nei normo-nutritinutriti
|
|
- Alina Ferri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DISFAGIA screening,valutazione e gestione nei reparti per acuti NUTRIZIONE E/O ALIMENTAZIONE PER LA PERSONA DISFAGICA dietista Elena Giuliani
2 NUTRIZIONE E/O ALIMENTAZIONE PER LA PERSONA DISFAGICA OBIETTIVI Garantire apporti adeguati di energia, macronutrienti (proteine,lipidi,carboidrati) micronutrienti (minerali e vitamine) Fornire liquidi per mantenere il bilancio idrico Garantire LA SICUREZZA DELPAZIENTE
3 NUTRIZIONE E/O ALIMENTAZIONE PER LA PERSONA DISFAGICA modalità NON-ORALEORALE IDRATAZIONE NA NA precoce24/72 ore se malnutrizione NA non oltre 5/7 gg nei normo-nutritinutriti IN PRESENZA DI PATOLOGIE SPECIFICHE APPLICARE LGD modalità ORALE IDRATAZIONE Dieta a consistenza modificata Integrazione : 1-con supplementi orali addensati 2-con supplementi non orali (<60% per 3 gg) IN PRESENZA DI PATOLOGIE SPECIFICHE APPLICARE LGD
4 REQUISITI DELLE DIETE SPECIALI PER DISFAGIA Devono essere specifiche per il tipo di disfagia (dieta liquida, semiliquida/semisolida, solida morbida) Devono essere personalizzate al quadro clinico del paziente Devono consentire SE POSSIBILE una alimentazione indipendente Devono essere bilanciate ed adeguate ai fabbisogni Devono essere composte da cibi invitanti, adeguate al gusto del paziente, appetibili
5 CARATTERISTICHE FISICHE DEI CIBI-BEVANDEBEVANDE Consistenza (densità) Omogeneità(uguale consistenza e dimensione) Coesione(compattezza) Vischiosità (scivolosità) Dimensione(volume del bolo) Temperatura Sapore Colore
6 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA LIQUIDI: ACQUA, THE, CAFFE, CAMOMILLA, VINO, TISANE DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL RIABILITATORE NON RICHIEDONO MANOVRE PREPARATORIE DA PARTE DELLA BOCCA IL GRADO DI DENSITA DEI LIQUIDI PUO ESSERE MODIFICATO CON L AGGIUNTA DEGLI ADDENSANTI FINO A RAGGIUNGERE LA CONSISTENZA SEMILIQUIDA O SEMISOLIDA
7 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA LIQUIDI NATURALMENTE DENSI: LATTE, YOGURT DA BERE,SUCCHI DI FRUTTA,CENTRIFUGATI DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL RIABILITATORE NON RICHIEDONO MANOVRE PREPARATORIE DA PARTE DELLA BOCCA IL GRADO DI DENSITA DEI LIQUIDI DENSI PUO ESSERE MODIFICATO CON L AGGIUNTA DEGLI ADDENSANTI FINO A RAGGIUNGERE LA CONSITENZA SEMISOLIDA
8 ADDENSARE addensare l acqua con prodotti specifici (addensanti commerciali) utilizzare acqua gelificata pre-confezionata (può favorire una assunzione maggiore) Gli addensanti e l acqua gelificata non garantiscono la copertura del fabbisogno di liquidi E importante accertarsi che nel corso della giornata si sia coperto il fabbisogno idrico
9 ESEMPI DI ADDENSANTI
10 ACQUA GEL ZUCCHERATA ACQUA GEL NON ZUCCHERATA
11 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA SEMILIQUIDI: GELATI-FRULLATI DI FRUTTA-YOGURT CREMOSI-SORBETTISORBETTI VANNO PREPARATI NELLA BOCCA MA NON RICHIEDONO MASTICAZIONE E NECESSARIO CHE SIANO OMOGENEI PREVALE LA PERCENTUALE LIQUIDA
12 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA SEMISOLIDI: BUDINO-FORMAGGI CREMOSI-ACQUA GELIFICATA RICHIEDONO UNA PREPARAZIONE ORALE RICHIEDONO UNA DEGLUTIZIONE PIU IMPEGNATIVA DEI SEMILIQUIDI NON RICHIEDONO MASTICAZIONE E NECESSARIO CHE SIANO OMOGENEI
13 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA SOLIDI MORBIDA: PASTA BEN COTTA-FILETTI DI PESCE-VERDURE COTTE-BANANA RICHIEDONO UNA PREPARAZIONE ORALE E UNA MASTICAZIONE RICHIEDONO UN IMPEGNO MAGGIORE NELLA DEGLUTIZIONE RISPETTO A TUTTE LE PRECEDENTI CONSISTENZE FACILMENTE RIDUCIBILE A PEZZETTI O PUREA CON FORCHETTA
14 DA EVITARE DOPPIA CONSISTENZA - pastina in brodo - minestrone con verdure a pezzi - pane e latte - fette biscottate e latte - latte e cornflakes - latte e crusca-muesli - latte e riso soffiato - yogurt con pezzi di frutta - yogurt con cerali - gelati con nocciole - agrumi
15 DA EVITARE ALIMENTI SECCHI-FRIABILI-CROCCANTI-FILAMENTOSI FIBROSI-DURI-DIFFICILI DIFFICILI DA MASTICARE Cerali a chicco es. insalata di riso, mais dolce, riso soffiato fette biscottate, cracker, grissini Dolci asciutti come pasta frolla, margherita,paradiso,panettone biscotti secchi, biscotti con cereali verdura cruda verdura cotta es carciofi carne asciutta e/o filamentosa buccia della frutta frutta secca, marmellate con pezzi di frutta, uva Caramelle tutte Formaggi non spalmabili
