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1 DISFAGIA screening,valutazione e gestione nei reparti per acuti NUTRIZIONE E/O ALIMENTAZIONE PER LA PERSONA DISFAGICA dietista Elena Giuliani

2 NUTRIZIONE E/O ALIMENTAZIONE PER LA PERSONA DISFAGICA OBIETTIVI Garantire apporti adeguati di energia, macronutrienti (proteine,lipidi,carboidrati) micronutrienti (minerali e vitamine) Fornire liquidi per mantenere il bilancio idrico Garantire LA SICUREZZA DELPAZIENTE

3 NUTRIZIONE E/O ALIMENTAZIONE PER LA PERSONA DISFAGICA modalità NON-ORALEORALE IDRATAZIONE NA NA precoce24/72 ore se malnutrizione NA non oltre 5/7 gg nei normo-nutritinutriti IN PRESENZA DI PATOLOGIE SPECIFICHE APPLICARE LGD modalità ORALE IDRATAZIONE Dieta a consistenza modificata Integrazione : 1-con supplementi orali addensati 2-con supplementi non orali (<60% per 3 gg) IN PRESENZA DI PATOLOGIE SPECIFICHE APPLICARE LGD

4 REQUISITI DELLE DIETE SPECIALI PER DISFAGIA Devono essere specifiche per il tipo di disfagia (dieta liquida, semiliquida/semisolida, solida morbida) Devono essere personalizzate al quadro clinico del paziente Devono consentire SE POSSIBILE una alimentazione indipendente Devono essere bilanciate ed adeguate ai fabbisogni Devono essere composte da cibi invitanti, adeguate al gusto del paziente, appetibili

5 CARATTERISTICHE FISICHE DEI CIBI-BEVANDEBEVANDE Consistenza (densità) Omogeneità(uguale consistenza e dimensione) Coesione(compattezza) Vischiosità (scivolosità) Dimensione(volume del bolo) Temperatura Sapore Colore

6 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA LIQUIDI: ACQUA, THE, CAFFE, CAMOMILLA, VINO, TISANE DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL RIABILITATORE NON RICHIEDONO MANOVRE PREPARATORIE DA PARTE DELLA BOCCA IL GRADO DI DENSITA DEI LIQUIDI PUO ESSERE MODIFICATO CON L AGGIUNTA DEGLI ADDENSANTI FINO A RAGGIUNGERE LA CONSISTENZA SEMILIQUIDA O SEMISOLIDA

7 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA LIQUIDI NATURALMENTE DENSI: LATTE, YOGURT DA BERE,SUCCHI DI FRUTTA,CENTRIFUGATI DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL RIABILITATORE NON RICHIEDONO MANOVRE PREPARATORIE DA PARTE DELLA BOCCA IL GRADO DI DENSITA DEI LIQUIDI DENSI PUO ESSERE MODIFICATO CON L AGGIUNTA DEGLI ADDENSANTI FINO A RAGGIUNGERE LA CONSITENZA SEMISOLIDA

8 ADDENSARE addensare l acqua con prodotti specifici (addensanti commerciali) utilizzare acqua gelificata pre-confezionata (può favorire una assunzione maggiore) Gli addensanti e l acqua gelificata non garantiscono la copertura del fabbisogno di liquidi E importante accertarsi che nel corso della giornata si sia coperto il fabbisogno idrico

9 ESEMPI DI ADDENSANTI

10 ACQUA GEL ZUCCHERATA ACQUA GEL NON ZUCCHERATA

11 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA SEMILIQUIDI: GELATI-FRULLATI DI FRUTTA-YOGURT CREMOSI-SORBETTISORBETTI VANNO PREPARATI NELLA BOCCA MA NON RICHIEDONO MASTICAZIONE E NECESSARIO CHE SIANO OMOGENEI PREVALE LA PERCENTUALE LIQUIDA

12 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA SEMISOLIDI: BUDINO-FORMAGGI CREMOSI-ACQUA GELIFICATA RICHIEDONO UNA PREPARAZIONE ORALE RICHIEDONO UNA DEGLUTIZIONE PIU IMPEGNATIVA DEI SEMILIQUIDI NON RICHIEDONO MASTICAZIONE E NECESSARIO CHE SIANO OMOGENEI

13 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA CONSISTENZA SOLIDI MORBIDA: PASTA BEN COTTA-FILETTI DI PESCE-VERDURE COTTE-BANANA RICHIEDONO UNA PREPARAZIONE ORALE E UNA MASTICAZIONE RICHIEDONO UN IMPEGNO MAGGIORE NELLA DEGLUTIZIONE RISPETTO A TUTTE LE PRECEDENTI CONSISTENZE FACILMENTE RIDUCIBILE A PEZZETTI O PUREA CON FORCHETTA

14 DA EVITARE DOPPIA CONSISTENZA - pastina in brodo - minestrone con verdure a pezzi - pane e latte - fette biscottate e latte - latte e cornflakes - latte e crusca-muesli - latte e riso soffiato - yogurt con pezzi di frutta - yogurt con cerali - gelati con nocciole - agrumi

15 DA EVITARE ALIMENTI SECCHI-FRIABILI-CROCCANTI-FILAMENTOSI FIBROSI-DURI-DIFFICILI DIFFICILI DA MASTICARE Cerali a chicco es. insalata di riso, mais dolce, riso soffiato fette biscottate, cracker, grissini Dolci asciutti come pasta frolla, margherita,paradiso,panettone biscotti secchi, biscotti con cereali verdura cruda verdura cotta es carciofi carne asciutta e/o filamentosa buccia della frutta frutta secca, marmellate con pezzi di frutta, uva Caramelle tutte Formaggi non spalmabili

