Accesso stradale: autostrada MI-VE, a VR prendere per il Brennero e poi uscire a Rovereto sud. Continuare per Mori-Arco di Trento. In alternativa si può arrivare anche dalla strada Gardesana Ovest che porta a Riva del Garda e da lì ad Arco. Provenendo dalla zona di Trento, si utilizza la strada che collega Trento alla Valle del Sarca. Sulla strada Arco-Trento, in corrispondenza del Monte Casale, si trova di fronte un buon parcheggio in corrispondenza di un bar e di altre attività commerciali (venendo da Arco è subito prima di una rotonda che poi a sx porta alla cava). Avvicinamento: attraversare la strada e alla rotonda andare a sx. Continuare su strada asfaltata fino ad individuare i cartelli che indicano la ferrata Che Guevara, passare tra brutti capannoni e poi finalmente arrivare ad un sentiero che sale verso la parete (alla sx del Croz dei Pini). Il sentiero passa sul lato sx della cava, fiancheggiando un vigneto. Arrivati dove il sentiero comincia ad andare a sx, nel bosco, seguire l'evidente traccia a dx che sale verso il Croz. Seguendo il sentiero si arriva contro la parete. Attenzione a non prendere tracce troppo a sx, che salgono per una rampa alberata sopra ai primi due tiri della via. (0h20) Attacco: Dal sentiero si arriva proprio in corrispondenza di un muro verticale con spit, dove sale la via. Una decina di metri più a dx si trova un diedro erboso dove parte la via Hasta siempre comandante.dal sentiero si arriva proprio in corrispondenza di un muro verticale con spit, dove sale la via. Una decina di metri più a dx si trova un diedro erboso dove parte la via Hasta siempre comandante. Discesa: arrivati ai prati sommitali seguire una traccia verso dx e poi leggermente verso monte, che si collega ad un sentiero da seguire verso dx (faccia a monte). Presente anche un cavo rivestito in plastica grigio che scende direttamente su rocce verticali. Non utilizzarlo! La traccia è molto ben marcata e segnata con bolli colorati: si tratta del sentiero attrezzato Che Guevara da seguire a ritroso (un paio di tratti più ripidi, abbastanza facile per il resto). La ferrata riporta al sentiero preso al mattino. (0h45/1h00) Difficoltà: 7a max, 6a e A2 obbligato. Sviluppo: circa 400 metri. Attrezzatura: 15 rinvii, utile una serie di friend fino al n 3 BD. Soste solitamente su due fix. Sui tiri presenti diversi fix, ma non sempre vicini. Esposizione: est. Tipo di roccia: calcare di ottima qualità, solitamente compatto. Periodo consigliato: salibile tutto l'anno, ma in estate è troppo caldo ed in inverno occorre evitare le giornate con vento freddo. Tempo salita: 6h00/7h00. Primi salitori: R. Galvagni, M. Pfitscher, 1996. Riferimenti bibliografici: Polidori W., Sarca Verticale, Alpine Studio Editore, 2017 Filippi D., Arco Pareti, Edizioni Versante Sud Relazione Lunghezza 1, 7a oppure A2 e qualche passo di 5c/6a, 25 metri: si sale verticalmente per muro verticale ben chiodato a fix, per poi piegare verso dx ad un gradino. Da qui traversare a dx (non salire dritto per alcuni fix visibili) e doppiare uno spigolino, arrivando ad una placca appoggiata che porta alla vicina sosta visibile. Lunghezza 2, 5c, poi I/II, 35 metri: su per la fessura che incide la parete. Si arriva ad una placca appoggiata con una sosta che si evita e si continua su terreno facile, verso sx, fino ad arrivare alla base del risalto successivo, dove si trova la sosta. 15 metri la fessura cui seguono 20 m facili. Lunghezza 3, un passo 6b, poi 6a, 35 metri: salire un muretto ostico sopra la sosta, quindi seguire una bella lama che va a sx, fino ad arrivare ad un piccolo terrazzino dove si sosta su albero. Lunghezza 4, 6b+, 30 metri: andare verso sx, superare una gradone e poi salire per roccia compatta a raggiungere un diedrino. Si traversa poi a dx grazie ad una lama, per poi salire ancora verticalmente alla sosta. Lunghezza 5, 6a, 50 metri: si sale a dx per roccette e placchetta, fino ad arrivare ad una paretina verticale. La si sale (attenzione alla distanza del secondo fix), per uscire su placchette appoggiate e raggiungere una cengia dove passa la via ferrata Che Guevara. La si oltrepassa salendo una paretina (fix visibile) e arrivando ad un'altra cengia con alberi, dove si fa sosta su albero alla base di un diedro. Lunghezza 6, 6c+, 40 metri: salire il diedro levigato, per poi continuare sul suo bordo sx per un vago diedro e roccia compattissima. Si continua fino alla sosta verso dx. Lunghezza 7, 6a+, 25 metri: su per fessura erbosa, fino ad una fessura orizzontale e lame da seguire verso dx, fino alla sosta più in alto. Lunghezza 8, 6b+, 30 metri: si sale dritto per spaccatura e strapiombino, poi roccia più compatta fino alla sosta. Lunghezza 9, I, 50 metri: si continua in salita verso dx per cengia, fino ad arrivare al termine della parete, che forma un diedro (50m, I); Lunghezza 10, 6a+, 30 metri: su per il diedro (breve tratto in comune con la via Einstein, che poi va a dx), per uscirne a sx su ballatoio. Si raggiunge un bel diedro che va seguito fino al suo termine, dove si sosta. Lunghezza 11, 6b+, 30 metri: continuare per un vago colatoio difficile, per poi andare verso sx e arrivare a fare sosta in un camino, sotto un strapiombo. Libro di via.
Lunghezza 12, 6b, 30 metri: salire lo strapiombino sopra la sosta (primo fix alto), e continuare per fessura fino a quando un fix indica di andare in traverso a sx. Si sale poi di nuovo e infine si traversa a sx alla sosta. Lunghezza 13, 6b+, 50 metri: su per placca e diedrino e poi parete verticale, fino a trovare una rampetta che sale verso sx e porta alle abbattute placche sommitali e alla grande cengia, sosta su albero (50m, 6b+). Note: via spettacolare, su roccia molto compatta. E' molto continua e, seppur ben chiodata, deve essere affrontata con rispetto, perché le protezioni non sono sempre vicine e verso i tiri finali la stanchezza si fa sentire. Aggiornamento: relazione a cura di Walter Polidori, da una ripetizione del 29 ottobre 2016 con Alessandro Ceriani.
Schizzo della via
Tracciato via Impero dei sensi
Attacco della via
Seconda lunghezza
Sesta lunghezza
Settima lunghezza
Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Decima lunghezza Undicesima lunghezza
Dodicesima lunghezza
Tramonto sulla valle Il libro contiene la narrazione del Raid Scialpinistico svoltosi nel 2015 per celebrare i 40 anni della Scuola Guido Della Torre.
Maggiori informazioni su http://www.nomosedizioni.it/spaziobianco