16 COMPORTAMENTI FACILITANTI L ALIMENTAZIONE DELLA PERSONA DISFAGICA Favorire un ambiente tranquillo senza troppe distrazioni Controllare che il paziente sia vigile, senza dolore, e ben riposato Sia seduto DA ALMENO 15 minuti,con comodo appoggio degli avambracci Verificare l igiene orale per migliorare la salivazione ed esaltare il gusto dei cibi Evitare mentre mangia di farlo parlare NON LASCIARE SOLO IL PAZIENTE MENTRE MANGIA L alimentazione deve procedere lentamente rispettando i tempi esecutivi e di attenzione del paziente La continuazione della alimentazione deve avvenire solo dopo COMPLETO SVUOTAMENTO DELLA BOCCA
17 COMPORTAMENTI FACILITANTI L ALIMENTAZIONE DELLA PERSONA DISFAGICA DOPO IL PASTO Controllare che il paziente rimanga seduto almeno per minuti Eseguire igiene orale per verificare che non ci siano residui di cibo Monitorare sempre la quantità di alimenti assunta (introiti alimentari < 50% dei fabbisogni per >7-10 giorni mettono a rischio di malnutrizione)
18 ASSISTENZA INFERMIERISTICA E NON Segnalare se la dieta pervenuta è inadeguata Segnalare le difficoltà incontrate durante la assunzione del cibo Segnalare le quantità e il tipo di cibo rifiutato Segnalare la quantità di liquidi giornalmente assunta Segnalare il cibo effettivamente consumato e in quanto tempo Segnalare le motivazioni del mancato consumo Rilevare settimanalmente il peso corporeo
19 DIETA SEMILIQUIDA-SEMISOLIDASEMISOLIDA CON LIQUIDI SENZA LIQUIDI NO DOPPIA CONSISTENZA NO CERALI A CHICCO E PREPARATI DA FORNO NO CIBI TRITATI O INTERI NO FORMAGGI APPICCICOSI E A PASTA FILATA Semolino/crema di riso/ di avena,crema di NO YOGURT CON PEZZI DI FRUTTA E grano DISOMOGENEI Carne o prosciutto cotto frullate e filtrate Formaggi freschi come ricotta e robiola Formaggi stagionati grattugiati e aggiunti ad altre preparazioni Omogeneizzati di carne, pesce, formaggio Verdura cotta passata Purea di patate omogeneo Olio,burro,panna,besciamella,maionese come ingredienti e condimenti Crema/budini/yogurt vellutati e densi-cremosi Omogeneizzati di frutta, mousse di frutta, E.G. creme 2014 di frutta/biscotto granulato o prima infanzia
20 Pasta ben cotta di piccolo formato Polenta, gnocchetti morbidi, pane morbido Carni morbide e tritate (polpette, macinato, svizzere) senza legamenti e filamenti, ben condite con sughi e brodi per renderle più umide Prosciutto cotto tritato Filetti di pesce privato degli scarti ben cotto (sogliola, platessa) Formaggi freschi e/o morbidi (stracchino, robiola, ricotta) Uova pastorizzate,cucinate strapazzate omelette Verdure prive di filamenti, cotte a vapore o lessate, ridotte in piccoli pezzi Legumi ben cotti e ridotti a purea Frutta fresca matura e morbida senza buccia, frutta cotta, mousse di frutta Yogurt cremoso/biscotti frollini/torte morbide/merendine E.G.2014 DIETA SOLIDA-MORBIDA CON LIQUIDI SENZA LIQUIDI NO DOPPIA CONSISTENZA NO CERALI CROCCANTI- PRODOTTI DA FORNO NO PROSCIUTTO CRUDO NO PESCI CHE NON POSSONO ESSERE PRIVATI DEGLI SCARTI NO VERDURE CRUDE E ECCESSIVAMENTE FIBROSE NO LEGUMI INTERI NO FRUTTA CRUDA NON MATURA
21 TERAPIA DEGLUTITORIA IN RIABILITAZIONE IL LOGOPEDISTA CON IL DIETISTA INFORMANO: il team dedicato alla deglutizione INDICANO: il livello di dieta consigliato STABILISCONO: l eventuale progressione al livello successivo SULLA BASE DELLA capacità: di deglutire cibi di crescente disomogeneità di deglutire cibi che richiedono una maggiore masticazione di assumere bevande sempre più fluide
22 DIETE E CONSISTENZE SEMISOLIDA SOLIDA MORBIDA SOLIDA DIETA LIBERA Il paziente ha difficoltà importanti. È necessaria la massima sicurezza Necessita di addensare i liquidi e/o di assumere acqua lontano dai pasti Il paziente inizia a deglutire cibi di diversa consistenza, e coesione Necessita di addensare i liquidi e/o di assumere acqua lontano dai pasti Il paziente gestisce tutti gli alimenti non modificati che richiedono valida masticazione Necessita di addensare i liquidi e/o di assumere acqua lontano dai pasti Il paziente riesce a gestire tutti i cibi Il paziente riesce a gestire tutti i liquidi 22
23 SPREAD Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion Ictus cerebrale: Linee guida italiane
24 Grazie per l attenzione
DIETA SEMILIQUIDA A. Requisiti degli alimenti:
DIETA SEMILIQUIDA A Questo tipo di dieta è proposto per pazienti incapaci di masticare, deglutire o far giungere allo stomaco cibi solidi e liquidi. E una dieta fluida, omogenea, frullata e setacciata
DettagliMENU PASTI PER I DEGENTI (n.pag: 18)
D I E T E DIETA COSIDETTA COMUNE DIETA A Latte parzialmente scremato gr. 250 n. 4 fette biscottate zucchero gr. 10 marmellata o miele gr. 25 in alternativa al latte: un vasetto di yogurt da gr. 125 alla
