentale 9 La valutazione della bocca 10 La pulizia dei denti 14 La pulizia e l utilizzo delle protesi 15 Gli sciacqui 16 L alimentazione e gli stili di vita 20 La prevenzione in situazioni particolari

di che cosa si tratta La mucosite orale è una patologia temporanea della mucosa della bocca. Si può manifestare con rossore o gonfiore delle pareti interne o delle gengive, piccoli tagli o ulcerazioni. Può insorgere come conseguenza delle alterazioni della mucosa della bocca che si verificano durante la terapia oncologica (chemioterapia o radioterapia della regione testa-collo). G L O S S A R I O xerostomia secchezza della bocca ulcerazione lesione della mucosa che si rimargina lentamente o con difficoltà Talvolta può essere accompagnata da secchezza della bocca (o xerostomia), condizione caratterizzata da una diminuzione della produzione di saliva.

Le informazioni medico-scientifiche a oggi disponibili ritengono che ci siano misure preventive in grado di limitare la gravità della mucosite orale, che nei casi più severi può anche interferire con importanti funzioni come nutrirsi e con lo svolgimento della stessa terapia. Perché possa essere efficace, questa prevenzione va iniziata prima delle terapie e continuata fino ad alcune settimane dopo la loro conclusione. Riportiamo di seguito le varie indicazioni, ciascuna delle quali potrà essere approfondita con il personale medico-infermieristico e il dentista.

la prevenzione dentale Prima d iniziare la terapia oncologica (chemioterapia o radioterapia della regione testa-collo) è importante una valutazione del dentista sullo stato di salute della propria bocca. In questa fase si potranno anche eseguire le cure necessarie a sanare i denti e le gengive e riadattare le protesi rimovibili inadeguate. La pulizia professionale dei denti va eseguita prima d iniziare la terapia per diminuire la carica batterica presente nella bocca che, nel corso della terapia, potrebbe favorire lo sviluppo di infezioni. Questi interventi sono invece sconsigliati durante la terapia e, se necessari in situazioni di emergenza, richiedono un intervento congiunto di dentista e oncologo e la modificazione del programma terapeutico.

la valutazione della bocca La bocca va osservata quotidianamente per tenere sotto controllo eventuali modificazioni della mucosa, delle gengive e della lingua. Il dolore, la variazione del gusto, la sensibilità al caldo e al freddo, la difficoltà o il dolore a deglutire possono essere i primi segnali d insorgenza di una mucosite orale. Una minor presenza di saliva o una saliva più densa, possono indicare una sua minor produzione. Tutto questo sarà riferito al medico o al personale infermieristico per una valutazione appropriata e un eventuale trattamento.

la pulizia dei denti L igiene orale è lo strumento per prevenire le infezioni che possono originare dalla placca batterica e complicare la mucosite. Per essere efficace va eseguita con opportuna frequenza e regolarità (al mattino, alla sera, dopo ogni pasto o spuntino) e in modo completo, rimuovendo la placca da tutta la superficie dei denti, delle gengive e della lingua. Gli strumenti e la manualità con cui viene eseguita l igiene orale devono essere particolarmente delicati. È importante usare spazzolini solo di tipo morbido ed evitare assolutamente di esercitare pressione sui tessuti durante lo spazzolamento. 10

Lo spazzolino inoltre dovrà essere: a setole sintetiche, sostituito spesso (indicativamente ogni tre settimane), passato, al bisogno, più volte sotto l acqua calda per ammorbidire ulteriormente le setole, utilizzato con un dentifricio al fluoro non abrasivo, senza detergenti e disinfettanti aggressivi o aromi troppo decisi, utilizzato per tre minuti circa a ogni lavaggio, ben risciacquato dopo ogni lavaggio, riposto ad asciugare all aria e non negli armadietti chiusi che favoriscono la proliferazione dei batteri. G L O S S A R I O piastrinopenia condizione di riduzione del numero di piastrine Il filo interdentale dovrà essere: utilizzato una volta al giorno dalla persona ben addestrata al suo impiego non traumatico e andrà evitato nei periodi in cui si è piastrinopenici o se dovesse causare dolore o sanguinamento. 11

G L O S S A R I O soluzione fisiologica soluzione a base di acqua purificata e cloruro di sodio Se tollerato, può essere utilizzato un puliscilingua al posto dello spazzolino per allontanare la placca da questa sede. Se la pulizia come sopra descritta non dovesse essere consentita, perchè alcune manovre provocano sanguinamento o eccessivo fastidio, può essere eseguita con la stessa regolarità considerando alcune varianti: se non è tollerato un dentifricio delicato si possono utilizzare soluzioni neutre come la soluzione fisiologica nella quale s intinge lo spazzolino e si procede alla pulizia. se non è tollerato lo spazzolino si può utilizzare un tamponcino imbevuto nella soluzione fisiologica da passare sui denti, sulle gengive e sulla lingua. 12

