MASTER DIVISION Verona 27 Marzo 2015



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MASTER DIVISION Verona 27 Marzo 2015 1

Il sistema radiante e la distribuzione La sorgente L acqua calda sanitaria i Il raffrescamento Il generatore di calore L accumulo 2

IL GENERATORE DI CALORE 4 bar, 2,5 C 14 bar, 67 C C 14 bar, 25 4 bar, 6,5 C 14 bar, 34 C 4 bar, -3 C 3

IL GENERATORE DI CALORE 4

IL GENERATORE DI CALORE Modalità di funzionamento della pompa di calore Modalità monovalente: la pompa di calore è l'unico generatore termico per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda. La sorgente di calore deve essere predisposta per il funzionamento dell'impianto per tutto l'anno. Modalità bivalente alternativa: per garantire la copertura del fabbisogno termico, oltre alla pompa di calore è installato un secondo generatore termico con una sorgente d'energia diversa da quella della pompa di calore. In questo caso la pompa di calore lavora solo fino al cosiddetto punto di bivalenza (ad es. temperatura esterna 0 C), in modo tale da passare l'alimentazione termica al secondo generatore termico (ad es. caldaia a gas) in caso di temperature esterne più basse. Modalità bivalente parallela: per garantire la copertura del fabbisogno termico, oltre alla pompa di calore è installato un secondo generatore termico con una sorgente d'energia diversa da quella della pompa di calore. Se la temperatura esterna scende sotto un certo valore, viene inserito il secondo generatore termico per garantire la copertura del fabbisogno termico. Questa modalità di funzionamento presuppone che la pompa di calore possa restare in funzione anche con una temperatura esterna molto bassa. La scelta della macchina in modalità di funzionamento monovalente (per utilizzi residenziali) viene fatta in funzione della potenza di picco richiesta dalla struttura 5

IL SISTEMA RADIANTE E LA DISTRIBUZIONE Influenza della temperatura dell impianto di riscaldamento sul rendimento della pompa di calore Senza dubbio l impianto a pavimento è l impianto di riscaldamento più redditizio, per via della bassa di temperatura di mandata e anche della massa termica che mette a disposizione (fluido termovettore + massetto) 6

L ACCUMULO Regolazione in funzione della temperatura di mandata per impianti con grande capacità di accumulo riscaldamento diretto Le tubazioni, i in cui scorre acqua a temperatura t media oscillante tra i 30 ed i 40 C, cedono calore al massetto e quindi al rivestimento che raggiunge temperature normalmente tra i 23 ed i 24 C. Se la temperatura dell ambiente sale a seguito di produzioni di calore interne o di irraggiamento solare, l emissione di calore da parte del riscaldamento a pavimento diminuisce immediatamente a causa della riduzione della differenza di temperatura tra la superficie radiante e l aria laria (già molto bassa). Questo effetto autoregolante rende nullo il bisogno di una regolazione termostatata di zona. La centralina di termoregolazione attraverso il rilevamento della temperatura esterna stabilisce una temperatura nominale di mandata per mezzo di una curva di riscaldamento. Il calcolo del bilancio energetico viene effettuato in base a questa temperatura nominale di mandata ed alla temperatura effettiva, la cui differenza viene misurata e sommata ogni minuto. 7

L ACCUMULO Regolazione in funzione della temperatura di mandata per impianti con grande capacità di accumulo riscaldamento indiretto Regolazione in funzione della temperatura di mandata per impianti con intercettazioni di zona. Il contenuto t di acqua dell accumulo l a tampone dipende dalla potenza della pompa di calore e deve essere pari a circa 25 lt/kw installato. La centralina di termoregolazione attraverso il rilevamento della temperatura esterna stabilisce una temperatura nominale di mandata per mezzo di una curva di riscaldamento. La pompa di calore viene avviata se la temperatura rilevata dalla sonda di temperatura posta nella parte superiore dell accumulo è inferiore alla temperatura nominale. La pompa continua a funzionare finché la sonda di temperatura posta nella parte bassa dell accumulo non ha raggiunto la temperatura nominale più 2 C. 8

L ACQUA CALDA SANITARIA Attenzione alle superfici di scambio: scambiatore tubolare: area 0,30 m 2 per ogni kw di macchina Altre soluzioni sono: bollitori a doppia camicia accumuli tampone con stazioni di scambio rapido 9