DettagliLINEE GUIDA SVEZZAMENTO
LINEE GUIDA SVEZZAMENTO LATTANTI I bambini sino a 6 mesi assumono solamente latte seguendo le modalità e le dosi imposte dal pediatra. L allattamento artificiale inizierà con: Latte in polvere adattato
DettagliDeglutizione. Logopedista Angela Di Palma
Deglutizione Logopedista Angela Di Palma GLI ACCORGIMENTI PER FACILITARE LA DEGLUTIZIONE E RENDERLA SICURA SO RICONDUCIBILI A 4 CATEGORIE DI INTERVENTO: 1. limitare e/o modificare i tipi di alimenti presenti
DettagliLA DISFAGIA NEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRALE ACUTO: aspetti infermieristici e riabilitativi
LA DISFAGIA NEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRALE ACUTO: aspetti infermieristici e riabilitativi Ospedale Niguarda CàGranda Milano Ester Pileio INFERMIERA Silvia Zigiotto INFERMIERA Una delle attivitàvitali
DettagliPreparazione all intervento chirurgico in ginecologia oncologica e Nutrizione
Preparazione all intervento chirurgico in ginecologia oncologica e Nutrizione Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio
DettagliDIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE
DIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE Corso di tecniche di assistenza di base per caregivers Maggio Dicembre 2012 FABBISOGNO ENERGETICO Il fabbisogno energetico è individuale e dipende da: Sesso Peso Altezza Età
DettagliCon il termine DISFAGIA si intende la difficolta di convogliare i cibi di consistenza diversa o mista nell apparato digerente,indipendentemente dal
Con il termine DISFAGIA si intende la difficolta di convogliare i cibi di consistenza diversa o mista nell apparato digerente,indipendentemente dal motivo che ha generato questo disturbo Penetrazione!
DettagliVADEMECUM PER IL PAZIENTE FAMIGLIARE-CAREGIVER
COMUNE DI GRADO CASA DI RIPOSO SERENA VADEMECUM PER IL PAZIENTE FAMIGLIARE-CAREGIVER Consigli nutrizionali e comportamentali per il Paziente disfagico 1 2 La difficoltà a deglutire (disfagia) rende necessario
DettagliAllegato 3. TABELLA DELLE GRAMMATURE (3 6 anni) Scuola dell Infanzia Porzione (grammi/ml) Cereali, derivati e tuberi
Allegato 3 Cereali, derivati e tuberi TABELLA DELLE GRAMMATURE (3 6 anni) Scuola dell Infanzia Porzione (grammi/ml) Pasta o riso asciutti 50-60 Pasta, riso, orzo o simili in brodo 20-30 Gnocchi di patate
DettagliLINEE GUIDA SVEZZAMENTO
LINEE GUIDA SVEZZAMENTO LATTANTI I bambini sino a 6 mesi assumono solamente latte seguendo le modalità e le dosi imposte dal pediatra. L allattamento artificiale inizierà con: Latte in polvere adattato
DettagliSettore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia
COMUNE DI SASSARI Settore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia NIDI D'INFANZIA DEL COMUNE DI SASSARI Tabelle dietetiche e Menù La nutrizionista La pediatra dell'azienda
DettagliPRANZO o CENA (30-40%apporto calorico giornaliero) COLAZIONE (15% apporto calorico giornaliero)
Consigli COLAZIONE (15% apporto calorico giornaliero) E un momento alimentare troppo spesso trascurato. E importante consumare un adeguata colazione. E dimostrato, peraltro, che l assenza di questo pasto
DettagliCome aumentare l apporto calorico alla dieta
Come aumentare l apporto calorico alla dieta Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione
DettagliAREA SVILUPPO ECONOMICO E FORMAZIONE Ristorazione Scolastica TABELLA DIETETICA. per bambini da 3 a 12/14 mesi
AREA SVILUPPO ECONOMICO E FORMAZIONE Ristorazione Scolastica TABELLA DIETETICA per bambini da 3 a 12/14 mesi A cura della Dietista DIRIGENTE M. Teresa Caprasecca Dr.ssa Cristina Ercolani IL DIVEZZAMENTO
DettagliMenù 6-12 mesi. 6-12 mesi 1ª settimana. Giovedì. Lunedì. Martedì. Venerdì. Mercoledì. Sabato
Menù 6-12 mesi 6-12 mesi 1ª settimana ASUR - ZT 13 - SIAN - U.O. Igiene della Nutrizione Pastina () in brodo vegetale con verdura passata Formaggio grana 15g / mozzarella 20g / caciotta dolce 20g / ricotta
DettagliNOTIZIE E CONSIGLI CONSIGLI L'ALIMENTAZIONE VALORI CALORICI E NUTRIZIONALI LA LA COTTURA RICETTARIO GRAMMATURE DELLE RICETTE RICETTE PROPOSTE
IL RICETTARIO PREMESSA Strumento utile per chi si occupa di alimentazione all'interno di strutture residenziali per anziani. Contiene ricette proposte ed elaborate da cuochi che lavorano in alcune case
DettagliSubocclusione intestinale e Nutrizione
Subocclusione intestinale e Nutrizione Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da seguire,
DettagliCOMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA
COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Città Metropolitana di Genova All. A CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DEI MENU Il menù è soggetto a validazione da parte del competente
DettagliClinical Cornelia Day
Clinical Cornelia Day Serena Tursi Dietista DH pediatria Malattie Metaboliche, Dipartimento di Pediatria A.O. San Gerardo di Monza Problematiche fisiologiche : Come, quanto e in che modo? RISCHIO MALNUTRI
DettagliDEFINIZIONE GRADUALE INTRODUZIONE NELLA DIETA DEL BAMBINO DI ALIMENTI NON LATTEI SEMI-SOLIDI E POI SOLIDI
DEFINIZIONE GRADUALE INTRODUZIONE NELLA DIETA DEL BAMBINO DI ALIMENTI NON LATTEI SEMI-SOLIDI E POI SOLIDI OBIETTIVI E FINALITA NUTRIZIONALI: Soddisfare i fabbisogni nutrizionali del lattante (densità calorica,fe
DettagliTABELLA DIETETICA ASILO NIDO-SCUOLA DELL INFANZIA A.PELLIZZARI CASTELLO di GODEGO
TABELLA DIETETICA ASILO NIDO-SCUOLA DELL INFANZIA A.PELLIZZARI CASTELLO di GODEGO Il Menù è stato elaborato tenendo conto dei Livelli raccomandati di Assunzione e di Nutrienti LARN-fissati dall Istituto
DettagliL ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa
L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L uomo è ciò che mangia Ippocrate 400 a.c. Una sana e adeguata alimentazione
DettagliLo svezzamento. Education Scuola & Lavoro srl Torino Tutti i diritti riservati
Lo svezzamento Education Scuola & Lavoro srl Torino Tutti i diritti riservati Come introdurre i cibi nello svezzamento per evitare allergie Vedere il proprio bimbo sorridere e giocare è una delle cose
DettagliAllegato A) SCHEMA MENU TIPO
SCHEMA MENU TIPO Allegato A) Mesi 3 3 pasti di latte intero fresco diluito secondo le dosi indicate dal pediatra del bambino + 5 gr. di zucchero ogni 100 gr. di liquido (oppure malto destrine) + eventuale
DettagliPRONTUARIO DIETETICO ED IDENTIFICAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI OSPITI
PRONTUARIO DIETETICO ED IDENTIFICAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI OSPITI CORSO REGIONALE DI FORMAZIONE 1 Dicembre 2006 Dietista Silvia Scremin Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione U.L.SS. n.6 Vicenza MENÙ DOCUMENTO
DettagliIL Piccolo Cronista Sportivo
IL Piccolo Cronista Sportivo Stagione Sportiva 2014-2015 Asp.Scuola calcio Qualificata EDIZIONE SPECIALE SULL INCONTRO DEL 10.11.2014 SUL TEMA: L Educazione alimentare per la salute e lo sport Piccoli
DettagliTABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' FINO AI 15 MESI
TABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' FINO AI 15 MESI TABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' FINO AI 15 MESI PRANZO PRIMA SETTIMANA LUNEDI': MARTEDI': MERCOLEDI': GIOVEDI': VENERDI': PASTA AL
DettagliDIETA SPECIALE TIPO A (iperglicidica e ipolipidica)
DIETA SPECIALE TIPO A (iperglicidica e ipolipidica) DATA della richiesta : DATA scadenza dieta : COGNOME E NOME: pasta o riso o orzo o farro con olio e parmigiano reggiano, con pomodoro o con verdure;
DettagliOPUSCOLO INFORMATIVO PER IL PAZIENTE - FAMIGLIARE - CAREGIVER. Consigli nutrizionali e comportamentali per il Paziente disfagico
OPUSCOLO INFORMATIVO PER IL PAZIENTE - FAMIGLIARE - CAREGIVER Consigli nutrizionali e comportamentali per il Paziente disfagico 2 La difficoltà a deglutire (disfagia) rende necessario adottare alcune modifiche
DettagliConsigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni)
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO - Servizio Igiene della Nutrizione Consigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni) Per una crescita armoniosa è importante che il bambino assuma i pasti in modo
DettagliLA DEGLUTIZIONE NELL ANZIANO
LA DEGLUTIZIONE NELL ANZIANO a cura delle logopediste dell ASL TO 4 Dott.ssa R. Andreo- Dott.ssa G.Bonoroch- Dott.ssa P.Rampone Dott.ssa S.Valcasser S.C. R.R.F. A-B Ciriè Chivasso S.C. R.R.F. C Ivrea DEGLUTIZIONE
DettagliSCHEMA ALIMENTARE PER SOGGETTO IPERCOLESTEROLEMICO 1.400 CALORIE
SCHEMA ALIMENTARE PER SOGGETTO IPERCOLESTEROLEMICO 1.400 CALORIE Colazione 1 tazza di caffè e latte parzialmente scremato: caffè: una tazzina Latte parzialmente scremato: 200 gr. 4 fette biscottate Sostituibili
DettagliLA DIETA SEMILIQUIDA NEL DIETETICO DI STRUTTURE PER ANZIANI. Obiettivi e aspetti pratico-applicativi
LA DIETA SEMILIQUIDA NEL DIETETICO DI STRUTTURE PER ANZIANI Obiettivi e aspetti pratico-applicativi SERVIZIO DI DIETETICA ASL TO 4 Dietiste Liliana Vianello Daniela Rolfo Sonia Zarlottin Amalia Narracci
DettagliCOSA MANGIANO I BAMBINI DELL ASILO NIDO?
