Insieme per la Sicurezza
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- Gianmarco Lupo
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1 ENEL Divisione Infrastrutture e Reti e Imprese Appaltatrici: Insieme per la Sicurezza Ancona 12 Giugno
2 Messaggio dell Amministratore Delegato Giornata mondiale della sicurezza Dal messaggio del Dott. Conti in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e Salute sul Lavoro promossa dall International Labour Organization. Grande attenzione è stata posta nel rendere più rigorosi gli standard di sicurezza richiesti nei processi di appalto, grazie all introduzione di un modello di qualificazione e selezione delle Imprese che lavorano con noi ed al potenziamento dei processi di gestione e monitoraggio. 2
3 3 Uso: Aziendale
4 Sicurezza Infortuni Gravi e Mortali a dipendenti della Divisione I&R 1 2 Gravi Mortali Urto/ Schiacc./ Taglio Caduta Scivolamento Sforzi / Movimenti maldestri Az. Corrente Elettrica Ustione Az. Agenti Nocivi Spostamento in servizio Scoppio/ fughe di gas Altre cause N INFORTUNI GRAVI N INFORTUNI MORTALI 3 0 Anno 2012 (al 06/06) Infortuni Gravi e Mortali a dipendenti di Imprese Appaltatrici I&R Gravi Mortali Altre cause Urto/ Schiacc./ Caduta Scivolamento Sforzi / Movimenti Az. Corrente Elettrica Ustione Az. Agenti Nocivi Spostamento in servizio Scoppio/ fughe di gas N INFORTUNI GRAVI N INFORTUNI MORTALI Anno 2012 (al 06/06) 4
5 Andamenti Divisione IR Tasso di frequenza e tasso di Gravità Uso: Aziendale Tasso di frequenza (numero di infortuni per milione di ore lavorate) Tasso di gravità (numero di giorni di assenza per mille ore lavorate) 13,19 12,54 7,75 7,31 3,01 2,98 10,43 8,70 5,85 5,00 2,35 2,20 8,09 4,19 1,33 0,56 0,55 0,48 0,51 0,32 0,34 0,3 0,27 0,20 0,26 0,11 0,09 0,11 0,10 0, * Tutti Impiegati Operai * Tutti Impiegati Operai Tipologia infortuni operai anno 2011 Numero infortuni operai (escluso itinere) 23% 6% 4% 22% 18% 27% Spostamento in servizio Urto-schiacc-taglio Scivolamento Caduta Elettrico Altri * * Valori provvisori a Maggio 2012
6 Divisione IR Confronto tra tasso di frequenza e tasso di frequenza operativo Tassi di frequenza Numero di infortuni 5,00 4,19-16,0% 1,40 0,98-30,0% Tasso di frequenza Tasso di frequenza operativo * * Inf. tot. Inf. per tasso di freq. operativo A norma della Policy n. 49 di Corporate del 28/12/2011 gli infortuni per Tf operativo sono i soli infortuni che appartengono ai seguenti gruppi tipologici: Elettrico, Caduta dall alto, Urto-Schiacciamento-Taglio, Azione Termica, Azione di Agenti Nocivi, Esplosione-Scoppio. * Valori provvisori a Maggio
7 Solo Enel Distribuzione: Confronto tra tasso di frequenza e tasso di frequenza operativo Tassi di frequenza Numero di infortuni 7,30 7,08 5,81 4,96 4, ,40 1,97 1,56 1,40 0, * * Tasso freq. Tasso freq. operativo Inf. tot. Inf. per tasso di freq. operativo A norma della Policy n. 49 di Corporate del 28/12/2011 gli infortuni per Tf operativo sono i soli infortuni che appartengono ai seguenti gruppi tipologici: Elettrico, Caduta dall alto, Urto-Schiacciamento-Taglio, Azione termica, Azione di Agenti Nocivi, Esplosione-Scoppio. * Valori provvisori a Maggio
8 Tipologia infortuni Infortuni operai Enel Distribuzione Quinquennio * Urto-Schiacciamento-Taglio: - 98 % Caduta: - 99 % URTO-SCHIACC- TAGLIO Azione di corrente elettrica - 99 % CADUTA SCIVOLAMENTO SFORZI AZIONE DI CORRENTE SPOSTAMENTO IN SERVIZIO * SPOSTAMENTO IN ITINERE ALTRO 11 4 * Valori provvisori a Maggio