IL RAFFRESCAMENTO Raffrescamento naturale (free cooling): - 2/3 C ambiente CARATTERISTICHE installazione facile nessuna pompa di calore particolare bassi costi di funzionamento: compressore spento durante il raffrescamento Siccome l acqua freatica ed il terreno sono nella maggior parte dei casi più freddi in estate rispetto alla temperatura dell ambiente è possibile raffrescare (-2/3 C ambiente) un locale tramite ventilconvettori o il riscaldamento a pavimento. La portata erogata dalla pompa del pozzo è costante in estate ed in inverno, pertanto è fissata a priori anche la potenza termica estiva. Attenzione alla scelta della portata della pompa: dovete mantenere un DT=3..4K sull evaporatore. In questo caso non esiste il problema di saturare la sorgente in estate. Attenzione alla deumidificazione: I ventilconvettori deumidificano l aria mentre raffrescano,l impianto a pavimento no! Si deve prevedere pertanto un sistema di deumidificazione 10

LA SORGENTE 11

LA SORGENTE Fonte: SUPSI 12

LA SORGENTE Per l impiego dell acqua sotterranea occorre considerare: - la disponibilità locale - temperatura e quantità - approvazione della autorità - il grado di durezza - gli effetti della corrosione L acqua del sottosuolo dal punto di vista tecnico è la più idonea all impiego come sorgente primaria per la pompa di calore, infatti l acqua ha un elevato calore specifico (capacità di trasportare calore) e la temperatura dell acqua freatica è praticamente costante tutto l anno ed ha un valore minimo di circa 8-10 C. 13

LA SORGENTE - La profondità massima dell acqua sotterranea non dovrebbe superare i 15-20 m perché l utilizzo sia economicamente conveniente - Posa delle tubazioni con inclinazione verso il pozzo alla profondità esente da gelo di circa 1,0-1,5 m - Posa delle tubazioni con inclinazione verso il pozzo alla profondità esente da gelo di circa 1,0-1,5 m - Distanza della pompa ad immersione dal fondo del pozzo almeno di 50-70cm - Distanza min. dal pozzo 15 m Se non sono disponibili dati certi sul tipo e lo stato della falda acquifera occorre effettuare una prova di estrazione di 48-72 h ad una portata di 240l/h per ogni kw installato; questo per verificare che la falda freatica non sia di tipo piovano. 14

LA SORGENTE In caso la composizione chimica non rispetti i valori da specifica occorre inserire uno scambiatore in acciaio inox fra l acqua freatica e la pompa di calore. L'installazione di uno scambiatore termico intermedio non impedisce il deposito di sporco, ma in caso di congelamento di tale scambiatore termico la pompa p non subisce danni. Questa separazione del sistema riduce leggermente il coefficiente di lavoro (temperatura della miscela incongelabile in ingresso nella pompa di calore inferiore di ca. 3 C rispetto al funzionamento diretto con acqua di falda nonché pompa supplementare per miscela incongelabile), ma la sicurezza d'impiego e decisamente maggiore. 15

LA SORGENTE 36 Termometro 42a Valvola di sicurezza 48 Manometro 49 Regolatore di portata 57 Vaso di espansione 58 Rubinetto di carico/scarico 61 Circuito soluzione salina 65 Tanica di raccolta 66 Flussometro 67 Filtro 70 Pozzo di drenaggio con copertura 71 Pozzo di aspirazione con copertura 72 Pompa sommersa 73 Tubo filtro 73a Tubo filtro con letto in ghiaia 74 Tubo di salita 75 Tubo di discesa Da installare sempre. Attenzione alla massima portata e alle funzioni di pulizia automatica (portata garantita?) 16

DLgs 28 DEL 3 MARZO 2011 17

DLgs 28 DEL 3 MARZO 2011 Da una prima analisi fatta dal CTI si evince che: le caldaie a combustibili fossili benché assistite dai collettori solari termici per la produzione di ACS sono sfavorite. Si sottolinea che l eventuale installazione di collettori fotovoltaici (PV) non porta a nessun beneficio, in quanto il relativo contributo energetico non viene considerato nel calcolo del QR. La cogenerazione alimentata a combustibili fossili si trova nelle stesse condizioni; le pompe di calore elettriche sono favorite in tutte le situazioni. Non considerando il raffrescamento estivo, il QR ha valori elevati e tali da soddisfare prescrizioni anche severe per il QR; l installazione delle pompe p di calore elettriche associate al PV si pongono come la principale p soluzione per affrontare prescrizioni sul QR esteso a riscaldamento, raffrescamento e ACS superiori al 30-40%; l uso delle biomasse e della cogenerazione porta sempre a QR medio-elevati. 18

ErP ed ELD La Direttiva Ecodesign (ErP) prescrive requisiti minimi (efficienza, emissioni, rumorosità) che determinati prodotti utilizzatori di energia devono avere per poter ottenere la certificazione CE necessaria alla vendita di tali prodotti all interno dell Unione Europea. La Direttiva Etichettatura (ELD) prescrive l adozione di un etichetta energetica che dia informazioni ai clienti finali relativamente ai parametri di efficienza energetica, emissioni, rumososità di un particolare tipo di prodotti. La Direttiva ErP determina un quadro normativo generale per l introduzione sul mercato di prodotti utilizzatori di energia. Per ogni categoria di prodotto (chiamati LOT), l UE stabilisce una serie di regolamenti e prescrizioni. Il LOT 1 comprende : apparecchi elettrici, a gas e a gasolio per riscaldamento ambienti come caldaie, caldaie combinate, pompe di calore, cogeneratori 19