CITTÀ di ARZIGNANO Cooperativa Sociale MOBY DICK & COSA MANGIANO I BAMBINI DELL ASILO NIDO? Questo opuscolo illustra i menu preparati per i bambini dell Asilo Nido comunale, suddivisi per età, sulla base
DettagliCOLONSCOPIA VIRTUALE
COLONSCOPIA VIRTUALE La colonscopia virtuale è una simulazione al computer di una colonscopia vera. Consiste in una TAC dell addome eseguita sia in posizione supina che prona, dopo aver inserito aria dal
DettagliMENU NIDO CENTO (dicembre 2013) Menù A MERCOLEDI. Pasta al ragù vegetale. Formaggi misti + Purè di legumi. Pane/Pane integr Frutta
Menù A ORE 9,30: frutta di stagione (cruda, cotta, spremuta, frullata, in macedonia) + un po di latte. Riso in crema di piselli Insalata di riso (E). Pasta al pesto. Pasta al ragù vegetale. Passato di
DettagliTABELLE DIETETICHE / PROSPETTO GRAMMATURE
1 TABELLE DIETETICHE / PROSPETTO GRAMMATURE ASILI NIDO Le grammature sono indicate al crudo e al netto degli scarti, tranne quando diversamente indicato: CEREALI E DERIVATI 1-3 anni Adulti Pasta asciutta
DettagliSCHEMA DI DIETA PRIVA DI GLUTINE (per scuola materna elementare - media)
Dipartimento Cure Primarie Area Dipartimentale salute donna e bambino UOS Pediatria Territoriale Est SCHEMA DI DIETA PRIVA DI GLUTINE (per scuola materna elementare - media) Merenda di metà mattina Latte
DettagliCOMUNE DI RAPALLO. Allegato n. 2. CARATTERISTICHE e CRITERI per la REALIZZAZIONE del MENU - GRAMMATURE SCHEMA MENU ASILO NIDO
COMUNE DI RAPALLO Allegato n. 2 CARATTERISTICHE e CRITERI per la REALIZZAZIONE del MENU - GRAMMATURE SCHEMA MENU ASILO NIDO 1 MENU CARATTERISTICHE DEL MENU 1. Alimenti sempre BIOLOGICI o a LOTTA INTEGRATA
DettagliTABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' COMPRESA TRA I 16 E I 36 MESI
TABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' COMPRESA TRA I 16 E I 36 MESI TABELLA DIETETICA ASILO NIDO BAMBINI D ETA' COMPRESA TRA I 16 E I 36 MESI PRANZO PRIMA SETTIMANA LUNEDI': MARTEDI : MERCOLEDI :
DettagliLa disfagia possibilità di intervento nutrizionale. Dr. Carlo Pedrolli U.O.S. di Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale S.
La disfagia possibilità di intervento nutrizionale Dr. Carlo Pedrolli U.O.S. di Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale S. Chiara TRENTO SCALA PER LA DEGLUTIZIONE Abitudini alimentari normali 10. Deglutizione
DettagliTABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA
Lotto n. 1 Allegato B TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA Fasce d età considerate Scuola dell infanzia ANNI 2,5-5,5 Scuola elementare 5,5-10,5 Scuola media * 10,5-14,5 * Nella fascia di età
Dettagli! " $ #% &' ) * * + ,, -'./.''' # "
! " $ % &' ( ) * * +,, -'./.'''..'' " , 1! " 2 ( 2 3 $ 4 4! 1 5.6 7 $ 2 $ 8, + " + $ + + La piramide alimentare del celiaco 9 + : / Verdure tal quali o conservate sott olio o sott aceto o surgelate Frutta
DettagliI gruppi alimentari GRUPPO N GRUPPO N. CARNI, PESCI, UOVA Forniscono: proteine ad alto valore biologico; minerali quali ferro,
I nutrienti I gruppi alimentari NEL NOSTRO VIVER COMUNE, NON RAGIONIAMO CON NUTRIENTI MA CON ALIMENTI: SONO PERTANTO STATI RAGGRUPPATI GLI ALIMENTI SECONDO CARATTERISTICHE NUTRITIVE IN COMUNE. GRUPPO N
DettagliCITTÀ DI VERCELLI Settore Politiche Sociali Unità operativa Asili Nido. Pappa al nido
CITTÀ DI VERCELLI Settore Politiche Sociali Unità operativa Asili Nido Pappa al nido M e n ù i n v i g o r e n e i n i d i d e l l a c i t t à d i V e r c e l l i Pappa al nido B a m b i n i, c i b o e
DettagliAlimenti. Gruppi Alimentari
Alimenti Gli alimenti sono tutto ciò che viene utilizzato come cibo dalla specie umana. Un dato alimento non contiene tutti i nutrienti necessari per il mantenimento di un corretto stato fisiologico La
DettagliALLEGATO B LINEE GUIDA, RICETTARIO E TABELLE DIETETICHE PER L ASILO NIDO
1 ALLEGATO B LINEE GUIDA, RICETTARIO E TABELLE DIETETICHE PER L ASILO NIDO Data: Aprile 2014 Il Documento è composto di n 7 pagine - pag1 di pagine7 - 2 LINEE GUIDA 1. INDICAZIONE PER L ELABORAZIONE DEI
DettagliTABELLE GRAMMATURE E RICETTE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERV. IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE TABELLE GRAMMATURE E RICETTE SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA RICETTE PRIMI PIATTI GRAMMATURE Scuole dell Infanzia(g) GRAMMATURE Scuole Primarie
DettagliNUTRIZIONE ed EQULIBRIO
NUTRIZIONE ed EQULIBRIO Lo sapevi che Una corretta alimentazione è importante per il nostro benessere psico-fisico ed è uno dei modi più sicuri per prevenire diverse malattie. Sono diffuse cattive abitudini
