UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI. Gestione dei Rifiuti. Assegnare il codice CER e le caratteristiche di pericolosità ad un rifiuto speciale



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Assegnare il codice CER e le caratteristiche di pericolosità ad un rifiuto speciale I RIFIUTI SPECIALI so descritti da un codice a sei cifre (codice CER 1 ) che permette la loro identificazione su tutto il territorio dell Unione Europea 2. Per identificare il codice CER del rifiuto prodotto bisogna: FASE 1. identificare l attività che ha prodotto il rifiuto. L identificazione dell attività che ha prodotto il rifiuto permette di individuare le prime due cifre del codice. Ad esempio: 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI FASE 2. 06 06 FASE 3. 06 06 02* identificare il processo che ha prodotto il rifiuto. L identificazione del processo che ha prodotto il rifiuto permette di individuare le successive due cifre del codice: RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi chimici dello zolfo e dei processi di desolforazione identificare le caratteristiche specifiche del rifiuto. L identificazione delle caratteristiche del rifiuto permette di individuare le ultime due cifre del codice CER: RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi chimici dello zolfo e dei processi di desolforazione rifiuti contenenti solfuri pericolosi Nota: nel processo di attribuzione del codice CER è possibile trovare due codici con cui è possibile descrivere lo stesso rifiuto. Di questi u è completato da un asterisco e descrive i RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI, nei quali la concentrazione della/e sostanze pericolose è superiore ai valori limite identificati dalla rma (All. D alla Parte IV del D.Lgs.152/06). Il secondo, chiamato anche voce a specchio, identifica piuttosto i RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI, cioè quelli in cui la concentrazione delle sostanze pericolose è inferiore ai valori limite. Ad esempio: per rifiuti contenenti solfuri si potrà ricavare, oltre al codice 06 06 02* il codice: 06 06 03 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi chimici dello zolfo e dei processi di desolforazione rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce 06 06 02 FASE 4. identificare le caratteristiche di pericolosità del rifiuto. L identificazione delle caratteristiche di pericolosità del rifiuto permette di classificare il RIFIUTO SPECIALE come PERICOLOSO o NON PERICOLOSO ed assegnare i fattori di rischio. FASE 5. confezionare il rifiuto ed etichettare il contenitore. Compilare l etichetta con i dati ricavati dalle fasi precedenti. Per proseguire vai alla DESCRIZIONE DELLE FASI 1 Catalogo Europeo dei Rifiuti 2 L elenco completo dei codici CER è riportato nell allegato D alla Parte IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. POS_Gestione rifiuti_ateneo CODICI CER_RIFIUTI SPECIALI Pag. 1 di 6

DESCRIZIONE DELLE FASI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLA PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE DEL CODICE CER Il rifiuto da codificare è stato prodotto da una delle attività in elenco? (capitoli da 01 a 12 e da 17 a 20) una delle seguenti definizioni lo descrive con maggior precisione? (escludere i cod. 99) appartiene ad una delle categorie 13, 14 o 15? può essere descritto da un codice della categoria 16? può essere descritto da un codice appropriato? CODICE CER ricominciare considerando anche i codici 99 Per proseguire vai alla FASE 1. POS_Gestione rifiuti_ateneo CODICI CER_RIFIUTI SPECIALI Pag. 2 di 6

FASE 1. identificare l attività che ha prodotto il rifiuto. FASE 1.A Il rifiuto da smaltire si può descrivere con una delle voci elencate in tabella 1? (Se, fare click sul codice corrispondente escludendo, per il momento, i codici 99) 3 ; TABELLA 1 Cod. CLASSE 01 02 RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE 04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE 05 RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI 08 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA 09 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI 11 12 17 RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) 18 RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO4 O DA ATTIVITÀ DI RICERCA COLLEGATE (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione n direttamente provenienti da trattamento terapeutico) 19 20 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA FASE 1B - nel caso nessuna delle voci collegate alla tabella 1 si presti per la classificazione del rifiuto, verificare che l attività che ha prodotto il rifiuto si possa descrivere con una delle voci in tabella 2. (Fare click sul codice corrispondente) TABELLA 2 13 OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (tranne oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19) 14 SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (tranne 07 e 08) 15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) FASE 1C - se nessuna delle voci collegate alla tabella 2 descrive il rifiuto verificare che l attività che ha prodotto il rifiuto si possa descrivere con una delle voci in tabella 3. (Fare click sul codice corrispondente); TABELLA 3 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO FASE 1D - se nessuna delle voci collegate alla tabella 3 descrive il rifiuto ripetere la procedura dalla FASE 1. considerando i codici 99. Per proseguire con la procedura fare click su FASE 4. 3 È possibile che una stessa Struttura debba classificare le proprie attività in capitoli diversi. 4 So esclusi i rifiuti contenenti microrganismi geneticamente modificati (MOGM) POS_Gestione rifiuti_ateneo CODICI CER_RIFIUTI SPECIALI Pag. 3 di 6