9 Sicurezza - Zero infortuni A Maggio 2012 ZONA EL. ALBA ZONA EL. ALESSANDRIA ZONA EL. ASTI ZONA EL. BIELLA ZONA EL. CUNEO ZONA EL. GENOVA ZONA EL. IMPERIA ZONA EL. IVREA ZONA EL. LA SPEZIA ZONA EL. NOVARA ZONA EL. RIVOLI ZONA EL. SAVONA ZONA EL. VERBANIA ZONA EL. VERCELLI ZONA IP TORINO ZONA IP ALESSANDRIA ZONA ZONA EL. IP CAGLIARI GENOVA ZONA EL. ORISTANO ZONA EL. SASSARI ZONA IP CAGLIARI ZONA EL. ALBANO ZONA EL. CAMPOBASSO ZONA EL. CIVITAVECCHIA ZONA EL. FROSINONE ZONA EL. ISERNIA ZONA EL. L'AQUILA ZONA EL. PESCARA ZONA EL. TERAMO ZONA EL. TIVOLI ZONA EL. VITERBO ZONA IP ROMA ZONA EL. AREZZO ZONA EL. FOLIGNO ZONA EL. GROSSETO ZONA EL. LIVORNO ZONA EL. LUCCA ZONA EL. MASSA ZONA EL. PERUGIA ZONA EL. PISA ZONA EL. PISTOIA ZONA EL. SIENA ZONA EL. TERNI ZONA EL. AVELLINO ZONA EL. CASERTA ZONA EL. NAPOLI ZONA EL. BRENO ZONA EL. COMO ZONA EL. CORSICO ZONA EL. CREMONA ZONA EL. LECCO ZONA EL. SONDRIO ZONA EL. SALA CONSILINA ZONA EL. SALERNO ZONA IP MILANO ZONA IP BRESCIA ZONA IP COMO ZONA EL. BELLUNO ZONA EL. MONFALCONE ZONA EL. PADOVA ZONA EL. PORDENONE ZONA EL. ROVIGO ZONA EL. TREVISO ZONA EL. UDINE ZONA EL. ASCOLI PICENO ZONA EL. BOLOGNA ZONA EL. MACERATA ZONA EL. MODENA ZONA EL. PARMA ZONA EL. PIACENZA ZONA EL. RAVENNA ZONA EL. REGGIO EMILIA ZONA IP PIACENZA ZONA EL. AGRIGENTO CONA EL. CALTANISSETTA ZONA EL. CATANIA ZONA EL. RAGUSA ZONA EL. SIRACUSA ZONA EL. TRAPANI ZONA IP PALERMO Zero infortuni Anno 2010: 35 Zone su 125 (28%) 263 Unità Operative su 388 (68%) Anno 2011: 48 Zone su 125 (38%) 277 Unità Operative su 388 (71%) A Maggio 2012: 87 Zone su 125 (70%) 340 Unità Operative su 388 (88%) ZONA EL. BARLETTA ZONA EL. LECCE ZONA EL. MAGLIE ZONA EL. POTENZA ZONA EL. TARANTO ZONA IP BARI ZONA EL. CROTONE 9
10 Infortuni personale Enel Distribuzione MACRO AREA NORD EST Indice di Frequenza (numero di infortuni per milione di ore lavorate) Indice di frequenza (itinere esclusi) Gen-Dic 2011 Gen-Mag 2011 Gen-Mag , Infortuni personale Enel per tipologia - DTR ERM Gen-Dic 2011 Gen-Feb 2011 Gen-Feb ,00 5,00 0,00 5,57 9,40 8,05 6,78 7,30 6,01 5,27 4,39 2,86 TRI ERM MA NE Indice di frequenza operativo ,00 Gen-Dic 2011 Gen-Mag 2011 Gen-Mag ,00 0,00 0,93 3,13 2,29 2,30 1,51 1,43 1,50 1,59 1,46 TRI ERM MA NE 10
11 DTR ERM Visite di Sorveglianza Operative Sicurezza&Ambiente Carenze rilevate - periodo dal 2007 al
12 Sicurezza Dipendenti ENEL Dipendenti Imprese Gravi Mortali Gravi Mortali Infortuni gravi e mortali Personale ENEL 1 Infortuni gravi e mortali Imprese gravi Gen-Mag 2012 mortali Gen-Mag 2012 gravi Gen-Mag 2012 mortali Gen-Mag
13 Livello 0 Livello 1 Curva della Maturità Operativa (Curva di Bradley) Frequenza degli infortuni Istinti Naturali Reattivo Adempimenti Sicurezza come istinto naturale Responsabilità delegata all area Sicurezza Scarso coinvolgimento della Direzione Gerarchia Impegno della Direzione Condizione di impiego Disciplina, Regole/Procedure Controllo dei supervisori, enfasi su obiettivi Formazione Livello 2 Livello 3 Individuo Conoscenza ed impegno personale Interiorizzazione personale Attenzione verso sé stessi Pratica e attitudine Autovalutazione dei risultati individuali Livello 4 Livello 5 Squadra Dipendente Indipendente Interdipendente Spirito di squadra Attenzione e custodia degli altri Proattività e miglioramento continuo Orgoglio dei risultati di squadra Zero Infortuni = una eresia! Zero Infortuni = un sogno! Zero Infortuni = una fortuna! Zero Infortuni = una scelta! Reattivo Proattivo 13