INCENTIVI FISCALI: riqualificazione energetica Per la riqualificazione energetica, la Finanziaria del 2007 è stata prorogata fino al 31 dicembre 2015. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 30.000 euro. Per lavori di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intende la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione i invernale esistenti ti con impianti i dotati ti di caldaie a condensazione e contestuale t messa a punto del sistema di distribuzione. Per fruire dell agevolazione è necessario, quindi, sostituire l impianto preesistente e installare quello nuovo. Non è agevolabile, invece, l installazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti. Dal 1 gennaio 2008, l agevolazione è ammessa anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia. 20

INCENTIVI FISCALI: conto termico Dal 3 gennaio 2013 è stato introdotto anche il Conto Termico. Si tratta di un incentivo statale per edifici esistenti, erogato in rate annuali per una durata variabile (fra due e cinque anni a seconda della tipologia di intervento realizzato) per coloro che scelgono di installare, in sostituzione del precedente impianto, una pompa di calore aria/acqua o geotermica o semplicemente un climatizzatore in pompa di calore ad alta efficienza. Si segnala che, a differenza dell agevolazione fiscale del 50% e 65%, che consiste in una detrazione fiscale, ossia un risparmio di imposta risultante dalla dichiarazione dei redditi, l incentivo previsto dal Conto Energia Termico consiste in un contributo statale. 21

INCENTIVI FISCALI: conto termico Esempio: Pompa di calore acqua/acqua, COP con A10/A35 pari a 5,155 Potenza termica con A10/A35 pari a 18 kw Verona, zona climatica E Incentivo annuo totale pari a 1775 Incentivo totale = 1775*2 = 3550 22

ESEMPIO DI PREVENTIVO CON MC1000 23

ESEMPIO DI PREVENTIVO CON MC1000 24

ESEMPIO DI PREVENTIVO CON MC1000 Dettaglio Listino Vaillant X005b Codice Descrizione prodotti Vaillant Listino Vaillant Qta' Totale 0010009077 geotherm exclusive VWS 83/3 - Pompa di calore geotermica 8 kw 9.790,00 1 9.790,00 0010015118 allstor plus VPS 300/3-5 - puffer da 300 lt (Riscaldamento) 990,00 1 990,00 0020025744 VWZ 30/2 SV - limitatore corrente di spunto per geotherm 247,00 1 247,00 306782 VR 60 - Modulo elettronico per due circuiti miscelati aggiuntivi 200,00 1 200,00 0020040079 VR 90 - comando a distanza con funzione di termostato ambiente 160,00 2 320,00 302040 Valvola miscelatrice termostatica a croce (3/4 ) per acs 116,00 1 116,00 0020060434 Gruppo valvola di sicurezza 10 bar per bollitori < 200 lt 70,00 1 70,00 009642 Termostato di sicurezza a contatto 30,00 2 60,00 Totale 11.793,00 Attenzione! Il presente elenco è indicativo e deve essere validato dal progettista dell impianto. I prezzi si intendono IVA esclusa. 25

ESEMPIO DI PREVENTIVO CON MC1000 Dettaglio compresa fornitura ed installazione Descrizione Qta Totale IVA inclusa geotherm exclusive VWS 83/3 - Pompa di calore geotermica 8 kw 1 11.943,80 allstor plus VPS 300/3-5 - puffer da 300 lt (Riscaldamento) 1 1.207,80 VWZ 30/2 SV - limitatore corrente di spunto per geotherm 1 301,34 VR 60 - Modulo elettronico per due circuiti miscelati aggiuntivi 1 244,00 VR 90 - comando a distanza con funzione di termostato ambiente 2 390,40 Valvola miscelatrice termostatica a croce (3/4 ) per acs 1 141,52 Gruppo valvola di sicurezza 10 bar per bollitori < 200 lt 1 85,40 Termostato di sicurezza a contatto 2 73,20 Pozzo, pompa sommersa raccorderia e accessori per una portata di prelievo della falda minimo richiesto: 2670 l/h 1 8.796,20 Addolcitore: Portata: 90 mc* F 1 946,72 Componentistica a corredo della centrale 0 0,00 Manodopera 0 0,00 Totale IVA inclusa 24.130,38 Attenzione! Il presente elenco è indicativo e deve essere validato dal progettista dell impianto 26

ESEMPIO DI PREVENTIVO CON MC1000 27

Grazie per la Vostra attenzione! 28