DettagliSVEZZAMENTO. Ideale iniziare lo svezzamento tra i 4 e i 6 mesi (non prima del 120 giorno di vita)
SVEZZAMENTO Lo svezzamento rappresenta il momento in cui si introducono gradualmente nell'alimentazione del bambino alimenti di tipo solido diversi dal latte. È consigliabile iniziare lo svezzamento in
DettagliFirma per presa visione ed accettazione Pagina 1 di 14
ALLEGATO A AL CAPITOLATO TECNICO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE AI DEGENTI E DI MENSA AL PERSONALE DIPENDENTE E/O ALTRI SOGGETTI AUTORIZZATI. Il DIETETICO OSPEDALIERO sarà costituito dalle
DettagliProtesi o stenosi esofagee e Nutrizione
Protesi o stenosi esofagee e Nutrizione Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da
DettagliL'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo
DettagliINFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 D. LGS. 196/2003
INFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 D. LGS. 196/2003 Gentile Cliente, desideriamo informarla che il D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 Codice in materia di protezione dati personali prevede la tutela delle persone
DettagliSettore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia
COMUNE DI SASSARI Settore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia NIDI D'INFANZIA DI VIA SATTA, SEZIONE SPERIMENTALE DI VIA BARBAGIA E SEZIONE PRIMAVERA DI VIA BERLINGUER
DettagliGuida alla nutrizione
CentroCalcioRossoNero Guida alla nutrizione Bilancio energetico e nutrienti Il mantenimento del bilancio energetico-nutrizionale negli atleti rappresenta un importante obiettivo biofisiologico. Diversi
DettagliDIVEZZAMENTO PRANZO MERENDA
DIVEZZAMENTO Dal 5-6 mese è consigliabile introdurre alimenti diversi dal latte nella dieta del bambino (divezzamento). Tuttavia il latte, resta il cardine dell'alimentazione del bambino fino a tutto il
DettagliALLEGATO D. CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Area della Ricerca di Pisa DIETETICO PER VITTO PAZIENTI
ALLEGATO D CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Area della Ricerca di Pisa DIETETICO PER VITTO PAZIENTI 1 INDICE Presentazione del dietetico pag. 3 Vitto comune (esempio di giornata base) pag. 4 Calcolo
DettagliDifficoltà di deglutizione
Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Giovanni Battista Camurri - Direttore Difficoltà di deglutizione (disfagia) Consigli per pazienti e loro familiari Introduzione Mangiare
DettagliAsili Nido Comunali Madre Teresa di Calcutta, Salvo d'acquisto, Aldo Moro. menù lattanti fino a 6 mesi
Anno Educativo 2015-2016 menù lattanti fino a 6 mesi di metà crema crema di tapioca liofilizzato/omogeneizzato liofilizzato/omogeneizzato di liofilizzato/omogeneizzato liofilizzato/omogeneizzato liofilizzato/omogeneizzato
DettagliIl formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo
Cagliari, mercoledì 30 novembre 2011 METTI IL FORMAGGIO SARDO NELLA TUA DIETA Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo Giovanna Maria Ghiani Specialista in Scienza
DettagliTABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia
TABELLE DIETETICHE La tabella dietetica deve fornire la corretta quantità in nutrienti, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, in modo che l organismo dell individuo non debba ricorrere ad
DettagliCITTA DI PORTICI ALLEGATO 2 AL CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO - TABELLE DIETETICHE E GRAMMATURE DEGLI ALIMENTI -
CITTA DI PORTICI PROCEDURA APERTA - PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO Dl RISTORAZIONE SCOLASTICA COMPRESO I LAVORI Dl ADEGUAMENTO DEL CENTRO Dl COTTURA E DEI REFETTORI DEI PLESSI SCOLASTICI. ALLEGATO 2 AL
DettagliSchema della dieta ipoproteica 1
Schema della dieta ipoproteica 1 Consigli generali: 1. Consumare settimanalmente come secondi piatti: Carne Pesce (fresco e surgelato) Formaggio fresco Prosciutto cotto al naturale Uova Legumi (freschi
DettagliRICETTARIO LE PIÙ GRADITE RICETTE DEL NIDO. Anno 2013. Asilo Nido Comunale. Comune di Vittorio Veneto Assessorato alle Politiche Sociali
RICETTARIO LE PIÙ GRADITE RICETTE DEL NIDO Anno 2013 Comune di Vittorio Veneto Assessorato alle Politiche Sociali Asilo Nido Comunale 1 PRIMI PIATTI Crema di piselli con riso Vellutata di zucchine con
DettagliTABELLE DIETETICHE E CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI SCUOLA: Infanzia (Ex Materna) Comune di ROVITO
TABELLE DIETETICHE E CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI SCUOLA: () Comune di ROVITO MENU' ANNO 2015/2016 PRIMA SETTIMANA SECONDA SETTIMANA LUNEDI' al ragù con tritato di vitello Bocconcini di mozzarella Insalata