14 Progetto Nine Points Safety First, For Everyone - Il lancio del progetto Il 9 settembre 2008 durante il 1 Safety Summit Meeting Safety First, For Everyone è stata avviata la nuova strategia di Enel per il miglioramento dei processi di gestione della sicurezza: l Integrated Nine Point Safety Improvement Plan. PROGETTO NINE POINTS 44 WORKSHOPS Cultura della sicurezza Imprese appaltatrici Organizzazione Best Practices Integration Cultura della sicurezza Imprese appaltatrici Comunicazione Reazione agli eventi Formazione Pianificazione metrica e obiettivi Prevenzione strutturale Organizzazione 9 Condivisione esperienze 14
15 Progetto Nine Points 1 Cultura della Sicurezza 2 3 La Sicurezza Vs. Appaltatori e Fornitori Comunicazione e Consapevolezza della Sicurezza Tavoli Tecnici Enel / Comitato Interassociativo Imprese 4 Reazione agli eventi 5 Formazione sulla Sicurezza 6 Pianificazione, Metrica & Obiettivi 7 Prevenzione strutturale dei luoghi di lavoro 8 Organizzazione per la Sicurezza 8 Condivisione delle Esperienze (peer review) 15
16 Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza Progetto di collaborazione ENEL- Comitato Interassociativo TAVOLO TECNICO SAFETY Esaminare le modalità contrattuali di gestione degli apprestamenti e degli oneri legati alla sicurezza nei cantieri Omogeneizzare i comportamenti territoriali Costituire un osservatorio dinamico sulle tematiche rilevate nei cantieri AVVIO PIANO INFORMATIVO/FORMATIVO IMPRESE APPALTATRICI Obiettivo Favorire la diffusione della cultura della sicurezza alle imprese che lavorano per Enel affinché considerino gli standard di sicurezza un fattore determinante per la qualità del lavoro e la competitività dell impresa 16
17 Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza Formazione in corso OBIETTIVI Contributo per la formazione del personale delle imprese appaltatrici, sui metodi e le tecniche di sicurezza da mettere in atto per i lavori sulle Reti di Distribuzione; Focalizzare l attenzione sui rapporti operativi con il Committente Enel, sulle fasi di coordinamento e di affidamento dei compiti al personale sui cantieri; Acquisire elementi e contributi, nell ottica di partecipazione del personale, utili all aggiornamento del documento di valutazione dei rischi aziendali nell ottica di migliorare la sicurezza sui cantieri. 17
18 Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza Formazione in corso LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DEI RISCHI ELETTRICI PER IL PERSONALE DELLE IMPRESE CHE OPERANO SUGLI IMPIANTI MT E BT DI ENEL DISTRIBUZIONE IMPEGNO PREVISTO RISORSE COINVOLTE: capisquadra e preposti EDIZIONI GIA SVOLTE: 2 CALENDARIO: DA DEFINIRE NUMERO PARTECIPANTI PER EDIZIONE: 20 CONDUZIONE MISTA ENEL CON SUPPORTO ESTERNO DURATA SINGOLO INCONTRO 16 ORE (DUE GIORNATE ) 18
19 Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza Formazione in corso PROGRAMMA MODULO 1 MODULO 2 Criteri per l individuazione e la valutazione dei rischi nelle attività lavorative dei cantieri. Obblighi del Committente. La Nota Tecnica di Enel, il PSC, il DUVRI, il POS Controllo del rischio elettrico nei lavori fuori tensione ed in prossimità di parti attive. Metodi di lavoro MODULO 3 Messa in sicurezza delle installazioni elettriche. Dispositivi ed attrezzature MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 Controllo del rischio elettrico nei lavori sotto tensione. Rete BT e misura. Metodi di lavoro Consegna e restituzione degli impianti. Ruoli e responsabilità di Terzi nei confronti di Enel. Piani di lavoro e piani di intervento Approccio esperienziale in tema di sicurezza. Analisi e discussione di casi di infortuni elettrici realmente accaduti. Approfondimento su rischi specifici (caduta dall alto) MODULO 8 Verifica autoapprendimento 19