16 COMPORTAMENTI FACILITANTI L ALIMENTAZIONE DELLA PERSONA DISFAGICA Favorire un ambiente tranquillo senza troppe distrazioni Controllare che il paziente sia vigile, senza dolore, e ben riposato Sia seduto DA ALMENO 15 minuti,con comodo appoggio degli avambracci Verificare l igiene orale per migliorare la salivazione ed esaltare il gusto dei cibi Evitare mentre mangia di farlo parlare NON LASCIARE SOLO IL PAZIENTE MENTRE MANGIA L alimentazione deve procedere lentamente rispettando i tempi esecutivi e di attenzione del paziente La continuazione della alimentazione deve avvenire solo dopo COMPLETO SVUOTAMENTO DELLA BOCCA

17 COMPORTAMENTI FACILITANTI L ALIMENTAZIONE DELLA PERSONA DISFAGICA DOPO IL PASTO Controllare che il paziente rimanga seduto almeno per minuti Eseguire igiene orale per verificare che non ci siano residui di cibo Monitorare sempre la quantità di alimenti assunta (introiti alimentari < 50% dei fabbisogni per >7-10 giorni mettono a rischio di malnutrizione)

18 ASSISTENZA INFERMIERISTICA E NON Segnalare se la dieta pervenuta è inadeguata Segnalare le difficoltà incontrate durante la assunzione del cibo Segnalare le quantità e il tipo di cibo rifiutato Segnalare la quantità di liquidi giornalmente assunta Segnalare il cibo effettivamente consumato e in quanto tempo Segnalare le motivazioni del mancato consumo Rilevare settimanalmente il peso corporeo

19 DIETA SEMILIQUIDA-SEMISOLIDASEMISOLIDA CON LIQUIDI SENZA LIQUIDI NO DOPPIA CONSISTENZA NO CERALI A CHICCO E PREPARATI DA FORNO NO CIBI TRITATI O INTERI NO FORMAGGI APPICCICOSI E A PASTA FILATA Semolino/crema di riso/ di avena,crema di NO YOGURT CON PEZZI DI FRUTTA E grano DISOMOGENEI Carne o prosciutto cotto frullate e filtrate Formaggi freschi come ricotta e robiola Formaggi stagionati grattugiati e aggiunti ad altre preparazioni Omogeneizzati di carne, pesce, formaggio Verdura cotta passata Purea di patate omogeneo Olio,burro,panna,besciamella,maionese come ingredienti e condimenti Crema/budini/yogurt vellutati e densi-cremosi Omogeneizzati di frutta, mousse di frutta, E.G. creme 2014 di frutta/biscotto granulato o prima infanzia

20 Pasta ben cotta di piccolo formato Polenta, gnocchetti morbidi, pane morbido Carni morbide e tritate (polpette, macinato, svizzere) senza legamenti e filamenti, ben condite con sughi e brodi per renderle più umide Prosciutto cotto tritato Filetti di pesce privato degli scarti ben cotto (sogliola, platessa) Formaggi freschi e/o morbidi (stracchino, robiola, ricotta) Uova pastorizzate,cucinate strapazzate omelette Verdure prive di filamenti, cotte a vapore o lessate, ridotte in piccoli pezzi Legumi ben cotti e ridotti a purea Frutta fresca matura e morbida senza buccia, frutta cotta, mousse di frutta Yogurt cremoso/biscotti frollini/torte morbide/merendine E.G.2014 DIETA SOLIDA-MORBIDA CON LIQUIDI SENZA LIQUIDI NO DOPPIA CONSISTENZA NO CERALI CROCCANTI- PRODOTTI DA FORNO NO PROSCIUTTO CRUDO NO PESCI CHE NON POSSONO ESSERE PRIVATI DEGLI SCARTI NO VERDURE CRUDE E ECCESSIVAMENTE FIBROSE NO LEGUMI INTERI NO FRUTTA CRUDA NON MATURA

21 TERAPIA DEGLUTITORIA IN RIABILITAZIONE IL LOGOPEDISTA CON IL DIETISTA INFORMANO: il team dedicato alla deglutizione INDICANO: il livello di dieta consigliato STABILISCONO: l eventuale progressione al livello successivo SULLA BASE DELLA capacità: di deglutire cibi di crescente disomogeneità di deglutire cibi che richiedono una maggiore masticazione di assumere bevande sempre più fluide

22 DIETE E CONSISTENZE SEMISOLIDA SOLIDA MORBIDA SOLIDA DIETA LIBERA Il paziente ha difficoltà importanti. È necessaria la massima sicurezza Necessita di addensare i liquidi e/o di assumere acqua lontano dai pasti Il paziente inizia a deglutire cibi di diversa consistenza, e coesione Necessita di addensare i liquidi e/o di assumere acqua lontano dai pasti Il paziente gestisce tutti gli alimenti non modificati che richiedono valida masticazione Necessita di addensare i liquidi e/o di assumere acqua lontano dai pasti Il paziente riesce a gestire tutti i cibi Il paziente riesce a gestire tutti i liquidi 22

23 SPREAD Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion Ictus cerebrale: Linee guida italiane

24 Grazie per l attenzione

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