FASE 4. identificare le caratteristiche di pericolosità del rifiuto. Classificazione del RIFIUTO SPECIALE come PERICOLOSO o NON PERICOLOSO ed assegnazione dei fattori di rischio. DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLA PROCEDURA DI INDIVIDUAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ Il codice ricavato è completato da un asterisco? Il rifiuto è descritto senza riferimenti a sostanze pericolose in ragione della presenza di sostanze pericolose Analisi chimica oltre i limiti della Tabella 4 entro i limiti della Tabella 4 IL RIFIUTO È PERICOLOSO IL RIFIUTO NON È PERICOLOSO Nel catalogo CER è possibile trovare, per la stessa tipologia di rifiuto, due diversi codici: un primo con asterisco che descrive un RIFIUTO SPECIALE PERICOLOSO, l altro privo di asterisco e definito voce a specchio, che identifica il RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO. La scelta del codice corretto avviene seguendo la procedura indicata di seguito. Il codice CER che descrive il rifiuto è contrassegnato da un asterisco (*)? - Se la risposta è No, il rifiuto è NON PERICOLOSO. La procedura si conclude. - Se la risposta è Sì, il rifiuto è PERICOLOSO. (Proseguire la procedura con la FASE 4A). FASE 4A - la pericolosità del rifiuto può essere valutata: - senza riferimenti a sostanze pericolose 5. La natura del rifiuto è tale da renderlo pericoloso. Il rifiuto è PERICOLOSO e la procedura si conclude. - in ragione della presenza di sostanze pericolose. La pericolosità del rifiuto è dovuta alla presenza di una o più sostanze pericolose. Per poter proseguire nell assegnazione del codice è necessario eseguire un analisi chimica su un campione rappresentativo del rifiuto che determini la concentrazione della/delle sostanze pericolose presenti. (Fare click su FASE 4B per proseguire la procedura). 5 Le sostanze pericolose vengo definite come: elementi chimici ed i loro composti, allo stato naturale o ottenuti mediante qualsiasi procedimento di produzione, compresi gli additivi necessari per mantenere la stabilità dei prodotti e le impurezze derivanti dal procedimento impiegato, ma esclusi i solventi che posso essere eliminati senza incidere sulla stabilità delle sostanze e senza modificare la loro composizione ; i preparati so definiti come: le miscele o le soluzioni composte da due o più sostanze. POS_Gestione rifiuti_ateneo CODICI CER_RIFIUTI SPECIALI Pag. 4 di 6