DettagliTabella invernale asilo nido SEMIDIVEZZI (12-18 mesi)
1 settimana MENU D Tabella asilo nido SEMIDIVEZZI (12-18 mesi) petti di pollo al latte piselli e macedonia di al limone e biscotti risotto giallo involtini di tacchino cavolfiore fresca minestrina di piselli
DettagliIl Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi
Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi Il servizio di refezione scolastica del Comune di Poggibonsi è affidato all azienda di Ristorazione Cir- Food, Divisione Eudania. Per la preparazione
DettagliAlimentazione nel bambino in età scolare
Martellago 05 marzo 2015 Alimentazione nel bambino in età scolare Dr.ssa Maria Tumino Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione Veneto Sovrappeso Obesità Obesità severa 17,45% 5,5% 1,5% latte
DettagliCOMUNE DI GOLFO ARANCI ALLEGATO A MENU MENSA SCOLASTICA SCUOLA INFANZIA
COMUNE DI GOLFO ARANCI ALLEGATO A MENU MENSA SCOLASTICA SCUOLA INFANZIA SETTIM. LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI PRIMA Risotto alla parmigiana Prosciutto crudo o cotto Carote crude SECONDA Gnocchetti
DettagliTABELLE TIPO TABELLA DIETETICA PER CENTRI DI VACANZA CON PERNOTTAMENTO
TABELLE TIPO TABELLA DIETETICA PER CENTRI DI VACANZA CON PERNOTTAMENTO L.A.R.N. (livelli di assunzione giornalieri raccomandati di energia) da tener presenti nella definizione delle grammature. ETA MASCHI
DettagliLa cucina maldiviana. Thelulimas. 250 gr di tonno tagliato a fette
La cucina maldiviana La cucina maldiviana è una cucina semplice ma molto saporita a base di pesce, riso e noce di cocco. La bevanda principale è il tè, servito freddo e molto dolce. E' una cucina molto
DettagliALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI
ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI Intervento a cura di: Dr.ssa Armanda Frassinetti Dietista - Ss Igiene Nutrizione Milano, 3 maggio 2012 La abitudini alimentari della famiglia acquisite nei primi anni di vita
DettagliIL MENU' ALLEGATO 1 al Capitolato Speciale d Appalto Servizio di Ristorazione Scolastica
ALLEGATO 1 al Capitolato Speciale d Appalto Servizio di Ristorazione Scolastica IL MENU' I menù rispecchiano le indicazioni della piramide alimentare mediterranea, le Linee Guida per una sana alimentazione
DettagliARTICOLAZIONE E COMPOSIZIONE DEI MENU E GRAMMATURA DEGLI ALIMENTI
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA E DEI SERVIZI ACCESSORI NEI NIDI D INFANZIA, NELLE SCUOLE D INFANZIA,
DettagliProblemi legati all'alimentazione:
Problemi legati all'alimentazione: Il rigurgito: si associa spesso al ruttino ed è solitamente fisiologico. PREVENZIONE DEL RIGURGITO: Mantenere il bambino in posizione seduta o semiseduta dopo il pasto;
DettagliALIMENTAZIONE e NUOTO
MICROELEMENTI ALIMENTAZIONE e NUOTO ZUCCHERI: costituiscono la fonte energetica, che permette all uomo di muoversi. Sono di due tipi : a. SEMPLICI, si trovano nella zuccheriera, nella, nel miele e sono
DettagliMENU 2015/2017 COMPUTO CALORICO PRANZO E CONSIGLI PER LA SERA
MENU 2015/2017 COMPUTO CALORICO PRANZO E CONSIGLI PER LA SERA Scuola Secondaria di 1 grado Comune di Genova Servizi di Ristorazione Scolastica Ufficio Nutrizione e Dietetica 1 SETTIMANA Pranzo Computo
DettagliCORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana
CORSA E ALIMENTAZIONE Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana Un alimentazione corretta in chi pratica attività sportiva permette di: - ottimizzare il rendimento
DettagliDott. Lilia Bortolotti Medico Chirurgo Specialista Odontostomatologia Specialista Otorinolaringoiatria Bologna - via Pasubio, 24 - tel.
Dott. Lilia Bortolotti Medico Chirurgo Specialista Odontostomatologia Specialista Otorinolaringoiatria Bologna - via Pasubio, 24 - tel. 051/433862 ISTRUZIONI PER PAZIENTI PORTATORI DI PROTESI TOTALE PREMESSA
DettagliALLEGATO 2 TABELLE DIETETICHE
Gara europea a procedura aperta per l affidamento, per anni quattro, del servizio di ristorazione destinato ai degenti, ai dipendenti e/o aventi diritto CIG 3520352E5B ALLEGATO 2 TABELLE DIETETICHE Introduzione
DettagliDIETA - Esempio di stampa Prime scelte/alternative con porzioni
DIETA - Esempio di stampa Prime scelte/alternative con porzioni Colazione Latte di vacca parzial. scremato Yogurt magro alla frutta Spremuta di arancia Fette biscottate Biscotti secchi Miele Una Tazza
Dettagliprezzo al litro o al Kg. % IVA Prodotto richiesto note prezzo unitario Aceto bianco confezione da lt.1 (prezzo al litro)..