Va in ogni caso ripresa appena possibile la normale pulizia con lo spazzolino, che è l unica in grado di allontanare in modo efficace la placca batterica. Altre manovre d igiene dentale sono di solito sconsigliate. Dopo l igiene orale e, al bisogno, è anche bene applicare sulle labbra sostanze emollienti (ad es. burro di cacao) per prevenire screpolature e piccoli tagli. 13

la pulizia e l utilizzo delle protesi È importante che le protesi siano posizionate e fissate in modo ottimale per prevenire fastidiose irritazioni. Le protesi vanno pulite manualmente dopo ogni pasto o spuntino e lasciate nell apposita soluzione igienizzante durante la notte. L igiene della bocca va eseguita senza la protesi. Se la mucosa è già infiammata o se dà fastidio portare la protesi è necessario utilizzarla solo per alimentarsi. 14

gli sciacqui Gli sciacqui contribuiscono a mantenere la bocca pulita e idratata. In assenza di disturbi sono consigliati sciacqui regolari la sera, la mattina e dopo la pulizia dei denti. In presenza di secchezza della bocca o di disturbi della mucosa essi vanno intensificati (anche ogni due ore o comunque al bisogno). Si possono utilizzare a questo scopo soluzioni neutre come la soluzione fisiologica, la soluzione di bicarbonato di sodio preparata al momento (sciogliendo un cucchiaino da tè di bicarbonato in un bicchiere d acqua), o infusi di salvia o di camomilla. Se viene consigliato l utilizzo di un collutorio dovrà essere preferibilmente al fluoro, non a base di alcool (che può provocare disidratazione e irritazione della mucosa) e privo di detergenti o disinfettanti aggressivi o aromi decisi. Se si verificano episodi di vomito è bene far precedere al lavaggio dei denti uno sciacquo accurato per eliminare l acido dannoso per i denti e i tessuti della bocca. 15

l alimentazione e gli stili di vita L alimentazione e lo stile di vita, se adeguati, possono favorire la rigenerazione dei tessuti danneggiati dalle terapie e preservare da ulteriori danni la mucosa della bocca, sensibile in questa fase all azione irritante o traumatica di alcuni cibi o abitudini. È suggerita una dieta varia con un consistente apporto calorico e proteico, che impedisca la perdita di peso. È inoltre consigliato preparare pietanze il più possibile gradevoli per contrastare l eventuale perdita di appetito. 16

I cibi e le bevande che vanno evitati: MEGLIO EVITARE è bene evitare cibi duri come alcune verdure crude, il pane croccante o secco, i biscotti secchi, i crackers, i grissini e le fette biscottate. Anche i cibi caldi e talvolta quelli troppo freddi possono provocare fastidi e piccoli traumi. Le componenti acide di alcuni alimenti (kiwi, arance e tutti gli agrumi, i loro succhi, il pomodoro, l aceto e tutte le bibite gassate), le preparazioni eccessivamente salate (come alcuni affettati) o speziate, il tabacco e le bevande che contengono alcool o caffeina, sono irritanti e vanno evitate. 17

SI CONSIGLIA Alcuni suggerimenti per la preparazione e il consumo delle pietanze: La consistenza morbida del cibo e un buon valore nutritivo dei singoli ingredienti sono alla base della preparazione di pietanze appropriate. Alcuni suggerimenti a questo proposito includono: l aggiunta di salse e condimenti per ammorbidire la consistenza e aumentare il valore nutritivo delle pietanze, l utilizzo di ingredienti tritati o macinati, il consumo di alcuni cibi inzuppati per renderli più morbidi (biscotti, pane, fette biscottate ecc.), l utilizzo di pasta di formato piccolo, l utilizzo di latte intero o panna nella preparazione di alcune pietanze (l apporto nutritivo è migliore rispetto al latte scremato). 18

Le pietanze e le bevande non vanno in ogni caso consumate calde. Sono talvolta utili a dare sollievo alla mucosa irritata cibi freschi come yogurt, frullati, gelati. L apporto di liquidi: È raccomandato un adeguato apporto di liquidi, che comprende acqua o altre bevande (tisane, tè deteinato, succhi e centrifughe di frutta, esclusi quelli agli agrumi), da consumare spesso durante la giornata. Una scarsa idratazione può far diminuire la normale produzione di saliva e peggiorare la secchezza della bocca. Per dare sollievo alla bocca secca possono anche essere utilizzate gomme da masticare e caramelle senza zucchero. 19

la prevenzione in situazioni particolari In situazioni specifiche potranno esservi indicate dal medico, dal dentista o dal personale infermieristico ulteriori modalità di prevenzione con farmaci o con preparazioni per proteggere la mucosa o integrare la mancanza di saliva. 20

Quando si manifesta in forma lieve e guarisce in tempi brevi senza diventare ricorrente, la mucosite orale non compromette la capacità di nutrirsi, è meno dolorosa e sono meno frequenti le infezioni che la possono complicare. Quando la secchezza della bocca è opportunamente contrastata, la probabilità che insorgano carie e alitosi durante la terapia è minore e non vengono compromesse le normali funzioni che richiedono la presenza di saliva come masticare, deglutire e parlare. Con la prevenzione qui suggerita possiamo limitare l aggravarsi della mucosite orale e favorire il proseguimento della terapia oncologica secondo quanto pianificato. 21

CROinforma. Piccole guide per l informazione al paziente 1 Serie CIFAV La mucosite orale (stomatite) Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica

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