FASE 4B - l analisi ha stabilito che la concentrazione delle sostanze pericolose nel RIFIUTO SPECIALE: - è inferiore ai limiti in tabella 4. Il rifiuto è NON PERICOLOSO ed è possibile attribuire il codice a specchio (ad es. 06 06 03 - rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce 06 06 02). La procedura si conclude. - è superiore ai limiti in tabella 4. Il rifiuto è PERICOLOSO, la procedura prosegue con la FASE 4C. TABELLA 4 Valori limite per la classificazione di pericolosità di un rifiuto (elaborato dell All. D alla Parte IV del D.Lgs.152/06). La concentrazione è espressa in percentuale in peso. T+ T Xn C R35 C, R34 Xi, R41 Xi, R36, R37, R38 Etichetta Caratteristiche di pericolosità Conc. Tot. T+ o T, R45 e/o R49 Xn, R40 T, R60 o R61 Xn, R62 o R63 T, R46 Xn, R68 (Fare click su FASE 4C per proseguire la procedura). punto di infiammabilità 55 C una o più sostanze classificate 6 come 0,1% molto tossiche una o più sostanze classificate come tossiche una o più sostanze classificate come cive una o più sostanze corrosive classificate come R35 una o più sostanze corrosive classificate come R34 una o più sostanze irritanti classificate come R41 una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38 una sostanza ricosciuta come cancerogena, categorie 1 o 2 una sostanza ricosciuta come cancerogena, categoria 3 una sostanza ricosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo, categorie 1 o 2 una sostanza ricosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo, categoria 3 una sostanza mutagena della categoria 1 o 2 3 % 25 % 1 % 5 % 10 % 20 % 0,1% 1 % 0,5% 5 % 0,1% una sostanza mutagena della categoria 3 1 % 6 La classificazione e le frasi R so quelle previste dai D.Lgs. 52/97 e s.m.i. (ultima modifica D.Lgs. 145/08) in tema di classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose e dei loro preparati. POS_Gestione rifiuti_ateneo CODICI CER_RIFIUTI SPECIALI Pag. 5 di 6

FASE 4C - sulla base dei risultati forniti dall analisi chimica assegnare il codice H corrispondente alla caratteristica di pericolo del rifiuto conformemente alla tabella 5. È possibile l attribuzione di più di una caratteristica di pericolo. Tabella 5 allegato I alla Parte IV del D.Lgs. 152/06. So evidenziati i fattori di pericolo ai quali si applica i valori limite riportati in tabella 4. Per l assegnazione degli altri fattori di pericolo n so stati ancora identificati i criteri di riferimento, sia a livello nazionale che comunitario. ESPLOSIVO sostanze e preparati che posso esplodere per effetto della fiamma o che so H1 sensibili agli urti ed agli attriti più del nitrobenzene; COMBURENTE: sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se H2 infiammabili, presenta una forte reazione esotermica; FACILMENTE INFIAMMABILE: sostanze e preparati: - liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21 C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), o che a contatto con l aria a temperatura ambiente e senza apporto di energia, posso riscaldarsi ed infiammarsi H3 - A - o solidi che posso facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continua a bruciare e consumarsi anche dopo l allontanamento della sorgente di accensione, - o gassosi che si infiamma a contatto con l aria a pressione rmale, o che, a contatto con l acqua o l aria umida, sprigiona gas facilmente infiammabili in quantità pericolose; INFIAMMABILE: sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è pari o superiore a H3 - B 21 C e inferiore o pari a 55 C; IRRITANTE: sostanze e preparati n corrosivi il cui contatto immediato prolungato o ripetuto H4 con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria; NOCIVI: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, posso H5 comportare perla salute di gravità limitata; TOSSICO: sostanze e preparati (comprese le sostanze ed i preparati molto tossici) che, per H6 inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, posso comportare per la salute gravi, acuti e cronici e anche la morte; CANCEROGENO: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, H7 posso produrre il cancro o aumentarne la frequenza; CORROSIVO sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, posso esercitare su di essi H8 un azione distruttiva; INFETTIVO: sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, cosciute o ritenute per H9 buoni motivi come causa di malattie nell uomo o in altri organismi viventi; TERATOGENO: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, H10 posso produrre malformazioni congenite n ereditarie o aumentarne la frequenza; MUTAGENO: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, H11 posso produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza; Sostanze e preparati che, a contatto con l acqua, l aria o un acido, sprigiona un gas H12 tossico o molto tossico; Sostanze e preparati suscettibili, dopo l eliminazione, di dare origine in qualche modo ad H13 un altra sostanza ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate; H14 ECOTOSSICO: sostanze e preparati che presenta o posso presentare rischi immediati o differiti per u o più settori dell ambiente; Conclusione della procedura. Seguendo la procedura n si è identificato alcun codice per il rifiuto prodotto? Seguire le indicazioni per richiedere una CONSULENZA TECNICA SUI COD. CER POS_Gestione rifiuti_ateneo CODICI CER_RIFIUTI SPECIALI Pag. 6 di 6