In riferimento al bando di gara di codesta Amministrazione, si riportano, di seguito, le nostre migliori offerte per la fornitura di GENERI ALIMENTARI E SURGELATI, per la mensa della Scuola dell'infanzia,
DettagliSettore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia
COMUNE DI SASSARI Settore Politiche Educative e Giovanili Servizio Politiche Educative per l'infanzia SEZIONI SPERIMENTALI VIA BARBAGIA E NIDO D'INFANZIA AZIENDALE VIA SATTA: Menù, composizione degli alimenti
DettagliIL MORBO DI PARKINSON E LA DISFAGIA
IL MORBO DI PARKINSON E LA DISFAGIA Persona (anziane) affette da M.P. possono andare incontro a malnutrizione per fattori psicosociali, fisici, ma anche per possibili specifiche disfunzioni deglutitorie
DettagliMENU REFEZIONE SCOLASTICA Comuni di Castel San Pietro Terme E Ozzano dell Emilia
MENU REFEZIONE SCOLASTICA Comuni di Castel San Pietro Terme E Ozzano dell Emilia ANNO SCOLASTICO 2015/2016 1 1. GRAMMATURE DI RIFERIMENTO Di seguito si riportano le grammature di riferimento indicate nella
DettagliIndicazioni alimentari per addominalepernatale. Queste ricette e indicazioni non sostituiscono la dieta di un medico nutrizionista in alcun caso.
Indicazioni alimentari per addominalepernatale. Queste ricette e indicazioni non sostituiscono la dieta di un medico nutrizionista in alcun caso. Per seguire tutti gli allenamenti collegati al sito www.workout-italia.it
DettagliComune di Borgo San Lorenzo
Comune di Borgo San Lorenzo nidi d infanzia del comune di Borgo San Lorenzo accolgono i bambini dai tre mesi di età fino ai tre anni che, all interno delle strutture possono consumare oltre al pranzo anche
DettagliLa dieta della Manager Assistant
La dieta della Manager Assistant TUTTI I GIORNI COLAZIONE - 1 vasetto di yogurt oppure 1 tazza di latte parzialmente scremato oppure 1 cappuccino - 3 biscotti secchi oppure 4 fette biscottate oppure 1
DettagliConsigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine!
..\..\Leggi+Articoli rist + logo+immag\loghi AIC\Loghi AFC\AFC definitivobis.pdf Consigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine! Alimentazione sana ed equilibrata Migliora
DettagliComune di Livorno Ufficio Ristorazione scolastica A.T.I.
Comune di Livorno Ufficio Ristorazione scolastica A.T.I. 79 ISTRUZIONI PER I SOMMINISTRATORI PRIMI PIATTI : PASTA: 1. se la pasta è asciutta aggiungere poca acqua di cottura 2. aggiungere il sugo immediatamente
DettagliAttori coinvolti. Con il coordinamento e la consulenza tecnica dell Istat
Osservatorio Regionale Prezzi Spesa consapevole per il benessere dei consumatori Convegno Nazionale Usci Attori coinvolti Dal 2003 la Regione dell Umbria ha promosso la realizzazione di un importante progetto
DettagliPRONTUARIO DIETETICO
REGIONE CALABRIA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE VIA VINICIO CORTESE, 25 8810 CATANZARO PRONTUARIO DIETETICO DIETISTA ADRIANA GRANDINETTI DIREZIONE SANITARIA PRESIDIO OSPEDALIERO LAMEZIA TERME 0 ELENCO CODIFICATO
DettagliL ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011
L ALIMENTAZIONE DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 Un approccio operativo ai concetti di alimentazione e di nutrizione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ricostruire lo scopo
DettagliIndicazioni alimentari per addominalepernatale. Queste ricette e indicazioni non sostituiscono la dieta di un medico nutrizionista in alcun caso.
Indicazioni alimentari per addominalepernatale. Queste ricette e indicazioni non sostituiscono la dieta di un medico nutrizionista in alcun caso. Per seguire tutti gli allenamenti collegati al sito www.workout-italia.it
Dettaglivien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele
ERVIZIO ANITARIO REGIONALE A Azienda ervizi anitari N 1 triestina la vien... alute angiando M Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele Dipartimento
DettagliPERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SCUOLA PRIMARIA DI BORGO VALSUGANA A.S. 2011 2012 CLASSE 3 C
PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SCUOLA PRIMARIA DI BORGO VALSUGANA A.S. 2011 2012 CLASSE 3 C IN COLLABORAZIONE CON Le esperte dell Azienda Provinciale Servizi Sanitari Dott.ssa Ramona Camellini e Marilena
DettagliE-Book Gratuito I principi base del Professionista Top
Questo E-book è di proprietà di Ivan Ianniello. Questo E-book non può essere copiato, venduto o usato come contenuto proprio in nessun caso, salvo previa concessione dell'autore. L'Autore non si assume
DettagliIL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.
IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire
Dettagli