Recensione MIND TIME. IL FATTORE TEMPORALE NELLA COSCIENZA.



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Transcript:

Recensione MIND TIME. IL FATTORE TEMPORALE NELLA COSCIENZA. Raffello Cortina, Milano 2007 Benjamin Libet Il libro di Benjamin Libet ruota intorno alla problematica della relazione fra cervello ed esperienza conscia. La questione che Libet si pone è relativa a comele attività fisiche delle cellule nervose del cervello possano produrre fenomeni non fisici, cioè le esperienze soggettive consce e quale sia la relazione tra il fisico, il cervello, il mentale, e la consapevolezza sensoriale del mondo esterno. La prospettiva dalla quale Libet affronta queste problematiche è quella sperimentale. I suoi studi sono focalizzati sulle relazioni temporali fra gli eventi neurali e l esperienza cosciente. Il libro è incentrato sugli esperimenti dell autore che portano alla scoperta che la decisione di agire avviene prima di quella relativa al compiere la determinata azione. Ciò porta con sé implicazioni importanti anche per la questione del libero arbitrio. Il nostro cervello sembra sapere che vogliamo compiere una certa azione con un anticipo di circa mezzo secondo. La consapevolezza è dunque in ritardo su una parte del nostro cervello e quindi la convinzione di aver deciso liberamente e autonomamente di compiere una certa azione sembra configurarsi come un illusione. Così Libet spiega il fattore temporale della coscienza: Se si batte un dito sul tavolo si ha la percezione dell evento come se accadesse in tempo reale. Soggettivamente, cioè, si sente il tocco nello stesso momento in cui il dito entra in contatto con il tavolo. Ma i nostri risultati sperimentali conducono con ogni evidenza a una scoperta sorprendente, direttamente contrapposta alla nostra personale intuizione e percezione: il cervello ha bisogno di un periodo relativamente lungo fino a circa mezzo secondo per attivarsi in modo appropriato e indurre la consapevolezza dell evento! L esperienza cosciente o la consapevolezza del dito che tocca il tavolo appare così solo dopo che le attività cerebrali si sono attivate per produrne la consapevolezza 1. 181

Humana.Mente, numero 5, Aprile 2008 Secondo Libet la grande maggioranza degli impulsi sensoriali rimane inconscia perché non sviluppa nel cervello una durata sufficientemente lunga di attività neurali appropriate. Dunque il cervello sembra iniziare i propri processi circa 550 msec prima dell atto liberamente volontario. Questi esperimenti hanno una risonanza fondamentale per le implicazioni che portano alla questione del libero arbitrio. Gli studi di Libet mostrano infatti che «l avvio della preparazione che culmina in un movimento liberamente volontario nasce nel cervello in modo inconscio, e che precede la consapevolezza cosciente della volontà e dell intenzione di agire adesso di circa 400 msec o più» 2. Secondo Libet le iniziative non coscienti preposte alle azioni volontarie devono essere interpretate come un «borbottio inconscio del cervello» 3. La volontà cosciente cioè seleziona quali iniziative possono continuare fino a produrre un azione e quali devono invece essere vietate o bloccate in modo da non manifestarsi. Libet critica fortemente il determinismo e l idea che la natura deterministica del mondo fisicamente osservabile possa spiegare le funzioni e gli eventi coscienti soggettivi. L idea di Libet è che l esistenza del libero arbitrio sia un opinione migliore rispetto alla sua negazione in base alla teoria deterministica delle leggi naturali. Libet conclude il capitolo dedicato alla questione del libero arbitrio citando Singer: Il più grande dono che l umanità abbia ricevuto è la libera scelta. È vero che abbiamo dei limiti per farne uso. Ma quella piccola libertà di scelta che abbiamo è un dono così grande e potenzialmente così ricco che la vita vale la pena di essere vissuta proprio per esso 4. Chiara Erbosi Note 1. B. Libet, Mind Time. Il fattore temporale nella coscienza, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2007, p. 37. 2. Ivi, p. 145. 3. Ivi, p. 153. 4. Ivi, p. 160. 182

Benjamin Libet Mind Time Indice Prefazione all edizione italiana (Edoardo Boncinelli) Prefazione (Stephen M. Kosslyn) Introduzione. Come sono arrivato a scrivere questo libro 1. Il problema 2. Il ritardo nella nostra consapevolezza sensoriale cosciente 3. Funzioni mentali consce e inconsce 4. L intenzione di agire: esiste il libero arbitrio 5. Il campo mentale cosciente 6. Che cosa significa tutto questo? Bibliografia Indice Analitico 183

Humana.Mente, numero 5, Aprile 2008 184