20 La Sicurezza Vs. Appaltatori e Fornitori Macro modello operativo di qualificazione Valutare Valutare le le performance performance e e la la qualità qualità relativamente relativamente alla alla Sicurezza Sicurezza di di un impresa un impresa appaltatrice appaltatrice tramite tramite Indici Indici di di qualificazione qualificazione AZIENDA Passato Ip Futuro Iq Indice Indice QualitàQualit Indice Performance 1.Tasso infortunistico medio 2.Tasso applicato 1. Ore di formazione 2. Safety man 3. Investimenti per la sicurezza 4. Sistema di gestione della sicurezza certificato 20
21 La Sicurezza Vs. Appaltatori e Fornitori Verifica requisiti di sicurezza obbligatori Autodichiarazione, o Check List, per la qualificazione Check List Autodichiarazione Documento Valutazione Rischi Piani Operativi della sicurezza Struttura per implementaz. e gestione sicurezza Referenti Sicurezza Procedure per formazione, gest. DPI, controlli std. Analisi infortuni e azioni correttive Statistiche infortuni Performance Qualità Valutazione performance e Qualità di Safety Calcolo Tasso Infortuni Investimenti Formazione Addetti sicurezza Certificazioni Provvedimenti Visite ispettive con conseguente attuazione delle azioni correttive Confronto Provvedimenti Richiesta di approfondimento documentazione Verifiche ispettive Richiesta di azioni correttive rispetto alle anomalie riscontrate 21
22 Vendor Rating Imprese Categorie Puntualità Sicurezza Qualità Correttezza Voce del questionario Necessità di solleciti Rispetto tempi di esecuzione Tempi di risposta a chiamate in urgenza Metodi ed organizzazione del Lavoro: Rispetto disposizioni contenute nel DUVRI o nel PSC e nel POS; ottemperanza alle specifiche mansioni inerenti la sicurezza da parte delle figure nominate allo scopo dall impresa Dispositivi di Protezione: predisposizione, attuazione ed adeguatezza Dispositivi di Protezione Macchinari e sistemi: Adeguatezza attrezzature in dotazione ai lavoratori dell impresa comprese quelle Enel e correttezza nell utilizzo Rispetto disposizioni aziendali: attività eseguite nel rispetto della normativa vigente e disposizioni aziendali Conformità alla specifica tecnica Conduzione cantiere e pulizia aree Rispetto norme ambientali Qualità personale messo a disposizione Disponibilità mezzi Rilevazione a cura Approvvigionamenti sulla base dei tempi di perfezionamento ed eventuali non accettazione dei contratti Risposte possibili Totalmente negativo 1 (negativo) 2 (mediocre) 3 (sufficiente) 4 (Buono) 5 (ottimo) 22
23 Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza: Safety Day 2011 Uso: Aziendale Che cosa è: un evento in cui Enel incontra le imprese appaltatrici ed un momento di confronto tra le reciproche esperienze L obiettivo: promuovere la sicurezza come aspetto culturale non scindibile dalla qualità del lavoro come parte integrante del lavoro eseguito Il fine: zero infortuni per i lavoratori Enel e delle imprese appaltatrici 23
24 SAFETY DAY 2011 I partecipanti ENEL DISTRIBUZIONE Responsabili di Sede Centrale Tutti i Responsabili territoriali di 5 Regioni, con 6,6 milioni di clienti serviti MACRO AREA NORD EST 90 IMPRESE RAPPRESENTATE 24
25 Qualità e Rigore nei Controlli Uso: Aziendale Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza Controlli di linea ad Imprese Appaltatrici: annualmente per la sicurezza alle Imprese vengono eseguiti circa 1850 controlli nel Dipartimento Rete Emilia Romagna Marche (di cui circa 620 nelle Marche). Controlli fuori linea Imprese: controlli alle Imprese effettuati da personale che non gestisce direttamente l appalto (10% del totale visite). Controlli SGI Enel: Visite ispettive da parte della sede centrale e della qualità processi di Macroarea per verificare l applicazione delle procedure e istruzioni operative specifiche (gestione attrezzature/dpi, lavori in appalto, gestione dei rifiuti). 25
26 Cosa controlliamo in cantiere I controlli in cantiere sono finalizzati a verificare: Cartello di cantiere Presenza/completezza dati in POS e PSC Dotazione ed utilizzo dei DPI e delle attrezzature: in particolare per caduta dall alto e per protezione dal rischio elettrico messa a terra equipotenziale Corretta esecuzione degli scavi Segnalazione del cantiere su sede stradale Segnaletica di sicurezza in cantiere Utilizzo dei mezzi e macchine operatici 26
27 Irregolarità più frequenti Presenza del cartello di cantiere Regolarità o completezza dei dati riportati sul cartello di cantiere Presenza del POS in cantiere Conformità del cantiere al POS Segnalazione del cantiere su sede stradale Uso dei dispositivi di messa a terra e per la realizzazione dell equipotenzialità Corretto utilizzo dei DPI 27
28 Chi effettua i controlli Esistono due livelli di controlli (in analogia a quanto avviene per i cantieri gestiti da personale Enel): Controlli effettuati dalla linea operativa Tecnici che seguono i lavori Responsabili Territoriali Controlli effettuati fuori linea Unità Sicurezza e Ambiente Unità Sviluppo Rete Unità Appalti 28
29 I controlli fuori Linea Sono controlli effettuati da personale non appartenente all Unità che gestisce il contratto Esperti delle Unità Sicurezza e Ambiente, Sviluppo Rete e Appalti elevare il livello qualitativo dei controlli uniformare l operatività delle Imprese sul territorio garantire l efficacia dei controlli superare i confini territoriali 29
30 I controlli fuori Linea I controlli fuori linea sono organizzati per: coprire una percentuale significativa dei controlli previsti visitare cantieri in tutte le Unità che gestiscono appalti controllare tutte le Imprese appaltatrici Sono previsti specifici controlli settimanali finalizzati alla verifica della fase di consegna impianti 30
31 Inadempienze: riflessi contrattuali Vendor Rating: la sicurezza rappresenta uno degli aspetti che influiscono sul risultato complessivo Nuova procedura Enel sulla gestione delle violazioni in termini di sicurezza Specifiche sanzioni in caso di violazioni Un solo obiettivo 31
32 La sicurezza nel vendor rating Qualificazione Gare Contratto Esecuzione Appalto S A F E T Y Requisiti di Sicurezza Valutazione Imprese Selezione Imprese Clausole Sanzioni Controlli in corso d opera Vendor rating Monitoraggio costante Provvedimenti Qualifica Risoluzioni Sospensione/Esclusione Contratti Guidare le imprese verso il miglioramento 32
33 Nuova procedura sulla gestione delle violazioni Vengono definite le azioni da intraprendere in caso di: infortuni gravi e mortali che coinvolgono il personale delle Imprese violazioni (irregolarità) gravi e/o gravissime in materia di salute e sicurezza sul lavoro riscontrate durante i controlli rilevazione di un punteggio al di sotto della soglia prefissata per il parametro safety nell ambito del sistema di Vendor Rating Le azioni previste si applicano a tutte le Imprese (mandataria ma anche mandanti nelle ATI) 33
34 Nuova procedura sulla gestione delle violazioni Focus sulle violazioni gravi/gravissime Le violazioni riscontrate sono classificate come Gravi e Gravissime In relazione alla gravità sono previste le seguenti azioni: applicazione di sanzioni sospensione dei lavori risoluzione del contratto STOP 34
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